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Crisi: I Miei Occhi Vs Le Foto
Dal vivo non ho mai visto ciò che ho visto in foto.
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carlobragagnolo
Messaggio: #26
Ciao a tutti.........come sempre tante teste e tante idee che è bene esporre ed allora provo ad esporre la mia convinzione ......hai citato il Colosseo ed al riguardo posso assicurarti che non c'è bisogno di altre immagini dello stesso,ci pensi a quanta gente passa di lì e fà clic? E' pieno il mondo di immagini del Colosseo banali......quella che manca è la TUA visione e rappresentazione del Colosseo.....manca quell'immagine che porta la TUA firma...falla come vuoi,importante che sia TUA.
In casa Nital a Moncalieri c'è una grande fotografa che è stata l'aiutante per parecchio tempo per nientedimeno che Steve Mc Curry....chiedete a lei quanto sono elaborate in post produzione le sue foto.....!!!!! Avrete sorprese...!!!
derma
Messaggio: #27
QUOTE(Petra_Khalil @ Jul 13 2016, 06:06 PM) *
...ma dove sono andate a finire le foto REALI?...




Se in pittura qualcuno non si fosse preso la briga di "esagerare", distorcendo la realtà per poi arrivare a rendere visibile l'irreale, staremmo ancora a guardare migliaia di anonimi, scialbi ritratti "in posa" e paesaggi "da cartolina".


(Se all'inizio dell'epopea fotografica una foto suscitava "stupore" perché faceva sì che chiunque potesse ammirare come esattamente era un viso/persona o un oggetto, ora questo non basta più... ci si "evolve", si "cambia", e questo indipendentemente dai gusti/preferenze del singolo individuo... al giorno d'oggi siamo "bombardati" di immagini... e l'immagine, per sua natura, se così si può dire!, deve catturare l'attenzione... da ciò nasce quello che si potrebbe chiamare "stile/tendenza", perlomeno quella che tu dici di riscontrare così spesso.)

Messaggio modificato da derma il Jul 21 2016, 10:42 PM
FE85
Messaggio: #28
Però non facciamo accostamenti troppo audaci dai, i movimenti artistici vengono da movimenti culturali, da processi complessi, spesso di reazione ad altre correnti. In ogni caso sono frutto di una ricerca attenta e di percorsi spesso travagliati.
La maggior parte delle oscenità che si vedono sui social e suo forum (e in nessuna galleria d'arte seria ancora fortunatamente) invece sono spesso frutto semplicemente della voglia di esagerare e di stupire ma non sono il risultato di alcun ragionamento articolato alla base. Poi ovviamente se qualcuno arriva a un prodotto che non è di mio gradimento, ma ci arriva tramite un lavoro di ricerca, allora magari non avrà il mio apprezzamento, ma avrà sicuramente tutta la mia stima. smile.gif

PS: e ribadisco quanto ho scritto prima, questo non ha nulla a che fare con il realismo della foto o meno, il reale semplicemente non può essere riprodotto tramite la fotografia, può solo essere interpretato in maniera più o meno attinente alla realtà wink.gif
lupaccio58
Messaggio: #29
Francamente credo che qui si stia discutendo di lana caprina, ovvero sul sesso degli angeli. A mio avviso se si intende la foto solo come mezzo per documentare la realtà allora un moderno iphone o un android bastano e avanzano: lavorano benissimo, costano poco, non ingombrano e pesano niente. Chi si sobbarca l'onere (ma anche il piacere...) di gestire un moderno corredo digitale vuole giustamente qualcosa di più, vuol tirar fuori la sua foto, e questo lo ritengo sacrosanto.
Consiglio spassionato per gli amanti della foto "fedele e conforme al vero": provate la fotocamera di un moderno smatphone, poi ne riparliamo... wink.gif
rolubich
Messaggio: #30
QUOTE(lupaccio58 @ Jul 22 2016, 07:23 AM) *
Francamente credo che qui si stia discutendo di lana caprina, ovvero sul sesso degli angeli. A mio avviso se si intende la foto solo come mezzo per documentare la realtà allora un moderno iphone o un android bastano e avanzano: lavorano benissimo, costano poco, non ingombrano e pesano niente. Chi si sobbarca l'onere (ma anche il piacere...) di gestire un moderno corredo digitale vuole giustamente qualcosa di più, vuol tirar fuori la sua foto, e questo lo ritengo sacrosanto.
Consiglio spassionato per gli amanti della foto "fedele e conforme al vero": provate la fotocamera di un moderno smatphone, poi ne riparliamo... wink.gif


Quindi per un paesaggista una D810 ed un bel grandangolare fisso sono sprecati ed otterrebbe lo stesso con uno smartphone? Opinione veramente originale.

