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"restaurare" Un Md-2, Motore Di Carica Per F2
formato delle viti e galvanometro
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togusa
Messaggio: #1
Sono entrato in possesso di un motore di carica MD-2, prima versione, insieme al suo pacco batterie MB-1.
Ovviamente si tratta di un esemplare usato ma perfettamente funzionante.

È in buono stato, senza grossi segni... con solo un paio di piccole sbeccature su un paio di spigoli.

Sto pensando di restaurarlo un po', sostituendo ad esempio alcune delle viti che sono un po' arrugginite.
Per farlo, mi occorre capire che formato sono queste viti, dato che non me ne intendo, per poterle acquistare nuove.
Le ho svitate per prendere qualche misura e da quello che vedo sono delle "flat head" o "pan head", di 4mm di lunghezza, con testa di circa 3mm di diametro, ma il passo non sono in grado di capirlo. Cercando in giro potrebbero essere delle M2... ma sicuramente mi sbaglio.

Qualcuno sarebbe in grado di aiutarmi?


Altra cosa.
Il galvanometro di test batterie non funziona.
Non da proprio segni di vita... nonostante le batterie siano sane (sono nuove) e il tutto funzioni perfettamente.
Così.. per curiosità... volevo capire se fosse fattibile la sistemazione, o che cosa potevo fare per capire se il galvanometro è morto o solo "addormentato".

In allegato, una foto di riferimento delle viti che vorrei sostituire, sono quelle indicate dalle frecce rosse.
la foto non è dell'esemplare in mio possesso, è solo un riferimento.

Messaggio modificato da togusa il Feb 19 2016, 02:48 PM
Anteprima(e) allegate
Immagine Allegata

 
buzz
Staff
Messaggio: #2
per restaurare a pieno qualsiasi apparecchiatura occorre averne la competenza e capacità.
Per la prima, è facile istruirsi tramite internet, la seconda la acquisisci con l'esperienza, ma di base devi avere una byuona dose di manualitrà.
Se ti accingi ad aprirlo, vuol dire che già ce k'hai. Fai delle foto per ricordarti le posizioni dei pezzi (non si sa mai!) e controlla il galvanometro innanzitutto che sia collegato elettricamente al circuito, e poi che funzioni, magari usando una piccola batteria per testarlo.
la misura delle viti è difficile da capire in foto, ma sono davvero rare da trovare,.
Io proverei in un negozio di ricambi per orologi. Alcune gioiellerie sono specializzate.
Si tratta di viti da 1 mm o poco più, ma con passo inglese (?) detto anche withworth, che ha misure in pollici. che poi è lo stesso passo di filettatura della vite sul fondello delle fotocamere.

un bel divertimento, insomma!
togusa
Messaggio: #3
La manualità ce l'ho... inoltre, al contrario dell'attrezzatura moderna, dove si tende ad incastrare le cose con le linguette, i vecchi componenti sono tutti in metallo, avvitati con viti in bella mostra, quindi non c'è pericolo di dimenticarsi una "linguetta" nascosta che puntualmente si spezza.quando tiri.

Per le viti, intanto ho cercato meglio, e potrebbero essere delle M1.6 o M1.4 (sono davvero piccole), da 4mm.... quindi la "sigla" sarebbe appunto M1.6x4 o M1.4x4.
Sulla baia con questa sigla se ne trovano in vendita molte, a pochi spiccioli (tipo 20 pezzi a 4$)... tutto sta però a capire la misura esatta, ma data la spesa irrisoria probabilmente varrebbe la pena di comperarne un po' di varie misure e trovare quelle giuste.
Penso anche che un ferramenta serio possa averle.
Le viti comunque sono il minore dei problemi... in realtà basta svitare le originali, pulirle e riverniciarle di nero.
Ma siccome io sono uno preciso...

Il galvanometro invece... quello può essere solo un cavo reciso o il pezzo defunto.

Comunque sì... è un bel divertimento. biggrin.gif
togusa
Messaggio: #4
Comunque, per chi fosse interessato, questo è "il pezzo" di cui parlo.

IPB Immagine

niklaudio77
Messaggio: #5
Supponendo che le viti siano passo M(metrico) occorre anche conoscere l'anno di fabbricazione perchè sono state adeguate alle norme ISO.Andare per tentativi il rischio di danno irreparabile è altissimo.L' ago del galvanometro dovrebbe avere una certa mobiltà gravitazionale ,prova a scuotere energicamente (senza batterie).
Ciao
togusa
Messaggio: #6
QUOTE(niklaudio77 @ Feb 26 2016, 11:10 PM) *
Supponendo che le viti siano passo M(metrico) occorre anche conoscere l'anno di fabbricazione perchè sono state adeguate alle norme ISO.Andare per tentativi il rischio di danno irreparabile è altissimo.L' ago del galvanometro dovrebbe avere una certa mobiltà gravitazionale ,prova a scuotere energicamente (senza batterie).
Ciao



