Vorrei aprire una discussione per chi ha l'opportunità di viaggire e fotografare in Africa perchè tutte le volte che torno per un po continuo a guardare e riguardare le immagini bellissime che riporto e rivivo le sensazioni di quando le ho scattate...... poi dopo un po, sempre, comincio a vedere i difetti e penso e ripenso a come correggerli.
Il problema è che fino al prossimo viaggio non si può "provare" le idee che vengono in mente per migliorare!
L'idea, quindi, è scambiarsi le esperienze per evitare..... di scoprire certe soluzioni dopo decine di viaggi!
Aggiungo due foto che mi piacciono da morire, ma........ son qui che penso come rifarle più belle al prossimo viaggio!
aggiungo altre tre foto per iniziare lo scambio di opinioni e di consigli..
Immagini belle...e che riaccendono la nostalgìa!
In generale, su alcune, avrei "chiuso" di più sul soggetto: quella - bellissima come situazione - del bimbetto vicino alla capanna, o quella dell'assembramento di animali sotto 'acacia xantophlea...Anche per quanto riguarda il ghepardo avrei "chiuso" un po' di più sul muso, magari aspettando che aprisse meglio gli occhi.
Il problema "luce" è essenziale: le condizioni migliori si presentano di primo mattino e appena prima del tramonto, mentre nelle ore centrali della giornata la luce è troppo dura; purtroppo in genere non è dato di organizzare la giornata secondo le esigenze fotografiche, e dunque a volte occorre scattare anche in condizioni sfavorevoli.
Curiosità: a quali località si riferiscono gli scatti?
Diego
Aggiungo anch'io qualche scatto:
Ruaha hornbill
Loita Hills:
L'Africa (e Cuba) è il mio sogno......Purtroppo non ci sono ancora stato e mi sa che passerà ancora molto, molto tempo prima che il mio sogno si possa avverare (non credo sia propriamente il posto adatto per portarsi dietro tre figli di 5, 2 e 0.5 anni almeno per il tipo di viaggio che vorrei fare io).
Continuate a postare foto (perchè non aprite un W/NW apposito?) e a farmi sognare....GRAZIE
ciao Diego,
gli scatti sono stati fatti:
-il bimbo sulle spalle del fratello sulla spiaggia di turtle bay a sud di malindi
-il bimbo davanti la capanna masai in un villaggio a nord del parco masaimara di circa 50 Km.
-il ghepardo vicino (molto vicino!!) al masai mara safari lodge
-il "gazzellame" all'ombra nella zona chiamata Taita Hills
TUTTO IN KENIA OVVIAMENTE!
Condivido quello che dici sulla luce e soprattutto è verissimo che uno non può perdere nessuna occasione anche se la luce non è ottimale..., ma possibile che non ci sia qualche trucco proprio per la luce particolare che c'è dalle 11 alle 17 con il sole quasi allo zenit?
Stò pensando a dei filtri, ma non so a chi chiedere consiglio.
Per un viaggio con i bimbi piccoli.... effettivamente c'è da pensarci, ma quando avranno almeno 5-6 anni...... una vacanza sulla costa in inverno e un safari comodo comodo.... sarebbe una esperienza indimenticabile per tutta la famiglia e alla fine l'Africa non costa di più della Sardegna in Agosto.
Ciao ragazzi, vista la discussione Africa.....
Io ci sono stato, e spero di ritornarci Allego una mia foto
Ciao nic.
E si Bruno l'autista era un pò pazzo
In certi casi pero faceva scappare troppo presto gli animali
Allora eravamo Tsavo est ottica sigma 70/200 f2.8 e come dicevi D70.
Nic.
Confermo Diego Probabilmente ho avuto l'autista che hai conoscuito.....
Non conoscieva bene gli animali, e secondo noi non conoscieva neppure bene la zona
Comunque se ci ritorno, di sicuro mi organizzero molto meglio
P.S. Se hai informazioni che posso essere utili per il safari in Africa non esitare a mandarmeli.
Ciao Nic.
carissimi Diego e Nic,
per ora non abbiamo altri compagni di avventura in africa ( mi riferisco a questa discussione), ma.... verranno!
Sono d'accordo diego Tzavo est è il più accessibilee quindi affollato, ma con una buona guida, credi, ci sono angoli quasi inesplorati. Credo che anche quest'anno ci tornerò per visitare la parte più a nord oltre il rio Galana che non ho avuto modo di visitare gli anni scorsi. D'altronde lo Tzavo è più grande dalla Lombardia e visitarlo tutto ci vuole una vita.
Per il Masai Mara occhio! ora l'erba nel parco è alta e avvistare gli animali è più difficoltoso, meglio la parte protetta a nord che ora è come nella foto che allego.
Per i campi tendati assolutamente okkey!!!! basta stare lontano se non per una notte ( da sogno) da quelli come potrete vedere nella seconda foto che allego.
Diego grazie per i consigli di tecnica, ma sono un po perplesso per "tassativo NEF"... mi spieghi meglio che vantaggi avrei a parte quelli ovvi di partire da una informazione "piena" in postelaborazione.
in fine: sto pensando di prendere al volo (parto il 9 febbraio) un af-s 300-4 pensate che potrei avere qualcosa di meglio che dal mio 80-400vr ???
ciao
Bruno
Diego scusa.. come si fa ad inserire le foto direttamente e non come collegamento?
