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Fuori Gamma E Avvertimento Gamma
come rientrare nell'ampiezza stampabile ?
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mediacom
Messaggio: #1
Nel mio avvicinamento a tappe verso un workflow di stampa (accettabile) mi sono imbattuto nella problematica del fuori gamma (out of gamut).
In parte ho visto che si può rientrare nell'ampiezza modificando luci/ombre, esposizione, contrasto ecc. ma dubito fortemente che questo sia un metodo scientifico.
Quale metodo dovrei seguire per far rientrare la gamma colori in quelli effettivamente stampabili riuscendo a muovermi entro i confini di quanto concesso ?
Un cosa che ho notato è che si va spesso fuori gamma quando nell'immagine sono presenti sfumature di colore in aree molto scure e quando questi effetti sono ottenuti con luce con anteposte gelatine colorate molto dense. Insomma non è questione solo di sottoesposizione. Neanche a dirlo il rosso/arancio sono i colori più critici .
Da ultimo mi accorgo del fuori gamma grazie all'alert grigio nella palette colori ma non riesco ad attivare l'avvertimento gamma maiusc+ctrl+Y.
Grazie a chi potrà aiutarmi
mediacom
Messaggio: #2
ulteriore precisazione che conferma la necessità di trovare il giusto metodo.
Mi sono appena arrivate lestampe che avevo corretto "a spanne" e il risultato è stato troppo impreciso .
In pratica le correzioni apportate si sono rivelate esagerate e si è perso un bel pò dell'effetto.
Avevo aumentato la luminosità ma di troppo.
Spero di non aver posto un quesito troppo strano.
Grazie
mediacom
Messaggio: #3
blink.gif ohi ohi questo silenzio mi preoccupa: sono io ad aver posto un quesito sbagliato oppure è proprio una grana? grazie.gif
Massimo.Novi
Messaggio: #4
QUOTE(mediacom @ Nov 27 2008, 12:42 PM) *
...sono io ad aver posto un quesito sbagliato oppure è proprio una grana? ...


Ciao

Non è sbagliato.

E' complesso (una grana và).

Non solo devi considerare lo spazio di partenza e quello di arrivo.

Ma l'intento di conversione.

La dinamica finale voluta.

La tipologia di intervento.

La tecnologia di stampa.

Ad esempio la prestampa per CMYK richiede correzioni profilo differenti dalla conversione/ottimizzazione per una stampa inkjet di grande formato per mostre. Per questo è abbastanza difficile che un fotografo riesca nell'ottimizzazione CMYK meglio del tecnico della macchina.

A livello amatoriale è MOLTO pericoloso correggere a video (lo dico sempre) ed è meglio affidarsi alla semplice conversione di profilo con intento percettivo (non perfetto ma molto sicuro), magari fornendo un semplice sRGB invece di altri spazi colori troppo elaborati anche per un Lab professionale (che poi comunque deve decidere cosa fare con i fuori gamma).

Dipende anche moltissimo dalla macchina da stampa. Una inkjet Canon grande formato professionale a 12 bit è una cosa, una Lambda 130 un'altra.

E non usate stì profili carta dei Lab che creano solo cas...i! O gestite l'intera catena voi stessi oppure date un normale file RGB con spazio ben definito e un provino e concordate con il Lab.

Saluti




mediacom
Messaggio: #5
Grazie Manovi
Il tuo saggio intervento mi ha finalmente motivato la scelta di tutti quei fotografi che seguono sì tutto il workflow personalmente ma alla fine si avvalgono di un laboratorio specifico che si differenzia per “starti a sentire” quando gli spieghi quale risultato vuoi ottenere.
Questo significa anche se volessi l'effetto woooooooow per le mie stampe dovrei necessariamente cercarmi un laboratorio adatto.

Io mi colloco in un settore di confine dove le mie competenze fotografiche (nate per passione) sono diventate strumento di lavoro e che ora sto ampliando per supportare una mia piccola ma possibilmente remunerativa nicchia di mercato.
Allora ho deciso di spendere altro tempo per accrescere le mie competenze ma credo mi manchi l'esperienza.
Scusate la lunga premessa ma ho la determinazione a trovare quello che vorrei ottenere.
Allego un esempio che spiega la situazione fotografica da gestire: vedrte uno sfondo rosso cupo che però in modalità standard si perde quasi completamente

A questo punto mi domando quale percorso seguire.
Dove è il punto nodale ? Se la prova SENZA i profili carta non restituisce la gamma colori presente avevo pensato che CON i profili potessi interagire meglio . Ed in effetti il risultato cambia ma è solo difficile da gestire. Oppure òa strada sarebbe un'altra ?
In fondo spesso si tratta di dettagli che però fanno la differenza tra una cosa buona ed un risultato estremamente soddisfacente.
Anteprima(e) allegate
Immagine Allegata

 
Massimo.Novi
Messaggio: #6
QUOTE(mediacom @ Nov 27 2008, 02:57 PM) *
...A questo punto mi domando quale percorso seguire.
Dove è il punto nodale ? Se la prova SENZA i profili carta non restituisce la gamma colori presente avevo pensato che CON i profili potessi interagire meglio . Ed in effetti il risultato cambia ma è solo difficile da gestire. ....


Ciao

Se la macchina da stampa NON restituisce un determinato colore (per tinta o saturazione o luminosità) c'è poco da fare. Se il problema è evitare un appiattimento delle tinte molto sature, si può solo operare localmente e usare comunque il migliore intento di conversione. Inoltre anche la carta aggiunge il suo.

Nell'immagine in esame è possibile intervenire localmente sul rosso saturo lasciando l'incarnato ben saturo ma in realtà è necessario osservare anche la stampa per capire dove agire. I colori fuori gamma possono essere solo modificati ma non magicamente ripresi. Inoltre nei trattamenti CMYK è possibile variare i livelli di inchiostro per compensare le perdite entro certi limiti. Nelle stampanti Lab su carta fotosensibile non è possibile. Le inkjet grande formato sono quasi sempre AdobeRGB o meglio quindi non vedo problemi insormontabili.

Saluti
 
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