FORUM NIKONCLUB

Ciao a tutti!

Sono assolutamente un neofita di questo genere di fotografia per cui ogni consiglio, anche il più scontato potrebbe rivelarsi per me prezioso!

Ho scattato questa serie di foto al concerto di un'amica (Camilla Fascina), avevo con me solamente la D700 e il Nikkor 70-200/2.8 VR1.
Ho gestito tutto in manuale, f/2.8, ISO 4000 e tempi di esposizione tra 1/40" e 1/60"... WB in automatico e scattato in nef.
Non so che altro dirvi, ma se avete domande sarò felice di rispondere!!

Le foto:


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Ripeto ogni commento è più che gradito, sono qui per migliorare!!
Grazie a tutti!!
E

Intanto devo ringraziare tutti per i vostri interventi!!
E ora con ordine!!


Hai colto subito il doppio senso ;-)


Eh meglio che allora tu non legga i prossimi racconti su quest'avventura!!!


Concordo in pieno e non solo, avrei anche inserito il contesto della figura umana in un altro modo, ma da questa vetta non si poteva... da un'altra sì ;-)


Beh è proprio così!!! ;-) ultima uscita fotografica risaliva a maggio, all'epoca di "Sognando le dolomiti"...
La luce sull'arco dolomitico quella sera è durata meno di 4 minuti; in questa direzione non è durata più di 60"... purtroppo quindi questo è l'unico tentativo!! concordo perfettamente però con la tua obiezione!! sarà assolutamente da riprovare!!


Eh sì, autoscatto seguito da folle corsa!!!!

ah vuoi fare concorrenza al Cucco!!
bellissimi colori sì, peccato!!

purtroppo non ho letto tutta la conversazione... conosco il posto e conosco la luce con cui hai scattato e ti dico: BN!!!!

E

Beh non posso nasconderti tanta invidia!!

Gli elementi nella foto ci sono, però forse non ben sfruttati o ordinati... non conoscendo però la location faccio fatica a suggerirti qualcosa di più...

E

Buona Beppe, la profondità è garantita ancor più da quella nebbiolina... anch'io la vedo scuretta...

E

Concordo!! buona l'originalità, ma manca la ciliegina!!

Grazie mille per le vostre belle parole!!!

Ciao a tutti!

Dopo mesi di latitanza, sono finalmente riuscito a farmi un giretto fotografico... e la Natura non mi ha tradito!!





Ricordatevi sempre: in montagna mai da soli ;-)

E

Grazie mille raga! troppo contento che vi piaccia!

Enrico

Maury, Fab: mille anche a voi!!

la prima è di un altro pianeta rispetto la seconda!! davvero da invidia, ma a me piace così non convertita!! compliments!

E

secondo me è la post che si sposa bene con la foto che la rende attraente; diciamo che sei riuscito a salvare uno scatto altrimenti che sarebbe finito dritto nel cestino se fosse stato mio!!

P.S.: queste post spesso piacciono anche a me, ma non le so fare!!

per me la compo non è così malvagli, nel senso che il cielo era interessante solo nella porzione superiore cioè quella che tu sei andato ad includere; qui ci sarebbe stata bene anche un'esposizione lunghissima, dipende però dalla direzione del vento!
Per il bn a me non piace, ma trovo che sia la luce con cui è stata scattata la foto a non farlo funzionare...

E

per me i luoghi si possono prestare, ma le foto devono essere assolutamente pensate in modo differente! la composizione è essenziale per dare forma e ordine a ciò che includi nella scena, non deve solo includere nell'angolo di campo; poi la luce è il problema maggiore: ricerca una luce più radente come quella di alba e tramonto oppure delle condizioni atmosferiche davvero al limite!!

E

Concordo!!
Tanto per farti qualche esempio, con D40+12-24/4 fotografavo a 12mm, f/4, 1600ISO e tempi su per giù di 40-50" (oltre il limite per le stelle ferme ma era l'unica per esporre correttamente!!); ora con D700 alzo tranquillamente gli ISO a 3200-4000 e con 17-35/2.8 tengo il diaframma a f/4, mentre con 24-70/2.8 a 2.8... lì dipende dalla qualità dall'ottica che usi!!
per la pp invece non ti so aiutare più di tanto...

il posto sembra meritare davvero molto, ma non so dove sia e quindi quanto facile sia raggiungerlo! L'ideale sarebbe sfruttarlo sì con luce migliore, oppure in condizione atmosferiche più particolari; magari la luce di alba/tramonto si può sfruttare senza scendere sulla riva del lago...

E

bella l'atmosfera!!

per caso ne hai escludendo la vegetazione a sinistra? quindi lasciando solo le palafitte?

troppo gentili!!


Simo qui sono io che grazie!!

"Da tre giorni dormo nel fango, tra il fango, con il fango, mangio e bevo misto fango, respiro fango, la mia pelle e le mie ossa sono infangate".

"Mio nonno ha combattuto proprio qui: era addetto alla mitragliatrice in un corpo di Standschützen. Mi raccontava che era una vita dura, piena di sacrifici: oltre al nemico bisognava fronteggiare i rigori della natura, specie d'inverno. Una volta, sotto il fuoco italiano, si staccò un intero costone innevato e lui precipitò a valle con la sua arma. Ripresa conoscenza dopo diverse ore, risalì alla sua posizione, ma senza la mitragliatrice, che era rimasta sepolta nella neve. Il suo superiore lo mise in punizione: i rifornimenti erano difficoltosi, perdere un'arma equivaleva ad un dramma".