Partiano dalla coda: devi copiare l'URL da una galleria o sito dove sono postate, quindi inserirlo nel campo xhe ti si apre cliccando su IMG nella barra in alto...
Per quanto riguarda il Nef, a parte il vantaggio di disporre di un "negativo digitale" contenente tutte le informazioni dell'immagine scattata, ti si apre una maggior possibilità di "lavorare" sulle ombre, dovendo - per i motivi sopra ricordati - esporre in modo piuttosto conservativo per conservare leggibilità alle alte luci.
Su Tsavo...Beh, la zona a Nord del Galana è effettivamente poco frequentata, anche perchè spesso chiusa ai visitatori in quanto infestata da bracconieri provenienti dalla Somalia. Non devi però attenderti molto: animali "decimati", paesaggio ancora più arido della zona già molto secca che sta fra il corso del galana, le Lugard's Falls e Aruba. In effetti, a mio avviso, la parte migliore di Tsavo East sta fra Aruba e Voi Gate, e attorno al Satao Camp.
Nel Mara (quest'anno non fa testo, perchè sono praticamente saltate le piccole piogge ed è aridissimo) i mesi fra fine dicembre e fine febbraio sono perfetti: erba verde corta tipo prato inglese sulla quale gli animali spiccano alla grande...solo che gli gnu sono già ritornati verso il Serengeti. E' una situazione che si riscontra in tutto il parco, dal Nord (Mara triangle) fino verso Keroock e la zona dell'Intrepid Camp.
Verso Keroock:
In ogni caso in Kenya è ormai difficile trovare aree poco frequentate e, contemporaneamente, ricche di animali...Non parliamo di Amboseli, ormai simile a uno zoo safari... In Tanzania la situazione è decisamente migliore, soprattutto nei parchi del Sud, che hanno però il "difetto" d'essere poco accessibili, soprattutto il Ruaha.
Nel Ruaha, a settembre, sono stato giornate intere senza incrociare un'altra macchina, in un territorio che è di poche decine di chilometri quadrati inferiore al Serengeti. Qui il problema più grosso, dal punto di vista fotografico, è costituito dalla fitta vegetazione di miombo, terminalia e combretum, che spesso si frappone fra te e il soggetto. Proprio per questo ho quasi sempre scattato con l'AF disattivato.
Per esempio:
Diego
Ciao Bruno
Io penso di andar in Kenya ai primi di aprile. Prendi un pacchetto viaggio completo o ti arrangi? Le foto le hai fatte tutte con il 80-400?
Ahi
L'anno scorso ero a Zanzibar a metà aprile. Al ritorno abbiamo fatto scalo a Mombasa, e chi era di ritorno dal safari ci ha raccontato che era periodo di piccole piogge (qualche goccia d'acqua durante la giornata), che non disturbava per niente il safari, anzi: visto che dicono che non è un buon periodo, c'eran pochissimi turisti.
Diego ho appena visto i tuoi reportage sull'Africa: complimenti!!!!!
Che zone hai visitato? Con che ottiche hai fatto le foto?
Ritornando agli aspetti più "tecnici", vale forse la pena di sottolineare come il problema del micromosso sia sempre in agguato. Si dice "e che sarà mai, in Africa c'è sempre il sole, tutta la luce che vuoi", ma non sempre è così. Gli scatti migliori in genere sirealizzano nelle prime ore del mattino e prima del tramonto, quando la luce è radente, più calda, ma anche quando gli animali sono più attivi. Se la "qualità" della luce è eccellente, la "quantità" potrebbe però cominciare a diventare scarsa.
Va poi tenuto presente che, in linea di massima, le immagini verranno scattate da un'autovettura, può darsi anche "affollata". Difficile usare un monopiede, impossibile aprire un treppiede. E, per di più, prudenza vuole che nei pressi di animali potenzialmente pericolosi si tenga il motore acceso, giusto per aggiungere qualche vibrazione in più.
La soluzione - se non si utilizza un fuoristrada completamente scoperto, quindi privo di punti d'appoggio - è quella di ricorrere a un "beansbag" o "sacchetto di fagioli", termine che può essere inteso sia letteralmente sia in senso estensivo. Si tratta in sostanza di un sacchetto di tela (o udi un "trancio di vecchi jeans) riempito di fagioli secchi, lenticchie, sabbia...qualsiasi cosa serva a fare una sorta di cuscino sul quale appoggiare il tele e smorzare le vibrazioni.
Oltre alle soluzioni artigianali, sono in vendita raffinatissimi supporti di questo genere (su una rivista inglese ne ho visti con 5 mimetismi diversi, e tre differenti pesi) che, però, in Italia sono poco diffusi. Si trova più facilmente una sorta di cuscinetto rotondo del diametro di 15 cm, fabbricato da bun produttore canadese, che ha in più, al centro, un perno filettato per collegare il supporto al piede del teleobiettivo. Me lo sono procurato, anche se non ho ancora avuto modo di provarlo "sul campo". Come prima impressione sembra un aggeggio ben fatto, anche perchè - essendo solidale al sistema ottica + corpo macchina - può essere posizionato immediatamente all'occorrenza, e non rischia, a causa di manovre avventate, di cadere "fuori bordo".
Diego
ciao Diego. i tuoi consigli sono preziosi!
Ho usato spesso sacchetti improvvisati, ma l'idea di renderlo solidale con l'obbiettivo è mooooolto buona!
Il mese prossimo porto con me quello che ti mando in foto allegate........ una vecchia custodia di un'ottica Tokina (non mia!) recuperata allo scopo da un amico.
