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Revocato Il Word Press Photo A Giovanni Troilo
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giuliomagnifico
Messaggio: #1
Per quanto possa interessare, è più curioso che sia stato denunciato dal sindaco della città dove diceva di aver svolto il reportage e soprattutto che abbiano squalificato una serie di foto false!

QUOTE
Caso Giovanni Troilo, la figuraccia del World press photo

«Il premio a Giovanni Troilo è ritirato», questo il verdetto di poco fa stabilito dal World press photo in merito al portfolio di Giovanni Troilo sulla cittadina belga di Charleroi, giudicato falso dal sindaco del paesino e, per questo motivo, denunciato all’organizzazione del prestigioso premio internazionale dedicato al fotogiornalismo.

LA STORIA
Troilo è un giovane fotogiornalista barese che quest’anno ha vinto il World press photo nella categoria contemporary issues. Il portfolio presentato per il riconoscimento raccoglie una serie di scatti scuri che hanno come soggetto unico la cittadina belga di Charleroi. Il piccolo centro sta passando un periodo nero della sua storia a causa della chiusura di molte fabbriche che facevano girare l’economia dell’agglomerato. Come conseguenza della crisi economica c’è la crisi sociale e l’aumentare della microcriminalità. Queste sono le ragioni che hanno portato Troilo a scegliere Charleroi come teatro per i suoi scatti. Ma il sindaco del comune, Paul Magnette, ha subito riscontrato delle distorsioni nella realtà descritta nelle foto e ha mandato un reclamo al World press photo per chiedere di ritirare il premio a Troilo, accusandolo di una pesante distorsione della realtà.

Troilo, dal canto suo, non ha mai nascosto di aver ricreato delle scene in studio che, però, ha assicurato essere tipiche della cittadina. Il World press photo si è ritrovato così (di nuovo) a fare i conti con un tema scottante della fotografia contemporanea: se una foto deve, o no, rappresentare la realtà per essere premiata. Poi è successo il pandemonio. Dopo l’iniziale titubanza dell’organizzazione di fronte alle lamentele del sindaco belga, sostenute dal popolo del web che ha iniziato a intasare i social network, la decisione presa è stata quella di difendere l’operato di Troilo. Poi, all’improvviso, poco fa, il definitivo cambio di rotta: ”un’inconprensione ha dominato le discussioni su internet – ha spiegato l’organizzazione in una nota – facendo credere che il concorso sembrava approvare le immagini artefatte del fotografo. Ci farebbe piacere chiarire le cose e precisare che il comunicato aveva lo scopo di sottolineare esattamente il contrario”. Quindi il premio è stato ritirato.
Il verdetto ha subito innescato una pioggia di commenti. Ma, al di là delle personali posizioni, costringe comunque al ripensamento del ”reale” nella fotografia.


http://insideart.eu/2015/03/02/il-word-pre...te-le-critiche/
pes084k1
Messaggio: #2
QUOTE(giuliomagnifico @ Mar 5 2015, 09:08 AM) *
Per quanto possa interessare, è più curioso che sia stato denunciato dal sindaco della città dove diceva di aver svolto il reportage e soprattutto che abbiano squalificato una serie di foto false!
http://insideart.eu/2015/03/02/il-word-pre...te-le-critiche/


La foto è una visione, non è la realtà in ogni caso. Ma anche le visioni e i sogni possono recar danno ingiusto, che è la cosa che conta qui. Ma l'autore aveva aggiunto la clausola: "Le immagini e i fatti reportati..." o aveva spacciato tutto per verità?

A presto telefono.gif

Elio

Roberto.Rosso
Messaggio: #3
post e articolo interessante.

Dopo aver visto le foto mi ritrovo ad un bivio: da un lato do ragione al sindaco perchè l'opera di Troilo si basa quasi interamente su interni che, per quanto ne so io possono essere stati ripresi tanto a Charleroi quanto a Busto Arsizio. Il più sono anche immagini decisamente brutte (ma si vince il worldpress con quella roba???)
Dall'altro sostengo che la fotografia è una interpretazione della realtà e dunque non mostra mai o quasi mai la realtà nuda e cruda. Però per artefatta che sia, se un immagine nella volontà dell'autore rappresenta il paese A, la foto deve essere necessariamente scattata nel paese A.

