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NikonClub.it Community _ NIKON SUSHI BAR _ Crisi: I Miei Occhi Vs Le Foto

Inviato da: Petra_Khalil il Jul 13 2016, 05:06 PM

Ciao a tutti nikonisti,
spero di postare tutto secondo le regole, altrimenti chiedo scusa in anticipo.
E' da tempo che rifletto e mi chiedo: perché non possiamo fare a meno di rendere tutte le nostre fotografie ultra sature, con tantissimo contrasto ecc.?
Sono principiante e faccio fatica ad esprimermi appropriatamente. Provo a spiegarmi meglio:
sempre più spesso mi capita di vedere solamente foto talmente "esaltate" da risultare irreali.
Tramonti, monumenti, panorami vari, di ogni tipo, vengono modificati per essere più "impattanti". I colori esagerati, effetti spettacolari...
Insomma , ne esce fuori senz'altro un' immagine bellissima, ma parliamoci chiaro, completamente irreale.
Anche nel nikon club vedo tantissime di queste foto e altrettanti complimenti allegati.
So che ora con la tecnologia si può fare di tutto, e per carità, è una cosa fighissima, ma dove sono andate a finire le foto REALI?
Avete presente le tipiche foto del Colosseo, ad esempio? quelle super modificate? Oh, ne avessi vista una che lo rappresenta come lo vedo io quando ci passo vicino a fare due passi.
Il fatto è che ormai io quando vedo una foto esageratamente elaborata e modificata al pc la guardo e rimango solo perplessa.
Non mi impatta neanche più. perché non è vera.
e insomma, se devo vedere qualcosa di finto allora vedo i cartoni animati. lì il prodotto non è spacciato per vero. è un'illusione palese dall'inizio.
la cosa che invece a me ormai da un po' fastidio è quando si modifica un qualcosa di vero rendendolo irreale ma spacciandolo per vero!
Io trovo che i programmi di fotoritocco siano una genialata e siano fighissimi, ma ecco, utilizzarli come norma per rendere più "belle" cose già belle, bo..
Insomma, non so se mi sono spiegata. volevo sapere cosa ne pensavate. Un saluto a tutti!

Inviato da: Petra_Khalil il Jul 13 2016, 05:13 PM

Penso di aver inserito la discussione nella sezione sbagliata, HELP

Inviato da: Alessandro Castagnini il Jul 13 2016, 06:09 PM

Facciamo un salto al bar? smile.gif

Ciao,
Alessandro.

Inviato da: carmeloprovazza il Jul 13 2016, 06:42 PM

QUOTE(Petra_Khalil @ Jul 13 2016, 06:06 PM) *
Ciao a tutti nikonisti,
spero di postare tutto secondo le regole, altrimenti chiedo scusa in anticipo.
E' da tempo che rifletto e mi chiedo: perché non possiamo fare a meno di rendere tutte le nostre fotografie ultra sature, con tantissimo contrasto ecc.?
Sono principiante e faccio fatica ad esprimermi appropriatamente. Provo a spiegarmi meglio:
sempre più spesso mi capita di vedere solamente foto talmente "esaltate" da risultare irreali.
Tramonti, monumenti, panorami vari, di ogni tipo, vengono modificati per essere più "impattanti". I colori esagerati, effetti spettacolari...
Insomma , ne esce fuori senz'altro un' immagine bellissima, ma parliamoci chiaro, completamente irreale.
Anche nel nikon club vedo tantissime di queste foto e altrettanti complimenti allegati.
So che ora con la tecnologia si può fare di tutto, e per carità, è una cosa fighissima, ma dove sono andate a finire le foto REALI?
Avete presente le tipiche foto del Colosseo, ad esempio? quelle super modificate? Oh, ne avessi vista una che lo rappresenta come lo vedo io quando ci passo vicino a fare due passi.
Il fatto è che ormai io quando vedo una foto esageratamente elaborata e modificata al pc la guardo e rimango solo perplessa.
Non mi impatta neanche più. perché non è vera.
e insomma, se devo vedere qualcosa di finto allora vedo i cartoni animati. lì il prodotto non è spacciato per vero. è un'illusione palese dall'inizio.
la cosa che invece a me ormai da un po' fastidio è quando si modifica un qualcosa di vero rendendolo irreale ma spacciandolo per vero!
Io trovo che i programmi di fotoritocco siano una genialata e siano fighissimi, ma ecco, utilizzarli come norma per rendere più "belle" cose già belle, bo..
Insomma, non so se mi sono spiegata. volevo sapere cosa ne pensavate. Un saluto a tutti!

..... Non ti "sciupare" nel "crescere".....cordiali saluti

Inviato da: lupaccio58 il Jul 13 2016, 07:45 PM

QUOTE(Petra_Khalil @ Jul 13 2016, 06:06 PM) *
E' da tempo che rifletto e mi chiedo: perché non possiamo fare a meno di rendere tutte le nostre fotografie ultra sature, con tantissimo contrasto ecc.?
Sono principiante e faccio fatica ad esprimermi appropriatamente. Provo a spiegarmi meglio:
sempre più spesso mi capita di vedere solamente foto talmente "esaltate" da risultare irreali.