Chi ha un corredo reflex vuole avere più qualità, non è che lo compra per fare una foto personalizzata. Ormai con gli smartphone puoi aver il raw e controllare diaframma, esposizione, tempi ecc., e quindi puoi personalizzare la tua foto al momento dello scatto e dopo in postproduzione.




Alessandro_Brezzi
Messaggio: #31
QUOTE(rolubich @ Jul 22 2016, 07:57 AM) *
Quindi per un paesaggista una D810 ed un bel grandangolare fisso sono sprecati ed otterrebbe lo stesso con uno smartphone? Opinione veramente originale.

Chi ha un corredo reflex vuole avere più qualità, non è che lo compra per fare una foto personalizzata. Ormai con gli smartphone puoi aver il raw e controllare diaframma, esposizione, tempi ecc., e quindi puoi personalizzare la tua foto al momento dello scatto e dopo in postproduzione.


... scusa, ma non mi pare proprio che Lupaccio sostenga ciò, anzi mi pare che se non estrapoli una parte del suo argomentare, arrivi alla conclusione opposta.

Alessandro
rolubich
Messaggio: #32
QUOTE(ma01417 @ Jul 22 2016, 08:50 AM) *
... scusa, ma non mi pare proprio che Lupaccio sostenga ciò, anzi mi pare che se non estrapoli una parte del suo argomentare, arrivi alla conclusione opposta.

Alessandro


- per ma la foto paesaggistica vuol dire documentare la realtà

- per Lupaccio per documentare la realtà basta uno smartphone

- se le premesse sono giuste discende che per la foto paesaggistica basta uno smartphone

E poi mi sembra di aver messo un punto di domanda, come posso arrivare ad una conclusione con una domanda?

Inoltre non ho estrapolato una frase da un trattato, ho evidenziato solo due righe su quattro.




p4noramix
Messaggio: #33
La fotografia è un linguaggio.
C'è chi lo usa per usare le parole più complesse e altisonanti e chi la usa per dire, raccontare qualcosa.

Una fotografica invece:

Una fotografia può essere vista su diversi piani: Innanzitutto è un oggetto materiale, una stampa piatta (minima dimensione materiale), statica con dei bordi, che può essere trattata come qualsiasi oggetto del mondo: può essere conservata in un cassetto o in un album, può essere un oggetto utile o un’opera d’arte, può essere venduta o comprata, etc. Su questa stampa appare un’immagine, un’illusione di una finestra sul mondo. E’ a partire da questo piano materiale che normalmente “leggiamo” una fotografia e ne scopriamo il contenuto: un paesaggio di montagna, il volto di una bambina, una stanza di casa, etc. Il piano descrittivo viene realizzato dal fotografo semplicemente ordinando il caos della realtà in una struttura, scegliendo un punto di osservazione, un’inquadratura, un momento per lo scatto e un piano di messa a fuoco. Questi quattro elementi rappresentano gli strumenti fondamentali utilizzati dal fotografo per narrare la propria visione del mondo, dare una struttura alle proprie percezioni, esprimere il proprio pensiero, le proprie emozioni e comunicarli sotto forma di messaggio. Racchiuso in questo livello descrittivo ne troviamo un altro che contiene i segnali rivolti all’apparato percettivo della nostra mente, che dà un significato diverso a quello che l’immagine rappresenta e alla modalità con la quale è strutturata. Quando guardiamo una fotografia, come qualsiasi altra cosa di questo mondo, quella che vediamo è un’immagine mentale. La luce riflessa dalla fotografia viene messa a fuoco sulla retina dal cristallino all’interno del nostro occhio. La retina a sua volta invia degli impulsi elettrici che, attraverso il nervo ottico, arrivano alla corteccia cerebrale. A questo livello il nostro sistema nervoso centrale interpreta gli impulsi elettrici e costruisce l’immagine che poi vediamo. Si tratta di una capacità meravigliosa, non presente alla nascita ma che si acquisisce. Questo piano mentale elabora, rifinisce e arricchisce le nostre percezioni del piano descrittivo: fornisce un contesto all’immagine mentale che abbiamo costruito della fotografia stessa.
Tratto da "Lezione di fotografia" - Stephen Shore
lupaccio58
Messaggio: #34
...e allora mi spiego meglio. Se lo scopo è solo documentale ha un senso spendere un botto (che è quello che facciamo noi...) per costose attrezzature? A mio avviso no perché una immagine molto più che decente la tiro fuori con lo smartphone ovvero, nel caso dei panorami, dalle cartoline illustrate che costano anche meno. Io sono dell'idea che il fotomalato sulla foto ci vuol mettere del suo, vuol tirare fuori una cosa esclusiva, bella o brutta che sia per il resto del mondo. Ed è per questo che proprio non capisco quale sia il problema di chi ha aperto il 3d, se vuole scatti "nature" può farseli tranquillamente, chi glielo impedisce? Ma sindacare sugli scatti altrui è forse chiedere troppo. E poi seguendo il filone della foto naturale dovremmo non solo abbandonare i raw (anche senza ritocco cmq in fase di sviluppo si interviene sui livelli) ma anche i filtri, i flash e quant'altro. Sapete che c'è? Ne abbiamo già tanti di fondamentalisti, non ne creiamo altri rolleyes.gif

