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Qualità Dei Colori Tra Case Costruttrici Differenti
Nikon vs Pentax vs Canon
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Alessandro F.
Iscritto
Messaggio: #1
Salve a tutti!
Avrei un quesito da porvi, spero con la vostra esperienza, di ottenere un chiarimento.
Nei giorni scorsi un mio amico, intenzionato a comprarsi una reflex , è andato dal negoziante vicino casa sua. Il suo dubbio era tra una Nikon D7000 o una Pentax K30. Il negoziante gli ha subito detto che le Pentax non le tratta più a seguito di risultati negativi che si ottengono non tanto sul monitor del pc ma sulle stampe, cioè ritiene che i colori non rendano bene, paragonati a Nikon e Canon …….

Incuriosito sull’accaduto ho spulciato in un po’ di forum e siti, senza trovare niente di esplicativo, ho però capito che un po’ di differenza in effetti c’è tra i marchi; e a quanto ho trovato ho capito questo:
1)Pentax: colori molto simili agli originali
2)Canon: colori più caldi
3)Nikon : colori più freddi e vivaci rispetto a canon
4) Fujifilm: colori sbiaditi

Quindi domando:
Premettendo che i colori sono soggettivi e dipende molto da che ottica si usa; ma se si fa un paragone tra corpi macchina rivali come per esempio Nikon D7000, canon 60d e pentax K30, con la classica ottica di serie un 18-55, e con ipostazioni delle macchine standard dati dalla fabbrica …… si può fare un confronto sulla qualità del colore e la loro fedeltà con l’originale …..???

Grazie mille per il tempo dedicato a rispondere!!!
Max Lucotti
Messaggio: #2
scegliere una macchina in base ai colori in digitale, e ancor più se scatti in raw non ha senso... basta cambiare le impostazioni e/o il sw di sviluppo e/o un profilo dentro questo che i colori cambiano.

Ho la sensazione che il negoziante sia un pò confuso.... laugh.gif

Detto questo esiste una differente interpretazione del bilanciamento del bianco tra le macchine e tra le marche ed è vero che canon tende più ai colori caldi e nikon a quelli freddi.
Ma il bilanciamento si regola on camera e anche dopo se vuoi in fase di sviluppo quindi .. come sopra. wink.gif

Ciao

Max
MarcoD5
Messaggio: #3
i file raw sono tutti uguali in termini di colori perché sono grezzi, cambia solo il pesodel file logicamente dipende dal numero di pixel e bit al momento dell'acquisizione.

la differenza è solo nei file jpg prodotti dalla fotocamera, in seguito ogni casa costruttrice ha un SW interno per lo sviluppo.

Per intenderci la differenza la fanno i picture control delle macchine e il firmware della reflex.

ad Esempio la Leica a dei prezzi pompati proprio x via del SW interno.
Antonio Canetti
Messaggio: #4
concordo con Max Lucotti.

i colori sono relativi sopratutto se tutto il flusso di lavoro non è calibrato.


Antonio
Cesare44
Messaggio: #5
QUOTE(Alessandro F. @ Dec 12 2012, 01:50 PM) *
Salve a tutti!
Avrei un quesito da porvi, spero con la vostra esperienza, di ottenere un chiarimento.
Nei giorni scorsi un mio amico, intenzionato a comprarsi una reflex , è andato dal negoziante vicino casa sua. Il suo dubbio era tra una Nikon D7000 o una Pentax K30. Il negoziante gli ha subito detto che le Pentax non le tratta più a seguito di risultati negativi che si ottengono non tanto sul monitor del pc ma sulle stampe, cioè ritiene che i colori non rendano bene, paragonati a Nikon e Canon …….

Incuriosito sull’accaduto ho spulciato in un po’ di forum e siti, senza trovare niente di esplicativo, ho però capito che un po’ di differenza in effetti c’è tra i marchi; e a quanto ho trovato ho capito questo:
1)Pentax: colori molto simili agli originali
2)Canon: colori più caldi
3)Nikon : colori più freddi e vivaci rispetto a canon
4) Fujifilm: colori sbiaditi

Quindi domando:
Premettendo che i colori sono soggettivi e dipende molto da che ottica si usa; ma se si fa un paragone tra corpi macchina rivali come per esempio Nikon D7000, canon 60d e pentax K30, con la classica ottica di serie un 18-55, e con ipostazioni delle macchine standard dati dalla fabbrica …… si può fare un confronto sulla qualità del colore e la loro fedeltà con l’originale …..???

