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Ingranditore Iff Auregon
chi lo conosce?
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GreenPix
Messaggio: #1
ho trovato un vecchio ingranditore autofocus Auregon IFF ... qualcuno lo conosce
IPB Immagine

Mi pare in perfette condizioni e l'ob. è uno Schneider-Kreuznach Componon-S 2,8/50

nel "Kit" c'era anche un timer-esposimetro Philips PDT 022 ... anche per questo chiedo aiuto al forum per capire bene tutte le funzioni..
IPB Immagine


Bruno
giannizadra
Messaggio: #2
Ottimo ingranditore a pantografo, stabile, comodo e molto ben costruito.
Messa a fuoco automatica (una sciccheria tipicamente professionale).
E' stato uno dei più autorevoli candidati alla mia camera oscura.
Purtroppo, avevo molte dia e negativi 6x6, per cui gli dovetti preferire un Durst biformato.
E' uno dei migliori acquisti che si possano fare per stampare il 35mm.
Eccellente anche l'obiettivo.
Le condizioni sono perfette.
Spero per te che tu l'abbia acquistato.

Messaggio modificato da giannizadra il Nov 21 2006, 10:29 PM
GreenPix
Messaggio: #3
ciao Gianni ... sei come al solito un pozzo di conoscenza!!

certo che l'ho acquistato colpito dalla costruzione meccanica!! poi ho scoperto che lo costruivano a Firenze....

stasera l'ho ripulito ed è come nuovo!!! domani sera prime stampe!

anche il timer esposimetro funziona, ma non capisco la funzione del cursore trasparente superiore... purtroppo non c'erano le istruzioni e anche in internet per ora niente....

grazie Bruno
giannizadra
Messaggio: #4
QUOTE(GreenPix @ Nov 21 2006, 10:38 PM) *

ciao Gianni ... sei come al solito un pozzo di conoscenza!!

certo che l'ho acquistato colpito dalla costruzione meccanica!! poi ho scoperto che lo costruivano a Firenze....

stasera l'ho ripulito ed è come nuovo!!! domani sera prime stampe!

anche il timer esposimetro funziona, ma non capisco la funzione del cursore trasparente superiore... purtroppo non c'erano le istruzioni e anche in internet per ora niente....

grazie Bruno


Come timer, ho avuto il modello successivo (elettronico);
presumo che il cursore superiore serva per la lettura esposimetrica (con la sonda) in combinazione con le rotelle laterali.
Fai qualche prova smanettandovi collegandolo alla sonda e leggendo un negativo sul piano-base. Probabilmente con la manopola nera farai centrare l'aghetto a fianco della scritta Philips al centro, impostando così il tempo, che leggerai con la linea nera.
Non usarlo come esposimetro, ma come temporizzatore.
Controlla il centraggio (regolabile) della lampada dell'ingranditore esaminando l'uniformità di illuminazione del rettangolo sul piano base, con ingranditore acceso e mascherina portanegativi inserita (senza negativo, naturalmente). Per il centraggio, credo che dovrai eventualmente smontare la calotta superiore della testa dell'ingranditore.
Complimenti, e buone stampe !

PS. Io ho un Durst AC 707 con testa a colori, esposimetro e timer integrato, ma non puoi sapere quanto mi piace quel tuo Auregon.. Pollice.gif

Messaggio modificato da giannizadra il Nov 21 2006, 11:02 PM
nikomau
Validating
Messaggio: #5
Bel colpo!
La IFF (Industria Fototecnica Firenze) ha sempre e solo prodotto ingranditori di qualità veramente elevata e di prezzo... proporzionato.
So che è stata acquisita da Manfrotto, chissà che producono ora....

Non complicarti la vita con l'esposimetro e usa il Philips solo come timer.