Ciao Petra, provo a rispondere. Per molti di noi - specie per chi si diletta con PS - una foto non deve affatto rappresentare la realtà (che spesso è misera, una luce da giornata uggiosa e i colori smorti non piacciono a nessuno) ma deve essere "speciale", e cmq bisogna tirarne fuori il massimo. Che poi ci si riesca o meno è tutto da vedere... Un pò la stessa cosa succede con i costosissimi impianti hi-end, per dirne una io la musica a casa mia la sento in maniera divina, molto meglio di come l'abbia mai sentita dal vivo. Non è realistivìca una musica del genere? Stica, a me piace e me la godo! messicano.gif Del resto tendiamo tutti a far qualcosa di superiore alla realtà, prendi ad esempio i sogni: quale sogno ti piacerebbe, quello di una decisamente fuori dal comune giornata in Polinesia oppure la rappresentazione di una grama giornata di lavoro in ufficio? A mio avviso la fotografia è hobby e passione, e ognuno di noi tenta di tirar fuori quello che gli piace. Per me un bel paesaggio in HDR è veramente il top, e della realtà me ne strafrego. Ma come sempre è questione di gusti, e ci mancherebbe pure altro...

Inviato da: RPolini il Jul 13 2016, 09:10 PM

QUOTE(Petra_Khalil @ Jul 13 2016, 06:06 PM) *
sempre più spesso mi capita di vedere solamente foto talmente "esaltate" da risultare irreali.

Petra,
hai colto nel segno Pollice.gif
Moltissimi fotografi seguono le "mode". Quella che tu noti è una moda, ovvero "conformismo".
Quei fotografi (e sono tanti) non hanno idee, e seguire il "mainstream" dà loro sicurezza.
Non c'è nulla di creativo, né di comunicativo, nelle foto che tu citi.
Sono immagini che - ormai - mi annoiano. E' comunicazione epidermica, di superficie. Dopo un po' mi/ci stanca.
Posso solo consigliarti di mantenere alta l'asticella del senso critico che ben traspare dal tuo post. Solo chi è sanamente critico verso il conformismo potrà ambire a produrre qualcosa che saprà emozionare, o anche solo comunicare.
Attenzione però a non cadere nel conformismo opposto, ovvero fotografia = realtà. Lo scopo della fotografia, come di ogni altra arte visiva, non può limitarsi a rappresentare la realtà, a meno che non intendiamo la realtà come soggettiva, come visione del mondo attraverso l'occhio del fotografo. Ma la visione soggettiva del mondo non ha niente a che vedere con il conformismo: con il conformismo guardiamo usando sovrastrutture forniteci da altri, non con i nostri occhi. La qual cosa è assai più facile. E ciò spiega il "successo" dell'approccio facile che tu denunci.

Inviato da: niklaudio77 il Jul 13 2016, 09:37 PM

Ho sempre fotografato ciò che mi piace ed emoziona, non essendo un professionista sono libero dalle mode.
Accetto critiche e commenti da chi ne sa più di me, gli altri "soffiano sul vento".
Ciao

Inviato da: mauvr81 il Jul 13 2016, 09:43 PM

Ti dico la mia....io mi ripeto sempre "nel posto giusto all'ora giusta nel momento giusto. Se devo scattare per poi passare ore al pc per stravolgere la foto allora faccio a meno di scattare."
Opinione mia ovviamente......discutibilissima in quanto tale.
Manuel

Inviato da: ma01417 il Jul 13 2016, 09:58 PM

Petra,
mi trovi d'accordo ; le fotografie a colori dovrebbero avere una corrispondenza con il mondo reale, altrimenti il nostro cervello le "scarta".
Nel Bianco e Nero invece ci è concesso di stravolgere la realtà senza che questo renda meno credibile la nostra visione, proprio perché usciamo dai territori noti per spingerci in un nostro mondo fantastico dove tutto è permesso, finalizzato al risultato

Alessandro

Inviato da: R9positivo il Jul 13 2016, 10:58 PM

Guarda caso, i personaggi che hanno lasciato un segno nella storia della Fotografia, sono quelli che sono stati capaci di registrare un momento di Verità, e di riportarlo tale quale come i loro occhi lo avevano visto, senza cercare di abbellirlo, la sola bellezza ricercata era quell'attimo, unico e inripetibile, colto con tempismo perfetto.
Fotografia digitale e fotoritocco hanno fatto nascere un sacco di fotografi, ma pochi "Fotografi" ............questi, quelli con la F maiuscola, rimangono una rarità.

Inviato da: brata il Jul 14 2016, 06:36 AM

Mia cara, dici poco...
Per conto mio non so se esista qualcosa di più indeterminabile dei colori percepiti. Non so se esista qualcosa di meno insegnabile del buon gusto. Non so se in fotografia esista qualcosa di più esoterico della tecnica di riproduzione del colore. Per quanto concerne le rovine imperiali, mi sono spesso chiesto come le vedono i gatti.

Inviato da: brata il Jul 14 2016, 06:44 AM

E ancora, con quale attrezzatura visualizzi le foto?

Inviato da: ma01417 il Jul 14 2016, 07:06 AM

C'è un solo modo per "guardare" una fotografia : la stampa ... anche se pure nella stampa esistono variabili che determinano il risultato

Alessandro

Inviato da: FaustoCurti il Jul 14 2016, 07:23 AM

QUOTE(ma01417 @ Jul 14 2016, 08:06 AM) *
C'è un solo modo per "guardare" una fotografia : la stampa ... anche se pure nella stampa esistono variabili che determinano il risultato

Alessandro


Assolutamente d'accordo...