Messaggio modificato da lupaccio58 il Jul 22 2016, 09:50 AM
Alessandro_Brezzi
Messaggio: #35
QUOTE(rolubich @ Jul 22 2016, 10:06 AM) *
- per ma la foto paesaggistica vuol dire documentare la realtà

- per Lupaccio per documentare la realtà basta uno smartphone

- se le premesse sono giuste discende che per la foto paesaggistica basta uno smartphone

E poi mi sembra di aver messo un punto di domanda, come posso arrivare ad una conclusione con una domanda?

Inoltre non ho estrapolato una frase da un trattato, ho evidenziato solo due righe su quattro.


Mi spiace per te ma credo tu sia leggermente fuori strada. Quella che tu chiami "realtà" è una tua visione / riproduzione mentale degli stimoli che colpiscono i tuoi coni ed i tuoi bastoncelli, reinterpretati dal tuo cervello in base anche agli stimoli che arrivano dagli altri sensi.
Ora, il tuo cervello e le tue esperienze non sono il mio cervello e le mie esperienze, ergo la tua realtà è solo tua soggettiva e non oggettiva, come lo sarà la mia e quella di ogni altro individuo. Quando guardi una foto, una buona parte dell'interpretazione che ne dai deriva dalla tua formazione culturale, il che vuol dire che una foto che tu apprezzi, in tante altre parti del mondo potrebbe essere persino repellente.
Vorrei poi farti presente che il sensore o la pellicola non registrano in modo analogo ai tuoi occhi/cervello per quanto il SW a bordo della macchina o il laboratorio di sviluppo intervengano (questo se fai parte della corrente di "puristi" per cui la foto deve essre "buona" come esce dalla macchina)
Per tornare alla tua osservazione, la foto paesaggistica, come le altre categorie di foto documenta la tua visione e non la realtà oggettiva che trascende dalla nostra portata (brutto sempre creare dei cubicoli per etichettare e classificare delle espressioni). Se tutti siamo d'accordo su cosa è un verde o un rosso (mi scuso con i daltonici), come puoi garantire che il tuo verde ed il tuo rosso siano identici ai miei ? Se così fosse, avremmo tutti gli stessi identici gusti per i colori, invece la percezione differente e le esperienze e la cultura ci fanno sviluppare gusti molto diversi .... ma credo di aver sconfinato un pò troppo.

Saluti

Alessandro
p4noramix
Messaggio: #36
consiglio comunque a chi ha aperto il topic di riflettere su quanto poco abbia a che fare la fotografia col "vero".
Guardando una fotografia non puoi vedere la "Verità".
Osservando una foto (se va bene) osservi una stampa di un immagine bidimensionale di una porzione di realtà tridimensionale... pensiamo alle caratteristiche dei tempi lunghi o diaframmi aperi, delle distorsioni delle focali corte o lo schiacciamento dei piani delle focali lunghe.
Queste poche cose, senza andare sul sofisticato, già ti fanno capire che la "Verità" non esiste.
Quello che ti perplime, secondo me, è mancanza di buon gusto principalmente (e io sono il primo a non averne abbastanza di buon gusto).
rolubich
Messaggio: #37
QUOTE(lupaccio58 @ Jul 22 2016, 10:49 AM) *
...e allora mi spiego meglio. Se lo scopo è solo documentale ha un senso spendere un botto (che è quello che facciamo noi...) per costose attrezzature? A mio avviso no perché una immagine molto più che decente la tiro fuori con lo smartphone ovvero, nel caso dei panorami, dalle cartoline illustrate che costano anche meno. Io sono dell'idea che il fotomalato sulla foto ci vuol mettere del suo, vuol tirare fuori una cosa esclusiva, bella o brutta che sia per il resto del mondo. Ed è per questo che proprio non capisco quale sia il problema di chi ha aperto il 3d, se vuole scatti "nature" può farseli tranquillamente, chi glielo impedisce? Ma sindacare sugli scatti altrui è forse chiedere troppo. E poi seguendo il filone della foto naturale dovremmo non solo abbandonare i raw (anche senza ritocco cmq in fase di sviluppo si interviene sui livelli) ma anche i filtri, i flash e quant'altro. Sapete che c'è? Ne abbiamo già tanti di fondamentalisti, non ne creiamo altri rolleyes.gif


