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everest
Messaggio: #1
Ciao a tutti, voglio raccontarvi un episodio che mi ha procurato un bel mal di stomaco e tanta delusione.
Collaboro da alcuni anni con un quotidiano, so bene che tutti si lamentano del trattamento, dappertutto, specie qui in Italia. Però essere preso in giro è molto più umiliante di essere malpagato.
Sabato mi chiama il redattore di un altro giornale, chiedendomi le foto di un avvenimento sportivo. Nel campo che domenica avrei dovuto seguire ci sarebbe stata anche la squadra di quella città. Mi dice chiaramente che di solito tra giornali si scambiano le immagini, gli rispondo che se avessi dovuto scattare foto dal punto di vista della formazione ospite, avrebbero dovuto pagarmi, altrimenti di rivolgersi al mio giornale e prendere accordi con loro.
Ieri sera, rientrato dal campo, spedisco alcuni scatti al mio giornale. Dopo un'oretta mi richiama il responsabile (per settore) del quotidiano. Voleva altre due foto, contrasti tra giocatori avversari, andavano meglio visto il risultato finale di parità. Con impegno e pazienza riaccendo il pc e mi metto al lavoro, rimandando anche l'appuntamento con la mia ragazza...
Stamane sul mio giornale mi ritrovo uno dei primi scatti inviati e null'altro. Sospetto da subito che c'era qualcosa di strano sotto. Poco fa trovo il sito internet dell'altro quotidiano e scopro le foto che avevo spedito ieri sera per ultime! Dire che mi sono sentito preso in giro è poco, che sono incavolato è altrettanto inverosimile. Cosa costava dire chiaro e tondo che servivano le foto per fare una cortesia ai loro colleghi? Tra l'altro le mie foto appaiono su quel giornale anche senza firma...
Adesso la mia prima reazione è stata di chiamare il mio responsabile e dirgliene quattro o chiedere come minimo spiegazioni. So anche che probabilmente questo mi costerebbe l'allontanamento, mi è successo qualcosa di simile come cronista e chi mi sta vicino mi suggerisce di ingoiare il rospo...
Che delusione questo mondo del giornalismo...
Scusate per lo sfogo, un caro saluto a tutti!

Messaggio modificato da everest il Oct 12 2009, 05:17 PM
maurizioricceri
Messaggio: #2
capisco la tua amarezza , ci sono casi in cui le foto sono state vendute dal giornale all'altro giornale all'insaputa dell'autore !!!
frinz
Messaggio: #3
mi dispiace, una stretta di mano di solidarietà
Franco_
Messaggio: #4
QUOTE(everest @ Oct 12 2009, 06:15 PM) *
...
Che delusione questo mondo del giornalismo...


Del giornalismo... solo del giornalismo ?

Hai tutta la mia solidarietà, per quel poco che vale smile.gif
everest
Messaggio: #5
Grazie ragazzi, lo so che il problema non riguarda solo il giornalismo.
E poi vanno in piazza a protestare per la libertà di stampa, ma della libertà di sfruttare i collaboratori non ne parlano mai, anzi, guai a chi si lamenta!
Ma mi facciano il piacere, mi facciano mad.gif
Mauro Villa
Messaggio: #6
Giornalismo? ma esistono ancora i giornalisti in Italia?

Bene a mio modesto parere dovresti dire qualcosa al tuo responsabile, in modo estremamente educato, senza alterare il tono della voce, senza far vedere che sei arrabbiato, ma qualcosa devi dirlo, per fargli sapere che sei un "povero diavolo" ma non uno stupido.
Senza farti aloontanare.
everest
Messaggio: #7
QUOTE(Mauro Villa @ Oct 12 2009, 06:42 PM) *
Giornalismo? ma esistono ancora i giornalisti in Italia?

Bene a mio modesto parere dovresti dire qualcosa al tuo responsabile, in modo estremamente educato, senza alterare il tono della voce, senza far vedere che sei arrabbiato, ma qualcosa devi dirlo, per fargli sapere che sei un "povero diavolo" ma non uno stupido.
Senza farti aloontanare.

