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NikonClub.it Community _ TEMI _ Lettura Dell'immagine

Inviato da: reefaddict il Feb 1 2007, 03:31 PM

Prendendo spunto da numerosi dibattiti, e da ricorrenti affermazioni di segno opposto, mi piacerebbe approfondire il tema del "giudizio" di una foto, o meglio dell'analisi e lettura dell'immagine.

Alcuni comportamenti:
- Giudico una foto indipendentemente dall'autore
- Giudico una foto solo dopo aver conosciuto almeno in parte il percorso fotografico dell'autore
- Leggo la foto seguendo lo schema del Taddei (o uno schema-guida che mi conduce nella lettura)
- Leggo un'immagine come un giudice FIAF e attribuisco punti o handicap ai particolari tecnici
- Posso leggere una foto solo dopo approfondita consocenza della biografia, del percorso, della poetica dell'autore e solo dopo accurato studio del suo lavoro.
- Non posso leggere una foto perché non ho "cultura" dell'immagine
- Non ho "cultura" dell'immagine, ma posso benissimo leggere una foto
- Il mio giudizio vale quello di un altro
- Il critico è quello che non sa fotografare (con ironia smile.gif )

Alessandro

Inviato da: senale il Feb 1 2007, 04:43 PM

Intanto vorrei complimentarmi per il tema e il modo molto intelligente in cui lo proponi.

Poi ti diro il mio personalissimo target di comportamento: giudico una foto indipendentemente dall'autore, anche se, vista l'enorme mole di materiale che quotidianamente viene scaricata su queste pagine, finisco, sbagliando, per privilegiare la visione di 3D o immagini di utenti che conosco o con i quali ho avuto modo di interagire.
Talvolta (sempre più spesso, in realtà) cerco di visionare anche i lavori di utenti a me sconosciuti, vuoi perchè attratto dal titolo del 3D, vuoi perchè attratto dal nick o per altri motivi...
Molto sinceramente ritengo che la mia "cultura" dell'immagine sia ancora in fase di sviluppo, se non addirittura ancora a livello embrionale, però cerco di affinarla il più possibile, sia attraverso la lettura di queste pagine, sia attraverso altro materiale.
Conseguentemente il mio grado di giudizio non sarà al livello di utenti che sotto questo aspetto sono molto più avanti di me.
Il mio giudizio, comunque, non prescinde mai dall'input immediato che arriva al mio cervello attraverso la visione della foto. Solo dopo cerco di valutarne gli aspetti tecnici. Però se una foto mi piace mi piace, anche se tecnicamente presenta difetti o anomalie e anche se queste anomalie sono state prodotte inconsciamente dall'autore.

Nella speranza che questo dibattitto, che ritengo interessantissimo, prosegua, saluto tutti calorosamente.

Ale

Inviato da: enrico il Feb 1 2007, 04:48 PM

Bell'argomento. Come potrei non entrare in questa discussione?!
Ecco la mia opinione:

Leggere una foto e giudicarla sono due cose distinte. Non posso giudicare una foto se non so leggerla.

- Giudico una foto indipendentemente dall'autore
- Giudico una foto solo dopo aver conosciuto almeno in parte il percorso fotografico dell'autore

Una foto è parte di un percorso più ampio, per cui ritengo che sia opportuno conoscere l'autore. Il rischio è quello di lasciarsi influenzare da un nome importante: l'ha fatta TIZIO, quindi è per forza valida; l'ha fatta caio, illustre sconosciuto, semplice amatore, quindi è passabile.

- Leggo la foto seguendo lo schema del Taddei (o uno schema-guida che mi conduce nella lettura)

La lettura della foto non è cosa che si possa improvvisare, serve quindi una metodologia.

- Posso leggere una foto solo dopo approfondita consocenza della biografia, del percorso, della poetica dell'autore e solo dopo accurato studio del suo lavoro.

Penso di no, posso leggerla in ogni caso. Tutto il resto può aggiungere qualcosa alla comprensione dell'immagine.

- Non posso leggere una foto perché non ho "cultura" dell'immagine
- Non ho "cultura" dell'immagine, ma posso benissimo leggere una foto

E' come voler leggere (che significa capire) una poesia di Ungaretti, avendo fatto solo le elementari.

- Il mio giudizio vale quello di un altro

A parità di cultura e di capacità di lettura.

- Il critico è quello che non sa fotografare (con ironia smile.gif

Non è detto che un critico debba essere un artista dell'obiettivo, può anche essere un pessimo fotografo, ma deve avere una cultura dell'immagine e deve conoscerne gli elementi, anche tecnici. Non si può capire (leggere) e quindi giudicare (valutare) ciò che non si conosce.

Questo è ciò che penso.
Saluti
Enrico




Inviato da: photoflavio il Feb 1 2007, 07:09 PM

Alessandro,
premettendo che questa discussione potrebbe essere o diventare molto interessante,
mi piacerebbe avere da te un ragguaglio in merito ad una curiosità nata appena letto il tuo intervento di apertura.

Cosa ti aspetti da questo 3d. Vuole essere una raccolta dove gli utenti arrivano ed elencano i propri "comportamenti", dove raccontano il proprio approccio nei confronti dell'analisi di una foto, oppure auspichi qualcosa di diverso... forse di più costruttivo.

Spero, in funzione di quanto da te voluto con l'apertura della discussione, di poter contribuire con la mia modesta esperienza.

Grazie ed a presto,
Flavio

PS: ma... tra i comportamenti da te elencati, credo di non aver capito in quale tu ti identifichi.






Inviato da: andreotto-tigrotto il Feb 2 2007, 12:21 AM

Premesso che non ho una cultura fotografica talmente vasta da poter commentare in maniera tecnica tutti i tipi di fotografia, personalmente mi comporto così
Osservo la foto e di volta in volta mi può colpire una cosa diversa, la composizione, il dettaglio, i colori ecc. ecc.
L' autore poco importa se mi piace mi piace se non mi piace non mi piace.
Se devo esprimere un giudizio tengo conto anche delle capacità dimostrate dall' utente fino a quel momento, mica nasciamo "imparati"
Poi il tutto è soggettivo a me può disturbare o piacere una cosa che per altri è ininfluente.
Quello che spesso invece mi fa sorridere è il veder giustificati degli errori ad alcuni che se commessi da altri.......,e qui entrano in campo le varie amicizie ecc ecc, ma questo succede dappertutto e a volte uno può essere più o meno indulgente pur non rendendosene conto
Buone foto a tutti andreotto

Inviato da: Gianluca Cecere il Feb 2 2007, 01:55 AM

Inizio dall'"errore" partendo da qui:

QUOTE(andreotto-tigrotto @ Feb 2 2007, 12:21 AM) *

e qui entrano in campo le varie amicizie ecc ecc,

Non necessariamente.

Proprio in relazione con quanto tu stesso affermi
QUOTE(andreotto-tigrotto @ Feb 2 2007, 12:21 AM) *

Se devo esprimere un giudizio tengo conto anche delle capacità dimostrate dall' utente fino a quel momento


l'indulgenza probabilmente nasce proprio da questa tua osservazione, che io sottoscrivo.

Se infatti vedo una foto di chi ha sempre dimostrato qualità e capacità sono portato a pensare che quello che mi appare come errore potrebbe anche essere il risultato di una scelta precisa e voluta da parte di chi, avendo più volte dato dimostrazione di controllo del mezzo, allo stesso modo, suppongo, avrebbe saputo evitare l'errore stesso.
Oppure penso: l'errore lo avrà visto anche lui, è inutile puntargli il dito contro per cui cercherò di capire se per il mio gusto fotografico, quello è un errore rilevante o meno, che avrei evitato a tutti i costi tanto da cestinare la foto, oppure cerco di capire se la foto, nonostante tutto, riesce a "pungermi"

Tengo conto dell'autore anche nel caso in cui guardo le foto di chi, restando nell'ambito di questo forum, non conosco, giudicando, di primo acchito, errore quello che mi appare come tale....per poi eventualmente ricredendomi guardando la produzione successiva.

Anzi, un aspetto che trovo molto interessante è proprio scoprire nuovi autori, nuovi nick.
Faccio due nomi di persone che per impossibilità l'uno e forse per per stanchezza l'altro, non vedo più su questo forum (così non faccio torto a nessuno) Due esempi però di assenza di rapporti di amicizia o affinità geografica, col sottoscritto.
Janko, accolto da me, e non solo da me, scetticamente all'inizio e poi diventato in breve un personaggio che mi ha colpito per la sua fantasia e per la sua creatività. Le sue foto spesso incomprensibili o eccessive, erano per me sempre un bello esempio di voglia di fare e di inventare. Gli auguro tanta fortuna.
L'altro, denniszee, che iniziando in sordina con alcune foto ne ha poi sfornato una bella serie, tutte, più o meno riuscite, ma ripeto, tutte, con un preciso carattere e personalità. Auguro anche a lui tanti successi.

Non credo si possa prescindere dall'autore. In un caso e nell'altro.
Per trovare cioè conferma rispetto a quanto di positivo si pensa dell'autore stesso, o per restare piacevolmente colpiti da chi non si conosce e che inizierà ad entrare tra i preferiti di ciascuno di noi.

Rispetto poi al piacere o meno di una foto, qui si entra in un campo soggettivo. Se per me una foto è bella questa è tale a prescindere dall'autore.
Sarà poi l'autore in questione che avrà il compito di dimostrare di sapersi ripetere o meno.

Gianluca

Inviato da: andreotto-tigrotto il Feb 2 2007, 02:24 AM

Gianluca veramente io l'indulgenza la uso con quelli meno preparati, dagli utenti evoluti mi aspetto quel qualcosa in più
E poi diciamolo apertamente che ci sono commenti basati solo sull' amicizia/inimicizia basta vedere determinate serie di interventi sia critici che di elogi è così difficile da ammettere?
Buone foto a tutti andreotto

Inviato da: Gianluca Cecere il Feb 2 2007, 02:47 AM

Un momento. Il mio ragionamento non si riferiva al fatto che se un utente è bravo sono indulgente a prescindere. Ho detto semplicemnete che se vedo un dettaglio apparentemente "stonato" cerco di capire, forse, maggiormente rispetto ad altri "meno conosciuti", il perché di quella sua scelta.
Inoltre io prima di pretendere sempre di più da una persona faccio i conti con me stesso. Nel senso: saprei fare di meglio? Se la risposta è no allora evito di pretenderlo dagli altri.

