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ryo
Nikonista
Messaggio: #26
Ciao Trotto,
io penso che il vero centro della questione non siano tanto gli automatismi di impostazione dei parametri, quanto i sistemi di misurazione dell'esposizione. In A o in S, infatti, si ha sempre la possibilità di apportare intenzionali correzioni (perdendo più tempo di quanto ne richiederebbe la stessa operazione fatta in M?!?!?!?). Il vero "guinzaglio" alla creatività, invece, penso che si possa indentificare con le varie letture dell'esposizione Matrix e Semispot.
La scelta di una determinata combinazione dei tre parametri (iso, tempo e diaframma), infatti, può essere fatta indefferentemente (seguendo le medesime indicazioni esposimetriche) adoperando i vari modi M, A o S (anche P), tanto tiene sempre conto di una "medesima" lettura esposimetrica. Sono i sistemi di lettura esposimetrica, invece, che influenzano e mettono un freno alla nostra "mano" (intesa come personalizzazione dello scatto). Una lettura esposimetrica "cosciente", invece, eseguita in Spot su di un tono medio o su quella parte della scena che vorremmo fosse riprodotta come un tono medio, magari anche controllando (usando lo spot come una sonda) che le parti più chiare e più scure presenti nell'inquadratura (e nelle quali vorremmo che rimanesse percettibile la "trama") non eccedano la latitudine di posa (o gamma dinamica) del nostro supporto sensibile, è quella che io ritengo essere il vero elemento da non trascurare per poter definire lo scatto veramente il frutto del nostro totale controllo.
Io, fossi in te, non mi soffermerei a guardare il modo di scatto, ma il sistema di misurazione dell'esposizione e, in modo particolare, il suo utilizzo (cosciente o meno).
Marcello
Dr.Pat
Messaggio: #27
Quando sono sicuro di non avere sufficiente luce per far venire foto sovraesposte uso M+autoiso. In questo modo posso scegliere sia tempo che diaframma e avere la foto sempre correttamente esposta (preferisco avere una foto a iso alti ma parametri giusti che una foto a iso bassi ma magari mossa o con la pdc sbagliata).

In altri casi uso A o S. Uso M quando ho tempo di valutare lo scatto o sto sul treppiedi o quando mi interessa bloccare l'esposizione o averne controllo o ricordarla (trovo scomodo il tasto AE-L, ci ho messo un'altra funzione).

Con il flash uso sempre e solo M o M+autoiso, a seconda se devo esporre in modo strano lo sfondo o no. Trovo assurdamente scomoda qualsiasi altra scelta.

Non vado per nulla d'accordo con P/P*, lo trovo comodo solo quando c'è molta luce ma in quei casi è più divertente usare A.

Messaggio modificato da Dr.Pat il Jan 13 2009, 07:25 PM
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #28
QUOTE(ryo @ Jan 13 2009, 10:30 AM) *
Ciao Trotto,
io penso che il vero centro della questione non siano tanto gli automatismi di impostazione dei parametri, quanto i sistemi di misurazione dell'esposizione. In A o in S, infatti, si ha sempre la possibilità di apportare intenzionali correzioni (perdendo più tempo di quanto ne richiederebbe la stessa operazione fatta in M?!?!?!?). Il vero "guinzaglio" alla creatività, invece, penso che si possa indentificare con le varie letture dell'esposizione Matrix e Semispot.
La scelta di una determinata combinazione dei tre parametri (iso, tempo e diaframma), infatti, può essere fatta indefferentemente (seguendo le medesime indicazioni esposimetriche) adoperando i vari modi M, A o S (anche P), tanto tiene sempre conto di una "medesima" lettura esposimetrica. Sono i sistemi di lettura esposimetrica, invece, che influenzano e mettono un freno alla nostra "mano" (intesa come personalizzazione dello scatto). Una lettura esposimetrica "cosciente", invece, eseguita in Spot su di un tono medio o su quella parte della scena che vorremmo fosse riprodotta come un tono medio, magari anche controllando (usando lo spot come una sonda) che le parti più chiare e più scure presenti nell'inquadratura (e nelle quali vorremmo che rimanesse percettibile la "trama") non eccedano la latitudine di posa (o gamma dinamica) del nostro supporto sensibile, è quella che io ritengo essere il vero elemento da non trascurare per poter definire lo scatto veramente il frutto del nostro totale controllo.
Io, fossi in te, non mi soffermerei a guardare il modo di scatto, ma il sistema di misurazione dell'esposizione e, in modo particolare, il suo utilizzo (cosciente o meno).
Marcello


