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Macro Tubi Di Prolunga O Obiettivi Invertiti?
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rolubich
Messaggio: #26
QUOTE(giovanni949 @ Dec 1 2014, 04:38 PM) *
Quanto alla curvatura di campo non c'entra una amata mazza anche perchè aumentando la distanza dell'obiettivo dal corpo si sfrutta solo la piccola parte centrale dell'immagine trasmessa dall'obiettivo, praticamente piatta;



QUOTE(giovanni949 @ Dec 3 2014, 11:35 PM) *
...è ovvio che un'ottica spinta in situazioni d'uso estreme per le quali non è ottimizzata non può che peggiorare le sue prestazioni, tutte le sue prestazioni,


Queste tue due affermazioni sono in netto contrasto fra loro, quella giusta è secondo me la seconda. Quello che sostengo è che non è detto che tutte le 7 aberrazioni crescano allo stesso modo con i tubi, qualcuna può peggiorare più di altre; e dalle ricerche che ho fatto in rete sembrerebbe che la curvatura di campo sia particolarmente sensibile al distanziamento dal sensore. Tutto qui.

La qualità dei tubi penso possa influire solo in termini di parallelismo, giochi, tolleranze ecc, e siccome in regime macro tutto è amplificato forse le differenze si vedono. Se non serve l'AF consiglio il set di tubi Nikon K.

Gian Carlo F
Messaggio: #27
QUOTE(giovanni949 @ Dec 3 2014, 11:35 PM) *
La mia stima del grande Cavina mi ha fatto leggere con attenzione il suo articolo ed il Marco, da persona sapiente ed umile come solo i sapienti sanno essere, ipotizza (ipotizza) che il peggioramento delle prestazioni di un'ottica su tubo possa (possa) essere dovuta ad un peggioramento dei fattori distorsivi che tutte le ottiche hanno ai bordi ed in particolare ad astigmatismo, curvatura di campo e coma. Questo è del tutto naturale e condivisibile nel senso che è ovvio che un'ottica spinta in situazioni d'uso estreme per le quali non è ottimizzata non può che peggiorare le sue prestazioni, tutte le sue prestazioni, quello che contesto io da modestissimo sperimentatore è che si possa affermare che è tutto un problema di curvatura di campo e che questo sia dovuto ai tubi, addirittura di terze parti, come se i tubi originali non fossero semplicemente tubi esattamente come gli altri. Tutte le ottiche peggiorano le prestazioni ai bordi per via delle 7 aberrazioni ottiche e, come ormai dovrebbe essere noto a tutti, le aberrazioni sono pari a zero per i raggi che incidono perpendicolarmente al centro della lente ed aumentano tutte e 7 man mano che ci si avvicina ai bordi. Questo significa che le prestazioni devono peggiorare ai bordi e peggioreranno tanto più quanto più ci allontaniamo dalle condizioni operative "normali" dell'obiettivo e quindi ad esempio a diaframmi aperti o appunto variando la MAF minima. Tutto qui, ma certamente i tubi, essendo vuoti, non hanno nessun effetto sulle prestazioni di una lente nè modificano il modo in cui le 7 aberrazioni deformano il percorso ottimale dei raggi, al contrario dei duplicatori o delle lenti close up che invece agiscono sullo schema ottico ottimizzato dalla casa modificandolo sicuramente in peggio.
Quanto al taglio ai bordi dell'immagine virtuale la cosa è assolutamente ovvia, tanto è vero che, senza che sia variato nulla al contorno se non la distanza della lente dal corpo, la luminosità dell'immagine sul piano focale diminuisce tanto più quanto maggiore è l'ingrandimento proprio perchè la "luce totale" (consentitemi qualche licenza divulgativa non proprio correttissima) intercettata dalla lente, che è ovviamente costante, viene spalmata su un piano di maggiori dimensioni del quale intercetto solo una piccola parte sul sensore, quella centrale appunto, meno soggetta alla curvatura ed alle 6 restanti aberrazioni, ottenendo l'effetto ingrandimento (macro) desiderato. Chi non fosse convinto provi a fotografare con un soffietto senza variare la distanza fra soggetto e lente frontale, e dunque catturando una quantità di luce costante, ma allungando il soffietto; la luce sul sensore diminuirà progressivamente proprio perchè la stessa immagine (luce) catturata verrà spalmata su una superfice virtuale più grande della quale il sensore intercetterà una parte sempre più piccola dando l'effetto dell'ingrandimento. Mi pare evidente anche se è più facile da sperimentare che da spiegare e mi scuso sin d'ora della prolissità e dello scarso fascino di queste elucubrazioni.
Nella rozza sostanza vorrei ribadire che non condivido il modo di dire che sembra prendere piede fra alcuni utenti del forum "piove curvatura ladra" !


completamente d'accordo.
In particolare sull'uso distorto (distorcere una distorsione è il massimo!! messicano.gif ) che viene fatto sulla curvatura di campo da qualche "luminare" da forum.

Il nostro amico, ignorando le basi dell'ottica, pretende quasi di sostituirsi ad un computer che la progetta.
E' come se uno, senza conoscere le 4 operazioni, pretenda di risolvere una equazione.
Potrei ripostare qualcosa dal mio solito vecchio libro di ottica fotografica, che esprime chiaramente questi semplici concetti, ma francamente non ne ho voglia.

Potrei anche esprimere una mia modesta opinione sulla relazione curvatura di campo - distanza di maf (che secondo me dovrebbe variare col variare della maf ed è deciso a progetto su quale distanza la planarità di campo è corretta), ma ne ho ancora meno voglia.
Si finirebbe in un altro polverone disinformativo, come già successo quando si parlò della profondità di fuoco.
F.Giuffra
Messaggio: #28
A me piacerebbe che qualcuno ci spiegasse come funziona un tubo e un tc.

Grazie a chi lo farà.
Gian Carlo F
Messaggio: #29
QUOTE(F.Giuffra @ Dec 4 2014, 08:57 AM) *
A me piacerebbe che qualcuno ci spiegasse come funziona un tubo e un tc.

Grazie a chi lo farà.