Riguardo le amicizie/inimicizie, è ovvio e i casi sono tanti, visibili. Non lo nego affatto. Anzi! Tra l'altro ne sono talvolta vittima e talvolta carnefice io stesso....anche semplicemente ignorando o essendo ignorato.
Quotando la tua frase, infatti ho scritto: non necessariamente, non ho scritto: no, affatto!
Naturalmente bisogna anche considerare quelli che si sforzano comunque nel dare un giudizio obiettivo per quanto possibile, senza lasciarsi trascinare dalle simpatie/antipatie. Giusto per rispetto anche di questa percentuale di persone.

Inviato da: andreotto-tigrotto il Feb 2 2007, 03:39 AM

QUOTE(Gianluca Cecere @ Feb 2 2007, 02:47 AM) *

Inoltre io prima di pretendere sempre di più da una persona faccio i conti con me stesso. Nel senso: saprei fare di meglio? Se la risposta è no allora evito di pretenderlo dagli altri.
Naturalmente bisogna anche considerare quelli che si sforzano comunque nel dare un giudizio obiettivo per quanto possibile, senza lasciarsi trascinare dalle simpatie/antipatie. Giusto per rispetto anche di questa percentuale di persone.

Gianluca guarda che io non pretendo niente da nessuno solo che i parametri di giudizio su una foto si spostano verso l'alto se appartiene ad un'utente evoluto
Per quanto riguarda il rispetto verso le persone che non si fanno influenzare lo dò per sottointeso, visto che se lo guadagnano sul campo proprio con il loro comportamento
Buone foto a tutti andreotto

Inviato da: Gianluca Cecere il Feb 2 2007, 09:10 AM

QUOTE(andreotto-tigrotto @ Feb 2 2007, 03:39 AM) *

Gianluca guarda che io non pretendo niente da nessuno ....

....Per quanto riguarda il rispetto verso le persone che non si fanno influenzare lo dò per sottointeso


Ho solo esplicitato una mia linea di condotta. Forse se ti sei sentito chiamato in causa è perché all'ora tarda dei messaggi eravamo solo noi due in linea, ma parlavo per me, niente di più, cercando di dire la mia sull'argomento di questo topic.

Inviato da: .Eli. il Feb 2 2007, 09:27 AM

Parliamo della lettura delle immagini degli utenti del forum? O in generale?
Personalmente mi rendo conto di usare parametri leggermente diversi, anche se so che è sbagliato, ma lo faccio per il semplice fatto che ormai riesco a riconoscere gli scatti di alcune persone senza dover leggere il nick e questo mi porta automaticamente a confrontare la loro ultima foto con quelle precedentemente mostrate. In questo caso l'apprezzamente dello scatto segue una via che parte dalle potenzialità (sempre secondo la mia modestissima opinione, ovviamente) del fotografo, fino ad arrivare all'ultimo suo lavoro. A volte si nota un percorso di crescita, altre volte qualche caduta (fatto che accade a tutti, prima o poi). A volte si legge un cambiamento nello stile o nella tecnica, altre volte una ripetizione costante di idee e modelli usati...
La lettura delle immagini qui sul forum prende quindi in considerazione più fattori, rispetto a quelli che posso utilizzare quando ammiro uno scatto singolo di una persona che non conosco.
Cosa succede in questo secondo caso?
Credo che la prima leva che mi si muove sia quella delle emozioni: questa fotografia mi piace. Perchè? Provo poi a rispondere a quella domanda...e da lì nasce la mia lettura.
Quest'ultima è estremamente soggettiva. Io, ad esempio, so di avere una predilezione per le composizioni "pulite", per le linee, le curve, gli spazi armonicamente equilibrati...ma è puramente una questione di gusto personale. Quando la pulizia dell'immagine è anche associata ad un'idea originale o ad una certa "forza", beh, allora lo scatto mi rimane dentro ...

Eli

Inviato da: urania il Feb 2 2007, 09:31 AM

Dopo 5 mesi passati qui con voi a seguire i vostri lavori e a leggere i vostri commenti qua e là (non solo quelli a me rivolti)... ho imparato tante "cosine" ma resto pur sempre una principiante appassionata con la voglia di "fare" e con poco "sapere". Quindi per me giudicare e commentare i lavori altrui diventa difficile... ma mi è stato suggerito di tentare comunque...e di non osservare in silenzio. Il mio sistema di giudizio quindi non è attendibile, ma soprattutto viene dall' emozione che una foto puo' regalarmi e certo anche dalla sua composizione, dai colori, dal taglio.... A volte sono in difficoltà a scrivere qualcosa... ma ci provo sempre. Mentre ho notato ( a parte il fatto del giudizio un po' condizionato da chi è l'autore della foto ), ... che alcune persone che commentano un po' tutto/tutti non commentano me smile.gif, Mai. Non ho capito se le mie foto sono tutte insignificanti e non merito due righe da parte di chi potrebbe invece dare ottimi consigli, oppure se anche qui entra in gioco un fattore simpatia/antipatia.
Sperando sia solo un caso... anzi 3 o 4! biggrin.gif

Saluti a tutti, e grazie comunque sempre a chi generosamente mi (ci) regala il suo prezioso "sapere".

Manu

Inviato da: PAS il Feb 2 2007, 09:42 AM

Per ulteriori spunti segnalo http://www.nital.it/forum/index.php?showtopic=24792&hl= interessantissima discussione sullo stesso tema, nella quale si sono anche confrontate diverse scuole di pensiero.

Inviato da: senale il Feb 2 2007, 11:30 AM

QUOTE(urania @ Feb 2 2007, 09:31 AM) *

....Mentre ho notato ( a parte il fatto del giudizio un po' condizionato da chi è l'autore della foto ), ... che alcune persone che commentano un po' tutto/tutti non commentano me smile.gif, Mai......


...questo capita anche a me e, credo, a tanti altri, Manu. Francamente non so darmene ragione e, sinceramente, dopo essermi arrabbiato per qualche tempo per questo atteggiamento, oggi me ne frego altamente. Tanto (e qui entra in ballo un altro discorso) io sto qua per crescere fotograficamente e questo mio obiettivo lo perseguo anche senza che queste persone commentino le mie foto. Tra l'altro (e questo, almeno per me, rappresenta uno dei valori aggiunti più importanti della community) stando qua mi sono fatto un sacco di amici, la maggior parte "virtuali", ma anche alcuni "di ciccia", come te, per esempio wink.gif

Un saluto.
Ale

Inviato da: reefaddict il Feb 2 2007, 11:48 AM

Dopo aver lanciato il sasso rispondo ora iniziando da photoflavio che, giustamente, mi chiede di "espormi" e di dire come la penso io.

Intanto il thread voleva essere una discussione sulla lettura dell'immagine e prescindere (almeno speravo) da ogni considerazione su casi reali recenti o passati e dalla solita storia degli amichetti di forum che si plaudono l'uno con l'altro (vero o no, non mi interessa).

In un mondo libero tutti possono esprimere giudizi, anzi credo sia una delle attività più inflazionate della terra. Impossibile pensare che essendo una attività diffusa a tutti i livelli, la "qualità" del giudizio sia uniforme.
Immaginando un ideale continuum si va da chi non ha alcuna cultura dell'immagine e quindi manifesta preferenza per immagini semplici e di "facile" e immediata comprensione fino a chi ha anni di esperienza accumulata nell'analisi di immagini fotografiche, con un background che spazia dalla storia dell'arte a quella della fotografia. Quest'ultimo probabilmente non sopporta le immagini "semplici" che sembrano bellissime a molti e riesce a vedere il bello in immagini sinceramente troppo complesse ed "ermetiche" per i più.

Tra un estremo e l'altro ci sono inifinite situazioni, fotoamatori che non sono più proprio "digiuni" e hanno iniziato a vedere il banale e il noioso in scatti che, ad esempio, prendono un sacco di voti su photo.net, ma che al contempo non hanno certo tutti gli strumenti culturali per essere in grado di riconoscere, leggere e giudicare foto di livello molto elevato (es. io non capisco Basilico, forse un giorno ci riuscirò...)

Prendete il vino: c'è una straordinaria inflazione di vini di beva facile che strizzano l'occhio al mercato di chi ancora conosce poco il vino. Barrique a più non posso, spesso usata a sproposito, e altri specchietti per le allodole. Chi ha poca cultura del vino ci va a nozze e trova tutto ottimo, chi ha cultura del vino li disdegna e per contro riesce ad apprezzare vini molto più complessi e "difficili". Mi sembra un paragone calzante quello tra vino e fotografia.

Forse sarebbe auspicabile che chi sta iniziando come apprendista nel mondo del vino o della fotografia, e io mi ritengo tale, si rendesse conto che il suo giudizio potrebbe essere "immaturo" e semplicistico e spesso vittima di cliché, mode e schemi preconfezionati. Così come va di moda fare il vino di beva facile va di moda fare una foto di paesaggio col solito mare mosso in primo piano, bel cielo contrastato, orizzonte a 2/3, ecc.
Un vino e una foto che non passeranno certo alla storia.

Altra cosa: chi è l'autore. Per una analisi completa e profonda devo conoscere l'autore. Posso anche esprimere un giudizio su uno scatto anonimo, ma mi mancano innumerevoli elementi (il percorso personale, la poetica sviluppata nel tempo) per un giudizio di qualità più elevata. Ad una foto anonima posso solo dare un giudizio limitato e sommario.

Mammia mia quanto sono stato lungo, un grazie a tutti e a Enrico in particolare per la risposta puntuale ed esaustiva che mi ha dato numerose conferme.

