i spieghi ma parti da un riferimento sbagliato.
Sia la scala maggiore che la scala minore hanno nel loro interno gli accordi maggiori o minori a seconda del grado.
Se poi oltre la triade aggiungi la quarta nota avrai anche i diminuiti e i semidiminuiti,
La settima aumentata, come ti ha detto albe, la distingui facilmente dalla distanza con l'ottava.
A parte che poi ad orecchio (che tutti i musicisti dovrebbero avere!) la senti immediatamente.
Messaggio modificato da buzz il Mar 5 2021, 01:18 PM
Sia la scala maggiore che la scala minore hanno nel loro interno gli accordi maggiori o minori a seconda del grado.
Se poi oltre la triade aggiungi la quarta nota avrai anche i diminuiti e i semidiminuiti,
La settima aumentata, come ti ha detto albe, la distingui facilmente dalla distanza con l'ottava.
A parte che poi ad orecchio (che tutti i musicisti dovrebbero avere!) la senti immediatamente.
Messaggio modificato da buzz il Mar 5 2021, 01:18 PM
Esatto. Devi studiare le scale modali, diventa tutto molto più chiaro.
Così scopri che quando suoni un Do minore questo in realtà non è altro che un pezzo di scala del Mib maggiore.
Primo esperimento da fare: suona una scala di do maggiore da do a do e poi suona la stessa scala da re a re (diventa una scala dorica) e il discorso prenderà forma!
Così scopri che quando suoni un Do minore questo in realtà non è altro che un pezzo di scala del Mib maggiore.
Primo esperimento da fare: suona una scala di do maggiore da do a do e poi suona la stessa scala da re a re (diventa una scala dorica) e il discorso prenderà forma!
i spieghi ma parti da un riferimento sbagliato.
Sia la scala maggiore che la scala minore hanno nel loro interno gli accordi maggiori o minori a seconda del grado.
Se poi oltre la triade aggiungi la quarta nota avrai anche i diminuiti e i semidiminuiti,
La settima aumentata, come ti ha detto albe, la distingui facilmente dalla distanza con l'ottava.
A parte che poi ad orecchio (che tutti i musicisti dovrebbero avere!) la senti immediatamente.
Sia la scala maggiore che la scala minore hanno nel loro interno gli accordi maggiori o minori a seconda del grado.
Se poi oltre la triade aggiungi la quarta nota avrai anche i diminuiti e i semidiminuiti,
La settima aumentata, come ti ha detto albe, la distingui facilmente dalla distanza con l'ottava.
A parte che poi ad orecchio (che tutti i musicisti dovrebbero avere!) la senti immediatamente.
Che la senti o no non mi importa. Quello che metto in dubbio é il modo in cui si dà il NOME agli accordi, che in questo caso specifico non mi sembra affatto logico. A te sì? Problema tuo, a me no, e per i motivi che ho spiegato.
Per me non ha alcun senso cambiare gli "assi di riferimento". Se sono accordi maggiori, l'asse di riferimento (anche per dare il nome) é LOGICAMENTE la scala maggiore. Idem per gli accordi minori, l'asse di riferimento é la scala minore. Se invece il riferimento devono essere gli intervalli (qualcuno sostiene che un accordo di settima é fatto da 4 note separate ognuno da un intervallo di terza), non é che cambi gran ché... Che poi bisogna vedere se é una terza minore o maggiore, se siamo a un "intervallo di terza a partire dalla nota in questione" o "all'interno della scala di riferimento", eccetera... Ma anche così, l'accordo di Do 7^ continua ad essere Do Mi Sol Si, e non Si b. E il discorso su "Do 7 diverso da Do maggiore 7, perché?" rimane esattamente lo stesso.
Quello che metto in discussione é la "logica" soggiacente alla convenzione con la quale si denominano gli accordi.
Esatto. Devi studiare le scale modali, diventa tutto molto più chiaro.
Così scopri che quando suoni un Do minore questo in realtà non è altro che un pezzo di scala del Mib maggiore.
Primo esperimento da fare: suona una scala di do maggiore da do a do e poi suona la stessa scala da re a re (diventa una scala dorica) e il discorso prenderà forma!