Allora avevo capito bene! laugh.gif

Il punto è la parola che hai usato: decente.

Con uno smartphone la qualità è decente o poco più, se uno vuole una qualità superiore deve passare ad altro. Indipendentemente dal tipo di fotografia.

Inoltre secondo me la qualità alta serve maggiormente proprio nella foto documentale (macro, foto paesaggistica o sportiva per esempio), una foto ricordo od una foto street non ha bisogno di grande qualità, è più importante il momento e la situazione.

lupaccio58
Messaggio: #38
QUOTE(rolubich @ Jul 22 2016, 11:19 AM) *
Inoltre secondo me la qualità alta serve maggiormente proprio nella foto documentale (macro, foto paesaggistica o sportiva per esempio), una foto ricordo od una foto street non ha bisogno di grande qualità, è più importante il momento e la situazione.

Guarda che se vuoi essere un "fedele interprete della realtà" e basta qui nessuno si fa problemi. Senz'altro - come ho scritto sopra - non eseguirai raw (che devono essere sviluppati e "interpretati") ne tantomeno userai filtri. E non parliamo poi del flash, se una scena è buia tale deve rimanere! laugh.gif Ragazzi, bando all'onanismo fisico o mentale che sia, si è fatta l'ora di pranzo e lascio volentieri quella che altro non è che una discussione metafisica. Altro che lana caprina...
rolubich
Messaggio: #39
QUOTE(lupaccio58 @ Jul 22 2016, 12:32 PM) *
Guarda che se vuoi essere un "fedele interprete della realtà" e basta qui nessuno si fa problemi. Senz'altro - come ho scritto sopra - non eseguirai raw (che devono essere sviluppati e "interpretati") ne tantomeno userai filtri. E non parliamo poi del flash, se una scena è buia tale deve rimanere! laugh.gif Ragazzi, bando all'onanismo fisico o mentale che sia, si è fatta l'ora di pranzo e lascio volentieri quella che altro non è che una discussione metafisica. Altro che lana caprina...


Se dico che secondo me è nella fotografia documentale che serve maggior qualità, non significa che sia un fautore del genere.

Scatto esclusivamente in raw per poter sviluppare al meglio i miei scatti, anche se il cursore saturazione di solito lo lascio a zero, anzi, alle volte lo sposto leggermente a sinistra.




nikosimone
Messaggio: #40
QUOTE(p4noramix @ Jul 22 2016, 11:17 AM) *
consiglio comunque a chi ha aperto il topic di riflettere su quanto poco abbia a che fare la fotografia col "vero".
Guardando una fotografia non puoi vedere la "Verità".
Osservando una foto (se va bene) osservi una stampa di un immagine bidimensionale di una porzione di realtà tridimensionale... pensiamo alle caratteristiche dei tempi lunghi o diaframmi aperi, delle distorsioni delle focali corte o lo schiacciamento dei piani delle focali lunghe.
Queste poche cose, senza andare sul sofisticato, già ti fanno capire che la "Verità" non esiste.
Quello che ti perplime, secondo me, è mancanza di buon gusto principalmente (e io sono il primo a non averne abbastanza di buon gusto).



Niente da fare Andrè...
...non ti ascoltano!

Io si però, e condivido!
Basti pensare a come la realtà possa essere manipolata anche solo spostando l'inquadratura di pochi centimetri includendo o escludendo alcuni dettagli.


