Buongiorno a tutti, ho iniziato a fotografare intorno ai 10 anni, a 14 anni imparavo i rudimenti della camera oscura mentre frequentavo l'Istituto Statale D'Arte di Firenze, all'epoca (1979) covo di brigatisti e perditempo. Quindi ad oggi sono 42 anni che faccio fotografie, ed ancora fai delle foto così brutte? vi domanderete, purtroppo sì, vi risponderò, ma questo non c'entra niente, era solo una presentazione di quello che vedo io.
Io vedo in bianco e nero, nel senso che i colori li percepisco tutti e non sono daltonico, ma per me la luce illumina tuto in BN, la macchina fotografica digitale è settata perennemente in BN ma scatto in raw perché qualcuno poi mi chiede le foto a colori, solo se devo uso il colore dall'inizio.
Anch'io ritengo la stampa ai sali d'argento superiore a quella digitale, spruzzare inchiostro non è uguale ad ossidare dei minerali. Ho fatto tante stampe da digitale in BN e se riguardo quelle su Oriental o Ilford baritate, il confronto non c'è, a livello qualitativo. E' un'altra pasta, un'altra profondità, un'altra gamma di toni ma magari non ho trovato io un buon stampatore in digitale. Qualcuno citava Salgado e lo cito anch'io, anche lui scatta in digitale e le stampe che vengono prodotte dai suoi file sono fantastiche, totalmente confondibili con quelle analogiche, quindi? Quindi ritengo che la materia vada sempre conosciuta fino in fondo, da ragazzo passavo le nottate in camera oscura, oggi con poche ore di PP si realizzano le stesse immagini, personalmente non faccio in digitale ciò che la camera oscura non mi permetteva di fare, o cio che io non sapevo fare. L'importante alla fine è produrre belle immagini.
C.