Così scopri che quando suoni un Do minore questo in realtà non è altro che un pezzo di scala del Mib maggiore.
Primo esperimento da fare: suona una scala di do maggiore da do a do e poi suona la stessa scala da re a re (diventa una scala dorica) e il discorso prenderà forma!
Questo lo so, ma non c'entra una beata con la convenzione di denominazione degli accordi
Questo lo so, ma non c'entra una beata con la convenzione di denominazione degli accordi
Sigle?
Per capirci sul discorso
C = Do maggiore, C7 = Do settima, Cmaj7 = Do maggiore settima aumentata, Cmaj5b = Do maggiore 7 aumentata con la quinta diminuita, Csus4 = Do sospeso perchè al posto della terza suoni la quarta, C/G = suoni un accordo di DO con il basso in SOL, Cdim = DO diminuito, ecc.
In questo senso? Ognuna di queste sigle ha un nesso con il grado della scala di riferimento.
Sigle?
Per capirci sul discorso
C = Do maggiore, C7 = Do settima, Cmaj7 = Do maggiore settima aumentata, Cmaj5b = Do maggiore 7 aumentata con la quinta diminuita, Csus4 = Do sospeso perchè al posto della terza suoni la quarta, C/G = suoni un accordo di DO con il basso in SOL, Cdim = DO diminuito, ecc.
In questo senso? Ognuna di queste sigle ha un nesso con il grado della scala di riferimento.
Per capirci sul discorso
C = Do maggiore, C7 = Do settima, Cmaj7 = Do maggiore settima aumentata, Cmaj5b = Do maggiore 7 aumentata con la quinta diminuita, Csus4 = Do sospeso perchè al posto della terza suoni la quarta, C/G = suoni un accordo di DO con il basso in SOL, Cdim = DO diminuito, ecc.
In questo senso? Ognuna di queste sigle ha un nesso con il grado della scala di riferimento.
Sì, in questo senso. Cmaj7, per me, é e DEVE essere chiamato C7, perché é quello che ha la "vera" settima [della scala] maggiore. Quello che tu chiami C7 dovrebbe essere "Do maggiore settima diminuita", perché ha il Si b... La sigla dimmela tu . Forse C7dim. La 7 aumentata nella scala di C maggiore é di nuovo C, quindi non ha senso proprio.
Tu mi stai enumerando le CONVENZIONI co le quali si costruiscono le sigle, e io dico (e secondo me dimostro anche) che, usando la scala maggiore o minore come "asse di riferimento", non hanno senso.
In altre parole:
1 2 3 4 5 6 7
C D E F G A B
Per cui C7 = 1 3 5 7, ovvero C E G B, non Bb
Messaggio modificato da davidebaroni il Mar 5 2021, 02:57 PM
Sì, in questo senso. Cmaj7, per me, é e DEVE essere chiamato C7, perché é quello che ha la "vera" settima [della scala] maggiore. Quello che tu chiami C7 dovrebbe essere "Do maggiore settima diminuita", perché ha il Si b... La sigla dimmela tu . Forse C7dim. La 7 aumentata nella scala di C maggiore é di nuovo C, quindi non ha senso proprio.
Tu mi stai enumerando le CONVENZIONI co le quali si costruiscono le sigle, e io dico (e secondo me dimostro anche) che, usando la scala maggiore o minore come "asse di riferimento", non hanno senso.
In altre parole:
1 2 3 4 5 6 7
C D E F G A B
Per cui C7 = 1 3 5 7, ovvero C E G B, non Bb
Tu mi stai enumerando le CONVENZIONI co le quali si costruiscono le sigle, e io dico (e secondo me dimostro anche) che, usando la scala maggiore o minore come "asse di riferimento", non hanno senso.
In altre parole:
1 2 3 4 5 6 7
C D E F G A B
Per cui C7 = 1 3 5 7, ovvero C E G B, non Bb
Va beh, allora perché usare C e Cm Si potrebbero chiamare C e C3b
Va beh, allora perché usare C e Cm Si potrebbero chiamare C e C3b
...Adesso dimmi le note di C1P8 e C3PO
A parte gli scherzi, avrebbe più senso che chiamare C7 un accordo "maggiore" che ha la settima MINORE e Cmaj7 quello che é di fatto l'accordo maggiore di settima (secondo la scala di riferimento)...
