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Tramonti
come realizzare la foto di un tramonto da favola
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luchetto1982
Nikonista
Messaggio: #101
QUOTE
QUOTE(vagabondolo @ Feb 9 2010, 02:10 PM) *
ciao a tutti ragazzi. ho aperto questo post per conoscere e far conoscere a tutti coloro che lo vorranno come si può realizzare una foto di un tramonto, che come tutti immaginate, per le sue luci ed ombre, è uno degli eventi più spettacolari da fotografare. Quindi invito chi abbia delle foto di publicarle in questo post, e indicare la tecnica usata, i dati dello scatto ed eventuali strumenti aggiuntivi impiegati.... grazie a tutti e a tutti buona....foto denis biggrin.gif
Incomincio io postando un tramonto fatto a Reggio Calabria guardando la Sicilia oltre lo stretto. Esposizione media ponderarata e sottoesposizione di 2EV. NIKON D70 - Tamron 18-200 22mm 1/250 s at f/9 ISO 400 IPB Immagine Ingrandimento full detail : 295.8 KB
Posso fare una domanda? Perché hai messo a 400iso?! Essendo un soggetto fisso non potevi allungare la posa di 2 stop e scattare a 100 iso??
pes084k1
Messaggio: #102
QUOTE(bnzfba85 @ Mar 9 2010, 01:51 AM) *
L'argomento è veramente molto affascinante e vasto, potremmo scrivere un libro intero in proposito. Proverò a riassumerti i concetti ed i consigli essenziali, naturalmente per qualunque curiosità o dubbio chiedi pure.
I GND o Graduated Neutral Density sono filtri, come dice la parola stessa, a colorazione neutra (ossia non producono variazioni cromatiche), che presentano la particolare caratteristica di essere graduati, ossia di contenere una "sfumatura" che va dal trasparente al grigio neutro intenso. Essi trovano applicazione in fotografia paesaggistica in tutte quelle situazioni in cui si vuole fotografare una scena caratterizzata da una netta differenza di luminosità fra il cielo ed il paesaggio, differenza che provocherebbe inevitabili problemi di esposizione (esponendo correttamente il paesaggio, infatti, finiremmo per bruciare il cielo, ossia per ottenere un cielo con una vasta zona completamente bianca, priva cioè di dettagli). Viceversa, se esponessimo correttamente il cielo, finiremmo per ottenere un paesaggio fortemente sottoesposto, anche in questo caso con perdita di dettaglio. Posizionando un filtro graduato neutro in maniera tale che la linea di separazione fra la parte trasparente e quella graduata vada a coincidere con l'orizzonte è possibile compensare questa differenza di luminosità, di una quantità di stop più o meno elevata, a seconda del tipo di GND che si utilizza. Innanzi tutto bisogna dire che i GND esistono in due grandi famiglie: soft edge ed hard edge, rispettivamente caratterizzati da una transizione tra la zona scura e quella trasparente più graduale o più netta. All'interno di queste due fondamentali classi, i GND esistono in più versioni, classificate in base al numero di stop di esposizione che vanno a compensare. Esistono GND 0.3, 0.6 e 0.9, rispettivamente in grado di compensare 1, 2 e 3 stop. Naturalmente, è possibile sovrapporre due o più GND, andando così a sommarne gli effetti.
I filtri graduati neutri vengono in genere posizionati davanti all'obiettico medianti appositi portafiltri, assicurati direttamente all'obiettivo mediante specifici anelli adattatori di diametro variabile, ma si possono utilizzare anche "a mano libera", tenendoli cioè in mano davanti all'obiettivo (questa operazione, naturalmente, sarà tanto più semplice quanto più grande è il filtro).
Per qaunto riguarda le loro caratteristiche costruttive, ne esistono di vari formati e materiali. I più diffusi sono quelli in resina, assai più economici rispetto ai corrispondenti in vetro. Le dimensioni più diffuse sono invece quelle 85 mm x 100 mm e 100 mm x 150 mm. Naturalmente, maggiori saranno le dimensioni del filtro, minore sarà il rischio di avere vignettatura dovuta al portafiltro con obiettivi grandangolari.
Venendo adesso alle informazioni più strettamente commerciali, i cosiddetti consigli per l'acquisto, va aperta una piccola parentesi sul sistema Cokin. La Cokin è la più diffusa marca produttrice (in pratica l'unica realmente importata) su territorio italiano. I filtri cokin, distinti in seie A (di piccole dimensioni e scarso campo di utilizzo), serie P (dimensioni 85 mm x 100 mm) e serie Z (dimensioni 100 mm x 150 mm) si caratterizzano per i prezzi relativamente contenuti, a fronte di una accettabile qualità. I Cokin rappresentano, in sintesi, la palestra in cui quasi tutti i fotoamatori si formano. Una delle caratteristiche del sistema Cokin è l'utilizzo di sigle proprie per classificare i filtri (ad esempio il GND 0.3 è indicato con la sigla P121). Essi presentano tuttavia dei significativi limiti dovuti alla difficoltà di reperimento della serie Z (quella di dimensioni più grandi) e ad alcune lacune costruttive, la più fastidiosa delle quali è costituita da una dominante magenta restituita dal filtro, visibile soprattutto nei casi in cui se ne combinano due o più.
E' per questa serie di ragioni che un disreto numero di fotoamatori, con il maturare dell'esperienza e l'affinamento della tecnica, decidono di abbandonare il sistema Cokin e di orientarsi su al tri produttori. In questa direzione la parte del leone è recitata dal mercato inglese, fornitissimo di filtri di elevata qualità. Le proposte sono molteplice, ma le due in assoluto più gettonate sono costituite dai filtri Lee ed Hitech. Entrambi questi sistemi, a costi decisamente superiori rispetto ai Cokin, forniscono soluzioni di alta qualità. I filtri Lee, di dimensioni 100 mm x 150 mm sono indubbiamente i migliori, utilizzati, tra gli altri, da molti professionisti. L'offerta Lee è completata da una vastissima gamma di accessori, portafiltri, anelli, ecc. Chiaramente tanta qualità si paga (per intendersi, un set composto da 3 GND Lee, portafiltri e anello adattatore wide angle costa circa 250 €). Una validissima soluzione, alternativa ai Lee, è costituita dai filtri Hitech. Questi presentano le medesime dimensioni e sono in tutto e pr tutto compatibili con i supporti e gli accessori Lee. Ad un prezzo più contenuto offrono una eccellente qualità, solo leggermente inferiore ai fratelli più blasonati. E' per questa ragione che la scelta di molti amatori, che ricercano un ottimo prodotto gttando anche un occhio al portafoglio optano per gli Hitech. Guardando in rete è possibile trovare molti siti inglesi che vendono direttamente on line offrendo un servizio completo, efficiente, e garantendo un catalogo fornitissimo. Se qualcuno volesse qualche dritta mi contatti tramite MP e posso dirvi dove mi servo io.
Spero di essere stato abbastanza chiaro e di avere esaurito l'argomento. Saluti.
Fabio