Inviato da: senale il Feb 2 2007, 12:20 PM

QUOTE(reefaddict @ Feb 2 2007, 11:48 AM) *

Altra cosa: chi è l'autore. Per una analisi completa e profonda devo conoscere l'autore. Posso anche esprimere un giudizio su uno scatto anonimo, ma mi mancano innumerevoli elementi (il percorso personale, la poetica sviluppata nel tempo) per un giudizio di qualità più elevata. Ad una foto anonima posso solo dare un giudizio limitato e sommario.


Sinceramente, Alessandro, su questo non mi trovi d'accordo.
Se stiamo parlando del giudizio da riferire ad una singola immagine dobbiamo riferirci solo e soltanto a quella, perchè altrimenti finiremmo per esprimere un giudizio sul "lavoro" complessivo dell'autore...sul suo portfolio, anzichè su quella singola, specifica fotografia.

Per farmi capire meglio...un gruppo musicale inglese un paio di decenni fa, i Talk talk, propose un bellissimo singolo intitolato "It's my life" che riscosse un successo planetario e che tutt'oggi viene periodicamente riproposto e utilizzato per pubblicità ed altro. Dopo sono progressivamente spariti, fino a diventare un gruppo "di nicchia", praticamente ignoto ai più. Mi sembra eveidente che il percorso artistico della band non ha influenzato il giudizio degli utenti relativamente al singolo brano.

Credo che l'esempio possa essere esteso a quello di cui stiamo parlando: non vedo perchè un'immagine obiettivamente bella, proposta da un utente come me, e quindi fotograficamente scarso, non possa, anzi non debba, essere giudicata a prescindere dal mio percorso. E non vedo perchè un'immagine obiettivamente brutta, proposta da un utente più evoluto e conosciuto, debba essere giudicata (magari positivamente) solamente in funzione del nome e del percorso dell'autore, magari cercando di attribuirle significati astrusi e per lo più incomprensibili.
Una foto, un pezzo musicale, un quadro, un vestito, un volto....o sono belli o sono brutti, a prescindere da tutto (ovviamente in base al gusto personale).

Ricordo che tempo fa, in una discussione di altro tipo, fu addirittura proposto (e la proposta riscosse non pochi consensi) che fosse aperta una nuova sezione dove postare foto in forma completamente anonima, per evitare che commenti e giudizi fossero influenzati dal nome dell'autore.

Mi scuso per la prolissità del mio ragionamento, ma non sono riuscito ad essere più sintetico.

Ale

Inviato da: reefaddict il Feb 2 2007, 12:43 PM

Senale, ho capito il tuo punto, ma ti chiedo: Fontana è quello che ha fatto la tela con un taglio in mezzo, fatto col cutter. Secondo te se non sai che l'ha fatto Fontana come giudichi una tela bianca con un taglio in mezzo? Io non penso che Fontana sia un cretino, solo che bisogna fare una lunga strada, un lungo percorso per arrivare (forse) a capire cos'è qualla tela con un taglio in mezzo e sporattutto perchè Fontana è arrivato a quello.

Parlando della questione foto anonima/giudice anonimo e tutte le combinazioni possibili, io posso benissimo accettare la foto anonima, al massimo è un giudizio meno informato e meno completo, ma mai e poi mai accetterei un giudizio anonimo. Posso ricevere da Tizio un 10 e lode che vale poco e da Caio un 6-- che mi riempie di soddisfazione, non so se mi spiego.

A me piacerebbe... sul forum... l'istituzione di una giuria di persone competenti e preparate in termini di analisi dell'immagine da affiancare agli utenti. Gli utenti posso rimanere liberi di proporre foto e giudicare gli altri, ma a fianco esiste anche una giuria un po' più scelta che potrebbe ad esempio estrarre 2-3 foto al mese e commentarle...

Inviato da: senale il Feb 2 2007, 12:54 PM

QUOTE(reefaddict @ Feb 2 2007, 12:43 PM) *

Parlando della questione foto anonima/giudice anonimo e tutte le combinazioni possibili, io posso benissimo accettare la foto anonima, al massimo è un giudizio meno informato e meno completo, ma mai e poi mai accetterei un giudizio anonimo. Posso ricevere da Tizio un 10 e lode che vale poco e da Caio un 6-- che mi riempie di soddisfazione, non so se mi spiego.

A me piacerebbe... sul forum... l'istituzione di una giuria di persone competenti e preparate in termini di analisi dell'immagine da affiancare agli utenti. Gli utenti posso rimanere liberi di proporre foto e giudicare gli altri, ma a fianco esiste anche una giuria un po' più scelta che potrebbe ad esempio estrarre 2-3 foto al mese e commentarle...


Vedi Alessandro, non è che a me piaccia molto la proposta della foto postata in forma anonima. Se però questo può essere l'unico sistema per evitare che il nome di chi la propone influenzi chi la guarda, ben venga. Mi trovi assolutamente d'accordo sul non accettare che il commento venga espresso in forma anonima (non avevo detto questo nel post precedente) per i motivi da te esposti.
E mi trovi d'accordo anche sulla proposta successiva, in merito alla quale aggiungo che costituirebbe un ulteriore valore aggiunto per il forum, perchè servirebbe a tutti per imparare da chi ne sa qualcosa in più wink.gif

Un saluto.

Ale

P.S.: una domanda: ma a te piace la foto di Fontana della tela col taglio in mezzo ??? A me, pur apprezzando e molto tantissime altre foto di Fontana e conoscendolo piuttosto bene come autore...decisamente NO !!!

Inviato da: PAS il Feb 2 2007, 01:24 PM

QUOTE(senale @ Feb 2 2007, 12:20 PM) *

Sinceramente, Alessandro, su questo non mi trovi d'accordo.
.....


La mia opinione sta nel mezzo:
Il percorso espressivo/artistico dell’autore di un’immagine è un elemento che concorre alla valutazione, ma, a mio parere non può essere né il solo né tantomeno il principale.
L’anomalia che mi pare sottolinei Ale è che troppo spesso invece questo elemento diviene proprio il principale.
Il motivo, o meglio i motivi, sono probabilmente da ricercarsi in una certa pigrizia mentale che non favorendo una consuetudine all’analisi tende a più comode emulazioni nel giudizio.
Altrettanto ovvio è che alcuni autori spesso utilizzino furbescamente questa pigrizia per costruirsi rendite di posizione che con il tempo diventano sempre più difficilmente discutibili.
Chiaro che la mia digressione è generale e non riferita in particolare al nostro forum.

Inviato da: .oesse. il Feb 2 2007, 01:24 PM

Si sta esulando non poco dal discorso che, mi pare, sia stato espresso in modo chiaro. Che criteri si usano per commentare una foto.
Premetto che credo sia normale che, in un forum con circa 1000 utenti attivi e tante tante foto (a mio giudizio alcuni utenti ne mettono addiritura troppe) sia piu' facile e comodo andare a guardare le fotografie di persone che, per varie ragioni, sono legate a noi. Non credo che una persona entri in edicola e sfogli tutte le riviste appena uscite. Credo che la stessa cosa accada qui.
Puo' pero' capitare, sfogliando il forum, di scoprire fotografie di utenti mai visti o che, sino a quel momento, non avevano emozionato. Nella mia memoria mi riesce meglio impressionare una foto piuttosto che un nick (a volte impronunciabile). Ricordo un avatar ma mi dimentico i nick (e maledico chi li cambia rendendosi irriconoscibile). A me risulta normale, quando scopro una cosa che mi piace, ricercare anche il percorso svolto. Lo trovo formativo per me, per poter meglio capire le'voluzione e quindi esprimereil mio giudizio.
Tornando al discorso della valutazione personale di una fotografia, credo che la base di lettura si basi sulla cultura di ognuno di noi. Ed in base alla soglia culturale raggiunta entrano massicciamente in gioco le emozioni che la stessa foto ci suscita.
Questo fenomeno, e' alla base in primis della valutazione delle nostre fotografie, il motivo per cui ne scartiamo alcune e ne promuoviamo altre.
La fotografia e' emozione, e l'emozione e' sentimento, ed il sentimento e' qualcosa di cosi' profondo e personale che non credo basti tutto il forum per poterlo spiegare.
Possono entusiasmare le geometrie, possono piacere i contrasti, ognuno valuta in merito a parametri molto personali. Una mia foto, a mio avviso la mia migliore foto di questi ultimi mesi, e' passata assolutamente inosservata. Ma una persona che stimo moltissimo mi ha confermato le stesse sensazioni ed emozioni che mi hanno spinto a considerarla una dei miei scatti piu' riusciti degli ultimi mesi. Forse in quanto la persona e' psicologa, forse in quanto e' particolarmente attenta ai contenuti e non solo alla forma, ma quella persona ha colto il cuore di quello scatto. Molti altri, invece, no.
Anche per una questione di tempo, immagino, visto che il forum sforna foto su foto ed il tempo a disposzione e' sempre quello.
Io credo che Noi siamo le nostre foto e le Nostre valutazioni.
Il resto sono solo chiacchere da ascoltare e filtrare. Come la vita del resto.

.oesse.





Inviato da: reefaddict il Feb 2 2007, 02:56 PM

Ale: la tela tagliata di Fontana (Lucio Fontana l'artista, non Franco Fontana il fotografo) non la capisco, mi astengo, forse se avessi maggiori nozioni potrei arrivare ad apprezzarla, al momento non sono in grado.

PAS: è condivisibile quanto dici, soprattutto l'inerzia nel giudizio all'autore che sfrutta la sua rendita di posizione.

oesse: sono molto vicino alla tua posizione. Su qualunque forum passa molto materiale, a volte è di qualità e passa inosservato, spesso è mediocre e rimane al "top" per settimane. Sono limiti "tecnici" di internet, altri circuiti per proporre le proprie foto (concorsi, mostre) possono essere meno "frettolosi".

Di certo non mi sconcerta il fatto che su un forum si creino amicizie e che, anche in buona fede, gli amici giudichino altri amici. Questo è fisiologico e naturale, e almeno per me, non è di alcun disturbo. Dopo un annetto che frequento questo forum potrei (quasi) indovinare ad ogni post chi risponderà e come. Ma ripeto, non giudico negativamente questo, lo trovo inevitabile e quindi accettabile. E ci sono anche modi per limitarlo un po', come proponevo prima.