...Adesso dimmi le note di C1P8 e C3PO
A parte gli scherzi, avrebbe più senso che chiamare C7 un accordo "maggiore" che ha la settima MINORE e Cmaj7 quello che é di fatto l'accordo maggiore di settima (secondo la scala di riferimento)...
A parte gli scherzi, avrebbe più senso che chiamare C7 un accordo "maggiore" che ha la settima MINORE e Cmaj7 quello che é di fatto l'accordo maggiore di settima (secondo la scala di riferimento)...
Ecco le note dei due robot: @#]@#.#[]
Comunque la maggiore/minore è solo la terza, la settima è naturale o aumentata, così come la quinta può essere diminuita o aumentata.
Quindi non c'è tutto sto conflitto alla fine.
La notazione italiana aiuterebbe: DO DOmin DO7 DO7+ non creano dubbi!
Messaggio modificato da albe62 il Mar 5 2021, 04:10 PM
Ecco le note dei due robot: @#]@#.#[]
Comunque la maggiore/minore è solo la terza, la settima è naturale o aumentata, così come la quinta può essere diminuita o aumentata.
Quindi non c'è tutto sto conflitto alla fine.
La notazione italiana aiuterebbe: DO DOmin DO7 DO7+ non creano dubbi!
Comunque la maggiore/minore è solo la terza, la settima è naturale o aumentata, così come la quinta può essere diminuita o aumentata.
Quindi non c'è tutto sto conflitto alla fine.
La notazione italiana aiuterebbe: DO DOmin DO7 DO7+ non creano dubbi!
Li creano eccome, invece, perché il "7+" fa pensare che la 7^ vada aumentata di un semitono, mentre invece é la 7^ della scala maggiore e basta.
Ableton é leggermente più chiaro, chiama l'accordo "Do settima maggiore", anziché "maggiore settima", e ha un sacco di senso.
E poi chiama "Do minore settima" la stessa cosa fatta sulla scala minore .
Quindi fino qui Ableton sembra essere il più chiaro. Non ho ancora visto le pagine relative a "C7" cioé triade di C maggiore con la settima della scala minore...
Ma se mantiene la stessa logica, dovrebbe chiamarsi "Do settima minore" (e non "minore settima", che implicherebbe il riferimento alla scala minore)...
Ma per suonare un DO 13 9- sulla chitarra quante dita ci vogliono?
Che la senti o no non mi importa. Quello che metto in dubbio é il modo in cui si dà il NOME agli accordi, che in questo caso specifico non mi sembra affatto logico. A te sì? Problema tuo, a me no, e per i motivi che ho spiegato.
Per me non ha alcun senso cambiare gli "assi di riferimento". Se sono accordi maggiori, l'asse di riferimento (anche per dare il nome) é LOGICAMENTE la scala maggiore. Idem per gli accordi minori, l'asse di riferimento é la scala minore. Se invece il riferimento devono essere gli intervalli (qualcuno sostiene che un accordo di settima é fatto da 4 note separate ognuno da un intervallo di terza), non é che cambi gran ché... Che poi bisogna vedere se é una terza minore o maggiore, se siamo a un "intervallo di terza a partire dalla nota in questione" o "all'interno della scala di riferimento", eccetera... Ma anche così, l'accordo di Do 7^ continua ad essere Do Mi Sol Si, e non Si b. E il discorso su "Do 7 diverso da Do maggiore 7, perché?" rimane esattamente lo stesso.
Quello che metto in discussione é la "logica" soggiacente alla convenzione con la quale si denominano gli accordi.