Buone stampe e facci sapere come va l'attrezzo!
GreenPix
Messaggio: #6
l'ho provato!!!

il mio vecchio Durst è impallidito!!!

ho ristampato alcune foto che avevo già stampato con il vecchio ingranditore e... differenze incredibili!!

il sistema che permette di mantenere il fuoco funziona con una precisione micrometrica.

ho anche trovato le istruzioni per il philips e devo dire che funziona molto bene anche lui... in particolare la doppia misura e la indicazione della carta da usare .. mi ha stupito!!! Ho faffo il test su una foto di un gruppo di bambini fatta in africa... avete presente i volti con il contrasto dei vestiti quasi bianchi... quando l'avevo stampata mesi fa ... i provini nel cestino erano un bel pò... con il philips .. incredibilmente .. al primo tentativo!

sono proprio sodisfatto biggrin.gif

grazie a tutti per le informazioni e i consigli

Bruno
giannizadra
Messaggio: #7
Non avevo dubbi sull' Auregon ! Pollice.gif

Ti consiglio comunque di effettuare sempre il provino con la strisciolina di carta ed esposizioni differenziate, scegliendo magari come valore centrale quello indicato dall'esposimetro: raramente il tempo indicato da quest'ultimo è proprio esatto, e richiede comunque una taratura per ogni tipo di carta.

Non fidarti dell'indicazione della gradazione di contrasto con due misurazioni (luci/ombre): il Philips non può sapere quale risultato vuoi ottenere tu. Serve solo quando devi fare velocemente una grande quantità di stampine piccole.

Messaggio modificato da giannizadra il Nov 24 2006, 10:14 AM
GreenPix
Messaggio: #8
ciao Gianni,

certamente continuero con i metodi "classici" che tu hai ricordato per la esposizione... però è stato interessante verificare il funzionamento del philips!!

La vera scoperta comunque è l'Auregon!!! penso che questo "nuovo arrivo" mi distoglierà per un pò dal digitale.....

Bruno
Ely (C)
Messaggio: #9
Salve ragazzi, se si parla di ingranditori eccomi qua....
Avevo una curiosità riguardo il Durst M 601. E' predisposto per la stampa a colori?
giannizadra
Messaggio: #10
QUOTE(Ely (C) @ Nov 24 2006, 04:33 PM) *

Salve ragazzi, se si parla di ingranditori eccomi qua....
Avevo una curiosità riguardo il Durst M 601. E' predisposto per la stampa a colori?


Ha un cassetto portafiltri, in cui inserire i filtri (Y,M,C) in acetato per la stampa a colori, e (in alternativa) può montare una testa a colori "dedicata" (se ben ricordo..).
Francoval
Messaggio: #11
Complimenti! Sei il felice possessore di uno dei migliori ingranditori professionali per il 35 mm. Secondo mè è addirittura superiore al Leitz Focomat. Io avevo il fratello maggiore, il Duogon Color S, quello con tre obiettivi per i diversi formati, perchè avevo necessità di trattare negativi fino al 6x9. E complimenti anche per l'esposimetro da camera oscura. Ai suoi tempi era il migliore.
Per il colore il tuo ingranditore è predisposto per il metodo sotrattivo, tramite il cassetto portafiltri, per l'additivo tramite un accessorio a bandiera da montare nei pressi dell'obiettivo e per la testa colori. Quest'ultima però non è di facile reperibilità.
Altro vantaggio non trascurabile è che puoi usare la base, colonna e pantografo come ottimo stativo da riproduzione per una dlsr eliminando ad esempio lo scanner per negativi.
GreenPix
Messaggio: #12
ciao Franco,

grazie per le preziose info.. anche se userò l'auregon solamente per il B&N.

non ho capito bene questa frase:
QUOTE(Francoval @ Nov 25 2006, 10:28 PM) *

Altro vantaggio non trascurabile è che puoi usare la base, colonna e pantografo come ottimo stativo da riproduzione per una dlsr eliminando ad esempio lo scanner per negativi.


mi spieghi meglio?

grazie Bruno

Messaggio modificato da GreenPix il Nov 25 2006, 11:40 PM
straorso
Nikonista
Messaggio: #13
QUOTE(GreenPix @ Nov 23 2006, 11:10 PM) *

l'ho provato!!!

il mio vecchio Durst è impallidito!!!

ho ristampato alcune foto che avevo già stampato con il vecchio ingranditore e... differenze incredibili!!

IFF ha costruito ingranditori di buona qualità e molto robusti a prezzi concorrenziali.
Non conosco l'Auregon, nel senso che non l'ho mai usato (sono allergico alla messa a fuoco automatica), ma ne ho sentito parlare bene. Quello che vorrei dirti è che il pezzo forte dell'ingranditore che hai comprato è il Componon. E per gli ingranditori vale quello che vale per le fotocamere: la qualità della foto la fa al 95% l'obiettivo.
A parità di fascia (parlo dal 6x9 in su) i Durst hanno caratteristiche costruttive migliori e teste a colori più precise, anche se costa(va)no il doppio.

