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cirro71
Messaggio: #1
Questa è l'immagine che mi porterò dentro

Avrei voluto e sicuramente avrei dovuto essere più esauriente, e per questo chiedo scusa. Ad ogni modo un po' alla volta cercherò di rimediare. Quello che ho provato personamente visitando questo posto è difficile da descrivere. Faccio solo la premessa che la storia della tragedia del Vajont mi era già nota fin dai tempi della mia adolescenza, quando me la fece conoscere mio padre, e andammo a visitare la chiesa commemorativa delle vittime di Longarone, progettata da G. Michelucci. Poi ho reincontrato sulla mia strada questa triste storia ai tempi in cui frequentavo l'università. Durante il corso di geologia mi fecero studiare la frana. Lì venni a conoscenza di molti particolari e dettagli che mi fecero comprendere come la tragedia non fosse accaduta per una fatalità qualsiasi, ma per superficialità e impreparazione di tecnici, amministrazioni e società coinvolte nell'evento, traviate dall'idea di lasciare un segno nella storia dell'ingegneria mondiale (era la diga più alta mai costruita fino ad allora) e di trarre dei buoni profitti. Poi è arrivato Marco Paolini che col suo ineguagliabile monologo ha riportato alla luce un fatto che era stato dimenticato dalla memoria collettiva. Per questi motivi questo posto per me ha sempre esercitato un'attrattiva particolare. Oggi il sito può essere visitato con l'ausilio di una guida. Ma prima ancora di essere accompagnati avvicinandosi all'ingresso provenendo dai parcheggi si ha la vista in oggetto, che uan volta compreso il significato delle bandierine ti entra dentro come un pugno!



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Messaggio modificato da cirro71 il Sep 10 2013, 10:35 PM
riccardoal
Messaggio: #2
[quote name='cirro71' date='Sep 10 2013, 11:33 PM' post='3515588']
Questa è l'immagine che mi porterò dentro

lo scatto di per se e' estremamente vuoto come ,paradossalmente, pregno di significati dopo la lettura della tua introduzione......e tra l altro,secondo me, non ha nulla a che vedere con la fotografia street.....complimenti all intento......
bravo comunque
ciao
Riccardo
Salvo_Passarello
Messaggio: #3
QUOTE(cirro71 @ Sep 10 2013, 11:33 PM) *
Questa è l'immagine che mi porterò dentro


Credo che questa foto sarà vista con gli occhi diversi fra tanti anni ... e la storia potrà dargli meglio di noi il posto che merita ... i temi forti sconvolgono e fuggiamo perchè non siamo davanti a un bel paesaggio ... come tante immagini del passato e vecchie foto che riportano drammi. Li guardiamo quasi con paura ma ne subbiamo indirettamente lo spirito e la nostra curiosità si accende... e la paura e lo sgomento ci assale...
Le bandierine commuoveranno sempre il cuore di ogni persona sensibile di ogni posto e luogo ...
La fotografia è anche questa ... messaggio ... report ... testimonianza che sia ...
IO NE SONO VENUTO COINVOLTO E IMPRESSIONATO ... E QUESTO SENTIMENTO MI FA SENTIRE UMANO ....

Messaggio modificato da passarello il Sep 11 2013, 05:24 PM
cirro71
Messaggio: #4
QUOTE(riccardoal @ Sep 11 2013, 03:14 PM) *
Questa è l'immagine che mi porterò dentro

lo scatto di per se e' estremamente vuoto come ,paradossalmente, pregno di significati dopo la lettura della tua introduzione......e tra l altro,secondo me, non ha nulla a che vedere con la fotografia street.....complimenti all intento......
bravo comunque
ciao
Riccardo


Certamente non si tratta di una foto artistica e come tale ha un semplice valore documentale. Che non fosse una street ne ero consapevole, ma nella medesima categoria leggo reportage. Dunque comprendo l'aberrazione di chi costruisce foto con sapienza e perizia tecnico-artistica, ma il sottoscritto in totale buona fede ritiene di essersi attenuto alle categorie proposte. Poi se lo staff dovesse decidere diversamente non avrei nulla da ridire.
Tornando alla funzione documentale di una fotografia, sta nella natura stessa del tipo di scatto, la necessità di completarla con una didascalia o un commento. La stessa poi fa parte di una serie di scatti effettuati nel medesimo luogo, che nell'insieme aiutano a farsi un'idea generale. Comprendo altresì la delicatezza e la scomodità dell'argomento, che può trovare una approvazione non unanime. Grazie per la sincerità Riccardo, anche se trovo i complimenti un poco sarcastici.
Un saluto
Davide
mauriziomaestri
Messaggio: #5
QUOTE(cirro71 @ Sep 11 2013, 11:24 PM) *
Certamente non si tratta di una foto artistica e come tale ha un semplice valore documentale. Che non fosse una street ne ero consapevole, ma nella medesima categoria leggo reportage. Dunque comprendo l'aberrazione di chi costruisce foto con sapienza e perizia tecnico-artistica, ma il sottoscritto in totale buona fede ritiene di essersi attenuto alle categorie proposte. Poi se lo staff dovesse decidere diversamente non avrei nulla da ridire.
Tornando alla funzione documentale di una fotografia, sta nella natura stessa del tipo di scatto, la necessità di completarla con una didascalia o un commento. La stessa poi fa parte di una serie di scatti effettuati nel medesimo luogo, che nell'insieme aiutano a farsi un'idea generale. Comprendo altresì la delicatezza e la scomodità dell'argomento, che può trovare una approvazione non unanime. Grazie per la sincerità Riccardo, anche se trovo i complimenti un poco sarcastici.
Un saluto
Davide


Non ho letto i complimenti di Riccardo come sarcastici, anzi solitamente anche se il risultato non è "ottimo" si tende sempre a premiare con un bravo il fatto di essersi cimentati con un soggetto impegnativo come in questi casi.
Il tema è importante e quindi bravo per averlo intrapreso con umiltà ma il risultato è scarso. Ciò non vuol dire che tutto è da buttare, forse c'è molto da rivedere, pe quello che mi riguarda muovo un appunto al colore settoriale, muovo un appunto alla composizione troppo dispersiva o ancora al fatto che questa foto non condensi ovvero non riesca a riassumere i caratteri del tuo racconto.
Però bravo, perchè ti sei cimentato con una tematica difficile, complicata dove è necessario muoversi con la giusta sensibilità. Questo ti nobilita agli occhi dell'osservatore per la tematica scelta ma poi è necessario vedere quanto i risultati vengono raggiunti.
Qui per me, in generale, siamo molto lontani.
Concordo sulla "sterilità" della classificazione di genere ma non mi esimo ad esprimere un consiglio: un reportage solitamente è un "corpo" di fotografie, un reportage appunto e non uno scatto singolo. Non è una foto propriamente street e per essere inserita nella categoria reportage dovrebbe essere accompagnata da alte foto che ci introducono sulla scena e dentro il tuo racconto.
Sinceramente non ritengo importante dirti la "sezione appropriata" ma credo sia necessario fare chiarezza sul fatto che un reportage non possa essere fatto di una sola foto come un racconto non è fatto di una sola frase.
Un caro saluto.
cirro71
Messaggio: #6
QUOTE(mauriziomaestri @ Sep 11 2013, 11:47 PM) *
Non ho letto i complimenti di Riccardo come sarcastici, anzi solitamente anche se il risultato non è "ottimo" si tende sempre a premiare con un bravo il fatto di essersi cimentati con un soggetto impegnativo come in questi casi.
Il tema è importante e quindi bravo per averlo intrapreso con umiltà ma il risultato è scarso. Ciò non vuol dire che tutto è da buttare, forse c'è molto da rivedere, pe quello che mi riguarda muovo un appunto al colore settoriale, muovo un appunto alla composizione troppo dispersiva o ancora al fatto che questa foto non condensi ovvero non riesca a riassumere i caratteri del tuo racconto.
Però bravo, perchè ti sei cimentato con una tematica difficile, complicata dove è necessario muoversi con la giusta sensibilità. Questo ti nobilita agli occhi dell'osservatore per la tematica scelta ma poi è necessario vedere quanto i risultati vengono raggiunti.
Qui per me, in generale, siamo molto lontani.
Concordo sulla "sterilità" della classificazione di genere ma non mi esimo ad esprimere un consiglio: un reportage solitamente è un "corpo" di fotografie, un reportage appunto e non uno scatto singolo. Non è una foto propriamente street e per essere inserita nella categoria reportage dovrebbe essere accompagnata da alte foto che ci introducono sulla scena e dentro il tuo racconto.
Sinceramente non ritengo importante dirti la "sezione appropriata" ma credo sia necessario fare chiarezza sul fatto che un reportage non possa essere fatto di una sola foto come un racconto non è fatto di una sola frase.
Un caro saluto.

