Ho visto la nuova mostra di Giovanni Gastel a Milano, mostra particolarissima in un ambiente a mio giudizio bellissimo.
http://www.c6.tv/archivio?task=view&id=5970
Segue Descrizione:
"Milano. Lontano dall'esaltazione della bellezza e dalle copertine patinate. Giovanni Gastel che per decenni si è dedicato agli scatti di moda mettendo in risalto la vitalità e la freschezza a volte naturale, a volte artificiale con "Maschere e Spettri" mostra invece i fantasmi della caducità, della morte, della malattia. Le modelle non appaiono le bellissime di sempre, ma sono segnate da ematomi, da tracce del tempo che infierisce sulla carne. Gastel ha portato alla luce una parte di se stesso: quella più inquieta che con "Maschere e Spettri" diventa progetto fotografico in mostra a Palazzo della Ragione, da 23 settembre al 25 ottobre."
orario: lunedì ore 14.30–19.30; da martedì a domenica ore 9.30–19.30; giovedì ore 9.30–22.30
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 22 settembre 2009. ore 19
catalogo: in mostra
editore: SKIRA
ufficio stampa: ATTILA & CO.
curatori: Germano Celant
autori: Giovanni Gastel
note: Allestimento: Franco Raggi
genere: fotografia, personale
email: francesca.cassani@comune.milano.it
ciao
PQ
Mi pare una operazione subdola in cui la ricerca estetica sui fantasmi della caducità, della morte e della malattia raggiungono il primato delle copertine patinate che confezionano elegantemente e rendono vendibile anche quello che Manzoni ha messo in un barattolo.
Caducità, morte e malattia, non sono rappresentate con una onesta ricerca antropologica ma omologate al carrozzone dello spettacolo compiacente e ignavo che crede di non dover mai pagare alcun prezzo
I fantasmi della caducità, della morte e della malattia risultano in realtà ben dissimili dall'artificio realizzato con le modelle che hanno posato per lui.
Io trovo che questa sia un'operazione decadente in sintonia con politiche culturali di un'alta corte senza cultura e senza vergogna oltre che di pessimo gusto.
Mi trovo in perfetta sintonia con quanto postato da Giovanni. Non avrei saputo dirlo in modo altrettanto signorile e conciso.
Ero curioso di leggere altri pareri sulla mostra, che ha lasciato sconcertato anche me.
Ho trovato l'allestimento, come già detto, molto bello, l'argomento trattato un po' meno.
ciao
PQ
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