Inviato da: bluemonia il Feb 2 2007, 03:22 PM

mi trovo particolarmente d'accordo con Marco (oesse).. e aggiungo che qui ci si sta un po' spostando dal discorso iniziale...

cioè, siamo aprtiti dicendo che ai "guru" gli si perdona gli errori tecnici, ora siamo passati a dire che ai "guru" si dice sempre che la foto è bella anche quando è brutta, semplicemente perchè influenzati dall'autore.

le due cose sono un po' diverse:
gli errori tecnici possono essere giudicati oggettivamente, il bello e il brutto è un fattore soggettivo..

personalmente ad un guru perdono il cosidetto "errore" tecnico, perchè potrebbe essere un modo di esprimersi fuori dalle regole, e perchè a parere mio è il primo a notare "l'errore" e se non ha scartato quella foto, vuol dire che ha la forza per esprimere il suo pensiero...

Se la foto di un "guru" mi appare noiosa o brutta è un altro discorso, potrebbe pure essere una foto tecnicamente ben fatta, non necessariamente con errori tecnici, ma a quel punto o non commento, oppure è giusto dire quello che penso.. del tipo "ben fatta ma non mi entusiasma.." e questo lo faccio spesso , soprattutto con le foto degli amici, perchè so che capiscono e apprezzano la "critica" sincera.

cerco di commentare un po' tutti, così come a me fa piacere ricevere i commenti degli altri, credo che ci siano persone a cui magari fa piacere avere un commento mio, ma spesso mi perdo le foto di molti utenti perchè, devo dire la verità, navigo poco fuori dalla sezione "ritratto"...

ciau wink.gif
blue.




Inviato da: senale il Feb 2 2007, 03:30 PM

...mi sembra che le posizioni di quelli che hanno partecipato a questo dibattito stiano pian pianino convergendo...ma che, in realtà, pur riguardando il dibattito stesso, un tema decisamente interessante, di fatto non stiamo dicendo nulla di nuovo se non che:
1) sul forum circola un'enorme quantità di fotografie
2) date le dimensioni di questa mole accade spesso che molto di questo materiale non ha la visibilità che meriterebbe
3) spesso accade che molti giudizi siano espressi solamente in riferimento al nome dell'autore e/o in relazione ad una "rete" (non mi piace molto questo termine, ma, al momento, non me ne vengono altri) di amicizie che si è creata
4) spesso accade che molte foto siano visionate e che non siano commentate per: 1) timidezza dell'utente che non si ritiene all'altezza di esprimere un qualsivoglia commento; 2) pudore (anche qui non mi viene il termine esatto, scusatemi) dell'utente che non se la sente di esprimere un parere negativo; 3) pigrizia; 4) mancanza di tempo
5) una foto andrebbe giudicata in base a - in rigoroso ordine di importanza - (e, qui, correggetemi o integratemi se sbaglio): 1°) impatto emotivo che la visione della stessa provoca nell'osservatore; 2°) aspetto tecnico; 3°) conoscenza del percorso artistico dell'autore (questo punto non mi trova molto d'accordo, ma pare che, invece, risulti essere importante)

Ale

P.S.: Alessandro, sono sincero, come avrai capito, non conosco nè il pittore Fontana nè la sua opera. La mia era una semplice provocazione alla quale hai fornito una risposta decisamente a tono. Comunque, sinceramente, pur non conoscendo nè l'artista nè la sua opera non apprezzerei una semplice tela tagliata wink.gif


oppsss....scusa Monia, ci siamo sovrapposti

Inviato da: reefaddict il Feb 2 2007, 04:37 PM

QUOTE(senale @ Feb 2 2007, 03:30 PM) *

una foto andrebbe giudicata in base a - in rigoroso ordine di importanza - (e, qui, correggetemi o integratemi se sbaglio): 1°) impatto emotivo che la visione della stessa provoca nell'osservatore; 2°) aspetto tecnico; 3°) conoscenza del percorso artistico dell'autore (questo punto non mi trova molto d'accordo, ma pare che, invece, risulti essere importante)


Una foto andrebbe letta secondo uno schema preciso e rigoroso, come ad esempio il già citato Taddei (*) (cosa, come e perchè), proprio come diceva Enrico. Sembra scolastico, ma il rigore aiuta e guida nella lettura. Anche per il vino c'è uno schema di valutazione. Qui sarebbero già inclusi elementi tecnici, artistici, sul significato e il messaggio, ecc.
La conoscenza dell'autore sarebbe un "di più" che può aiutare a comprendere scelte e a formulare un giudizio più completo, ma c'è il rischio di fare della piaggeria, siamo d'accordo.

(*) Taddei Nazareno, Lettura strutturale della fotografia, EDAV, 1984, ISBN: 8885677002

Inviato da: maurizioricceri il Feb 2 2007, 05:31 PM

Vorrei poter esprimere la mia modesta opinione in un topic che mi intriga non poco.
"Fotografia = Immagine " , un binomio che secondo me troppo spesso viene equivocabilmente idenficato,ma che in realtà ,è ben lontano dall'esser simile.
Fotografia ovvero lo scrivere con la luce ha un termine di comparazione,un metro di giudizio che deve corrispondere a determinati criteri e paramerti,i quali per essere valutati e letti hanno bisogno di esperienza,,di una conoscenza dell'immagine, in quanto arte, e cultura delle tecniche e questa non è prerogativa di tutti.
Poi vi è l'aspetto "immagine", che mi appartiene, in quanto, non essendo all'alteza di poter "giudicare" una fotografia, mi limito a valutarne l' immagine,la quale deve soddisfrare le MIE percezioni che sono del tutto soggettive,che devono appagare i miei sensi visivi nell'accostamento cromico e prospettico dell'immagine,che deve coinvolgermi emotivamente nell'accostarmi alla rievocazione di qualche cosa a me stimolante, a me caro, un qualche cosa in cui identifico anche incosciamente parte di me.
Grazie......Maurizio

Inviato da: enrico il Feb 2 2007, 06:06 PM

Vorrei riflettere con voi a questo punto, su tre termini che ricorrono in questa discussione e non solo in questa:

a - lettura dell'immagine
b - valutazione dell'immagine
c - emozioni suscitate dall'immagine

Sono convinto che si tratta di tre cose molto diverse anche se, in un certo qual senso, collegate.

Leggere una immagine significa cercare di arrivare all'idea del suo autore. La lettura presuppone infatti che la Fotografia sia un linguaggio attraverso cui si può comunicare, ci si può esprimere. Per poterla leggere occorre ovviamente conoscerne la grammatica e la sintassi. Se non si crede nella fotografia come linguaggio, non si può parlare di lettura: sarebbe una contraddizione. Molti anni fa ebbi la fortuna di frequentare un corso residenziale di più giorni di lettura dell’immagine fotografica, tenuta da un allievo del Taddei (il prof. Maccarini). Non ero un novellino e collaboravo da tempo alle riviste Tutti Fotografi e Progresso Fotografico, eppure imparai davvero moltissimo da quegli incontri.

Valutare una immagine significa esprimerne un giudizio di valore.
Nel caso di una giuria fotografica, può trattarsi addirittura di un punteggio perché trovi un posto in una graduatoria di qualità fra le altre foto. E questo è un punto particolarmente delicato e difficile. E' molto più facile leggere una fotografia che giudicarla. Nel giudicarla siamo per forza di cose condizionati dalla nostra esistenzialità, dai nostri gusti, dalla nostra cultura e dalla nostra storia. Un autore ci piace più di un altro perché vede il mondo come lo vediamo noi, ci somiglia.

Le emozioni suscitate da una immagine: sono sensazioni soggettive e sono tutto l'opposto della lettura. Mentre in questa cerchiamo di risalire al pensiero dell'autore (fotografia come comunicazione), quando ci concentriamo sulle emozioni, stiamo leggendo in noi stessi. A quel punto la fotografia diventa semplicemente uno stimolo perché qualcosa di nostro riaffiori. Una certa immagine ci rievoca certi ricordi, certe sensazioni, un particolare vissuto. E questo spiega perché, quando si giudica una foto lasciandosi guidare dalle emozioni, vengono fuori opinioni diverse e spesso anche discordi.
Non che non sia legittimo questo tipo di approccio alla fotografia. Anch'io l'amo e vi dedico tanta parte del mio tempo, proprio perché mi procura delle emozioni, spesso molto intense. Però leggere una fotografia è altra cosa.

Un saluto
Enrico

Inviato da: photoflavio il Feb 2 2007, 06:54 PM

QUOTE(reefaddict @ Feb 2 2007, 11:48 AM) *

Dopo aver lanciato il sasso rispondo ora iniziando da photoflavio [...]

Ringrazio prima di tutto Alessandro per aver tempestivamente ed esaustivamente risposto al mio intervento.

Inizio dal raccontare il mio modo di esprimere i giudizi sulle immagini che vedo qui sul forum.
La scelta... eh si, perchè tra le tantissime immagini che vedo ne commento tutto sommato poche. Quelle poche prima di tutto perchè mi hanno colpito, in positivo o in negativo. L'immagine "bella o brutta" ma senz'anima (a mio gusto, ovviamente) che non mi trasmette nulla, spesso non mi spinge ad esprimere un giudizio. Quelle che mi colpiscono o mi trasmettono sensazioni, emozioni, che già al primo colpo catturano la mia attenzione (in senso positivo o negativo), le guardo e riguardo e cerco di sintetizzare proprio quelle emozioni che ne ho ricavato. Poi, se lo ritengo utile o necessario, inserisco un possibile suggerimento su cosa avrei fatto io.
Tutto questo indipendentemente dall'autore.

Poi, ovviamente, in funzione di chi ha eseguito la foto (e quindi della conoscenza di questa persona o del suo percorso o storia fotografica), posso immaginare se determinate caratteristiche dell'immagine sono errori grossolani o scelte fortemente volute. In funzione di ciò posso esprimere un ulteriore giudizio. Inutile dire a Daniele (Ciro207) che ha scattato una foto storta o a Monia che ha postato un’immagine con cromie verdi... so che quelli non sono errori ma loro caratteristiche peculiari, loro punti di forza. Posso invece permettermi di far notare ad un utente "novizio" o che non conosco che un orizzonte è storto e che, forse, si tratta proprio di un banale errore e non di un suo punto di forza.

