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Temperatura Di Colore
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giorgiodavid
Messaggio: #1
Dopo molto tempo passato in purgatorio (Ndr STAFF), riapro la mia attività di scrittore, proponendo un post tecnico. Siccome di domande me ne faccio tante, una domanda che mi sono posto è la seguente: la regolazione più usata è il WB (Lightroom); ho notato però una cosa che non mi è chiara… tutti questi software hanno la possibilità di modificare la tinta, dal verde al magenta e la prima domanda che mi pongo è: perché mancano gli altri colori in questa regolazione? Sulla mia Nikon D5100 è possibile settare il WB anche con una virata verso tutti i colori primari e/o complementari, perché nei software questo non è previsto? Perché importando una foto su LR, quest’ultimo setta la tinta diversa da zero anche se sulla foto originale non lo è?

Ho cercato di capire la questione della tinta… di spiegazioni sulla motivazione non è ho trovate, ma ragionando forse ho trovato il motivo da solo… non ho un riscontro, ma credo sia corretto. Prendiamo come base di partenza il diagramma cromatico CIE, la variazione di temperatura di colore viene effettuata sulla curva Plankiana che va dal rosso fino al blu (temperature crescenti), anche se modificando nei software il paramentro temperatura di colore otteniamo variazioni dal giallo al blu, in ogni caso il giallo si trova sempre sulla curva Plankina (in pratica la regolazione è invertita… otteniamo una foto azzurra posizionando il campo TEMP su 2000 °K, mentre nella realtà a questa temperatura abbiamo delle tonalità giallognole… questo perchè con il software dobbiamo equilibrare il campo opposto); tra l’altro, secondo me un’estremo è giallo invece che rosso, poichè la regolazione si ferma a 2000 °K, invece che portarsi a valori minori: tali variazioni, però, si muovono SOLO sulla curva Planckiana toccando non molti colori. Guardando bene il diagramma cromatico, di evince che agli estremi “nord” e “sud” di questo diagramma troviamo rispettivamente la zona del verde e la zona del magenta, guarda caso sono gli stessi estremi del paramentro tinta che troviamo nei software. Pensando ad una sorta di “battaglia navale”, muovendoci sui due assi della temperatura colore e della tinta, possiamo ottenere combinazioni molto più elevate di cromanze e quindi bilanciare al meglio il bianco. Forse è questo il motivo per cui, per ottenere un corretto bilanciamento del bianco, bisogna operare su entrambi i cursori e per cui il cursore “tinta” è costituito da queste variazione cromatiche.

Attendo una smentita oppure una conferma da chiunque passi da queste parti.



P.S. Ho citato Lighroom, ma la questione è valida per tutti i software, per quanto ne sappia.
bergat@tiscali.it
Messaggio: #2
Forse è bene che ti chiarisci prima cosa sia la temperatura di colore
Massimo.Novi
Messaggio: #3
QUOTE(giorgiodavid @ Aug 1 2012, 10:50 PM) *
...perché mancano gli altri colori in questa regolazione? ...Pensando ad una sorta di “battaglia navale”, muovendoci sui due assi della temperatura colore e della tinta, possiamo ottenere combinazioni molto più elevate di cromanze e quindi bilanciare al meglio il bianco. ...


Concettualmente il ragionamento che fai con l'analogia battaglia navale non è sbagliatissima ma non è espressa correttamente come significato:

1) Non si usano temperatura e tinta per ottenere "combinazioni di crominanze", perchè stai cercando di definire il punto di bianco, non un colore, anche se il Locus indica i colori correlati del corpo nero. Si usano perchè devi definire un illuminante che si trova appunto sulla curva isoterma del "Planckian Locus" che citi.

2) Camera Raw e LR operano per compensazione. Quindi lo spostamento dei cursori di temperatura e tinta è tale da compensare l'immagine per il punto di bianco voluto.

