Un vero peccato che il 15 Heliar si monti solo sulle ML
Giuliano
Giuliano
Assieme al 21 che cala di risoluzione proprio si bordi estremi, anche il 24 è un pò sotto tono specie sul lato sinistro.
Al tuo corredo forse aggiornerei il 21mm.
Per il resto non mi starei a preoccupare o impazzire... Usali che vanno benissimo ed hai tutte le focali che ti servono.
A questo punto forse il 20G essendo luminoso potrebbe darti una mano in foto in interni.
Al tuo corredo forse aggiornerei il 21mm.
Per il resto non mi starei a preoccupare o impazzire... Usali che vanno benissimo ed hai tutte le focali che ti servono.
A questo punto forse il 20G essendo luminoso potrebbe darti una mano in foto in interni.
Per una questione di zozzure vicine che sarebbero apparse negli angoli bassi non ancora siamo "perfettamente paralleli". Sullo scatto dell'Heliar, che ha ben altra PdC utile (più grandangolare e apocromatico) vedi il fiume che si allarga nel bacino.
Lo ZM 21C non ha distorsione nativa, ha bassa CA, bassissimo flare e in un altro genere più spettacolare e frequente di scatti grandangolari (soggetto vicino, ripresa da angoli di stanza, edifici d'angolo, controluce) supera ogni "flat field" e quindi va tenuto nell'arsenale. Avrei potuto migliorare gli angoli a leggero scapito del centro, ma non l'ho fatto perché è istintivo e redditizio portare le zone centrali al massimo. Il Loxia 21/2.8 e lo ZM 21/2.8 e l'Elmarit 21/3.4 stanno peggio come curvatura, e non è il sensore Sony. Tieni presente che ho anche lo ZM 25, come avevo un 20 "flat field" selezionato.
Il 24 AFD, come tutti gli AF Canikon (molto meno su Fuji X e Sony E/FE) ha un'elasticità del punto di fuoco e un wobble trasversale, che si vede già nell'EVF a 42x, quindi lo scatto è un "campione" (ahi Internet che non vede certe cose!). Anche se appare serrato, se ripeti lo scatto "riazzerando" il fuoco hai sempre prestazioni un pochino diverse ora a sinistra, al centro e a destra (dipende dove metti o togli la mano sulla ghiera) a livello 36+ Mp. Anche un ritocco della MAF fa oscillare lievemente il punto di fuoco. In questo caso non sono variazioni grosse e l'ottica resta in tolleranza, come da progetto, e da ingegnere non me ne preoccupo. Al centro e in zona mediana superiamo tranquillamente 80 lp/mm (aliasing piuttosto forte) e ai bordi 40-45 con un certo roll-off stile 14-24, anche più pulito (ti farei vedere...ho sempre l'ostaggio), cioè le prestazioni dei test su film. Come ripeto, è una prestazione "sufficiente" per 36 Mp e in casa Nikon stanno tutti lì i fissi e dietro gli zoom. Il 24 AIS è certamente più consistente (la Nital pare abbia ancora una scorta di MF a "prezzo pieno" e il 20 AIS Series 9000 mi tenterebbe).
Mi fa sorridere piuttosto Cicala su lensrentals, che, avendo trovato un fatto reale con buon setup (le misure tra esemplari diversi hanno un certo spread) da la spiegazione sbagliata (variazione tra sample verso wobble & C.) e non nota che misure indipendenti (riazzerando la MAF...) hanno pure spread.
La questione ZF 18 vs. ZF 21 vs. 20 G sta tutta nell'impiego. Io preferisco le coppie 14-24 o 15-25 e in genere il 28 lo porto come focale più corta in un set luminoso per eventi o reportage. Il 20 G coprirebbe gli interni o estenderebbe l'altro set (su D700 soprattutto), un uso che aveva intrapreso l'AFD. Lo ZF 21, anche sul film, starebbe "stretto" da sotto e da sopra con ottiche che posso portare a sporta per flat field, curved field, bassa distorsione. Se hai un 15, non metti un 21 senza motivo, il viceversa lo fai spesso.
Lo ZF 18 dai raw analizzati non è proprio male e ovviamente richiederà una cura LCC, ma starebbe con il 28, i normali, il 105, il 135, il 180 in un set per uso da reflex, che sotto i 18 mm non hanno apertura telemetrica senza DG2 o LV/EVF. Notare che con il sole forte una reflex ieri non la focheggiavo proprio in LV senza il "panno".
Un ultima cosa: come vedo spesso in giro anche su Internet, non è che prendendo l'ART rimetti a posto certe cose! Le corte focali sono sempre un casino. Tanti ululavano alle novità, poi ai test seri queste sono scomparse e parliamo di classici, come appare nel suo genere anche il 20 G.
