Ciao
così come ti è stato già detto, la pp è nata con la fotografia; anche quando si scattava in analogico i fotografi hanno cercato sempre di migliorare i loro scatti, con delle accortezze in camera oscura.
Parli di "scatto perfetto"...ma che vuol dire x te fare uno scatto "perfetto" (sempre ammesso che esista) ? Quello che magari è perfetto per te, per i tuoi parametri e per quello che vuoi rappresentare, non lo è per me o per qualcun'altro.
Da assoluta principiante e neofita (che cerca ogni giorno di imparare qualcosa), ti posso dire che se scatti ponendo sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore, per citare il grande Henri Cartier-Bresson, riuscirai a tirar fuori uno scatto, "quello" scatto che ti riempirà di emozione e farà emozionare chi lo guarda, perchè è questa la finalità di ogni forma d'arte. E quando questo avverrà scoprirai che sarà uno scatto tecnicamente imperfetto... ;-)
Buona Luce!
Barbara
così come ti è stato già detto, la pp è nata con la fotografia; anche quando si scattava in analogico i fotografi hanno cercato sempre di migliorare i loro scatti, con delle accortezze in camera oscura.
Parli di "scatto perfetto"...ma che vuol dire x te fare uno scatto "perfetto" (sempre ammesso che esista) ? Quello che magari è perfetto per te, per i tuoi parametri e per quello che vuoi rappresentare, non lo è per me o per qualcun'altro.
Da assoluta principiante e neofita (che cerca ogni giorno di imparare qualcosa), ti posso dire che se scatti ponendo sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore, per citare il grande Henri Cartier-Bresson, riuscirai a tirar fuori uno scatto, "quello" scatto che ti riempirà di emozione e farà emozionare chi lo guarda, perchè è questa la finalità di ogni forma d'arte. E quando questo avverrà scoprirai che sarà uno scatto tecnicamente imperfetto... ;-)
Buona Luce!
Barbara
Ciao
così come ti è stato già detto, la pp è nata con la fotografia; anche quando si scattava in analogico i fotografi hanno cercato sempre di migliorare i loro scatti, con delle accortezze in camera oscura.
Parli di "scatto perfetto"...ma che vuol dire x te fare uno scatto "perfetto" (sempre ammesso che esista) ? Quello che magari è perfetto per te, per i tuoi parametri e per quello che vuoi rappresentare, non lo è per me o per qualcun'altro.
Da assoluta principiante e neofita (che cerca ogni giorno di imparare qualcosa), ti posso dire che se scatti ponendo sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore, per citare il grande Henri Cartier-Bresson, riuscirai a tirar fuori uno scatto, "quello" scatto che ti riempirà di emozione e farà emozionare chi lo guarda, perchè è questa la finalità di ogni forma d'arte. E quando questo avverrà scoprirai che sarà uno scatto tecnicamente imperfetto... ;-)
Buona Luce!
Barbara
così come ti è stato già detto, la pp è nata con la fotografia; anche quando si scattava in analogico i fotografi hanno cercato sempre di migliorare i loro scatti, con delle accortezze in camera oscura.
Parli di "scatto perfetto"...ma che vuol dire x te fare uno scatto "perfetto" (sempre ammesso che esista) ? Quello che magari è perfetto per te, per i tuoi parametri e per quello che vuoi rappresentare, non lo è per me o per qualcun'altro.
Da assoluta principiante e neofita (che cerca ogni giorno di imparare qualcosa), ti posso dire che se scatti ponendo sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore, per citare il grande Henri Cartier-Bresson, riuscirai a tirar fuori uno scatto, "quello" scatto che ti riempirà di emozione e farà emozionare chi lo guarda, perchè è questa la finalità di ogni forma d'arte. E quando questo avverrà scoprirai che sarà uno scatto tecnicamente imperfetto... ;-)
Buona Luce!
Barbara
Un'imperfezione tecnica sensibile su un bello scatto è una cosa da mangiarsi le mani e a me fa aprire il cestino, reale e virtuale.
A presto
Elio
Ciao
così come ti è stato già detto, la pp è nata con la fotografia; anche quando si scattava in analogico i fotografi hanno cercato sempre di migliorare i loro scatti, con delle accortezze in camera oscura.