In due parole:
- i tubi di prolunga agiscono esattamente come la ghiera della maf che, in uno schema ottico convenzionale, aumentando la distanza dell'ottica rispetto il piano focale permette di mettere a fuoco più vicino.
- i teleconverter sono semplicemente dei gruppi ottici divergenti (interposti tra obiettivo e fotocamera) che, a seconda del loro fattore di moltiplicazione fanno diminuire l'angolo di campo e "trasformano" in focali più lunghe gli obiettivi
I vantaggi dei teleconverter sono che, luminosità a parte, mantengono uguale la maf minima e quindi aumentano, come effetto secondario, il RR.
In entrambi i casi, sia teleconverter che i tubi, nelle riprese ravvicinate, utilizzano solo una parte dell'ottica provocando cadute di luminosità anche notevoli (Giovanni lo ha spiegato bene)
Spero di essere stato sufficientemente chiaro smile.gif
giovanni949
Messaggio: #30
QUOTE(rolubich @ Dec 4 2014, 12:04 AM) *
Queste tue due affermazioni sono in netto contrasto fra loro, quella giusta è secondo me la seconda. Quello che sostengo è che non è detto che tutte le 7 aberrazioni crescano allo stesso modo con i tubi, qualcuna può peggiorare più di altre; e dalle ricerche che ho fatto in rete sembrerebbe che la curvatura di campo sia particolarmente sensibile al distanziamento dal sensore. Tutto qui.

La qualità dei tubi penso possa influire solo in termini di parallelismo, giochi, tolleranze ecc, e siccome in regime macro tutto è amplificato forse le differenze si vedono. Se non serve l'AF consiglio il set di tubi Nikon K.

Azz Rolu, che bravo che sei, ti faccio un semitrattato (modestissimo) di ottica e tu dopo una notte insonne te ne esci trionfante perchè sei riuscito a trovare una presunta incongruenza ? Ma scusa quale è lo scopo di questo smaneggiamento, cercare tutti assieme di capirci qualcosa o vincere un premio ? Il mio lo so, tu non mi pare, comunque vabbè hai vinto quacche cosa, va bene cosi.
Nel merito vedo che finalmente hai capito il concetto del taglio dell'immagine operato dai tubi, tutti i tubi sia proprietari che di terze parti, in quanto allontanando l'ottica dal piano del sensore l'immagine necessariamente si espande e quindi sul sensore cade solo la parte centrale. Per gli scettici, fate un semplice esperimento, osservate l'immagine creata dal vostro cinquantino sul muro di casa vostra quando lo allontanate o avvicinate dal muro, beh è esattamente quello che avviene quando lo allontanate col tubo, e ci voleva tanto a capire ?
Quanto alla curvatura rispondevo al Vate che sosteneva che Nikon non fa più i tubi perchè ha scoperto che c'è la curvatura di campo !!? Non c'entra appunto un tubo, non li fa solo perchè preferisce vendere gli stellari micro.
Per il resto ho dato il mio contributo, non mi interessa polemizzare a tutti i costi, faccio macro da quando sono nato (come fotoamatore ovvio) e metto a disposizione la mia modesta esperienza, se qualcuno interviene per farci crescere bene, se solo per dimostrare che il Vate è appunto un Vate non me ne può fregà de meno.
P.S. Il mio soffietto automatico a suo tempo costò diverse centinaia di mila lirette dell'epoca, i tubi attuali una quarantina di svalutatissimi eurozzi (Hong Kong sulla baia) e ti assicuro che fanno il loro lavoro al meglio anche se hanno sicuramente un disallineamento sagittale di 0,08 micron (immagino) !
rolubich
Messaggio: #31
QUOTE(F.Giuffra @ Dec 4 2014, 08:57 AM) *
A me piacerebbe che qualcuno ci spiegasse come funziona un tubo e un tc.

Grazie a chi lo farà.



Buona lettura.





Gian Carlo F
Messaggio: #32
QUOTE(giovanni949 @ Dec 4 2014, 09:26 AM) *
.....................................
Nel merito vedo che finalmente hai capito il concetto del taglio dell'immagine operato dai tubi, tutti i tubi sia proprietari che di terze parti, in quanto allontanando l'ottica dal piano del sensore l'immagine necessariamente si espande e quindi sul sensore cade solo la parte centrale. Per gli scettici, fate un semplice esperimento, osservate l'immagine creata dal vostro cinquantino sul muro di casa vostra quando lo allontanate o avvicinate dal muro, beh è esattamente quello che avviene quando lo allontanate col tubo, e ci voleva tanto a capire ?
...................


esatto, quando focheggiamo con un'ottica convenzionale (non un IF) ci possiamo rendere bene conto di questo fenomeno:
man mano che riduciamo la distanza di maf l'angolo di campo si restringe, il nostro obiettivo, supponiamo un 50mm, sembra sempre più un tele.

Credo che chiunque che abbia usato ottiche a maf manuale (con elicoide e non IF) abbia notato questo semplice effetto.
Di fatto allungando il tiraggio noi "allunghiamo" la focale (non secondo la definizione classica di lunghezza focale ovviamente) dell'obiettivo e quindi diminuiamo l'angolo di campo generato.
Il resto è stato già chiarito in modo esauriente, credo.

Messaggio modificato da Gian Carlo F il Dec 4 2014, 11:47 AM
pes084k1
Messaggio: #33
QUOTE(Gian Carlo F @ Dec 4 2014, 08:04 AM) *
completamente d'accordo.
In particolare sull'uso distorto (distorcere una distorsione è il massimo!! messicano.gif ) che viene fatto sulla curvatura di campo da qualche "luminare" da forum.

Il nostro amico, ignorando le basi dell'ottica, pretende quasi di sostituirsi ad un computer che la progetta.
E' come se uno, senza conoscere le 4 operazioni, pretenda di risolvere una equazione.
Potrei ripostare qualcosa dal mio solito vecchio libro di ottica fotografica, che esprime chiaramente questi semplici concetti, ma francamente non ne ho voglia.

Potrei anche esprimere una mia modesta opinione sulla relazione curvatura di campo - distanza di maf (che secondo me dovrebbe variare col variare della maf ed è deciso a progetto su quale distanza la planarità di campo è corretta), ma ne ho ancora meno voglia.
Si finirebbe in un altro polverone disinformativo, come già successo quando si parlò della profondità di fuoco.


Appena ti giri i topi ballano...

