il gel stick (tipo eyelead) è usato da Leica e sceglierei questo fossi un fissato della pulizia del sensore, ma raramente scatto a diaframmi chiusi su aree uniformi quindi mi basta la pulizia gratis al Photoshow
Oramai ho la reflex da diversi anni e non ho mai pulito il sensore :-)
Un po' per paura un po' perché non ne sento la necessità. C'è da dire che non porto mai la reflex in spiaggia o in zone polverose e non cambio spesso ortica quando sono in giro.
Ma il gel stick lo danno per buono anche per rimuovere macchie.
Un fotoriparatore davanti ai miei occhi puliva sensori con dei cotonfioc (sa supermercato per pulire le orecchie) bagnati in una miscela di isopropanolo ed acqua ed un'altra cosa che non mi ha voluto dire.
Alessandro, il perché lo immagini ma vuoi farmelo dire per forza! Ok, lo spiego urbi et orbi. Tutti i professionisti che conosco io (e non sono pochi, per dirne una mio padre e mio zio erano paparazzi qui a roma già nel primo dopoguerra) hanno l'abitudine di trattare la loro attrezzatura in modo pragmatico, per loro deve funzionare sempre e bene, il fine è quello di portare la pagnotta a casa, del lato estetico se ne fregano, il perfezionismo degli amatori non li tocca neanche di striscio. Ora, ad essere benevolo io i professionisti li definisco simpaticamente sciatti, ma se così li descrivo qui sul forum poi si incaxxa qualcuno. Se invece do più o meno velatamente della sciatta a mia figlia professionista rendo cmq l'idea e sono tutti contenti. Personalmente non comprerei mai un oggetto da un professionista, ma questo l'ho scritto altre volte. Ecco, Alessà, adesso l'ho detto ma la responsabiltà è la tua
PS: anche mia figlia è convinta che con il suo bel gel il suo sensore sia pulito, mentre in realtà sotto i granelli di polvere che toglie ogni anno ci sono quasi i funghi. Non è cieca, no, è solo professionista [/color]
E' notorio che nital ha uno stock di macchine già rodate e superselezionate riservate alla vendita ai membri dello staff
Un saluto e buona serata
PS: anche mia figlia è convinta che con il suo bel gel il suo sensore sia pulito, mentre in realtà sotto i granelli di polvere che toglie ogni anno ci sono quasi i funghi. Non è cieca, no, è solo professionista [/color]
E' notorio che nital ha uno stock di macchine già rodate e superselezionate riservate alla vendita ai membri dello staff
Un saluto e buona serata
Beh, non so che professionisti hai incontrato, ma da qui a definire un pro sciatto... ce ne passa...
Si sa, che i grandi numeri nelle vendite li fanno gli amatori... quelli che inseguono l'ultimo ritrovato della tecnica... mentre chi ci lavora, come anche il sciatto sottoscritto ( non mi offendo per nulla) compra quello che serve senza sprechi visto che i periodi di vacche grasse sono finiti da un pezzo....
solo che certe discussioni a volte, mi fanno sorridere... la macchina fotografica è un mezzo e non va tenuto sotto una campana di vetro come molti fanno o pensare di aver paura a pulire un sensore.... se non si usa martello e scalpello, sará difficile rovinarlo.
Anyway... occhio che ce ne sono qui dentro di professionisti che si offendono... ahahahah
Anyway... occhio che ce ne sono qui dentro di professionisti che si offendono... ahahahah
Alessà, io ho scritto "simpaticamente sciatti", non credo debba offendersi nessuno. Riguardo quanto scrivi hai ragione, quello che per voi è un strumento di lavoro per noi amatori (compreso il sottoscritto) è quasi un totem, un oggetto da amare e custodire con cura. Un modo diverso di rapportarsi, tutto qui...
Una domanda: il Pec Pads lo avvolgi intero oppure lo tagli?
Lo uso per intero. In pratica lo piego due volte ottenendo sempre un quadrato, al centro metto la paletta di punta e poi piego le ali laterali. Una volta piegate le fisso allo stelo della paletta con un giro di scotch. Mi rendo conto che è più facile farlo che spiegarlo ma tempo fa vidi qualcuno in rete che usava lo stesso metodo e pubblicò delle foto, domani faccio una ricerca e se lo ritrovo metto il link
Perché sul pec pads leggo in giro che lascia tanti pelucchi sul sensore? Invece lupaccio lo usa con successo.