Per cui tornando alla domanda primaria sul perchè bastino due cursori e non serva una scelta "libera" di un colore per regolare il WB, la risposta è banale: stai cercando un punto di bianco (temperatura se vuoi) che matematicamente ricavi dalle coordinate XY incrociando le isoterme con il Locus. Quindi non ti serve altro.

Ma comunque tutto questo serve poco in pratica. L'importante è sapere che più la sorgente luminosa si avvicina ad un illuminante standard (ossia per temperatura e spettro) più è precisa la compensazione del punto di bianco. Diversamente si cerca di compensare operando appunto sui due cursori (con precisione accettabile dovuta ai vari arrotondamenti algoritmici) fino a trovare una curva isoterma che incroci il Locus.

Spero di essere stato abbastanza chiaro.

Libera riproduzione consentita laugh.gif

Massimo

giorgiodavid
Messaggio: #4
QUOTE(bergat@tiscali.it @ Aug 1 2012, 10:56 PM) *
Forse è bene che ti chiarisci prima cosa sia la temperatura di colore

Non capisco questo commento poiché ritengo di conoscere cos'è la temperatura di colore, tuttavia ho letto l'articolo e confermo che la conoscevo... forse esprimendomi in termini di crominanza posso aver dato questa idea, anche se ritengo non sia del tutto sbagliato (punti di vista).

In ogni caso, anche se con qualche variante, la descrizione di manovi, conferma che la mia "arringa" era fondamentalmente corretta, rispondendo alla domanda che mi sono posto e che era il tema del post.

Certo, parliamo di WB perché siamo alla ricerca del bianco, ma per arrivare al bianco dobbiamo passare o meglio equalizzare mediante dei colori, quindi variazioni coromatiche. E' vero, non crominanze, dove oltre alle variazioni cromatiche insistono anche le variazioni di luminanze.
Massimo.Novi
Messaggio: #5
QUOTE(giorgiodavid @ Aug 1 2012, 11:36 PM) *
...per arrivare al bianco dobbiamo passare o meglio equalizzare mediante dei colori, quindi variazioni coromatiche. ...


No.

A livello di asilo infantile: quando si corregge il punto di bianco non si esegue una semplice compensazione ma un ricalcolo mediante una funzione di trasformazione omogenea (entro ragionevoli limiti) delle coordinate, tra l'altro in un dominio diverso da quello RGB di partenza, per cui NON possiamo dire che compensiamo il WB digitale mediante uno o più colori come se ponessimo dei filtri a frequenza variabile davanti all'immagine. Leggasi: se "equalizzassimo mediante colori", otterremmo risultati poco validi per il nostro occhio che 1) non è lineare e 2) non vede come un sensore.

La teoria dei colori è più complessa di ciò che sembra "a prima vista" (eh eh laugh.gif)

Spero di essere stato abbastanza chiaro.

Massimo

Messaggio modificato da manovi il Aug 2 2012, 01:44 AM
giorgiodavid
Messaggio: #6
QUOTE(manovi @ Aug 2 2012, 02:40 AM) *
No.

A livello di asilo infantile: quando si corregge il punto di bianco non si esegue una semplice compensazione ma un ricalcolo mediante una funzione di trasformazione omogenea (entro ragionevoli limiti) delle coordinate, tra l'altro in un dominio diverso da quello RGB di partenza, per cui NON possiamo dire che compensiamo il WB digitale mediante uno o più colori come se ponessimo dei filtri a frequenza variabile davanti all'immagine. Leggasi: se "equalizzassimo mediante colori", otterremmo risultati poco validi per il nostro occhio che 1) non è lineare e 2) non vede come un sensore.

Ecco cosa intendevo per "punti di vista"... non vedo differenza nel dire "compensazione" e "ricalcolo... delle cooridnate". Forse interpreti la parola "compensazione" in modo elementare, ma dal mio punto di vista, tale parola può avere molteplici significati in termini di complessità... come detto "punti di vista". rolleyes.gif
Massimo.Novi
Messaggio: #7
QUOTE(giorgiodavid @ Aug 2 2012, 09:42 AM) *
...non vedo differenza nel dire "compensazione" e "ricalcolo... delle cooridnate". Forse interpreti la parola "compensazione" in modo elementare, ...


