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Fotoritocco
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alcarbo
Messaggio: #1
Vedo bellissime foto.
Vedo anche foto sciatte e smunte. Pallide.


Ricordo che un caro ed antico amico del Forum (non faccio nomi) mi mostrò alcuni scatti NATURALI di fianco allo stesso "scatto" photoshoppato.
Incredibile.
Quanto conta il fotoritocco ? Non poco.
Preciso subito che lo ritengo utile, se non necessario.
Il fotoritocco dà contrasto e color migliori. Emula i filtri. Non so che altro dire.
insomma, dà più RISALTO
Per cui ?
Ritocco o no. ? A me pare scontata la risposta.
SI' al ritocco.
Ma vorrei sentire voi.

E' fondamentale ? Cambia tutto ?
Bel problema
(spero non già affrontato; in ricerca non ho trovato)

Messaggio modificato da alcarbo il Oct 13 2020, 08:47 PM
Antonio Canetti
Messaggio: #2
da quando è nata la fotografia si sempre "vestito" il negativo "nudo" e il fotoritocco è sempre migliorato ed diventato facilissimo, tanto che invece di "vestire" il file lo si mette in "maschera" non si vede cosa c'è sotto, cioè come il file è venuto fuori dalla fotocamera, più che delle fotografie sono prodotti da arti grafiche.

Antonio
alcarbo
Messaggio: #3
Grazie Antonio, sempre gentile.
Come al solito mi dai (a me ed ai lettori) ottimi contributi, specie per riflettere.

Ps. Apro un altro tema. Quando non c'era digitale, dove avveniva il fotoritocco ?
Mio Dio. In camera oscura.???
Che flashback (così si dice ?) . Torno alla mia camera oscura con gli acidi, negli anni 70
O sbaglio ? Lo metto sempre in conto

Ps2

flashback ‹flä′šbäk› (o flash-back) s. ingl. [comp. di flash «lampo» e back «indietro»] (pl. flashbacks ‹flä′šbäks›), usato in ital. al masch. – Nella tecnica cinematografica, procedimento narrativo consistente nell’interrompere il racconto di fatti attuali nel loro sviluppo cronologico, per inserirvi un episodio anteriore collegato più o meno intimamente con il racconto stesso: i momenti salienti dell’antefatto sono narrati attraverso una serie di flashback. Per estens., analogo procedimento adottato in opere narrative, soprattutto mediante inserti della memoria del passato nelle vicende del presente.

Messaggio modificato da alcarbo il Oct 13 2020, 10:02 PM
sarogriso
Messaggio: #4
QUOTE(alcarbo @ Oct 13 2020, 09:44 PM) *
Per cui ?
Ritocco o no. ? A me pare scontata la risposta.
SI' al ritocco.
Ma vorrei sentire voi.

E' fondamentale ? Cambia tutto ?

Però Alfredo, hai sparato li una domanda mica da ridere smile.gif e una risposta scontata non riesco mica anche perché definire un file digitale ritoccato o non ritoccato non è come dire foto bianco e nero o colori,
o potrei anche dire Si al ritocco non per scelta ma perché il file digitale come passa dal processore è già "ritoccato" altrimenti non sarebbe manco visibile,

bon dai, la mia l'ho sparata, laugh.gif

Ciao
Saro
alcarbo
Messaggio: #5
QUOTE(sarogriso @ Oct 14 2020, 12:20 AM) *
..... o potrei anche dire Si al ritocco non per scelta ma perché il file digitale come passa dal processore è già "ritoccato" altrimenti non sarebbe manco visibile,
Ciao
Saro


Hai ragione. E' vero. Sacrosanto quel che dici.
Sai qual è il mio problema ? La volpe e l'uva.
Non so fare fotoritocco. Per cui lo contesto.
In realtà intendo impararlo.

Il ritocco in pellicola era indubbiamente un'altra cosa.

p.s. ci sono però grandi "maestri" che, pur lavorando in digitale, non usano per niente il fotoritocco. Ci rifletto.

Messaggio modificato da alcarbo il Oct 14 2020, 12:41 AM
alcarbo
Messaggio: #6
sEGUE
p.S 2 .... POI GIOCANO ANCHE I FILTRI - POLARIZZATORE - GRADUATO GRIGIO ED ALTRI (CHE NON CONOSCO)

PS3. Ripeto
Vidi albo con foto al naturale e ritoccate. Tutt'altro.
Vidi foto naturali e uguali lavorate con filtri. Tutt'altro.