Parli di "scatto perfetto"...ma che vuol dire x te fare uno scatto "perfetto" (sempre ammesso che esista) ? Quello che magari è perfetto per te, per i tuoi parametri e per quello che vuoi rappresentare, non lo è per me o per qualcun'altro.
Da assoluta principiante e neofita (che cerca ogni giorno di imparare qualcosa), ti posso dire che se scatti ponendo sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore, per citare il grande Henri Cartier-Bresson, riuscirai a tirar fuori uno scatto, "quello" scatto che ti riempirà di emozione e farà emozionare chi lo guarda, perchè è questa la finalità di ogni forma d'arte. E quando questo avverrà scoprirai che sarà uno scatto tecnicamente imperfetto... ;-)
Buona Luce!
Barbara
così come ti è stato già detto, la pp è nata con la fotografia; anche quando si scattava in analogico i fotografi hanno cercato sempre di migliorare i loro scatti, con delle accortezze in camera oscura.
Parli di "scatto perfetto"...ma che vuol dire x te fare uno scatto "perfetto" (sempre ammesso che esista) ? Quello che magari è perfetto per te, per i tuoi parametri e per quello che vuoi rappresentare, non lo è per me o per qualcun'altro.
Da assoluta principiante e neofita (che cerca ogni giorno di imparare qualcosa), ti posso dire che se scatti ponendo sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore, per citare il grande Henri Cartier-Bresson, riuscirai a tirar fuori uno scatto, "quello" scatto che ti riempirà di emozione e farà emozionare chi lo guarda, perchè è questa la finalità di ogni forma d'arte. E quando questo avverrà scoprirai che sarà uno scatto tecnicamente imperfetto... ;-)
Buona Luce!
Barbara
Condivido in pieno, ma come non condividere... Lo sanno tutti che la perfezione toglie emozione...
Basta guardare quei talent musicali quando i giudici dicono ai cantanti: complimenti, bravo ma troppo preciso e perfetto. Vai a casa.
Recentemente in una manifestazione internazionale importante, erano, anzi sono in quanto il festival non è ancora finito, esposte vecchie foto provenienti da album di famiglia. Ce n'è una dove il fotografo senza accorgersene, si parla di foto fatte con la pellicola, ha messo un dito davanti all'obiettivo. Ti posso assicurare che quella foto nella sua normalità ha una potenza devastante, c'è tutto: amore, armonia, gusto della vita, felicità... Tutto. Una persona normale che fa una foto normale, che rimane per molti anni, e forse per sempre nei ricordi di chi ha vissuto quei momenti.
Un grande fotografo sostiene che la massima aspirazione di una fotografia è finire in un album di famiglia... Come non dargli ragione.
Un'imperfezione tecnica sensibile su un bello scatto è una cosa da mangiarsi le mani e a me fa aprire il cestino, reale e virtuale.
A presto
Elio
A presto
Elio
Adottando questo metro di giudizio dovresti cestinare tutti i più grandi fotografi di strada.
Una foto imperfetta che trasmette emozioni è migliore di una foto perfetta che non trasmette nulla.
Ovviamente (come direbbe la buonanima di Catalano) il top è una foto perfetta che trasmette emozioni
A presto
Pino
Messaggio modificato da capannelle il Jul 31 2013, 05:41 PM
Un'imperfezione tecnica sensibile su un bello scatto è una cosa da mangiarsi le mani e a me fa aprire il cestino, reale e virtuale.
A presto
Elio
A presto
Elio
Le maggior parte delle foto di Mary Ellen Mark hanno difetti o errori grossolani del tipo inquadrature sbagliate, storte, gambe e mani tagliate, persone tagliate a metà...
Ma forse non conosce quante righe per millimetro risolve il suo obiettivo. Evidentemente deve ancora imparare molto... Prova a contattarla per dargli qualche consiglio.
"There's nothing worse than a sharp image of a fuzzy concept", A.Adams
E Ansel Adams era uno che di post produzione se ne intendeva...
E Ansel Adams era uno che di post produzione se ne intendeva...
Le maggior parte delle foto di Mary Ellen Mark hanno difetti o errori grossolani del tipo inquadrature sbagliate, storte, gambe e mani tagliate, persone tagliate a metà...