Non l'ho usato dalle jeep e dai pulmini, ma l'ho provato dall'altana che uso per la caccia fotografica ( e non solo) quà dalle mie parti.
Diego quindi un 70-200 Vr + un 80-400 accoppiato al magico sacchetto" possono essere un'ottimo strumento di caccia...fotografica??
Michele
Ecco uno degli aggeggi, ed ecco un interessante articolo (in inglese) sul suo uso:
Beanbags
Beanbags are the simplest car support device, sitting on the door window they quite happily support lenses up to 600mm. The beanbag shown is the one I use, which has double pockets and is made by Wildlife Watching Supplies. The reason for the double pocket is to make a “V” shape when mounted on the window, which hugs your lens / telescope a lot tighter (thus making it more stable). Be aware of cheap imitations, there are several similar designs on the market but all the others are too small to hold anything substantial. They are cheap for a reason.
Beanbags are highly portable and whenever I travel I always take a couple of empty ones with me. As I write this I am on safari in Africa and I am using my beloved beanbag on every game drive. The vehicle has no windows or bars so no other mount is practical (see later) hence the beanbag on the dashboard supports my 500mm lens perfectly.
Using a beanbag however has its problems. For bird watching, where stability is paramount, the beanbag is not the steadiest platform for a telescope. Secondly, as shown in the diagram, the beanbag also fits lengthways along the car window, which means the support “V” cannot grip the camera at the right angle. For most lenses up to 300mm this will be fine, but for anything above you will need an Ergo Rest too (see later for details of this amazing device). Finally tracking motion with a beanbag can be a real trial; again the Ergo Rest comes to the rescue.
E questo è l'aggeggio che ho preso io (Il più grande, quello in basso):
Luciano mi potresti dire il nome giusto e/o dove si può trovare (sempre se non creiamo un «conflitto di interessi» sul forum??)
Grazie Michele
ecco un altro Africa_amante!
Tralasciando una vacanza in Marocco e una in Kenya molti anni fa con i genitori, quando ero un "picio" sono stato due volte in Sud Africa e una in Senegal.
Il Sud Africa sembra un pezzo di Occidente trasferito laggiù. Il parco kruger è molto ben organizzato. Enorme. Comprende zone di savana, fiumi, boschi fittissimi, colline. Le strade principali che collegano i Camp sono asfaltate e percorse anche da bus da 50 posti. Da queste strade si diramano molte altre che sono sterrate e spesso percorribili solo con veicoli idonei. Il contatto umano con il popolo africano è pari a Zero mentre le possibilità di vedere bene gli animali sono tante.
Nei campi, a seconda delle disponibilità, si può alloggiare in Lodge ovvero vere e proprie case con 2 - 3 camere, soggiorno, cucina attrezzatissima, uno o due bagni, giardino privato, portico, fuoco, barbecue all'aperto. Poi ci sono alloggi più piccoli e semplici con due o tre letti, il bagno e l'angolo cucina. Si può sempre campeggiare. Spesso c'è il ristorante, il negozio che vende di tutto e a volte la piscina. Nel campo principale, dove risiede la direzione, c'è il museo, il meccanico, il gommista, il pronto soccorso, il noleggio auto, la polizia. Nelle vicinanze c'è un piccolo aeroporto e un campo di golf a 9 buche...... bah! Retaggio coloniale.
Gli alloggi sono sempre da prenotare. Per l'alta stagione, che corrisponde alla nostra, bisogna prenotare molti, molti mesi prima. I prezzi sono buonissimi. L'estate scorsa (eravamo due coppie e una bambina di 10 anni) abbiamo alloggiato due notti in una casa di fronte al fiume spendendo circa 15€ a testa.....!
Il noleggio delle auto costa come da noi.
Poi c'è il parco nazionale per me più affascinante: il Kalahari Transfrontier Parc che si estende nella zona semidesertica tra il Sud Africa, al confine con la Namibia, e il Botswana.
Qui si respira una natura vera e tutto è più semplice e rude.
In Agosto la temperatura arriva quasi a 30 °C e di notte è sotto zero. Dune di sabia rossa. Enormi e solitarie acacie in mezzo a fiumi nei quali non scorre acqua da decenni. Migliaia di gazzelle e centinaia di antilopi che viaggiano alla ricerca della poca erba nuova. Immense praterie. Cielo azzurrissimo, quasi finto. Ma soprattutto silenzio. Un silenzio che la prima volta mi ha stupito.
Qui i campi sono di tutt'altro genere. Non esiste ristorante se non nel campo posto all'ingresso del parco che si raggiunge dopo due-tre ore di viaggio dalla cittadina più vicina: Upington. C'è sempre una piccola rivendita per generi di prima necessità e poco cibo: pane preconfezionato, carne surgelata, scatolame vario e biscotti. C'è il distributore di carburante. Per il mangiare ci si arrangia ma gli alloggi sono sempre molto buoni, con bagno, cucina o angolo cucina, una o due camere, portichetto. Ogni giorno puliscono tutto e ti fanno il letto. Anche qui c'è l'area campeggio. Ci si fa da mangiare con la bombola o con il fuoco ed alle 6 è notte. E' stupendo dormire sul tetto dell'auto, svegliarsi prima dell'alba e trovare l'interno della tenda coperto dalla condensa ghiacciata. Alle 10, come nei nostri rifugi, si spegne il generatore e se non si va a dormire (impossibile vista la stanchezza) si usa la candela. Non esiste telefono ma i campi comunicano tra di loro con ponti radio e così hanno i PC in rete per la gestione degli accessi!!!