Grazie mille per il tempo dedicato a rispondere!!!

quella della differenza tra cromie di marchi diversi, era già un classico nei foto club di molti anni fa.

Solo che i protagonisti, almeno nei miei ricordi erano Leica a cui si ispirava Canon e Zeiss a cui guardava Nikon.

I confronti li puoi fare benissimo, sicuramente noterai differenze più o meno marcate, ma stabilire quale sia in assoluto l'originale di riferimento... hmmm.gif

Personalmente sono nikonista da sempre, ma dovendo fare una scelta, oggi la farei limitandola ai soli due marchi che si dividono praticamente il mercato delle reflex. Maggiore scelta, sia di fotocamere che di lenti, più rivendibilità e più occasioni sull'usato.

ciao
ang84
Messaggio: #6
Fuji che produce colori sbiaditi poi... è proprio forte!! smile.gif
mko61
Messaggio: #7
QUOTE(Alessandro F. @ Dec 12 2012, 03:50 PM) *
... e per esempio Nikon D7000, canon 60d e pentax K30, con la classica ottica di serie un 18-55, e con ipostazioni delle macchine standard dati dalla fabbrica …… si può fare un confronto sulla qualità del colore e la loro fedeltà con l’originale …..???


"Qualità del colore" e "fedeltà con l'originale" sono termini molto relativi. Anche il discorso di "impostazioni standard" ha secondo me poco senso perchè se non prevedi di avere un flusso di postproduzione dove lavori il file raw (passando quindi sopra qualsiasi "impostazione standard"), ha poco (pochissimo) senso che ti compri una reflex, oppure, in alternativa, che ti poni queste domande.

I parametri che influenzano la ripresa sono gamma dinamica e sensibilità al colore. Quando questi due parametri hanno valori buoni, saranno buone anche le foto nei limiti dati da ottica ed esposizione, diversamente no. Tutto il resto dipende dal software di demosaicing. La stessa foto da una Nikon aperta con Capture NX o con Lightroom ha colori diversi.





Seba_F80
Nikonista
Messaggio: #8
QUOTE(Alessandro F. @ Dec 12 2012, 01:50 PM) *
Salve a tutti!
Avrei un quesito da porvi, spero con la vostra esperienza, di ottenere un chiarimento.
Nei giorni scorsi un mio amico, intenzionato a comprarsi una reflex , è andato dal negoziante vicino casa sua. Il suo dubbio era tra una Nikon D7000 o una Pentax K30. Il negoziante gli ha subito detto che le Pentax non le tratta più a seguito di risultati negativi che si ottengono non tanto sul monitor del pc ma sulle stampe, cioè ritiene che i colori non rendano bene, paragonati a Nikon e Canon …….

Incuriosito sull’accaduto ho spulciato in un po’ di forum e siti, senza trovare niente di esplicativo, ho però capito che un po’ di differenza in effetti c’è tra i marchi; e a quanto ho trovato ho capito questo:
1)Pentax: colori molto simili agli originali
2)Canon: colori più caldi
3)Nikon : colori più freddi e vivaci rispetto a canon
4) Fujifilm: colori sbiaditi

Quindi domando:
Premettendo che i colori sono soggettivi e dipende molto da che ottica si usa; ma se si fa un paragone tra corpi macchina rivali come per esempio Nikon D7000, canon 60d e pentax K30, con la classica ottica di serie un 18-55, e con ipostazioni delle macchine standard dati dalla fabbrica …… si può fare un confronto sulla qualità del colore e la loro fedeltà con l’originale …..???

Grazie mille per il tempo dedicato a rispondere!!!


Ciao Alessandro, spero di poterti dare qualche info utile oltre a quelle dati dagli amici che sono già intervenuti e ti hanno detto delle cose giustissime, soprattutto sull'uso del RAW.

Punto 1 ... suggerisci al negoziante dove si è rivolto il tuo amico di ritornare alla vendita dei surgelati, li si che ci capiva ...
Punto 2: i sensori ed i colori (ma quale colore?)

