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[DSLR] - Messa A Fuoco O Nitidezza ?
Variabili in essere...
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robyt
Messaggio: #26
QUOTE(gvaccari @ Aug 3 2005, 07:16 PM)
.......mi ha colpito molto la citazione della funzione di controllo dell'aberrazione cromatica di Capture !
Non sono riuscito a trovare nulla in merito sul manuale.
Puo' dare qualche dettaglio in piu' ?
Grazie,
*


Dai un'occhiata QUI
ciao.
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #27
Tolgo dall'evidenza la discussione che sembra essere passata di moda.

Spero che si riesca a risollevare quando in futuro risulterà necessario.

Giuseppe Maio
www.nital.it
Daniele R.
Messaggio: #28
E' curioso notare che non appena una discussione viene posta in evidenza, perda inevitabilmente di interesse. blink.gif Un vero peccato
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #29
QUOTE(Daniele R. @ Aug 9 2005, 03:44 PM)
E' curioso notare che non appena una discussione viene posta in evidenza, perda inevitabilmente di interesse.  blink.gif Un vero peccato
*


Sì... è davvero incredibile ma vero.
Cercheremo nel limite del possibile anche percorribili soluzioni.

Per ora constatiamo una realtà.

Giuseppe Maio
www.nital.it
salvatore_
Messaggio: #30
...

penso che sia anche il periodo ...
e mi spiego ... è estate e parecchi sono in vacanza ...
si ci sono cmq parecchi accessi ma vedo sempre gli stessi nomi ...
vedrete che ora che tutti torneranno a regime ritornerà di moda tutto !!!

...
robyt
Messaggio: #31
QUOTE(Giuseppe Maio @ Aug 9 2005, 04:29 PM)
Tolgo dall'evidenza la discussione che sembra essere passata di moda.

Spero che si riesca a risollevare quando in futuro risulterà necessario.

Giuseppe Maio
www.nital.it
*


Io l'avrei lasciata!
Il fatto che non vi siano stati ulteriori commenti significa solo che le spiegazioni date sono complete ed esaustive.
Ripensaci. wink.gif
Roberto
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #32
QUOTE(robyt @ Aug 9 2005, 09:16 PM)
...Il fatto che non vi siano stati ulteriori commenti significa solo che le spiegazioni date sono complete ed esaustive...
*


La sezione in evidenza è un po' troppo affollata.
Tra il bianco ed il nero abbiamo anche il grigio e noi lo pesiamo con precisione usando il densitometro...

Ho quindi linkato questa discussione a quella attualmente in evidenza.

Flusso di Lavoro per Matrimoni e..., RAW+JPG/Small/Normal come ideale ?

Compromesso accettabile ?

Grazie,

Giuseppe Maio
www.nital.it
studioraffaello
Messaggio: #33
chissa' perche'......
vedo tantissima gente che appena fatto uno scatto si precipita sul cursore dello zoom e via........al 200 300 per cento ed oltre.........a cercare difetti.....
che poi spesso diventano solo ..paranoie.......la storia del back focus......insegna....
robyt
Messaggio: #34
QUOTE(Giuseppe Maio @ Aug 10 2005, 09:52 AM)
Compromesso accettabile ?
*

Pollice.gif
mbfoto
Messaggio: #35
Il Fumo fa male! :-)
Ottimo esempio molto esplicativo.

maxbobo
Messaggio: #36
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 23 2005, 01:08 PM)
Alla luce delle discussioni nate sovente,

circa la messa a fuoco in genere intendo sottolineare alcune variabili emerse.
In una ottimale messa a fuoco sia essa fatta manualmente sia fatta dall'automatismo di messa a fuoco, ricerchiamo il punto di massima nitidezza ottenibile in quelle condizioni di luce, di diaframma e di obiettivo.