La concentrazione di animali qui è decisamente inferiore e si trova generalmente in prossimità dei pozzi di acqua mossi da mulini a vento che il parco sta convertendo con pompe elettriche alimentate da pannelli solari.
Ci sono leoni ma ben diversi dai classici leoni kenyoti o del kruger. Sono più piccoli e la criniera è meno folta. I branchi sono necessariamente più piccoli e qui è impossibile vedere gruppi di 15-20 individui. Ci sono i ghepardi e questo è il loro regno. Il letto arido del fiume è un'ottima pista per correre ai 100 all'ora. Qualche leopardo (nel deserto!) iene brune e maculate. Sciacalli, Cobra, Manguste, Gazzelle. due o tre specie di antilopi e un gruppo di giraffe. Abbondano gli uccelli predatori, falchi, aquile, gufi, civette, avvoltoi! Dal più piccolo Pigmy Falcon grande come un merlo all'enorme Giant Eagle Owl con la testa larga più di una spanna.
La scorsa estate abbiamo avuto la fortuna di incontrare una coppia di Ghepardi e nelle tre ore che li abbiamo seguiti non abbiamo incontrato altro essere umano. Una libidine! Ovviamente come nel kruger non si può uscire dallle piste (qui rigorosamente in terra battuta) anche perchè si è certi di insabbiarsi.
Il Sud Africa ha l'enorme vantaggio che si può far tutto da soli. Non c'è necessità di avere la guida. Si prenotano l'aereo ed i campi, si noleggia l'auto e via!
Ci sono molti altri campi spesso più piccoli ma ugualmente interessanti.
Ciao
Andrea
nel link della mia firma ci sono alcune foto scattate in Sud Africa ed in Senegal
Un Acacia nel letto del fiume carica di nidi di uccello Tessitore.
Il fiume non vede acqua dal 1974...
Il Kalahari...m'è sfumato sotto il naso un paio di anni fa. Ma è bene in alto nella mia wish list.
Del Sudafrica apprezzo l'enorme varietà di paesaggi, il pesce di un ottimo ristorante di Camp's Bay, il Pinotage...Per quanto riguarda la natura...mah! Troppo "gestita", nel bene e nel male: sia nel Kruger, sia nelle riserve private vicine. Il numero "giusto" di animali in rapporto all'estensione del territorio, le pozze rigorosamente rabboccate, piste tirate come tavoli da biliardo...e in qualche riserva molto "trendy", microchip inseriti sottopelle agli animali più "ricercati" - il leopardo, per esempio - che trasformerebbero un qualsiasi signor Brambilla in vacanza in un infallibile tracker...Senza contare la dubbia commistione fra attività di safari fotografico e lucrosissime battute di caccia, o il "commercio" di leoni bianchi di Timbavadi...
Insomma, non m'entusiasma...Come non m'entusiasma la tendenza dei driver a pressare troppo da vicino gli animali, al punto che uno "sprovveduto" che avesse matenuto montato un tele troppo lungo, potrebbe trovarsi in difficoltà a focheggiare. Eccezionale invece la disponibilità di materiale sensibile, batterie, card: non ha eguali nel resto del continente. Una condizione da tenere bene presente nel caso si voglia "alleggerire" il bagaglio in partenza.
Purtroppo un po' in tutta l'Africa australe vale la logica secondo la quale anche gli animali devono "pagare il biglietto" per garantire la propria sopravvivenza. Dal punto di vista della gestione dei parchi, devo dire che preferisco di molto quella rigidamente conservazionista di Kenya e - soprattutto - Tanzania. Magari servirà qualche millimetro di focale in più per fotografare un leopardo, ma non si sentirà mai - a parte forse ad Amboseli o a Nogorongoro - la sensazione di trovarsi in uno zoo safari.
Diego
Tornando invece alle "tecniche", che dovrebbero essere il filo conduttore del 3d, credo che per ottenere buone fotografie in Africa sia necessario affinarne alcune che non sono strettamente legate all'uso dell'attrezzatura.
In primo luogo, come individuare gli animali? Se c'è il game driver (e se è bravo) non ci sono problemi, ma chi affronta (e a mio avviso, se lo fa con criterio, fa bene) un safari "fai da te", come può evitare grosse delusioni?
Diciamocelo: anche se un bel primo piano di un otocione, di un serval, oppure il gioco di un pack di licaoni farebbero la felicità di qualsiasi fotografo naturalista (Bruno mi perdonerà se eviterò sempre il termine "cacciatore", perchè in Africa ne ho incontrati solo di pessimi), un safari senza una bella collezioni di leoni viene vissuto da molti come una "delusione". Eppure, i tracker sembrano individuarli "a naso". Come fanno?
In questi anni, seguendo e aiutando ricercatori in gamba, qualche "segreto" sono riuscito a sgamarlo.
In primo luogo, i leoni (a meno che non si tratti di giovani maschi che hanno appena lasciato il branco, o di vecchi che ne sono stati scacciati) sono territoriali. In un parco come il Tarangire, ogni "pride" occupa all'incirca un territorio di 5X5 chilometri. Troppi 25 chilometri quadrati?. Dipende. Anche ai leoni piace la vita comoda, quindi, se devono muoversi e non sono a caccia, preferiranno certamente il letto di un korongo (fiume in secca) o addirittura una pista a un terreno irto di spine. Questi "corridoi ecologici" sono i primi da tenere d'occhio.
