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Luminosità Obiettivo In Rapporto Al Diametro Della Lente Frontale
A parità di F vi sono differenze?
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katte
Messaggio: #1
Salve a tutti, non son sicuro che questa sia la sezione giusta, nel caso chiedo ai mod di spostarla nella sez. più consona.

La mia domanda è questa..
L'obiettivo 55-300mm F4.5-5.6G VR AF-S DX, ha la stessa apertura massima del Nikkor 70-300mm f/4.5-5.6 G IF-ED VR.

Guardandoli però si nota facilmente che il 55-300 è decisamente più piccolo come diametro del 70-300. Se non erro il primo è un 57 mentre il secondo è un 63.
La mia domanda è questa, questi due obiettivi portano sull'obiettivo la stessa quantità di luce o il secondo ne porta di più?
In teoria se non erro la quantità di luce che entra è il rapporto tra la dimensione della lente frontale e la distanza di essa dall'obiettivo. Essendo entrambi dei f4.5 in teoria mi verrebbe da dire che entra la stessa quantità di luce. Tutto ciò è corretto o sbaglio in qualche punto?

Grazie dell'attenzione..

d.kalle
Messaggio: #2
Entra la stessa quantita' di luce in quanto la luminosita' di una lente e' proprio caratterizzata dal valore di f.
Nei 2 obiettivi, a 300mm, e' la stessa.
Il diametro della lente frontale non e' direttamente proporzionale alla luminosita'.

Il 50mm f1,2 Nikon ha diametro della lente 52mm, cosi' come il 50mm f1,8.

Messaggio modificato da d.kalle il Aug 28 2012, 03:29 PM
katte
Messaggio: #3
Ok, come pensavo. Grazie mille della risposta.

Ps. della serie.. Non conta quanto ce l'hai grande, ma come lo usi.. smile.gif (battutaccia)

Ciao!

Messaggio modificato da katte il Aug 28 2012, 03:32 PM
Cesare44
Messaggio: #4
QUOTE(katte @ Aug 28 2012, 04:21 PM) *
Salve a tutti, non son sicuro che questa sia la sezione giusta, nel caso chiedo ai mod di spostarla nella sez. più consona.

La mia domanda è questa..
L'obiettivo 55-300mm F4.5-5.6G VR AF-S DX, ha la stessa apertura massima del Nikkor 70-300mm f/4.5-5.6 G IF-ED VR.

Guardandoli però si nota facilmente che il 55-300 è decisamente più piccolo come diametro del 70-300. Se non erro il primo è un 57 mentre il secondo è un 63.
La mia domanda è questa, questi due obiettivi portano sull'obiettivo la stessa quantità di luce o il secondo ne porta di più?
In teoria se non erro la quantità di luce che entra è il rapporto tra la dimensione della lente frontale e la distanza di essa dall'obiettivo. Essendo entrambi dei f4.5 in teoria mi verrebbe da dire che entra la stessa quantità di luce. Tutto ciò è corretto o sbaglio in qualche punto?

Grazie dell'attenzione..

non è esatto, la quantità di luce che entra in un obiettivo è regolata dal diaframma che ha, come funzione principale quella di regolare la quantità di luce che si forma sul piano focale ( leggi sensore nel digitale ), e si misura in base al rapporto tra la lunghezza focale dell'obiettivo diviso il diametro del diaframma:
diaframma ( f ) = lunghezza focale in mm / diametro del diaframma in mm.

Da questo si capisce che un diaframma di diametro grande lascia passare una maggior quantità di luce di uno più piccolo, ma la quantità di luce abbiamo appena detto che dipende anche dalla lunghezza focale, come esempio un 50mm con apertura di 25mm, ha una luminosità relativa di f/2, che è data dal rapporto 50/25 che fa appunto 2 . Allo stesso modo, un obiettivo da 100mm, per avere f/2 di luminosità, dovrà avere un'apertura pari a 50mm.

ciao

robermaga
Messaggio: #5
QUOTE(Cesare44 @ Aug 28 2012, 09:49 PM) *
non è esatto, la quantità di luce che entra in un obiettivo è regolata dal diaframma che ha, come funzione principale quella di regolare la quantità di luce che si forma sul piano focale ( leggi sensore nel digitale ), e si misura in base al rapporto tra la lunghezza focale dell'obiettivo diviso il diametro del diaframma:
diaframma ( f ) = lunghezza focale in mm / diametro del diaframma in mm.

