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Scelta tra 85mm e 105mm...
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giodanbo
Messaggio: #1
Ho le idee un po' confuse, ed avrei bisogno di un consiglio da qualcuno che abbia più esperienza di me, e vi assicuro che basta poco... wink.gif
Qualche mese fa ho subìto il furto della D300s e del Tamron 24-70 f/2.8, ed ho dovuto rassegnarmi all'idea di ricomprare parte dell'attrezzatura.
Ho colto l'occasione per fare il fatidico passaggio al full-frame, ed ho acquistato una D600 usata. Trattandosi di una spesa inaspettata, mi sono trovato a corto di liquidità e mi sono limitato a prendere un AF-D 50mm f/1.8, giusto per ricominciare a scattare.
A questo punto mi sono reso conto della qualità di un obiettivo del genere, e mi sono orientato verso la scelta di farmi un corredo di fissi (con molta calma, visto che le disponibilità economiche sono quelle che sono...)
Ho quindi preso un AF-D 85mm f/1.4 e ne sono entusiasta, praticamente è sempre montato.

Finita la premessa, veniamo alla domanda.
Mi affascina parecchio il mondo della macro fotografia, e stavo pensando di sostituire l'85mm con un AF-S 105mm f/2.8 VR, per dedicarmi un po' a questo tipo di scatto.
Secondo voi, mi potrei pentire della scelta, magari nel momento di fare ritratti? Dovendo scendere a compromessi, sarebbe preferibile comprare dei tubi di estensione e tentare di fare macro con l'85mm?
Ho letto parecchio a proposito dell'uso del 105mm per i ritratti, ma non riesco a prendere una decisione.
Mi dareste dei pareri in merito?
fedebobo
Messaggio: #2
Beh, se ti sei abituato ai ritratti col "cream machine", è difficile non restare delusi usando altre ottiche....
Per ciò che riguarda l'uso di tale obiettivo in macro, io ricordo che lo provai con una lente addizionale Canon 500D, trovando però che il 70-200 f2,8 andava molto meglio.
E' un'ottica specialistica da ritratto e direi che il suo lavoro lo fa bene, quindi meglio non chiederle troppo altro.
Il 105 non l'ho mai provato, quindi non ti so dire.
Forse potrebbe essere più proficuo usare un anello d'inversione o i tubi sul 50mm.

Saluti
Roberto
Antonio Canetti
Messaggio: #3
QUOTE(giodanbo @ Jan 19 2015, 03:24 PM) *
Ho quindi preso un AF-D 85mm f/1.4 e ne sono entusiasta, praticamente è sempre montato.


se ti trovi bene, perché staccarlo?

se ti interessa la macro, consiglierei un 105mm usato risparmi e avrai due ottiche adatte a ciascuno scopo e se ti stufi del 105mm è più facile rivenderlo e avere un po' di rientro di soldi mentre con tubi o lenti addizionali in caso di rivendita non recuperi niente.

Antonio




giodanbo
Messaggio: #4
Ovviamente mi piacerebbe averli entrambi, ma per una mera questione economica devo fare una scelta...
Cosa ne pensate del 105mm AFD, che sul mercato dell'usato si trova a prezzi un po' più abbordabili?
rickyweb
Messaggio: #5
L'85mm f 1.4 è l'ottica per eccellenza da ritratto: non disfartene!!!
Il 105 micro, invece, non lo vedo adatto per tale impiego.
C'è chi lo usa (anch'io ammetto di averlof atto), ma l'eccessivo dettaglio e microcontrasto mal si sposano con la delicatezza richiesta.
Prova a fare un ritratto ad una ragazza e poi vedi le reazioni biggrin.gif .

Sul 105 in ambito macrofotografico nulla da ridire, anzi.
Alternative economiche ne esistono.
Penso ad un 60mm micro (anche il precedente af-d) o al "vetusto" 55mm micro (usato costa pochissimo).
Quest'ultimo sarebbe a maf manuale, ma in macro è un dettaglio irrilevante.
Unica controindicazione per entrambi il doversi avvicinare al soggetto (poco adatto per insetti o similari).
In ambito manuale, anche il corrispondente 105 può essere indicato.



giodanbo
Messaggio: #6
Il fuoco manuale in campo macro mi spaventa abbastanza, non credo di essere così bravo...
Rimanendo nell'ambito dei 105 AF, la differenza dei prezzi dell'usato tra un D e un G è giustificata da una miglior resa ottica?
Antonio Canetti
Messaggio: #7
QUOTE(giodanbo @ Jan 19 2015, 06:05 PM) *
Rimanendo nell'ambito dei 105 AF, la differenza dei prezzi dell'usato tra un D e un G è giustificata da una miglior resa ottica?


dipende molto da quanto siano bene eseguite le foto, si ammira il colpo d'occhio! forse si riconosce un vero fondo di bottiglia, ma da un certo livello in su non so quanti siano in grado di valutare la differenza tra un D e un G!!!