Solo una domanda: ma i "diaframmi aperi" di cui parli, sono quelli dalle 18.30 alle 21.00 tipo happy hour?????
rolubich
Messaggio: #41
QUOTE(ma01417 @ Jul 22 2016, 11:14 AM) *
Mi spiace per te ma credo tu sia leggermente fuori strada. Quella che tu chiami "realtà" è una tua visione / riproduzione mentale degli stimoli che colpiscono i tuoi coni ed i tuoi bastoncelli, reinterpretati dal tuo cervello in base anche agli stimoli che arrivano dagli altri sensi.
Ora, il tuo cervello e le tue esperienze non sono il mio cervello e le mie esperienze, ergo la tua realtà è solo tua soggettiva e non oggettiva, come lo sarà la mia e quella di ogni altro individuo. Quando guardi una foto, una buona parte dell'interpretazione che ne dai deriva dalla tua formazione culturale, il che vuol dire che una foto che tu apprezzi, in tante altre parti del mondo potrebbe essere persino repellente.
Vorrei poi farti presente che il sensore o la pellicola non registrano in modo analogo ai tuoi occhi/cervello per quanto il SW a bordo della macchina o il laboratorio di sviluppo intervengano (questo se fai parte della corrente di "puristi" per cui la foto deve essre "buona" come esce dalla macchina)
Per tornare alla tua osservazione, la foto paesaggistica, come le altre categorie di foto documenta la tua visione e non la realtà oggettiva che trascende dalla nostra portata (brutto sempre creare dei cubicoli per etichettare e classificare delle espressioni). Se tutti siamo d'accordo su cosa è un verde o un rosso (mi scuso con i daltonici), come puoi garantire che il tuo verde ed il tuo rosso siano identici ai miei ? Se così fosse, avremmo tutti gli stessi identici gusti per i colori, invece la percezione differente e le esperienze e la cultura ci fanno sviluppare gusti molto diversi .... ma credo di aver sconfinato un pò troppo.

Saluti

Alessandro


Mi sono accorto solo adesso del tuo intervento.

Certo che la realtà è filtrata dai nostri occhi e soprattutto dal nostro cervello, e quindi a rigore non può essere considerata assolutamente oggettiva, ma non penso che ci sia molta differenza fra il funzionamento occhio/cervello delle persone, a parte qualche caso particolare. Quindi parlare di realtà attribuendole una caratteristica oggettiva non è poi così sbagliato secondo me.

Penso che tutti noi, se siamo davanti ad un paesaggio innevato in parte in ombra, non vediamo la neve in ombra azzurra come risulta nelle foto, e se facciamo un ritratto di una persona immersa nella verde della vegetazione, non vediamo la pelle verdognola come nella foto. Altra cosa che la nostra accoppiata occhi/cervello fa benissimo è di gestire le scene con fortissimi contrasti, la differenza fra la scena come ce la ricordiamo ed il risultato della foto può alle volte può essere notevolmente diverso.

Quindi, ritornando al tema di foto reali o non reali, esageratamente manipolate o lasciate come escono dalla fotocamera, io mi comporto così: quando l'intenzione è di restituire una scena come me la ricordo (e generalmente non cerco di stravolgere la realtà) non mi faccio problemi a modificare anche pesantemente la foto se ciò è necessario.






Messaggio modificato da rolubich il Jul 24 2016, 08:24 AM
Stanchino
Messaggio: #42
QUOTE(rolubich @ Jul 24 2016, 09:23 AM) *
Mi sono accorto solo adesso del tuo intervento.

Certo che la realtà è filtrata dai nostri occhi e soprattutto dal nostro cervello, e quindi a rigore non può essere considerata assolutamente oggettiva, ma non penso che ci sia molta differenza fra il funzionamento occhio/cervello delle persone, a parte qualche caso particolare. Quindi parlare di realtà attribuendole una caratteristica oggettiva non è poi così sbagliato secondo me... .


Credo molti psicologi non concorderebbero.
Se scatti paesaggio alcuni vedrebbero le cime innevate in lontananza, altri il campo arato in primo piano, altri il falco pellegrino che svolazzanti, altri i papaveri nei bordi e altri ancora il gregge del transumante. A seconda delle proprie esperienze e preferenze ognuno di noi legge le foto in modo diverso. Il fotografo può forzare questa lettura con molti mezzi compresi l'uso di filtri sia in ripresa che in post produzione, se vuole.
smile.gif

Messaggio modificato da mtdbo il Jul 24 2016, 10:19 AM
buzz
Staff
Messaggio: #43
Senza perdermi in "chiacchiere", come sono solito fare, dico solo una parola: Libertà.
Ognuno si esprima come vuole.
Il non riuscire a fare una elaborazione non farà di te un fotografo mediocre, così come il riuscire a farla non farà di un altro un bravo fotografo.
Il mezzo c'è, perché non usarlo? chi più, chi meno.
Ma alla fine quella che deve parlare è LA FOTOGRAFIA.
 
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