Sono appunto tutt'altra cosa. Come fossero foto DIVERSE

NEL DIGITALE IL FOTORITOCCO HA MUTATO TUTTO IL "CAMPO" VISIVO (O COME lo volete definire). E' tutt'altro

Messaggio modificato da alcarbo il Oct 14 2020, 12:48 AM
sarogriso
Messaggio: #7
Avrai notato sicuramente Alfredo come sul digitale i termini fotoritocco e sviluppo siano stati nominati tali perché ritenute azioni ben diverse ma altre volte invece accomunati come facenti parte di un unico tipo di intervento,
per alcuni il fotoritocco è ritenuto tale quando cambia il contenuto del frame togliendo o aggiungendo elementi allo stesso ( è qui applicando questa teoria e volendo essere bacchettoni allora clonare un filo d'erba, le macchie sul sensore o usare la taglierina dovrebbe essere ritenuto tale ) mentre lo sviluppo sarebbe inteso come sola regolazione dei vari parametri, ma anche qui mettersi a fissare un confine può risultare "assai di parte" per auto posizionarsi nel banco dei "puristi non ritoccatori" biggrin.gif

alle volte leggi: Io non tocco niente, solo lo scatto come esce dalla macchina

poi magari lo stesso si è messo ben prima a costruirsi pazientemente più controlli immagine personalizzati, importarli in macchina richiamandoli in base alla situazione, operazione ben lecita e anzi molto comoda che conferma padronanza dei mezzi sw applicati allo scatto, basta che quello che invece spara il raw e poi applica le stesse regolazioni in post non venga ritenuto "meno Pro", succede anche questo, ma questa è storia lunga che tira in ballo anche le frange di chi pontifica il fuoco e esposizione manuale utilizzandole come fregio, operazioni anche queste lecite ma non certo fatte per dover essere utilizzate come metro di misura in bravura,

tornando allo "sviluppo", che mi par di capire come sia quello da te inteso e visualizzato sulle foto che accenni, anche li allora si dovrebbe suddividere in tante varie classi fissando i relativi confini utilizzando il numero e le soglie degli step di intervento, lavoro che risulterebbe immane senza mai arrivare a delle conclusioni e riagganciandosi al discorso fatto prima dell'intervento dei controlli immagine on camera le complicazioni aumentano ancora,

dopo tutto questo minestrone la cosa maggiormente semplice sarebbe quella di osservare la foto per quello che è ed esprimere il proprio giudizio indipendentemente da come e con quali mezzi è stata "cotta", ai concorsi non sarà ovviamente così per vari motivi. wink.gif

Concludendo, il fotoritocco/sviluppo e il fotosviluppo/ritocco nel digitale servono? Sicuramente si, senza non vedi manco la foto. biggrin.gif
vvtyise@tin.it
Messaggio: #8
un po' di fotoritocco serve! A cosa allora tante regolazioni in camera e poi i files in raw?
Vai di Lightroom, Alfredo!
lupaccio58
Messaggio: #9
QUOTE(alcarbo @ Oct 13 2020, 09:44 PM) *
Quanto conta il fotoritocco ? Non poco.
Preciso subito che lo ritengo utile, se non necessario.
Il fotoritocco dà contrasto e color migliori. Emula i filtri. Non so che altro dire.

Per chi si è avvicinato alla fotografia solo in periodo digitale la postproduzione - sobria o pesante che sia - è INDISPENSABILE, punto.

QUOTE(alcarbo @ Oct 13 2020, 10:59 PM) *
Ps. Apro un altro tema. Quando non c'era digitale, dove avveniva il fotoritocco ?

