Non so quanti di voi se ne ricorderanno, ma circa 1 anno fa, 1 mese dopo aver acquistato la D70, ho dovuto portarla alla Pravo per un problema legato alla messa a fuoco, allo sdoppiamento dei contorni e al blocco dello scatto (ogni tanto andava in errore). Da lì è stata ricoverata d'urgenza alla LTR dove è stata curata;
purtroppo lo sdoppiamento dei contorni, dopo aver cambiato 3 obiettivi (2 sigma 70-300, (uno non APO e uno APO) e ora un Nikon 70-210) permane.
L'ho riportata in Pravo ed ho saputo oggi che è stata spedita ancora a Torino.
Purtroppo i tempi di degenza si preannunciano lunghetti; vorrei però evitare di sollecitare, perchè preferisco che effettuino la diagnosi completa con calma ed eseguano eventuali interventi con altrettanta calma e cura, in modo che il problema venga risolto definitivamente.
Chissà che qualcuno della LTR non legga questa cosa e non si appassioni al mio caso...
NOTA MODERATORE
Ho variato il titolo della discussione per rendere più "costruttivo" lo svolgimento
...beh che dire...
posso solo incrociare le dita a tuo favore ...e che tu possa riabbracciare presto la tua D70!
Ecco un'altro scatto.
Ho utilizzato l'area AF centrale sul punto indicato quindi ricomposto sul tappo obiettivo.
Anche in questo caso la zona di fuoco ristretta dall'utilizzo volontario del diaframma a tutta apertura corrisponde con quanto ricercato.
Ora posso solo immaginare che si siano verificate variabili legate al complesso impiego della messa a fuoco con criterio dinamico.
Giuseppe Maio
www.nital.it
Alla luce di quanto riscontrato con questo "caso" penso sia necessario produrre un documento sulle numerose variabili AF circa i criteri dinamici.
E' infatti da notare che l'unica messa a fuoco "certa" (di qualunque sistema AF) è da ricercarsi nel criterio AF singolo dove la possibilità di scatto viene abilitata solo dopo la conferma AF. Nella messa a fuoco AF-S il sistema AF rileva a contrasto di fase il soggetto contenuto nell'area selezionata e, quando ritenuto a fuoco, viene abilitato lo scatto. Un sistema elettronico che opera più o meno come se si operasse ad occhio nudo su schermo di messa a fuoco con prisma ad immagine spezzata.
In AF-C la priorità del sistema è data allo scatto mentre l'AF opera in continuo. Si potranno dunque ottenere scatti prima che l'AF completi l'allineamento e scatti a fuoco in "coda" ad AF completato. Ma se il soggetto nel frattempo si sposta ricomincia l'aspetto di "inseguimento". In queste circostanze rilevanti saranno le differenze con obiettivi motorizzati che riducono di molto i tempi di spostamento e collimazione dei gruppi ottici oltre a ridurre l'inerzia di correzione meccanica. Per le migliori performance ecco che introduciamo anche le variabili della generazione circuitale dell'obiettivo. Gli AF-S comunicano alla fotocamera maggiori dati preventivi utilissimi ad aggiungere "precisione" nella stima preventiva.
Per le misurazioni dinamiche conta anche il tempo di "oscuramento" dei sensori che nella raffica possono leggere la scena solo quando lo specchio è perfettamente posizionato a 45° in posizione di riposo. Ecco perchè nelle fotocamere di fascia più "alta" si cerca di offrire prestazioni meccaniche di ribaltamento specchio con tempi di "oscuramento" più ridotti grazie a micromovimenti calcolati in velocità ma anche in percorso differenziato non solo su un'asse. Un po' come in F1 ricercare la traiettoria di curva più efficace tra le molteplici possibili.
Ecco che entrano in gioco i vari criteri dinamici o con priorità al soggetto + vicino. Qualunque criterio di stima preventiva cerca di avvicinarsi il più possibilie ad una quantità di raffica tutta a fuoco ma impossibile saranno risultati di collimazione al 100%. I diversi algoritmi di calcolo preventivo si avvalgono di più aree per "mappare" la scena e quindi seguire il soggetto in movimento. Ci saranno variabili sul soggetto che si muove verso il piano focale, che si allontanano, che si spostano verso destra o sinistra o a 45°. Altre variabili sono indotte dalla costanza di spostamento o imprevedibilità. Comprenderete che diventa difficile per la fotocamera capire qual'è il soggetto da seguire soprattutto quando il fotografo aggiunge la complicazione di inseguimento con il puntamento.
Nella verifica AF della strumentazione dobbiamo dunque ben distinguere il criterio adottato. Di norma dobbiamo dunque sempre operare in AF-S mettendo in "esame" le aree AF interessate e disabilitando qualunque crirerio dinamico o con priorità. Con questa operazione verifichiamo quanto la fotocamera utilizza per i calcoli preventivi che essendo calcoli matematici non possono costituire "guasto". Il differente sistema AF adottato dalla fotocamera aumenta o riduce le "complicazioni" di calcolo preventivo e successivo spostamento AF certo ma nel contempo estendono o diminuiscono le "capacità" di riuscita anche grazie alle aree coinvolte, alla sensibilità delle stesse nel range di lavoro...
Penso che quanto sopra solo accennato sia anche la risposta alla discussione:
http://www.nital.it/forum/index.php?showtopic=15242&st=0
Giuseppe Maio
www.nital.it
al blocco dello scatto (ogni tanto andava in errore).
ciao ho evidenziato solo questa parte perchè qualche post sotto "emergenza d70"potrai leggere il mio problema con la d70....non voglio fregarmene del tuo prblema ma avendo la d70 da solo una settimana non so che dirti e + che altro sono disperato per quello che sta capitando a me....a questo punto vorrei capire che tipo di problema hai avuto quando ti dava Err
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