Molto spesso si vedono infatti confusi i due aspetti che concorrono assieme alla nitidezza percepita a monitor ma portata da cose diverse. L'autofocus della fotocamera può "solo" ricercare il punto di massima nitidezza ed i risultati visivi saranno influenzati dagli aspetti ottici (comprese le aberrazioni cromatiche più o meno marcate), dal tempo di posa (in digitale i tempi lunghi aggiungono il disturbo "Noise"), dal diaframma ed anche dall'eventuale presenza di micromosso che con risoluzioni ed ingrandimenti elevati diviene molto più visibile.

Per ciò che riguarda l'obiettivo divengono anche maggiormente percettibili eventuali disassamenti ottici che su obiettivi "caduti" o con giochi apportati dall'usura possono portare alla differente nitidezza distribuita sul fotogramma. Ecco perchè mi sono sempre dichiarato contrario sui filtri di protezione messi davanti alla lente frontale (che abbasano peraltro la nitidezza generale aggiungendo maggiori possibilità di riflessi ed abbassamento di contrasto).
In queste frasi ne faccio ovviamente una mera generalizzazione.

La messa a fuoco non può che operare su un solo asse (a parte obiettivi che consentono il basculaggio) e focheggiando su un ipotetico muro si potrà ottenere il "parallelismo perfetto" muro/sensore solo con un preciso e millimetrico allineamento ma anche solo se ogni lente dell'obiettivo risulta perfettamente perpendicolare all'asse ottico (o se si preferisce, parallela ai piani muro/sensore). Resta inteso che un qualunque obiettivo manifesta qualità superiori solo nel centro del fotogramma e producendo variabili in base al diaframma di lavoro.

Quanto sopra descritto non è causa del digitale e delle risoluzioni sempre più elevate in gioco ma cosa "normale" da sempre solo che in pellicola in pochi si accingevano a guardare i negativi al microscopio (con lo Zoom di Photoshop e le risoluzioni pari o superiori a 10MP si ottengono ingrandimenti da microscopio appunto). Con le risoluzioni in campo oggi divengono più visibili molti "limiti" o difetti ottici ma, come prima, visibili talvolta solo virtualmente o comunque solo ad ingrandimenti che un tempo non si richiedevano nemmeno al formato 24x36.

Poi si aggiungono le variabili digitali.

La nitidezza percepita è anche influenzata dal formato di salvataggio usato e dal "motore" di costruzione file. In allegato troverete un file gif (per ottenere la compressione colore ma non il dettaglio che resta tale come in un tiff). A parità di obiettivo e quindi di scatto possiamo ottenere nitidezze diverse. Noterete che un jpeg ottenuto in Nikon Capture da un RAW, potrà essere più nitido di un jpeg "on-camera" anche adottando le stesse impostazioni di nitidezza. Nikon Capture permette anche maggiori nitidezze grazie alla preziosa funzione di controllo aberrazioni cromatiche che "elimina" il "problema" alla radice e cioè rimuovendo lo sfalsamento cromatico anche minimo, prima della costruzione immagine.

Nel file allegato si nota anche palesemente quanto il diaframma influisca sulla nitidezza percepita oltre che, ovviamente, sulla profondità di campo.

Giuseppe Maio
www.nital.it

PS: suggerisco di scaricare l'allegato e visionarlo al 100% con un monitor impostato sulla sua risoluzione nativa. Faccio notare che visionando a monitor (a 72 dpi circa quindi) al 100% un file di una D2x corrisponde a vederne i particolari di una ipotetica stampa di un metro per un metro e mezzo.
*




Grazie dei consigli

Max grazie.gif grazie.gif
franco.canacci
Messaggio: #37
QUOTE(Fabio Blanco @ Jul 25 2005, 01:04 PM)
Nello scatto, su allegato, si può notare come la percezione di nitidezza nella foto sia appena avanti al soggetto preso come riferimento (il colombo).