Il "luminare" ti dice che la prima cosa che si muove sui tubi è la curvatura di campo (vai a leggere anche il capitolo macro su Camera Lens News di Zeiss, ma è fatto noto), mentre le altre cose si spostano pochissimo con gli schemi classici e buoni (quelli molto simmetrici) e peraltro il maniera compensata dalla vignettatura fisica (taglio degli angoli).
Mi sono divertito nel mese scorso, visto che le novità in giro erano pura ovvietà, con degli EL-Nikkor 50/2.8, in versione super Xenotar e Gauss-Planar (N), a vedere come cambiano altre cose (risoluzione, distorsione, coma flare verso gli angoli, CA,...) passando da 0.66x a oltre 2x sui tubi, al dritto e al rovescio. A questi livelli di ingrandimento, i Micro 55 e 60 e i grandangolari capovolti non potevano proprio competere per diverse ragioni.
Il pattern di miglioramento con il diaframma e i diaframmi ottimi di queste ottiche da ingrandimento (oggi machine vision) restano praticamente UGUALI anche al mancato rovesciamento attorno a 1x pure in vent'anni di "sviluppo" ottico. Nessun problema si pone olte a quelli prevedibili in teoria. Non si tratta di credere o non credere, certe aberrazioni cambiano poco o nulla e le altre tanto. Questi obiettivi, che tecnicamente sono dei macro custom, sono poi abbastanza piatti come piano focale, ma non è che cambi la nitidezza massima agli angoli rifocheggiando anche a f/2.8 in LV (ma la FM3a con DG-2 era ancora superiore...). Su un superwide serio non è così invece. Quindi sai che cosa gioca o no in certi usi.

E' chiaro che se mi metti un CRC (che tocca in primo luogo la curvatura di campo, in secondo crea una CA parassita e in terzo tiene passa la distorsione) su un'ottica asimmetrica e lo stari sui tubi PUOI FORSE ottenere cose poco divertenti.
Anche sui supergrandangolari e sensori l'unico effetto oggi con filtri sotto i 2 mm (tranne D3x, D300, D7000 e in parte D80 e le prime NEX 3 e 5) è in pratica la curvatura di campo, che puoi usare a tuo vantaggio. Puoi avere distorsione e CA in eccesso, ma è solo la rifrazione del sensore, che ogni raw converter serio ormai corregge (lasciate a casa ACR, per favore).
Lo stesso accade per gli angoli "apparentemente" spappolati, che è solo aliasing sul sensore, come dicevo da sei-sette anni e cattivo trattamento del demosaicing dei cattivi converter. Infatti capita sempre agli stessi ... A volte basta allontanarsi dal monitor alla distanza prescritta ITU di 70-80 cm per eliminare le immagini "ottico-digitali" della pixellatura e tutto sparisce. fate qualche prova e capirete.

TUTTI i supergrandangolari, i macro e TUTTI i BUONI fotografi invece giocano sulla curvatura di campo, che otticamente è pesante da mantenere piatta (e non serve in assoluto, perché le buone scene hanno una certa configurazione spaziale) e si può fare in teoria solo a scapito di DISTORSIONE e RISOLVENZA (dovunque sul piano focale) o di MACROCONTRASTO (troppe lenti, spesso pure sdoppiate per usare vetri a basso costo e imbottite di trattamenti MC), che sono le cose che capisce pure l'uomo della strada (street volevo dire).
Una delle cose fondamentali nell'ingegneria e poi nell'uso è capire l'ordine di importanza delle cose. Se è vero che tutte le aberrazioni si modificano con tubi e sensori, in pratica la sensibilità (matematica) di alcune è alta ed è minima per altre e quello che conta è sono le prestazioni fondamentali che neanche con un martello le smuovi, cioè RISOLUZIONE SUL PIANO FOCALE, MACROCONTRASTO e DISTORSIONI: se le hai sbagliate in progetto o non le puoi proprio ottenere (zoomoni-tappo) non ce l'hai, se ce l'hai puoi giocare con la tecnica per mantenerle.

E' solo retorica perdente sostenere cose diverse e strane (come le ottiche "telecentriche", uh, che servono proprio per certe cose in semi-macro, peraltro ripudiate e a torto da chi sostiene l'alta distanza stand-off) o come il "fisico" che sosteneva che occorreva calcolare pure la caduta sulla foglia di un pianeta di Andromeda per sperare di predire "perfettamente" (in che senso, visto che le cifre dei mezzi di calcolo sono limitate e le equazioni caotiche...) l'orbita di un asteroide. Sarà vero, ma gli errori di misura annullano ogni possibilità di verifica, è una truffa comunicativa, una presa in giro.

Si vede in questo caso a botto che cosa cambia nelle aberrazioni, anche prove su rete dei soliti san Tommaso con tempo da perdere vi portano tutte alla stessa conclusione.

Quindi il polverone informativo lo sollevano come sempre persone tecnicamente disinformate o che cercano di propalare informazioni sbagliate e in maniera scorretta per pompare mercato e soprattutto usato obsoleto da mandare allo smaltimento (zoomoni, carcasse Ai, macro usati a grande apertura...).

Comprate i simmetrici opportuni, anche anziani, ma buoni (ovvero risolventi-contrastati-indistorti) e con minimo di tecnica andate sui tubi, a 120 gradi di campo, sulle mirrorless a54 Mp e schiacciate i macchinoni in crisi. Guarda che il mondo sta andando così....con la DSRL abborracciata e col zoomone tappo fanno tanto da fotografo della domenica..

A presto telefono.gif

Elio
Gian Carlo F
Messaggio: #34
QUOTE(pes084k1 @ Dec 4 2014, 02:30 PM) *
Appena ti giri i topi ballano...

Il "luminare" ti dice che la prima cosa che si muove sui tubi è la curvatura di campo (vai a leggere anche il capitolo macro su Camera Lens News di Zeiss, ma è fatto noto), mentre le altre cose si spostano pochissimo con gli schemi classici e buoni (quelli molto simmetrici) e peraltro il maniera compensata dalla vignettatura fisica (taglio degli angoli).
Mi sono divertito nel mese scorso, visto che le novità in giro erano pura ovvietà, con degli EL-Nikkor 50/2.8, in versione super Xenotar e Gauss-Planar (N), a vedere come cambiano altre cose (risoluzione, distorsione, coma flare verso gli angoli, CA,...) passando da 0.66x a oltre 2x sui tubi, al dritto e al rovescio. A questi livelli di ingrandimento, i Micro 55 e 60 e i grandangolari capovolti non potevano proprio competere per diverse ragioni.
Il pattern di miglioramento con il diaframma e i diaframmi ottimi di queste ottiche da ingrandimento (oggi machine vision) restano praticamente UGUALI anche al mancato rovesciamento attorno a 1x pure in vent'anni di "sviluppo" ottico. Nessun problema si pone olte a quelli prevedibili in teoria. Non si tratta di credere o non credere, certe aberrazioni cambiano poco o nulla e le altre tanto. Questi obiettivi, che tecnicamente sono dei macro custom, sono poi abbastanza piatti come piano focale, ma non è che cambi la nitidezza massima agli angoli rifocheggiando anche a f/2.8 in LV (ma la FM3a con DG-2 era ancora superiore...). Su un superwide serio non è così invece. Quindi sai che cosa gioca o no in certi usi.