Inviato da: RPolini il Jul 14 2016, 08:01 AM

QUOTE(R9positivo @ Jul 13 2016, 11:58 PM) *
Guarda caso, i personaggi che hanno lasciato un segno nella storia della Fotografia, sono quelli che sono stati capaci di registrare un momento di Verità, e di riportarlo tale quale come i loro occhi lo avevano visto ...

hmmm.gif ... questa cosa non mi convince. Anzi. ci sono innumerevoli esempi che la smentiscono. A parte il B&N (che non è proprio la registrazione di ciò che i nostri occhi vedono), l'uso di opportune lunghezze focali e/o diaframmi produce immagini assai diverse da come le percepisce il nostro sistema di visione (occhio+cervello). Oppure pensiamo all'uso del c.d. "mosso creativo", o al panning, ecc.

QUOTE(R9positivo @ Jul 13 2016, 11:58 PM) *
Fotografia digitale e fotoritocco hanno fatto nascere un sacco di fotografi, ma pochi "Fotografi" ............questi, quelli con la F maiuscola, rimangono una rarità.

Sottoscrivo. Anche perché basterebbe la fatica di dover caricare un rullino per far sparire il 90 % dei fotografi in circolazione.

Inviato da: Lutz! il Jul 14 2016, 11:10 AM

Come nella pittura ci sono tantissime correnti, che la fotografia sia piu orientata al realismo o che sia orientata all'astratto e' comunque un processo artistico e come tale e' sempre interpretazione del fotografo, dall'inquadratura, la scelta del soggetto fino alla immagine finale, al messaggio, all'interpretazione...

Attenzione a una cosa, quello che vede il tuo occhio e' interpretato anche dal nostro cervello. Non a caso, se vai in montagna o al mare in luoghi stupendi, sei immerso dalla grandiosita' dell' ambiente, dall'aria pura, dalla dimensione... se scatti una foto ricordo nuda e cruda, esattametne da dove il tuo occhio sta guardando, difficilmente quella fotografia suscitera' simili emozioni, e anzi, si rivelera' probabilmente piatta e insignificante.

Ecco allora che fin dagli albori della fotografia i fotografi (e prima di loro i pittori) hanno iniziato a capire la percezione visiva, e a studiare come il nostro occhio e cervello leggono una immagine, in modo da trovare strategie per costruire in una immagine bidimensionale qualcosa di interessante e comunicativo per il nostro occhio.

Punti di vista speciali, buona composizione, uso delle luci, delle ombre, dei colori son tutte tecniche per render interessante una immagine.

E' evidente che oggi ci sia un abuso di alcune tecniche perche' a smanettare su photoshop son bravi tutti, ma non lasciarti influenzare dalla miriadi di immagini che vedi in giro, cerca di ispirarti a fotografie di gente brava, e vedrai subito che le migliori immagini paesaggistiche sono rirtratte usualmente con un buon compromesso tra realismo e interpretazione.

Inviato da: umby_ph il Jul 14 2016, 11:30 AM

QUOTE(Petra_Khalil @ Jul 13 2016, 06:06 PM) *
ma dove sono andate a finire le foto REALI?


Non ci sono mai state. https://iso.500px.com/the-very-old-debate-of-image-manipulation/

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
Boulevard du Temple, 1838, Daguerre. Nella via erano presenti altre persone, ma il tempo lungo ha registrato solo il lustrascarpe ed il cliente.

IPB Immagine
Salgado, 1980, stampa diretta di Jean-Yves Bregand

IPB Immagine
Salgado, 1980, stampa elaborata sempre di Jean-Yves Bregand


Inviato da: lexio il Jul 14 2016, 12:31 PM

Petra hai centrato in pieno il tema. Io credo che ci siano due tipi di fotografi, essenzialmente: quelli che scattano fotografie per essere apprezzati dagli altri, (e quindi like, condivisioni, etc...) e quelli che scattano fotografie che piacciono a loro e se ne fregano di quello che gli altri pensano.
E questo sia che uno di fotografia ci viva, sia che lo faccia per passione. Infatti anche tra i professionisti ce ne sono alcuni che seguono la corrente e altri che le correnti le creano. Poi, chi fa più fortuna economicamente non si sa, se uno lo fa per professione adattarsi alla corrente è una forma di sicuro salvagente, mentre se uno vuole essere innovatore può correre il rischio di avere un successo clamoroso oppure di fare un clamoroso flop.

Detto questo, se sei il tipo di fotografo che scatta per proprio piacere personale non ti crucciare di quello che è la moda, fotografa (e stampa le tue foto) per il tuo piacere personale , e il piacere di chi condivide il tuo gusto artistico. Se invece sei di quelli che cercano di fotografare quello che piace ad altri, rassegnati perchè attualmente la corrente dominante è quella ultra-satura e ultra.contrastata .

Poi, ricordiamoci sempre che la fotocamera non registra un'immagine ma una serie di dati che poi uno schermo o una stampante riconvertono per restituire un'immagine, quindi non c'è nulla di "oggettivamente vero"; e inoltre, le persone non vedono tutte allo stesso modo, anche questo è un fatto da tenere in considerazione. Come esempio, vi allego una illusione ottica che aveva spopolato un po' di tempo fa (il vestito che può essere nero-blu o bianco-oro.. guardatela se vi va)

Ciao!

https://youtu.be/U6c4au-Wu-E

Inviato da: MarcoD5 il Jul 15 2016, 01:12 AM

La fotografia sin dai tempi della pellicola erano accentuati colori e contrasti esempi preferivo la Velvia e per il B&W la 400 CN prof, in camera oscura chi aveva la possibilità manipolava la foto, in digitale anche in qualche modo viene ritoccata on-camera in base al PC da te scelto e se scatti in Raw devi processare il file con SW, morale sta a te come vuoi che si presenti la foto, punto a capo