Un particolare importante, considerato che alcuni lamentano (probabilmente a ragione) di vedere "sudditanza psicologica o piaggeria" in alcuni interventi o in alcune discussioni: personalmente non ho mai sofferto del fascino dei potenti, di quelli che alcuni chiamano guru, né mi sono mai fatto problemi a scrivere che le foto di alcuni di questi sono in alcuni casi davvero senz'anima, talvolta brutte. Allo stesso modo non ho problemi a dire ad una persona meno blasonata o sconosciuta se ha fatto uno scatto che a mio gusto percepisco come magistrale.

Non è certo materia facile quella oggetto della discussione.
Tutto non è sempre così semplice e lineare; mi rifaccio all'affermazione di Marco (.oesse.) le foto sono emozione, trasmettono emozione... e come tali, anche il giudizio che do ad uno scatto può essere funzione del mio stato in quel determinato momento.
Chi ha scattato una certa foto, poi, potrebbe aver provato determinate cose in quel momento, ma io potrei non essere in possesso del "dizionario" idoneo per tradurre quel messaggio, e ricevere un messaggio completamente diverso.
Troppo complicato sforzarsi di voler in qualche modo cercare linee guida nel giudicare una foto... troppo riduttivo voler assoggettare il giudizio a rigide regole. Siamo qui per condividere, discutere, confrontarci e - perchè no - divertirci con la fotografia.

Forse sarebbe sufficiente o auspicabile essere rispettosi, educati e sinceri nei propri giudizi, senza tanti schemi o tante regole... e sarebbe probabilmente il giusto approccio di fronte ai casi quotidiani della vita, non solo fotografica.





Inviato da: senale il Feb 2 2007, 08:57 PM

Premesso che sono estremamente affascinato da questo tipo di dibattitito, che, a mio modo di vedere, ci accresce moltissimo l'un l'altro e serve a conoscerci sotto aspetti che vanno al di là della visione delle immagini che proponiamo in questa sede.
Premesso anche che sotto questo ed altri aspetti mi ritengo un vero ignorante (nel senso letterale della parola) in quanto privo di quella formazione cultural-fotografica (permettemi il termine) che invece riscontro in altri utenti che sono intervenuti in questa sede, vorrei capire se ho capito.

Mi rivolgo, in particolare, all'ultima analisi fatta da Enrico: non è che in riferimento all'immagine lettura e emozione siano in realtà le due facce opposte ma complementari della stessa medaglia, dalle quali si ottiene alla fine la valutazione dell'immagine stessa ???

Grazie ancora a tutti per la bella e costruttiva discussione.

Ale

Inviato da: enrico il Feb 2 2007, 09:19 PM

QUOTE(senale @ Feb 2 2007, 08:57 PM) *


Mi rivolgo, in particolare, all'ultima analisi fatta da Enrico: non è che in riferimento all'immagine lettura e emozione siano in realtà le due facce opposte ma complementari della stessa medaglia, dalle quali si ottiene alla fine la valutazione dell'immagine stessa ???


La valutazione dovrebbe essere legata principalmente alla lettura e seguire a questa. Occorre capire innanzitutto cosa ha inteso comunicarci l'autore dell'immagine. La valutazione quindi dovrebbe basarsi sul cosa e sul come, cioè sulla validità e originalità dell'idea e sul modo con cui questa idea è stata espressa. E' come per un testo poetico. Il papà di un mio compagno di scuola era una persona eccezionale ed aveva una grande sensibilità. Mi piaceva chiacchierare con lui. Ma aveva solo la quinta elementare e non avrebbe mai saputo scrivere una poesia. Al contrario, molti sono bravissimi a mettere qualcosa in rima, ma i contenuti sono banalità. Un'opera valida deve avere entrambi i requisiti di forma e contenuto. E' chiaro che una foto che ci piace, ben fatta, che comunica qualcosa di interessante, che ci fa vedere la realtà in maniera diversa ed originale, ci emoziona. Una bella immagine crea una emozione.
Il rischio è quello di giudicare una immagine solo in base all'emozione che ci procura e quell'emozione potrebbe dipendere da altri fattori, come dicevo prima, soggettivi. Potrebbe piacerci solo perchè ci ricorda qualcosa. Potremmo vedervi un significato che è il nostro significato e non quello che l'autore ha voluto comunicarci. Questo modo di giudicare una foto è quello che spesso si cela dietro un "mi piace" o un "non mi piace", non preceduta da un'analisi attenta e da un successivo "mi piace perchè" o "non mi piace perché". Anzi, io eviterei il termine "mi piace, non mi piace" perché è già un indizio di soggettivismo.
Questo se vogliamo affrontare una immagine dal punto di vista della "lettura". Se poi vogliamo esprimere semplicemente una sensazione, siamo liberi di farlo.
Enrico

Inviato da: maurizioricceri il Feb 2 2007, 09:55 PM

QUOTE(enrico @ Feb 2 2007, 09:19 PM) *

Il rischio è quello di giudicare una immagine solo in base all'emozione che ci procura e quell'emozione potrebbe dipendere da altri fattori, come dicevo prima, soggettivi. Potrebbe piacerci solo perchè ci ricorda qualcosa. Potremmo vedervi un significato che è il nostro significato e non quello che l'autore ha voluto comunicarci. Questo modo di giudicare una foto è quello che spesso si cela dietro un "mi piace" o un "non mi piace", non preceduta da un'analisi attenta e da un successivo "mi piace perchè" o "non mi piace perché". Anzi, io eviterei il termine "mi piace, non mi piace" perché è già un indizio di soggettivismo.
Questo se vogliamo affrontare una immagine dal punto di vista della "lettura". Se poi vogliamo esprimere semplicemente una sensazione, siamo liberi di farlo.
Enrico

Enrico quoto quanto da te esposto circa la lettura ,ma questa è una condizione che si acquisisce con l'esperienza e lo studio nel tempo....
per coloro che già hanno padronanza della lettura,della tecnica nonchè di un critico spirito di osservazione.
Credo che per un discente, sia perfettamente normale,che la prima emozione sia dettata dall'impulso visivo i e si esprima anche con un linguaggio sterile tipo "mi piace.."non mi piace", ma credo anche che in quel "mi piace/non mi piace" vi sia una riflessione interna che ci porta a capire come tizio attraverso una foto,sia riuscito a stimolare una nostra emozione,e quindi farne tesoro affinchè a nostra volta riusciremo ad esprimere con una nostra foto ,la nostra emozione e trasmetterla all'osservatore,in altre parole imparare ad esprimere le nostre emozioni,attraverso le nostre immagini.
hmmm.gif chissà se mi sono fatto capire !!!
Ciao ...Maurizio

Inviato da: enrico il Feb 2 2007, 10:02 PM

Per quanto riguarda la conoscenza dell’autore e la valutazione della foto, condivido un pensiero già espresso in questa discussione. Si valuta un autore in base alle sue foto e non viceversa. Intendo dire che un autore importante certamente è uno che conosce il mestiere e se è divenuto importante molto probabilmente è perché ha avuto qualcosa da dire e ha saputo dirlo. Questo non significa però che tutte le sue foto debbano per forza essere dei capolavori.
Fare i critici è cosa molto difficile. Vi ricordate di quelle teste di gesso prodotte da alcuni studenti e fatte passare per opere di Modigliani? Ricordo che un critico (mi pare fosse una donna, ma non me ne sovviene il nome) perse la faccia, perché le attribuì al grande pittore senza alcuna esitazione. Successivamente i ragazzi confessarono la burla. Poiché era certa che fossero dei Modigliani, ne aveva parlato come di capolavori.
Per quanto riguarda poi gli "errori" voluti, se sono voluti si capisce. Si capisce perchè sono funzionali al discorso che l'autore sta facendo in quella immagine. Vi ricordate le foto "storte" di Rodzenko?
Se un errore è solo un errore, lo si dovrebbe vedere, poichè in quell'immagine non è funzionale a niente. Crearsi uno stile non significa essere originali a tutti i costi, rompendo le regole solo per venir notati.
Se una foto è sfuocata perchè voglio mettere in risalto un certo gioco di cromatismi, astraendo dal soggetto, lo vedo.
Se invece ho ottenuto un micromosso perchè non sono stato capace di scegliere un tempo di esposizione adatto, lo si dovrebbe capire.
Enrico

Inviato da: enrico il Feb 2 2007, 10:13 PM

QUOTE(maurizioricceri @ Feb 2 2007, 09:55 PM) *

Credo che per un discente, sia perfettamente normale,che la prima emozione sia dettata dall'impulso visivo i e si esprima anche con un linguaggio sterile tipo "mi piace.."non mi piace", ma credo anche che in quel "mi piace/non mi piace" vi sia una riflessione interna che ci porta a capire come tizio attraverso una foto,sia riuscito a stimolare una nostra emozione,e quindi farne tesoro affinchè a nostra volta riusciremo ad esprimere con una nostra foto ,la nostra emozione e trasmetterla all'osservatore,in altre parole imparare ad esprimere le nostre emozioni,attraverso le nostre immagini.
hmmm.gif chissà se mi sono fatto capire !!!
Ciao ...Maurizio

Ciao Maurizio,
ti sei spiegato benissimo. Infatti per me è perfettamente legittimo esprimere le sensazioni che si provano nel vedere una immagine, ed è altrettanto leggittimo dire "mi piace", "è bellissima". Ho solo cercato di riflettere sul significato di "lettura" di una foto che è diverso dalla semplice osservazione della stessa.
Sarebbe a questo punto forse interessante postare qualche immagine e descrivere le proprie reazioni.
Ci provo io?