"Due batterie di nostre bombarde concentravano il fuoco sul camminamento che dalla "Casermetta difensiva" conduce al Dente. Vedemmo fra i nugoli di fumo saltar per aria pezzi d'uomini. In uno scoppio si scorsero proprio soltanto due gambe nel cielo divaricarsi. Tutta l'intera colonna dei nemici venne a farsi maciullare così, in quel passaggio obbligato dove minuto per minuto cadeva una nostra bombarda ... Nessuno potrà mai dare una pallida idea della terribilità di quella mischia. Alcuni momenti si vedevano uomini avviticchiarsi. Un obice faceva saltare in aria amici e nemici. La morte li coglieva insieme, nella stretta dell'odio. I duecento metri del Dente erano divenuti un formichio di esseri, non umani, ma sovrannaturali; demoni certo che correvano tra le rovine; sopravvivevano fra le fiammate delle bombe a mano e le eruzioni delle granate".

Sono solo poche righe delle centinaia di pagine e racconti stilati da chi la Grande Guerra l'ha vissuta sulla propria pelle, in prima linea sul Pasubio. "In questi luoghi, forse più che altrove, la natura è natura trasformata dagli uomini, è storia" (P.M. Collareda). Impossibile non ripensare a quanto narrato sopra mentre affronto la via d'accesso che da Bocchetta Campiglia conduce alle Porte del Pasubio: la Strada delle 52 Gallerie. Progettata dal tenente ing. G. Zappa e realizzata dalla 33a compagnia minatori del 5° reggimento Genio, oggi costituisce una delle testimonianze di maggior rilievo storico e interesse ambientale che fanno parte dell'Ecomuseo della Grande Guerra.

Lo scenario che si presenta ai miei occhi dalla vetta di Cima Palon (il punto più alto del massiccio) è segnato profondamente dalle cicatrici delle ostilità. Raramente quassù le nuvole lasciano libero il passaggio ai raggi del sole, che a fatica si aprono un varco qua e là. Se della montagna non c'è da fidarsi, del Pasubio ancora meno ... Era una limpida giornata di giugno quando iniziai la salita; si tramutò ben presto in un pericoloso temporale estivo. Ma il Pasubio, grazie alla sua posizione, è anche uno dei luoghi più ricchi da un punto di vista floreale. Mentre mi affretto a trovare un posto "sicuro" nell'eventualità che quel che temo diventi realtà, la mia anima è spinta a fermarsi sull'orlo di una delle numerose buche create dalle granate. Le drosofila octopetala si mimetizzano con le chiazze di neve ancora presente; il loro candore contrasta con il verde scintillante del prato, segno della nuova vita. Lo scheletro di un ramo maltrattato dalle intemperie giace inerme su di esse, simbolo delle vittime del rigore del clima su queste vette. Sullo sfondo, proprio su quella parete in cui il Genio costruì la più imponente opera bellica alpina, le nubi iniziano a versare le loro lacrime di compianto. Così la Natura ricorda, con "Lacrime dal cielo, fiori dalla terra ...".







DATI TECNICI

- Location: Pasubio, Piccole Dolomiti vicentine; a poca distanza dal Rif. Gen Achille Papa, 1950 m s.l.m.; la location è raggiungibile per diverse vie in circa 3h di cammino.

- Attrezzatura utilizzata: Nikon D40, Nikkor 12-24 f/4.

- Dati Exif: Lunghezza focale: 12mm (su Dx) - Sensibilità ISO: 200 - Apertura diaframma: f/14 - Tempo di scatto: 1/250" - Modalità di scatto: M - Data dello scatto: 22/06/2009 - Ora dello scatto: 13:49.









Mi rendo conto che come LIFE sia un po' forzato dato l'utilizzo di una sola fotografia, mi sono attenuto in modo estremo al seguente punto delle linee guida:

- Non vi sono vincoli sul numero di immagini prodotte. L'importante è la loro pertinenza con l'argomento trattato, oltre ad una loro auspicabile selezione da parte dell'Autore per valenza tecnico estetica.

Se non dovesse essere conforme al regolamento, prego i moderatori di rimuovere la discussione e mi scuso anticipatamente...

E

la prima può essere buona, ma non eravate nel punto migliore...

ho in mente tante foto alternative della pale... spero di riuscire a realizzarle presto; qualcuna ho già provato le compo, ma vista la quantità di fotografi che girano da queste parti me le tengo finchè non ho la foto come dico io!!

P.S.: anche il mio vignettava abbastanza comunque...

correggi la vignettatura... ;-) purtroppo ultimamente questo luogo è affollatissimo!!! mi ricordo quando ho iniziato a scattare che di fotografie sul Rolle se ne vedevano tanto poche!!!!

Edo aveva fotografato con altre focali per uscire dal classico taglio che do personalmente a questo luogo... e per me ha fatto un gran bel lavoro!!
grazie per il fb positivo!

eh merita merita, però non avete trovato proprio una gran bella condizione qui, o forse era ancora troppo presto per scattare...
aspetto di vedere anche quelli della vetta

eh no no, quelle ombre ocsì chiuse non vanno bene!!
tutta invidia la mia, gran foto questa, la presenza umana poi è davvero una gran chicca!! complimentoni!!