Per chi aveva la passione (e la pazienza...) in camera oscura, per la maggior parte dei fotografi da nessuna parte. Ovvio che se volevi tirar fuori una decina di buoni scatti da un rullino da 36 dovevi saper fotografare davvero, oggi si liquidano i 6400 ISO con sufficienza ma con la pellicola arrivavi al massimo a 1000 ASA, e il risultato non era certo dei migliori. Personalmente usavo con immensa soddisfazione il Kodachrome 25 ASA, e riservavo il 64 a riprese "impossibili". E a quelle latitudini non puoi sbagliare anche perché quelle dia le sviluppavano in Belgio, ti tornavano indietro dopo due settimane e non potevi correggere nulla. L'esposizione doveva essere perfetta, non se ne parlava di schiarire un fotogramma, ovvero saturarlo, e il taglio doveva essere perfetto anch'esso, la parola crop molto semplicemente non esisteva. Per quanto sopra ogni scatto doveva essere meditato, l'esposizione valutata con precisione certosina, l'influenza di un eventuale filtro poteva essere determinante, e diciamo pure che le reflex non avevano uno straccio di automatismo. Oggi una cag..a di scatto digitale la tagli e cuci in post, magari la unisci ad altri due scatti e tiri fuori una buona foto. Assodato quindi che il fotografo di una volta era ben altra cosa, io mi azzarderei - ai giorni nostri - a dire che la fotografia è una cosa mentre la post è tutt'altro sport. Personalmente uso solo NXD anche perché mi limito (solo se serve) ad aggiustare i livelli, non ci spendo più di dieci secondi a foto. Tutto qui, perlomeno questo è il mio pensiero... messicano.gif

QUOTE(alcarbo @ Oct 14 2020, 01:37 AM) *
p.s. ci sono però grandi "maestri" che, pur lavorando in digitale, non usano per niente il fotoritocco.

Non esiste... rolleyes.gif

Messaggio modificato da lupaccio58 il Oct 14 2020, 07:49 AM
togusa
Messaggio: #10
Il fotoritocco, se parliamo di foto "studiate", è quella cosa che, da sempre, anche con la pellicola, ha distino le foto che faceva Cartier-Bresson da quelle che si facevano con la compattina, automatica, alla sagra del paese o al mare in spiaggia durante le ferie estive (è solo un esempio).
maxbunny
Messaggio: #11
Quando ci si imbatte in discussioni su questo tema la risposta, soprattutto da parte di chi ha vissuto poco o nulla l'era dell'analogico, risponde che il fotoritocco è sempre esistito. E' vero! si interveniva in camera oscura e addirittura sulla stampa, ma era una prerogativa per pochi e il range di intervento non è paragonabile a quello che si può fare oggi. Se poi scattavi diapositive non potevi nemmeno sbagliare l'esposizione di quel poco che ti permetteva il negativo.
Oggi, per ottenere una buona foto, valgono le stesse regole di sempre: una buona luce, esposizione corretta, buona inquadratura. Con il digitale se la buona luce non c'è, in postproduzione hai molti margini di intervento, non si arriva certo agli stessi risultati che fornisce madre natura, ma lo scatto alla fine lo porti a casa. Se non sei in grado di capire bene la scena e sbagli l'esposizione, in fase di sviluppo il più delle volte recuperi tranquillamente.
I grandi maestri che oggi fotografano in digitale e non usano il fotoritocco sono quelli che lasciano il lavoro di postproduzione ai professionisti del settore.
In analogico scattavo prevalentemente diapositive: Kodachrome, Velvia, Provia; andavo pazzo per l'Agfa Scala, una fantastica diapositiva in BN, quando sono passato al digitale ho cercato di diventare il più possibile padrone dello strumento.
La fotografia digitale ha portato tanti vantaggi, personalmente credo che hanno usufruito e capito meglio questi vantaggi coloro che hanno vissuto l'analogico.
In passato mettere su una camera oscura in casa non era cosa semplice, non tutti avevano lo sopazio per farlo. Io usavo, raramente, l'unico bagno che avevamo, capite bene il disagio. Oggi è tutto semplice con un pc e anche molto divertente, mi piace dedicare tempo alla postproduzione, testare i vari software e scoprire/testare tecniche di fotoritocco. Tutta questa premessa per rispodere SI al fotoritocco, quello che esalta, migliora e non stravolge.
buzz
Staff
Messaggio: #12
Vedo che i pareri sono più o meno concordanti, e io, in questo caso, non mi allontano dalla massa.
Ricordatevi che la fotografia è un'arte (o un artigianato, fate voi) e la fotocamera è il mezzo, la carta (o il video) il supporto di presentazione di un risultato finale.
Risultato che non ha importanza come lo si ottiene. Sta alla abilità della persona.
Un tempo era più difficile. Prima della fotografia dovevi avere un'ottima mano e saper usare colori e pennelli, poi i pittori hanno criticato la foto, probabilmente perché gli toglieva lavoro!
Adesso alcuni fotografi "antichi" criticano il digitale (anche se lo usano) e denigrano il fotoritocco. Forse per lo stesso motivo o perch* troppo pigri per impararlo.