Inviato da: giampal il Jul 15 2016, 08:41 AM

QUOTE(MarcoD5 @ Jul 15 2016, 02:12 AM) *
La fotografia sin dai tempi della pellicola erano accentuati colori e contrasti esempi preferivo la Velvia e per il B&W la 400 CN prof, in camera oscura chi aveva la possibilità manipolava la foto, in digitale anche in qualche modo viene ritoccata on-camera in base al PC da te scelto e se scatti in Raw devi processare il file con SW, morale sta a te come vuoi che si presenti la foto, punto a capo

Sono d'accordo: aggiungo che proprio secondo il SW post-produttivo utilizzato, il risultato potrebbe non essere fedele a quanto si intendeva ottenere con quel determinato PC, per cui si renderà necessario un ulteriore intervento nel tentativo di ricreare l'atmosfera percepita al momento dello scatto.
Se poi per fare ciò viene scelta, ad esempio, una "temperatura" da pomeriggio/sera per una foto ripresa al mattino, evidentemente -anche rispetto ai dati exif- si andrà ben oltre la semplice ricerca delle caratteristiche che il SW non ha fatto emergere.
Giampaolo

Inviato da: RPolini il Jul 15 2016, 09:36 AM

QUOTE(MarcoD5 @ Jul 15 2016, 02:12 AM) *
La fotografia sin dai tempi della pellicola erano accentuati colori e contrasti esempi preferivo la Velvia e per il B&W la 400 CN prof, in camera oscura chi aveva la possibilità manipolava la foto, in digitale anche in qualche modo viene ritoccata on-camera in base al PC da te scelto e se scatti in Raw devi processare il file con SW, morale sta a te come vuoi che si presenti la foto, punto a capo

Sicuramente la resa di una Velvia non è quella di un' Astia. E un PC "standard" è diverso da "ritratto" o "paesaggio".
E un minimo di aggiustamento di livelli, colori, saturazione, ombre, alte luci ecc. è del tutto normale in qualsiasi workflow, soprattutto se si scatta in raw.
Ma non penso fosse questo lo spunto di Petra.
Quando scrive:
"sempre più spesso mi capita di vedere solamente foto talmente "esaltate" da risultare irreali.
Tramonti, monumenti, panorami vari, di ogni tipo, vengono modificati per essere più "impattanti". I colori esagerati, effetti spettacolari
..."
io intendo altro.
Insomma, semplificando al massimo e per dirla in modo assai poco politicamente corretto, quando la luce fa schifo, intervengo con Photoshop. E' questa la moda che - a mio modesto parere - ha assai poco a che fare con la fotografia di certi soggetti (dai panorami all'architettura). E qualche piattaforma web ha alimentato questo trend ... rolleyes.gif

Inviato da: MarcoD5 il Jul 17 2016, 11:18 AM

In stampa non si può azzardare con saturazione e nitidezza verrebbe fuori dei pasticci, sul web diciamo che è una prassi pubblicare foto con saturazioni accentuate.

Inviato da: FE85 il Jul 17 2016, 08:24 PM

Diciamoci la verità, il fatto è che attualmente manca un'educazione all'immagine e una cultura sul linguaggio fotografico nella gran parte dei fotografi amatoriali e non. Non c'è assolutamente nulla di artistico in alcuni pastrocchi di colori ipersaturi, solo voglia di fare la foto più stupefacente per prendere il maggior numero di consensi da altre persone che a loro volta fanno a gara a chi fa la foto più satura, e in tutto ciò spesso si è talmente concentrati sul risultato mirabolante da ottenere in postproduzione che si ignora totalmente o quasi il soggetto della foto che il più delle volte non ha assolutamente nulla di rilevante. Ecco l'ho detto.
Detto ciò voler ricercare la "realtà" in foto anche è sbagliato, in primis per un fatto prettamente fisico, il sensore (anche le pellicole) e le ottiche vedono in maniera totalmente diverse dai nostri occhi, quello che si dovrebbe cercare di ottenere, e che spesso si trascura, è LA FOTO.

Inviato da: mtdbo il Jul 19 2016, 10:28 PM

A me capita pure
1) di non avere mai visto foto belle come certi paesaggi che ho visto
2) di non avere mai visto nessuna donna assimilabile a una qualunque donna di Picasso
3) non ho mai visto nessun paesaggio paragonabile ad un quadro di Dalí

smile.gif

Inviato da: mtdbo il Jul 20 2016, 10:09 AM

IPB Immagine

Secondo me questa ha molto a che fare il fotografare

Inviato da: carlobragagnolo il Jul 21 2016, 04:52 PM

Ciao a tutti.........come sempre tante teste e tante idee che è bene esporre ed allora provo ad esporre la mia convinzione ......hai citato il Colosseo ed al riguardo posso assicurarti che non c'è bisogno di altre immagini dello stesso,ci pensi a quanta gente passa di lì e fà clic? E' pieno il mondo di immagini del Colosseo banali......quella che manca è la TUA visione e rappresentazione del Colosseo.....manca quell'immagine che porta la TUA firma...falla come vuoi,importante che sia TUA.
In casa Nital a Moncalieri c'è una grande fotografa che è stata l'aiutante per parecchio tempo per nientedimeno che Steve Mc Curry....chiedete a lei quanto sono elaborate in post produzione le sue foto.....!!!!! Avrete sorprese...!!!