E' chiaro che se mi metti un CRC (che tocca in primo luogo la curvatura di campo, in secondo crea una CA parassita e in terzo tiene passa la distorsione) su un'ottica asimmetrica e lo stari sui tubi PUOI FORSE ottenere cose poco divertenti.
Anche sui supergrandangolari e sensori l'unico effetto oggi con filtri sotto i 2 mm (tranne D3x, D300, D7000 e in parte D80 e le prime NEX 3 e 5) è in pratica la curvatura di campo, che puoi usare a tuo vantaggio. Puoi avere distorsione e CA in eccesso, ma è solo la rifrazione del sensore, che ogni raw converter serio ormai corregge (lasciate a casa ACR, per favore).
Lo stesso accade per gli angoli "apparentemente" spappolati, che è solo aliasing sul sensore, come dicevo da sei-sette anni e cattivo trattamento del demosaicing dei cattivi converter. Infatti capita sempre agli stessi ... A volte basta allontanarsi dal monitor alla distanza prescritta ITU di 70-80 cm per eliminare le immagini "ottico-digitali" della pixellatura e tutto sparisce. fate qualche prova e capirete.

TUTTI i supergrandangolari, i macro e TUTTI i BUONI fotografi invece giocano sulla curvatura di campo, che otticamente è pesante da mantenere piatta (e non serve in assoluto, perché le buone scene hanno una certa configurazione spaziale) e si può fare in teoria solo a scapito di DISTORSIONE e RISOLVENZA (dovunque sul piano focale) o di MACROCONTRASTO (troppe lenti, spesso pure sdoppiate per usare vetri a basso costo e imbottite di trattamenti MC), che sono le cose che capisce pure l'uomo della strada (street volevo dire).
Una delle cose fondamentali nell'ingegneria e poi nell'uso è capire l'ordine di importanza delle cose. Se è vero che tutte le aberrazioni si modificano con tubi e sensori, in pratica la sensibilità (matematica) di alcune è alta ed è minima per altre e quello che conta è sono le prestazioni fondamentali che neanche con un martello le smuovi, cioè RISOLUZIONE SUL PIANO FOCALE, MACROCONTRASTO e DISTORSIONI: se le hai sbagliate in progetto o non le puoi proprio ottenere (zoomoni-tappo) non ce l'hai, se ce l'hai puoi giocare con la tecnica per mantenerle.

E' solo retorica perdente sostenere cose diverse e strane (come le ottiche "telecentriche", uh, che servono proprio per certe cose in semi-macro, peraltro ripudiate e a torto da chi sostiene l'alta distanza stand-off) o come il "fisico" che sosteneva che occorreva calcolare pure la caduta sulla foglia di un pianeta di Andromeda per sperare di predire "perfettamente" (in che senso, visto che le cifre dei mezzi di calcolo sono limitate e le equazioni caotiche...) l'orbita di un asteroide. Sarà vero, ma gli errori di misura annullano ogni possibilità di verifica, è una truffa comunicativa, una presa in giro.

Si vede in questo caso a botto che cosa cambia nelle aberrazioni, anche prove su rete dei soliti san Tommaso con tempo da perdere vi portano tutte alla stessa conclusione.

Quindi il polverone informativo lo sollevano come sempre persone tecnicamente disinformate o che cercano di propalare informazioni sbagliate e in maniera scorretta per pompare mercato e soprattutto usato obsoleto da mandare allo smaltimento (zoomoni, carcasse Ai, macro usati a grande apertura...).

Comprate i simmetrici opportuni, anche anziani, ma buoni (ovvero risolventi-contrastati-indistorti) e con minimo di tecnica andate sui tubi, a 120 gradi di campo, sulle mirrorless a54 Mp e schiacciate i macchinoni in crisi. Guarda che il mondo sta andando così....con la DSRL abborracciata e col zoomone tappo fanno tanto da fotografo della domenica..

A presto telefono.gif

Elio


eccoti biggrin.gif , ci mancavano molto le tue chiarissime esposizioni!! blink.gif blink.gif

ps: cosa ti ha fatto pensare che pensassi a te quando ho detto "luminare"? messicano.gif

Messaggio modificato da Gian Carlo F il Dec 4 2014, 03:12 PM
pes084k1
Messaggio: #35
QUOTE(Gian Carlo F @ Dec 4 2014, 03:10 PM) *
eccoti biggrin.gif , ci mancavano molto le tue chiarissime esposizioni!! blink.gif blink.gif

ps: cosa ti ha fatto pensare che pensassi a te quando ho detto "luminare"? messicano.gif


I topi sono sempre quelli. Comunque, se ha detto quelle cose, il luminare ha ragione da vendere (è d'accordo con me). Scusa ma sto scrivendo con uno smartphone, debbo lasciarti...

A presto telefono.gif

Elio
sarogriso
Messaggio: #36
QUOTE(pes084k1 @ Dec 4 2014, 03:47 PM) *
Scusa ma sto scrivendo con uno smartphone, debbo lasciarti...


Si ma non me lo puoi lasciare così, rolleyes.gif

povero Gian Carlo, io lo vedo già con i lacrimoni, huh.gif

questa sera però lo chiami, vero? laugh.gif
giovanni949
Messaggio: #37
QUOTE(rolubich @ Dec 4 2014, 09:40 AM) *

Si vabbè anche le equazioni, ci manca solo la NASA ! Leggerò l'articolo perchè mi pare interessante, ma credi sia utile agli utenti del forum ? Sul piano dell'utilità (per fotografare) credo sia stato detto tutto quello che serve, di chiacchere e distintivo ne abbiamo sin troppe !
Per me finisce qui, e per finire in bellezza vi allego una di quelle cose che i Vati non hanno mai fatto:
Nikkormat Ft, Nikkor AI 50 mm. F2 montato invertito su soffietto di prolunga, flash manuale attaccato a fianco dell'obiettivo con lo scotch, esposizione calcolata con le tabelle del tempo e sperimentata sul campo, Dia Kodachrome 64 ASA e tutto a mano libera. Quando ho fatto click buona parte degli utenti del forum doveva ancora nascere, la curvatura di campo non era ancora stata inventata (?) e dunque non era un problema, poi venne il Vate e queste foto non si potrebbero più fare, il resto sempre e solo chiacchere e distintivo, buona luce ai macroamatori.
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.