Antonio




rickyweb
Messaggio: #8
QUOTE(giodanbo @ Jan 19 2015, 06:05 PM) *
Il fuoco manuale in campo macro mi spaventa abbastanza, non credo di essere così bravo...


In macro l'autofocus non si usa.
Il metodo è posizionare la maf sul rapporto di riproduzione 1:1 e spostare la macchina in avanti o indietro sino a trovare il punto di maf corretto.
Ovviamente la macchina va posta su cavalletto, dato che basta una minima oscillazione per andare fuori fuoco, data la ridottissima profondità di campo.

giodanbo
Messaggio: #9
QUOTE(rickyweb @ Jan 19 2015, 06:43 PM) *
In macro l'autofocus non si usa.
Il metodo è posizionare la maf sul rapporto di riproduzione 1:1 e spostare la macchina in avanti o indietro sino a trovare il punto di maf corretto.
Ovviamente la macchina va posta su cavalletto, dato che basta una minima oscillazione per andare fuori fuoco, data la ridottissima profondità di campo.


E come vedi, viene fuori la mia ignoranza in materia!
Ma nel tempo che piazzi il cavalletto e cerchi il punto di messa a fuoco, l'insetto medio non scappa? (Può sembrare una battuta, ma è una domanda seria)

Comunque preferirei rimanere su un obiettivo AF per un eventuale uso al di fuori della macro.

QUOTE(Antonio Canetti @ Jan 19 2015, 06:15 PM) *
dipende molto da quanto siano bene eseguite le foto, si ammira il colpo d'occhio! forse si riconosce un vero fondo di bottiglia, ma da un certo livello in su non so quanti siano in grado di valutare la differenza tra un D e un G!!!


Ti ringrazio per questa risposta, conferma l'idea che mi sono fatto.
Cesare44
Messaggio: #10
QUOTE(giodanbo @ Jan 19 2015, 07:01 PM) *
E come vedi, viene fuori la mia ignoranza in materia!
Ma nel tempo che piazzi il cavalletto e cerchi il punto di messa a fuoco, l'insetto medio non scappa? (Può sembrare una battuta, ma è una domanda seria)
parlando di serietà, la macro seria si fa con il cavalletto in manuale, e di solito sono preferibili le ore mattutine quando gli insetti sono ancora immobili
Comunque preferirei rimanere su un obiettivo AF per un eventuale uso al di fuori della macro.
Ti ringrazio per questa risposta, conferma l'idea che mi sono fatto.

per il resto, al tuo posto, non avrei fretta, magari trovi un'occasione di un AF micro 105 senza dover svendere il tuo 85 mm.

ciao
balga
Iscritto
Messaggio: #11
Io ho entrambi, il 105micro vr è una lente molto versatile perche ti fa dal ritratto al macro, ma è pesante e dopo un po questo stanca a mio avviso.
Come qualità di foto in generale l'85 è una spanna sopra, addirittura se il 105micro lo confronti col 105ais, le prende e anche pesantemente, almeno nel ritratto.
Come focale ovviamente si abbina meglio al cinquantino, ma non costruirei il mio corredo intorno al cinquantino.

Secondo me per la macro su cavalletto non serve ne l'af ne tantomeno il vr, per cui hai tante alternative, tipo prendere qualche lente manuale e girarci il cinquantino davanti, spendi meno e probabilmente ottieni anche risultati migliori.
robermaga
Messaggio: #12
QUOTE(giodanbo @ Jan 19 2015, 06:05 PM) *
Il fuoco manuale in campo macro mi spaventa abbastanza, non credo di essere così bravo...
Rimanendo nell'ambito dei 105 AF, la differenza dei prezzi dell'usato tra un D e un G è giustificata da una miglior resa ottica?