Chi di voi ha mai pensato di rappresentare Roma in fotografia semplicemente scattando una foto alla classica statuetta della lupa con Romolo e Remo?

Messaggio modificato da piumacorvina il Mar 5 2015, 09:39 AM
_FeliX_
Messaggio: #4
Ma alcune foto sono platealmente da studio, non penso l'autore l' avesse omesso... e se anche l'avesse fatto, chi ha giudicato le foto se non se n'è accorto è meglio che cambi mestiere hmmm.gif
porkchop
Messaggio: #5
QUOTE(piumacorvina @ Mar 5 2015, 09:35 AM) *
post e articolo interessante.

Dopo aver visto le foto mi ritrovo ad un bivio: da un lato do ragione al sindaco perchè l'opera di Troilo si basa quasi interamente su interni che, per quanto ne so io possono essere stati ripresi tanto a Charleroi quanto a Busto Arsizio. Il più sono anche immagini decisamente brutte (ma si vince il worldpress con quella roba???)
Dall'altro sostengo che la fotografia è una interpretazione della realtà e dunque non mostra mai o quasi mai la realtà nuda e cruda. Però per artefatta che sia, se un immagine nella volontà dell'autore rappresenta il paese A, la foto deve essere necessariamente scattata nel paese A.

Chi di voi ha mai pensato di rappresentare Roma in fotografia semplicemente scattando una foto alla classica statuetta della lupa con Romolo e Remo?


Ti avverto che il sindaco di Busto Arsizio ti diffida di insinuare e/o collegare determinate foto al suo comune messicano.gif
gambit
Banned
Messaggio: #6
ho letto la notizia stamattina sul british journal of photography e la mia prima reazione è stata, ok che figura di m...a noi italiani...

certo che Molenbeek è un bel quartiere di BXL, mentre Charleroi è a 60km di distanza e questo secondo me è un peccato "originale" non da poco.

http://www.worldpressphoto.org/content/wor...charleroi-story

cmq il discorso è un po' più complesso tant'è che si parano il "cul0"..
Based on the mixture of reactions we’ve received over the past week, it is clear to me that the debate taking place about the definitions of press photography, photojournalism and documentary photography is necessary, and it will have implications for the professional ethics of practitioners. We find ourselves right in the middle of this debate, and we aim to use this as a learning experience, to give focus to the discussion and bring it to the next level. In order to do this, we are organizing a discussion about image integrity that will take place during the Awards Days in Amsterdam and we also plan to hold a debate about ethics in the profession during the same event at the end of April.”

io sono dell'opinione che molto spesso in fotografia il confine tra realtà e finzione è molto labile, perché è indubbio che il fotografo interviene e agisce nella realtà manipolandola secondo la sua visione. credo che anche HCB abbia più di una volta chiesto ai suoi soggetti di rifare un salto o che sia intervenuto in uno spazio per meglio renderlo funzionale ai suoi fini. poi anche sulla foto di Capa del soldato che viene colpito a morte discussioni a iosa ce ne son e ce ne sono state.
_FeliX_
Messaggio: #7
QUOTE(gambit @ Mar 5 2015, 11:31 AM) *
ho letto la notizia stamattina sul british journal of photography e la mia prima reazione è stata, ok che figura di m...a noi italiani...

certo che Molenbeek è un bel quartiere di BXL, mentre Charleroi è a 60km di distanza e questo secondo me è un peccato "originale" non da poco.

http://www.worldpressphoto.org/content/wor...charleroi-story

cmq il discorso è un po' più complesso tant'è che si parano il "cul0"..
Based on the mixture of reactions we’ve received over the past week, it is clear to me that the debate taking place about the definitions of press photography, photojournalism and documentary photography is necessary, and it will have implications for the professional ethics of practitioners. We find ourselves right in the middle of this debate, and we aim to use this as a learning experience, to give focus to the discussion and bring it to the next level. In order to do this, we are organizing a discussion about image integrity that will take place during the Awards Days in Amsterdam and we also plan to hold a debate about ethics in the profession during the same event at the end of April.”

io sono dell'opinione che molto spesso in fotografia il confine tra realtà e finzione è molto labile, perché è indubbio che il fotografo interviene e agisce nella realtà manipolandola secondo la sua visione. credo che anche HCB abbia più di una volta chiesto ai suoi soggetti di rifare un salto o che sia intervenuto in uno spazio per meglio renderlo funzionale ai suoi fini. poi anche sulla foto di Capa del soldato che viene colpito a morte discussioni a iosa ce ne son e ce ne sono state.