Gian Carlo F
Messaggio: #38
a me fanno impazzire "gli angoli apparentemente spappolati" di Elio messicano.gif ,
mi sembra un po' come quella dell'inflazione "percepita" ai tempi dell'introduzione dell'euro.....
Ci hanno fatto un taglio, quello sì realmente percepito, del 50% su stipendi e pensioni con quella bella storiella.

QUOTE(sarogriso @ Dec 4 2014, 04:00 PM) *
Si ma non me lo puoi lasciare così, rolleyes.gif

povero Gian Carlo, io lo vedo già con i lacrimoni, huh.gif

questa sera però lo chiami, vero? laugh.gif


avremo modo di rifarci... forse stasera wub.gif

Messaggio modificato da Gian Carlo F il Dec 4 2014, 04:32 PM
sarogriso
Messaggio: #39
QUOTE(Gian Carlo F @ Dec 4 2014, 04:34 PM) *
avremo modo di rifarci... forse stasera wub.gif


Restiamo tutti in trepidante attesa. biggrin.gif
Gian Carlo F
Messaggio: #40
In attesa del nostro amico Elio cercherò di tenere acceso il fuoco nella stufa....

Ora dico la mia sulla curvatura di campo, ovviamente non ho delle certezze come molti hanno (ho molti dubbi invece).
Parlando di schemi ottici abbastanza semplici (non con parti flottanti tipo CRC o IF tanto per capirci) io credo che i progettisti la correggano ad una certa distanza di progetto, determinata dall'uso prevalente a cui è destinato un obiettivo.
Quindi un macro sarà corretto su RR abbastanza spinti, mentre un obiettivo da paesaggio, di solito grandangolare, sull'infinito o dintorni (e questo Elio si ostina a non volerlo ammettere!! dry.gif ).
Inoltre direi proprio che la curvatura di campo:
- per ovvie ragioni affligge di più i grandangolari (dove deve essere corretta) e molto meno i tele
- varia con il variare della distanza di maf
Secondo me è comunque abbastanza condivisibile quanto dice Giovanni, con i tubi il difetto si riduce perché si prende solo la parte centrale dell'obiettivo ed io aggiungo, si "allunga" anche la focale per cui si va verso i tele.....

Elio parla sempre di El Nikkor ma non dice mai (io almeno non lo ho mai letto) per cosa li usa e, soprattutto, a che RR.
Gli El Nikkor sono ottiche da ingrandimento, quindi ottimizzati per brevi distanze (per inquadrature pari alle carte fotografiche di uso più comune 13x18, 30x40 ecc), non mi sorprenderebbe perciò che all'infinito fossero pietosi, per il resto nulla di nuovo sotto il sole.
Questi espedienti si usavano spesso negli anni '70, i soldi erano pochi e si adoperava quello che c'era per fare un po' di tutto.

Relativamente all'uso dei grandangolari in macro credo proprio che il discorso valga solo sul loro montaggio invertiti, non so se avete mai provato a montare un 35mm su un soffietto, si rischia di toccare la lente anteriore. Invertiti, ma solo se retrofocus, sono invece una manna, si arriva a RR pazzeschi.
Definire ora una "legge" in una vera e propria selva di possibilità (ottiche macro, tubi, ottiche da ingrandimento, ottiche cine, moltiplicatori, lenti addizionali, ottiche invertite, ecc.) come è l'affascinante mondo della macro ma chi se la sente?
Stesso discorso sarebbe il voler stabilire che certe rese scadenti dipendono da curvatura di campo e non da altra aberrazione.
Secondo me, mai come nella macro, vale il "principio sperimentale" e nulla va dato per scontato, vi assicuro che si hanno notevoli sorprese, io almeno ne ho avute molte.

Messaggio modificato da Gian Carlo F il Dec 4 2014, 06:05 PM
tosiandrea
Messaggio: #41
Ma quindi qual è il miglior metodo (in termini di qualità finale) per ottenere RR che superino l'1:1?
rolubich
Messaggio: #42
QUOTE(Gian Carlo F @ Dec 4 2014, 06:05 PM) *
Secondo me è comunque abbastanza condivisibile quanto dice Giovanni, con i tubi il difetto si riduce perché si prende solo la parte centrale dell'obiettivo ed io aggiungo, si "allunga" anche la focale per cui si va verso i tele.....


Quindi, con l'utilizzo dei tubi, il fascio di raggi che forma l'immagine sul sensore non colpisce le zone periferiche delle lenti che compongono l'obiettivo ma solo le zone centrali? Ed i raggi che colpiscono le zone periferiche delle lenti vanno a cadere fuori dal sensore per effetto del percorso più lungo dovuto al distanziamento dell'obiettivo? Ho capito bene questa volta?




giovanni949
Messaggio: #43
QUOTE(rolubich @ Dec 4 2014, 07:35 PM) *
Quindi, con l'utilizzo dei tubi, il fascio di raggi che forma l'immagine sul sensore non colpisce le zone periferiche delle lenti che compongono l'obiettivo ma solo le zone centrali? Ed i raggi che colpiscono le zone periferiche delle lenti vanno a cadere fuori dal sensore per effetto del percorso più lungo dovuto al distanziamento dell'obiettivo? Ho capito bene questa volta?