Lo stesso scatto con una macchina con una quantità di pixel a disposizione inferiore avrebbe esteso la zona di percezione della nitidezza anche al colombo preso come punto di riferimento dell'AF.

Il sistema AF al contrario di noi non è percettivo, ma oggettivo: ecco perchè la stessa ottica ci può dare rese diverse se utilizzati su corpi diversi (parlando di digitale). Corpi professionali implicano estreme conoscenze del mezzo proprio per non attribuire comportamenti e rese ai "veri colpevoli".

P.s. ATTENZIONE a volte i "veri colpevoli" siamo noi.
*




grazie.gif Grazie Maio come sempre mi fai capire molte cose, in passato mi sono lamentato del 20-2,8 D. con D70 mi devo rimangiare le parole, la colpa è soprattutto della mia poca esperienza, continuerò a seguirvi, è interessante i vostri consigli grazie Maio. grazie.gif grazie.gif grazie.gif Franco Moschino
lucaoms
Messaggio: #38
QUOTE(Falcon58 @ Jul 23 2005, 01:53 PM)
Concordo con Daniele e Boscacci, riguardo il mettere la discussione in evidenza; hai visto mai che certe discussioni non nascano più?Grazie Beppe per l'accuratezza con cui, come sempre hai affrontato l'argomento.

Ciao

Luciano
*


grazie.gif
madfab
Messaggio: #39
.... ebbene!! .... se avevo ancora dubbi (più che altro economici) sull'acquisto di Nikon Capture la relazione, sempre precisa e chirificatrice dell'ing Maio, ritengo li abbia fugati. Quindi chiudere gli occhi sugli euro da spendere e avanti con l'acquisto del software. Ma in che misura i filtri di protezione possono inficiare la qualità dell'immagine?
bianchiandrea75
Messaggio: #40
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 23 2005, 01:08 PM)
Alla luce delle discussioni nate sovente,

circa la messa a fuoco in genere intendo sottolineare alcune variabili emerse.
In una ottimale messa a fuoco sia essa fatta manualmente sia fatta dall'automatismo di messa a fuoco, ricerchiamo il punto di massima nitidezza ottenibile in quelle condizioni di luce, di diaframma e di obiettivo.

Molto spesso si vedono infatti confusi i due aspetti che concorrono assieme alla nitidezza percepita a monitor ma portata da cose diverse. L'autofocus della fotocamera può "solo" ricercare il punto di massima nitidezza ed i risultati visivi saranno influenzati dagli aspetti ottici (comprese le aberrazioni cromatiche più o meno marcate), dal tempo di posa (in digitale i tempi lunghi aggiungono il disturbo "Noise"), dal diaframma ed anche dall'eventuale presenza di micromosso che con risoluzioni ed ingrandimenti elevati diviene molto più visibile.

Per ciò che riguarda l'obiettivo divengono anche maggiormente percettibili eventuali disassamenti ottici che su obiettivi "caduti" o con giochi apportati dall'usura possono portare alla differente nitidezza distribuita sul fotogramma. Ecco perchè mi sono sempre dichiarato contrario sui filtri di protezione messi davanti alla lente frontale (che abbasano peraltro la nitidezza generale aggiungendo maggiori possibilità di riflessi ed abbassamento di contrasto).
In queste frasi ne faccio ovviamente una mera generalizzazione.

La messa a fuoco non può che operare su un solo asse (a parte obiettivi che consentono il basculaggio) e focheggiando su un ipotetico muro si potrà ottenere il "parallelismo perfetto" muro/sensore solo con un preciso e millimetrico allineamento ma anche solo se ogni lente dell'obiettivo risulta perfettamente perpendicolare all'asse ottico (o se si preferisce, parallela ai piani muro/sensore). Resta inteso che un qualunque obiettivo manifesta qualità superiori solo nel centro del fotogramma e producendo variabili in base al diaframma di lavoro.