A presto
Elio
Un vero peccato che il 15 Heliar si monti solo sulle ML
Giuliano
Giuliano
Adesso c'è anche il VM II (polivalente e per Sony, anche se lo schema appare identico), che ha più apertura al bordo (meno vignettatura e colore, meno PdC e più rischio di sfocature al bordo, ma risoluzione leggermente maggiore), anche se il VM I è il vero "miracolo" tecnico, lo LTM era un'ottica minimale più da computer vision. Sulla NEX-5n (devo elaborare da due anni 10 rulli dia e qualche GB DX) l'Heliar a 15 mm faceva le corde del ponte del "25 maggio" più secche del 35/1.8 OSS a f/4.
A presto
Elio
È il bello delle mirrorless. L'ho sperimentato con una banale Fuji :-)
Perché banale? E "bassa di gamma" o solo DX? I corpi migliori oggi li vedo proprio da Fuji, realmente senza compromessi e ad un prezzo concorrenziale (D500....).
A presto
Elio
Ho avuto il 20 AF-D e ho il 21 Distagon. Degli altri non parlo non li conosco. Del 21 sono molto contento ed è il principale motivo per cui ho ancora un sistema reflex dato che è stato un regalo a cui tengo anche in termini affettivi. Altrimenti sarei passato ad altro. Se vuoi provare il 21 basta che ci accordiamo. Ovviamente non è un'ottica da punta e scatta, essendo manuale. Otticamente credo abbia pochi difetti e concorrenti anche se ha una minima distorsione a baffo che si nota con orizzonti dritti.
Ho avuto il 20 AF-D e ho il 21 Distagon. Degli altri non parlo non li conosco. Del 21 sono molto contento ed è il principale motivo per cui ho ancora un sistema reflex dato che è stato un regalo a cui tengo anche in termini affettivi. Altrimenti sarei passato ad altro. Se vuoi provare il 21 basta che ci accordiamo. Ovviamente non è un'ottica da punta e scatta, essendo manuale. Otticamente credo abbia pochi difetti e concorrenti anche se ha una minima distorsione a baffo che si nota con orizzonti dritti.
Grazie Marco per opinione ed invito....appena posso ci accordiamo.Buon weekend.Giuliano
... Anche qui qualche considerazione:
http://www.the-digital-picture.com/Reviews...f-2.8-Lens.aspx
http://www.the-digital-picture.com/Reviews...f-2.8-Lens.aspx
Caspita che vignettatura il milvus, anche ad f/4...!!!
In base alle misure di Photozone, il 21/2.8 Zeiss vignetta meno del 20/2.8 Nikkor.
Il 20/1.8G a f/4 vignetta meno di entrambi (0,73 EV vs 1,22 EV del 21) perché usufruisce della chiusura di poco più di 2 stop dalla massima apertura.
La caduta di luce ai bordi è comunque facilmente correggibile.
Messaggio modificato da RPolini il Jun 6 2016, 07:24 AM
Il 20/1.8G a f/4 vignetta meno di entrambi (0,73 EV vs 1,22 EV del 21) perché usufruisce della chiusura di poco più di 2 stop dalla massima apertura.
La caduta di luce ai bordi è comunque facilmente correggibile.
Messaggio modificato da RPolini il Jun 6 2016, 07:24 AM
So... ma non uso PS/ACR. Devo vedere se il profilo è importabile in Affinity Photo. Però onestamente le volte che si nota sono piuttosto rare.
La vignettatura di molti grandangolari moderni, specie gli Zeiss di grande diametro, è un dato di "adattamento": in proiezione dia non ti accorgi della caduta di un simmetrico, figurati, e in stampa (dove si vede) si corregge bene in digitale e in scansione. La vignettura intenzionale oltre i limiti fisici inderogabili ha diversi vantaggi:
1) Aumenta la PdC ha i bordi per la riduzione dell'apertura effettiva, riducendo il rischio di grosse sfocature a scapito della risoluzione (per diffrazione) e compensando l'allungamento della focale effettiva.
2) Riduce i "lobi secondari" spaziali dell'immagine del punto (Point Spread Function) a scapito di un allaragamento del nocciolo centrale.
3) Fornisce una risoluzione degradante dal centro ai bordi dell'immagine in accordo con la visione naturale e la percezione (i criteri di Internet non sono in accordo).
4) Riduce la criticità del calcolo e dell'uso delle lenti ripartendo gli errori su superfici molto più grandi dell'apertura. Lo fa persino l'Heliar 15.
Se guardate gli esempi che ho postato, vi rendete conto che molti di voi si sono concentrati sui problemi 1) e 2), di "bassa frequenza", facilmente controllabili in PP e dall'effetto adiacenza dei film. Ricordo che la triade risoluzione (dopo allineamento del demosaicing e del fuoco) - macrocontrasto - distorsione è l'unica non riducibile in PP e che tutti i superwide fissi da 21 mm in giù quasi sempre esibiscono risolvenze superiori alla fascia "sfigata" per le reflex da 24 a 35 mm circa, prima che i "simmetrici" ricomincino a funzionare.