Inviato da: derma il Jul 21 2016, 10:41 PM

QUOTE(Petra_Khalil @ Jul 13 2016, 06:06 PM) *
...ma dove sono andate a finire le foto REALI?...




Se in pittura qualcuno non si fosse preso la briga di "esagerare", distorcendo la realtà per poi arrivare a rendere visibile l'irreale, staremmo ancora a guardare migliaia di anonimi, scialbi ritratti "in posa" e paesaggi "da cartolina".


(Se all'inizio dell'epopea fotografica una foto suscitava "stupore" perché faceva sì che chiunque potesse ammirare come esattamente era un viso/persona o un oggetto, ora questo non basta più... ci si "evolve", si "cambia", e questo indipendentemente dai gusti/preferenze del singolo individuo... al giorno d'oggi siamo "bombardati" di immagini... e l'immagine, per sua natura, se così si può dire!, deve catturare l'attenzione... da ciò nasce quello che si potrebbe chiamare "stile/tendenza", perlomeno quella che tu dici di riscontrare così spesso.)

Inviato da: FE85 il Jul 22 2016, 01:31 AM

Però non facciamo accostamenti troppo audaci dai, i movimenti artistici vengono da movimenti culturali, da processi complessi, spesso di reazione ad altre correnti. In ogni caso sono frutto di una ricerca attenta e di percorsi spesso travagliati.
La maggior parte delle oscenità che si vedono sui social e suo forum (e in nessuna galleria d'arte seria ancora fortunatamente) invece sono spesso frutto semplicemente della voglia di esagerare e di stupire ma non sono il risultato di alcun ragionamento articolato alla base. Poi ovviamente se qualcuno arriva a un prodotto che non è di mio gradimento, ma ci arriva tramite un lavoro di ricerca, allora magari non avrà il mio apprezzamento, ma avrà sicuramente tutta la mia stima. smile.gif

PS: e ribadisco quanto ho scritto prima, questo non ha nulla a che fare con il realismo della foto o meno, il reale semplicemente non può essere riprodotto tramite la fotografia, può solo essere interpretato in maniera più o meno attinente alla realtà wink.gif

Inviato da: lupaccio58 il Jul 22 2016, 06:23 AM

Francamente credo che qui si stia discutendo di lana caprina, ovvero sul sesso degli angeli. A mio avviso se si intende la foto solo come mezzo per documentare la realtà allora un moderno iphone o un android bastano e avanzano: lavorano benissimo, costano poco, non ingombrano e pesano niente. Chi si sobbarca l'onere (ma anche il piacere...) di gestire un moderno corredo digitale vuole giustamente qualcosa di più, vuol tirar fuori la sua foto, e questo lo ritengo sacrosanto.
Consiglio spassionato per gli amanti della foto "fedele e conforme al vero": provate la fotocamera di un moderno smatphone, poi ne riparliamo... wink.gif

Inviato da: rolubich il Jul 22 2016, 06:57 AM

QUOTE(lupaccio58 @ Jul 22 2016, 07:23 AM) *
Francamente credo che qui si stia discutendo di lana caprina, ovvero sul sesso degli angeli. A mio avviso se si intende la foto solo come mezzo per documentare la realtà allora un moderno iphone o un android bastano e avanzano: lavorano benissimo, costano poco, non ingombrano e pesano niente. Chi si sobbarca l'onere (ma anche il piacere...) di gestire un moderno corredo digitale vuole giustamente qualcosa di più, vuol tirar fuori la sua foto, e questo lo ritengo sacrosanto.
Consiglio spassionato per gli amanti della foto "fedele e conforme al vero": provate la fotocamera di un moderno smatphone, poi ne riparliamo... wink.gif


Quindi per un paesaggista una D810 ed un bel grandangolare fisso sono sprecati ed otterrebbe lo stesso con uno smartphone? Opinione veramente originale.

Chi ha un corredo reflex vuole avere più qualità, non è che lo compra per fare una foto personalizzata. Ormai con gli smartphone puoi aver il raw e controllare diaframma, esposizione, tempi ecc., e quindi puoi personalizzare la tua foto al momento dello scatto e dopo in postproduzione.





Inviato da: ma01417 il Jul 22 2016, 07:50 AM

QUOTE(rolubich @ Jul 22 2016, 07:57 AM) *
Quindi per un paesaggista una D810 ed un bel grandangolare fisso sono sprecati ed otterrebbe lo stesso con uno smartphone? Opinione veramente originale.

Chi ha un corredo reflex vuole avere più qualità, non è che lo compra per fare una foto personalizzata. Ormai con gli smartphone puoi aver il raw e controllare diaframma, esposizione, tempi ecc., e quindi puoi personalizzare la tua foto al momento dello scatto e dopo in postproduzione.


... scusa, ma non mi pare proprio che Lupaccio sostenga ciò, anzi mi pare che se non estrapoli una parte del suo argomentare, arrivi alla conclusione opposta.

Alessandro

Inviato da: rolubich il Jul 22 2016, 09:06 AM

QUOTE(ma01417 @ Jul 22 2016, 08:50 AM) *
... scusa, ma non mi pare proprio che Lupaccio sostenga ciò, anzi mi pare che se non estrapoli una parte del suo argomentare, arrivi alla conclusione opposta.