Per me non ha alcun senso cambiare gli "assi di riferimento". Se sono accordi maggiori, l'asse di riferimento (anche per dare il nome) é LOGICAMENTE la scala maggiore. Idem per gli accordi minori, l'asse di riferimento é la scala minore. Se invece il riferimento devono essere gli intervalli (qualcuno sostiene che un accordo di settima é fatto da 4 note separate ognuno da un intervallo di terza), non é che cambi gran ché... Che poi bisogna vedere se é una terza minore o maggiore, se siamo a un "intervallo di terza a partire dalla nota in questione" o "all'interno della scala di riferimento", eccetera... Ma anche così, l'accordo di Do 7^ continua ad essere Do Mi Sol Si, e non Si b. E il discorso su "Do 7 diverso da Do maggiore 7, perché?" rimane esattamente lo stesso.
Quello che metto in discussione é la "logica" soggiacente alla convenzione con la quale si denominano gli accordi.
No, un accordo resta tale indipendentemente dalla scala di riferimento.
io suono un do7 che sarà sempre un do7 sia che sei in una scala che su un'altra.
E poi la teoria musicale non l'ho inventata io. Il problema non è né mio né tuo.
Se hai argomenti per contestarla puoi sempre rivoluzionare tutti gli studi musicali del mondo.
Sarebbe un ottimo scoop.
Per questo serve usare tutte sei a parte il pollice che resta sotto al manico.
Oppure usi i trucchi comuni: non suoni la quinta che è "scontata" e l'orecchio se la aspetta comunque, e suoni le altre note significative.
A volte nemmeno la fondamentale è importante, dato che poi la suona il basso.
No, un accordo resta tale indipendentemente dalla scala di riferimento.
io suono un do7 che sarà sempre un do7 sia che sei in una scala che su un'altra.
E poi la teoria musicale non l'ho inventata io. Il problema non è né mio né tuo.
Se hai argomenti per contestarla puoi sempre rivoluzionare tutti gli studi musicali del mondo.
Sarebbe un ottimo scoop.
Oppure usi i trucchi comuni: non suoni la quinta che è "scontata" e l'orecchio se la aspetta comunque, e suoni le altre note significative.
A volte nemmeno la fondamentale è importante, dato che poi la suona il basso.
io suono un do7 che sarà sempre un do7 sia che sei in una scala che su un'altra.
E poi la teoria musicale non l'ho inventata io. Il problema non è né mio né tuo.
Se hai argomenti per contestarla puoi sempre rivoluzionare tutti gli studi musicali del mondo.
Sarebbe un ottimo scoop.
Oppure usi i trucchi comuni: non suoni la quinta che è "scontata" e l'orecchio se la aspetta comunque, e suoni le altre note significative.
A volte nemmeno la fondamentale è importante, dato che poi la suona il basso.
Senti, Buzz, se non capisci di cosa parlo posso cercare di spiegartelo meglio.
Sto parlando di un problema LINGUISTICO, di convenzioni usate per DENOMINARE gli accordi. Non di cosa contengono o della teoria musicale che ci sta sotto.
Me ne straf8 del fatto che si siano chiamati così per secoli. E non c'entra un cappero su quale scala tu sia, sto parlando di assi di riferimento, e spero che tu sappia cosa siano.
E di linguaggio, cosa che forse dai per scontata ma che non lo é. Dire le cose in un modo o in un altro ne cambia il significato, linguisticamente. Che poi per convenzione ci si adatti a "lavorare il doppio" perché ci si deve tenere in mente l'una e l'altra cosa invece che una sola, e vada bene quasi a tutti, non vuol dire che sia corretto.
Finora, NESSUNO é riuscito a spiegarmi la LOGICA di questa convenzione di denominazione in un modo che avesse senso. Tu cambi addirittura discorso, o proprio non capisci di cosa parlo, per cui figurati.
Se qualcuno ci riuscisse, cambierei idea. Ma così com'é, PER ME non é "linguisticamente logico".
Credo che ti metterò nella lista degli "ignorati". Risparmiamo tempo ed energie entrambi.
Sempre gentile!
No, non avevo capito che ti riferissi al problema linguistico, non so da dove lo avrei dovuto evincere, ma sai, noi ignoranti non abbiamo la lettura del pensiero.
non so nemmeno cosa siano gli assi di riferimento, perché in 50 anni di musica non ho mai sentito questo termine.
Tempo che avresti meglio impiegato per imparare un po' di gentilezza, ma va bene così.