Il digitale ha complicato non poco le cose rispetto a quando il mezzo di registrazione, la pellicola, era uguale per tutti. Il sensore, il firmware ed il Software on board alla fotocamera sono elementi importanti rispetto al risultato finale.
Già fra le nostre Nikon non tutte forniscono lo stesso tipo di NEF, ovvero non da tutte otteniamo un file che è identico per sfumature delle tinte, per livelli di luminosità della scena catturati (latitudine di posa), inoltre fra generazioni di sensore diversi i risultati che otterrai dalla stessa scena saranno diversi. Usando la mia D70s o la D4 ti assicuro che un controluce di un soggetto in una prateria con delle nebbie mattutine ed i raggi che filtrano rendendola bianca e luminosa avrà una resa diversa, proprio per le qualità migliori del sensore.
Si, ok, ma questo che c'entra coi colori, ti chiederai, visto che sto fondamendalmente parlando di dettagli di luminosità e di contrasti?

Ricordiamoci allora come funziona un sensore. Attualmente sono costruiti per registrare il livello di luminosità per ciascun singolo canale: rosso, verde e blu. E questo praticamente si ottiene piazzando davanti a ciascun fotosito un filtro ottico, centrato sul Rosso, sul Verde o sul Blu, cosìcché in quel determinato "puntino" della scena sono raccolte tre informazioni di luminosità: quanta luminosità ha quel puntino nella "gamma dei rossi", quanto i quella dei verdi e quanta in quella dei blu. Un algoritmo ricombinerà le tre componenti e tirerà poi fuori "il colore" del puntino della scena.

Il risultato è un informazione "pixel colore" sul NEF. Il NEF, quindi, rappresenta una "fotografia" della scena. Ogni fotocamera rappresenterà ciascun livello di rosso, verde e blu mediante un numero binario (solo zeri ed uni :( ... poca poesia in questa fase ...) ed il valore binario che si andrà a registrare sul NEF dipende quindi da come la luce è stata "discretizzata" dal nostro sistema sensore+firmware+sw on board.

A questo punto la fotocamera ha almeno due strade: 1) creare un file RAW, con una quantità di informazioni molto elevata, fondamentalmente un insieme di livelli R, G e B + le info EXIF, oppure
2) creare già un file con un profilo colore incorporato dentro.

Ma che significa "con profilo colore incorporato dentro"?
Significa che se io e te ci mettiamo d'accordo di rappresentare i numeri da 1 a 10 con le lettere da A,B,C,D,E,F,G,H,I,J e ci diamo una regola per interpretare (ossia decodificare) le sequenze del tipo "DADI" o "ADA", ecc ecc .. con il significato di numeri, come i numeri 4149, 141e così via, ottenuti sostituendo lettera <-> numero, abbiamo creato uno "spazio" in cui leggendo un numero riusciamo in maniera univoca a dare l'equivalente "parola" o leggendo una parola l'equivalente "Numero".
Mamma mia, mi sono messo con la matematica ... ok, ci sto arrivando, un altro rigo di bontà e pazienza messicano.gif

Ora, se dal mio sensore ottengo sequenze binarie a rappresentare livelli ma non ci siamo messi d'accordo su quale "colore" questo numero binario corrisponde io posso inventarmi uno "spazio dei colori" in cui a ciascun numero binario corrispondono solo tutte le tonalità del rosso e del blu, ma mancano i verdi. Nel "decodificare" il NEF, quindi, applico un criterio di arbitrarietà ed interpreto quei numeri binari come un'informazione specifica.
Ma se cambio regola, e cambio quindi "spazio dei colori" posso per esempio decodificare il tutto omettendo il rosso, ed usando solo i verdi ed i blu.
AL di la del pasticcio che andrei a tirare fuori questo è per farti capire una cosa: il numero binario fatto da 12cifre (12bit di livello del NEF) 101010101010 in se e per se non significa nulla se non stabilisci la regola di "traduzione".
Questa regola è lo "spazio colore". Fissata una regola un determinato insieme dei colori finali e quindi risultato rappresentato.

Quasi finito, fra poco esco dalla modalità ingegnere messicano.gif ..