Scusa Maurizio se mi permetto di rispondere, ma la foto, come ho già detto non è da sola ma fa parte di una serie di una decina di foto contenute in un reportage....
Credo che, fra tutti, il mio errore fondamentale sia stato quello di linkarla maldestramente nel forum.
Un saluto cordiale
Davide
mauriziomaestri
Messaggio: #7
QUOTE(cirro71 @ Sep 11 2013, 11:55 PM) *
Scusa Maurizio se mi permetto di rispondere, ma la foto, come ho già detto non è da sola ma fa parte di una serie di una decina di foto contenute in un reportage....
Credo che, fra tutti, il mio errore fondamentale sia stato quello di linkarla maldestramente nel forum.
Un saluto cordiale
Davide


Fai benissimo a rispondere accipicchia!
E' ora di vedere anche le altre 9 allora!!! Le hai già caricate?
A presto!
cirro71
Messaggio: #8
QUOTE(mauriziomaestri @ Sep 12 2013, 12:12 AM) *
Fai benissimo a rispondere accipicchia!
E' ora di vedere anche le altre 9 allora!!! Le hai già caricate?
A presto!

Si Maurizio le ho caricate basta che "clicchi" sul mio avatar e troverai un album dal titolo eloquente di "Vajont".
Grazie per l'attenzione.
Un caro saluto
Davide
Negativodigitale
Messaggio: #9
Ciao Davide,
secondo me se hai pubblicato questa (e solo questa), il motivo è evidentissimo: ha una capacità ed un peso evocativo, ha la giusta trascendenza.
E, assieme alla tua introduzione, funziona.
Poi si può discorrere fino all'infinito se sia ben fatta o meno. Chissenefrega.

Ciao! Paolo

p.s.: le altre sono altra cosa ...

Messaggio modificato da Negativodigitale il Sep 11 2013, 11:42 PM
cirro71
Messaggio: #10
QUOTE(Negativodigitale @ Sep 12 2013, 12:42 AM) *
Ciao Davide,
secondo me se hai pubblicato questa (e solo questa), il motivo è evidentissimo: ha una capacità ed un peso evocativo, ha la giusta trascendenza.
E, assieme alla tua introduzione, funziona.
Poi si può discorrere fino all'infinito se sia ben fatta o meno. Chissenefrega.

Ciao! Paolo

p.s.: le altre sono altra cosa ...

Grazie Paolo delle tue parole!
Un saluto
Davide
riccardoal
Messaggio: #11
QUOTE(cirro71 @ Sep 11 2013, 11:24 PM) *
Certamente non si tratta di una foto artistica e come tale ha un semplice valore documentale. Che non fosse una street ne ero consapevole, ma nella medesima categoria leggo reportage. Dunque comprendo l'aberrazione di chi costruisce foto con sapienza e perizia tecnico-artistica, ma il sottoscritto in totale buona fede ritiene di essersi attenuto alle categorie proposte. Poi se lo staff dovesse decidere diversamente non avrei nulla da ridire.
Tornando alla funzione documentale di una fotografia, sta nella natura stessa del tipo di scatto, la necessità di completarla con una didascalia o un commento. La stessa poi fa parte di una serie di scatti effettuati nel medesimo luogo, che nell'insieme aiutano a farsi un'idea generale. Comprendo altresì la delicatezza e la scomodità dell'argomento, che può trovare una approvazione non unanime. Grazie per la sincerità Riccardo, anche se trovo i complimenti un poco sarcastici.
Un saluto
Davide