No, non avevo capito che ti riferissi al problema linguistico, non so da dove lo avrei dovuto evincere, ma sai, noi ignoranti non abbiamo la lettura del pensiero.
non so nemmeno cosa siano gli assi di riferimento, perché in 50 anni di musica non ho mai sentito questo termine.
Tempo che avresti meglio impiegato per imparare un po' di gentilezza, ma va bene così.
Sempre gentile!
No, non avevo capito che ti riferissi al problema linguistico, non so da dove lo avrei dovuto evincere, ma sai, noi ignoranti non abbiamo la lettura del pensiero.
non so nemmeno cosa siano gli assi di riferimento, perché in 50 anni di musica non ho mai sentito questo termine.
Tempo che avresti meglio impiegato per imparare un po' di gentilezza, ma va bene così.
No, non avevo capito che ti riferissi al problema linguistico, non so da dove lo avrei dovuto evincere, ma sai, noi ignoranti non abbiamo la lettura del pensiero.
non so nemmeno cosa siano gli assi di riferimento, perché in 50 anni di musica non ho mai sentito questo termine.
Tempo che avresti meglio impiegato per imparare un po' di gentilezza, ma va bene così.
Simpatica proiezione da parte tua. Entri a gamba tesa, fuori contesto, senza relazione con il problema, e quello sgarbato sarei io?
Lo si evince benissimo, tant'è vero che gli altri intervenuti, così come chiunque altro con cui ne abbia parlato negli anni, lo ha capito benissimo, senza dover leggere nel pensiero, é sufficiente leggere e basta, magari cercando di rendersi conto che il discorso potrebbe essere stato posto in un contesto diverso da quello che pensi tu.
Ma non ho voglia di sprecare tempo ed energia a spiegartelo di nuovo.
Quindi, questo é l'ultimo tuo messaggio che mi apparirà. Adieu, monsieur.
[modalità IGNORA ON]
Eccome come una chitarra può uscire da schemi prestabiliti,
Lui non vide mai come si portasse in modo convenzionale e allora decise di suonarla così,
manca da diversi anni ma la sua musica è inconfondibile, lo stile unico.
Lui non vide mai come si portasse in modo convenzionale e allora decise di suonarla così,
manca da diversi anni ma la sua musica è inconfondibile, lo stile unico.
Eccome come una chitarra può uscire da schemi prestabiliti,
Lui non vide mai come si portasse in modo convenzionale e allora decise di suonarla così,
manca da diversi anni ma la sua musica è inconfondibile, lo stile unico.
Lui non vide mai come si portasse in modo convenzionale e allora decise di suonarla così,
manca da diversi anni ma la sua musica è inconfondibile, lo stile unico.
In effetti Jeff era piuttosto bravo, anche se alla lunga aveva una certa tendenza a ripetersi. D'altra parte, é un "difetto" comune, e non solo nel blues.
Di lui ho proprio "Hell to pay", gran album... E la sua versione di "While my guitar gently weeps" é fantastica.
Esatto, e poi la sorte per lui non è stata buona, solo mezza vita e al buio.
Vero, ma... Come diceva Josh Billings, "La vita non consiste nell’avere buone carte, ma nel giocare bene le carte che hai". E lui, almeno nell'ambito musicale, mi sembra che se le sia giocate piuttosto bene, le carte che aveva...
Messaggio modificato da davidebaroni il Mar 8 2021, 03:07 PM
Un periodico caro saluto a tutti
Spero di non essere off topic, o quanto meno di aggregarmi al lungo dibattito (che non ho capito tutto; mica sono un musicista, anche se strimpello o strimpellavo).
Stavo vedendo che la scala musicale della musica araba (dalla quale ha tratto ispirazione la canzone anche napoletana) ha più note della scala tradizionale.
La scala musicale (direi così) MEDITERRANEA ha note sconosciute (e si sentono bene) alla musica CONTINENTALE (anche tedesca eccetera). Dico bene ?
Di seguito cerco di spiegarmi meglio.
