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Decalogo Bressoniano
Conosciamo "tutte" le 10 leggi ( ??? ) ^_^
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Pietro Sferrino
Nikonista
Messaggio: #1

Ragazzi, ciao a tutti ... ^_^

Un po' di tempo fa una mia amica mi ha fatto una domanda cui, beh, come dire ... non mi è stato proprio facile rispondere... Ora, io so di essere nonostante tutto un ignorante ... ma ...
Vabbé ... in breve ...

Mi aiutate a ricostruire tutto il decalogo bressoniano !?

La prima legge non la enunciamo neanche ... perché la più conosciuta ...
E le altre 9 ?? ... ^_^
Patrizio Gattabria
Messaggio: #2
QUOTE(Pietro Sferrino @ Mar 9 2012, 01:37 PM) *
Ragazzi, ciao a tutti ... ^_^

Un po' di tempo fa una mia amica mi ha fatto una domanda cui, beh, come dire ... non mi è stato proprio facile rispondere... Ora, io so di essere nonostante tutto un ignorante ... ma ...
Vabbé ... in breve ...

Mi aiutate a ricostruire tutto il decalogo bressoniano !?
Stiamo parlando di street:

La prima legge non la enunciamo neanche ... perché la più conosciuta ...
E le altre 9 ?? ... ^_^

La seconda:aspettare il momento decisivo, essere pazienti
la terza:viaggiare apre la mente,
la quarta: usare un solo obiettivo, imn modo che l'occhio e l'obiettivo siano la stessa cosa
la quinta: fotografare i bambini, tutti ,ma oggi è difficile.. i genitori spesso non approvano..
la sesta: quasi confondersi fra la folla, non dando nell'occhio..
la settima:vedere il mondo come un pittore, pensando a ciò che verrà fuori..
l'ottava:non croppare mai l'immagine
la nona:non fare post-produzione
la decima:non accontentarsi mai..andare oltre..

Già chi si adopera ad applicare solo parziamente questi 'consigli', e mi piace chiamarli così, sarebbe già ad un buon punto di partenza..

P.S:: la prima regola, anch'essa molto importante, è concentrarsi sulla geometria del luogo..

Un saluto
Patrizio

Messaggio modificato da Patrizio Gattabria il Mar 9 2012, 02:02 PM
Pietro Sferrino
Nikonista
Messaggio: #3
QUOTE(Patrizio Gattabria @ Mar 9 2012, 04:58 PM) *
Già chi si adopera ad applicare solo parziamente questi 'consigli', e mi piace chiamarli così, sarebbe già ad un buon punto di partenza..

P.S:: la prima regola, anch'essa molto importante, è concentrarsi sulla geometria del luogo..

Un saluto
Patrizio



BELLISIMO !!!
Grazie Patrizio !!!
Ma dove li hai trovate !? Io a mente me ne perdevo diverse !! ^_^
Pietro Sferrino
Nikonista
Messaggio: #4
QUOTE(Patrizio Gattabria @ Mar 9 2012, 04:58 PM) *
l'ottava:non croppare mai l'immagine
la nona:non fare post-produzione

Patrizio, ma sei sicuro dell'ottava e della nona ... !?

A me piace molto la sintesi che ne fa il grande Ferdinando Scianna. Per lui la prima è quella che tu metti al sesto posto: "Il fotografo dev'essere invisibile. Il fotografo, non esiste!" (poi ci mancherebbe, ognuno fotografa e vede il mondo come vuole) ^_^


Messaggio modificato da Pietro Sferrino il Mar 10 2012, 10:33 AM
Antonio Canetti
Messaggio: #5
ce chi le osanna!!

e ce chi come me che non poi tanto d'accordo messicano.gif

QUOTE(Patrizio Gattabria @ Mar 9 2012, 01:58 PM) *
La seconda:aspettare il momento decisivo, essere pazienti è un arma vincente
la terza:viaggiare apre la mente, non sempre si può, ma mai essere certi delle proprie convizioni ed essere aperti verso gli altri, forse e come viaggiare
la quarta: usare un solo obiettivo, imn modo che l'occhio e l'obiettivo siano la stessa cosa ogni singola foto potrebbe avere bisogno di un ottica specifica
la quinta: fotografare i bambini, tutti ,ma oggi è difficile.. i genitori spesso non approvano.. ma non ci sono solo i bambini
la sesta: quasi confondersi fra la folla, non dando nell'occhio...dipende da cosa si vuole ottenere,
la settima:vedere il mondo come un pittore, pensando a ciò che verrà fuori..
l'ottava:non croppare mai il formato prestabilito di un immagine è una convenzione tecnica
la nona:non fare post-produzione la fotografia è post produzione
la decima:non accontentarsi mai..andare oltre.. altrimenti si retrocede


grazie patrizio per la ricerca


Antonio

Messaggio modificato da Antonio Canetti il Mar 10 2012, 10:56 AM
Pietro Sferrino
Nikonista
Messaggio: #6
QUOTE(Antonio Canetti @ Mar 10 2012, 01:54 PM) *
ce chi le osanna!!