Mi sono letto tutto e devo dire che la squalifica è giusta, diciamo che il fotografo è stato di una leggerezza e ""stupidità"" imperdonabile.
Comunque non pensavo che al WPP potessero partecipare anche foto "costruite".
Roberto.Rosso
Messaggio: #8
QUOTE(porkchop @ Mar 5 2015, 10:47 AM) *
Ti avverto che il sindaco di Busto Arsizio ti diffida di insinuare e/o collegare determinate foto al suo comune messicano.gif

gazz....... scherzo scherzo tongue.gif
giuliomagnifico
Messaggio: #9
QUOTE(gambit @ Mar 5 2015, 11:31 AM) *
ho letto la notizia stamattina sul british journal of photography e la mia prima reazione è stata, ok che figura di m...a noi italiani...

certo che Molenbeek è un bel quartiere di BXL, mentre Charleroi è a 60km di distanza e questo secondo me è un peccato "originale" non da poco.

http://www.worldpressphoto.org/content/wor...charleroi-story

cmq il discorso è un po' più complesso tant'è che si parano il "cul0"..
Based on the mixture of reactions we’ve received over the past week, it is clear to me that the debate taking place about the definitions of press photography, photojournalism and documentary photography is necessary, and it will have implications for the professional ethics of practitioners. We find ourselves right in the middle of this debate, and we aim to use this as a learning experience, to give focus to the discussion and bring it to the next level. In order to do this, we are organizing a discussion about image integrity that will take place during the Awards Days in Amsterdam and we also plan to hold a debate about ethics in the profession during the same event at the end of April.â€

io sono dell'opinione che molto spesso in fotografia il confine tra realtà e finzione è molto labile, perché è indubbio che il fotografo interviene e agisce nella realtà manipolandola secondo la sua visione. credo che anche HCB abbia più di una volta chiesto ai suoi soggetti di rifare un salto o che sia intervenuto in uno spazio per meglio renderlo funzionale ai suoi fini. poi anche sulla foto di Capa del soldato che viene colpito a morte discussioni a iosa ce ne son e ce ne sono state.


Si ma non puoi partecipare ad un premio giornalistico inviando le tue foto per una certa categoria sotto il foto giornalismo, parlando della situazione critica di una periferia/città e poi ricostruire TUTTO da un'altra parte. Per quello è stato squalificato, giustamente secondo me.

Le foto di Bresson o di Capa non c'entrano nulla, anche se fossero finte mica le hanno mandate ad un premio, sono diventate famose perchè belle, il paragone è sbagliato insomma.

È come se le foto che vincono la Gallery della Nikon, non so come si chiami quel contest sul forum, nella categoria "Foto di Avifauna" fossero scattate con animali imbalsamati in studio messicano.gif voglio vedere cosa direbbero gli altri utenti/partecipanti al concorso che si fanno il cul0 ore al freddo o dentro un fiume e un tizio fa una foto ricostruita e vince pure laugh.gif ...va bene tutto ma fino ad un certo punto biggrin.gif

Messaggio modificato da giuliomagnifico il Mar 5 2015, 12:47 PM
michelesala75
Messaggio: #10
Ha fatto un reportage che aveva l'intento di denunciare una situazione di degrado, con un titolo cupo come "dark heart of europe", e s'e' trovato contro l'intero paese; forse avesse fatto quattro chiacchere con la gente del posto (e col sindaco) prima di pubblicarlo si sarebbe evitato un sacco di problemi.

Fare fotogiornalismo lo vedo un po' come farsi portavoce di un messaggio; se poi questo messaggio e' basato su un'idea che e' solo nella testa del reporter (nel caso specifico il messaggio era il degrado che pervade la cittadina Charleroi) e non condivisa da nessun altro (i cittadini di Charleroi, il sindaco) allora c'e' effettivamente un problema.
nikosimone
Messaggio: #11
QUOTE(giuliomagnifico @ Mar 5 2015, 12:45 PM) *
Si ma non puoi partecipare ad un premio giornalistico inviando le tue foto per una certa categoria sotto il foto giornalismo, parlando della situazione critica di una periferia/città e poi ricostruire TUTTO da un'altra parte. Per quello è stato squalificato, giustamente secondo me.

