FORUM NIKONCLUB

Ciao a tutti, premetto che non sono pratico di ritrattistica ma ultimamente mi sto interessando e di conseguenza mi è sorto un dubbio.

La guida sul manuale di istruzioni, che Nikon School consigliano l'opzione ad utilizzare il punto af centrale per la messa a fuoco (vista la maggiore sensibilità e precisione che lo caratterizza), ricomporre e scattare......

Sinceramente ho provato ma trovo le immagini leggermente sfuocate rispetto al punto iniziale di messa a fuco.

Penso a questo punto che con macchine come la D800 anche la minima variazione di lunghezza e angolo di ripresa siano fatali per la buona riuscita dello scatto.

Le prove le ho effettuate con soggetti statici e 85 1.8g

Chiedo a voi un parere, posso aver sbagliato qualcosa?

Grazie a tutti per l'attenzione e buona luce!

Cordialmente

Fabrizio

No, quello che riscontri è corretto e l'ho sperimentato anch'io con l'AF D 85 f1,4.
Succede che ricomponendo sposti la distanza tra il punto messo a fuoco e il soggetto e quindi, data la profondità di campo ridottissima usando diaframmi aperti e ottiche luminose, ottieni la sfocatura.
Non ho sottomano uno schema, ma prova a pensare che blocchi il fuoco alla distanza che è il raggio di un cerchio, poi ruoti per ricomporre e il tuo soggetto non è su quella circonferenza, ma più distante anche se è rimasto fermo. Non so se mi sono spiegato...
Insomma, quando adoperi diaframmi minimi, usa i punti laterali e possibilmente nessuna ricomposizione.

Saluti
Roberto

Mi perdonerai per la schifezza che inserisco qui, ma ė la prima volta che uso Adobe Sketch su iPad usando le dita... Ahahah

In pratica, ė la rappresentazione grafica (se si vuole essere buoni a chiamarla così) di quello che ha scritto Roberto qui sopra.

Mettendo a fuoco sul piano del viso (tratteggio blu associato alla macchina nera) e ricomponendo, il piano di messa a fuoco si sposta (linea macchina rossa) e data la poca pdc, ecco fatto che il ritratto risulta sfuocato.

Visto che li abbiamo, ė meglio usarli tutti i punti AF

Ciao,
Alessandro.

Ecco, avrai fatto una schifezza, ma due scarabocchi sono sicuramente meglio di tanti discorsi... Grazie Alessandro!

Eheheh.... Siccome, veramente, non si può vedere, ho rifatto lo schemino un pochetto meglio
Per altri dubbi...basta chiedere

Ciao,
Alessandro.

Messaggio modificato da Alessandro Castagnini il Oct 10 2014, 06:18 AM

Grazie per l'attenzione e le risposte esaustive, Alessandro hai fatto uno schema sintetico e chiaro, come la spiegazione di fedebobo.

Spero posa essere utile anche per altri utenti.

Cordialmente

fabrizio

Ciao Alessandro ,
Schema molto chiaro ma , un piccolo dubbio.
Ma,bloccando la messa a fuoco sul soggetto , per poi ricomporre, il fuoco non dovrebbe rimanere?stando ai manuali questa tecnica "servirebbe" a mantenere la messa a fuoco e cambiare la composizione .(es .soggetto decentrato)
...poi la tua spiegazione non fa una piega!
Quindi a f molto aperti non conviene bloccare la messa a fuoco in quanto alla fine il soggetto rimarrebbe comunque sfuocato .Giusto?
Ciao Bruno

Ciao, il blocco della messa a fuoco con gli f aperti e quindi la ricomposizione è tendenzialmente sconsigliato, soprattutto se il soggetto o parte del soggetto da mettere a fuoco risulta essere troppo vicino a te che scatti.

Quindi fai conto, impostando in TA, maggiore è la distanza tra te ed il soggetto e minore è il rischio di spadellare il fuoco certo, rimpicciolendo il soggetto è come se ampliassi involontariamente il campo di messa a fuoco sfruttando l'apertura massima del tuo obiettivo, creando degli effetti, in certe situazioni, molto piacevoli.

Personalmente sfrutto molto il blocco del fuoco e la ricomposizione.

Ciao
Alessandro.

Messaggio modificato da Boar il Oct 13 2014, 10:49 PM

Sì, così funziona.
Ma occorre avere attivata l'opzione "tracking 3d" dell'autofocus.
In questo modo se metti a fuoco su un punto (ad es. l'occhio), poi blocchi il fuoco e ricomponi, il punto di messa a fuoco dovrebbe cambiare "seguendo" la posizione dell'occhio nell'inquadratura e mantenere l'occhio a fuoco.
Non so se mi sono spiegato...

Il tutto è decisamente facilitato se si ha abbondanza di punti di messa a fuoco (la D3 ne ha 51, mentre ad es. la D90 "solo" 11).

Ok, grazie mille del consiglio.proverò a fare come dici tu in quanto il tracking 3D
lo utilizzavo esclusivamente per foto in movimento.
Ciao Bruno.
P. S. Mi scuso con Fabrizio ,l'autore dellla discussione, se mi sono intromesso.

Tranqui... visto l'argomento uguale, non è mai una buona idea aprire un'altra discussione, ma, appunto, continuare su una esistente onde non disperdere le info/soluzioni/consigli


Ciao,
Alessandro.