Il problema è quello che è prioritario per te. Se è la macro e il ritratto è solo occasionale allora fai bene a fare il cambio ben sapendo però che il 105 AFS micro è una specie di macigno attaccato alla macchina, perfetto però in macro e meno perfetto nel ritratto, non solo aggressivo nella parte a fuoco (e questo potrebbe essere un bene), ma dallo sfocato non certo paragonabile a un 105 ais e ancora meno al tuo meraviglioso 85. Per poca esperienza di uso posso però dire che i precedenti 105 micro, sia l'AIS 2,8 che l'AFD sono ancora meno versatili e versati per il ritratto ... con questi il cambio non lo farei proprio se non affiancandoli al tuo.
Per questo personalmente NON farei il cambio e cercherei nell'usato qualcosa a poco prezzo poiché mi sembra che ancora devi entrare nel mondo macro. E vero quanto hanno detto gli amici sopra, la macro si fa a fuoco manuale determinando (più o meno a seconda dell'inquadratura che si vuole ottenere) il rapporto di riproduzione e poi focheggiando andando avanti e indietro con l'apparecchio, non necessariamente sempre su cavalletto ... a alti iso si può tentare pure a mano libera con tempi di sicurezza e magari fare più scatti. Esistono delle regole di base, ma nessuno vieta di variarle. Ho un vecchio 200 macro AIS (che sulla mia D200 corrisponde a un 300) che a volte ho provato a usare a mano libera durante delle passeggiate dove si parta l'apparecchio o prendere una boccata d'aria. Cosa da non consigliare, me ne rendo conto. Eppure in buona luce e con vari tentativi, qualcosa è venuto fuori, come la foto sotto.

Quindi tieni l'85 e non pensare di usare su questo tubi o ammennicoli vari ... non è fatto per questo. Pensa invece con molta pazienza a visitare baia, mercatini, negozi fisici e on line e cerca, cerca .. i macro usati non costano troppo. Su FX eviterei i 55 o 60 e andrei sui 90-105. Hai tantissime alternative, compresi quelli di terze parti Tamron 90, Tokina 100, Sigma 105 e i vari Micro Nikkor AF, AFD, AFS. Tutti non buoni, ... eccellenti.
Scusa l'ho fatta troppo lunga, ciao

Roberto

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a.mignard
Messaggio: #13
Il 105 afd non ha niente da invidiare al 105 af-s VR... a parte il VR... messicano.gif
Seriamente parlando, non vedo l'utilità del VR in macro... ma è una mia opinione personale.

Ti posto qualche foto fatta col 105 AFD

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Considerando che è un'ottica che si trova usata in ottimo stato a circa 300 euro... secondo me è un'ottica da prendere.
giodanbo
Messaggio: #14
Grazie a tutti per i preziosi consigli, ne deduco che è meglio se l'85 resta in famiglia... smile.gif

Parlando di macro, mi capita più spesso di vedere soggetti interessanti quando sono in giro senza cavalletto (passeggiate in montagna o visite alle oasi naturalistiche della mia zona), ed è il motivo per cui reputavo utile il VR.

QUOTE(balga @ Jan 20 2015, 02:42 AM) *
Secondo me per la macro su cavalletto non serve ne l'af ne tantomeno il vr, per cui hai tante alternative, tipo prendere qualche lente manuale e girarci il cinquantino davanti, spendi meno e probabilmente ottieni anche risultati migliori.


Mi potresti gentilmente spiegare quest'ultimo suggerimento, oppure dirmi dove posso trovare informazioni in merito?
pes084k1
Messaggio: #15
QUOTE(giodanbo @ Jan 20 2015, 01:16 PM) *
Grazie a tutti per i preziosi consigli, ne deduco che è meglio se l'85 resta in famiglia... smile.gif

Parlando di macro, mi capita più spesso di vedere soggetti interessanti quando sono in giro senza cavalletto (passeggiate in montagna o visite alle oasi naturalistiche della mia zona), ed è il motivo per cui reputavo utile il VR.
Mi potresti gentilmente spiegare quest'ultimo suggerimento, oppure dirmi dove posso trovare informazioni in merito?


Quell'uso (ma anche in polizia scientifica, per documentazione tecnica) ha spinto alla realizzazione dei macro VR. E' chiaro che come resa ottica rispetto all'optimum su treppiede e con ottica a bassa tolleranza a fuoco manuale paghi. Se devi giocare e fotografare da fermo, una ottica da ingrandimento e oggi machine vision SIMMETRICA (come gli El Nikkor 50-75 primo tipo o N o Componon 50/4, non i Rodagon ottimizzati per forti ingrandimenti), montata dritta da 0.3x a 1x e rovesciata oltre su tubi manuali (per evitare vignettature), con un filtro UV o IR/UV sopra (sono molto permeabili anche su film), non la batte nessuno, specie su soggetti piani ad aperture fino a f/4, con risolvenze spaventose e alto contrasto, cose di cui molti micro moderno sono carenti.

A presto telefono.gif

Elio



Alex_Murphy
Messaggio: #16
QUOTE(giodanbo @ Jan 20 2015, 01:16 PM) *
Mi potresti gentilmente spiegare quest'ultimo suggerimento, oppure dirmi dove posso trovare informazioni in merito?