Alessandro


- per ma la foto paesaggistica vuol dire documentare la realtà

- per Lupaccio per documentare la realtà basta uno smartphone

- se le premesse sono giuste discende che per la foto paesaggistica basta uno smartphone

E poi mi sembra di aver messo un punto di domanda, come posso arrivare ad una conclusione con una domanda?

Inoltre non ho estrapolato una frase da un trattato, ho evidenziato solo due righe su quattro.





Inviato da: p4noramix il Jul 22 2016, 09:36 AM

La fotografia è un linguaggio.
C'è chi lo usa per usare le parole più complesse e altisonanti e chi la usa per dire, raccontare qualcosa.

Una fotografica invece:

Una fotografia può essere vista su diversi piani: Innanzitutto è un oggetto materiale, una stampa piatta (minima dimensione materiale), statica con dei bordi, che può essere trattata come qualsiasi oggetto del mondo: può essere conservata in un cassetto o in un album, può essere un oggetto utile o un’opera d’arte, può essere venduta o comprata, etc. Su questa stampa appare un’immagine, un’illusione di una finestra sul mondo. E’ a partire da questo piano materiale che normalmente “leggiamo” una fotografia e ne scopriamo il contenuto: un paesaggio di montagna, il volto di una bambina, una stanza di casa, etc. Il piano descrittivo viene realizzato dal fotografo semplicemente ordinando il caos della realtà in una struttura, scegliendo un punto di osservazione, un’inquadratura, un momento per lo scatto e un piano di messa a fuoco. Questi quattro elementi rappresentano gli strumenti fondamentali utilizzati dal fotografo per narrare la propria visione del mondo, dare una struttura alle proprie percezioni, esprimere il proprio pensiero, le proprie emozioni e comunicarli sotto forma di messaggio. Racchiuso in questo livello descrittivo ne troviamo un altro che contiene i segnali rivolti all’apparato percettivo della nostra mente, che dà un significato diverso a quello che l’immagine rappresenta e alla modalità con la quale è strutturata. Quando guardiamo una fotografia, come qualsiasi altra cosa di questo mondo, quella che vediamo è un’immagine mentale. La luce riflessa dalla fotografia viene messa a fuoco sulla retina dal cristallino all’interno del nostro occhio. La retina a sua volta invia degli impulsi elettrici che, attraverso il nervo ottico, arrivano alla corteccia cerebrale. A questo livello il nostro sistema nervoso centrale interpreta gli impulsi elettrici e costruisce l’immagine che poi vediamo. Si tratta di una capacità meravigliosa, non presente alla nascita ma che si acquisisce. Questo piano mentale elabora, rifinisce e arricchisce le nostre percezioni del piano descrittivo: fornisce un contesto all’immagine mentale che abbiamo costruito della fotografia stessa.
Tratto da "Lezione di fotografia" - Stephen Shore

Inviato da: lupaccio58 il Jul 22 2016, 09:49 AM

...e allora mi spiego meglio. Se lo scopo è solo documentale ha un senso spendere un botto (che è quello che facciamo noi...) per costose attrezzature? A mio avviso no perché una immagine molto più che decente la tiro fuori con lo smartphone ovvero, nel caso dei panorami, dalle cartoline illustrate che costano anche meno. Io sono dell'idea che il fotomalato sulla foto ci vuol mettere del suo, vuol tirare fuori una cosa esclusiva, bella o brutta che sia per il resto del mondo. Ed è per questo che proprio non capisco quale sia il problema di chi ha aperto il 3d, se vuole scatti "nature" può farseli tranquillamente, chi glielo impedisce? Ma sindacare sugli scatti altrui è forse chiedere troppo. E poi seguendo il filone della foto naturale dovremmo non solo abbandonare i raw (anche senza ritocco cmq in fase di sviluppo si interviene sui livelli) ma anche i filtri, i flash e quant'altro. Sapete che c'è? Ne abbiamo già tanti di fondamentalisti, non ne creiamo altri rolleyes.gif

Inviato da: ma01417 il Jul 22 2016, 10:14 AM

QUOTE(rolubich @ Jul 22 2016, 10:06 AM) *
- per ma la foto paesaggistica vuol dire documentare la realtà

- per Lupaccio per documentare la realtà basta uno smartphone

- se le premesse sono giuste discende che per la foto paesaggistica basta uno smartphone

E poi mi sembra di aver messo un punto di domanda, come posso arrivare ad una conclusione con una domanda?

Inoltre non ho estrapolato una frase da un trattato, ho evidenziato solo due righe su quattro.


Mi spiace per te ma credo tu sia leggermente fuori strada. Quella che tu chiami "realtà" è una tua visione / riproduzione mentale degli stimoli che colpiscono i tuoi coni ed i tuoi bastoncelli, reinterpretati dal tuo cervello in base anche agli stimoli che arrivano dagli altri sensi.
Ora, il tuo cervello e le tue esperienze non sono il mio cervello e le mie esperienze, ergo la tua realtà è solo tua soggettiva e non oggettiva, come lo sarà la mia e quella di ogni altro individuo. Quando guardi una foto, una buona parte dell'interpretazione che ne dai deriva dalla tua formazione culturale, il che vuol dire che una foto che tu apprezzi, in tante altre parti del mondo potrebbe essere persino repellente.
Vorrei poi farti presente che il sensore o la pellicola non registrano in modo analogo ai tuoi occhi/cervello per quanto il SW a bordo della macchina o il laboratorio di sviluppo intervengano (questo se fai parte della corrente di "puristi" per cui la foto deve essre "buona" come esce dalla macchina)
Per tornare alla tua osservazione, la foto paesaggistica, come le altre categorie di foto documenta la tua visione e non la realtà oggettiva che trascende dalla nostra portata (brutto sempre creare dei cubicoli per etichettare e classificare delle espressioni). Se tutti siamo d'accordo su cosa è un verde o un rosso (mi scuso con i daltonici), come puoi garantire che il tuo verde ed il tuo rosso siano identici ai miei ? Se così fosse, avremmo tutti gli stessi identici gusti per i colori, invece la percezione differente e le esperienze e la cultura ci fanno sviluppare gusti molto diversi .... ma credo di aver sconfinato un pò troppo.

