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Che Cos'è L'arte?
, Argomento trito e ritrito, ma penso di avere qualcosa da dire
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wombat
NPU
Messaggio: #1
Da un po' di tempo mi sono convinto che si può parlare di arte solo se si tratta di un linguaggio universale: è bello ciò che è bello, non ciò che piace.

C'è un equivoco nato dal fatto che ci sono alcune opere che sono imposte come 'belle'. Ci sono alcune opere che non sono criticabili, perché se le critichi, sei uno stupido ignorante.
Questo implica che il bello deve essere capito, studiato e appreso, e che un bambino privo di istruzione non possa sapere cosa è bello. Non lo può sapere neanche chi non ha studiato, chi non è stato istruito, chi non è abbastanza intelligente. La cosa più grave è che ci sono alcune persone che sono più qualificate di altre per giudicare il bello, che decidono cosa è bello.
La reazione a questa dittatura culturale è il rifiuto dei canoni ufficiali di bellezza, che porta a nuove forme espressive, create da persone che hanno avuto il coraggio di dire 'questo non mi piace'. Il problema, però, è che questo rifiuto è una ribellione cieca che prescinde da ciò che si rifiuta, si rifiuta il vecchio in toto e basta. Questo rifiuto totale, porta a nuovi canoni ufficiali, che verranno di nuovo imposti, appunto perché il vecchio è per stupidi ignoranti che non capiscono il nuovo.
In un futuro più o meno lontano, ci sarà una nuova rivoluzione che imporrà nuovi canoni, e così via.

Qui, penso di avere un pensiero originale:
se il bello non venisse imposto, insegnato, codificato, ma fosse considerato un linguaggio universale, appunto, si darebbe a tutti il diritto di criticare, senza preconcetti, solo in base al proprio istinto.
Questo, direte, porterebbe all'anarchia, a dire ' è bello ciò che piace', ma invece, per me, sarebbe la chiave per scoprire ciò che è davvero bello. Bisogna dare a tutti il diritto alla critica, senza stare lì, con il sorrisino saccente dell'esperto, pronti a bollare la critica come stupida. Certo, se qualcuno non 'guarda davvero', lo si può considerare meno qualificato di chi motiva la propria critica con un discorso articolato, ma mai imporre dei canoni, ma essere pronti sempre a nuove chiavi di lettura. Questo ci porterebbe ad una incertezza eterna, perché in qualsiasi momento, potrebbe arrivare qualcuno a cui non piace niente e non potendo imporre dei canoni, non ci sarebbe il termine di paragone universale.
Se questo dovesse succedere, allora mi dovrei rassegnare a dire che il bello non esiste.
Ed è proprio questo il bello del mio punto di vista: ho fede nel fatto che non possa esistere un essere umano a cui non possa piacere niente e che in tutto ciò che piace ci sia un piccolo frammento del bello universale. Ciò che piace non è personale, ma un piccolo tassello del immenso puzzle del bello.
L'artista, per esserlo, deve essere umile.
Per essere umili, bisogna essere coraggiosi: bisogna avere il coraggio di presentarsi con il proprio lavoro davanti a tutti ed esporsi agli attacchi di tutti, senza lo scudo dell'opinione autoritaria, della citazione colta, dell'approvazione dell'accademia, dell'adesione al canone.
Ecce opera. E poi ascoltare. E captare i segni che ti dicano che hai toccato la corda giusta, che fa risuonare gli animi all'unisono.
Questo è quello in cui credo fermamente. Non è una scienza, non ha citazioni autorevoli e forse non è neanche originale, ma è la luce che cerco con la mia macchina fotografica.
 
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Risposte
buzz
Staff
Messaggio: #2
Filosofi..... ognuno che ha fiato può dire la sua, e non ci trovo differenze tra quanto dice un valente filosofo e quanto invece può dire l'uomo della strada.
La differenza sta nello sfoggio di citazioni di altri che ne hanno fatto precedente sfoggio.
Emergent87
Iscritto
Messaggio: #3
QUOTE(buzz @ Oct 28 2014, 09:45 AM) *
Filosofi..... ognuno che ha fiato può dire la sua, e non ci trovo differenze tra quanto dice un valente filosofo e quanto invece può dire l'uomo della strada.
La differenza sta nello sfoggio di citazioni di altri che ne hanno fatto precedente sfoggio.


Intervento e pensiero parecchio superficiale...senza neanche aver letto che questi due filosofi hanno scritto.
Mi sembra logica sensata quella che prevede la lettura, un minimo di riflessione critica e poi la decisione se trovarsi o meno in accordo; disaccordo; una via di mezzo...
Per Wiener l'uomo della strada è l'americano medio (superficiale, non acculturato, massificato...non so a chi tu ti riferisca).
Indipendentemente da questo mi chiedo se tu vivi d'istinti o producendo pensieri (in questo principalmente ci differenziamo dagli animali).
Critichi anche la citazione..."« Chi pensa sia necessario filosofare deve filosofare e chi pensa non si debba filosofare deve filosofare per dimostrare che non si deve filosofare; dunque si deve filosofare in ogni caso o andarsene di qui, dando l'addio alla vita, poiché tutte le altre cose sembrano essere solo chiacchiere e vaniloqui. » (Aristotele).
Non credo che tu non segua, nella tua vita, alcuna filosofia...

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wombat   Che Cos'è L'arte?   Apr 4 2014, 10:56 PM
buzz   Apprezzo la tua dissertazione, ma io sono di altro...   Apr 5 2014, 01:39 PM
wombat   Credo proprio che ci siano alcuni canoni che sono ...   Apr 5 2014, 07:13 PM
riccardobucchino.com  
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