FORUM NIKONCLUB

Se le ottiche sono DX, compreso quindi il 18-105, la D800 ritaglia AUTOMATICAMENTE l'immagine a un massimo di 4800x2704 pixel ( circa 13 Mega).

L'argomento è trattato alle pagine 67, 68 e 79 del manuale.

Per quanto riguarda il 70-300, è un ottica FX e quindi sfrutta in pieno il sensore della D800 senza aggiungere vignettatura a quella propria di questa ottica modesta.

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Io sono nato e cresciuto a Roma. Un saluto a tutti.

Raccolgo con piacere l'invito:


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Questa è la mia prima fotocamera, un folding 35 mm Zeiss Ikonta obiettivo Novar 3,5 e otturatore Prontor con tempi da 1 secondo a 1/300.
L'ho comperata nel 1971 a Vienna, pagandola l'equivalente di 10.000 lire. Mi ha accompagnato fino al 1975, quando ho comperato la Pentax SPF.
Con lei ho scattato migliaia di foto in bianco e nero senza nessun problema ottenendo fotografie che sono ancora apprezzabili.

Salve,
la mia D700 (firmware 1.03) segnala la batteria quasi scarica quando la carica sta al disotto del 30% (mostrata nell'apposita pagina del menù "manutenzione", vedi pagina 340 del manuale). Avendo il battery grip (originale Nikon), ignoro l'informazione e continuo fino a scaricare la batteria (circa 800 scatti).
Nel mio caso, è evidente che non si tratta di un malfuzionamento (eccessivo assorbimento di corrente) ma solo di segnalazione dello stato di carica. Una serie di malfunzionamenti l'ho riscontrata invece provando due battery grip non originali (di una nota casa il cui nome inizia per M e finisce per E). In questo caso il malfunzionamento era grave: la batteria si consumava rapidamente anche a macchina spenta.

Anche se un laboratorio autorizzato Nital sta a 50 metri da casa mia, non ho mai pensato di portarci la D700 per sistemare un difetto così insignificante. Prima di inviarla in manutenzione, controlla se lo stato di carica è coerente con l'allarme.

Auguri.

Salve,
riconosco, dalla fotografia, la Zeiss Ikonta 6x9 che usa pellicola formato 120 ancora reperibile nei veri negozi di fotografia.
Io ho fotografato per un paio di anni con la versione 35mm (però avevo l'esposimetro a mano).

Per la messa a fuoco, devi stimare ad occhio la distanza tra te e il soggetto. Se fotografi un panorama o qualcosa che sia lontano più di 50 metri, focheggia sull'infinito.
Per l'esposizione, usa la regola del 16:
la sensibilità nominale della pellicola, in ISO, ti da il tempo di posa (ad esempio 1/160 per pellicola da 160 ISO).
Il diaframma va chiuso a 16 (appunto la regola del "16").
La coppia 1/160-f/16 è solo una delle coppie equivalenti (ad esempio, 1/320-F11 o 1/80-f22).
Questa regola vale per riprese in pieno sole, se c'è qualche nuvola apri di un diaframma, se è nuvoloso apri di due diaframma.

Sia la ghiera dei diaframmi che quella dell'otturatore Prontor, consentono la regolazione continua e non a scatti.

Non ti preoccupare della precisione, la pellicola ha una latitudine di posa decisamente superiore a quella del sensore cmos.
Le pellicole moderne tollerano errori di esposizione di SETTE diaframmi (quattro in sovraesposizione e tre in sottesposizione).

Auguri.

Prova a dare un'occhiata qui: http://www.nikonclub.it/forum/index.php?sh...278918&st=0

Bellissimo ritratto, ma il merito è anche della modella!
Complimenti per entrambi.

P.S. perchè il bianco e nero ?

Ciao,
io ho comprato il Tamron 70-300 VC, l'ho provato per un mese e l'ho sostituito con il 70-300 VR Nikkor.