In poche parole prendi il tuo obiettivo 50mm f/1.8 D e lo monti sulla reflex "al contrario"... ma per fare questo ti serve un "tubo prolunga" che si inserisce nel bocchettone della reflex e dall'altra parte si "avvita" alla filettatura anteriore del 50mm (dove si montano i filtri per intenderci).

Di "tubi prolunga" ne esistono di diverse misure e se non ricordo male un 50mm montato al contrario con adattatore 12mm dovrebbe avvicinarsi molto ad un fattore di riproduzione 1:1.
Alex_Murphy
Messaggio: #17
Pensandoci bene non si chiama "tubo prolunga" come ho scritto sopra ma "anello adattatore per reverse lens"...

I "tubi prolunga" se non sbaglio servono solamente ad "allungare" la distanza tra il sensore e l'obiettivo e in questi casi il "tubo prolunga" si inserisce sul bocchettone della reflex e l'obiettivo si monta "normalmente" su tale tubo.

Credo si tratti di due metodi differenti. In ogni caso puoi usare questi sistemi solamente con obiettivi dotati di ghiera dei diaframmi (per intenderci, gli AF-S G non vanno bene per tale scopo). Il tuo 50mm f/1.8 D, invece, è perfetto.
robermaga
Messaggio: #18
Non vorrei che questi discorsi fossero fuorvianti per il nostro amico.
In ogni caso la tecnica delle ottiche sovrapposte consiste nell'usare un ottica di 50mm invertita come potente lente addizionale in genere su un 200 (meglio un AIS a fuoco manuale), ma pure su un 180 o 105, in ogni caso una ottica lunga. Occorre semplicemente un anello con doppia filettatura una uguale ai filtri per l'ottica "madre" e dall'altra parte uguale a quella dell'ottica invertita. Se uno usa un 200 AIS l'anello è 52/52 per esser chiari e il R/R in questo caso è di ben 4:1 ... ma la PDC a f22 è ampiamente sotto il mm. praticamente un velo.

Meglio e più facile è usare il 50ino in 3 maniere. 1) con tubi di prolunga che mantengano l'automatismo. 2) invertito tramite un anello nikon F/52mm e qui il diaframma diventa manuale. 3) invertito su tubi, magari partendo dal più corto (per provare) e anello F/52mm. Nel terzo modo si ottiene naturalmente il massimo come R/R (e la minima PDC)

Ma quando guardo le foto dell'amico Mignard, ti dico che la strada più facile e la più redditizia da un punto di vista fotografico è e resta l'uso di un obiettivo dedicato e per questo rimando a quelli sopra descritti. Fra l'altro ho visto che il 90 della Tamron ha un rapporto qualità/prezzo veramente accattivante.

Ciao
R.
giodanbo
Messaggio: #19
Ok, mi avete aiutato moltissimo ad orientarmi, ora non mi resta che fare qualche valutazione e spulciare gli annunci in giro.
Vedo che più di uno di voi mi ha suggerito il Tamron 90mm. Visto che i prezzi dell'usato non sono così distanti, tra quest'ultimo e il Nikon 105 AFD che cosa scegliereste?
robermaga
Messaggio: #20
QUOTE(giodanbo @ Jan 20 2015, 08:45 PM) *
Ok, mi avete aiutato moltissimo ad orientarmi, ora non mi resta che fare qualche valutazione e spulciare gli annunci in giro.
Vedo che più di uno di voi mi ha suggerito il Tamron 90mm. Visto che i prezzi dell'usato non sono così distanti, tra quest'ultimo e il Nikon 105 AFD che cosa scegliereste?

Non avrei dubbio alcuno, fra un Tamron 90 nuovo e un Nikkor 105 AFD usato (naturalmente perfetto) a parità di prezzo sceglierei quest'ultimo non per manicheismo nikoniano, ma per due ragioni specifiche. 1) Il Nikkor ha una costruzione prof. da vero carrarmato e alla lunga questo paga. Ho un 55 macro f3,5 del 1971 ancora perfetto come se fosse nuovo. 2) Di una certa importanza è la distanza di lavoro (distanza lente frontale senza paraluce-soggetto) perché ti permette di non essere a ridosso del soggetto. Questa è 7cm nel Nikkor 60 AFD, 9,5cm nel Tamron e 13,5 nel nikkor 105 Afd. Ma non tener conto di questo ... è solo il mio modo di vedere le cose da anziano quale sono.

Non è facilissimo trovare un 105 micro ... e poi va visto come è, se c'è un filo di garanzia. La scelta facile (e pure giusta perché comunque è nuovo, garantito) è il Tamron 90.

R.
 
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