La scala araba è un tipo di scala musicale che presenta intervalli di semitono fra il primo e il secondo grado e fra il quinto e il sesto, nonché un caratteristico intervallo di tre semitoni (seconda aumentata) tra il secondo e il terzo grado, oltre che tra il sesto e il settimo.
La scala araba si costruisce sulla scala diatonica maggiore aggiungendo un bemolle (♭) al secondo e sesto grado. Lo studio di questa scala è stato fatto seguendo il temperamento equabile che non è mai stato adottato nella musica tradizionale araba perciò la scala stessa è più un riadattamento secondo i parametri della musica occidentale che non una fedele trasposizione. Se la si volesse confrontare con una scala di stampo classico si può notare che è molto simile alla Frigia maggiore, quinto modo della scala minore armonica. L'unica differenza è che la Frigia maggiore ha la settima minore mentre la scala araba ha la settima maggiore. L'armonizzazione di una scala araba genera accordi troppo inusuali per la musica occidentale. Allora per ottenere le stesse sonorità senza dover ricorrere ad armonie troppo complesse si usa appunto la scala minore armonica tanto che un orecchio inesperto non nota differenze. WIKI
Nella scala maggiore orientale il 2º,5º e 7º grado di una normale scala maggiore sono abbassati di un semitono, sia nell'ascendere, sia nel discendere. Si può notare dalla successione intervallare che la scala maggiore orientale è presente implicitamente nella scala araba. Infatti, un altro modo per ottenere una scala maggiore orientale, prendendo come riferimento una scala araba (ad es. di Do), è quello di costruirla usando come tonica il 1º grado, cioè il Do nel nostro esempio, ed utilizzare la sequenza intervallare della scala araba, partendo dal 6º grado. WIKI
Esempio
Messaggio modificato da alcarbo il Mar 8 2021, 06:56 PM
Spero di non essere off topic, o quanto meno di aggregarmi al lungo dibattito (che non ho capito tutto; mica sono un musicista, anche se strimpello o strimpellavo).
Stavo vedendo che la scala musicale della musica araba (dalla quale ha tratto ispirazione la canzone anche napoletana) ha più note della scala tradizionale.
La scala musicale (direi così) MEDITERRANEA ha note sconosciute (e si sentono bene) alla musica CONTINENTALE (anche tedesca eccetera). Dico bene ?
Di seguito cerco di spiegarmi meglio.
La scala araba è un tipo di scala musicale che presenta intervalli di semitono fra il primo e il secondo grado e fra il quinto e il sesto, nonché un caratteristico intervallo di tre semitoni (seconda aumentata) tra il secondo e il terzo grado, oltre che tra il sesto e il settimo.
La scala araba si costruisce sulla scala diatonica maggiore aggiungendo un bemolle (♭) al secondo e sesto grado. Lo studio di questa scala è stato fatto seguendo il temperamento equabile che non è mai stato adottato nella musica tradizionale araba perciò la scala stessa è più un riadattamento secondo i parametri della musica occidentale che non una fedele trasposizione. Se la si volesse confrontare con una scala di stampo classico si può notare che è molto simile alla Frigia maggiore, quinto modo della scala minore armonica. L'unica differenza è che la Frigia maggiore ha la settima minore mentre la scala araba ha la settima maggiore. L'armonizzazione di una scala araba genera accordi troppo inusuali per la musica occidentale. Allora per ottenere le stesse sonorità senza dover ricorrere ad armonie troppo complesse si usa appunto la scala minore armonica tanto che un orecchio inesperto non nota differenze. WIKI
Nella scala maggiore orientale il 2º,5º e 7º grado di una normale scala maggiore sono abbassati di un semitono, sia nell'ascendere, sia nel discendere. Si può notare dalla successione intervallare che la scala maggiore orientale è presente implicitamente nella scala araba. Infatti, un altro modo per ottenere una scala maggiore orientale, prendendo come riferimento una scala araba (ad es. di Do), è quello di costruirla usando come tonica il 1º grado, cioè il Do nel nostro esempio, ed utilizzare la sequenza intervallare della scala araba, partendo dal 6º grado. WIKI
Esempio
Messaggio modificato da alcarbo il Mar 8 2021, 06:56 PM