Le foto di Bresson o di Capa non c'entrano nulla, anche se fossero finte mica le hanno mandate ad un premio, sono diventate famose perchè belle, il paragone è sbagliato insomma.

È come se le foto che vincono la Gallery della Nikon, non so come si chiami quel contest sul forum, nella categoria "Foto di Avifauna" fossero scattate con animali imbalsamati in studio messicano.gif voglio vedere cosa direbbero gli altri utenti/partecipanti al concorso che si fanno il cul0 ore al freddo o dentro un fiume e un tizio fa una foto ricostruita e vince pure laugh.gif ...va bene tutto ma fino ad un certo punto biggrin.gif


condivido tutto!



sarò "all'antica" ma il fotogiornalismo mi piace fatto sul campo senza particolari manipolazioni.

diciamo che tra fotogiornalismo e "fotografia" vedo una differenza simile a quella che c'è tra "saggio" e "romanzo"




Method
Iscritto
Messaggio: #12
QUOTE(Fel68 @ Mar 5 2015, 09:45 AM) *
Ma alcune foto sono platealmente da studio, non penso l'autore l' avesse omesso... e se anche l'avesse fatto, chi ha giudicato le foto se non se n'è accorto è meglio che cambi mestiere hmmm.gif


E' la stessa identica cosa che ho pensato.

...platealmente da studio e platealmente "conceptual" tra l'altro... che poi possano piacere o meno è un altro discorso.

QUOTE(giuliomagnifico @ Mar 5 2015, 12:45 PM) *
Si ma non puoi partecipare ad un premio giornalistico inviando le tue foto per una certa categoria sotto il foto giornalismo, parlando della situazione critica di una periferia/città e poi ricostruire TUTTO da un'altra parte. Per quello è stato squalificato, giustamente secondo me.


Sono daccordo, se si è iscritto lui.
Però anche ste giurie... cioè, perchè gli hanno comunque assegnato il premio, prima di squalificarlo?
Se le regole e categorie del premio erano cosi solide, perchè non è stato respinto già inizialmente questo fotografo?
brata
Messaggio: #13
Beh, il secondo artista promosso primo dopo la squalifica del primo sgamato come imbroglione è italiano pure lui, speriamo non abbia ricostruito la Cina a Bangkok (pare che ci stia meglio che in Italia, il che già mi insospettisce). Gli piace Caravaggio...
dadux74
Messaggio: #14
Secondo me l'interpretazione passa sempre dall'occhio del fotografo, la bravura di un reporter è l'interpretare sul luogo e non riprodurre artificiosamente.
Quindi anche se personalmente mi dispiace, trovo giusta la revoca del premio.
_FeliX_
Messaggio: #15
QUOTE(michelesala75 @ Mar 5 2015, 01:06 PM) *
Ha fatto un reportage che aveva l'intento di denunciare una situazione di degrado, con un titolo cupo come "dark heart of europe", e s'e' trovato contro l'intero paese; forse avesse fatto quattro chiacchere con la gente del posto (e col sindaco) prima di pubblicarlo si sarebbe evitato un sacco di problemi.

Fare fotogiornalismo lo vedo un po' come farsi portavoce di un messaggio; se poi questo messaggio e' basato su un'idea che e' solo nella testa del reporter (nel caso specifico il messaggio era il degrado che pervade la cittadina Charleroi) e non condivisa da nessun altro (i cittadini di Charleroi, il sindaco) allora c'e' effettivamente un problema.



Michele il nocciolo della questione è un altro: voleva mostrare l'inquinamento dell' Adriatico ed è andato a fotografare le rive del lago di Garda blink.gif
brata
Messaggio: #16
Questo articolo sul putignanese che indaga il male oscuro del Belgio è grandioso.

http://bari.repubblica.it/cronaca/2015/03/...hoto-108645111/
a.mignard
Messaggio: #17
Questo è quello che dice uno dei quotidiani belgi più diffusi :

http://www.lesoir.be/812460/article/actual...l-sur-charleroi

Il dibattito è interessante...
giuliocirillo
Messaggio: #18
Io penso, in maniera molto semplice, che il fotogiornalismo va praticato sul campo......