Quando la fotocamera sceglie la strada n°2, invece, usa delle regole già "impresse nel firmware e sw" ed effettua una "conversione" dei numeri che andrebbe a scrivere nel NEF "scegliendo i colori" di un suo spazio colore "preimpostato".
Così il piumaggio del pettirosso che hai fotografato su un ramoscello innevato sarà rosso, e nn arancione vivo, e la neve sarà bianca e nn grigia.
Il file finale verrà creato "incorporando" dentro anche dei tag che, seppur il file è esso stesso un insieme di info binarie, "dirà" ai software che lo leggeranno di rappresentare il piumaggio e la neve nel colore corretto.

Ma non è tutto oro quel che luccica, però, perché in base al formato di file che scegliamo per la "strada numero 2" avremo a disposizione una "palette di colori", quindi sempre in numero discreto, più o meno ampia.
Il jpeg, per esempio, dispone solo di 8 bit per canale colore, quindi ®256x(G)256x(B)256 possibili colori dello "spazio dei colori" standard classificato come Adobe sRGB.
E se avevo fotografato un filo d'erba di un verde che non era fra quelli dello spazio colore sRGB? Tonalità ammazzata! blink.gif
I colori fuori "spazio" saranno riportati, dall'algoritmo della fotocamera" fra quelli dello spazio secondo un certo criterio, con implementazione diversa da produttore a produttore, e da volte fra generazioni diverse di fotocamere dello stesso produttore.
E questo "criterio" (che poi è la sezione del firmware che si occupa di questa parte + l'hardware che effettua la discretizzazione della luce della scena + i filtri digitali adoperati dalla fotocamera per "ottenere il colore finale quanto più vicino alla realtà") è usato anche per rappresentare il rosso del rossetto della tua modella nel colore "rosso della fotocamera".

E' vero infatti che lo "spazio dei colori" con cui "scrivere un jpeg" è standard e comune a tutti i produttori (è l'Adobe sRGB) ma i filtri digitali che la fotocamera applicherà ed il processing dal RAW al jpeg dipende proprio dalla fotocamera (e quindi dal produttore).
Come un'artista che dipingerà un tramonto alcune caricheranno di più alcune tonalità rispetto alle altre, interpretando con "colori caldi", altre magari nn lo faranno.

Se invece scegliamo la strada 1, quella del NEF (o del RAW) sarà il SW che adopereremo che "associerà" lo spazio dei colori ai numeri binari registrati, facendo si che le tinte e le luminosità della scena siano rappresentate in maniera da "rispecchiare per quanto possibile" la scena fotografata. Ancora una volta anche li sarà il fotografo che, come artista, interpreterà secondo il suo gusto le tonalità e le luminosità da "applicare". E non lo farà solo con la "postproduzione intensa in senso classico" ma già ad esempio con View NX applicando un "picture control" piuttosto che un altro.
Regolando così i vari parametri dello scatto, in primis il bilanciamento del bianco (che in pratica è quello che definisce come appariranno i vari colori, se "neutrali" rispetto alla scena, se virati più caldi o più freddi) e poi l'esposizione ed i livelli e le curve con cui "sagomare" l'output secondo il nostro desiderato, potremo ottenere così dei "colori" diversi in base al nostro piacimento.

Ora la domanda che immagino ti potresti fare è: ma se mi è stato commissionato un lavoro, e devo fare un campionario di un make up e devo rappresentare correttamente e "fedelmente alla realtà" i vari rossetti, posso lasciare questo grado di arbitrio? Cioè, come faccio a fare una "copia della realtà" in modo fedele? E quale fotocamera si presta meglio a farlo?
Risposta: dipende da quello che devi fare, ma in linea generale tutte riusciranno a farlo ottimamente. Dovrai solo avere delle accortezze in fase di scatto, in particolare misurare bene il WB ed esporre corretamente.
Usando un workflow in Color Management, poi, riuscirai a salvare su file finale i colori fedeli.

Il che però non significa che quando li vedrai sul monitor o li andrai a stampare li vedrai bene. Questo succederà se anche stampante e monitor sono calibrati e profilati e se aprendoli o stampandoli continuerai ad usare il Color Management.

Per cose molto particolari il sensore e/o fotocamera ti potranno dare dei "colori migliori", ma a meno di non lavorare per applicazioni davvero esigenti in fatto di esatta rappresentazione del colore (ma poi, gli occhi dell'osservatore finale apprezzeranno così tanta sottigliezza? Mah!), la domanda che ti sei posto ha una risposta "safe".