Quanto sopra descritto non è causa del digitale e delle risoluzioni sempre più elevate in gioco ma cosa "normale" da sempre solo che in pellicola in pochi si accingevano a guardare i negativi al microscopio (con lo Zoom di Photoshop e le risoluzioni pari o superiori a 10MP si ottengono ingrandimenti da microscopio appunto). Con le risoluzioni in campo oggi divengono più visibili molti "limiti" o difetti ottici ma, come prima, visibili talvolta solo virtualmente o comunque solo ad ingrandimenti che un tempo non si richiedevano nemmeno al formato 24x36.

Poi si aggiungono le variabili digitali.

La nitidezza percepita è anche influenzata dal formato di salvataggio usato e dal "motore" di costruzione file. In allegato troverete un file gif (per ottenere la compressione colore ma non il dettaglio che resta tale come in un tiff). A parità di obiettivo e quindi di scatto possiamo ottenere nitidezze diverse. Noterete che un jpeg ottenuto in Nikon Capture da un RAW, potrà essere più nitido di un jpeg "on-camera" anche adottando le stesse impostazioni di nitidezza. Nikon Capture permette anche maggiori nitidezze grazie alla preziosa funzione di controllo aberrazioni cromatiche che "elimina" il "problema" alla radice e cioè rimuovendo lo sfalsamento cromatico anche minimo, prima della costruzione immagine.

Nel file allegato si nota anche palesemente quanto il diaframma influisca sulla nitidezza percepita oltre che, ovviamente, sulla profondità di campo.

Giuseppe Maio
www.nital.it

PS: suggerisco di scaricare l'allegato e visionarlo al 100% con un monitor impostato sulla sua risoluzione nativa. Faccio notare che visionando a monitor (a 72 dpi circa quindi) al 100% un file di una D2x corrisponde a vederne i particolari di una ipotetica stampa di un metro per un metro e mezzo.
*


Grazie per l'esauriente spiegazione
ClaudioGambelli
Messaggio: #41
Grazie Di Maio.
Avevo fatto revisionare la D70 per apparenti problemi di messa a fuoco.
Alla percezione di messa a fuoco perfetta nel mirino si contrapponeva una scarsa messa a fuoco quando aprivo con PS il file a "pixel reali".
Credo di aver avuto una risposta alle mie perplessita di messa a fuoco.
claudio
Luix90
Messaggio: #42
Si parla spesso di risoluzione Nativa del monitor io uso un lacie IV 19pollici ctr ma sul manuale non fa riferimento alla risoluzione nativa mi sapete dire voi come la devo impostare?
robyt
Messaggio: #43
Normalmente è la risoluzione massima -non interlacciata- supportata dal monitor.
Luix90
Messaggio: #44
E quindi per il mio monitor????
Attualmente sto usando 1600x1200 , anche il supporto tecnico Lacie non è stato chiaro dicendo che la risoluzione nativa non serve per i monitor CRT ma solo per gli LCD, sarà vero?
robyt
Messaggio: #45
Per gli LCD è indispensabile utilizzare la massima risoluzione (nativa) pena l'interpolazione dei pixel e una visione pessima.
I CRT sono più tolleranti ma anche questi hanno una risoluzione "privilegiata".
Il tuo monitor può lavorare sino alla risoluzione di 1920x1440. Se il manuale non riporta una risoluzione preferenziale puoi fare qualche prova. wink.gif

Credo che siamo un pò O.T.
Se hai altre domande puoi aprire un nuovo 3d.
ciao
paolo.torrielli@tiscali.it
Messaggio: #46
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 23 2005, 01:08 PM)
Alla luce delle discussioni nate sovente,

circa la messa a fuoco in genere intendo sottolineare alcune variabili emerse.
In una ottimale messa a fuoco sia essa fatta manualmente sia fatta dall'automatismo di messa a fuoco, ricerchiamo il punto di massima nitidezza ottenibile in quelle condizioni di luce, di diaframma e di obiettivo.