Quoto totalmente!Fotografo x puro hobby da pochi anni con risultati a volte discreti, a volte pessimi e qualche bella foto...
Il 99% delle volte ho usato il sistema esposimetrico "matrix" perchè di suo da "quasi" sempre risultati buoni, ponendomi solo la scelta tra modo A e modo Manuale, morale della favola allineamento delle "lineette" e click! leggere sovra o sotto esposizioni (in base a ciò che volevo ottenere) e click!
Beh da quando ho cominciato a cercare di capire il sistema zonale e il modo di lettura SPOT mi sono messo sotto e trovato tutorial di qui e videotutorial di li..... ne ho trovato uno che mi ha davvero illuminato e fatto capire come va usato questo metodo di lettura.Ed è fantastico ad esempio capire che " leggendo in spot su quella superficie illumitata" le lineette di prima devono trovarsi a +2stop per non perdere dettaglio (ad esempio) o per realizzare che ne so "quel ritratto in chiave bassa" la lettura SPOT la prendo sulla guancia un pò in ombra ma le lineette le metto a -1stop (ad esempio).
Capire a priori che la scelta di quel dato punto in SPOT mi può dare quel dato risultato a prescindere da A P S o M mi ha fatto fare quel passo in avanti a cui aspiravo....malgrado poi le foto continuino ad essere discrete, belle o pessime messicano.gif
Questa secondo me è il vero sistema Manuale a cui dovrebbe ambire l'amico che ha aperto questo topic.
Con simpatia wink.gif
pcantare
Messaggio: #29
QUOTE(immenzo @ Jan 13 2009, 09:00 PM) *
Beh da quando ho cominciato a cercare di capire il sistema zonale e il modo di lettura SPOT mi sono messo sotto e trovato tutorial di qui e videotutorial di li..... ne ho trovato uno che mi ha davvero illuminato e fatto capire come va usato questo metodo di lettura.


Perché non condividi il link a questo tutorial che ti ha aperto la mente?

Grazie
Paolo
Dr.Pat
Messaggio: #30
beh è anche vero che oggigiorno questi metodi non sono poi così fondamentali, visto che nessuno ti vieta di fare 2 o 3 tentativi per ogni foto smile.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #31
QUOTE(Dr.Pat @ Jan 14 2009, 02:02 PM) *
beh è anche vero che oggigiorno questi metodi non sono poi così fondamentali, visto che nessuno ti vieta di fare 2 o 3 tentativi per ogni foto smile.gif


Assolutamente vero, ma è innegabilmente appagante riuscire a beccare al primo scatto l'esposizione che ti eri prefissato nella testa wink.gif
Il sito da cui ho attinto il videotutorial ( in lingua inglese, ma comprensibile per chi lo mastica un minimo) è photoshopcafe e il video è "Perfect Exposure for Digital Photography".
Cmq questo è solo uno dei tanti tra riviste, manuali, tutorial, libri ect... che ho letto in questi ultimi mesi, ma (personalmente) mi ha aiutato un bel pò.
Ciao
Dr.Pat
Messaggio: #32
penso che l'ideale sia sapersi districare tra tutti i metodi. Certo "1 shot 1 kill" è appagante (e ne sono un segreto estimatore) ma io vedo tanta gente che torna a casa, copia le foto sul pc e scopre che sono esposte male... ma a che serve l'lcd? A questo punto è meglio risparmiare soldi e farsi una reflex a pellicola smile.gif Certo, il rovescio della medaglia sono i mitragliatori di foto... insomma, è tutta una questione di saper scegliere la cosa giusta al momento giusto, non ci sono metodi universali.