Spero di averti aiutato. Seb
danielg45
Validating
Messaggio: #9
Faccio un esempio praticissimo. Imposta la macchina in NL neutro. Poi scatta una foto e porta la foto raw su viewx e cabia profilo in SD standard. La foto solo con questo cambia da così a così. Prende nuova vita. Quello che sembrava slavato prende intensità, la foto diventa più nitida e contrastata. Poi e' tutto modificabile sia oncamera che su viewnx.
sandrofoto
Messaggio: #10
QUOTE(ang84 @ Dec 12 2012, 03:32 PM) *
Fuji che produce colori sbiaditi poi... è proprio forte!! smile.gif


Se ne inventano di tutti i "colori" pur di vendere ciò che in quel momento gli gira di più! laugh.gif
MarcoD5
Messaggio: #11
QUOTE(Alessandro F. @ Dec 12 2012, 01:50 PM) *
Salve a tutti!
Avrei un quesito da porvi, spero con la vostra esperienza, di ottenere un chiarimento.
Nei giorni scorsi un mio amico, intenzionato a comprarsi una reflex , è andato dal negoziante vicino casa sua. Il suo dubbio era tra una Nikon D7000 o una Pentax K30. Il negoziante gli ha subito detto che le Pentax non le tratta più a seguito di risultati negativi che si ottengono non tanto sul monitor del pc ma sulle stampe, cioè ritiene che i colori non rendano bene, paragonati a Nikon e Canon …….

Incuriosito sull'accaduto ho spulciato in un po' di forum e siti, senza trovare niente di esplicativo, ho però capito che un po' di differenza in effetti c'è tra i marchi; e a quanto ho trovato ho capito questo:
1)Pentax: colori molto simili agli originali
2)Canon: colori più caldi
3)Nikon : colori più freddi e vivaci rispetto a canon
4) Fujifilm: colori sbiaditi

Quindi domando:
Premettendo che i colori sono soggettivi e dipende molto da che ottica si usa; ma se si fa un paragone tra corpi macchina rivali come per esempio Nikon D7000, canon 60d e pentax K30, con la classica ottica di serie un 18-55, e con ipostazioni delle macchine standard dati dalla fabbrica …… si può fare un confronto sulla qualità del colore e la loro fedeltà con l'originale …..???

Grazie mille per il tempo dedicato a rispondere!!!



Spero sia per te la fotocamera, mettere la propria faccia per un'amico non è il massimo, smile.gif
Venire sul sito della Nikon e chiedere quale fotocamera produce colori fedeli è come andare alla BMW e dire va meglio la Mercedes,
Sono discussioni da cercare in retro meglio da bar

Messaggio modificato da marcomc76 il Dec 12 2012, 07:50 PM
paori
Messaggio: #12
QUOTE(Seba_F80 @ Dec 12 2012, 05:26 PM) *
Ciao Alessandro, spero di poterti dare qualche info utile oltre a quelle dati dagli amici che sono già intervenuti e ti hanno detto delle cose giustissime, soprattutto sull'uso del RAW.

Punto 1 ... suggerisci al negoziante dove si è rivolto il tuo amico di ritornare alla vendita dei surgelati, li si che ci capiva ...
Punto 2: i sensori ed i colori (ma quale colore?)

Il digitale ha complicato non poco le cose rispetto a quando il mezzo di registrazione, la pellicola, era uguale per tutti. Il sensore, il firmware ed il Software on board alla fotocamera sono elementi importanti rispetto al risultato finale.
Già fra le nostre Nikon non tutte forniscono lo stesso tipo di NEF, ovvero non da tutte otteniamo un file che è identico per sfumature delle tinte, per livelli di luminosità della scena catturati (latitudine di posa), inoltre fra generazioni di sensore diversi i risultati che otterrai dalla stessa scena saranno diversi. Usando la mia D70s o la D4 ti assicuro che un controluce di un soggetto in una prateria con delle nebbie mattutine ed i raggi che filtrano rendendola bianca e luminosa avrà una resa diversa, proprio per le qualità migliori del sensore.
Si, ok, ma questo che c'entra coi colori, ti chiederai, visto che sto fondamendalmente parlando di dettagli di luminosità e di contrasti?