Come ho verificato numerose volte (ho usato e uso Cokin 121 e varianti a bizzeffe, in formato A e B e un Tiffen HT), quella della dominante magenta è una leggenda metropolitana, per una serie di motivi:
1) Alcune gradazioni Cokin "leggere" (120) non tendono affatto al magenta, anzi sono freddine.
2) I filtri CR39 sono opachi agli UV, che danno la bruttissima velatura verdina da "digitale", e quindi possono riscaldare la scena. E'ovvio che mettendone due in pack, l'haze UV si pulisce ancora di più.
3) Le DSRL e i film dia hanno sempre bisogno di attenuare la zona verde dello spettro per una resa corretta dei colori e le dia con il loro enorme gamut danno rossi saturi, ma non sbilanciati. Quindi il limitato e preteso effetto Cokin è quasi sempre favorevole alla resa finale.
4) Non capisco l'esigenza di grandi formati. Infatti, tranne gli ZF 15/18/21 ed escludendo quelli che non possono montare seriamente filtri del genere (Samyang UMC, 14-24 AFS, Canon 14 L II, proprio a causa del loro diametro), tutte le ottiche serie da paesaggio che conosco non superano i 72 mm di diametro e molte stanno sotto al 62 mm. Filtri troppo grandi creano problemi di planeità e quindi di resa e i vari Lee e Singh Ray non sono migliori dei Cokin otticamente, si rovinano facilmente lo stesso e costano un botto di più.
5) In controluce e con i grossi calibri con attacco a vite, devo prendere comunque un filtro MC di valore per tenere il flare sufficientemente basso. Tiffen e B+W sono la scelta, ma per i grandi diametri hanno costi apocalittici.