Messaggio modificato da Dr.Pat il Jan 14 2009, 07:19 PM
Trotto@81
Messaggio: #33
QUOTE(immenzo @ Jan 14 2009, 05:38 PM) *
Assolutamente vero, ma è innegabilmente appagante riuscire a beccare al primo scatto l'esposizione che ti eri prefissato nella testa wink.gif
Il sito da cui ho attinto il videotutorial ( in lingua inglese, ma comprensibile per chi lo mastica un minimo) è photoshopcafe e il video è "Perfect Exposure for Digital Photography".
Cmq questo è solo uno dei tanti tra riviste, manuali, tutorial, libri ect... che ho letto in questi ultimi mesi, ma (personalmente) mi ha aiutato un bel pò.
Ciao

Ma il video che hai segnalato è a pagamento vero?
Io avveo trovato un ottimo articolo di http://www.fotoarts.org ma è sparito il giorno dopo che l'ho aggiunto ai preferiti!! :-O

Messaggio modificato da Trotto@81 il Jan 14 2009, 08:36 PM
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #34
QUOTE(Trotto@81 @ Jan 14 2009, 08:34 PM) *
Ma il video che hai segnalato è a pagamento vero?
Io avveo trovato un ottimo articolo di http://www.fotoarts.org ma è sparito il giorno dopo che l'ho aggiunto ai preferiti!! :-O


Si, è a pagamento
Lutz!
Messaggio: #35
Trovo furbo usare tutte le modaltà in funzione del risultato che vogliamo ottenere...
IW2MXE
Messaggio: #36
Di tutta la discussione io vi posso dire che preferisco scattare in Manuale anche se nelle condizioni di "sport" o manifestazioni uso pa modalità P della mia D300 ed i risultati non sono male.
Devo dire che mi piace vedere cosa l'automatico mi propone come diaframmi/tempi e mi piace imparare anche quardando le differenze tra quanto avrei fatto io in M e quanto fatto in P,S,A dal processore.
Gli ISO invece li imposto solo ed esclusivamente in MANUALE

Un altro modo che uso spesso è l'automatico (P) con correzione della esposizione +- EV

Del resto una "bella foto" non porta la scritta "manuale" o "automatico" non credere !!

Buon click a tutti noi NIKONISTI
ernesto69
Messaggio: #37
la manualità deve essere sempre alla base di un buon fotografo.E' la base della fotografia.
Certo bisogna sapere che quando usi una nikon fm manuale, senza esposimetro,e conosci tempo/diaframma e risultato finale nella capoccia...e se hai una bella mano,farai lo stesso delle belle immagini,certo,credo che tutti noi la manualità in fondo in fondo c'e l'hanno tutti.Poi la bellezza della fotografia ,non è nel mezzo milionario che hai in mano che ti distingue,ci sono professionisti che usano hassemblad e fanno foto schifose ...esempio.. perche' ricordatelo la macchinetta fotografica,manuale o digitale, è solo un raccoglitore di mmagini che ti aiuta ad eseguire, cio' che vedi in quel preciso istante,ma è il nostro modo di vedere le cose,che fanno belle una fotografia.Manualita' sacrosanta,ma se una foto è bella e composta bene ,è bella e basta chiunqe la faccia.anche il pischello che non sa niente e che scatta con mod p per una vita.

Io ho lavorato come fotoreporter free lance, ed avevo la mitica f3 manuale,leica ,e dovevo per forza sapere a memoria tempo diaframma,luce,profondita' di campo,anche perche' in un centesimo di secondo che ti giochi la bellezza della foto e l'attimo che non tornera' di certo indietro.Se allora quando lavoravo io c'era il digitalecon tutti gli automatismi di ora sarei un pascia',pensa che ho usato ora una nikon,con un 800 mm,collegato al notebook e collegato via modem col telefonino per la trsmissione via cavo delle foto,in pratica....io credo che la manualita' si ci ha aiutato, sacrosanta,utile,ma come è comodo per questo lavoro in tempo P.
Comq,un po hai ragione la tecnica quella di base si deve conoscere per forza,cosi' si capisce la luce.
zone-o
Messaggio: #38
Uso sia gli auto matismi che il manuale....
A volte non tempo di stare a pensare di non dover scendere sotto al 1/200 di sec... ed allora li auto matismi mi vengono i aiuto...
Ma devo anche dire che il meglio di me e della macchina vengono fuori quando la uso in manuale, esposizioe e messa fuoco incluse... ed quando è così non do ascolto neppure all'esposimetro incorporato, e ne utilizzo uno sparato dove più che la coppia tempo diaframma utilizzo la misurazione EV....
 
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