e ce chi come me che non poi tanto d'accordo messicano.gif
grazie patrizio per la ricerca
Antonio



Beh, certo Antonio ...
Io dico che in questo caso, la verità sta in mezzo ... ok: non le si osanna ... ma da qui al non essere d'accordo !! biggrin.gif Volio dire: anch'io apprezzo avere diverse ottiche ... ma non dimentichiamo quanto sono cambiati i tempi ... un Cartier-Bresson o Robert Capa non sono GRANDI per il come fanno le foto ... persino Ansel Adams a parer mio non è grande per il come fotografa dal punto di vista tecnico, intento {e di tecnica Adams ne sapeva} ... ma perché incarnavano lo spirito dei tempi. Bresson e Capa con una piccola telemetro con su il cinquantino; Adams col banco ottico ... che importa!? Certo, io ogni tanto devo ammettere ... che a usare solo il 50 me la spasso ... altro che se ci si muove con quello ^_^
...
Sul fato che la foto sia post-produzione ... non c'è dubbio !! Adams docet ... e anche chi sviluppava i rullini ...
Mi faceva solo strano che usasse termini come il "crop" o la "post-produzione" ... ma io di pellicola sono un perfetto ignorante ... sic :( Per questo chiedevo a Patrizio se ne era sicuro o dove le aveva trovate ... io a memoria ne ricordavo vagamente quattro o cinque !! ^_^
Antonio Canetti
Messaggio: #7
come hai ben capito era solo una battuta provocatoria giusto per discutere il decalogo.

anche io sono rimasto meravigliato della "nona" regola, perché la più semplici delle stampe da negativo è sottoposta a produzione, già il tipo di carta (morbida, neutra e contrastata) con relativi tempi d'esposizione siamo in piena post produzione, con questi solo due parametri si possono tirare fuori fotografie diverse, con impatti ed emozioni diverse e mi sembra strano che Cartier Bresson con considerasse questi minimi interventi in fase di stampa


Antonio
Pietro Sferrino
Nikonista
Messaggio: #8
QUOTE(Antonio Canetti @ Mar 10 2012, 03:45 PM) *
come hai ben capito era solo una battuta provocatoria giusto per discutere il decalogo.
Antonio

Si infatti chiacchieravo non te, non criticavo rolleyes.gif

QUOTE(Antonio Canetti @ Mar 10 2012, 03:45 PM) *
anche io sono rimasto meravigliato della "nona" regola, perché la più semplici delle stampe da negativo è sottoposta a produzione.
Antonio

Infatti ... non so ...
Patrizio ... Che ci dici !?!?!? rolleyes.gif

Messaggio modificato da Pietro Sferrino il Mar 10 2012, 03:26 PM
Patrizio Gattabria
Messaggio: #9
QUOTE(Pietro Sferrino @ Mar 10 2012, 10:32 AM) *
Patrizio, ma sei sicuro dell'ottava e della nona ... !?

Sicuro..è come dice Bresson, si può essere d'accordo oppure no, ma sono sue affermazioni, o meglio, considerazioni.

La nona regola parla di non post- produrre..infatti lui affidava ad un laboratorio di fiducia i suoi negativi, e riteneva che già al momento dello scatto si doveva pensare al risultato finale.

Un saluto
Patrizio

Messaggio modificato da Patrizio Gattabria il Mar 10 2012, 04:28 PM
Pietro Sferrino
Nikonista
Messaggio: #10
QUOTE(Patrizio Gattabria @ Mar 10 2012, 07:24 PM) *
Sicuro..è come dice Bresson, si può essere d'accordo oppure no, ma sono sue affermazioni, o meglio, considerazioni.