Saluti

Alessandro

Inviato da: p4noramix il Jul 22 2016, 10:17 AM

consiglio comunque a chi ha aperto il topic di riflettere su quanto poco abbia a che fare la fotografia col "vero".
Guardando una fotografia non puoi vedere la "Verità".
Osservando una foto (se va bene) osservi una stampa di un immagine bidimensionale di una porzione di realtà tridimensionale... pensiamo alle caratteristiche dei tempi lunghi o diaframmi aperi, delle distorsioni delle focali corte o lo schiacciamento dei piani delle focali lunghe.
Queste poche cose, senza andare sul sofisticato, già ti fanno capire che la "Verità" non esiste.
Quello che ti perplime, secondo me, è mancanza di buon gusto principalmente (e io sono il primo a non averne abbastanza di buon gusto).

Inviato da: rolubich il Jul 22 2016, 10:19 AM

QUOTE(lupaccio58 @ Jul 22 2016, 10:49 AM) *
...e allora mi spiego meglio. Se lo scopo è solo documentale ha un senso spendere un botto (che è quello che facciamo noi...) per costose attrezzature? A mio avviso no perché una immagine molto più che decente la tiro fuori con lo smartphone ovvero, nel caso dei panorami, dalle cartoline illustrate che costano anche meno. Io sono dell'idea che il fotomalato sulla foto ci vuol mettere del suo, vuol tirare fuori una cosa esclusiva, bella o brutta che sia per il resto del mondo. Ed è per questo che proprio non capisco quale sia il problema di chi ha aperto il 3d, se vuole scatti "nature" può farseli tranquillamente, chi glielo impedisce? Ma sindacare sugli scatti altrui è forse chiedere troppo. E poi seguendo il filone della foto naturale dovremmo non solo abbandonare i raw (anche senza ritocco cmq in fase di sviluppo si interviene sui livelli) ma anche i filtri, i flash e quant'altro. Sapete che c'è? Ne abbiamo già tanti di fondamentalisti, non ne creiamo altri rolleyes.gif


Allora avevo capito bene! laugh.gif

Il punto è la parola che hai usato: decente.

Con uno smartphone la qualità è decente o poco più, se uno vuole una qualità superiore deve passare ad altro. Indipendentemente dal tipo di fotografia.

Inoltre secondo me la qualità alta serve maggiormente proprio nella foto documentale (macro, foto paesaggistica o sportiva per esempio), una foto ricordo od una foto street non ha bisogno di grande qualità, è più importante il momento e la situazione.


Inviato da: lupaccio58 il Jul 22 2016, 11:32 AM

QUOTE(rolubich @ Jul 22 2016, 11:19 AM) *
Inoltre secondo me la qualità alta serve maggiormente proprio nella foto documentale (macro, foto paesaggistica o sportiva per esempio), una foto ricordo od una foto street non ha bisogno di grande qualità, è più importante il momento e la situazione.

Guarda che se vuoi essere un "fedele interprete della realtà" e basta qui nessuno si fa problemi. Senz'altro - come ho scritto sopra - non eseguirai raw (che devono essere sviluppati e "interpretati") ne tantomeno userai filtri. E non parliamo poi del flash, se una scena è buia tale deve rimanere! laugh.gif Ragazzi, bando all'onanismo fisico o mentale che sia, si è fatta l'ora di pranzo e lascio volentieri quella che altro non è che una discussione metafisica. Altro che lana caprina...

Inviato da: rolubich il Jul 22 2016, 02:17 PM

QUOTE(lupaccio58 @ Jul 22 2016, 12:32 PM) *
Guarda che se vuoi essere un "fedele interprete della realtà" e basta qui nessuno si fa problemi. Senz'altro - come ho scritto sopra - non eseguirai raw (che devono essere sviluppati e "interpretati") ne tantomeno userai filtri. E non parliamo poi del flash, se una scena è buia tale deve rimanere! laugh.gif Ragazzi, bando all'onanismo fisico o mentale che sia, si è fatta l'ora di pranzo e lascio volentieri quella che altro non è che una discussione metafisica. Altro che lana caprina...


Se dico che secondo me è nella fotografia documentale che serve maggior qualità, non significa che sia un fautore del genere.

Scatto esclusivamente in raw per poter sviluppare al meglio i miei scatti, anche se il cursore saturazione di solito lo lascio a zero, anzi, alle volte lo sposto leggermente a sinistra.





Inviato da: nikosimone il Jul 23 2016, 03:19 PM

QUOTE(p4noramix @ Jul 22 2016, 11:17 AM) *
consiglio comunque a chi ha aperto il topic di riflettere su quanto poco abbia a che fare la fotografia col "vero".
Guardando una fotografia non puoi vedere la "Verità".
Osservando una foto (se va bene) osservi una stampa di un immagine bidimensionale di una porzione di realtà tridimensionale... pensiamo alle caratteristiche dei tempi lunghi o diaframmi aperi, delle distorsioni delle focali corte o lo schiacciamento dei piani delle focali lunghe.
Queste poche cose, senza andare sul sofisticato, già ti fanno capire che la "Verità" non esiste.
Quello che ti perplime, secondo me, è mancanza di buon gusto principalmente (e io sono il primo a non averne abbastanza di buon gusto).