Franco probabilmente voleva dirti che puoi smontare la testa dell'ingranditore ed utilizzare la colonna come stativo verticale per supportare la dsrl. Se sul piano ci metti una dia o una negativa opportunamente retroilluminata, la puoi riprodurre in digitale con la dsrl dotata ad esempio di un micro-nikkor.
Io, però, preferisco il metodo... coolscan.
giannizadra
Messaggio: #14
QUOTE(straorso @ Nov 26 2006, 07:56 PM) *


Franco probabilmente voleva dirti che puoi smontare la testa dell'ingranditore ed utilizzare la colonna come stativo verticale per supportare la dsrl. Se sul piano ci metti una dia o una negativa opportunamente retroilluminata, la puoi riprodurre in digitale con la dsrl dotata ad esempio di un micro-nikkor.
Io, però, preferisco il metodo... coolscan.


Ho inteso la stessa cosa.
Non sono certo dell'assenza di controindicazioni, trattandosi di un ingranditore con messa a fuoco automatica, nello smontaggio e rimontaggio del complesso ottico + camma di accoppiamento per la messa a fuoco.
Ma non ho l'Auregon.

Anch'io preferisco, comunque, il metodo/Coolscan.
nikomau
Validating
Messaggio: #15
Beh, che l'IFF abbia costruito buoni ingranditori a prezzi concorrenziali è un po' riduttivo per la loro splendida qualità e per i prezzi giustamente salati.
Poi ho un'ottimo Durst M805 e, al circolo, stiamo risistemando un vecchio (ma spettacolare) Laborator 1200......
Durst, tranne nella fascia economica, si è sempre fatta dare del lei!
Il Componon è un ottimo 6 lenti. La diatriba se è meglio Componon o Rodagon è andata avanti parecchio...... Lieve preferenza per Rodagon, da parte mia.
giannizadra
Messaggio: #16
QUOTE(nikomau @ Nov 26 2006, 09:46 PM) *

Beh, che l'IFF abbia costruito buoni ingranditori a prezzi concorrenziali è un po' riduttivo per la loro splendida qualità e per i prezzi giustamente salati.
Poi ho un'ottimo Durst M805 e, al circolo, stiamo risistemando un vecchio (ma spettacolare) Laborator 1200......
Durst, tranne nella fascia economica, si è sempre fatta dare del lei!
Il Componon è un ottimo 6 lenti. La diatriba se è meglio Componon o Rodagon è andata avanti parecchio...... Lieve preferenza per Rodagon, da parte mia.


Sono anch'io del partito-Rodenstock.
Sul mio Durst AC-707 uso due APO-Rodagon.

Componon o Rodagon, comunque, siamo ai vertici assoluti.
Eccellente pure l' El-Nikkor 40/4 (wide) per il 35mm, che ho venduto assieme al secondo ingranditore per far spazio a un po' di digitale.

L' Auregon è un bellissimo attrezzo.

Francoval
Messaggio: #17
La diatriba Schneider-Rodenstock negli obiettivi da ingrandimento è un altro di quei tormentoni che hanno diviso i fotografi di intere generazioni, tenendo i conto altri famosi outsiders come i Nikon e i Fuji. Secondo me sono, a parità di livello, entrambe ottime aziende. Ma siccome costavano (e costano) parecchio, specialmente quelli per il 6x6 e 6x9 (per non parlare di quelli per il grande formato) si era costretti a prenderne uno per tipo, spesso del segmento inferiore, scegliendo il tipo più soddisfacente alla nostra bisogna.
Secondo mè il componon è più addatto al ritratto mentre il rodagon è più incisivo. Ma è solo una mia impressione.
E comunque non ritengo corretto asserire che la qualità dell'obiettivo incida al 95% nella buona sortita di un ingrandimento relegando l'importanza dell'ingranditore al solo 5%. Non dobbiamo dimenticare che un ingranditore di buon livello è formato da sistemi ottici (condensatori, specchi, ecc.) adeguati. Si ha tempo a mettere il miglior obiettivo se il condensatore è un fondo di bottiglia! E altrettanto influente è la meccanica, la stabilità e la versatilità dell'apparecchio. Per cui, come in una fotocamera l'obiettivo fa tanto, ma non tutto.
Per quanto riguarda la possibilità di utilizzarlo come stativo da riproduzione intendevo giusto di smontare la testa ed utilizzare il resto come supporto della fotocamera munita di apposito obiettivo e magari anche di un mirino angolare. Naturalmente è necessario un accessorio per retroilluminare i negativi o le dia da riprodurre. Potrebbe andare bene un bromografo ma ci sono sistemi più moderni.
Certo lo scanner è più semplice se si devono riprodurre pochi fotogrammi ma se il materiale è numeroso con lo scanner si impiega davvero troppo tempo per eseguire scansioni a livello di quelle fatte con una fotocamera digitale ad altissima risoluzione. E con la fotocamera è sufficiente il tempo di un click.
straorso
Nikonista
Messaggio: #18
QUOTE(nikomau @ Nov 26 2006, 09:46 PM) *