 

Inviato da: maurizioricceri il Feb 2 2007, 10:38 PM

hmmm.gif senza una chiave di lettura ,non è facile l'interpretazione di questa foto.Da un punto di vista personale/emotivo mi trasmette una duplice sensazione,inquietudine ma anche tenerezza.
un bianco/nero surreale, l'aver volutamente messo in evidenza la mani,gli occhi e gli strumenti di lavoro ,mi fanno pensare al trascorrere degli anni,alle difficoltà che la quotidianetà del tempo che ci sfugge ,ci pone innanzi.Una immagine che trasmette la tenerezza e la capiarbietà di chi con ostinazione non vuol rinunciare alla propria autonomia.
maurizio
PS: non sò il perhè,ma il titolo mi fà pensare all'ungheria ... forse qualche vecchia lettura.

Inviato da: enrico il Feb 2 2007, 10:57 PM

Caro Maurizio,
provo a commentare il tuo commento smile.gif

hmmm.gif senza una chiave di lettura ,non è facile l'interpretazione di questa foto.Da un punto di vista personale/emotivo mi trasmette una duplice sensazione,inquietudine ma anche tenerezza.

Qui siamo ovviamente nel campo delle sensazioni soggettive.

un bianco/nero surreale, l'aver volutamente messo in evidenza la mani,gli occhi e gli strumenti di lavoro,

E questa è "lettura"

mi fanno pensare al trascorrere degli anni,alle difficoltà che la quotidianetà del tempo che ci sfugge ,ci pone innanzi.Una immagine che trasmette la tenerezza e la capiarbietà di chi con ostinazione non vuol rinunciare alla propria autonomia.

Questa è ancora una sensazione soggettiva. E dimostri di esserne consapevole quando dici "mi fanno pensare"

PS: non sò il perhè,ma il titolo mi fà pensare all'ungheria ... forse qualche vecchia lettura.

Anche questa è una consapevole reazione soggettiva (il Taddei la chiamerebbe "integrazione culturale".

Tutto perfettamente legittimo Maurizio. Apprezzo il tuo pensiero.

Provo a farne una lettura:

L’autore ha ripreso una donna avanti negli anni, intenta ad infilare il filo nella cruna di un ago. La donna ha gli occhiali abbassati sul naso e guarda con attenzione in basso. Su di un tavolo lucido (si vede il riflesso del rocchetto), un rocchetto di filo bianco ed un altro aggeggio che non conosco ma che immagino abbia a che fare con il cucito.
Questo è “cosa” il fotografo ha inserito nell’inquadratura. Ma “come” lo ha fatto? Ha inserito solo pochi elementi essenziali. La ripresa è da vicino e lo sfondo è scuro. In primo piano ci sono le mani e gli strumenti del cucito e questi elementi sono gli unici di tono chiaro e per questo spiccano sul resto. Il fotografo ha inteso così metterli in evidenza. Il volto della donna è relegato in secondo piano ed è scuro, quasi in ombra. Inoltre la donna non guarda verso l’obiettivo. Queste scelte sono dirette a ridurne il peso strutturale (che in una persona tende a prevalere su quello degli oggetti inanimati), perché l’intenzione dell’autore è evidentemente quella di mettere in evidenza le mani, ma non le mani in sé, quanto l’azione che esse stanno compiendo. Quale è il soggetto della foto? La donna? Assolutamente no. E’ l’azione del cucire, è il lavoro. E questa idea ce l’ha saputa raccontare in maniera esemplare. La tecnica qui è al servizio dell’espressione. Si percepisce la calma serena, un lavoro che non pesa, un momento di domestica tranquillità.
Enrico


Inviato da: twinsouls il Feb 4 2007, 02:08 AM

Enrico, se non ci fossi bisognerebbe inventarti... smile.gif
Quoto ogni tuo singolo intervento, parola per parola. La questione della differenza fra lettura, emozione e valutazione/giudizio mi è cara, è da molto tempo che porto avanti la stessa distinzione che fai tu, ma non sono mai riuscito a farmi veramente capire se non da pochi. Tu lo hai spiegato molto meglio di quanto io non abbia saputo fare. smile.gif

QUOTE("photoflavio")
Chi ha scattato una certa foto, poi, potrebbe aver provato determinate cose in quel momento, ma io potrei non essere in possesso del "dizionario" idoneo per tradurre quel messaggio, e ricevere un messaggio completamente diverso.

Flavio, questo è verissimo, e allo stesso tempo è l'oggetto del contendere di infinite discussioni. Personalmente, cerco di chiedermi "che foto voleva scattare l'Autore?"... il che, per me, implica "Che effetto voleva ottenere?". Poi questo può o meno corrispondere con l'effetto che fa a me... Il fatto che sia riconoscibile e condivisibile l'effetto desiderato/suscitato significa, per me, che lo scopo è raggiunto, e che la foto é "buona"... anche se mi dà una sensazione sgradevole (perché magari voleva trasmettere proprio quello).
Le mie emozioni personali sono altamente soggettive, e se permetto loro di interferire nella lettura e valutazione della foto non darò mai valore ad una foto "scomoda" o che trasmette un messaggio che non condivido o che trovo sgradevole. Spero di essermi spiegato. smile.gif

Inviato da: FZFZ il Feb 4 2007, 04:29 AM

QUOTE(reefaddict @ Feb 1 2007, 03:31 PM) *


- Il critico è quello che non sa fotografare (con ironia smile.gif )

Alessandro



Potrei, e vorrei, scrivere sù ognuno dei punti da te elencati.
Comincio , stanotte, dall'ultimo sperando di provocare una qualche reazione.

Direi il contrario Alessandro.
Nella grandissima maggioranza dei casi è il fotografo che non sà giudicare

Seguendo i concetti di Gombrich , di schemi figurativi, che sono tipici di ogni artista.
Ogni fotografo avrà i propri schemi interpretativi (fortemente influenzati , appunto dagli schemi figurativi personali che lo dirigono in ciò che crea) che lo limiteranno fortemente (spessissimo almeno) nell'interpretazione di cose che saranno completamente estranee ad i suoi riferimenti abituali e che ha seguito per una vita intera per esprimersi...
Uno schema figurativo è uno schema di riferimento che l'artista ha , in maniera più o meno conscia, come riferimento estetico-rappresentativo.
Qualcosa in più di uno stile.
Si tratta di stile e riferimenti culturali,di schemi cognitivi, di qualcosa di cosciente e qualcosa di meno evidente....

Credo sia estremamente raro, geni a parte, trovare qualcuno che sia in grado di comprendere ed apprezzare ciò che esula totalmente dalla propria "lingua natia".....

Un critico è , o dovrebbe essere, un poliglotta....in grado di capire più linguaggi possibili.

(fine prima parte)

Buonanotte!

Buone foto!

Federico.


Inviato da: nisant il Feb 9 2007, 06:08 PM

QUOTE(twinsouls @ Feb 4 2007, 02:08 AM) *

Enrico, se non ci fossi bisognerebbe inventarti... smile.gif
Quoto ogni tuo singolo intervento, parola per parola. La questione della differenza fra lettura, emozione e valutazione/giudizio mi è cara, è da molto tempo che porto avanti la stessa distinzione che fai tu, ma non sono mai riuscito a farmi veramente capire se non da pochi.
Io appartengo ai più, Davide, ma non per colpa tua.


QUOTE(twinsouls @ Feb 4 2007, 02:08 AM) *

Le mie emozioni personali sono altamente soggettive, e se permetto loro di interferire nella lettura e valutazione della foto non darò mai valore ad una foto "scomoda" o che trasmette un messaggio che non condivido o che trovo sgradevole. Spero di essermi spiegato. smile.gif
Ma con questa frase mi hai dato una grossa mano a capire il tuo pensiero. grazie.gif

Eppure ... hmmm.gif ... ( de coccio, eh laugh.gif ) ... eppure, valutazione, giudizio come menzionato da Alessandro ...
Possiamo dire misura , in ogni caso?

Se sì, allora, datemi il metro.
E' evidente che cambiando il metro cambia il valore e le eventuali graduatorie, volendo ad ogni costo fare delle classifiche.

Ciao.
Antonio

Inviato da: twinsouls il Feb 10 2007, 03:35 AM

QUOTE(nisant @ Feb 9 2007, 06:08 PM) *

Io appartengo ai più, Davide, ma non per colpa tua.
Ma con questa frase mi hai dato una grossa mano a capire il tuo pensiero.

Bene! Ne sono davvero contento. smile.gif

QUOTE(nisant @ Feb 9 2007, 06:08 PM) *

Eppure ... ... ( de coccio, eh ) ... eppure, valutazione, giudizio come menzionato da Alessandro ...
Possiamo dire misura , in ogni caso?

Se sì, allora, datemi il metro.
  • Efficacia nel trasmettere il proprio complesso di pensiero-sensazioni-intenzioni?
  • Capacità di smuovere l'animo dell'osservatore?
  • Un mix dei due? E in che proporzioni?
  • Qualcos'altro?
E' evidente che cambiando il metro cambia il valore e le eventuali graduatorie, volendo ad ogni costo fare delle classifiche.

Ciao.
Antonio


Ora, su questa parte, sarò onesto, mi riesce difficile darti una risposta "chiara".
Per come la vedo io, molto dipende dal contesto in cui la foto da "valutare" si inserisce. Per esempio, la stessa identica foto avrà probabilmente valutazioni diverse se la valuto come "produzione artistica" o come "immagine pubblicitaria" o ancora come "documento". smile.gif

E non è che i parametri non possano essere gli stessi. E' che, secondo me, cambia la loro priorità.