Da questo si capisce che un diaframma di diametro grande lascia passare una maggior quantità di luce di uno più piccolo, ma la quantità di luce abbiamo appena detto che dipende anche dalla lunghezza focale, come esempio un 50mm con apertura di 25mm, ha una luminosità relativa di f/2, che è data dal rapporto 50/25 che fa appunto 2 . Allo stesso modo, un obiettivo da 100mm, per avere f/2 di luminosità, dovrà avere un'apertura pari a 50mm.

ciao

Concordo Pollice.gif e in ogni caso non è la lente frontale che determina la luminosità, da un punto di vista pratico è semmai la grandezza dalla posteriore che non può essere inferiore al diaframma massimo.

R.
katte
Messaggio: #6
Ok, ma quindi tralasciando per un momento i discorsi sulla qualità dell'immagine finale, una semplice compatta con zoom potrebbe avere un'ottica più luminosa di un obiettivo per reflex giusto?

I vantaggi di un'ottica per reflex sono quindi concentrati sulla qualità dell'immagine finale giusto?
Ma in che modo e su cosa la dimensione dell'ottica influisce sulla qualità?
Le prime cose che mi vengono in mente sono: meno distorsioni e più nitidezza, giusto?
maxiclimb
Messaggio: #7
QUOTE(katte @ Aug 28 2012, 04:21 PM) *
La mia domanda è questa..
L'obiettivo 55-300mm F4.5-5.6G VR AF-S DX, ha la stessa apertura massima del Nikkor 70-300mm f/4.5-5.6 G IF-ED VR.

Guardandoli però si nota facilmente che il 55-300 è decisamente più piccolo come diametro del 70-300. Se non erro il primo è un 57 mentre il secondo è un 63.
...


Tieni presente che il 70-300 è FX mentre l'altro è un DX...
ovvero hanno un cerchio di copertura diverso, e le dimensioni ne risentono.
Anche la luminosità peraltro, indirettamente.
Nel senso che a parità di dimensioni esterne, e di focale, un obbiettivo DX può essere più luminoso.
Oppure a parità di focale e luminosità, può essere più piccolo.
Cesare44
Messaggio: #8
QUOTE(katte @ Aug 29 2012, 11:15 AM) *
Ok, ma quindi tralasciando per un momento i discorsi sulla qualità dell'immagine finale, una semplice compatta con zoom potrebbe avere un'ottica più luminosa di un obiettivo per reflex giusto?

I vantaggi di un'ottica per reflex sono quindi concentrati sulla qualità dell'immagine finale giusto?
Ma in che modo e su cosa la dimensione dell'ottica influisce sulla qualità?
Le prime cose che mi vengono in mente sono: meno distorsioni e più nitidezza, giusto?

Qui il discorso diventa molto lungo.

Riguardo a come influisce la dimensione della lente, in maniera chiara, ti ha risposto maxiclimb.

La nitidezza si basa su molti parametri, alcuni soggettivi e altri oggettivi e non riguarda le dimensioni della lente.

Fra i primi, trovi il potere risolutivo che è la capacità di una lente di mostrare adeguatamente ingranditi due punti molto vicini tra loro.

Questo ci dice quanto piccoli siano i particolari che si possono riprodurre.

Per le misurazioni, alcune riviste si basano sulle mire ottiche, altre, per misurare la nitidezza, che come detto valuta altri parametri come ad es. il contrasto, si avvalgono delle Curve MTF.


La distorsione, che affligge in misura maggiore le ottiche grandangolari, piuttosto che i tele, dipende dalla deformazione dell'immagine dovuta all'obiettivo.

In un obiettivo fisso, correggere la distorsione è molto più semplice che negli zoom. Le lenti sono di forma sferica una diversa dall'altra, per contrastare la curvatura di alcune lenti, si introducono altre lenti nello schema ottico con curvatura opposta eliminando quasi completamente il problema.