Già, il punto è proprio questo, parlare senza alterarsi. Ma c'è pure un altro problema, questi non sopportano di essere sbugiardati e in qualsiasi modo glielo dovessi dire, temo che me la farà pagare...Vedremo, per carattere non riesco a trattenermi facilmente, infatti combino guai!!!
Nicola Molon
Messaggio: #8
Mi dispiace leggere queste cose, di solito non commento.. però questa volta voglio farlo per spronarti a parlare con il tuo responsabile, non bisogna ogni volta "ingoiare il rospo"!!
Non aggiungo altro per non andare OT però forza, toni calmi senza esagerare ma bisogna parlare, non è possibile sempre farsi fregare in questo paese!
ravecca
Messaggio: #9
Ciao Everest,
io sono una giornalista professionista e faccio questo lavoro in un quotidiano da 23 anni. Premettendo che i giornalisti sono uomini e quidi ce ne sono di onesti e di disonesti (come in tutti i mestieri), ti dico quello che puoi fare. Lascia perdere la lite col tuo giornale e manda la fattura all'altro. Così non litigherai coi tuoi "superiori" e darai una lezione a chi ti ha rubato le immagini. Io penso (spero) che tu abbia la tessera da pubblicista. Se non la hai dimmelo e ti spiegherò come si fa ad ottenerla. Esistono anche delle quote minime e massime: una sorta di prezziario. Tu prendi le quote massime, conta le foto pubblicate e manda la fattura (con annessa letterina). Mandala per conoscenza all'ordine dei giornalisti della tua regione. Nella mia esiste un associazione dei fotogiornalisti nell'ambito del sindacato unico di categoria.
Da me è successo che un collega sottraesse foto dall'archivio per inviarle a un giornale di un'altra città con il quale collaborava. Non se le faceva pagare, le usava solo per farsi bello. Il collega fotografo lo ha scoperto. Ha fatto una bella ricerchina nell'archivio (le "raccolte", cartacee o o microfilmate che siano, sono generalmente pubbliche) e ha mandato la fattura. Ci hanno nicchiato per un po', ma poi hanno pagato. La cosa è stata segnalata al caporedattore. Fallo anche tu, bonariamente. Non è detto che il collega dello Sport che ha inviato le foto abbia informato tutti di quello che faceva. Probabilmente la cosa sta nell'ambito di uno scambio tra redazioni sportive. E' una cosa che accade spesso. A volte si scambiano anche le notizie (nel caso di un incidente stradale con morti di altre regioni, ad esempio). E' probabile che il collega che ha inviato le foto non ne abbia tratto alcun profitto economico. Per quanto ci riguarda, quando "scambiamo" avvertiamo i colleghi fotografi.
Fammi sapere come finisce
Mat=
Messaggio: #10
Ciao Everest hai tutta la mia solidarietà. Io ho preso la tessera di pubblicista "lavorando" come collaboratore allo sport: non come fotografo ma come cronista. So io - ed evidentemente anche tu - la m... che ho spalato e che ho pure ingoiato. Allora ero giovane e un po' fesso, e un commento troppo sincero a fine partita ha fatto arrabbiare il direttore generale della squadra e io.... non ho più collaborato a quel giornale. Moggi a me mi fa un baffo...
Ma va bene così: ogni legnata che ho preso è sempre stata uno stimolo a darci dentro per la mia soddisfazione personale e alla fine quell'episodio che ti assicuro mi ha fatto stare male fisicamente si è rivelato un piacere che mi hanno fatto...
Trovo che il consiglio migliore sia quello di ravecca: mandando semplicemente la fattura all'altro giornale ti metti in una posizione formalmente inattaccabile, eviti di fare casino in redazione e trasmetti il messaggio forte e chiaro che tu non sei il xxx di turno. Te la faranno pagare? Probabilmente in qualche modo ci proveranno, ma non è detto che ci riusciranno. Meno casino riuscirai a fare e più facilmente te la caverai soltanto con qualche sbucciatura.
Un abbraccio
everest
Messaggio: #11
QUOTE(ravecca @ Oct 12 2009, 10:46 PM) *
Ciao Everest,
io sono una giornalista professionista e faccio questo lavoro in un quotidiano da 23 anni. Premettendo che i giornalisti sono uomini e quidi ce ne sono di onesti e di disonesti (come in tutti i mestieri), ti dico quello che puoi fare. Lascia perdere la lite col tuo giornale e manda la fattura all'altro. Così non litigherai coi tuoi "superiori" e darai una lezione a chi ti ha rubato le immagini. Io penso (spero) che tu abbia la tessera da pubblicista. Se non la hai dimmelo e ti spiegherò come si fa ad ottenerla. Esistono anche delle quote minime e massime: una sorta di prezziario. Tu prendi le quote massime, conta le foto pubblicate e manda la fattura (con annessa letterina). Mandala per conoscenza all'ordine dei giornalisti della tua regione. Nella mia esiste un associazione dei fotogiornalisti nell'ambito del sindacato unico di categoria.
Da me è successo che un collega sottraesse foto dall'archivio per inviarle a un giornale di un'altra città con il quale collaborava. Non se le faceva pagare, le usava solo per farsi bello. Il collega fotografo lo ha scoperto. Ha fatto una bella ricerchina nell'archivio (le "raccolte", cartacee o o microfilmate che siano, sono generalmente pubbliche) e ha mandato la fattura. Ci hanno nicchiato per un po', ma poi hanno pagato. La cosa è stata segnalata al caporedattore. Fallo anche tu, bonariamente. Non è detto che il collega dello Sport che ha inviato le foto abbia informato tutti di quello che faceva. Probabilmente la cosa sta nell'ambito di uno scambio tra redazioni sportive. E' una cosa che accade spesso. A volte si scambiano anche le notizie (nel caso di un incidente stradale con morti di altre regioni, ad esempio). E' probabile che il collega che ha inviato le foto non ne abbia tratto alcun profitto economico. Per quanto ci riguarda, quando "scambiamo" avvertiamo i colleghi fotografi.
Fammi sapere come finisce