Beh, che l'IFF abbia costruito buoni ingranditori a prezzi concorrenziali è un po' riduttivo per la loro splendida qualità e per i prezzi giustamente salati.
Poi ho un'ottimo Durst M805 e, al circolo, stiamo risistemando un vecchio (ma spettacolare) Laborator 1200......
Durst, tranne nella fascia economica, si è sempre fatta dare del lei!
Il Componon è un ottimo 6 lenti. La diatriba se è meglio Componon o Rodagon è andata avanti parecchio...... Lieve preferenza per Rodagon, da parte mia.

Non voglio affatto sminuire gli ingranditori IFF, anzi come rapporto qualità/prezzo li ritengo superiori ai Durst, ma sul piano puramente qualitativo no. Per cui sentendo l’amico GreenPix che parlava di stampe ottenute coll’Auregon che fanno impallidire quelle fatte precedentemente col Durst ho pensato che responsabile dell’”impallidimento” fosse l’ottimo Componon-S (anch’io ho tutti Rodagon, 50-80-105-150, ma se me li sostituissero con dei Componon facilmente non me ne accorgerei).

Per vedere come i Durst costassero più degli IFF basta guardare i listini. Ad esempio, un quarto di secolo fa, l’Auregon e il Durst A-300 (suo corrispondente) venivano il primo sulle 360 mila lire, l’altro sulle 500 mila, entrambi corredati di Componon.
Non avendo mai avuto ne l’uno né l’altro, nulla posso dire sulla qualità. Ma salendo di fascia non mi sembra che un Quodgon possa reggere il confronto con un M805 (6x9 manuali). Forse il paragone regge tra Duogon e DA-900 (6x9 fuoco automatico) dove la maggior potenza del primo (per me il miglior IFF mai costruito) è compensata dal portapellicole girevole del secondo. Salendo ancora di uno step, quando ho preso il Laborator 1200 da affiancare al M805 ho esaminato attentamente anche l’Eurogon, ma non ho riscontrato alcun punto a favore di quest’ultimo tranne la maggior potenza della lampada. E non vado oltre, nel campo degli ingranditori prettamente professionali, dove IFF si fermava all’Ampliator 13x18 mentre Durst arrivava fino al 30x30 con macchine sofisticatissime (e costosissime) che a mio avviso superavano anche i DeVere.

Le differenze tra IFF e Durst erano ancor più accentuate sulle teste a colori. Sul 1200 ho una CLS-501, mentre sul riproduttore System 500 ho quella della IFF. A parte la regolazione dell’intensità luminosa e le scale di filtratura lineari, assenti sulla seconda, basta dare un’occhiata alle camme dei filtri o alle scatole a specchio per rendersi conto delle due filosofie costruttive, l’una improntata alla precisione senza compromessi, l’altra ad una buona funzionalità ma con un occhio ai costi.
giannizadra
Messaggio: #19
Sulle teste a colori, sono d'accordo.
Sulla superiorità dell' 805 sul Quodgon, pure.
E in generale sulla migliore finitura dei Durst.

L'Auregon, tuttavia, è un "pezzo" particolarmente pregiato, che non ha (a mio avviso) un omologo competitivo 24x36 in casa Durst. L'A-300, ad esempio, era più caro e meno stabile. E la costruzione "a pantografo" ha notevoli vantaggi d'uso, se ben realizzata come nel caso.