Il Tamron è alla pari con il Nikkor per quanto riguarda la nitidezza, forse anche qualcosa di più. A vista da l'impressione di essere ben costruito, piccolo e leggero, un po' meglio del Nikkor che ha il solito aspetto "plasticoso" delle ottiche tipo "G".
Il Tamron , però, rende i colori con maggiore (troppa) saturazione e, con la mia D300s, tendeva anche a sottoesporre.
Non ho avuto problemi di autofocus con nessuno dei due, sia per la velocità che per la precisione.
Il Nikkor mi è costato 200 Euro più del Tamron, è più grosso e più pesante ma va molto d'accordo con le fotocamere Nikon.
Con la D300s è semplicemente inappuntabile e assolutamente consigliabile. Con il formato pieno, non l'ho ancora provato.

Un' alternativa da non trascurare è il vecchio 75-300 AF che si trova in vendita a 250 Euro. Non è stabilizzato ma ha il collare per attaccarlo al treppiede. Lo usavo con ottimi risultati sulla F4 e sulla F100, anche a mano libera. Anche con la D300s fornisce buoni risultati anche se, a 300 mm, si sente la mancanza del VR.

Allego qualche foto dimostrativa perche tu possa farti un'idea.
Le foto sono originali senza interventi di post produzione, a meno di quella fatta con il Tamron che ho dovuto sovraesporre di un diaframma (e non è bastato).

P.S. Per i ritratti è meglio un 50, se non altro per non spaventare il soggetto!

Come suggerisce fulvyo, mi riferivo alla leggerezza della D3100 (455 gr) e alla "pesantezza" del 18-300 (850 gr).
Io uso il 18-300 sulla D300s (918 gr) con il battery pack MB-D10 (altri 200 gr circa) e l'insieme risulta ben bilanciato. L'ho montato sulla D3100 e risulta faticoso tenere la fotocamera orizzontale. Oltertutto, Nikon non produce il battery grip per la D3100 non è consigliabile usare prodotti economici di terze parti (ho provato due battery grip non originali per la D300s e, alla fine, mi sono dovuto rassegnare a comperare il costoso MB-D10).

Salve, raccolgo l'invito e vi invio qualche foto a supporto del mio giudizio su questa nuova lente.

Le fotografie sono state fatte con la mia d300s per provare sul campo quali sono i limiti del 18-300 e non hanno subito processi di post produzione.

Al primo contatto fisico, mi è sembrato di avere tra le mani un 18-200 VR con le dimensioni di un 70-300 VR . Sta in mano bene se montato sulla D300s con impugnatura verticale che consente di equilibrare il peso rilevante dell'insieme. Ho provato a montarlo sulla D3100, ma non è cosa .....

Alla fine di una caldissima mattinata passata a piazza San Pietro, ho portato a casa scatti in numero sufficiente per farmi un'opinione.

La messa a fuoco è veloce, senza incertezze e molto precisa. Soprattutto, è incredibilmente silenziosa. La stabilizzazione è molto efficace.
Alla prova sul campo, il 18-300 ha manifestato lo stesso limite del 70-300 VR sulle focali superiori ai 250 mm. Alle focali più lunghe e a diaframma aperto, perde sensibilmente risoluzione. Con il diaframma più chiuso recupera rapidamente.
Alla focale più corta, in situazioni di notevole contrasto, presenta una grave aberrazione cromatica laterale (purple fringing e cyan fringing contemporaneamente). Non ho mai notato aberrazioni simili nel 18-200 VR che pure ho usato moltissimo. Comunque anche questo difetto sparisce in condizioni più normali e a focali appena un po' più lunghe. Solo in un caso ho visto tracce di lens flare nel controluce, segno che il paraluce ha funzionato correttamente e che il trattamento antiriflesso delle lenti è efficace.

Complessivamente mi è sembrato meglio del 18-200 VR alle focali intermedie e un po' meno buono del 70-300 VR tra i 70 ei 250 mm.

Mi sento di consigliarlo a chi vuole andare in giro a fare fotografie senza portarsi una borsa pesante e ingombrante ed essere sempre pronto a cogliere l'istante che rende unica una fotografia.

L'ho fatta un po' lunga ma ora carico le fotografie: