Regole basilari per l'HDR
Regole_d_oro_per_ottenere_dei_fotogrammi_validi_per_l__HDR.pdf ( 35.41k ) Numero di download: 256
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Bello, sarebbe utile almeno per me se mettessi in pdf pure il tutorial che avevi fatto sul ritocco del viso.Forse quello della separazione delle frequenze.
Beniamino
Messaggio modificato da beniaminobenji il Dec 4 2013, 06:17 PM
Beniamino
Messaggio modificato da beniaminobenji il Dec 4 2013, 06:17 PM
Bello, sarebbe utile almeno per me se mettessi in pdf pure il tutorial che avevi fatto sul ritocco del viso.Forse quello della separazione delle frequenze.
Beniamino
Beniamino
http://www.nikonclub.it/forum/index.php?showtopic=336985
Questo è il tutorial
Separazione_frequenze.pdf ( 1.49mb ) Numero di download: 3207
Bello, sarebbe utile almeno per me se mettessi in pdf pure il tutorial che avevi fatto sul ritocco del viso.Forse quello della separazione delle frequenze.
Beniamino
Beniamino
Regole basilari per l'HDR
Regole_d_oro_per_ottenere_dei_fotogrammi_validi_per_l__HDR.pdf ( 35.41k ) Numero di download: 256
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Perché no al bracketing automatico dei tempi?
Ciao
Diego
Se la tua macchina fa differenze di 1/3 tra fotogrammi penso che sono pochi, se fa per es. 5 fotogrammi con differenza di uno stop , allora va bene
Qual è il numero minimo di scatti da effettuare per ottenere una buona HDR?
Purtroppo non è possibile fissare un valore a priori. Tutto dipende dalla gamma dinamica di ciò che si sta fotografando e dalla differenza di esposizione scelta tra i vari fotogrammi.
La procedura ideale consiste nell'effettuare abbastanza scatti affinché tutte le singole porzioni della ripresa siano esposte correttamente.
Un suggerimento empirico e puramente personale, è quello di effettuare almeno 5 scatti con una traslazione di esposizione tra fotogrammi di circa 1 stop.
questi sono appunto 5 scatti
Se la tua macchina fa differenze di 1/3 tra fotogrammi penso che sono pochi, se fa per es. 5 fotogrammi con differenza di uno stop , allora va bene
Parliamo ovviamente di step di 1 EV, almeno 5 (da-2 a 2): usare step inferiori e più scatti non mi sembra una buona strategia (rischio di mosso, comparsa di effetti "gost", lavoro più pesante per il sw, ecc.).
Ciao
Diego
Belle foto maxy, mi sa che qualcuno sta scoprendo adesso l'acqua calda 😀senza fare nome e segno
[quote name='giucci2005' date='Dec 5 2013, 03:54 PM' post='3601740']
Parliamo ovviamente di step di 1 EV, almeno 5 (da-2 a 2): usare step inferiori e più scatti non mi sembra una buona strategia (rischio di mosso, comparsa di effetti "gost", lavoro più pesante per il sw, ecc.).
Ciao
Diego
[/quoteEd
5 e anche 7 , ma non con differenza di 1/3 ma di 1 stop/step scegliete voi il nome
Parliamo ovviamente di step di 1 EV, almeno 5 (da-2 a 2): usare step inferiori e più scatti non mi sembra una buona strategia (rischio di mosso, comparsa di effetti "gost", lavoro più pesante per il sw, ecc.).
Ciao
Diego
[/quoteEd
5 e anche 7 , ma non con differenza di 1/3 ma di 1 stop/step scegliete voi il nome
Regole basilari per l'HDR
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Tu scrivi:
QUOTE
Lo scopo dell’HDR è quello di rappresentare il più possibile i dettagli sia nelle alte luci che nelle ombre (specialmente quando i contrasti sono oltre i 5–6 Stop di range (6-7 Ev). L’occhio umano compensa con facilità questa differenza di luminosità, il sensore delle nostre macchine, no.
Ma se vogliamo essere pignoli questo discorso è errato. L'occhio umano ha infatti mediamente una gamma dinamica di circa 15 stop (la compensazione dell'occhio, o meglio del cervello, non ha niente a che fare con questo aspetto... quello che tu dici può invece essere paragonato alla lettura esposimetrica, anche perchè in effetti il nostro cervello funziona proprio da esposimetro automatico sotto questo punto di vista), mentre la pellicola/sensore ha gamma dinamica di soli 5-6 stop (quindi di per sè vede molto meno del nostro occhio). Nell'ambiente esterno la scena che osserviamo può avere contrasto globale anche inferiore a 5 stop (esempio: ambiente completamente all'ombra), oppure anche molto superiore alla gamma dinamica dell'occhio (se la scena è illuminata con luce solare, diretta o di taglio, è facile avere differenze anche di 20 stop o oltre tra parti molto illuminate e parti in ombra).
Dunque il senso dell'HDR è proprio quello di far in modo che l'immagine contenga tutta la gamma dinamica presente nell'ambiente che vogliamo immortalare. Per fare un HDR efficace ci sarebbe dunque da valutare innanzitutto il reale contrasto presente nell'ambiente (letture spot su zona più buia e su zona più luminosa), e di conseguenza si decide quanti scatti fare e a che intervalli. Proprio per questo motivo non avrebbe alcun senso fornire una regola fissa dicendo che servono 3 o 5 scatti intervallati di 1 stop... potrebbero essere anche troppi, ma anche molto pochi. Dunque senza un ragionamento e senza valutazioni pre-scatto, il risultato finale non soddisferebbe l'intento dell'HDR stesso.
Tu scrivi:
Ma se vogliamo essere pignoli questo discorso è errato. L'occhio umano ha infatti mediamente una gamma dinamica di circa 15 stop (la compensazione dell'occhio, o meglio del cervello, non ha niente a che fare con questo aspetto... quello che tu dici può invece essere paragonato alla lettura esposimetrica, anche perchè in effetti il nostro cervello funziona proprio da esposimetro automatico sotto questo punto di vista), mentre la pellicola/sensore ha gamma dinamica di soli 5-6 stop (quindi di per sè vede molto meno del nostro occhio). Nell'ambiente esterno la scena che osserviamo può avere contrasto globale anche inferiore a 5 stop (esempio: ambiente completamente all'ombra), oppure anche molto superiore alla gamma dinamica dell'occhio (se la scena è illuminata con luce solare, diretta o di taglio, è facile avere differenze anche di 20 stop o oltre tra parti molto illuminate e parti in ombra).
Dunque il senso dell'HDR è proprio quello di far in modo che l'immagine contenga tutta la gamma dinamica presente nell'ambiente che vogliamo immortalare. Per fare un HDR efficace ci sarebbe dunque da valutare innanzitutto il reale contrasto presente nell'ambiente (letture spot su zona più buia e su zona più luminosa), e di conseguenza si decide quanti scatti fare e a che intervalli. Proprio per questo motivo non avrebbe alcun senso fornire una regola fissa dicendo che servono 3 o 5 scatti intervallati di 1 stop... potrebbero essere anche troppi, ma anche molto pochi. Dunque senza un ragionamento e senza valutazioni pre-scatto, il risultato finale non soddisferebbe l'intento dell'HDR stesso.
Ma se vogliamo essere pignoli questo discorso è errato. L'occhio umano ha infatti mediamente una gamma dinamica di circa 15 stop (la compensazione dell'occhio, o meglio del cervello, non ha niente a che fare con questo aspetto... quello che tu dici può invece essere paragonato alla lettura esposimetrica, anche perchè in effetti il nostro cervello funziona proprio da esposimetro automatico sotto questo punto di vista), mentre la pellicola/sensore ha gamma dinamica di soli 5-6 stop (quindi di per sè vede molto meno del nostro occhio). Nell'ambiente esterno la scena che osserviamo può avere contrasto globale anche inferiore a 5 stop (esempio: ambiente completamente all'ombra), oppure anche molto superiore alla gamma dinamica dell'occhio (se la scena è illuminata con luce solare, diretta o di taglio, è facile avere differenze anche di 20 stop o oltre tra parti molto illuminate e parti in ombra).
Dunque il senso dell'HDR è proprio quello di far in modo che l'immagine contenga tutta la gamma dinamica presente nell'ambiente che vogliamo immortalare. Per fare un HDR efficace ci sarebbe dunque da valutare innanzitutto il reale contrasto presente nell'ambiente (letture spot su zona più buia e su zona più luminosa), e di conseguenza si decide quanti scatti fare e a che intervalli. Proprio per questo motivo non avrebbe alcun senso fornire una regola fissa dicendo che servono 3 o 5 scatti intervallati di 1 stop... potrebbero essere anche troppi, ma anche molto pochi. Dunque senza un ragionamento e senza valutazioni pre-scatto, il risultato finale non soddisferebbe l'intento dell'HDR stesso.
Sono d'accordo su tutto specialmente sul previsuizzare l'immagine ma io non sono un prof.