Molto spesso si vedono infatti confusi i due aspetti che concorrono assieme alla nitidezza percepita a monitor ma portata da cose diverse. L'autofocus della fotocamera può "solo" ricercare il punto di massima nitidezza ed i risultati visivi saranno influenzati dagli aspetti ottici (comprese le aberrazioni cromatiche più o meno marcate), dal tempo di posa (in digitale i tempi lunghi aggiungono il disturbo "Noise"), dal diaframma ed anche dall'eventuale presenza di micromosso che con risoluzioni ed ingrandimenti elevati diviene molto più visibile.

Per ciò che riguarda l'obiettivo divengono anche maggiormente percettibili eventuali disassamenti ottici che su obiettivi "caduti" o con giochi apportati dall'usura possono portare alla differente nitidezza distribuita sul fotogramma. Ecco perchè mi sono sempre dichiarato contrario sui filtri di protezione messi davanti alla lente frontale (che abbasano peraltro la nitidezza generale aggiungendo maggiori possibilità di riflessi ed abbassamento di contrasto).
In queste frasi ne faccio ovviamente una mera generalizzazione.

La messa a fuoco non può che operare su un solo asse (a parte obiettivi che consentono il basculaggio) e focheggiando su un ipotetico muro si potrà ottenere il "parallelismo perfetto" muro/sensore solo con un preciso e millimetrico allineamento ma anche solo se ogni lente dell'obiettivo risulta perfettamente perpendicolare all'asse ottico (o se si preferisce, parallela ai piani muro/sensore). Resta inteso che un qualunque obiettivo manifesta qualità superiori solo nel centro del fotogramma e producendo variabili in base al diaframma di lavoro.

Quanto sopra descritto non è causa del digitale e delle risoluzioni sempre più elevate in gioco ma cosa "normale" da sempre solo che in pellicola in pochi si accingevano a guardare i negativi al microscopio (con lo Zoom di Photoshop e le risoluzioni pari o superiori a 10MP si ottengono ingrandimenti da microscopio appunto). Con le risoluzioni in campo oggi divengono più visibili molti "limiti" o difetti ottici ma, come prima, visibili talvolta solo virtualmente o comunque solo ad ingrandimenti che un tempo non si richiedevano nemmeno al formato 24x36.

Poi si aggiungono le variabili digitali.

La nitidezza percepita è anche influenzata dal formato di salvataggio usato e dal "motore" di costruzione file. In allegato troverete un file gif (per ottenere la compressione colore ma non il dettaglio che resta tale come in un tiff). A parità di obiettivo e quindi di scatto possiamo ottenere nitidezze diverse. Noterete che un jpeg ottenuto in Nikon Capture da un RAW, potrà essere più nitido di un jpeg "on-camera" anche adottando le stesse impostazioni di nitidezza. Nikon Capture permette anche maggiori nitidezze grazie alla preziosa funzione di controllo aberrazioni cromatiche che "elimina" il "problema" alla radice e cioè rimuovendo lo sfalsamento cromatico anche minimo, prima della costruzione immagine.

Nel file allegato si nota anche palesemente quanto il diaframma influisca sulla nitidezza percepita oltre che, ovviamente, sulla profondità di campo.