Come accennavo, per me è importantissimo che la foto raggiunga lo scopo per cui è utilizzata, o meglio ancora per cui è stata realizzata. Se scatto una foto a una automobile sfasciata per scopi artistici, valuterò il messaggio trasmesso dando magari priorità a un sacco di fattori che associo al concetto di "artistico". Ma se la faccio per scopi pubblicitari, tipo una campagna per la sicurezza stradale, valuterò il "messaggio" in termini tipo "Mi fa venire voglia di andare più piano? E quanto? Che tipo di messaggio fa passare riguardo alla velocità (o al guidare dopo aver bevuto, o quale che sia il tema della campagna)? E' coerente con la campagna pubblicitaria di cui fa parte?" e così via. Ancora diverso il caso in cui sto fotografando quella macchina per la compagnia di assicurazioni. Qui le domande sono "questa immagine mi permette di valutare il danno? In che misura? Cosa è effettivamente documentato, e cosa no?" ecceterea, eccetera. smile.gif
Spero di essermi spiegato anche questa volta... biggrin.gif

In sintesi: per me, il "metro" non è e non può essere unico, ma varia a seconda del contesto. Questo a prescindere che le risposte alle varie domande siano sempre influenzate dai soliti fattori (composizione, illuminazione, esposizione, ecc.). Insomma, "valutare" significa anche dire "A è meglio di B" o viceversa... Ma rispetto A COSA?

Per me, allo SCOPO per cui la foto è stata realizzata. smile.gif

Ovviamente, possono esserci nmila altre risposte. Questa è semplicemente la mia...

Davide

Inviato da: nisant il Feb 10 2007, 12:38 PM

QUOTE(twinsouls @ Feb 10 2007, 03:35 AM) *

...
Spero di essermi spiegato anche questa volta... biggrin.gif
...

Evvai !!! Ho capito al primo colpo !!! laugh.gif
E mi ritrovo perfettamente con la tua visione "funzionale" dell'interpretazione, che comporta, per la sua attuazione, la conoscenza della linguistica e del contesto psico-socio-emotivo-culturale ( blink.gif ) dell'autore.

Mi fa anche piacere notare che la porta non è stata chiusa di fronte a quelle opere più sfuggenti che sono difficili da incasellare, per la difficoltà di interpretare le stesse alla luce della difficoltà di interpretarne l'autore secondo schemi esaustivi o per il semplice fatto che sono opere a sé stanti, quelle che, in un altro 3D, definivo animate di vita propria, e che, probabilmente, anche al di là della più o meno razionalizzata intenzione dell'autore, smuovono profondamente l'animo degli osservatori, inducendo impressioni spesso contrastanti, ma comunque intense.

Insomma tra i due estremi, il funzionale e l'emotivo assoluti, si dipana la sequenza di opere che cambiano valore anche a seconda dell'intenzione valutativa dell'osservatore.
Quindi, per chiarezza comunicativa, risulta importante, oltre al numerello, specificare anche la caratteristica che si sta valutando.
Spesso sfugge questo particolare e si assiste a surreali dialoghi tra sordi, sovente anche in queste pagine.

Ciao.
Antonio

Inviato da: twinsouls il Feb 11 2007, 02:19 AM

QUOTE("nisant")
Quindi, per chiarezza comunicativa, risulta importante, oltre al numerello, specificare anche la caratteristica che si sta valutando.
Spesso sfugge questo particolare e si assiste a surreali dialoghi tra sordi, sovente anche in queste pagine.

Esattamente! smile.gif
Anzi, dirò di più. Non solo sarebbe importante, per evitare i "surreali dialoghi fra sordi" a cui fai riferimento, specificare anche la caratteristica che si sta valutando, ma anche stabilire la cornice all'interno della quale si effettua la valutazione, e quindi, implicitamente o esplicitamente, la "funzione" a cui quella caratteristica è, all'interno di quella valutazione, momentaneamente asservita. smile.gif

Un esempio. Se guardando un'immagine pubblicitaria ne rimango affascinato, mi trasporta emotivamente, eccetera, ma non ricordo a che prodotto si riferiva e magari nemmeno a che categoria merceologica, beh, quell'immagine NON avrà una valutazione positiva nel contesto pubblicitario, ma magari (per le stesse caratteristiche) ne avrà una molto alta in un contesto artistico. smile.gif
Se io dico solo "questa immagine non è composta adeguatamente", si potrebbe obiettare finché si vuole, perché magari è proprio la composizione a farne un'immagine così coinvolgente. Ma se dico "La composizione di questa immagine, nel contesto del suo utilizzo pubblicitario, non è adeguata in quanto concentra l'attenzione su questo e quest'altro elemento, rendendo insignificante l'oggetto che dovrebbe pubblicizzare e/o il suo brand e/o il messaggio principale che dovrebbe associarsi all'oggetto stesso", ecco che diventa tutto molto più chiaro. smile.gif

Almeno spero! biggrin.gif

Inviato da: reefaddict il Feb 14 2007, 03:44 PM

Ieri sera ho assistito ad una valutazione di fotografie effettuate da allievi nell'ambito di un corso di fotografia. Il giudice era una persona di lunga esperienza, anche in ambito FIAF, e con particolare conoscenza dei metodi di lettura e valutazione dell'immagine. Scopo della serata era dare un esempio di lettura e valutazione generale dell'immagine, con finalità soprattutto didattiche.

Sono emersi alcuni punti interessanti, che potrebbero costituire uno spunto di riflessione (per me lo sono stati):

1) bella scena di paesaggio, tecnica buona come anche la composizione. La valutazione è stata modesta con il seguente commento: bellissima immagine, molto piacevole e di grande valore estetico, ma di facile realizzazione da parte di chiunque, senza nessuna pretesa di ricerca fotografica, un po' banale.

2) una scena "street" con persone (difficile descriverla a parole), inquadratura non perfetta, leggero micromosso/sfocato, guidizio elevato con la seguente motivazione: al di là di difetti evidenti la scena ha elevato valore evocativo e semantico.

All'improvviso ho realizzato qualcosa che si è letto e ripetuto in molti luoghi (non fosse che io sono un po' lento) e cioè: la bella immagine e la buona fotografia sono cose diverse.
Il giudice sembra aver decretato che la prima foto è solo una bella immagine, ma una foto modesta, la seconda è un'immagine che comunica, che lascia un segno e non importa se la messa a fuoco non è perfetta.

Mi ha ricordato alcune discussioni che talvolta compaiono sul forum dove una foto sembra che non si possa definire buona se ha un piccolo difetto tecnico o, all'opposto, viene acclamata come una foto eccellente solo perché il soggetto è esteticamente bello, pur senza alcun contributo "attivo" dell'autore.


Inviato da: enrico il Feb 14 2007, 03:54 PM

Forma e contenuto.
L'ideale e che ci siano entrambi. Diversamente, meglio un contenuto valido (messaggio) che una vuota, ma bella cornice.
Questa che allego è una famosissima foto di Capa fatta durante lo sbarco in Normandia. E' mossa, sfuocata, esposta male: da buttare? Neanche per sogno. Considerata la situazione (Capa scattava fra esplosioni e proiettili), è una foto che proprio per la sua "sommarietà", esprime bene la situazione, il rischio, il dramma del momento.
Un saluto
Enrico


 

Inviato da: nisant il Feb 14 2007, 07:14 PM

L'ultimo spunto di reefaddict mi fa capire la dose di indeterminatezza delle mie convinzioni e, volendo estrapolare, magari anche di quelle di molti altri, o più semplicemente che in media stat virtus, o più ancora semplicemente che mi piace fare il Bastian contrario ... laugh.gif

Ho appena finito di lodare le opere che

QUOTE(reefaddict @ Feb 14 2007, 03:44 PM) *

...
al di là di difetti evidenti la scena ha elevato valore evocativo e semantico.
...
che subito mi viene da sorridere quando un esperto oggettivizza un giudizio soggettivo rolleyes.gif

e di fronte ad
QUOTE(enrico @ Feb 14 2007, 03:54 PM) *

...
una foto che proprio per la sua "sommarietà", esprime bene la situazione, il rischio, il dramma del momento.
...
mi chiedo se sia così per scelta o per caso. hmmm.gif

Ecco, lodavo opere che, al di là dell'intenzione e (aggiungo qui) della progettazione tecnica, smuovevano gli animi, in contrapposizione all'assoluto primato della funzionalità verso un messaggio predeterminato ed ad una sintassi espositiva accuratamente progettata.
Mi ritrovo, ora, a chiedermi, invece, se quello scatto di guerra fosse stato di un'altro anonimo fotografo, pur con le medesime intenzioni documentative, sarebbe assurto a paradigma comunicativo o sarebbe stato cestinato da uno zelante redattore, perché privo di ogni cura e progetto in fase di ripresa?

Sconvolto da questo mio dietro front posso solo cercare di ritrovare unità in me stesso pensando di dare un valore ad opere non strettamente "funzionali" in base al fatto che smuovano l'animo di persone di strati sociali, culturali ed etnici diversi, cogliendo quel poco o molto che li accomuna.

Ciao.
Antonio

Inviato da: reefaddict il Feb 15 2007, 10:47 AM

QUOTE(nisant @ Feb 14 2007, 07:14 PM) *

Mi ritrovo, ora, a chiedermi, invece, se quello scatto di guerra fosse stato di un'altro anonimo fotografo, pur con le medesime intenzioni documentative, sarebbe assurto a paradigma comunicativo o sarebbe stato cestinato da uno zelante redattore, perché privo di ogni cura e progetto in fase di ripresa?


Ci potrebbe sempre essere in agguato un redattore idiota, ma è difficile pensare che chiunque si fosse trovato al posto di Capa, anche uno sconosciuto, non avrebbe avuto la stessa notorietà. Si tratta di uno scatto tecnicamente terribile, ma al contempo di un documento storico di valore inestimabile. Poi la storia dello sviluppatore emozionato che rovina buona parte dei negativi aggiunge un sapore epico alla leggenda. Intanto Capa era dentro il giorno più lungo del secolo scorso e ci ha restituito un pezzo di storia. Parafrasando una sua famosa affermazione, era proprio "close enough" questa volta....