Ma forse non conosce quante righe per millimetro risolve il suo obiettivo. Evidentemente deve ancora imparare molto... Prova a contattarla per dargli qualche consiglio.
Ma forse non conosce quante righe per millimetro risolve il suo obiettivo. Evidentemente deve ancora imparare molto... Prova a contattarla per dargli qualche consiglio.
Hai mai visto una mostra o una raccolta "integrale" di Helmut Newton? Bene, alcune immagini sono del tipo che hai descritto e spiccano in negativo, non ci trovo nulla, io le avrei cestinate e non sento emozioni, in quanto in quel momento senza dubbio le avrei scattate o processate meglio. In altre il taglio o altre proprietà tecniche non seguono i canoni, ma se ragioni fra le possibili alternative, concludi che l'idea o la soluzione dell'autore in quella occasione era la migliore possibile. Chapeau! Altre foto ancora impressionano per la perfezione stilistica e anche tecnica, in differente mix.
Il mondo è vario. In genere non apprezzo scatti che non mi consentano di apprezzare tutti i dettagli utili. E questo in genere richiede una informazione sufficiente per osservarla in maniera coinvolgente (stampe grandi, proiezione). Se il mezzo è troppo limitato, la sensazione penosa non me la leva nessuno. In particolare, odio le mode che non soddisfano questa mia inclinazione (troppe aree sfocate, piano focale troppo visibile, grandi aree mosse o flou, haze da distanza, filtri o sovraesposizione latente, colori pastello, dominanti gialle o fredde, cieli svaporati...) mentre apprezzo scatti, come quelli notturni o architetturali, dove si catturano colori e dettagli insoliti del soggetto. Non sempre si possono cercare le lp/mm, ma se non ce ne sono abbastanza...
A presto
Elio
"There's nothing worse than a sharp image of a fuzzy concept", A.Adams
E Ansel Adams era uno che di post produzione se ne intendeva...
E Ansel Adams era uno che di post produzione se ne intendeva...
Hai mai visto una mostra o una raccolta "integrale" di Helmut Newton? Bene, alcune immagini sono del tipo che hai descritto e spiccano in negativo, non ci trovo nulla, io le avrei cestinate e non sento emozioni, in quanto in quel momento senza dubbio le avrei scattate o processate meglio. In altre il taglio o altre proprietà tecniche non seguono i canoni, ma se ragioni fra le possibili alternative, concludi che l'idea o la soluzione dell'autore in quella occasione era la migliore possibile. Chapeau! Altre foto ancora impressionano per la perfezione stilistica e anche tecnica, in differente mix.
Il mondo è vario. In genere non apprezzo scatti che non mi consentano di apprezzare tutti i dettagli utili. E questo in genere richiede una informazione sufficiente per osservarla in maniera coinvolgente (stampe grandi, proiezione). Se il mezzo è troppo limitato, la sensazione penosa non me la leva nessuno. In particolare, odio le mode che non soddisfano questa mia inclinazione (troppe aree sfocate, piano focale troppo visibile, grandi aree mosse o flou, haze da distanza, filtri o sovraesposizione latente, colori pastello, dominanti gialle o fredde, cieli svaporati...) mentre apprezzo scatti, come quelli notturni o architetturali, dove si catturano colori e dettagli insoliti del soggetto. Non sempre si possono cercare le lp/mm, ma se non ce ne sono abbastanza...
A presto
Elio
Il mondo è vario. In genere non apprezzo scatti che non mi consentano di apprezzare tutti i dettagli utili. E questo in genere richiede una informazione sufficiente per osservarla in maniera coinvolgente (stampe grandi, proiezione). Se il mezzo è troppo limitato, la sensazione penosa non me la leva nessuno. In particolare, odio le mode che non soddisfano questa mia inclinazione (troppe aree sfocate, piano focale troppo visibile, grandi aree mosse o flou, haze da distanza, filtri o sovraesposizione latente, colori pastello, dominanti gialle o fredde, cieli svaporati...) mentre apprezzo scatti, come quelli notturni o architetturali, dove si catturano colori e dettagli insoliti del soggetto. Non sempre si possono cercare le lp/mm, ma se non ce ne sono abbastanza...