Ricordiamoci allora come funziona un sensore. Attualmente sono costruiti per registrare il livello di luminosità per ciascun singolo canale: rosso, verde e blu. E questo praticamente si ottiene piazzando davanti a ciascun fotosito un filtro ottico, centrato sul Rosso, sul Verde o sul Blu, cosìcché in quel determinato "puntino" della scena sono raccolte tre informazioni di luminosità: quanta luminosità ha quel puntino nella "gamma dei rossi", quanto i quella dei verdi e quanta in quella dei blu. Un algoritmo ricombinerà le tre componenti e tirerà poi fuori "il colore" del puntino della scena.

Il risultato è un informazione "pixel colore" sul NEF. Il NEF, quindi, rappresenta una "fotografia" della scena. Ogni fotocamera rappresenterà ciascun livello di rosso, verde e blu mediante un numero binario (solo zeri ed uni :( ... poca poesia in questa fase ...) ed il valore binario che si andrà a registrare sul NEF dipende quindi da come la luce è stata "discretizzata" dal nostro sistema sensore+firmware+sw on board.

A questo punto la fotocamera ha almeno due strade: 1) creare un file RAW, con una quantità di informazioni molto elevata, fondamentalmente un insieme di livelli R, G e B + le info EXIF, oppure
2) creare già un file con un profilo colore incorporato dentro.

Ma che significa "con profilo colore incorporato dentro"?
Significa che se io e te ci mettiamo d'accordo di rappresentare i numeri da 1 a 10 con le lettere da A,B,C,D,E,F,G,H,I,J e ci diamo una regola per interpretare (ossia decodificare) le sequenze del tipo "DADI" o "ADA", ecc ecc .. con il significato di numeri, come i numeri 4149, 141e così via, ottenuti sostituendo lettera <-> numero, abbiamo creato uno "spazio" in cui leggendo un numero riusciamo in maniera univoca a dare l'equivalente "parola" o leggendo una parola l'equivalente "Numero".
Mamma mia, mi sono messo con la matematica ... ok, ci sto arrivando, un altro rigo di bontà e pazienza messicano.gif

Ora, se dal mio sensore ottengo sequenze binarie a rappresentare livelli ma non ci siamo messi d'accordo su quale "colore" questo numero binario corrisponde io posso inventarmi uno "spazio dei colori" in cui a ciascun numero binario corrispondono solo tutte le tonalità del rosso e del blu, ma mancano i verdi. Nel "decodificare" il NEF, quindi, applico un criterio di arbitrarietà ed interpreto quei numeri binari come un'informazione specifica.
Ma se cambio regola, e cambio quindi "spazio dei colori" posso per esempio decodificare il tutto omettendo il rosso, ed usando solo i verdi ed i blu.
AL di la del pasticcio che andrei a tirare fuori questo è per farti capire una cosa: il numero binario fatto da 12cifre (12bit di livello del NEF) 101010101010 in se e per se non significa nulla se non stabilisci la regola di "traduzione".
Questa regola è lo "spazio colore". Fissata una regola un determinato insieme dei colori finali e quindi risultato rappresentato.

Quasi finito, fra poco esco dalla modalità ingegnere messicano.gif ..

Quando la fotocamera sceglie la strada n°2, invece, usa delle regole già "impresse nel firmware e sw" ed effettua una "conversione" dei numeri che andrebbe a scrivere nel NEF "scegliendo i colori" di un suo spazio colore "preimpostato".
Così il piumaggio del pettirosso che hai fotografato su un ramoscello innevato sarà rosso, e nn arancione vivo, e la neve sarà bianca e nn grigia.
Il file finale verrà creato "incorporando" dentro anche dei tag che, seppur il file è esso stesso un insieme di info binarie, "dirà" ai software che lo leggeranno di rappresentare il piumaggio e la neve nel colore corretto.