Non credete ai film: avvotoi che volano in cerchio, soprattutto se ad alta quota, non indicano affatto con certezza che, lì sotto, c'è una preda con un predatore intento a divorarla. E' più probabile che cerchino di beccare una "termica", o corrente ascensionale, per salire di quota e veleggiare senza fatica. Se invece girano in cerchio a bassa quota, oppure - meglio - sono raggruppati sugli alberi, allora è molto probabile che ci sia qualcosa di interessante. In ogni caso non arrivateci tipo "carica del 7° cavalleria", a spron battuto e puntando diretto sul posto. Si viaggia piano, e si accosta l'animale, con prudenza, arrivando di lato.
Un gruppo di zebre sta guardando, immobile, nella stessa direzione? Seguite il loro sguardo, e probabilmente vedrete i predatori. Magari intenti a una pennichella.
In Africa i cadaveri iniziano a decomporsi rapidamente. Se è stata abbattuta una grossa preda, probabilmente i leoni si tratterranno in zona finchè non l'avranno spolpata per bene, fra un pisolino e l'altro. Usate anche il naso: un bufalo morto da due ore si sente da qualche centinaio di metri. Non è un profumo allettante, ve lo concedo, ma qualche sacrificio bisogna pur farlo.
Le piste sono di solito ricoperte da uno strato di polvere impalpabile. Imparate, nel caos di impronte, a riconoscere quelle che vi interessano. Di mammiferi con quattro polpastrelli oltre al "palmo" con un diametro di 10-12 centimetri non ce ne sono tanti... Se sono più piccole ma tondeggianti, e con minuscoli segni di unghie, su quella pista sarà passato un ghepardo. Più allungate? Iena.
E a proposito di iene: ne vedete una o più correre in tutta fretta da qualche parte, senza degnarvi di uno sguardo? Sappiate che sono naturalmente curiose, quindi se hanno tanta fretta stanno seguendo il richiamo della fame. Seguitele da lontano, con discrezione. La presenza di una coppia di sciacalli (difficile vederne uno da solo) che sembra stia aspettando qualcosa significa esattamente questo: che non lontano da lì qualcuno sta pasteggiando, e che loro aspettano di raccogliere gli avanzi.
Ovviamente, anche se siete in macchina, evitate abbigliamenti sgargianti tipo "lavori stradali sull'Autosole": senza mimetizzarsi come un "Rambo", un abbigliamento dai toni naturali (dal cachi al verde scuro) metterà meno in allarme qualunque animale. Da evitare il bianco e il rosso (e l'arancio), il blu, dicono i Maasai - non so perchè, ma ho appurato "sulla mia pelle" che è vero - attira le mosche tzè tzè.
Diego
Quella che hai postato è una tipica scena da Amboseli o da Nogorongoro...Ma ti assicuro che, soprattutto in Tanzania, le cose vanno diversamente. Sulla tua esperienza sudafricana è impossibile non darti ragione, ma credo che Ngala sia una sorta di oasi: già Thornybush, Matuni o Timbavadi, per non niminare quella "famosa" riserva a cui alludi e che i tour operators vendono alla grande, sono molto "gestite", nel senso che non s'apllica il concetto di wilderness tipico, per esempio, dei grandi parchi del Sud della Tanzania, o anche del Serengeti. Gli stessi interventi di "riequilibrio" delle varie speci faunistiche - che hanno un senso secondo criteri di gestione faunistica in senso lato - vanno in direzione diametralmente opposta a quella applicata laggiù. In effetti, anche di fronte ad eventi apparentemente disastrosi (la morìa di elefanti di Tsavo a fine anni Settanta, dopo una lunga fase di sovrappopolazione -) si riequilibrano in tempi abbastanza veloci, se l'uomo non ci mette mano.
Credo che sul Pinotage raggiungeremo una maggioranza "bulgara"
Diego
ciao a tutti,
sono mancato alcuni giorni e vedo che "l'argomento" è ancora vivo!
Diego non mi dispiace affatto che non si parli di caccia in Africa! Non la concepisco! Io pratico qui e solo vicino casa mia la caccia di selezione agli ungulati. Vicino casa perchè ritengo che la cosa importante sia la "gestione" in un territorio che è troppo influenzato dalla presenza umana.... e i risultati da noi si vedono.... anche quando si va nel bosco con la macchina fotografica! E' un impegno che mi porta circa 35-40 mezze giornate l'anno in un bosco vicino casa per due-tre uscite di caccia vera e propria. Mi considero un cacciatore ecologista e ecologista sono per tutte le altre questioni ambientali del nostro tempo!
Scusate la parentesi, vorrei tornare alla tecnica fotografica:
Diego ho riflettuto sul tuo "tassativo NEF" !!
Ho fatto delle prove e penso che scatterò un po in NEF e molto in jpeg alla massima definizione.
Non ce la faccio con le memorie! anche se ho complessivamente 4 Giga e poi i risultati che sto ottenendo in jpeg mi sembrano buoni anche per una postelaborazione.
Pensavo di riservarmi il NEF per quelle situazioni in cui ho dei dubbi "tecnici" per avere più margini di manovra in postelab..