A presto
Elio
Certo che conosco Newton, e molto bene... Sono stato anche a Berlino per visitare il museo...
E ti posso garantire che non lasciava niente al caso.
Aveva una schiera di stampatori che lavoravano di notte, mentre lui dormiva e al mattino voleva tutte le foto stampate stese su un tavolo, la maggior parte le strappava.
Tutto quello che risulta piacevole ben fatto, che da emozione e stupore per la realizzazione anche se con pesante PP per me va bene.
Hai mai visto una mostra o una raccolta "integrale" di Helmut Newton? Bene, alcune immagini sono del tipo che hai descritto e spiccano in negativo, non ci trovo nulla, io le avrei cestinate e non sento emozioni, in quanto in quel momento senza dubbio le avrei scattate o processate meglio. In altre il taglio o altre proprietà tecniche non seguono i canoni, ma se ragioni fra le possibili alternative, concludi che l'idea o la soluzione dell'autore in quella occasione era la migliore possibile. Chapeau! Altre foto ancora impressionano per la perfezione stilistica e anche tecnica, in differente mix.
Il mondo è vario. In genere non apprezzo scatti che non mi consentano di apprezzare tutti i dettagli utili. E questo in genere richiede una informazione sufficiente per osservarla in maniera coinvolgente (stampe grandi, proiezione). Se il mezzo è troppo limitato, la sensazione penosa non me la leva nessuno. In particolare, odio le mode che non soddisfano questa mia inclinazione (troppe aree sfocate, piano focale troppo visibile, grandi aree mosse o flou, haze da distanza, filtri o sovraesposizione latente, colori pastello, dominanti gialle o fredde, cieli svaporati...) mentre apprezzo scatti, come quelli notturni o architetturali, dove si catturano colori e dettagli insoliti del soggetto. Non sempre si possono cercare le lp/mm, ma se non ce ne sono abbastanza...
A presto
Elio
Il mondo è vario. In genere non apprezzo scatti che non mi consentano di apprezzare tutti i dettagli utili. E questo in genere richiede una informazione sufficiente per osservarla in maniera coinvolgente (stampe grandi, proiezione). Se il mezzo è troppo limitato, la sensazione penosa non me la leva nessuno. In particolare, odio le mode che non soddisfano questa mia inclinazione (troppe aree sfocate, piano focale troppo visibile, grandi aree mosse o flou, haze da distanza, filtri o sovraesposizione latente, colori pastello, dominanti gialle o fredde, cieli svaporati...) mentre apprezzo scatti, come quelli notturni o architetturali, dove si catturano colori e dettagli insoliti del soggetto. Non sempre si possono cercare le lp/mm, ma se non ce ne sono abbastanza...
A presto
Elio
Dopo di questa. ....
Come disse il grande Totò. ....
Ma mi faccia il piacere!!!!
Dopo di questa. ....
Come disse il grande Totò. ....
Ma mi faccia il piacere!!!!
Come disse il grande Totò. ....
Ma mi faccia il piacere!!!!
Avevo pensato più o meno lo stesso ieri, quando l'avevo letta...
Credo che tutti quelli che pongono la perfezione tecnica maniacale di fronte al risultato finale della foto, ovvero l'effetto che suscitano alla vista, difficilmente riusciranno a capirle nè tanto meno ad apprezzare l'autore e l'eventuale sua idea/messaggio, o semplicemente il senso estetico (le foto sono fatte per questo, per essere viste con gli occhi, e se sono grandi foto, col cuore...sicuramente NON con la lente d'ingrandimento ).
Poi, per carità, se tutto quadra alla perfezione, ok (parlo di dettagli infinitesimi, non di errori grossolani...)
Non riesco a vederla altrimenti
Graziano
Dopo di questa. ....
Come disse il grande Totò. ....
Ma mi faccia il piacere!!!!
Come disse il grande Totò. ....
Ma mi faccia il piacere!!!!
io invece sono d'accordo con Elio, sarò che sono poco emotivo, ma se vedo un dettaglio tagliato, io mi concentro su quello piuttosto che "farmi emozionare". ebbene l'errore tecnico mi priva del piacere della foto. io se vedo foto "sbagliate" quando sviluppo o importo i raw cestino subito...
Avedon, forse il più grande ritrattista mai esistito, di sicuro uno dei più grandi.