ciao Davide

credo che l intervento di Maurizio nella sua essenza sia chiarissimo e non abbisogni di ulteriori approfondimenti.....non ho visto le altre foto ne lo faro' ma non per mancanza di interesse ,o per poca sensibilita' su di un argomento cosi' toccante per tutti noi, ma per il fatto che la mia pigrizia mi impedisce di andare a cercar scatti al di fuori dei post in cui intervengo...se poi i miei complimenti ( volevano esserti di sprone ) sono stati da te colti come sarcastici me ne dispiace e me ne scuso anche se non ne vedo il motivo......
ciao
Riccardo
mauriziomaestri
Messaggio: #12
QUOTE(Negativodigitale @ Sep 12 2013, 12:42 AM) *
Ciao Davide,
secondo me se hai pubblicato questa (e solo questa), il motivo è evidentissimo: ha una capacità ed un peso evocativo, ha la giusta trascendenza.
E, assieme alla tua introduzione, funziona.
Poi si può discorrere fino all'infinito se sia ben fatta o meno. Chissenefrega.

Ciao! Paolo

p.s.: le altre sono altra cosa ...


Ciao Paolo, mi rivolgo a te dato che hai fatto riferimento al peso evocativo ed alla commistione fra testo e immagine.
Sono uno di quelli che crede che alcune tipologie di foto necessitino del testo, necessitino cioè di tutto quel contesto culturale, sociale, antropologico o psicologico per funzionare, per competare il discorso e per essere completate. Credo che questo non sia un difetto della fotografia anzi è un modo differente di fare ed intendere la fotografia che la rende decisamente più potente se ben fatta.
Ebbene questa potenza qui non c'è e non per il difetto del racconto ma per il difetto dell'immagine. A mio avviso per ottenere un significato non basta fotografare, per invocare quella evocazione non basta esserci o sentire (che è già tanto per carità), serve quel minimo di studio o di occhio, più semplicemente, che consenta di riassumere tutto questo caleidoscopio di emozioni di invocazione e di "santificazione" che il passato richiede. Che questo passato di tragedia richiede.
Per me manca il filtro, il filtro di conversione fotografico che traduce la nostra vibrazione in immagine. Qui per me c'è il difetto, difetto che viene mitigato dal colore settoriale ma non basta. A te, chiedo dove è come vedi questa evocazione, come cioè l'immagine completa e potenzia quel racconto di parole.
Se ci fossero state solo le parole? Avremmo avuto la necessità della foto a completare o l'utente ha già esposto il suo sentire e la foto risulta solo da complemento?
A questo mi riferisco quando parlo di distanza dai risultati, non vedo il filtro necessario di conversione visiva.

Riccardo ti invito a vincere la pigrizia e a dare una occhiata al resto delle foto. Se parliamo di reportage almeno facciamoci una idea completa.
Un caro saluto a tutti.
Negativodigitale
Messaggio: #13
Ciao Maurizio, ti dico come la penso:
spesso è una questione di relativismi e non di dimensioni "assolute".
In questo reportage, visto il testo introduttivo e viste le altre foto, mi è sembrato che quella pubblicata fosse la più evocativa e quindi la più "adatta" a rappresentare ciò che l'autore voleva raccontarci. E' una foto perfetta allo scopo? No, probabilmente no. Funziona? Si, forse si, per me, con tutti i limiti, i se e i ma del caso.
C'è da migliorare? Certo che si, anche perchè non è facile rendere in-fotografie la commemorazione di un evento di questa portata. E' roba da triplo salto mortale.

Ciao! Paolo

p.s.: non so se ti ho risposto smile.gif
 
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