Ovviamente, ho cercato di esprime i concetti nel modo più semplice possibile, tenuto conto che non ho pretese scientifiche nel campo della fisica dell'ottica. Per approfondimenti e spiegazioni scientifiche, ti conviene far una ricerca in rete.

ciao
davidtrt83
Messaggio: #9
QUOTE(d.kalle @ Aug 28 2012, 04:26 PM) *
Entra la stessa quantita' di luce in quanto la luminosita' di una lente e' proprio caratterizzata dal valore di f.
Nei 2 obiettivi, a 300mm, e' la stessa.
Il diametro della lente frontale non e' direttamente proporzionale alla luminosita'.

Il 50mm f1,2 Nikon ha diametro della lente 52mm, cosi' come il 50mm f1,8.

Non direi, nel 70-300 VR entra più luce (immagino circa il doppio) visto che è un obiettivo per pieno formato.
La luminosità, che è invece la densità di luce che arriva sul sensore, è la stessa e dipende solo dall'apertura.
Inoltre non confondiamo il diametro della filettatura con quello della lente, il 50 f1.2 ha una lente frontale di dimensioni ben maggiori di quella dell'1.8.

David
Cesare44
Messaggio: #10
QUOTE(davidtrt83 @ Aug 30 2012, 02:25 PM) *
Non direi, nel 70-300 VR entra più luce (immagino circa il doppio) visto che è un obiettivo per pieno formato.
La luminosità, che è invece la densità di luce che arriva sul sensore, è la stessa e dipende solo dall'apertura.
Inoltre non confondiamo il diametro della filettatura con quello della lente, il 50 f1.2 ha una lente frontale di dimensioni ben maggiori di quella dell'1.8.

David

se lo vedi come un oblò, è chiaro che con un diametro maggiore, entrerà più luce, ma consentimi, questa affermazione, per alcuni, può essere fuorviante, secondo me, ai fini di chiarire i dubbi dell'autore, è molto più importante quello che hai che hai scritto dopo.

ciao
d.kalle
Messaggio: #11
Esatto, anche se nella mia frase "entra la stessa quantita'" non era cio che e' piu' corretto dire, cioe' "arriva sul sensore la stessa quantita'"....

Il concetto chiave comunque resta sempre quello: il valore f di una lente determina la sua luminosita', assoluta.
Paolo Gx
Messaggio: #12
QUOTE(maxiclimb @ Aug 29 2012, 12:03 PM) *
Nel senso che a parità di dimensioni esterne, e di focale, un obbiettivo DX può essere più luminoso.
Oppure a parità di focale e luminosità, può essere più piccolo.

Max, se ti riferisci al diametro della lente frontale non e' cosi', pensaci bene.

In questo thread ( http://www.nikonclub.it/forum/index.php?showtopic=243894 ) si parla del diametro della lente frontale. Riporto quanto scritto:
In un obiettivo in grado di mettere a fuoco all'infinito... "...il diametro della lente frontale deve essere almeno Lunghezzafocale/Fnumber.
A meno che non sia una fregatura, o che non sia in grado di mettere a fuoco all'infinito (mantenendo l'apertura dichiarata)
"
Sottolineo la parola "almeno", perche' la lente frontale non determina la luminosita', ma se e' piu' piccola della grandezza indicata l'ottica sara' necessariamente piu' buia.

Questo vale per qualunque formato di supporto sensibile per il quale e' stato progettato l'obiettivo.

Messaggio modificato da Paolo Gx il Aug 30 2012, 06:33 PM
rogopao
Messaggio: #13
ma la quantitá di luce (e quindi il valore f/ )che entra in una lente rispetto ad un altra con pari luminosità nominale,non dovrebbe nella realtá essere unfluenzata anche dalla qualitá delle lenti stesse?mi spiego meglio: se in due obiettivi 24-70 f/2,8 per esempio, in uno le lenti fossero per assurdo di pessima plastica e nell'altro in vetro di grande molatura...entrerà la stessa quantitá di luce a pari valori fi focale e diaframma?