Dal "punto di vista" tecnico non esiste l'interpretazione. Ad un termine corrisponde un esatto concetto.

La compensazione sui colori come l'hai descritta è decisamente analoga ad un filtraggio e quindi avrebbe un effetto "filtro" diverso a seconda della frequenza (quindi della coordinata XY), mentre il ricalcolo mediante funzione esegue un riposizionamento del punto di bianco e delle relative distanze XY nello spazio delle coordinate.

Questo è il motivo per cui esiste una differenza notevole tra variare il WB in un formato RAW ed in un formato TIFF. Se fosse una semplcie "compensazione" sarebbero analoghi.

Comunque non siamo su un Forum di colorimetria o ottica e quindi se ritieni di aver chiari i concetti minimi e la loro applicazione ai fini pratici (che è quello che conta per il fotografo) è inutile che ti poni problemi di calcolo analitico sul colore.

Massimo

PS Einstein diceva: se non riuscite a spiegare qualcosa ad un bambino di 6 anni, non l'avete capito nemmeno voi.
giorgiodavid
Messaggio: #8
QUOTE(manovi @ Aug 2 2012, 11:46 AM) *
La compensazione sui colori come l'hai descritta è decisamente analoga ad un filtraggio e quindi avrebbe un effetto "filtro" diverso a seconda della frequenza (quindi della coordinata XY), mentre il ricalcolo mediante funzione esegue un riposizionamento del punto di bianco e delle relative distanze XY nello spazio delle coordinate.

Evidentemente è quello che intendevo dire... nel senso che non intendevo un filtraggio, ma un ricalcolo... su questo concetto, anche se espresso in modi diversi, siamo in linea.

Per quanto riguarda l'interesse del fotografo su questo aspetto, la mia era solo una ricerca più approfondita per cultura personale, del resto per fare fotoritocco sto capendo (perché leggendo in giro deduco questo) che spesso non serve a nulla la teoria e sapere, ma solo il lato artistico, provando e riprovando a "giocherellare" con i cursori.
Massimo.Novi
Messaggio: #9
QUOTE(giorgiodavid @ Aug 2 2012, 12:09 PM) *
...su questo concetto, anche se espresso in modi diversi, siamo in linea.


Assolutamente...

QUOTE(giorgiodavid @ Aug 2 2012, 12:09 PM) *
...provando e riprovando a "giocherellare" con i cursori.


Opinabile.

Massimo

Messaggio modificato da manovi il Aug 2 2012, 11:21 AM
bergat@tiscali.it
Messaggio: #10
Dal mio punto di vista o uno è certo dove posizionare i cursori per un WB corretto, o lo fa fare a LR in maniera automatica secondo il suo algoritmo, altrimenti diventa solo un trastullo personale, tipo mi piace così e non cosà.
giorgiodavid
Messaggio: #11
QUOTE(bergat@tiscali.it @ Aug 2 2012, 12:23 PM) *
Dal mio punto di vista o uno è certo dove posizionare i cursori per un WB corretto, o lo fa fare a LR in maniera automatica secondo il suo algoritmo, altrimenti diventa solo un trastullo personale, tipo mi piace così e non cosà.

Anche qui qualcuno protrebbe rispondere "opinabile"... da un punto di vista tecnico hai ragione e condivido: noi stiamo cercando il bianco! Dal punto di vista artistrico, ho notato che molti usano il WB per dare alla foto un'aspetto diverso, un colore diverso, un'atmosfera diversa.
bergat@tiscali.it
Messaggio: #12
QUOTE
Dal punto di vista artistrico, ho notato che molti usano il WB per dare alla
foto un'aspetto diverso, un colore diverso, un'atmosfera
diversa.
questo l'ho notato anch'io, ma devi capire che il mondo è vario e oggi tutti vogliono fare i fotografi, e se non sanno fotografare che copa abbiamo noi? sono solo pataccari.