Io ho iniziato la mia passione sviluppando da me le pellicole, per cui ho sempre "ritoccato" le immagini.
Il crop era obbligatorio dato che il formato della carta non era sempre quello giusto, poi c'era la scelta dell'esposizione con i provini, e poi potevi anche raddrizzare le linee cadenti della prospettiva, inclinando il piano di proiezione, e poi dovevi ritoccare a matita o pennello la carta per eliminare i pelucchi che inevitabilmente si evidenziavano.
E poi potevi schiarire o scurire selettivamente le zone con la mascheratura. In casi estremi facevi anche sparire oggetti, ma li entravamo nel difficile. io sono arrivato a fre fotomontaggi cambiando il volto in una foto, e dati i tempi, in pochi si accorgevano del "falso".

Oggi si fanno esattamente le stesse cose, solo che il processo è più rapido, facile e reversibile.
Antonio Canetti
Messaggio: #13
QUOTE(alcarbo @ Oct 13 2020, 10:59 PM) *
Ps. Apro un altro tema. Quando non c'era digitale, dove avveniva il fotoritocco ?
Mio Dio. In camera oscura.???


era una tecnica mista tra negativo stampa contronegativo e contro stampa, inchiostri coprenti e "Sgarzino" ( una lametta molto appuntita per "graffiare" le stampe, lo si può notare nei ritratti nostri nonni/bisnonni ) per poi non parlare cosa avveniva nell'editoria.

Antonio
togusa
Messaggio: #14
QUOTE(alcarbo @ Oct 13 2020, 10:59 PM) *
Ps. Apro un altro tema. Quando non c'era digitale, dove avveniva il fotoritocco ?
Mio Dio. In camera oscura.???


Ansel Adams ha inventato il sistema zonale di fatto anticipando di circa 50 anni i software di sviluppo digitale.
Ma questo è solo il più famoso e citato... i trucchi sono tantissimi, impossibile ricordarli tutti.
dnovanta
Messaggio: #15
io iniziai a fotografare in analogico, con diapo, e sono passata al digitale nel 2010, cosa che tra le altre mi ha fatto conoscere il forum e mi ha permesso di imparare molto rispetto a prima.
Il digitale rispetto all'analogico, soprattutto anni fa, era un modo completamente diverso di fotografare, perche' per quanto si fosse precisi nella esposizione, nell'inquadratura ecc, una sorta di post produzione era inevitabilmente "delegata" al laboratorio di sviluppo/stampa, che procedeva secondo parametri standard (standard per ogni laboratorio diverso dall'altro). In sostanza la foto/dia che ne scaturiva era solo per meta' di chi l'aveva scattata.
Al di la' delle scelte di ognuno di fare/non fare post produzione, e se la si fa, il tipo e l'intensita' di intervento, sono convinta che cio' che conta e' il risultato finale. Per conto mio e' diventato un completamento dello scatto. Per cosi' dire la fase finale.Alla stessa stregua della scelta del tipo di pellicola riguardo all'analogico. O della scelta di sottoesporre una pellicola di uno stop per saturare i colori, o di usare un polarizzatore circolare ecc.
Se si vuole essere "duri e puri" anche l'avere una macchina fotografica che la possibilita' di impostare determinati parametri rispetto ad altre che non ce l'hanno e' una forzatura rispetto alla presunta competenza del fotografo.
Ricordo che quando uscirono i rullini con i codici di preimpostazione degli asa ci fu chi grido' allo scandalo, o quando canon mise sul mercato il puntamento della messa a fuoco seguendo la pupilla del fotografo apriti cielo!
Ma alla fine la tecnologia va avanti, cosa buona e giusta, e credo sia normale che anche il fotografo si adegui.
Se vogliamo sono tutte variabili che comunque costringono anche a imparare nuovi sistemi di fotografare e ad avere gia' in fase di scatto una serie di dettagli di cui tener conto.
come scritto sopra quale e' il merito di fotografare un panorama con i filtri nd rispetto a chi in fase di scatto ha gia' presente il problema e scatta due volte esponendo per il cielo e per il terreno in modo differenziato?
Io ho la fortuna di divertirmi molto a fare post produzione, e quando guardo nel mirino vedo gia' cosa posso sistemare in photoshop e cosa no, e mi regolo di conseguenza nei parametri di scatto. Alla fine e' solo un modo diverso di fare fotografia, e in genere chi rifiuta la post produzione e' perche' non e' capace di farla.
Per me la differenza non sta nel post si o post no, quello che non mi piace e' la post produzione esasperata quando l'immagine non ne avrebbe bisogno, i cieli che diventano radioattivi o i colori innaturali, o peggio, le sfocature in post e le desaturazioni parziali, che diventano un inganno per l'osservatore, costringendolo a posare l'occhio non su cio' che gli verrebbe naturale, ma in modo forzato. Riassumendo maggiormente: la post non e' un male, lo e' la post fatta male!
Bianca
apirovano
Messaggio: #16
Immagino che la maggior parte dei fotografi che scattano in RAW facciano poi post produzione, poco o tanta, a seconda della loro creatività.
Io ho sempre fatto post produzione e spesso senza esagerare ho ottenuto buoni risultati anche con pochi ritocchi. Una raddrizzatina all’orizzonte, un po’ di saturazione e un leggero crop aiutano sempre.
Come hanno già detto la si faceva anche in camera oscura quindi ben venga a maggior ragione adesso.
Ognuno poi è giusto che si esprima e dia la sua personale interpretazione dello scatto, indipendentemente che possa piacere o no.
Ciao Angela
alcarbo
Messaggio: #17
QUOTE(alcarbo @ Oct 19 2020, 08:37 PM) *
Io, ragazzi, ringrazio tutti dei notevoli contributi. Ne farò tesoro. Ne ho capito la metà, ma li tengo come TESORI.
Il mio problema è che sono saltato dall'analogico, dopo una pausa di vari lustri, al digitale.