Beh, interessante ...
Comunque GRAZIE per averci trovato tutte e dieci le "leggi"!!
Sei stato gentilissimo! ^_^
Antonio Canetti
Messaggio: #11
QUOTE(Patrizio Gattabria @ Mar 10 2012, 04:24 PM) *
Sicuro..è come dice Bresson, si può essere d'accordo oppure no, ma sono sue affermazioni, o meglio, considerazioni.

La nona regola parla di non post- produrre..infatti lui affidava ad un laboratorio di fiducia i suoi negativi, e riteneva che già al momento dello scatto si doveva pensare al risultato finale.

Un saluto
Patrizio



Mah, con tutto rispetto per Bresson, mi sembra un pensiero superficiale, dovrei pensare che non sia mai entrato in camera oscura e sentito gli odori degli acidi, anche avendo un negativo esposto correttamente ci sono infiniti modi di riprodurre e interpretare un negativo, cento stampatori cento stampe diverse.

Antonio
Pietro Sferrino
Nikonista
Messaggio: #12
QUOTE(Antonio Canetti @ Mar 11 2012, 12:42 AM) *
Mah, con tutto rispetto per Bresson, mi sembra un pensiero superficiale ...


biggrin.gif Boh ... io non saprei che dire ... ... ... Ma mi pare impossibile ... lo sapeva eccome come si sviluppavano i rullini ... chissà cosa voleva dire ... In ogni caso ... sono ci sono altri punti più profondi ... quelle due, continuano a sembrarmi un suo "gioco da insegnante" ...
Và a sapere ...
sudista
Messaggio: #13
QUOTE(Antonio Canetti @ Mar 10 2012, 09:42 PM) *
Mah, con tutto rispetto per Bresson, mi sembra un pensiero superficiale, dovrei pensare che non sia mai entrato in camera oscura e sentito gli odori degli acidi, anche avendo un negativo esposto correttamente ci sono infiniti modi di riprodurre e interpretare un negativo, cento stampatori cento stampe diverse.

Antonio

Cartier Bresson seguiva momento x momento la stampa dei suoi negativi,e a costo di essere pedante insisteva sull'utilizzo di questa tecnica o quella mascheratura per ottenere la massima gamma tonale nelle stampe finite.
A Parigi aveva il suo labor. di fiducia ma, una volta, dovendo allestire una mostra, e dovendo servirsi di un'altro laboratorio, seguì ogni attimo della lavorazione e lo stampatore si chiedette il perchè di tanta insistenza e ostinazione.
Lo stampatore venne poi invitato alla mostra, e a quel punto capì...
sudista
Messaggio: #14
E non x niente vendeva le sue meravigliose stampe a 600$ cadauna! texano.gif
Antonio Canetti
Messaggio: #15
allora pare chiaro,dando per vero ( il mio dubbio è una provocazione) e non mettendo in dubbio quello che scrivi, il nono consiglio di Bresson non sta in piedi, se seguiva la stampa punto per punto, applicava la post produzione, forse non la chiamava cosi, ma sempre post produzione è.


Antonio
sudista
Messaggio: #16
La post-produzione è sempre esistita, si chiamava camera oscura!
Perchè naturalmente HCB stampava anche in proprio, e quando scattava aveva già in mente che tipo di lavorazione avrebbe poi applicato, in base alle condizioni della scena.
Zio Bob
Messaggio: #17
Per quanto riguarda il "non croppare" ed il "non fare post produzione" lo interpreto nel senso: non inquadrare e non esporre in modo approssimativo affidandoti a successivi interventi ma sfrutta al massimo e nel migliore dei modi il tuo formato, la luce e la tua latitudine di posa.
Quanto ad usare un solo obiettivo, ho notato che uscire con una sola ottica fissa (per volta) mi aiuta a concentrarmi e "selezionare" molto meglio. Trovarsi davanti a qualcosa di particolare, e magari anche fugace, con una borsa piena di obiettivi, mi mette in uno stato d'animo di incertezza e subito penso: quale sarebbe il migliore obiettivo per questa scena? Che faccio lascio quello che ho o cambio? Se decido di cambiare faccio in tempo? ecc. Tutto questo mi distoglie dall'immagine e spesso mi fa perdere tempo e a volte mi fa perdere lo scatto.
Pietro Sferrino
Nikonista
Messaggio: #18
QUOTE(Zio Bob @ Mar 13 2012, 11:09 AM) *
Quanto ad usare un solo obiettivo, ho notato che uscire con una sola ottica fissa (per volta) mi aiuta a concentrarmi e "selezionare" molto meglio. Trovarsi davanti a qualcosa di particolare, e magari anche fugace, con una borsa piena di obiettivi, mi mette in uno stato d'animo di incertezza e subito penso: quale sarebbe il migliore obiettivo per questa scena? Che faccio lascio quello che ho o cambio? Se decido di cambiare faccio in tempo? ecc. Tutto questo mi distoglie dall'immagine e spesso mi fa perdere tempo e a volte mi fa perdere lo scatto.