Ma non è tutto oro quel che luccica, però, perché in base al formato di file che scegliamo per la "strada numero 2" avremo a disposizione una "palette di colori", quindi sempre in numero discreto, più o meno ampia.
Il jpeg, per esempio, dispone solo di 8 bit per canale colore, quindi ®256x(G)256x(B)256 possibili colori dello "spazio dei colori" standard classificato come Adobe sRGB.
E se avevo fotografato un filo d'erba di un verde che non era fra quelli dello spazio colore sRGB? Tonalità ammazzata! blink.gif
I colori fuori "spazio" saranno riportati, dall'algoritmo della fotocamera" fra quelli dello spazio secondo un certo criterio, con implementazione diversa da produttore a produttore, e da volte fra generazioni diverse di fotocamere dello stesso produttore.
E questo "criterio" (che poi è la sezione del firmware che si occupa di questa parte + l'hardware che effettua la discretizzazione della luce della scena + i filtri digitali adoperati dalla fotocamera per "ottenere il colore finale quanto più vicino alla realtà") è usato anche per rappresentare il rosso del rossetto della tua modella nel colore "rosso della fotocamera".

E' vero infatti che lo "spazio dei colori" con cui "scrivere un jpeg" è standard e comune a tutti i produttori (è l'Adobe sRGB) ma i filtri digitali che la fotocamera applicherà ed il processing dal RAW al jpeg dipende proprio dalla fotocamera (e quindi dal produttore).
Come un'artista che dipingerà un tramonto alcune caricheranno di più alcune tonalità rispetto alle altre, interpretando con "colori caldi", altre magari nn lo faranno.

Se invece scegliamo la strada 1, quella del NEF (o del RAW) sarà il SW che adopereremo che "associerà" lo spazio dei colori ai numeri binari registrati, facendo si che le tinte e le luminosità della scena siano rappresentate in maniera da "rispecchiare per quanto possibile" la scena fotografata. Ancora una volta anche li sarà il fotografo che, come artista, interpreterà secondo il suo gusto le tonalità e le luminosità da "applicare". E non lo farà solo con la "postproduzione intensa in senso classico" ma già ad esempio con View NX applicando un "picture control" piuttosto che un altro.
Regolando così i vari parametri dello scatto, in primis il bilanciamento del bianco (che in pratica è quello che definisce come appariranno i vari colori, se "neutrali" rispetto alla scena, se virati più caldi o più freddi) e poi l'esposizione ed i livelli e le curve con cui "sagomare" l'output secondo il nostro desiderato, potremo ottenere così dei "colori" diversi in base al nostro piacimento.

Ora la domanda che immagino ti potresti fare è: ma se mi è stato commissionato un lavoro, e devo fare un campionario di un make up e devo rappresentare correttamente e "fedelmente alla realtà" i vari rossetti, posso lasciare questo grado di arbitrio? Cioè, come faccio a fare una "copia della realtà" in modo fedele? E quale fotocamera si presta meglio a farlo?
Risposta: dipende da quello che devi fare, ma in linea generale tutte riusciranno a farlo ottimamente. Dovrai solo avere delle accortezze in fase di scatto, in particolare misurare bene il WB ed esporre corretamente.
Usando un workflow in Color Management, poi, riuscirai a salvare su file finale i colori fedeli.

Il che però non significa che quando li vedrai sul monitor o li andrai a stampare li vedrai bene. Questo succederà se anche stampante e monitor sono calibrati e profilati e se aprendoli o stampandoli continuerai ad usare il Color Management.

Per cose molto particolari il sensore e/o fotocamera ti potranno dare dei "colori migliori", ma a meno di non lavorare per applicazioni davvero esigenti in fatto di esatta rappresentazione del colore (ma poi, gli occhi dell'osservatore finale apprezzeranno così tanta sottigliezza? Mah!), la domanda che ti sei posto ha una risposta "safe".

Spero di averti aiutato. Seb

quantomeno.....complimenti wink.gif
Alessandro F.
Iscritto
Messaggio: #13
Siete stati troppo generosi con le risposte, grazie mille!!
La mia era più una curiosità che un problema da risolvere, ma siete riusciti a togliere ogni dubbio!!! Grazie!
Sono spiacente di essermi espresso male nella domanda, parlando di qualità del colore e fedeltà con l’originale.
Ma da un fotografo dilettante non potete pretendere troppo …….. meno male che ci sono i forum dove si può ottenere un po’ di chiarezza!!! hmmm.gif

Per rispondere a marcomc76: Purtroppo no, la faccia è la mia e chi si becca una bella reflex è il mio amico!! dry.gif

Grazie ancora.....!!!

Cordiali saluti,
Alessandro.
 
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