No purtroppo. L'immagine virtuale che l'obiettivo disegna sul piano di messa a fuoco (non sul sensore ma su tutto il piano di MAF) è sempre formata in ogni punto del piano dai raggi che partendo da ogni punto del soggetto inquadrato raggiungono ogni punto della lente; questi raggi convergono nel corrispondente punto del piano di messa a fuoco a prescindere dall'ambaradan che c'è attorno, corpo macchina, bocchettone, pareti del corpo dell'obiettivo ed anche pareti interne del tubo di prolunga o del soffietto (che non per niente sono rivestiti da uno strato nero non riflettente) disegnando sul piano focale virtuale (attenzione a questo termine) l'immagine dell'oggetto che abbiamo messo a fuoco ma anche tutto il resto che lo circonda. Qual è il problema ? Questa immagine che ho chiamato virtuale è tale perchè esiste solo in uno spazio teorico che sarebbe visibile solo se tutto attorno alla lente non ci fosse appunto l'ambaradan di cui ho detto, per capirci è l'immagine che riesco a vedere sul muro quando con una lente d'ingrandimento mi avvicino allo stesso mettendo a fuoco quello che i raggi incidenti sulla lente disegnano sullo stesso. Immaginate ora che dietro la suddetta lente d'ingrandimento ci metta un tubo di cartone a simulare il barilotto dell'obiettivo (quello della carta igienica esausta per capirci - voliamo decisamente bassi), il tubo di prolunga, il bocchettone sul corpo macchina ed infine, in fondo l'apertura della tendina che mostra il sensore. L'immagine che cattura il sensore sarà solo una parte anche piccola di quella totale che avevo visto sul muro ed ogni punto della stessa è disegnato dai raggi partenti dall'oggetto inquadrato che attraversano TUTTA la superfice della lente ma solo da quelli che vanno a convergere sul sensore mentre tutto il resto dell'immagine che vedevamo prima che fine ha fatto ? Evidentemente i raggi che la disegnavano sono andati a finire sulle pareti degli oggetti prima elencati che li hanno assorbiti nel loro rivestimento nero antiriflettente, in sostanza abbiamo fatto un megacrop dell'immagine virtuale (per questo la chiamo così) di partenza. Orbene la conclusione di questo oscuro argomentare è che la famosa immagine virtuale iniziale che ha le minime aberrazioni al centro mentre queste crescono paurosamente man mano che ci si allontana verso i bordi (sempre tutte e 7 le aberrazioni) viene catturata dal sensore solo nella sua parte centrale che è meno affetta da gran parte delle aberrazioni che affliggono le parti periferiche e la cosa è paradossalmente più vera quanto più utilizzo meno i bordi ed è appunto quello che ottengo allontanando l'obiettivo dal sensore con i tubi. In questo modo ingrandisco l'immagine virtuale facendo si che aumenti la percentuale dei raggi luminosi che vanno a morire sui bordi (è per questo che perdo in luminosità) ma sfrutto la parte migliore dell'immagine, quella centrale meno affetta da aberrazioni. Ovviamente è anche vero che più ingrandisco l'immagine più la deterioro in qualità assoluta, il discorso fatto è relativo solo all'incidenza di alcune aberrazione e della sferica in particolare.
Come sempre la cosa è più difficile da raccontare che da sperimentare, fate la prova con una lente da ingrandimento e tutto sarà più chiaro, spero, davvero non sono sicuro di avere raccontato la cosa in modo chiaro, anzi ho seri dubbi in proposito, scusate per me sono concetti chiari perché ci medito da 40 anni ma non sono bravissimo nella divulgazione.
Gian Carlo F
Messaggio: #44
QUOTE(andret @ Dec 4 2014, 07:22 PM) *
Ma quindi qual è il miglior metodo (in termini di qualità finale) per ottenere RR che superino l'1:1?


secondo me usare un'ottica invertita
Gian Carlo F
Messaggio: #45
QUOTE(rolubich @ Dec 4 2014, 07:35 PM) *
Quindi, con l'utilizzo dei tubi, il fascio di raggi che forma l'immagine sul sensore non colpisce le zone periferiche delle lenti che compongono l'obiettivo ma solo le zone centrali? Ed i raggi che colpiscono le zone periferiche delle lenti vanno a cadere fuori dal sensore per effetto del percorso più lungo dovuto al distanziamento dell'obiettivo? Ho capito bene questa volta?


A me sembra che hai detto giusto, Giovanni ti ha spiegato in modo più che esauriente e chiaro cosa succede.


Messaggio modificato da Gian Carlo F il Dec 4 2014, 08:59 PM
tosiandrea
Messaggio: #46
QUOTE(Gian Carlo F @ Dec 4 2014, 08:49 PM) *
secondo me usare un'ottica invertita


Grazie Gian Carlo. Avrebbe senso montare un 60 macro invertito allora? Io ho la versione AF-D e sono alla ricerca di macro più spinte..

Ciao,
Andrea
rolubich
Messaggio: #47
QUOTE(giovanni949 @ Dec 4 2014, 08:45 PM) *
L'immagine che cattura il sensore sarà solo una parte anche piccola di quella totale che avevo visto sul muro ed ogni punto della stessa è disegnato dai raggi partenti dall'oggetto inquadrato che attraversano TUTTA la superfice della lente ma solo da quelli che vanno a convergere sul sensore mentre tutto il resto dell'immagine che vedevamo prima che fine ha fatto ? Evidentemente i raggi che la disegnavano sono andati a finire sulle pareti degli oggetti prima elencati che li hanno assorbiti nel loro rivestimento nero antiriflettente, in sostanza abbiamo fatto un megacrop dell'immagine virtuale (per questo la chiamo così) di partenza.


Quindi secondo te quelli che cadono fuori dal sensore sono raggi che hanno attraversato tutte le lenti dell'obiettivo e che quindi, se il sensore fosse più grande, formerebbero un'immagine compiuta, oppure sono raggi parassiti perchè non hanno attraversato tutto lo schema ottico?

Da quello che scrivi sembrerebbe che siano raggi che hanno fatto tutto il loro percorso, solo che cadono fuori dal sensore per via della presenza dei tubi. Giusto?




Gian Carlo F
Messaggio: #48
QUOTE(rolubich @ Dec 4 2014, 07:35 PM) *
Quindi, con l'utilizzo dei tubi, il fascio di raggi che forma l'immagine sul sensore non colpisce le zone periferiche delle lenti che compongono l'obiettivo ma solo le zone centrali? Ed i raggi che colpiscono le zone periferiche delle lenti vanno a cadere fuori dal sensore per effetto del percorso più lungo dovuto al distanziamento dell'obiettivo? Ho capito bene questa volta?

prima credo di aver detto una cosa sbagliata, a ripensarci bene credo che tutto l'obiettivo concorra a produrre l'immagine, ma vorrei il conforto di Giovanni che lo vedo ben ferrato in materia.
Quello che cambia ed aumenta, con l'aumentare del tiraggio, è la dimensione della immagine virtuale.
La caduta di luce deriva semplicemente dall'allungamento del gruppo obiettivo-tubi che crea una sorta di allungamento della focale, la luce che viene persa è quella relativa a quella parte di immagine virtuale che viene ritagliata.
QUOTE(andret @ Dec 4 2014, 09:16 PM) *
Grazie Gian Carlo. Avrebbe senso montare un 60 macro invertito allora? Io ho la versione AF-D e sono alla ricerca di macro più spinte..