Mani, piedi e persone tagliate a metà. E anche il povero elefante.
http://postfanzine.blogspot.it/2012/06/richard-avedon.html
Mani, piedi e persone tagliate a metà. E anche il povero elefante.
http://postfanzine.blogspot.it/2012/06/richard-avedon.html
Avedon, forse il più grande ritrattista mai esistito, di sicuro uno dei più grandi.
Mani, piedi e persone tagliate a metà. E anche il povero elefante.
http://postfanzine.blogspot.it/2012/06/richard-avedon.html
Mani, piedi e persone tagliate a metà. E anche il povero elefante.
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Carina la ragazza col pisell0...
Dai, serio troppo a lungo non resisto
Graziano
Se parliamo di perfezione tecnica e di contenuti dobbiamo considerare anche i diversi generi fotografici.
Una fotografia di strada imperfetta può essere una gran bella foto, una macrofotografia lo sarà molto più difficilmente
Una fotografia di strada imperfetta può essere una gran bella foto, una macrofotografia lo sarà molto più difficilmente
Se parliamo di perfezione tecnica e di contenuti dobbiamo considerare anche i diversi generi fotografici.
Una fotografia di strada imperfetta può essere una gran bella foto, una macrofotografia lo sarà molto più difficilmente
Una fotografia di strada imperfetta può essere una gran bella foto, una macrofotografia lo sarà molto più difficilmente
Giusta osservazione, condivisibile.
Graziano
La perfezione tecnica ci può essere o non essere, ma non è una discriminante per avere una buona foto, altrimenti fotograferemmo tutti con un banco ottico da 10 pollici, sapendo che con una reflex nel migliore dei casi da quella perfezione siamo piuttosto lontani.
Avedon, forse il più grande ritrattista mai esistito, di sicuro uno dei più grandi.
Mani, piedi e persone tagliate a metà. E anche il povero elefante.
http://postfanzine.blogspot.it/2012/06/richard-avedon.html
Mani, piedi e persone tagliate a metà. E anche il povero elefante.
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Non è che le consideri grandi foto (come per i marchi, mai impressionarsi troppo...), certo non le sue migliori, ma se notate bene gli elefanti sono un magma indistinto sullo sfondo, come il coro nella discografia, non sono il soggetto (per cui valgono i canoni). In altri casi un piccolo crop migliorerebbe senza dubbio le cose, l'autore poteva far meglio a costo zero.
Una persona tagliata a metà, ma ancora identificabile, però non è antiestetica in assoluto, se copre un volume di spazio che darebbe fastidio se fosse vuoto. Non vedo tutti questi piedi tagliati invece. Devo dire che se la resa tonale delle foto fosse quella che appare su Internet (ma non ci credo), girerei i tacchi.
NON SONO IN GENERE QUESTI GLI ERRORI PEGGIORI: interni e vecchietti grigiastri spacciati per fine art, ombre risollevate e piatte, tagli troppo lontani, minimalismi fini a se stessi, tonalità fredde, carenza di potenza di colore e chiaroscuri (ahi le DSRL!), sovraesposizioni sistematiche (è la MEDIANA dell'immagine che deve stare tra 80 e 120 livelli, a destra nessuna luce utile deve essere saturata, ma l'istogramma deve essere poggiato a SINISTRA, se no c'è velo/haze in ombra...), bordi e dettagli rotondi o innaturali.... Queste cose fanno male al solito pubblico terzo.
Invece si considerano stranamente difetti la vignettatura dei wide (che concentra l'osservazione), buona parte delle linee cadenti e distorsioni ottiche (che raddrizzate sanno di ridicolo), colori saturi...
A questo punto devo essere un po' tranchant e riconoscere che il sempre più ridotto pubblico riconoscimento delle sedicenti qualità di molti professionisti e "puzzette" da fotoclub è giustificato. Le società si evolvono sulla capacità critica (razionale) e innovativa, e si perdono di solito con la tradizione, i principi di autorità e l'emozione.
A presto
Elio
Non è che le consideri grandi foto (come per i marchi, mai impressionarsi troppo...), certo non le sue migliori, ma se notate bene gli elefanti sono un magma indistinto sullo sfondo, come il coro nella discografia, non sono il soggetto (per cui valgono i canoni). In altri casi un piccolo crop migliorerebbe senza dubbio le cose, l'autore poteva far meglio a costo zero.