Che ne pensate?
altra question:
proverò sia il 80-400vr che il AF-S300f4 con o senza duplicatore. Cosa mi devo aspettare?
grazie del consiglio Luciano, ci stò pensando allo storer! ma il mio problema era essenzialmente di metodo. per ora ho in previsione di portare con me il notebook e 4 giga al giorno sono sufficenti!
qualcuno sa dirmi se il teleconverter tc 14e II si può usare sul 80-400 VR ?
mi è arrivato ggi e non riesco a capire se montarlo su quell'obbietivo è inutile o addirttura dannoso.
Bruno
Al di là dell'incompatibilità meccanica fra moltiplicxatore e zoom, il gioco non varrebbe comunque la candela...a meno che il soggetto non sia così straordinario e irripetibile da far passare in secondo piano la qualità dell'immagine. Personalmente mi è capitato di utilizzare un 1,4X su tele 400 mm f/5.6, appunto nelle situazioni "estreme" sopra descritte, ma in generale si tratta di un accoppiamento non consigliabile, mentre vedo molto bene la combinazione 1,4X + 300 Afs.
Complimenti per i 4gb di scatti al giorno: io ho mantenuto la mentalità "conservativa" del pellicolaro, che deve fare i conti con le 36 pose del film (e con i costi!), e quindi cerco, per quanto possibile, di scattare anche in digitale a colpo (quasi) sicuro.
Per quanto riguarda l'o.t. "venatorio", sconfino un attimo anch'io - tanto siamo quattro amici "Africadipendenti" e nessuno s'inalbererà per questo - per concordare con Bruno sull'assurdità della caccia grossa in Africa. Un esempio. Nel parco del Tarangire, in Tanzania, la ricerca quadriennale sui leoni alla quale ho dato il mio modestissimo contributo come volontario sul campo ha rivelato come si sia manifestata, proprio a causa della pressione venatoria esercitata nelle riserve confinanti, una involuzioni nelle dinamiche demografiche dei leoni. La frequente uccisione di maschi dominanti che sconfinavano (o erano indotti a farlo con le esche) ha provocato la semi-sterilità di alcuni pride, nei quali i cuccioli non riuscivano ad arrivare all'indipendenza a causa del frequente ricambio del maschio dominante e della conseguente uccisione dei piccoli. Prima conseguenza: mentre nel Serengeti il rapporto è di uno/due maschi adulti ogni quattro/cinque femmine, nel Tarangire questo sale a 1 a 6, o anche 1 a 8. Altra conseguenza: pride dominati da maschi giovani e inesperti, incapaci di difendere il gruppo. Quattro giovani maschi (fratelli) sono riusciti, coalizzati, ad assoggettare in questo modo quelli che prima erano almeno quattro-cinque pride distinti, stravolgendo ogni equilibrio.
Diego
...Dimenticavo: per quanto riguarda praticità e funzionalità dell'Argosy (al quale è ora anche possibile "insegnare l'italiano"):
http://www.nital.it/forum/index.php?showtopic=19274&view=findpost&p=255085
concordo in pieno con Luciano: ottima soluzione a un prezzo decisamente "equo".
Diego
Ho messo a confronto i "posteriori" delle varie ottiche che posseggo!
Ho capito che avevo fatto una domanda assurda!
Meno male che il tc14 l'avevo preso per il 300 af-s !!!!
e' che già che l'avevo volevo capire altri possibili usi "secondari".
Mi è arrivato oggi in ufficio e da li ho scritto su questo forum!
Ho fatto due prove di "macro" in casa e sono decisamente soddisfatto! mi pare che l'abbinamento col 300 sia notevole! Nel fine settimana prove sul campo (in Toscana) e la settimana prossima ...partenza!
Per i 4 Giga... non esageriamo! l'anno scorso con 2 Giga ho portato a casa le foto di 15 giorni di viaggio (in media da 2,5 mega fatte con la Coolpix 8800) e che anch'io ho la mentalità del pellicolaro e come tutti (credo) i pellicolari mi porto dietro diversi "rullini di riserva" !!!!!!
perentesi sulla caccia:
Non sono un esperto come te Diego, ma credo che in Africa non si possa parlare di gestione e prelievo selettivo cosi come da noi! (e ho dei dubbi su come si fa anche da noi in molti casi!)
aggiungo che almeno qui la fase del prelievo ci riporta e mantiene antiche tradizioni e la "competizione con la preda" esiste eccome.
In Africa ho la sensazione che per i predatori noi umani non siamo considerati "prede" e per le prede non simo considerati predatori! Il risultato è che gli animali si avvicinano e si lasciano avvicinare con grande facilità.
E' per questo che non credo (e anche su questo sono d'accordo con te Diego) che in Africa si possa parlare di caccia fotografica.... mentre qui da noi fotografare un cervo, un capriolo, un daino o un cinghiale e tutti gli animali è una vera e propria "competizione" che richiede l'abilità, innata in ognuno di noi, del cacciatore.
E' una mia opinione! ve la butto li come spunto di riflessione.
allego una foto fatta ai "miei caprioli" sono due cuccioli nati da due mesi li trovo spesso quando vado nel bosco. Ora hanno nove mesi e sono bellissimi... hanno superato l'inverno ormai e vengono spesso sotto l'altana. la foto è stata fatta con la d70e l'80-400 all'imbrunire su una lunghezza focale bassa (?? 80-100 o giù di li) e la luce era poca poca!!!
ciao
Bruno
Diego ho trovato i Beanbags !!!
proprio quelli della foto che hai messo nel tuo intervento.