fabio
Geghe89
Messaggio: #14
Vi pongo la mia esperienza di qualche giorno fa..
Sono andato con un amico a fotografare la scie dei fari delle auto, io con un 60 micro e lui con un 18-105 e subito abbiamo notato che le mie foto erano nettamente più scure delle sue con la stessa apertura e tempi.. Se a parità d F la luce che va sul sensore è uguale le foto non dovrebbero essere uguali??? Grazie

Diego
Cesare44
Messaggio: #15
QUOTE(rogopao @ Aug 31 2012, 07:41 AM) *
ma la quantitá di luce (e quindi il valore f/ )che entra in una lente rispetto ad un altra con pari luminosità nominale,non dovrebbe nella realtá essere unfluenzata anche dalla qualitá delle lenti stesse?mi spiego meglio: se in due obiettivi 24-70 f/2,8 per esempio, in uno le lenti fossero per assurdo di pessima plastica e nell'altro in vetro di grande molatura...entrerà la stessa quantitá di luce a pari valori fi focale e diaframma?

fabio

la lente di qualità avrà effetto sulla rifrazione/diffrazione della luce, sul flare... , ma se parliamo di numeri f, quello è un calcolo che si basa sulla lunghezza focale e sulle dimensioni del diametro del diaframma. I numeri f ad es. f/1 1,4 2 2,8 4 e così via si riferiscono solo alla quantità di luce che arriva al sensore.

QUOTE(Geghe89 @ Aug 31 2012, 10:02 AM) *
Vi pongo la mia esperienza di qualche giorno fa..
Sono andato con un amico a fotografare la scie dei fari delle auto, io con un 60 micro e lui con un 18-105 e subito abbiamo notato che le mie foto erano nettamente più scure delle sue con la stessa apertura e tempi.. Se a parità d F la luce che va sul sensore è uguale le foto non dovrebbero essere uguali??? Grazie

Diego


queste prove non servono a niente, se non a confondere le idee.

Nella pratica è successo che la scena inquadrata dal tuo amico, presentava una luminosità maggiore della tua, dovuta o ad un angolo di ripresa diverso , o ad un angolo di campo maggiore , o meglio ancora a tutti e due gli angoli appena descritti.

ciao
rogopao
Messaggio: #16
QUOTE(Cesare44 @ Aug 31 2012, 12:16 PM) *
la lente di qualità avrà effetto sulla rifrazione/diffrazione della luce, sul flare... , ma se parliamo di numeri f, quello è un calcolo che si basa sulla lunghezza focale e sulle dimensioni del diametro del diaframma. I numeri f ad es. f/1 1,4 2 2,8 4 e così via si riferiscono solo alla quantità di luce che arriva al sensore.
queste prove non servono a niente, se non a confondere le idee.

Nella pratica è successo che la scena inquadrata dal tuo amico, presentava una luminosità maggiore della tua, dovuta o ad un angolo di ripresa diverso , o ad un angolo di campo maggiore , o meglio ancora a tutti e due gli angoli appena descritti.

ciao

..o anche una valutazione esposimetrica diversa sulle due macchine...
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #17
QUOTE(d.kalle @ Aug 28 2012, 04:26 PM) *
Entra la stessa quantita' di luce in quanto la luminosita' di una lente e' proprio caratterizzata dal valore di f.
Nei 2 obiettivi, a 300mm, e' la stessa.
Il diametro della lente frontale non e' direttamente proporzionale alla luminosita'.

Il 50mm f1,2 Nikon ha diametro della lente 52mm, cosi' come il 50mm f1,8.


Se misuri una scena con un esposimetro esterno, i fattori che contano sono gli iso, i tempi e l'apertura del diaframma f, indipendentemente dall'ottica.