Ma al di la di questo, sinceramente trovo poco belle le foto in questione........e non mi sembra poi che raccontino la crisi di una cittadina causata dalla chiusura delle fabbriche......
Quando le guardo il mio cervello inizia a elaborarle e mi porta in molte direzioni, ma di sicuro non in una cittadina degradata e colpita da crisi economica.........

ciao
giuliomagnifico
Messaggio: #19
QUOTE(brata @ Mar 5 2015, 02:47 PM) *
Questo articolo sul putignanese che indaga il male oscuro del Belgio è grandioso.

http://bari.repubblica.it/cronaca/2015/03/...hoto-108645111/


TOP! laugh.gif laugh.gif Da leggere assolutamente, ora che si ha letto il resto su quegli scatti biggrin.gif


Giovanni Troilo: "Ecco il lato oscuro del Belgio, con i miei scatti ho conquistato la giuria del World press photo"

MILLE foto scattate, mesi immerso a respirare l'aria asfittica di una città ormai senza più centro, anni a definire quel grumo di tenebra che si scurisce nel vecchio continente. Quando il fotografo putignanese, Giovanni Troilo, ha realizzato unservizioasproepotentecome Il cuore nero d'Europadedicato alla cosiddetta "ville noire", l'ex città mineraria di Charleroi nel Belgio, e con questo a vincere il primo premio nella categoria "Storie d'attualità" del World Press Photo 2015, è riuscito a dare sostanza a una frase che ama molto: "Il fotografo è lo storico del presente".

SCATTI forti e tragici e per molti versi premonitori se si pensa che proprio da Charleroi il commando della strage di Charlie Hebdo si era rifornito di armi. Le foto cominciano a fare il giro del mondo (sono già state pubblicate da Newsweek Giappone e decine di richieste stanno piovendo dappertutto) e a giugno saranno in mostra con le altre vincitrici nel teatro Margherita di Bari. Foto che non sono esattamente piaciute al sindaco di Charleroi.

Troilo, quando ha cominciato a pensare a un progetto su Charleroi?
"Metà della mia famiglia è emigrata in Belgio negli anni '50 e quando, quattro anni fa, ci andai per il funerale di mia nonna, ci vidi immediatamente un bel lavoro fotografico. Mi sembrava che quella città che stava collassando per le conseguenze di disoccupazione, immigrazione, microcriminalità, ben rappresentasse anche il resto d'Europa ".

Come ha costruito il servizio?
"Con il mio assistente Marco Waldis, siamo stati quattro volte per diversi giorni, verificando nel frattempo contatti, incontrando persone, approfondendo questioni con il massimo scrupolo. Le foto del servizio premiato sono dieci ma, in realtà, ne ho scattate mille e di queste duecento diventeranno un libro".

Foto che hanno fatto arrabbiare il sindaco di Charleroi, Paul Magnette che dalle colonne del New York Times ha parlato di falsificazioni. Ha anche chiesto al Wpp di ritirarle il premio.
"Lui prova a rivalutare l'immagine della città, puntando sul centro storico che, tuttavia, è ben poca cosa rispetto alla la città metropolitana che gli fa da corona e alla quale ho dedicato la mia indagine".

Wpp come ha risposto a questa richiesta?
"Dal premio si sono comportati con la massima serietà, si sono presi un po' di tempo per andare a fondo su ogni singolo scatto. Devo premettere che già per accedere al premio occorre superare degli step di verifica sulla autenticità delle foto fatte direttamente sui negativi. E due giorni fa, il comunicato ufficiale che confermava il premio assegnatomi ".

Un servizio così duro, del resto, non poteva non ingenerare polemiche.
"Avrei preferito che suscitasse discussioni intorno al tema sicuramente controverso, non gossip. Le domande che pongo riguardano proprio la nuova identità europea, il fallimento dell'integrazione, la crescita e la decrescita, tematiche attualissime ".

Quando ha cominciato a fotografare?
"Già dai tempi della scuola media, nel pomeriggio andavo a imparare in uno studio di Putignano. Il mio primo maestro è stato Piero Grilletti, un genio, mi mise in mano la macchina, due rullini in bianco e nero e mi disse di fotografare quello che volevo. Ottimo metodo".