A presto telefono.gif

Elio
Nik_Mattieud
Messaggio: #103
QUOTE(bnzfba85 @ Mar 8 2010, 07:35 PM) *
Ingrandimento full detail : 1.3 MB
Nikon D90
Sigma 10-20
Programma di esposizione manuale
ISO 200
Apertura f/14
Tempo di scatto: 1/4 sec
Treppiedi manfrotto 190xprob
Polarizzatore Hoya Pro 1
Filtro GND Hitech 0.9 Soft Edge

Ingrandimento full detail : 1.3 MB

Nikon D90
Sigma 10-20
Programma di esposizione manuale
ISO 200
Apertura f/14
Tempo di scatto: 0,4 sec
Treppiedi manfrotto 190xprob
Polarizzatore Hoya Pro 1
Filtrio GND Hitech 0.9 Soft Edge

Ingrandimento full detail : 1.4 MB

Nikon D90
Sigma 10-20
Programma di esposizione manuale
ISO 200
Apertura f/14
Tempo di scatto: 1/6 sec
Treppiedi manfrotto 190xprob
Polarizzatore Hoya Pro 1
Filtro GND Hitech 0.9 Soft Edge

Mamma mia
complimenti per gli scatti

Matteo
maxiclimb
Messaggio: #104
Ragazzi, solo una precisazione.
Questa è una sezione TECNICA, ed è quindi riservata ad ospitare discussioni che abbiano lo scopo di approfondire tecniche, metodi o a dare suggerimenti PRATICI e specifici per una particolare situazione di ripresa.
NON è un luogo dove limitarsi a postare foto, per quello ci sono il Photolab, il Gallery, e volendo il Photozone Fun Club

Quindi vi chiedo di NON postare più i vostri tramonti in questa discussione, a meno che non siano accompagnati da una precisa spiegazione della tecnica utilizzata, e ovviamente possano essere un esempio di come affrontare una situazione di ripresa particolare.

Qualunque suggerimento che tratti la tecnica di esposizione, l'uso di filtri digradanti, particolari metodi di postproduzione, l'utilizzo degli obbiettivi, e altri argomenti che possano concretamente aiutare a migliorare gli scati, sono naturalmente i benvenuti, ma d'ora in avanti le foto postate senza quanto specificato, verranno eliminate per mantenere la discussione in argomento e permettere di trovare rapidamente dei consigli utili.
fishbonebeat
Messaggio: #105
Sono felice per la presenza di questo thread; anche io vorrei imparare qualcosa in piu' sui tramonti. Ad esempio mi farebbe piacere sapere quali sono le tecniche che voi usate in PP.
Io, dal mio piccolo, posso condividere questo scatto (golfo di Napoli visto dai circa 1400 m del monte Partenio).
In PP ho usato come sw Photivo (che su Linux reputo ottimo) partendo dal file RAW; come prima cosa ho scelto l'esposizione che piu' mi piaceva, ho poi applicato due passaggi di "Texture Contrast", una leggera USM (con valori bassi di raggio e quantita') ed infine ho aumentato un po' la saturazione.
Ho anche croppato un po', giusto per tagliare un po' di montagna di troppo.
In un altro topic un amico mi ha consigliato di recuperare un po' le ombre; voi che ne pensate?
Ciao, Giovanni wink.gif

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

maxiclimb
Messaggio: #106
QUOTE(fishbonebeat @ Apr 26 2013, 10:54 AM) *
come prima cosa ho scelto l'esposizione che piu' mi piaceva
.............
In un altro topic un amico mi ha consigliato di recuperare un po' le ombre; voi che ne pensate?


COME hai scelto l'esposizione? In macchina voglio dire, non nel software.
Che metodo di misurazione? Spot, ponderata, matrix? Quale compensazione?
Cercate di fornire informazioni utili a chi dovesse trovarsi in una situazione analoga, altrimenti serve a poco postare delle foto qui. smile.gif

Per le ombre, non avrebbe molto senso aprirle, la foto risulterebbe innaturale, con quelle condizioni di luce è giusto che le montagne siano in silhouette.
Piuttosto cropperei ancora un po' in basso, anche se così la foto diventerebbe molto larga e stretta.
fishbonebeat
Messaggio: #107
QUOTE(maxiclimb @ Apr 26 2013, 11:24 AM) *
COME hai scelto l'esposizione? In macchina voglio dire, non nel software.
Che metodo di misurazione? Spot, ponderata, matrix? Quale compensazione?
Cercate di fornire informazioni utili a chi dovesse trovarsi in una situazione analoga, altrimenti serve a poco postare delle foto qui. smile.gif

Per le ombre, non avrebbe molto senso aprirle, la foto risulterebbe innaturale, con quelle condizioni di luce è giusto che le montagne siano in silhouette.
Piuttosto cropperei ancora un po' in basso, anche se così la foto diventerebbe molto larga e stretta.

Ah si' hai ragione, ho dimenticato di parlare dell'esposizione: ero in modalita' matrix senza compensazione.
Proprio a proposito dell'esposizione, ci sono suggerimenti su come regolarla?
Per quanto riguarda il crop, anche io stavo pensando di tagliare un po' di piu'.....devo provare wink.gif

Ciao smile.gif
 
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