Domani vado a vedere se sono arrivati e se si...... il mio sakketto tokina "va in pensione"!!!
guarda che colori! belli, ma...... mi rimane sempre il dubbio che si possa fare meglio
ciao
Bruno
Diego sei un "tentatore"!!!!!
Ho chiesto al mio fornitore e in pochi giorni mi sono arrivati i POD...... si parte con un po di peso in più!
Esagerato! Addirittura due!
A quando la partenza? Io fino a marzo sono bloccato fra le brume padane, poi partenza (stavolta per lavoro...beh, diciamo all'80% per lavoro ) per il Sahel...E forse per la prima volta in Africa lavorerò più con le focali corte che con il tele. Se mi riuscirà di ritagliare due o tre giorni, però, una puntata nel parco di Djoudji la farò: in questo periodo è un vero paradiso ornitologico...
Diego
sono le barche dei pescatori di Watamu 20 Km a sud di Malindi
i POD sono due perche vorrei tenere a portata di mano sia l'80-400 che il AF-S 300.... e poi costano così poco!
Parto Giovedì......., ma sono preoccupato per le notizie della siccità!
domani parto... con i consigli e gli spunti che mi avete dato su questo forum.
Grazie a tutti.... ci "rileggiamo" al mio ritorno.
IL REGOLAMENTO DI FIUMICINO DICE CHE OLTRE AL BAGAGLIO A MANO SI PUO' PORTARE LA MACCHINA FOTOGRAFICA................ AVRO' INTERPRETATO BENE????
ciao
Bruno
Vedo che parliamo di Africa e oggi pomeriggio sono appena arrivata da un mese in Sud Africa.
Sono stato principalmente nella zona di Cittá del Capo per fare windsurf ma sono stato anche nel Kalahari tra Namibia, Botswana e Sud Africa, nel Kruger Park e nel Drakensberg.
Ero indeciso se portarmi la D2X o la Coolpix 5000 ma alla fine ho optato per quest'ultima in quanto la maggior parte della vacanza l'avrei passata in spiaggia e non me la sentivo di lasciare incustodita la D2x e relativa attrezzatura.
La mia vacanza non é fatta di lodge o alberghi che per quanto economici e di altissimo livello, sono comunque sempre costosi.
A Cittá del Capo ci siamo affittati un appartamento e nei parchi dormivamo in tenda canadese da 2 persone e senza brandina. Premetto che eravamo i piú sfigati perché tutto il resto dei turisti alloggiava nei lodge del campo o con mega 4x4 come si vede nei film.
A differenza di quanto si possa pensare, l'Africa costa, e costa parecchio, sopratutto i parchi.
Gli animali si vedono ma c'é da fare un distinguo.
Riserve private costosissime in cui come qualcuno ha scritto gli animali hanno il microchip cosí sanno dove si trovano e quindi pagando ve li fanno vedere, ed i grandi parchi dove si va alla ricerca degli animali. Qui serve occhio di lince e tanta fortuna. I leoni, i piú ambiti, sono piú rari dei diamanti in quanto perfettamente mimetizzati. Avevo un maschio a 4 mt dall'auto e non me ne ero accorto.
gli altri si vedono senza problemi, a parte iene, ghepardi e rinoceronti.
A Cittá del Capo siamo stati testimoni di un gigantesco incendio che ha bruciato la Table Mountain per 3 giorni distruggendo centinaia di ettari di bosco, uccidendo migliaia di animali, distrutto case e ucciso due persone. Questo dovuto ad un mozzicone di sigaretta di un fumatore che con gesto rutinario e considerato normale ha pensato bene di buttarlo a terra.
Meditare !!!!!!!!!!!!!! se puó essere tollerata una cosa simile.........
Kalahari: non andate in questo periodo, inizia la stagione delle piogge e con la nostra Clio ci siamo trovati in mezzo ad un acquazzone pazzesco che in due minuti ha allagato la pista ( di terra) con circa 10 cm di acqua. Abbiamo fatto 20 km attraversando a manetta pozzanghere di 50/100 mt e se ci fermavamo eravamo finiti, non si puó scendere dalle auto per ovvi motivi. Nel Kalahari ci sono molti animali ma in questo periodo iniziano a migrare a nord a causa delle piogge. Quindi questo é il periodo sbagliato. Dimenticavo, caldo pazzesco.
Kruger, tutto molto organizzato e molti animali ma serve molto occhio altrimenti non si vedono. I ritmi degli animali sono diversi dai nostri, sveglia e partenza alle 4 del mattino, ore piú calde a riposo e senza dubbio consiglio le escursioni serali. 13 euro ma in 3 ore si vede di piú che in tutta la giornata. ripeto, sempre se avete occhi di lince.
Da li siamo partiti per le Drakenstain mountain, canyons, cascate a non finire. Paesaggi incredibili, fiumi pieni di ippopotami e coccodrilli e lungo la strada frutta a volontá.
Veramente molto bello comunque parlando di cifre si parla di circa 2000 Euro a persona tra viaggio etc..almeno come ho fatto io.
ciao Enzo
Dimenticavo la cosa piú importante, la fotografia.
Le ore centrali sono troppo dure, tramonti ed albe sono indubbiamente i momenti ideali. Il cielo é limpidissimoi e quindi i polarizzatori danno risultati stupendi. In Africa si vedo molte foto stupende peró molte di loro sono irrealizzabili per i comuni mortali. Oltre certi orari non si puó andare in giro per i parchi a scorazzare con la macchina fotografica e molte foto richiedo ore o giornate di studio per ottenere l'effetto desiderato.