Non hai idea di quante volte chiedono giudizi su foto; tu gli fai notare che è sballato il WB; glielo correggi automaticamente, ma loro dicono che gli piaceva giallo o blu. Che vuoi fare? Perle ai porci. Si ma allora che chiedono a fare consigli? blink.gif

Messaggio modificato da bergat@tiscali.it il Aug 2 2012, 11:38 AM
maxiclimb
Messaggio: #13
QUOTE(bergat@tiscali.it @ Aug 2 2012, 12:34 PM) *
questo l'ho notato anch'io, ma devi capire che il mondo è vario e oggi tutti vogliono fare i fotografi, e se non sanno fotografare che copa abbiamo noi? sono solo pataccari.


Calma e gesso. dry.gif
Le capacità tecniche non hanno alcuna attinenza con la ricerca di colori, atmosfere, elaborazioni diverse dal "canonico".
Chi intenzionalmente applica viraggi o altera volutamente il WB per ottenere un preciso risultato in linea con le sue intenzioni espressive, non può certo essere ritenuto in errore.
Poi c'è anche chi non sa fotografare (o non sa postprodurre), ma era così anche 10, 20 o 40 anni fa.

Il giudizio che dai poi è del tutto gratuito e ingiustificato. Possono non piacerti certe elaborazioni o certe techiche (tipo i flare che non perdi occasione per ridicolizzare), ma perchè passare agli insulti?
Purtroppo nonostante i numerosissimi inviti non riesci ad avere rispetto per il prossimo e continui a non osservare un minimo di Netiquette forumistica.

dimapant
Banned
Messaggio: #14
QUOTE(giorgiodavid @ Aug 2 2012, 12:09 PM) *
.......... sto capendo (perché leggendo in giro deduco questo) che spesso non serve a nulla la teoria e sapere, ma solo il lato artistico, provando e riprovando a "giocherellare" con i cursori.


Abbi pazienza, ma lasciami dire che hai capito male, molto male, malissimo.

1) Il fotoritocco è, semplicemente, e che piaccia o no, obbligatorio per fotografie di alta qualità e se uno stampa, la differenza tra fotografie non riprese in fotoritocco e riprese in fotoritocco è eclatante, impressionante, non esistono stampe di alta qualità senza fotoritocco, per problemi di sharpening prima di tutto, sharpening che la fotocamera, qualsiasi essa sia, non è in grado di applicare come è richiesto per alta qualità, e poi c'è tutto il resto.

2) Il fotoritocco per foto di alta qualità richiede molta conoscenza tecnica, e la richiede su settori molto diversi, dal software degli editors parametrici e di pixel, e non è affatto facile acquisirne a fondo la conoscenza, per nulla, in Italia poi ce n'è oltretutto poca, alla conoscenza della curva di trasferimento del sensore della fotocamera, come si degrada l’immagine all’aumentare degli ISO, o la compensazione della caratteristica diversa tra resa dei colori in piena luce e colori in ombra, e come si riprendono in fotoritocco, tanto per fare un paio di esempi, poi ci sono da compensare le differenze tra colori registrati dal sensore e quelli stampati della stampante, senza fare disastri cromatici, la compensazione del metamerismo sul B&N e così via

Se vuoi dell’elevata qualità d’immagine nelle fotografie che fai, di conoscenza ce ne vuole molta, moltissima, e ci vuole in campi molto diversi tra loro ed il tutto va saputo trasferire alla carta stampata, ci vuole esperienza e manualità.

Questo è il motivo per il quale le fotografie di alta qualità non si vedono di frequente, sono rare, e le stampe di alta qualità sono addirittura molto rare, almeno misurate col mio metro.

L'approccio superficiale alla parte tecnica della fotografia digitale porta, sempre e comunque, a risultati di bassa qualità, ed un confronto spalla a spalla con foto fatte tecnicamente bene, è drammatico.

Saluti cordiali
 
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