Ciao Zio Bob smile.gif
Ma infatti secondo me avere solo un'ottica, metti che so, il cinquantino .... è uno spasso pazzesco !! Io mi diverto ... Il punto è che se uno ha dare un lavoro, o vuole portare a casa qualche bella foto, allora cambiare obbiettivo è una COMODITA' enorme !!! Son belli anche i tele, gli zoom ...... tutti gli obbiettivi son belli e uno si diverte con tutti ... ma non so voi, "ogni tanto" ... lasciare i vari obbiettivi nello zaino o uscire per passeggiare solo un obbiettivo è fantastico ... ... ... a mio modesto parere, ovviamente ^_^ Poi, ognuno ........ ^_^
Buona giornata a tutti ^_^

Messaggio modificato da Pietro Sferrino il Mar 13 2012, 09:01 AM
Patrizio Gattabria
Messaggio: #19
QUOTE(Pietro Sferrino @ Mar 13 2012, 08:58 AM) *
.. "ogni tanto" ... lasciare i vari obbiettivi nello zaino o uscire per passeggiare solo un obbiettivo è fantastico ...

Concordo in toto, nonostante abbia un 'armamentario fotografico non limitato' mi trovo ad uscire volontariante, magari solo con la X100.. questo esercizio, col tempo, permette di osservare ciò che ci circonda, proprio perchè è un'ottica fissa, diversamente ... e i risultati, spesso, mi danno ragione... texano.gif

Un saluto
Patrizio



Messaggio modificato da Patrizio Gattabria il Mar 13 2012, 09:40 AM
sudista
Messaggio: #20
Ma allora scatti proprio come il grande HCB!
Uscire con la X100, che mi piace molto, è come scattare con la Leica, piccola, discreta, con il suo splendido 23mm f2 che equivale esattamente a un 35, ottica da reportage a luce ambiente..
Anche se C.Bresson usava girare con il 50mm, e all'occorrenza tirava fuori il 90mm.
albianir
Messaggio: #21
Vi basterà sfogliare il librone Magnum con i provini per sfatare diversi tabù, non ultimo quello del momento decisivo!

QUOTE(sudista @ Mar 15 2012, 06:12 PM) *
Ma allora scatti proprio come il grande HCB!
Uscire con la X100, che mi piace molto, è come scattare con la Leica, piccola, discreta, con il suo splendido 23mm f2 che equivale esattamente a un 35, ottica da reportage a luce ambiente..
Anche se C.Bresson usava girare con il 50mm, e all'occorrenza tirava fuori il 90mm.


ma anche no! la foto di Scanno della chiesa io sono andata a farla col 35 e non ci entrava tutta la roba che ha messo lui.
trazom78
Iscritto
Messaggio: #22
Anche io credo che l'ottavo e nono punto del decalogo non siano da prendere alla lettera ma nel senso spiegato da Zio Bob. Post-produzione e ritaglio dell'immagine sono sempre esistiti.
Basta vedere i provini, appunto, per verificare come rifilare una fotografia lo si faceva normalmente in fase di stampa, così come, ad esempio, il grande Willy Ronis mostra tranquillamente nel suo "Le regole del caso".
Altro esempio: la fotografia di Gianni Berengo Gardin preferita da Cartier-Bresson, quella del vaporetto, è un crop deciso: una foto orizzontale che in origine era in verticale!
willy3300
Messaggio: #23
ciao,qualcuno saprebbe consigliarmi un bel libro su bresson? smile.gif
mikifano
Messaggio: #24
QUOTE(Patrizio Gattabria @ Mar 9 2012, 02:58 PM) *
la quarta: usare un solo obiettivo, imn modo che l'occhio e l'obiettivo siano la stessa cosa
....
Un saluto
Patrizio


Quindi il Celebre Fotografo mi dà ragione messicano.gif
L'obiettivo definitivo non è affatto il 35 tongue.gif
Guarda caso 10 anni fa andavo da Dio con il 28 su 400D....
W il 50 (ino o one, son gusti)
 
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