QUOTE(nonnoGG @ Jan 4 2007, 08:54 AM)
Si può fare di tutto ...
NON si può fare di tutto. Bisogna fare attenzione alla vignettatura.
Ad esempio, il 50/1.8 serie-E rovesciato sull' AI 200/4 va alla grande per foto con ingrandimento 4X (che è appunto il rapporto tra le focali, 200/50 = 4). Se lo rovesciamo sul Micro-Nikkor 200/4 IF vignetta. Quindi dipende dalle specifiche combinazioni tra obiettivo principale e obiettivo rovesciato.
Il 200/4 AI col 50/1.8 rovesciato consente di fare cose di questo tipo:
Un obiettivo rovesciato funziona come una lente addizionale potente ed etremamente corretta. Va usato a tutta apertura. La qualità ai bordi cala sempre, ma in immagini come quella da me postata l'effetto si nota meno.
Gli obiettivi si possono rovesciare anche su una Coolpix. Ne ho parlato in
questo articolo.
Per chi avesse voglia di approfondire l'argomento macrofotografia, segnalo il tutorial (ora anche in italiano) che ho nel
mio sito. Basta cliccare su "Close-up" nel menù verticale. Non costa niente. Solo il tempo di leggerlo
Ciao,
Riccardo
www.naturephoto.itP.S.: sorprendentemente, si possono fare cose molto interessanti coll'economico zoom AF 35-70/3.3-4.5 rovesciato con una lente addizionale Nikon ... ne parlo sempre nel mio sito,
qui.
QUOTE(sennmarco @ Jan 4 2007, 11:19 AM)
Non so se la domanda è scema, spero di no. Dato che l'accoppiamento avviene solo attraverso le due filettature ovviamente posso metterci davanti anche il mio vecchio Yashica non AF 28mm??? L'obiettivo invertito si usa a diaframma tutto aperto? Quanto si perde di luminosità? Funziona anche sul mio 18-70? Ok prendo fiato...
Risposte:
1) sì, a meno di vignettature da verificare in base alle specifiche combinazioni;
2) sì
3) è come una lente addizionale. Ergo ...
4) da provare; nulla vieta un test ...
Saluti,
Riccardo
www.naturephoto.itQUOTE(apeschiera @ Jan 4 2007, 06:49 PM)
Ma la qualita' come e'? C'e' molta vignettatura (o caduta di luce ai bordi?).
A parte fare esperimenti, ne vale la pena da un punto di vista qualitativo?
La foto che ho postato sopra è stata pubblica nel portfolio a me dedicato all'interno del libro "The Best of Nature Photography" (di J. Bidner & M. Wegner, Amherst Media Inc., Buffalo, NY, USA, 2003) poi tradotto in Italiano dall'Editrice Reflex col titolo "Foto&Natura: gli specialisti raccontano".
Ho risposto alla tua domanda?
Messaggio modificato da Tramonto il Jan 4 2007, 07:40 PM