L'ago del galvanometro, se agito il pacco batterie, balla un po' ... tipo bussola, quindi non è incantato (in effetti non avevo pensato a questa eventualità), però anche dopo averlo fatto poi rimane morto e non si muove.
Oggi provo a smontare il pacco batterie per vedere se qualche filo è scollegato.
togusa
Messaggio: #7
Ecco... una cosa da non fare mai quando si apre un congegno elettronico degli anni '70 è provare a tirare un filo per vedere se per caso è collegato bene, perché bene che vada la saldatura si spezza e il filo ti resta in mano.
Esattamente com'è successo a me un paio di ore fa. dry.gif

Fortunatamente sono molto paziente ed ostinato... perché le ultime due ore le ho passate a praticare microchirurgia cardiovascolare con un saldatore troppo grosso e dei fili troppo piccoli. Alla fine però ho risaldato il filo al suo posto e tutto è tornato alla normalità.

Tra l'altro... consiglierei di fare un esame psichiatrico a chi, negli anni '70, ha progettato il meccanismo a molla di ritorno dell'interruttore che dovrebbe attivare il galvanometro tester, perché è una vera e propria opera d'arte di masochismo elettromeccanico.
Ho passato la buona parte di mezz'ora solo a cercare di riassemblarlo al suo posto.

In tutto questo il galvanometro però è sempre morto.

Me ne farò una ragione.
buzz
Staff
Messaggio: #8
Non demordere. provalo collegandogli una pila e una resistenza .
Se la pila è scarica ancora meglio.
o se hai un tester, anche cinese, controlla lo stato della bobina del galvanometro, e con lo stesso, controlla che gli arrivi corrente.
non puoi fermarti per una quisquilia
mperdomi
Nikonista
Messaggio: #9
In officina, a volte, si esegue una brunitura di certi pezzi meccanici. Puoi recuperare le viti originali in questo modo: pulisci accuratamente la testa delle viti, in un piccolo contenitore di vetro versa pochi centilitri di olio per motori pulito, fai scaldare l'olio senza però farlo entrare in ebollizione perché potrebbe incendiarsi.
Tramite una piccola rete metallica introduci per circa 1 minuto le tue viti da brunire, poi toglile e lasciale raffreddare.
Puoi ripetere il procedimento alcune volte poi pulisci le viti con uno sgrassatore. Se operi bene dovrebbero essere di un bel nero brillante.
ATTENZIONE: il procedimento è valido solo per viti in ferro o acciaio ma non per viti in ottone.
Per il controllo del milliamperometro è necessario disporre di cognizioni e strumenti adeguati. NON applicare alcuna tensione (batteria) ai suoi terminali perché potresti distruggere lo strumento. Questi strumenti hanno una corrente fondo scala di pochi microA o al massimo di qualche mA per cui è facile distruggerli.
togusa
Messaggio: #10
Aprendo il pacco batterie, ho visto che il galvanometro è incollato in sede (mannaggia a loro) con una resina trasparente, probabilmente epossidica.
Tra l'altro questo è anche il motivo per cui non ho potuto estrarre la piastrina elettrica su cui erano saldati i fili per poterli risaldare più agevolmente, perché il galvanometro me lo impediva.
Ho provato a scalfire questa resina con il cacciavite (ha sorriso amichevolmente) e a scaldarla col saldatore (ha sogghignato facendo un po' di fumo e tanta puzza) ma non ha mollato la presa.
Non ho voluto insistere per non rovinare nulla.

Comunque ho visto che il galvanometro è collegato in parallelo direttamente al circuito di alimentazione, quindi riceve la stessa tensione che normalmente alimenta il motore, ed essendo alimentato da 10 batterie AA, di cui però ignoro gli accoppiamenti interni (ma dubito siano tutte in serie), sarà circa 4-5V.
Non ho un tester purtroppo.

@mperdomi, le viti sono per forza di ferro o acciaio non-inox perché arrugginiscono "rosso".
Proverò col tuo suggerimento.
mperdomi
Nikonista
Messaggio: #11
E' impossibile che sia collegato direttamente in parallelo all'alimentazione. Controlla bene e vedrai che ci sarà una resistenza di caduta o un circuito di controllo.
Sai che funzioni svolgeva lo strumento? Una o più funzioni?
togusa
Messaggio: #12
Se c'è una resistenza si trova dall'altra faccia della piastrina elettrica, quella a cui non posso accedere per colpa del galvanometro... perché da quella a me visibile non ce n'era nessuna. Oppure è all'interno del galvanometro stesso (il quale è un "pezzo unico" di metallo delle dimensioni di un ditale, senza viti o modi di accedere al suo interno).
Non ho purtroppo avuto l'istinto di fare una foto al circuito, ma ti assicuro che era molto molto semplice.
E adesso non ho proprio voglia di riaprirlo ancora per fotografarlo.
Già la prima volta ho rischiato di fulminare tutto e preferisco non ripetere l'esperienza. unsure.gif

camillobis
Messaggio: #13
Se ti consola ho lo stesso problema sull'MD4 .

Funziona tutto ma premendo il pulsantino test batterie i LED non si accendono ...

L'ho aperto due volte, sembra tutto ok, eppure...
 
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