Quindi, una laurea in Economia, e l'inizio della professione che l'ha portata a pubblicare su numerose riviste e a vincere premi internazionali. Se dovesse scegliere il "suo" servizio?
"Certamente l'ultimo. Poi, gli scatti realizzati per una pubblicazione tedesca, Apulien, con Katja Bullmann. Vi sono confluiti anche scatti di un servizio del 2010 intitolato "Il futuro è in Puglia", realizzati per D di Repubblica. Ho fotografato la mia regione nell'arco di un anno, soprattutto in inverno, provando a coglierne aspetto magari poco raccontati".

Qual è lo scatto perfetto?
"Quello autosufficiente, che racconta da solo e non ha bisogno di avere accanto una storia testuale per avere forza. Quel che è certo è che quando scendi in profondità porti a galla cose inattese".

Il prossimo progetto?
"Vorrei rimanere sull'Europa, per registrare i cambiamenti in atto attraverso i Paesi più mutevoli tipo la Svizzera ma anche l'Italia".


Messaggio modificato da giuliomagnifico il Mar 5 2015, 08:30 PM
alfredo_bruzzone
Messaggio: #20
È come se le foto che vincono la Gallery della Nikon, non so come si chiami quel contest sul forum, nella categoria "Foto di Avifauna" fossero scattate con animali imbalsamati in studio messicano.gif voglio vedere cosa direbbero gli altri utenti/partecipanti al concorso che si fanno il cul0 ore al freddo o dentro un fiume e un tizio fa una foto ricostruita e vince pure laugh.gif ...va bene tutto ma fino ad un certo punto biggrin.gif
[/quote]

Mi rendo conto che forse poco c'entra con questa discussione ma prendendo spunto da questo tuo esempio ti posso dire che ho visto foto, fatte per esempio a rapaci usati in falconeria, che hanno raggiunto i primi posti nella classifica (per quanto possa contare questa classifica ovviamente)
Tieni conto che è molto più complesso fare una foto ad un piccione in libertà che ad un'aquila reale o ad un falco pellegrino che sta appollaiato su un trespolo (per giunta incatenato) o sul guanto del suo "padrone".
Eppure funziona cosi! Intendo dire, fai una foto di un merlo (che non sarà un uccello così raro e complesso da essere fotografato ma è pur sempre in uccello in libertà e per fotografarlo comporta tutte le difficoltà del caso) e nessuno se lo fila. Fai la foto dell'aquila in primo piano e la foto prende 200 preferenze.
In alcuni casi gira così... cerotto.gif

Messaggio modificato da alfredo_bruzzone il Mar 5 2015, 10:12 PM
nikosimone
Messaggio: #21
QUOTE(alfredo_bruzzone @ Mar 5 2015, 10:11 PM) *
È come se le foto che vincono la Gallery della Nikon, non so come si chiami quel contest sul forum, nella categoria "Foto di Avifauna" fossero scattate con animali imbalsamati in studio messicano.gif voglio vedere cosa direbbero gli altri utenti/partecipanti al concorso che si fanno il cul0 ore al freddo o dentro un fiume e un tizio fa una foto ricostruita e vince pure laugh.gif ...va bene tutto ma fino ad un certo punto biggrin.gif
Mi rendo conto che forse poco c'entra con questa discussione ma prendendo spunto da questo tuo esempio ti posso dire che ho visto foto, fatte per esempio a rapaci usati in falconeria, che hanno raggiunto i primi posti nella classifica (per quanto possa contare questa classifica ovviamente)
Tieni conto che è molto più complesso fare una foto ad un piccione in libertà che ad un'aquila reale o ad un falco pellegrino che sta appollaiato su un trespolo (per giunta incatenato) o sul guanto del suo "padrone".
Eppure funziona cosi! Intendo dire, fai una foto di un merlo (che non sarà un uccello così raro e complesso da essere fotografato ma è pur sempre in uccello in libertà e per fotografarlo comporta tutte le difficoltà del caso) e nessuno se lo fila. Fai la foto dell'aquila in primo piano e la foto prende 200 preferenze.
In alcuni casi gira così... cerotto.gif



Credo che il paragone non sia calzante.
Giulio giustamente parlava di animali imbalsamati = falsi
Tu invece qui parli di animali veri ma "ammaestrati".