Ciao, ti ringrazio per la disponibilità, accetto volentieri i tuoi suggerimenti per ottenere il tesserino. Dopo cinque anni da cronista e quasi quattro come fotografo non l'ho ancora preso, un po' per le spese di cui si favoleggiava, un po' perché rimandavo a momenti migliori, non ritenendolo indispensabile. Nel frattempo due mesi fa, per una discussione analoga con un capocronista, mi hanno sollevato da quell'incarico e mi è rimasto quello di fotografo (che preferisco). Se puoi, mandami il prezziario, anche con messaggio pvt.
In merito alla fattura che potrei spedire all'altro giornale, la cosa non è così semplice. Quando il loro caposervizio mi ha chiamato, chiedendomi le foto in cambio di altre che mi avrebbero mandato alla partita di ritorno, io ho risposto che potevo farle apposta per loro, ma dietro compenso del mio lavoro. Altrimenti sarebbe stato meglio rivolgersi al caposervizio dei fotografi del mio giornale e prendere accordi con lui. Ho già detto come costui si è poi comportato. E non parlo di un cronista, il suo ruolo è quello di coordinare tutti i fotografi, essendolo pure lui. Capirai che mi riesce difficile parlarne con lui senza che la cosa mi procuri un qualche danno...Quanto alla fattura, la mia col giornale è una collaborazione, ma io non ho partita iva, quindi temo che potrei chiedere al massimo una ritenuta d'acconto, ma avrebbe la stessa forza agli occhi di quel giornale o piuttosto mi riderebbero in faccia?

QUOTE(Mat= @ Oct 12 2009, 10:56 PM) *
Ciao Everest hai tutta la mia solidarietà. Io ho preso la tessera di pubblicista "lavorando" come collaboratore allo sport: non come fotografo ma come cronista. So io - ed evidentemente anche tu - la m... che ho spalato e che ho pure ingoiato. Allora ero giovane e un po' fesso, e un commento troppo sincero a fine partita ha fatto arrabbiare il direttore generale della squadra e io.... non ho più collaborato a quel giornale. Moggi a me mi fa un baffo...
Ma va bene così: ogni legnata che ho preso è sempre stata uno stimolo a darci dentro per la mia soddisfazione personale e alla fine quell'episodio che ti assicuro mi ha fatto stare male fisicamente si è rivelato un piacere che mi hanno fatto...
Trovo che il consiglio migliore sia quello di ravecca: mandando semplicemente la fattura all'altro giornale ti metti in una posizione formalmente inattaccabile, eviti di fare casino in redazione e trasmetti il messaggio forte e chiaro che tu non sei il xxx di turno. Te la faranno pagare? Probabilmente in qualche modo ci proveranno, ma non è detto che ci riusciranno. Meno casino riuscirai a fare e più facilmente te la caverai soltanto con qualche sbucciatura.
Un abbraccio

Ciao Mat, capisco benissimo cosa puoi aver provato e tu capirai benissimo me, ne sono certo...Ma mi incuriosisci e se non sono troppo indiscreto ti chiedo in che senso ti hanno fatto un piacere?