Inviato da: enrico il Feb 15 2007, 10:59 AM

Alle volte le fotografie assumono un significato ed un valore che vanno oltre la forma. Fra le foto di mia madre e di mio padre, ne ho alcune che una volta avrei cestinato ma, ora che non ci sono più (li ho persi entrambi da un anno), sono diventate immagini preziose.
Enrico

Inviato da: Franco_ il Feb 23 2007, 08:11 PM

QUOTE(.oesse. @ Feb 2 2007, 01:24 PM) *

...credo che la base di lettura si basi sulla cultura di ognuno di noi. Ed in base alla soglia culturale raggiunta entrano massicciamente in gioco le emozioni che la stessa foto ci suscita.
Questo fenomeno, e' alla base in primis della valutazione delle nostre fotografie, il motivo per cui ne scartiamo alcune e ne promuoviamo altre.
La fotografia e' emozione, e l'emozione e' sentimento, ed il sentimento e' qualcosa di cosi' profondo e personale che non credo basti tutto il forum per poterlo spiegare.
Possono entusiasmare le geometrie, possono piacere i contrasti, ognuno valuta in merito a parametri molto personali...


Sono totalmente d'accordo. Alla cultura di ciascuno di noi aggiungerei la sensibilità.
Avete mai pianto ascoltando una sinfonia dal vivo o osservando un affresco ? A me è successo, l'emozione è stata talmente forte che non si può restare insensibli. Quando succede questo l'autore ha raggiunto l'acme.
Mi è successo di piangere anche osservando qualche foto (non ricordo il nome dell'autore perchè ho poca memoria). In questi casi la lettura della foto viene in un secondo tempo, quando, passata l'emozione, si cercano le ragioni che ci hanno toccato così nel profondo.
Ritengo importante conoscere l'autore e il suo percorso, come pure il contesto che lo ha portato ad un certo scatto, ma quando ci sono le lacrime tutto questo passa in secondo piano.

Inviato da: twinsouls il Feb 23 2007, 09:53 PM

QUOTE("Franco_")
In questi casi la lettura della foto viene in un secondo tempo, quando, passata l'emozione, si cercano le ragioni che ci hanno toccato così nel profondo

Scusa, Franco, ma non sono d'accordo, o almeno non del tutto. smile.gif
Se mi dici che "la lettura consapevole, cosciente, della foto avviene in un secondo momento", ok. Ma è proprio la lettura "inconsapevole" che ha scatenato la tempesta emotiva di cui parli, e che può essere presa a testimonianza di una possibile efficacia della comunicazione espressa attraverso quella foto. Non certa, bada bene. Infatti, magari la mia intenzione era quella di farti "riflettere con distacco", o addirittura farti sorridere... In questo caso quella comunicazione NON sarebbe stata efficace.
Inoltre, non è affatto detto che tutto si riduca a suscitare un'emozione da lacrime... Potrebbe farti sganasciare dalle risate (è un'emozione anche quella), o porti appunto in una posizione di "distacco", o millantamila altre opzioni. Perché limitarsi alle lacrime? wink.gif
Comunque, siamo di nuovo alla differenza fra lettura "consapevole", attiva, e lettura "inconsapevole", passiva. Quest'ultima è quella del "pubblico", dello spettatore. La prima è quella del "critico", dell'autore, del comunicatore. Spero di essermi spiegato... smile.gif

Inviato da: Tramonto il Feb 23 2007, 09:55 PM

QUOTE(Franco_ @ Feb 23 2007, 08:11 PM) *

Sono totalmente d'accordo. Alla cultura di ciascuno di noi aggiungerei la sensibilità..... In questi casi la lettura della foto viene in un secondo tempo, quando, passata l'emozione, si cercano le ragioni che ci hanno toccato così nel profondo....

Pollice.gif
Franco,
sono in totale sintonia ...
anzi dovrei dire simpatia, nel senso etimologico del termine.

Inviato da: enrico il Feb 23 2007, 11:12 PM

La fotografia è tante cose.
E' emozione, come dice Franco, ed è forse questa sua capacità di farci emozionare che ha fatto nascere in molti di noi la passione. Ma "emozione" è la risultante di due componenti: la foto ed il nostro sentire. Per questo, di fronte ad una stessa foto, due persone possono avere reazioni diverse, perchè diversa può essere la sensibilità, la cultura, il carattere, le esperienze vissute ecc.
Ma la fotografia è anche comunicazione, linguaggio, come dice Twinsouls.
Solo così intesa, ha senso parlare di lettura. "Lettura" non significa quindi guardare la foto e sentire le sensazioni, le emozioni che tale visione ci suscita. In questo caso sarebbe più opportuno forse parlare semplicemente di "osservazione".
Lettura, se la foto è comunicazione (ed io di questo sono convinto), significa cercare di risalire al pensiero, all'idea dell'autore. E' quindi un fatto analitico, metodologico. Non certo facile, ma sicuramente possibile. Tanto più facile quanto più l'autore ha saputo "scrivere" e quanto più il recettore è abile nel "leggere".
Sono due approcci diversi alla fotografia, entrambi ovviamente leggittimi.
Se però si ha il compito di "valutare" una foto, perchè ad esempio si fa parte di una giuria, allora bisogna mettere da parte le emozioni (che sono soggettive) e bisogna affrontare la lettura.
Un saluto
Enrico

Inviato da: Franco_ il Feb 24 2007, 05:34 PM

QUOTE(twinsouls @ Feb 23 2007, 09:53 PM) *

...
Inoltre, non è affatto detto che tutto si riduca a suscitare un'emozione da lacrime... Potrebbe farti sganasciare dalle risate (è un'emozione anche quella), o porti appunto in una posizione di "distacco", o millantamila altre opzioni. Perché limitarsi alle lacrime? wink.gif...


Ciao, come va ? I Kiwi come se la passano ?
Sai, per me l'emozione più bella è quella che porta alle lacrime... in fondo si può piangere anche dalle risate smile.gif
Davide, sono stato un tecnico per tutta la vita e forse per questo spesso ho osservato il mondo in maniera fredda ed analitica, quasi con distacco. Adesso basta, mi sono stufato. Voglio provare emozioni. Una foto tecnicamente ben fatta, ben composta, che si fa guardare insomma, in questo momento non mi soddisfa. Una foto può piacere per 10.000 motivi, come del resto sottolineava anche il buon .oesse., ma se non mi trasmette quella particolare emozione...
Riconosco che sono andato un pò OT, visto che in fondo qui si parla di lettura di una foto e di cosa reputiamo necessario sapere per leggerla e giudicarla.
A questo proposito credo che sia importante conoscere non solo il percorso fotografico dell'autore, ma anche la sua vita, le sue esperienze, i suoi problemi. Un pò come si fa per i pittori, gli scultori, i musicisti...
Se mi soffermo davanti ad un quadro senza sapere, ad esempio, il momento storico in cui è stato dipinto e l'esperienza di vita del pittore in quel periodo, la lettura potrebbe risultare totalmente sbagliata.
Ad esempio se non sapessi che nel "Bacchino malato" Caravaggio ha dipinto se stesso ai tempi del ricovero in ospedale per un attacco di malaria, potrei trarre delle conclusioni affatto corrette.
Secondo me per una lettura seria occorre avere metodo e conoscenza dell'autore, mi trovo quindi d'accordo con l'affermazione:

- Posso leggere una foto solo dopo approfondita conoscenza della biografia, del percorso, della poetica dell'autore e solo dopo accurato studio del suo lavoro.

E' evidente che una foto letta da me "ignorante" risulti profondamente diversa dalla stessa foto ri-letta da me "colto".

Franco

Inviato da: twinsouls il Feb 24 2007, 10:06 PM

QUOTE
Ciao, come va ? I Kiwi come se la passano ?
Sai, per me l'emozione più bella è quella che porta alle lacrime... in fondo si può piangere anche dalle risate
Davide, sono stato un tecnico per tutta la vita e forse per questo spesso ho osservato il mondo in maniera fredda ed analitica, quasi con distacco. Adesso basta, mi sono stufato. Voglio provare emozioni. Una foto tecnicamente ben fatta, ben composta, che si fa guardare insomma, in questo momento non mi soddisfa. Una foto può piacere per 10.000 motivi, come del resto sottolineava anche il buon .oesse., ma se non mi trasmette quella particolare emozione...

I kiwi se la passano benissimo, loro... dry.gif
Vedi, Franco, il fatto è che mi sembra che tu stia considerando in un certo senso solo gli estremi dello spettro... O freddo e analitico, senza provare emozioni (come è implicito nella tua dichiarazione che ora, invece, vuoi provarle), o "tutto emozione"... Nella lettura della fotografia, secondo me, l'emozione DEVI provarla... Solo che vai anche a vedere come viene suscitata ed evocata. smile.gif
Insomma, una "giusta via di mezzo".
Davide

Inviato da: Franco_ il Feb 25 2007, 10:46 AM

QUOTE(twinsouls @ Feb 24 2007, 10:06 PM) *

...
Vedi, Franco, il fatto è che mi sembra che tu stia considerando in un certo senso solo gli estremi dello spettro... O freddo e analitico, senza provare emozioni (come è implicito nella tua dichiarazione che ora, invece, vuoi provarle), o "tutto emozione"... Nella lettura della fotografia, secondo me, l'emozione DEVI provarla... Solo che vai anche a vedere come viene suscitata ed evocata. smile.gif
Insomma, una "giusta via di mezzo".
Davide


Davide, probabilmente non riesco a spiegarmi...
Non ho parlato solo di estremi dello spettro, ho detto che alcune foto mi emozionano particolamente fino alle lacrime e in questo caso la lettura viene in un secondo tempo.

QUOTE(Franco_ @ Feb 23 2007, 08:11 PM) *

...Mi è successo di piangere anche osservando qualche foto (non ricordo il nome dell'autore perchè ho poca memoria). In questi casi la lettura della foto viene in un secondo tempo, quando, passata l'emozione, si cercano le ragioni che ci hanno toccato così nel profondo.
...


La maggior parte delle foto che osservo non mi da tali emozioni, ma questo non vuol dire che non possano piacermi... è questa la parte centrale dello spettro. In questi casi l'emozione proprio non riesco a provarla.


QUOTE(Franco_ @ Feb 24 2007, 05:34 PM) *

...
Una foto tecnicamente ben fatta, ben composta, che si fa guardare insomma, in questo momento non mi soddisfa. Una foto può piacere per 10.000 motivi, come del resto sottolineava anche il buon .oesse., ma se non mi trasmette quella particolare emozione...


Un caro saluto

Franco



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