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un'altra prova dello scanner del post sopra

Mamiya M645 1000s | Sekor 80mm f/1.9 | Ektar 100

i matrimoni fatti prima di pranzo hanno spesso questi problemi nelle foto post cerimonia
le conferenze stampa.... non sempre decidi
nella cronaca è un caso tu possa decidere....
e sono solo 3 esempi!

credi sia così facile???
se fotografi per diletto, puoi non scattare e/o ritornare, se fotografi per lavoro devi "fare la foto"

beh uno deve prima di tutto sapere qual è la latitudine di posa del suo sensore/pellicola (alcuni reggono di più altri di meno, come le pellicole) e poi, nel caso la scena abbia forti luci e ombre cupe, scegliere cosa sacrificare!
certo, se un fascio di luce che passe tra i rami colpisce la faccia di qualcuno, logica vuole che fai spostare il signor qualcuno piuttosto che esporre con forti compromessi..... ma se il sole sbuca da di fianco un albero o un castello o una casa.... hai poco da sceliere.. o fai 255.255.255 sul sole o 0.0.0 nell'ombra! in queste situazioni la pellicola bianconero, e soprattutto certe pellicole bianconero, strapazzano i densori delle nostre comuni reflex, anche se costano come una moto.....

Cosa non è l'arte.

Io mi riferisco all'uomo che incontri per strada, anche superficiale, o poco colto, ma è lui il giudice di quello che vede e che sente, e che poi opera le sue scelte.
Non ho certo bisogno che questa definizione me la dia Wiener o chiunque altro.
Questa è la dimostrazione che ognuno esprime un pensiero, solo che se ha "l'etichetta" di filosofo o opinionista o personaggio importante, allora gli si da un senso, altrimenti diventa un pensiero superficiale, solo perchè non viene citato dai "grandi".

E qui ritorniamo al concetto di arte.
Se non lo dica un critico non lo è?
e se un critico dice che la M d'artista è arte, lo diventa?
e se invece ad esprimere la propria opinione è "l'uomo della strada" della sua opinione non ce ne facciamo nulla?

io ritengo che superficialità sia delegare il proprio pensiero a quello dei "grandi".

io non ho detto di non trovarmi d'accordo con questo o con quello. O prima o poi qualcuno che la pensa come te lo trovi nel mondo! E magari, per i gradi numeri, questo qualcuno è un "grande" o importante, per cui tutto ciò non fa altro che rafforzare il mio discorso.

in conclusione per me arte è soggettivo.
i bene e il male lasciamoli a chi di dovere. Anche quelli sono soggettivi e la dimostrazione è che quello che un tempo era bene adesso è male.
Se ci fosse una oggettività assoluta questo non sarebbe possibile.

vs

Boh, non ho parole, come dire, in generale, con una stampante 3D le statue vengono meglio che con martello e scalpello, poscia per indi... o indi per cui poscia... un pischello qualsiasi che ha fatto un corsino cadcam è più bravo di Policleto.

La domanda è soggetta ad interpretazioni.

Il digitale ha tecnicamente Migliorato la resa fotografica?
indubbiamente sì

Il digitale ha migliorato l'espressività fotografica?
Nel numero, no.

Credo che le mie 2 risposte secche non abbiano necessità di essere argomentate.
Se necessario spiegherò questa mia "posizione".

Per un ritratto, che farei/faccio sempre a non più di 100-125 ISO/ASA (questa moda barbara del 400 ISO, che non usavo prima e tantomeno adesso con il digitale...), occorre sovraesporre in genere di 1/3 o 2/3 stop in luce riflessa (TTL sul volto) e sviluppare regolarmente. A luce incidente non occorrono correzioni, al massimo +1/3 stop. Tra i migliori film, consiglio TMax, 100, APX 100, Delta 100, FP4+, Pan + (a 25-50 ISO)
Come vuoi fare tu, sovraesponi una 400 ASA di due stop!

A presto

Elio

Vero il contrario.
Col digitale esponi per le ombre perché è proprio li che si annida il rumore.
Se col digitale l'istogramma è più spostato a destra tu hai tutte le informazioni necessarie e basterà, nel caso, recuperare le alte luci (senza ovviamente averlo bruciate troppo).
Se al contrario hai l'istogramma a sinistra puoi recuperare le ombre troppo chiuse, ma 1) verrà fuori rumore 2) le informazioni sulle luci non registrate non te le inventi e così non le avrai proprio.
Con le diapositive è consigliabile esporre per le luci, perché li luci bruciate non le recuperi più.
Con le negative è tutto un altro discorso perché in camera oscura le possibilità di intervento sono estremamente maggiori.
C'è chi usa porta 160 e le espone a 100, chi le tri-x 400 esposte a 1600...ogni pellicola ha la sua sensibilità ma dare per scontato che una 400 vada esposta a 200 è sbagliato...provare e valutare i risultati.
Conta che un negativo poi non risponderà allo stesso modo sotto lo scanner o sotto l'ingranditore, quindi bisogna testarle le pellicole e in base al loro utilizzo valutare la resa preferita.