Ciao Enzo
sono tornato!
Emozioni e foto stupende!
D70s e 80-400vr e... la fortuna di essere li mentre passavano di ritorno dall'abbeverata sul fiume Galana.
Parco Tzavo Est Kenya.
Bruno
W lo Tsavo est!!! sono 6 anni che ci andiamo tutte le estati... purtroppo restiamo li solo x una settimana! :(
non vedo l'ora che arrivi agosto x il prossimo safari!!!!!!
W l'Africa!!!!!
che bello rivivere queste emozioni...ci sono stato a novembre 2005...e quello che mi ha lasciato nel cuore e nella mente l'africa è impossibile da spiegare..ma con le fotografie ci si ritorna in un secondo..
Per quanto riguarda le tecniche direi che anche questa è stata un avventura.. siamo partiti da Diani eravamo in 3, Davide l'autista ha partecipato a 7 edizioni della Parigi/Dakar e quindi per il pilota non abbiamo avuto particolari problemi, cmq il fotografare dalla jeep è stata una vera esperienza, da una parte sono felice per il risultato visto che bene o male le foto non sono proprio malvage, ho il piccolo rimpianto di non essere mai riuscito nel fotografare le persone con cui anche brevemente ho instaurato un dialogo, ad esempio quando abbiamo rotto il tubo della pompa della benzina...ci siamo fermati in un villaggio e in 1 ora abbiamo sistemato il tutto grazie all'aiuto di tutto il villaggio!! 30 persone circa intorno alla jeep...
cmq alla partenza mi sono portato appresso il monopiede e devo dire che con un ottimo risultato sono riuscito ad usarlo sulla jeep, ovviamente quando era ferma, lo sistemavo in orizzontale da finestrino a finestrino dalla mia parte usciva la macchina attaccata alla testa del mono...cosi qualche foto con il 300 e tc 17 sono riuscto a farla...ps. quasi tutte!!
ps.2 non vedo l'ora di ritornarci!!!!
ciao Max belle foto!
Sono appena tornato dal terzo viaggio la e..... vorrei ripartire domani!
postane altre se ne hai di così belle!
Bruno
quella dell'airone è stupenda!!!! spero che agosto arrivi presto così ci ritorno... intanto metto questa foto
ciao a tutti e vivo lo Tsavo!!!!
Franz
eccoci per un'altra foto...
ciao Max,
veramente il bagaglio era questo:
lo zaino fotografico è passato "quasi" inosservato!!!!!
all'arrivo e al ritorno ho "fatto dogana" ( $$$$$$$ )....... HI HI HI
( per l'esattezza 5€uri)
Incredibile....
cmq al ritorno 30 euri all'aereoporto di Mombasa....(tangente).....
Ciao, ho letto con molta attenzione i vostri post. Io sto organizzando 15 gg in Tanzania il prossimo agosto (7 gg di safari e 7 gg di diving) e ho qualche domanda:
- c'e rischio per zaino con attrezzatura? parlo di ladri, tangenti etc...
- c'e ovviamente molta polvere. conviene avere un doppio corpo per evitare di smontare obiettivi oppure e' indifferente?
- per una prima esperienza in Africa e' piu' consigliabile visitare i parchi del sud o quelli del nord?
- io mi porterei 80-400 e 17-35 per viaggiare il piu' leggero possibile. Puo andare?
Bello questo argomento... posso solo dire che sono stato solo una volta in Africa (lasciando da parte la Tunisia), in Tanzania.
Posto magnifico e l'organizzazione alla quale mi sono appoggiato è stata impeccabile.
Guida preparatissima e attenta alle esigenze dei fotografi. Procedeva lentamente, si fermava quando lo chiedevamo noi, avvicinamento lento agli animali (tuovati quasi tutti)... bravo anche a dare i nomi corretti soprattutto agli uccelli, spegneva sempre il motore per evitare vibrazioni. Quello che mi ha colpito è che la prima cosa che mi ha dato quando ci siamo fermati la prima volta a fotografare un gruppo di elefanti è stato il sacchetto di fagioli per appoggiare il tele al tetto della jeep... io avevo il mio, ma ho apprezzato molto la sua preparazione.
Altra cosa che mi hanno raccomandato è di stare attenti alla polvere che entra dappertutto, in questo caso la borsa stava chiusa su un sedile durante i trasferimenti e la macchina tenuta in rembo coperta con una tela nera.
Il viaggio l'ho fatto a cavallo dell'anno e purtroppo il tempo non è stato sempre buono, con l'80-400 viaggiavo un po' al limite e con ISO alti, ma tutto sommato non mi posso certo lamentare.
Mi piacerebbe tornare (anzi sicuramente lo farò) cambiando zona e vorrei farlo più in autonomia, per essere più libeto negli spostamenti, ma con moglie e figlia al seguito non so se ci riuscirò.
L'idea potrebbe essere Namibia o Botswana, se qualcuno ci è stato o ha info utili... un grazie anticipato.
Per le foto posso solo dare il link alla http://www.stidy.com/Passioni/Fotografia/Tanzania/index.html sul mio sito, dove sono presenti anche tutti i dati di scatto. Alcune delle immagini della galleria le ho messe anche nella sezione viaggi "La mia Tanzania".
Apero possano servire per avere qualche spunto.
Spero che l'argomento proceda.
Sposto nuovamente questa discussione in Tecniche Fotografiche...area piu' consona all'argomento trattato..
Saluti
Giacomo
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