Anche io uso in esposimetro esterno ma non sono mai andato oltre i 7 fotogrammi tanto per provare.
tanto per stare in tema questi sono HDR da 3-5 fotogrammi e alcune da 7 fotogrammi, mano libera scatto a raffica priorità dei Diaframmi (A)
grabriele santo subito
Tu scrivi:
Ma se vogliamo essere pignoli questo discorso è errato. L'occhio umano ha infatti mediamente una gamma dinamica di circa 15 stop (la compensazione dell'occhio, o meglio del cervello, non ha niente a che fare con questo aspetto... quello che tu dici può invece essere paragonato alla lettura esposimetrica, anche perchè in effetti il nostro cervello funziona proprio da esposimetro automatico sotto questo punto di vista), mentre la pellicola/sensore ha gamma dinamica di soli 5-6 stop (quindi di per sè vede molto meno del nostro occhio). Nell'ambiente esterno la scena che osserviamo può avere contrasto globale anche inferiore a 5 stop (esempio: ambiente completamente all'ombra), oppure anche molto superiore alla gamma dinamica dell'occhio (se la scena è illuminata con luce solare, diretta o di taglio, è facile avere differenze anche di 20 stop o oltre tra parti molto illuminate e parti in ombra).
Dunque il senso dell'HDR è proprio quello di far in modo che l'immagine contenga tutta la gamma dinamica presente nell'ambiente che vogliamo immortalare. Per fare un HDR efficace ci sarebbe dunque da valutare innanzitutto il reale contrasto presente nell'ambiente (letture spot su zona più buia e su zona più luminosa), e di conseguenza si decide quanti scatti fare e a che intervalli. Proprio per questo motivo non avrebbe alcun senso fornire una regola fissa dicendo che servono 3 o 5 scatti intervallati di 1 stop... potrebbero essere anche troppi, ma anche molto pochi. Dunque senza un ragionamento e senza valutazioni pre-scatto, il risultato finale non soddisferebbe l'intento dell'HDR stesso.
Ma se vogliamo essere pignoli questo discorso è errato. L'occhio umano ha infatti mediamente una gamma dinamica di circa 15 stop (la compensazione dell'occhio, o meglio del cervello, non ha niente a che fare con questo aspetto... quello che tu dici può invece essere paragonato alla lettura esposimetrica, anche perchè in effetti il nostro cervello funziona proprio da esposimetro automatico sotto questo punto di vista), mentre la pellicola/sensore ha gamma dinamica di soli 5-6 stop (quindi di per sè vede molto meno del nostro occhio). Nell'ambiente esterno la scena che osserviamo può avere contrasto globale anche inferiore a 5 stop (esempio: ambiente completamente all'ombra), oppure anche molto superiore alla gamma dinamica dell'occhio (se la scena è illuminata con luce solare, diretta o di taglio, è facile avere differenze anche di 20 stop o oltre tra parti molto illuminate e parti in ombra).
Dunque il senso dell'HDR è proprio quello di far in modo che l'immagine contenga tutta la gamma dinamica presente nell'ambiente che vogliamo immortalare. Per fare un HDR efficace ci sarebbe dunque da valutare innanzitutto il reale contrasto presente nell'ambiente (letture spot su zona più buia e su zona più luminosa), e di conseguenza si decide quanti scatti fare e a che intervalli. Proprio per questo motivo non avrebbe alcun senso fornire una regola fissa dicendo che servono 3 o 5 scatti intervallati di 1 stop... potrebbero essere anche troppi, ma anche molto pochi. Dunque senza un ragionamento e senza valutazioni pre-scatto, il risultato finale non soddisferebbe l'intento dell'HDR stesso.
grabriele santo subito
Che programma hai usato?
tanto per stare in tema questi sono HDR da 3-5 fotogrammi e alcune da 7 fotogrammi, mano libera scatto a raffica priorità dei Diaframmi (A)
Una curiosità: ho fatto qualche tentativo in montagna con reflex su cavalletto, 9 scatti. Ma immancabilmente, un po' di vento, forse la reflex che al momento dello scatto ha avuto una impercettibile
vibrazione, ed il risultato non è buono.
Tu invece hai scattato a mano libera. Come è possibile che i vari scatti non abbiamo un minimo di inquadratura diversa uno dall'altro?
Mi sveli il mistero?
Ciao
Dario
Come è possibile che i vari scatti non abbiamo un minimo di inquadratura diversa uno dall'altro?
Devi allinearli sul software.
Con photoshop basta caricarli come livelli, selezionarli tutti, e andare sul menu Modifica -allineamento automatico livelli.
Altri programmi hanno un controllo integrato per l'allineamento.
Certo l'ideale è sempre il cavalletto con scatto remoto, ma anche a me è capitato spesso di scattare a mano libera senza problemi.
Altra cosa è il problema del vento, o di oggetti in movimento, ben più problematici rispetto al movimento della fotocamera.
Però esistono appositi controlli nei software per ridurre le "immagini fantasma"