Ciao
rogopao
Messaggio: #18
QUOTE(Cesare44 @ Aug 31 2012, 12:16 PM) *
la lente di qualità avrà effetto sulla rifrazione/diffrazione della luce, sul flare... , ma se parliamo di numeri f, quello è un calcolo che si basa sulla lunghezza focale e sulle dimensioni del diametro del diaframma. I numeri f ad es. f/1 1,4 2 2,8 4 e così via si riferiscono solo alla quantità di luce che arriva al sensore.

ciao

..certo, questa è una pura divisone algebrica basata su un rapporto l/d...ovvero quello che c'è scritto in tutti i manuali di teoria fotografica;ma fisicamente (e quindi nella realtà)la faccenda è un pò diversa secondo me:se aparità di ISO, fattori geometrici, esposizione, scena inquadrata, focale, diaframma, ecc..la quantità di luce che entra (e colpisce il sensore) in un 24-70 f/2.8 di prima qualità (lenti di gran pregio e trasparenza), è diversa da lla quantità che entra in un 24-70 f/2.8 con le lenti di plasticaccia semitrasparente..giusto?
Cesare44
Messaggio: #19
QUOTE(rogopao @ Aug 31 2012, 04:59 PM) *
..certo, questa è una pura divisone algebrica basata su un rapporto l/d...ovvero quello che c'è scritto in tutti i manuali di teoria fotografica;ma fisicamente (e quindi nella realtà)la faccenda è un pò diversa secondo me:se aparità di ISO, fattori geometrici, esposizione, scena inquadrata, focale, diaframma, ecc..la quantità di luce che entra (e colpisce il sensore) in un 24-70 f/2.8 di prima qualità (lenti di gran pregio e trasparenza), è diversa da lla quantità che entra in un 24-70 f/2.8 con le lenti di plasticaccia semitrasparente..giusto?

sul fatto che, in una lente al top entri più luce di una lente di bassa qualità non mi sbilancio, ma dalla pupilla d'entrata al diaframma e alla pupilla d'uscita, a parità di tutto, escluso la qualità della lente, la quantità che colpisce il sensore è identica.

ciao
Geghe89
Messaggio: #20
QUOTE(Cesare44 @ Aug 31 2012, 12:16 PM) *
la lente di qualità avrà effetto sulla rifrazione/diffrazione della luce, sul flare... , ma se parliamo di numeri f, quello è un calcolo che si basa sulla lunghezza focale e sulle dimensioni del diametro del diaframma. I numeri f ad es. f/1 1,4 2 2,8 4 e così via si riferiscono solo alla quantità di luce che arriva al sensore.
queste prove non servono a niente, se non a confondere le idee.

Nella pratica è successo che la scena inquadrata dal tuo amico, presentava una luminosità maggiore della tua, dovuta o ad un angolo di ripresa diverso , o ad un angolo di campo maggiore , o meglio ancora a tutti e due gli angoli appena descritti.

ciao


grazie per la risposta, sei stato chiarissimo! la mia non era comunque una prova ma era solo un osservazzione su quello che avevo notato ieri sera!

Diego
davidtrt83
Messaggio: #21
QUOTE(Cesare44 @ Aug 31 2012, 12:16 PM) *
la lente di qualità avrà effetto sulla rifrazione/diffrazione della luce, sul flare... , ma se parliamo di numeri f, quello è un calcolo che si basa sulla lunghezza focale e sulle dimensioni del diametro del diaframma. I numeri f ad es. f/1 1,4 2 2,8 4 e così via si riferiscono solo alla quantità di luce che arriva al sensore.
queste prove non servono a niente, se non a confondere le idee.

Nella pratica è successo che la scena inquadrata dal tuo amico, presentava una luminosità maggiore della tua, dovuta o ad un angolo di ripresa diverso , o ad un angolo di campo maggiore , o meglio ancora a tutti e due gli angoli appena descritti.

ciao

No, si riferiscono alla luce che, in un certo senso, entra nell'obiettivo.

QUOTE(rogopao @ Aug 31 2012, 04:59 PM) *
..certo, questa è una pura divisone algebrica basata su un rapporto l/d...ovvero quello che c'è scritto in tutti i manuali di teoria fotografica;ma fisicamente (e quindi nella realtà)la faccenda è un pò diversa secondo me:se aparità di ISO, fattori geometrici, esposizione, scena inquadrata, focale, diaframma, ecc..la quantità di luce che entra (e colpisce il sensore) in un 24-70 f/2.8 di prima qualità (lenti di gran pregio e trasparenza), è diversa da lla quantità che entra in un 24-70 f/2.8 con le lenti di plasticaccia semitrasparente..giusto?

Giusto, però il prezzo di una lente non è indice di un'elevata trasmissione.