QUOTE(Nicola Molon @ Oct 12 2009, 09:17 PM) *
Mi dispiace leggere queste cose, di solito non commento.. però questa volta voglio farlo per spronarti a parlare con il tuo responsabile, non bisogna ogni volta "ingoiare il rospo"!!
Non aggiungo altro per non andare OT però forza, toni calmi senza esagerare ma bisogna parlare, non è possibile sempre farsi fregare in questo paese!

Di sicuro arriverà il giorno che me lo troverò dinnanzi, sarebbe questa la modalità più adatta per discuterne con lui, al telefono rischio di essere incompreso e travisato...
SkZ
Messaggio: #12
Quello di ravecca sembra proprio il migliore, anche perche' dato da una persona competente.
magari chiedendo che la prossima volta venga messo il tuo nome come autore. wink.gif
ravecca
Messaggio: #13
Qui puoi scaricare la modulistica per la domanda necessaria per l'iscrizione all'albo dei pubblicisti.
http://www.odg.liguria.it/template1.asp?it...bel=modulistica
Il tariffario lo puoi chiedere proprio all'Ordine (non è pubblicato sul sito e io sono "pennivendola" e per di più "articolo 1" - cioè sono nel ristretto novero dei fortunati che ha lo stipendio a fine mese -, quindi non conosco le tariffe delle foto. Da noi i colleghi fotografi hanno un contratto "tutto compreso"). Puoi chiamare o scrivere all'ordine.
segreteria@giornalistiliguri.it
ordineliguregiornalisti@legalmail.it
Questi sono gli indirizzi della Liguria, ma è meglio che tu ti rivolga all'ufficio della tua regione. Da noi le iscrizioni non sono affatto facili (si fa molta attenzione a quantità e qualità del lavoro) e le revisioni per i pubblicisti sono frequenti. So che altrove non è così.
Comunque credo tu possa chiedere anche un riconoscimento per il periodo da pennivendolo. Da noi, però, non accettano i tabellini del calcio minore (deo gratias) e serve una buona quantità di veri articoli.

Scusa una cosa, però: se l'accordo col giornale dell'altra città era per lo scambio tra redazioni, hai dato tu il permesso di farlo. Certo, qualcuno le foto te le deve pagare e se lo scambio è tra giornali, tu infilala quelle foto nella fattura del tuo giornale che, a sua volta, non pagherà quelle del girone di ritorno. Mi sembra così facile :-))) Vedrai, non te le contesteranno (insomma, hanno la coda di paglia...).

L'ultimo consiglio che ti posso dare è quello di non litigare. Dammi retta, sono vecchia. Ventitrè anni di professione insegnano qualcosa, quantomeno a tenersi fuori dai guai. Ho fatto anche io a suo tempo i miei 6 anni di abusivato. Se le cose le dici col sorriso passano più facilmente e le vecchie ruggini tornano a galla anche dopo decenni. Se la situazione è drammatica e ce n'è ragione, casomai c'è sempre la causa di lavoro. Certo è che, dopo la causa, difficilmente ti assume qualcuno...
Ti auguro una buona giornata
Mat=
Messaggio: #14
QUOTE(everest @ Oct 13 2009, 12:57 AM) *
Ciao Mat, capisco benissimo cosa puoi aver provato e tu capirai benissimo me, ne sono certo...Ma mi incuriosisci e se non sono troppo indiscreto ti chiedo in che senso ti hanno fatto un piacere?

Nel senso che ogni esperienza è un insegnamento: impari qualcosa di nuovo sui pericoli della giungla, e diventi più accorto per il futuro. E ogni volta che ho avuto una difficoltà in un posto di lavoro, ne è risultata la spinta a guardarmi intorno e a cercare un'alternativa migliore. E il bello è che in genere la trovo eheh.... Sfruttamenti e umiliazioni capitano a intervalli regolari nella vita: ma ogni volta io prendo questi episodi come opportunità di crescere, e se vogliono cacciarmi da qualche parte... peggio per loro ;-)
 
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