Ciao,
Andrea


Ho sempre letto che oltre l'1:1 conviene farlo.
Con l'afd sei fortunato, puoi, i nuovi G purtroppo li hanno "castrati"

QUOTE(rolubich @ Dec 4 2014, 10:45 PM) *
Quindi secondo te quelli che cadono fuori dal sensore sono raggi che hanno attraversato tutte le lenti dell'obiettivo e che quindi, se il sensore fosse più grande, formerebbero un'immagine compiuta, oppure sono raggi parassiti perchè non hanno attraversato tutto lo schema ottico?

Da quello che scrivi sembrerebbe che siano raggi che hanno fatto tutto il loro percorso, solo che cadono fuori dal sensore per via della presenza dei tubi. Giusto?


formano una immagine vera e propria, è che si perde sui lati del tubo. Se montassi quell'obiettivo su una fotocamera a banco ottico e pellicola a lastre otterresti immagini reali come quelle virtuali (entro certi limiti di tiraggio ovviamente)

Messaggio modificato da Gian Carlo F il Dec 5 2014, 08:14 AM
pes084k1
Messaggio: #49
QUOTE(Gian Carlo F @ Dec 4 2014, 06:05 PM) *
In attesa del nostro amico Elio cercherò di tenere acceso il fuoco nella stufa....

Ora dico la mia sulla curvatura di campo, ovviamente non ho delle certezze come molti hanno (ho molti dubbi invece).
Parlando di schemi ottici abbastanza semplici (non con parti flottanti tipo CRC o IF tanto per capirci) io credo che i progettisti la correggano ad una certa distanza di progetto, determinata dall'uso prevalente a cui è destinato un obiettivo.
Quindi un macro sarà corretto su RR abbastanza spinti, mentre un obiettivo da paesaggio, di solito grandangolare, sull'infinito o dintorni (e questo Elio si ostina a non volerlo ammettere!! dry.gif ).
Inoltre direi proprio che la curvatura di campo:
- per ovvie ragioni affligge di più i grandangolari (dove deve essere corretta) e molto meno i tele
- varia con il variare della distanza di maf
Secondo me è comunque abbastanza condivisibile quanto dice Giovanni, con i tubi il difetto si riduce perché si prende solo la parte centrale dell'obiettivo ed io aggiungo, si "allunga" anche la focale per cui si va verso i tele.....

Elio parla sempre di El Nikkor ma non dice mai (io almeno non lo ho mai letto) per cosa li usa e, soprattutto, a che RR.
Gli El Nikkor sono ottiche da ingrandimento, quindi ottimizzati per brevi distanze (per inquadrature pari alle carte fotografiche di uso più comune 13x18, 30x40 ecc), non mi sorprenderebbe perciò che all'infinito fossero pietosi, per il resto nulla di nuovo sotto il sole.
Questi espedienti si usavano spesso negli anni '70, i soldi erano pochi e si adoperava quello che c'era per fare un po' di tutto.

Relativamente all'uso dei grandangolari in macro credo proprio che il discorso valga solo sul loro montaggio invertiti, non so se avete mai provato a montare un 35mm su un soffietto, si rischia di toccare la lente anteriore. Invertiti, ma solo se retrofocus, sono invece una manna, si arriva a RR pazzeschi.
Definire ora una "legge" in una vera e propria selva di possibilità (ottiche macro, tubi, ottiche da ingrandimento, ottiche cine, moltiplicatori, lenti addizionali, ottiche invertite, ecc.) come è l'affascinante mondo della macro ma chi se la sente?
Stesso discorso sarebbe il voler stabilire che certe rese scadenti dipendono da curvatura di campo e non da altra aberrazione.
Secondo me, mai come nella macro, vale il "principio sperimentale" e nulla va dato per scontato, vi assicuro che si hanno notevoli sorprese, io almeno ne ho avute molte.


Ancora Andromeda.... se solo conoscessi i problemi che girano. Ti mancano completamente le idee guida della tecnica fotografica (e si vede...). Gli ottici classici (io lavoro in wave con gli array, quindi sto più comodo) si piluccano spaccando il capello in quattro cercando di distinguere e valutare le sei o sette aberrazioni, che si basano su un concetto di piano focale unico che non sta in cielo nè in terra, e mancano del concetto secondo la quale ogni aberrazione ha un peso diverso sul risultato finale, che ricordo essere RISOLVENZA (prima vedere un dettaglio), CONTRASTO (vederlo bene) e DISTORSIONE (vederlo come è) sulle IMMAGINI REALI. Specie nei sensori (film e Foveon fanno superiori "misure integrali") il piano focale è una superficie spessa nello spazio che avvolge il piano focale con uno spessore di 15-30 micron.

In particolare, se un obiettivo mi vede oggetti SUL PIANO FOCALE OTTIMALE (messo a fuoco al meglio voglio dire) di 2.5 micron (come quelli che consiglio) e un'altro di 10-20 (come quelli che consigli tu) micron, hai voglia a dire che il secondo è meglio, profuma di sandalo...
Poi gli oggetti devi metterli pure a fuoco e questo è un problema indipendente di ADATTAMENTO al soggetto e non di QUALITA'. E' ovvio che la tecnica che uso nella media di Trilussa deve portare a fuoco il soggetto nella sua interezza evidenziando tutti i dettagli possibili (=non chiudendo troppo il diaframma). Ora se in macro il soggetto è praticamente piano o raggiungibile solo in T/S ed è possibile salvare capra e cavoli a campo piatto, in un superwide devo mettere a fuoco tutto l'utile 3D (con una scala di importanza) anche perché uno sfocato asferico fa schifo e tante aberrazioni fanno a pugni. Anche in Nikon quando lavorano bene sacrificano in parte la curvatura di campo per migliorare la qualità.
Quindi tutti i fabbricanti cercano di "bilanciare" la curvatura di campo dei superwide con le caratteristiche fondamentali e gli internettari che non sanno fare fotografie puntano dei soggetti assurdi o brutti e si fissano, senza guardare che mettere a fuoco con punti spalmati su una patacca alla fine fa bassa qualità, su dettagli di puro adattamento o irrilevanti per la qualità (curvatura stessa, CA, coma flare attorno al nocciolo della PSF, MTF 50) trascurando l'INFORMAZIONE che trasmetto o posso trasmettere (quanto occupa sul piano focale il centro luminoso della PSF?) Punto.