Giuseppe Maio
www.nital.it

PS: suggerisco di scaricare l'allegato e visionarlo al 100% con un monitor impostato sulla sua risoluzione nativa. Faccio notare che visionando a monitor (a 72 dpi circa quindi) al 100% un file di una D2x corrisponde a vederne i particolari di una ipotetica stampa di un metro per un metro e mezzo.
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Grazie di aver fatto maggiore chiarezza, credo di aver compreso perchè mi ero sentito scoraggiato dai primi risultati con la d200, siccome ho un sensore più definito sono corso subito a ingrandire e effettivamente ho notato una mancanza di nitidezza proprio per tutti questi motivi. Già con la D-100 notando di più il mosso avevo iniziato ad usare il 70-200 sempre con il monopiede, poi sempre con il digitale ho scoperto che avevo un obiettivo oramai compromesso nella qualità da 10 anni di uso intenso. E' probabile che sia il mosso il mio principale problema di nitidezza e non l'autofocus. Da 2 settimane comunque avevo già capito di dover togliere tutti i filtri dagli obiettivi perchè con il filtro avvitato non potevo proprio
pretendere dai miei obiettivil a qualità che avrei desiderato .
earlybird
Messaggio: #47
A quanto specificato da Maio, vorrei aggiungere qualche riflessione sulle possibilità di escursione del fuoco, da non confondere con la profondità di campo, nel mondo digitale.
Rispetto alla pellicola, il CCD non perdona una posizione di fuoco al di fuori della escursione permessa: pena un "ovattamento" delle immagini e una drastica caduta del contrasto.
A quanto ammonta l'escursione del fuoco nelle nostre macchine?
E'meglio chiarire, prima di tutto, cosa si intende per escursione del fuoco: è quello spazio, equamente diviso, al davanti e dietro la posizione ottimale, nel quale un punto luminoso mantiene le dimensioni e il valore ADU (in soldoni il valore che leggiamo nel singolo pixel) della posizione ottimale.
Ci sono due formule per calcolare questa escursione: una tiene conto della lunghezza d'onda della luce, l'altra, più empirica, tiene conto del rapporto focale e delle dimensioni del pixel. Quest'ultima recita che:
escursione (in micron) = F * dimensione del pixel.
Esempio, per un pixel di 8 micron di lato risulta che:
A F=2 l'escursione possibile è 2*8=16 micron, a F=8 risulta 64 micron e così via.
Tale formula è valida per la lunghezza d'onda del verde: per il rosso possiamo calcolare un'escursione del 20% superiore, per il blu una del 20% inferiore.

Commenti:
- la formula dice che l'escursione è legata in maniera direttamente proporzionale alle dimensioni del pixel, e non alle dimensioni del ccd o alla lunghezza focale dell'obiettivo. Coloro che, quindi, hanno pochi istanti a disposizione per catturare un'immagine irripetibile è bene che scelgano macchine dotate di CCD con pixel grandi. In studio o in laboratorio è bene scegliere obiettivi con grandi ghiere di messe a fuoco e altissime qualità meccaniche, non solo ottiche: nel valutare le immagini scegliere quelle che nel punto di fuoco prescelto presentino i più alti valori numerici nel pixel (a parità di esposizione ecc ecc)
- non fidatevi solo della valutazione visiva a monitor: chi usa il digitale in campo professionale ha un solo modo per valutare un fuoco perfetto: il valore del pixel nel campo interessato. Questa riflessione apre il campo al campionamento: ma questo è un altro discorso.

Grazie a tutti per l'attenzione, sperando di essere stato utile.

Enzo Franchini


giampiv60
Messaggio: #48
Bene, perchè non riesco a convertire (Capture 4.3) uno scatto NEF in JPG ? Non Basta opzionare salva con nome e scegliere il formato JPG? Sto impazzendo!!!
robyt
Messaggio: #49
QUOTE(giampiv60 @ Jan 29 2006, 12:12 PM)
Bene, perchè non riesco a convertire (Capture 4.3) uno scatto NEF in JPG ?
*


Se ci spieghi quali difficoltà incontri forse ti si può aiutare. wink.gif
giampiv60
Messaggio: #50
QUOTE(robyt @ Jan 29 2006, 03:34 PM)
Se ci spieghi quali difficoltà incontri forse ti si può aiutare. wink.gif
*


Problema risolto. Credo l'hard disk pieno non permetteva a Capture di ultimare la conversione in JPG. Ho librerato un po' di memoria ed ora si ottengono file JPG da NEF. Grazie
 
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