QUOTE(Cesare44 @ Aug 31 2012, 05:07 PM) *
sul fatto che, in una lente al top entri più luce di una lente di bassa qualità non mi sbilancio, ma dalla pupilla d'entrata al diaframma e alla pupilla d'uscita, a parità di tutto, escluso la qualità della lente, la quantità che colpisce il sensore è identica.

ciao

L'F esprime un valore puramente geometrico, al sensore arriva una quantità di luce attenuata per via appunto dei fenomeni di riflessione e dispersione.
Tempo fa lessi un test a riguardo, se non sbaglio su dpreview, in cui venivano testati molti obiettivi, e il risultato era che al sensore arrivava una quantità compresa tra il 90 e il 60%. Lenti con molti elementi come gli ipermegasupertele erano in fondo.

David
Cesare44
Messaggio: #22
QUOTE(davidtrt83 @ Sep 4 2012, 04:06 PM) *
No, si riferiscono alla luce che, in un certo senso???, entra nell'obiettivo.

assolutamente no. Il diaframma ha il compito di regolare la luce che arriva sulla pellicola/sensore appunto mediante i numeri f che sulla base della loro apertura o chiusura forniscono informazioni sulla esposizione.


L'F esprime un valore puramente geometrico, al sensore arriva una quantità di luce attenuata per via appunto dei fenomeni di riflessione e dispersione.
questo ha a che fare con le aberrazioni tipiche delle lenti, appunto ci sono lenti economiche e lenti costose, schemi ottici più o meno complessi proprio per attenuare, oltre ai fenomeni che citi, altri come il coma, la caduta di luce ai bordi ecc.

Tempo fa lessi un test a riguardo, se non sbaglio su dpreview, in cui venivano testati molti obiettivi, e il risultato era che al sensore arrivava una quantità compresa tra il 90 e il 60%. Lenti con molti elementi come gli ipermegasupertele erano in fondo.


David


Siccome non ho la pretesa di insegnare nulla a nessuno, ti invito a leggere QUI, oppure QUI .

ciao
Gian Carlo F
Messaggio: #23
Ho letto rapidamente e forse mi è sfuggito qualcosa di importante.

Per quanto ne so io la luminosità di un obiettivo è data dal rapporto tra la lunghezza focale ed il diametro della cosiddetta "pupilla di entrata".

la pupilla di entrata non è necessariamente uguale nè al diametro del diaframma a tutta apertura, nè a quello della lente frontale, che sono dimensionati dal progetto dell'obiettivo (schema ottico, posizione del diaframma, copertura di campo necessaria, ecc.).

La dimensione della pupilla di entrata la si può vedere guardando l'obiettivo dal di dietro.

Questo è un dato meramente geometrico, valido ai fini della sola profondità di campo.
A seconda dello schema ottico però la quantità di luce che arriva alla pellicola o sensore, può essere sensibilmente diversa, a causa del più o meno elevato numero di lenti che la luce deve attraversare.
In pratica uno zoom, a parità di diaframma, farà passare un po' meno luce di un fisso che, in genere, ha uno schema ottico più semplice
Cesare44
Messaggio: #24
QUOTE(Gian Carlo F @ Sep 4 2012, 06:32 PM) *
Ho letto rapidamente e forse mi è sfuggito qualcosa di importante.

Per quanto ne so io la luminosità di un obiettivo è data dal rapporto tra la lunghezza focale ed il diametro della cosiddetta "pupilla di entrata".

la pupilla di entrata non è necessariamente uguale nè al diametro del diaframma a tutta apertura, nè a quello della lente frontale, che sono dimensionati dal progetto dell'obiettivo (schema ottico, posizione del diaframma, copertura di campo necessaria, ecc.).

La dimensione della pupilla di entrata la si può vedere guardando l'obiettivo dal di dietro.