Certamente gli obiettivi EL di cui parliamo (e l'equivalente, ma meno pratico, Componon 4/50 che conosco) sono ottimizzati in un range, dichiarato dalla casa da 1:20 a 1:2 (e quindi rovesciati da 20:1 a 2:1), ma evidentemente soprattutto per problemi meccanici. In realtà, essendo simmetrici (anche lo Xenotar lo è), gli EL & C. hanno un comportamento molto pulito attorno all'1:1 e non manifestano problemi e come tali (Raynox) sono usati ancora oggi in machine vision, dove devo controllare imperfezioni di montaggio o altro di pochi micron.
Invece a distanza oltre 20:1 o 1:20 le aberrazioni cambiano molto, causando curvatura di campo, ma anche sfasamento dell'aberrazione sferica (haze e compresione del contrasto, incertezza del fuoco). Ma con i tubi o l'elicoide non ci arrivo neppure. Discorso chiuso.

Veniamo ai fatti dei tubi (soffietto). Un Micro 55/2.8 decade molto sopra 1:2 sui tubi (essendo ottimizzato all'infinito e a 1:2, i vecchi, e pare dal mio esemplare 1:10 i nuovi) e a 1:1 perde il controllo di molte aberrazioni ABBASSANDO LA QUALITA' finale, soprattutto il contrasto e l'haze.
Un Micro 60 AFD o AFS (fatto in realtà per essere usabile a distanze normali grazie al CRC triplo) fa un po' tutto attorno a 1:1 con un bel contrasto, ma i 2-5 micron se li sogna e, se si può invertire (solo AFD in pratica) fa lo stesso, a patto di regolare il CRC sul reciproco dell'ingrandimento... che scocciatura. Poi non è che il CRC porta l'obiettivi a fare meglio di un custom, ma piuttosto controlla e spalma la perdita di qualità su un vasto range di ingrandimento. Qui sta il rebus.
Per un fiore sul campo a f/16-32 effettivi la cosa è accettabile e pure preferibile per la MAF facile. Per duplicare una dia o un francobollo ad alto ingrandimento (>0.66x possibili meccanicamente) l'EL & C. va meglio, è più contrastato e risolvente e basta, se hai un sensore adeguato. Anzi, si raccomanda (vedi Schneider, Edmund Optic) di non chiudere troppo il diaframma. La stessa Edmund fa macro apo custom "Gauss" (no asimmetrici/CRC) per certi ingrandimenti e 60 mm di copertura laterale fatti per lavorare tra 4 e 5.6: oltre un certo diaframma la PdC non aumenta più e chi sa fare macro lo sa.
Sui tele il discorso è diverso. I migliori sono ottimizzati a 2-3 m e perdono lievemente a 1 m circa e all'infinito. Lì qualcuno mette il CRC, ma pesa solo sotto 1:10. I test gli Internettari e gli "ottici" li fanno all'infinito, dove l'haze atmosferico predomina, e quindi i numerini di test non hanno significato alcuno.
I superwide devono avere alta risolvenza, perché i dettagli sono piccoli. Spalmarli con tromboni da 60-70 lp/mm "rotondi e flosci" non ha senso. Tutti i superwide hanno curvatura di campo ottimizzata in media (Bayes!) sulle situazioni e ognuno prende/usa quello che più gli confà, ma nessun obiettivo è piatto come campo focale (i migliori sono 20 AFD e ZM 21/4.5 C Biogon guarda caso..., seguiti da ZF 15 e Heliar VM I, il 14-24 e il 24 oscillano parecchio in zona mediana) in quanto non serve. Anzi gli "esoterici" Leica, Zeiss e Voigtlander si sono affermati tra quelli che sanno scattare anche sulle mirrorless perché fanno foto statisticamente più nitide e contrastate e più risolventi. Ma se ho una scrittina nel quadro, è là che devo mettere a fuoco e questa devo vederla a 100+ lp/mm, altrimenti per l'occhio tutto è fuori fuoco: così dice il DMOS e l'internettaro torna in classe ad imparare senza fiatare se non gli viene richiesto dall'insegnante. I simmetrici ci riescono, perché autocompensano per costruzione molte aberrazioni, i forti retrofocus no.

Quindi in soldoni imparate a usare tubi, superwide e vedere quello che vedete (mettete a fuoco dove DOVETE per l'estetica e contate le linee che vedete, come le vedete e se stanno dritte). E più altro non dimandate o discutete... ma imparate a piazzare il piano focale su una foto a 100+ lp/mm per le future digitali ! Il resto non conta.

P.S.: da certi test che sto facendo "a basso vapore" i simmetrici di tutte le focali vanno generalmente meglio al bordo anche sulle mirrorless con buona conversione raw (e senza arrampicarsi). Esiste solo grande incompetenza tecnica su Internet, dalla MAF al software e ovviamente , pessime foto. Alcune sono truffe pure (foto sfocate ad arte, ottiche vecchie e rotte, macchine inadeguate e vibranti, flare ricercato)

A presto telefono.gif

Elio
Gian Carlo F
Messaggio: #50
QUOTE(pes084k1 @ Dec 5 2014, 11:36 AM) *
Ancora Andromeda.... se solo conoscessi i problemi che girano. Ti mancano completamente le idee guida della tecnica fotografica (e si vede...). Gli ottici classici (io lavoro in wave con gli array, quindi sto più comodo) si piluccano spaccando il capello in quattro cercando di distinguere e valutare le sei o sette aberrazioni, che si basano su un concetto di piano focale unico che non sta in cielo nè in terra, e mancano del concetto secondo la quale ogni aberrazione ha un peso diverso sul risultato finale, che ricordo essere RISOLVENZA (prima vedere un dettaglio), CONTRASTO (vederlo bene) e DISTORSIONE (vederlo come è) sulle IMMAGINI REALI. Specie nei sensori (film e Foveon fanno superiori "misure integrali") il piano focale è una superficie spessa nello spazio che avvolge il piano focale con uno spessore di 15-30 micron.Quindi in soldoni imparate a usare tubi, superwide e vedere quello che vedete (mettete a fuoco dove DOVETE per l'estetica e contate le linee che vedete, come le vedete e se stanno dritte). E più altro non dimandate o discutete... ma imparate a piazzare il piano focale su una foto a 100+ lp/mm per le future digitali ! Il resto non conta.
.............................................
A presto _telefono!_

Elio


Mi mancheranno delle linee guida, ma tu fai dei minestroni...... _mexico!_
 
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