pensavo di essere l'unico UFO ad esporre le ombre sul digitale......

sei stato molto gentile! quindi nel caso di un ritratto e pellicola 400asa, basta scattare per 200 ed esporre normalmente sul volto?

oppure scattando come se si avesse una 200asa aggiungendo un +1 all'esposizione? (alla fine così sarebbero 2 stop pieni)

grazie

Le negative hanno latitudine di posa da vendere. Sovraesporre e sottosviluppare può portare a bruciatura delle luci e a negativi poco contrastati, mentre gli scanner vorrebbero negativi contrastati quasi come una dia, per non comprimere le tonalità. Sovrasviluppare un po' quindi spesso fa bene in camera chiara ed evita la tendenza alla sottoesposizione di molte grandi macchine, fatte più per le dia. Meglio poi rivelatori energici a basso velo (T-Max, tipo Rodinal) o finegranulanti ad alta acutanza diluiti.
Certo, nel dubbio, meglio sovraesporre, ma mai oltre uno stop. Per non sbagliare con il laboratorio, esponi a uce incidente: vengono sempre bene (a luce incidente in molti casi puoi sovraesporre leggermente...) e i laboratori tendono a sovrasviluppare.

A presto

Elio

una volta esistevano tubi o soffietti specializzati per riprodurre negativi, comunque se riesci a mettere negativo o meglio piano pellicola e piano sensore in pian parallelo tra loro, devi mette anche un diffusore di luce tra flash e negativo.

Antonio

se scatti solo 135 no, trovi tanto e a prezzi ragionevoli!
se usi il formato 120 hai ben poca scelta.... i piani Epson V750 che ho o il successore v850 i microteck oppure devi andare sul coolscan 9000 usato o su hasselblad ecc.... roba da mutuo anche se usata!

occhio che molti laboratori di fiducia, hanno tutto il necessario ma non lo usano e mandano a sviluppare fuori (come faccio io per il colore) e poi scansionano, fanno una leggera PP e mandano a stampare ugualmente fuori (Come faccio io, ovviamente da uno di qualità e non da prezzo)

certo che no!
la pellicola ha 1 o 2 stop di latitudine, il resto è come il digitale!!
l'unico modo è stampare da un artigiano (a prezzi da 20 euro in su per un 18/25 (così ho visto) o ti fai le scansioni con un buon scanner, come faccio io!
del resto se prendi il RAW e lo converti automaticamente e lo stampi il risultato è ugualmente mediocre!

ahahaha
infatti le regole di Adams sono buone solo per l'attività artigianale!!!
ho visto un minilab che sviluppava in modo orribile e po metteva la pellicola in un atrezzo che di fatto la fotografava e la stampava in digitale....
se scatti a pellicola e la fai stampare.... NON CI SIAMO
come minimo bisogna farsi le scansioni da se e mandare il nostro file digitale...... meglio è come fai tu, che stampi e schermi in analogico

il Matrix fa quel che noi non facciamo: espone ombre, mezzeluci e luci
tu dovresti misurare tutti e tre e poi decidere se se vuoi privilegiare le ombre o le luci! è una tua scelta!
se questo non chiudeva le ombre, la foto aveva maggiore dinamicià nella parte luminosa ma tutta la metà in penombra era piatta....
purtroppo la pellicola obbliga a previsualizzare la foto, cosa che il digitale invece ha abolito!
io ritengo di essere cresciuto solo grazie alla 645 e alla pellicola! lì ho iniziato a capire cosa e come esporre e comporre... perché non potevo rifare la foto come facciamo tutti ora dopo aver controllato il pannello LCD

a dire il vero, io espongo comunque le ombre anche in digitale, solo che butto un occhio all'istogramma per capire se ho bruciato le luci o no....
mbeh.....
non è così semplice!!
le chimiche sono fatte per i valori nominali: se esponi una 400 per 200 guadagni in latitudine di posa, ma devi anche farlo sapere a chi sviluppa e questo deve essere capace di recuparare l'esposizione... se sono quei lab che fanno tutto di corsa, ti rovinano tutto!!!!

altro discorso è esporre tendenzialmente mezzo stop o uno stop in più.... per poi con il Photoshop recuperare il tutto come ho descritto sopra.....

Uzbekistan 1982...
Olimpus OM1.
pellicola..ma chi se lo ricorda????



Francesco Martini