La differenza è la stessa tra fare un reportage con qualche "aggiustamento" (voi laggiù vi dispiacerebbe sedervi sulla panchina, e voi due passare di qua col cane?) piuttosto che ricreare in studio (magari anche in una nazione diversa) con attori e modelli una determinata situazione (che tra le altre cose poco c'entra con la città soggetto del reportage)

riccardoerre
Messaggio: #22
ma l'assegnazione è finita sotto indagine o è stata proprio revocata?

a.mignard
Messaggio: #23
QUOTE(RiccardoErre @ Mar 6 2015, 10:16 AM) *
ma l'assegnazione è finita sotto indagine o è stata proprio revocata?


revocata
vz77
Messaggio: #24
cioè fatemi capire...
uno replica il quadro di rembrandt 'lezione di anatomia del dottor tulp' e c'è bisogno di un'indagine per capire che sono tutte scene teatrali montate ad hoc? ma qualcuno veramente crede minimamente alle scene familiari che ci mostrano i fotografi di coppie che litigano in cucina, obesi seduti illuminati da luce seicentesca? ma chi vogliamo prendere in giro? non c'è manco una delle bellissime foto di ute mahler che sembri davvero spontanea. forse una foto ogni cento dei reportage di viaggi dove si vedono famiglie che recitano le parti etc. a mio avviso, se le togliamo dall'ambito della scenografia teatrale, le foto in questione sono delle sole palesi. se poi la fotografia del wordpress deve prevedere la sezione fiction va bene. purché non vi partecipino (come in realtà succede da quasi sempre) fotografi che spacciano per realtà la scenette da loro costruite.
se poi sto fotografo c'ha pure i soldi per costruirsi e pagare figuranti e allestimenti fatti suoi. purché sia ben esplicitato negli exrif. anzi nei titoli di coda.
(ma come si fa a credere alla foto del lupo che salta la staccionata? è più 'reale' la foto che gira su fabebook della iena che ride con i denti umani)
certi fotografi dovrebbero seguire un bel master in moralità.

QUOTE(nikosimone @ Mar 5 2015, 10:31 PM) *
Credo che il paragone non sia calzante.
Giulio giustamente parlava di animali imbalsamati = falsi
Tu invece qui parli di animali veri ma "ammaestrati".

La differenza è la stessa tra fare un reportage con qualche "aggiustamento" (voi laggiù vi dispiacerebbe sedervi sulla panchina, e voi due passare di qua col cane?) piuttosto che ricreare in studio (magari anche in una nazione diversa) con attori e modelli una determinata situazione (che tra le altre cose poco c'entra con la città soggetto del reportage)

ci vorrebbe un word press per ogni foto di criceto in gabbia che si vede
nikosimone
Messaggio: #25
QUOTE(vz77 @ Mar 6 2015, 10:49 AM) *
cioè fatemi capire...
uno replica il quadro di rembrandt 'lezione di anatomia del dottor tulp' e c'è bisogno di un'indagine per capire che sono tutte scene teatrali montate ad hoc? ma qualcuno veramente crede minimamente alle scene familiari che ci mostrano i fotografi di coppie che litigano in cucina, obesi seduti illuminati da luce seicentesca? ma chi vogliamo prendere in giro? non c'è manco una delle bellissime foto di ute mahler che sembri davvero spontanea. forse una foto ogni cento dei reportage di viaggi dove si vedono famiglie che recitano le parti etc. a mio avviso, se le togliamo dall'ambito della scenografia teatrale, le foto in questione sono delle sole palesi. se poi la fotografia del wordpress deve prevedere la sezione fiction va bene. purché non vi partecipino (come in realtà succede da quasi sempre) fotografi che spacciano per realtà la scenette da loro costruite.
se poi sto fotografo c'ha pure i soldi per costruirsi e pagare figuranti e allestimenti fatti suoi. purché sia ben esplicitato negli exrif. anzi nei titoli di coda.
(ma come si fa a credere alla foto del lupo che salta la staccionata? è più 'reale' la foto che gira su fabebook della iena che ride con i denti umani)
certi fotografi dovrebbero seguire un bel master in moralità.
ci vorrebbe un word press per ogni foto di criceto in gabbia che si vede


beh se la foto del criceto è fatta per denunciare l'abuso di sperimentazione scientifica su quelle povere bestiole direi che è perfetto.

per come la vedo io il reportage è una cosa diversa da quello che descrivi tu:
http://www.valeriobispuri.it/reportage/jails-sud-america/

 
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