E' stato un autentico trauma.
Le fotocamere digitali sono OSTICHE.

Il fotoritocco, sarà anche essenziale e connaturato alle nuove fotocamere, ma per me resta ostico, quanto le predette fotocamere.

Io negli anni 70 lavoravo in camera oscura. Non era fotoritocco. Qualificatelo voi (ho letto sopra).

Arrivato al digitale nel 2005 (sono 15 anni) è stato un trauma, che non ho ancora superato.

Ho lavorato anni con una fotocamera analogica, priva anche della pila.
Mettevo a fuoco col vetrino (non con AFS complicatissimi) e con esposizione letta sui BUGIARDINI della pellicola. Pensate voi.

Arrivato al digitale, mi sono trovato in mano fotocamere complicatissime, soprattutto con mille variabili, nonché, dopo lo scatto, con la necessità del fotoritocco.

Digitale è fotoritocco ? Ok.

Fallo tu a quasi 70anni.

Ma non mollo.

Lo scopo della mia vita è ottenere uno scatto decoroso, che venga approvato da questo Forum.
E' poco ? No è tanto. Ma non mollo. (ps. i primi esperimenti sono stati nefasti, demolenti (la mia autostima), e non so cos'altro)

Ciao ragazzi.
Ripeto, grazie per i notevoli contributi (per me sono indicazioni preziose).
Ciao

Ps2 Userò un Photoshop datato, di mia proprietà. Il nuovo sistema di tutti (Photoshop e Adobe, che sono la stessa cosa) che ti dà la licenza ma non la proprietà, non è il mio massimo, per l'uso che ne faccio. Ma questo è un discorso diverso e più lungo, da fare altrove.

alcarbo
Messaggio: #18
Ripeto. Grazie a tutti.
Ci devo lavorare sopra e non poco.
Grazie . Ciao
alcarbo
Messaggio: #19
Se posso concludere (2 discussioni)

Alla fine LR non sostituisce ma integra PS.

O no ?
marmo
Messaggio: #20
QUOTE(alcarbo @ Nov 13 2020, 12:18 PM) *
Se posso concludere (2 discussioni)

Alla fine LR non sostituisce ma integra PS.

O no ?

Per il mio flusso di lavoro da Lightroom passano tutte le foto poi alcune immagini particolari le rifinisco in Photoshop
Per me quindi è Photoshop che integra Lightroom e lo uso come plug-in
alcarbo
Messaggio: #21
Grazie.
In pratica servono entrambi.

Ora che ci hanno chiuso nel comune, avrò più tempo per studiarli.
Non adotto le nuove versioni CC in mera llcenza d'uso
Uso invece vecchie versioni di mia proprietà.
Spero bastino.
 
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