Questo è un dato meramente geometrico, valido ai fini della sola profondità di campo.
A seconda dello schema ottico però la quantità di luce che arriva alla pellicola o sensore, può essere sensibilmente diversa, a causa del più o meno elevato numero di lenti che la luce deve attraversare.
In pratica uno zoom, a parità di diaframma, farà passare un po' meno luce di un fisso che, in genere, ha uno schema ottico più semplice

Riguardo al rapporto in pratica diciamo la stessa cosa,

La pupilla d'entrata è posta sempre prima del diaframma, può trovarsi nella lente frontale o in altra posizione dipende dallo schema ottico dell'obiettivo, non è uguale al diametro fisico del diaframma ma è proporzionale ad esso. Inoltre, va tenuto conto dell'effetto dovuto all'ingrandimento delle lenti poste davanti al diaframma.

Per questo motivo, a mio parere è più corretto riferirsi al rapporto tra lunghezza focale e la dimensione del diaframma, piuttosto che della pupilla d'entrata.
Riguardo alle aperture relative f/, a parità di diaframma, ad es. f/5,6, teoricamente la quantità di luce che colpisce il sensore è sempre la stessa, anche con lunghezze focali differenti, ma in questo caso a cambiare è l'angolo di campo. Può verificarsi quindi che fotografando la stessa scena con un grandangolo e con un tele, a parità di diaframma e di punto di ripresa, l'esposimetro della reflex, in mode A dia un tempo di scatto diverso per i due obiettivi.

La pupilla d'entrata, come l'altra, ovvero la pupilla d'uscita sono le due immagini del diaframma che si vedono attraverso l'obiettivo. Giancarlo, secondo me, quella d'entrata la vedi dalla parte della lente frontale, mentre dal di dietro vedi quella d'uscita.

ciao
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #25
Un obiettivo fotografico è un sistema ottico complesso composto da più lenti; il suo scopo principale, come tutti sappiamo, è quello di proiettare sul supporto (pellicola o sensore) un'imagine perfettamente a fuoco.
La sua caratteristica principale è la sua lunghezza focale, cioè la distanza, espressa in millimetri, tra il piano focale sul quale l'immagine deve formarsi (cioè il supporto o la pellicola) ed il suo centro ottico, distanza alla quale l'obiettivo rende perfettamente a fuoco un soggetto posto all'infinito.
Dalla lunghezza focale dipende anche l'angolo di campo, cioè l'ampiezza dell'inquadratura rispetto alle dimensioni del supporto.
Si qui tutto abbastanza semplice, però vi è un piccolo particolare da chiarire: in fase di progettazione di un obiettivo non esistono punti di partenza preconcetti, ogni parametro viene continuamente variato in funzione delle caratteristiche ottiche di ogni singola lente da introdurre e dei risutati che si aspetta il progettista, compreso quello relativo alla sua luminosità massima.
Ora, poichè la luminosità massima di un obiettivo (senza tenere conto del diaframma) dipende dal suo rapporto focale, cioè dal rapporto tra la sua lunghezza focale ed il suo diametro di apertura numerica (numero adimensionale che indica il massimo angolo utile al sistema per ricevere od emettere luce: è dato dal prodotto tra l'indice di rifrazione del mezzo in cui la lente opera, indicato solitamente con "n", ed il semiangolo del cono di luce che entra nell'ottica, indicato soliamente con a/2 oppure con il simbolo greco teta), ne discende che, a prescindere o meno dalla presenza di un diaframma in un obiettivo, la sua luminosità massima è condizionata sia dal diametro della lente frontale (che insieme con le altre lenti "interne" determina la quantità di a/2, cioè del semicono), sia dal diametro delle rimanenti lenti che lo compongono.
In pratica, a parità di focale, un obiettivo più luminoso non ha solo la lente frontale di maggior diametro, ma è tutto il gruppo ottico ad averlo.
Il diaframma ha semplicemente il compito di rendere questa apertuta variabile, ai fini della corretta esposizione.
D'altra parte, un 200 mm. /f.2 "deve" avere il barilotto con un diametro di almeno 100 mm, altrimenti il diaframma non potrebbe operare la sua apertura massima; a parità di focale, un /f.4 si può accontentare di soli 50 mm.
Ecco perchè, prima dell'avvento dei moderni sistemi di calcolo e progettazione, i migliori progettisti erano tutti anche grandi matematici!
Buona Nikon a tutti.
Vincenzo

P.S.: non bazzicavo di ottica da più di 20 anni ... alcuni concetti li ho rinfrescati su Wikipedia.
 
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