Niente da fare Andrè...
...non ti ascoltano!

Io si però, e condivido!
Basti pensare a come la realtà possa essere manipolata anche solo spostando l'inquadratura di pochi centimetri includendo o escludendo alcuni dettagli.


Solo una domanda: ma i "diaframmi aperi" di cui parli, sono quelli dalle 18.30 alle 21.00 tipo happy hour?????

Inviato da: rolubich il Jul 24 2016, 08:23 AM

QUOTE(ma01417 @ Jul 22 2016, 11:14 AM) *
Mi spiace per te ma credo tu sia leggermente fuori strada. Quella che tu chiami "realtà" è una tua visione / riproduzione mentale degli stimoli che colpiscono i tuoi coni ed i tuoi bastoncelli, reinterpretati dal tuo cervello in base anche agli stimoli che arrivano dagli altri sensi.
Ora, il tuo cervello e le tue esperienze non sono il mio cervello e le mie esperienze, ergo la tua realtà è solo tua soggettiva e non oggettiva, come lo sarà la mia e quella di ogni altro individuo. Quando guardi una foto, una buona parte dell'interpretazione che ne dai deriva dalla tua formazione culturale, il che vuol dire che una foto che tu apprezzi, in tante altre parti del mondo potrebbe essere persino repellente.
Vorrei poi farti presente che il sensore o la pellicola non registrano in modo analogo ai tuoi occhi/cervello per quanto il SW a bordo della macchina o il laboratorio di sviluppo intervengano (questo se fai parte della corrente di "puristi" per cui la foto deve essre "buona" come esce dalla macchina)
Per tornare alla tua osservazione, la foto paesaggistica, come le altre categorie di foto documenta la tua visione e non la realtà oggettiva che trascende dalla nostra portata (brutto sempre creare dei cubicoli per etichettare e classificare delle espressioni). Se tutti siamo d'accordo su cosa è un verde o un rosso (mi scuso con i daltonici), come puoi garantire che il tuo verde ed il tuo rosso siano identici ai miei ? Se così fosse, avremmo tutti gli stessi identici gusti per i colori, invece la percezione differente e le esperienze e la cultura ci fanno sviluppare gusti molto diversi .... ma credo di aver sconfinato un pò troppo.

Saluti

Alessandro


Mi sono accorto solo adesso del tuo intervento.

Certo che la realtà è filtrata dai nostri occhi e soprattutto dal nostro cervello, e quindi a rigore non può essere considerata assolutamente oggettiva, ma non penso che ci sia molta differenza fra il funzionamento occhio/cervello delle persone, a parte qualche caso particolare. Quindi parlare di realtà attribuendole una caratteristica oggettiva non è poi così sbagliato secondo me.

Penso che tutti noi, se siamo davanti ad un paesaggio innevato in parte in ombra, non vediamo la neve in ombra azzurra come risulta nelle foto, e se facciamo un ritratto di una persona immersa nella verde della vegetazione, non vediamo la pelle verdognola come nella foto. Altra cosa che la nostra accoppiata occhi/cervello fa benissimo è di gestire le scene con fortissimi contrasti, la differenza fra la scena come ce la ricordiamo ed il risultato della foto può alle volte può essere notevolmente diverso.

Quindi, ritornando al tema di foto reali o non reali, esageratamente manipolate o lasciate come escono dalla fotocamera, io mi comporto così: quando l'intenzione è di restituire una scena come me la ricordo (e generalmente non cerco di stravolgere la realtà) non mi faccio problemi a modificare anche pesantemente la foto se ciò è necessario.





Inviato da: mtdbo il Jul 24 2016, 10:18 AM

QUOTE(rolubich @ Jul 24 2016, 09:23 AM) *
Mi sono accorto solo adesso del tuo intervento.

Certo che la realtà è filtrata dai nostri occhi e soprattutto dal nostro cervello, e quindi a rigore non può essere considerata assolutamente oggettiva, ma non penso che ci sia molta differenza fra il funzionamento occhio/cervello delle persone, a parte qualche caso particolare. Quindi parlare di realtà attribuendole una caratteristica oggettiva non è poi così sbagliato secondo me... .


Credo molti psicologi non concorderebbero.
Se scatti paesaggio alcuni vedrebbero le cime innevate in lontananza, altri il campo arato in primo piano, altri il falco pellegrino che svolazzanti, altri i papaveri nei bordi e altri ancora il gregge del transumante. A seconda delle proprie esperienze e preferenze ognuno di noi legge le foto in modo diverso. Il fotografo può forzare questa lettura con molti mezzi compresi l'uso di filtri sia in ripresa che in post produzione, se vuole.
smile.gif

Inviato da: buzz il Jul 24 2016, 11:48 AM

Senza perdermi in "chiacchiere", come sono solito fare, dico solo una parola: Libertà.
Ognuno si esprima come vuole.
Il non riuscire a fare una elaborazione non farà di te un fotografo mediocre, così come il riuscire a farla non farà di un altro un bravo fotografo.
Il mezzo c'è, perché non usarlo? chi più, chi meno.
Ma alla fine quella che deve parlare è LA FOTOGRAFIA.

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