CA (molto da sensore...), vignettatura anche colorata, problemi di microcontrasto in bassa frequenza (haze da aberrazione sferica, coma) sono tutti superabili dai sensori vecchi e nuovi e non inficiano la qualità.
P.S.: se vi serve una soluzione software gratuita, Raw Therapee corregge tutto, ma dovete imparare l'informatica!
A presto
Elio
Messaggio modificato da pes084k1 il Jun 6 2016, 12:27 PM
La vignettatura di molti grandangolari moderni, specie gli Zeiss di grande diametro, è un dato di "adattamento": in proiezione dia non ti accorgi della caduta di un simmetrico, figurati, e in stampa (dove si vede) si corregge bene in digitale e in scansione. La vignettura intenzionale oltre i limiti fisici inderogabili ha diversi vantaggi:
1) Aumenta la PdC ha i bordi per la riduzione dell'apertura effettiva, riducendo il rischio di grosse sfocature a scapito della risoluzione (per diffrazione) e compensando l'allungamento della focale effettiva.
2) Riduce i "lobi secondari" spaziali dell'immagine del punto (Point Spread Function) a scapito di un allaragamento del nocciolo centrale.
3) Fornisce una risoluzione degradante dal centro ai bordi dell'immagine in accordo con la visione naturale e la percezione (i criteri di Internet non sono in accordo).
4) Riduce la criticità del calcolo e dell'uso delle lenti ripartendo gli errori su superfici molto più grandi dell'apertura. Lo fa persino l'Heliar 15.
Se guardate gli esempi che ho postato, vi rendete conto che molti di voi si sono concentrati sui problemi 1) e 2), di "bassa frequenza", facilmente controllabili in PP e dall'effetto adiacenza dei film. Ricordo che la triade risoluzione (dopo allineamento del demosaicing e del fuoco) - macrocontrasto - distorsione è l'unica non riducibile in PP e che tutti i superwide fissi da 21 mm in giù quasi sempre esibiscono risolvenze superiori alla fascia "sfigata" per le reflex da 24 a 35 mm circa, prima che i "simmetrici" ricomincino a funzionare.
CA (molto da sensore...), vignettatura anche colorata, problemi di microcontrasto in bassa frequenza (haze da aberrazione sferica, coma) sono tutti superabili dai sensori vecchi e nuovi e non inficiano la qualità.
P.S.: se vi serve una soluzione software gratuita, Raw Therapee corregge tutto, ma dovete imparare l'informatica!
A presto
Elio
1) Aumenta la PdC ha i bordi per la riduzione dell'apertura effettiva, riducendo il rischio di grosse sfocature a scapito della risoluzione (per diffrazione) e compensando l'allungamento della focale effettiva.
2) Riduce i "lobi secondari" spaziali dell'immagine del punto (Point Spread Function) a scapito di un allaragamento del nocciolo centrale.
3) Fornisce una risoluzione degradante dal centro ai bordi dell'immagine in accordo con la visione naturale e la percezione (i criteri di Internet non sono in accordo).
4) Riduce la criticità del calcolo e dell'uso delle lenti ripartendo gli errori su superfici molto più grandi dell'apertura. Lo fa persino l'Heliar 15.
Se guardate gli esempi che ho postato, vi rendete conto che molti di voi si sono concentrati sui problemi 1) e 2), di "bassa frequenza", facilmente controllabili in PP e dall'effetto adiacenza dei film. Ricordo che la triade risoluzione (dopo allineamento del demosaicing e del fuoco) - macrocontrasto - distorsione è l'unica non riducibile in PP e che tutti i superwide fissi da 21 mm in giù quasi sempre esibiscono risolvenze superiori alla fascia "sfigata" per le reflex da 24 a 35 mm circa, prima che i "simmetrici" ricomincino a funzionare.
CA (molto da sensore...), vignettatura anche colorata, problemi di microcontrasto in bassa frequenza (haze da aberrazione sferica, coma) sono tutti superabili dai sensori vecchi e nuovi e non inficiano la qualità.
P.S.: se vi serve una soluzione software gratuita, Raw Therapee corregge tutto, ma dovete imparare l'informatica!
A presto
Elio
A me la vignettatura non dispiace e specie nei ritratti ne aggiungo un pò.
Ma non l'ho mai considerato né un vantaggio né un pregio in un obiettivo.
Questa cosa mi è nuova
A me la vignettatura non dispiace e specie nei ritratti ne aggiungo un pò.
Ma non l'ho mai considerato né un vantaggio né un pregio in un obiettivo.
Questa cosa mi è nuova
Ma non l'ho mai considerato né un vantaggio né un pregio in un obiettivo.
Questa cosa mi è nuova
Il vantaggio è per i progettisti ottici, fa quadrare molte cose e Zeiss e Nikon usano la vignettatura intenzionale a mani basse in tante ottiche. Si usa anche nell'imaging "wave" (tapering di apertura e/o correlazione). Di riflesso, qualche vantaggio forse lo trovi pure tu...
A presto
Elio