Ho sempre preferito l'Auregon per stabilità, architettura, qualità del condensatore.
E non ho mai preso nessuno dei due perché non stampavano il 6x6.

Messaggio modificato da giannizadra il Nov 27 2006, 08:43 PM
nikomau
Validating
Messaggio: #20
guru.gif

Ok, anche perchè sugli ingranditori oltre il 6x9 non ne so nulla!
Nel mio 6x9 i negativi della Pentax ci stanno comodi......
Avete ribaltato una mia vecchia convinzione, di una lieve supremazia costruttiva di IFF su Durst.
Forse per una mia innata simpatia per i toscani.....
Peccato che per entrambi, almeno in questo settore, sia un'avventura conclusa.

GreenPix
Messaggio: #21
"ragazzi"....
vi ringrazio tutti per le informazioni preziose che mi state dando sul mondo ingranditori...

E vero... la differenza che ho trovato sicuramente dipende soprattutto dal fatto che il mio vecchio ingranditore l'avevo comprato usato (da studente universitario "squatrinato" e "fuorisede") nel 74' .... è un dust F30 e l'ob. e un Componar.

Comunque, oltre alle prestazioni, mi stò innamorando del "mio" Auregon anche per altri motivi.... la meccanica... la tradizione ottica "fiorentina" ( vi ricordate di Galileo Galilei... delle officine Galileo.. la "Panerai" .. la "SMA" dove ho lavorato.... ) e per quel pantografo nero che ne fa anche un pel pezzo "d'arredamento" (anche se non ho nessuna intenzione di usarlo come soprammobile!!!)

Comunque l'ho messo vicino alla macchina del mio nonno...

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Bruno
Francoval
Messaggio: #22
Bella la fotocamera del nonno ma anche se non riesco a decifrarne la marca sono abbastanza convinto che il suo negativo non riuscirai a trattarlo col tuo nuovo ingranditore essendo a mio parere almeno un 6x9, se non un 7x10.
Anche io mi ero convinto che gli IFF fossero più performanti degli omologhi Durst ma la mia impressione era dovuta al fatto che un mio collega lavorava con due Leitz, il 6x9 automatico e il piccolo 35, quello tutto cromato, e io, col mio Duogon riuscivo a produrre risultati migliori in minor tempo. Naturalmente si trattava soltanto di BN. Quando venne la moda del colore ho provato a cimentarmici ma constatando che proprio non vi ero tagliato mi decisi a sacrificare camera oscura e sala posa per far posto al laboratorio di ottica. Scelta dolorosa ma fortunata dato che fu da allora che qualche soldino cominciò a fermarsi in cassa...
straorso
Nikonista
Messaggio: #23
QUOTE(giannizadra @ Nov 27 2006, 08:42 PM) *

la costruzione "a pantografo" ha notevoli vantaggi d'uso, se ben realizzata come nel caso.

Non ho mai usato un ingranditore "a pantografo". Quali sono i vantaggi? grazie.gif
giannizadra
Messaggio: #24
Che cambiare il rapporto d'ingrandimento è molto più rapido, ad esempio.
Un bel vantaggio, soprattutto se combinato con l'autofocus.

E che, se ben realizzato (come in questo caso) è molto stabile, perché il peso della testa non è sbilanciato su un lato.

Messaggio modificato da giannizadra il Nov 29 2006, 08:18 PM
jackfi
Messaggio: #25
Cari tutti riprendo in mano questo topic segnalando che ho ricevuto un bellissimo regalo.

Un fotoclub ha svenduto tale Auregon dichroic della Iff, uguale a quello postato da greenpix ma con la testa a colori e trasformatore, per intenderci questa.

Lo sto ripulendo e rimettendo in sesto. Ho ricevuto anche il philips pdt, l'ho riparato e pare funzionare. Ho smanovrato un pò per capirne il funzionamento, interessante da provare.

Ho un paio di dubbi su questo meraviglioso oggetto:

il primo è, come si realizza l'autofocus? non ho rinvenuto motori elettrici o meccanismi che ruotino automaticamente il fuoco sull'obiettivo, quindi come funziona???

secondo dubbio: per il contrasto, dove li metto i filtri se non riesco a trovare un portafiltro? o meglio, c'è solo quello delle luce rossa di sicurezza?

grazie a chi mi vorrà dare informazioni. Oggi lo monto sul banco da lavoro e poi vi posto un paio di foto...

 
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