Una persona tagliata a metà, ma ancora identificabile, però non è antiestetica in assoluto, se copre un volume di spazio che darebbe fastidio se fosse vuoto. Non vedo tutti questi piedi tagliati invece. Devo dire che se la resa tonale delle foto fosse quella che appare su Internet (ma non ci credo), girerei i tacchi.
NON SONO IN GENERE QUESTI GLI ERRORI PEGGIORI: interni e vecchietti grigiastri spacciati per fine art, ombre risollevate e piatte, tagli troppo lontani, minimalismi fini a se stessi, tonalità fredde, carenza di potenza di colore e chiaroscuri (ahi le DSRL!), sovraesposizioni sistematiche (è la MEDIANA dell'immagine che deve stare tra 80 e 120 livelli, a destra nessuna luce utile deve essere saturata, ma l'istogramma deve essere poggiato a SINISTRA, se no c'è velo/haze in ombra...), bordi e dettagli rotondi o innaturali.... Queste cose fanno male al solito pubblico terzo.
Invece si considerano stranamente difetti la vignettatura dei wide (che concentra l'osservazione), buona parte delle linee cadenti e distorsioni ottiche (che raddrizzate sanno di ridicolo), colori saturi...
A questo punto devo essere un po' tranchant e riconoscere che il sempre più ridotto pubblico riconoscimento delle sedicenti qualità di molti professionisti e "puzzette" da fotoclub è giustificato. Le società si evolvono sulla capacità critica (razionale) e innovativa, e si perdono di solito con la tradizione, i principi di autorità e l'emozione.
A presto
Elio
Una persona tagliata a metà, ma ancora identificabile, però non è antiestetica in assoluto, se copre un volume di spazio che darebbe fastidio se fosse vuoto. Non vedo tutti questi piedi tagliati invece. Devo dire che se la resa tonale delle foto fosse quella che appare su Internet (ma non ci credo), girerei i tacchi.
NON SONO IN GENERE QUESTI GLI ERRORI PEGGIORI: interni e vecchietti grigiastri spacciati per fine art, ombre risollevate e piatte, tagli troppo lontani, minimalismi fini a se stessi, tonalità fredde, carenza di potenza di colore e chiaroscuri (ahi le DSRL!), sovraesposizioni sistematiche (è la MEDIANA dell'immagine che deve stare tra 80 e 120 livelli, a destra nessuna luce utile deve essere saturata, ma l'istogramma deve essere poggiato a SINISTRA, se no c'è velo/haze in ombra...), bordi e dettagli rotondi o innaturali.... Queste cose fanno male al solito pubblico terzo.
Invece si considerano stranamente difetti la vignettatura dei wide (che concentra l'osservazione), buona parte delle linee cadenti e distorsioni ottiche (che raddrizzate sanno di ridicolo), colori saturi...
A questo punto devo essere un po' tranchant e riconoscere che il sempre più ridotto pubblico riconoscimento delle sedicenti qualità di molti professionisti e "puzzette" da fotoclub è giustificato. Le società si evolvono sulla capacità critica (razionale) e innovativa, e si perdono di solito con la tradizione, i principi di autorità e l'emozione.
A presto
Elio
Perdonatemi ma questo discorso non lo capisco, nel senso che non capisco l'italiano e non solo il senso.
Comunque nell'ultima foto i piedi sembrano tagliati.
In ogni caso nell'ultima foto di questa serie sono tagliati sia mani che piedi, tu la cestineresti?
http://www.mymodernmet.com/profiles/blogs/...an-photographer
Mentre nella settima si vedono solo le mani del personaggio a sinistra. Questa è decisamente da buttare...
Nell'ottava gli elefanti non mi sembrano sfondo.
La verità è che se uno sa quello che fa e lo sa fare può fare quello che vuole.
Messaggio modificato da simonegiuntoli il Aug 1 2013, 07:38 PM
Comunque...
Ritornando alla post secondo me e' parte integrante della fotografia digitale...