Il gel stick macchia, invece Alessandro si trova benissimo.
Io addirittura ho visto usare dei cotonfioc da uno stimato foto riparatore.
Il liquido eclipse è solo metanolo e niente altro (pericoloso per la salute ed infiammabile).
Da parte mia non ho mai pulito il sensore con liquidi ma avendo una bombola di azoto in lab ne soffio un po' nella camera dello specchio e quando tutto è pulito tengo aperto l'otturatore e dirigo il getto sul sensore e neanche troppo delicatamente.
Poi con un obiettivo chiuso ad f/16 e messa a fuoco all'infinito fotografo il centro del monitor del computer aprendo una pagina bianca (monitor impostato alla massima luminosità).. Poi con Photoshop apro il jpg ottenuto e seleziono contrasto automatico. Vengono fuori tutti i granelli di polvere e macchie presenti sul sensore (operazione da ripetere prima e dopo la pulizia).
Le soluzioni sono molteplici e probabilmente tutte valide e soddisfacenti per chi le adotta. Però la verifica che ho suggerito è molto semplice, sbrigativa ed efficace e se ci sono un paio di macchioline meglio lasciarle lì perché nelle foto normali non le ho mai viste.
Il gel stick macchia, invece Alessandro si trova benissimo.
Io addirittura ho visto usare dei cotonfioc da uno stimato foto riparatore.
Il liquido eclipse è solo metanolo e niente altro (pericoloso per la salute ed infiammabile).
Da parte mia non ho mai pulito il sensore con liquidi ma avendo una bombola di azoto in lab ne soffio un po' nella camera dello specchio e quando tutto è pulito tengo aperto l'otturatore e dirigo il getto sul sensore e neanche troppo delicatamente.
Poi con un obiettivo chiuso ad f/16 e messa a fuoco all'infinito fotografo il centro del monitor del computer aprendo una pagina bianca (monitor impostato alla massima luminosità).. Poi con Photoshop apro il jpg ottenuto e seleziono contrasto automatico. Vengono fuori tutti i granelli di polvere e macchie presenti sul sensore (operazione da ripetere prima e dopo la pulizia).
Le soluzioni sono molteplici e probabilmente tutte valide e soddisfacenti per chi le adotta. Però la verifica che ho suggerito è molto semplice, sbrigativa ed efficace e se ci sono un paio di macchioline meglio lasciarle lì perché nelle foto normali non le ho mai viste.
Mi rendo conto che è più facile farlo che spiegarlo ma tempo fa vidi qualcuno in rete che usava lo stesso metodo e pubblicò delle foto, domani faccio una ricerca e se lo ritrovo metto il link
Lupaccio non dorme e vi invita a leggere con attenzione questo vecchio ma interessantissimo articolo. Troverete come si piegano e si applicano i pecpad, come si costruiscono le palette e tante altre belle cose
http://puliziaccd.altervista.org/index.html
Grazie
Lupaccio non dorme e vi invita a leggere con attenzione questo vecchio ma interessantissimo articolo. Troverete come si piegano e si applicano i pecpad, come si costruiscono le palette e tante altre belle cose
http://puliziaccd.altervista.org/index.html
http://puliziaccd.altervista.org/index.html
L'ho usato come riferimento per farne una anche io ormai diversi anni fa; mi sembra che si riferisca solo al formato DX per cui eventualmente occorre allargare la paletta, per poter pulire con un singolo passaggio tutta l'area del sensore.
A distanza di anni posso dire che il bastoncino e la paletta sono stati un ottimo riciclo di materiali altrimenti da buttare, il liquido è riuscito ad evaporare ed ancora ho decine e decine di fazzolettini.
Da quasi 4 anni uso una d700 su cui mi è stato sufficiente pulire con una soffiata d'aria e con la 'sgrullatina' in dotazione, ma forse tra poco passerò dalla paletta DX a quella FX