I puristi dello scatto cosi come esce che conosco io e coi quali intavolo interessanti discussioni sono gli stessi che mi raccontano dei magheggi in camera oscura e ai quali non entra in testa che parliamo della stessa cosa
A loro sembra riduttivo che per aumentare il contrasto basti spostare un cursore....salvo che poi non lo sanno fare
Seguo un corso di illuminotecnica e pp presso un pro molto bravo
Mi ha insegnato molte tecniche che lui usa sulle sue foto...principalmente fa Beauty e fotografia pubblicitaria ( per dirne una ha scattato per la campagna wella 2013)
Le sue foto spesso per il mio gusto hanno post troppo accentuata.... pero intanto mi ha fornito gli strumenti.... poi sta a me usarne piu o meno per arrivare al risultato che mi aggrada
Ritornando alla post secondo me e' parte integrante della fotografia digitale...
I puristi dello scatto cosi come esce che conosco io e coi quali intavolo interessanti discussioni sono gli stessi che mi raccontano dei magheggi in camera oscura e ai quali non entra in testa che parliamo della stessa cosa
A loro sembra riduttivo che per aumentare il contrasto basti spostare un cursore....salvo che poi non lo sanno fare
Seguo un corso di illuminotecnica e pp presso un pro molto bravo
Mi ha insegnato molte tecniche che lui usa sulle sue foto...principalmente fa Beauty e fotografia pubblicitaria ( per dirne una ha scattato per la campagna wella 2013)
Le sue foto spesso per il mio gusto hanno post troppo accentuata.... pero intanto mi ha fornito gli strumenti.... poi sta a me usarne piu o meno per arrivare al risultato che mi aggrada
Per l'ennesima volta, riconsiglio di leggere questo articolo...e di scoprire come lo scatto perfetto direttamente dalla macchina non esiste e non è mai esistito...e che quasi nessun professionista serio la pensa così...solo chi non è capace di usare i software si attacca a questa scusa, per giustificare le sue incapacità, IMHO ovviamente
http://www.nikonschool.it/sguardi/84/claudio-palmisano.php
Graziano
Ciao Graziano, proprio oggi leggendo Sguardi n°89 mi sono accorto che invece Gianni Berengo Gardin non la pensa così...
http://www.nikonschool.it/sguardi/89/Giann...engo-Gardin.php
ciao
Ciao Graziano, proprio oggi leggendo Sguardi n°89 mi sono accorto che invece Gianni Berengo Gardin non la pensa così...
http://www.nikonschool.it/sguardi/89/Giann...engo-Gardin.php
ciao
http://www.nikonschool.it/sguardi/89/Giann...engo-Gardin.php
ciao
Benché siano le parole di uno dei più grandi fotografi italiani, sono comunque sue opinioni. E sopratutto sono opinioni di un fotografo che ha scattato per tutta la sua vita su pellicola, che a suo stesso dire, ha scattato una sola immagine digitale. Con tutto il dovuto rispetto è un esperienza troppo ridotta per dare un giudizio che non sia solo un giudizio di pancia. Io ho scattato una sola volta in vita mia su una velvia 50, mai espresso giudizi in merito. C'ho fatto giusto un rullino, un po' poco per darne un giudizio.
Quando dice che con il digitale "i cieli sono tutti tempestosi", forse è perché il cielo era davvero tempestoso. Senza scomodare la digital art, con della normale post produzione non si trasforma una giornata di sole in un cielo tempestoso, photoshop non è un mago che fa tutto da solo. Occorre tempo e studio anche per quello.
Bresson era addirittura contrario ad ogni forma di crop. Anche un taglio di un decimo di millimetro per lui era un abominio fotografico.
Le sue immagini, come quelle di Gardin, sono delle pietre miliari nella storia della fotografia, ma io non devo seguire per forza ogni loro idea e consiglio. Quello è il modo di scattare che funziona per Bresson o per Gardin, o Toscani, o Strand, o Doisneau. Io la mia strada la devo ancora trovare, guardando sempre con rispetto al loro lavoro, ma scattando quello che mi dice il mio cervello e il mio cuore.
A proposito di Doisneau, dite che è più falsa una foto elaborata in PP o la foto di due amanti che si baciano e che in realtà sono due attori?
In ogni caso, basta andare a vedere cosa faceva Ansel Adams alle sue foto...