Ciao a tutti, ultimamente sto cercando di esercitarmi con il fuoco in manuale sia per andare il piu' in M possibile sia per il fatto che a breve ho intenzione di prendere un 50 1.8D che sulla mia d60, ahime', perde l'autofocus.
Cmq mi diverto e faccio scuola alla fine..
Pero' mi e' venuto un dubbio esistenziale..
che differenza c'e' tra essere in AF e aspettare il bip e essere in MF e girare finche' non esce la "pallina" verde?
domando questo perche' mi dicono che in mf si avra' un risultato sempre piu' ottimale di un AF...ma se e' cmq la macchina a dire quando e' a fuoco a questo punto mi viene il dubbio che l'unica differenza sia il girare io o no la ghiera...alla fine non decido io se e' a fuoco o no.e' sempre la macchina..
e' una considerazione senza senso?
Si senza senso le tue elucubrazioni.
Con messa a fuoco manuale la pallina diventa verde quando il sistema riconosce che è a fuoco, ma sono diversi gli spostamenti micrometrici che puoi fare e trovare sempre acceso il pallino verde. A questo punto puoi anche infischiartene e verificare al mirino quando l'immagine ti appare nitida, pallino o non pallino.
il software di messa a fuoco è lo stesso sia in autofocus che in manuale in attesa del acendersi del led verde.
Antonio
E' un pò la stessa cosa quando si è in "M" e si segue l'esposimetro allineandolo allo -0-...questa me la potevo risparmiare eh ?!
Secondo me mettere a fuoco guardando il soggetto nel mirino non è molto facile senza vetrino di messa a fuoco, conviene usare il pallino verde anche se questo rimane acceso per un certo intervallo di rotazione della ghiera di messa a fuoco, anche se piccolo. Per una maggior precisione potresti fare delle prove e verificare se il massimo della nitidezza la ottieni appena il pallino si accende arrivandoci da infinito, dalla minima distanza di fuoco od in una posizione inteermedia. Le differenze non sono grandissime ma, se scatti alla massima apertura, si notano. Io con i miei vecchi AIs mi comporto così ed ognuno ha una posizione ottimale diversa, quindi questa dipende dall'obiettivo e non dalla fotocamera, anche se non capisco il motivo di queste piccole differenze.
Se focheggi su un piano unico e guardi il led verde è esattamente la stessa cosa M o AF.
Ma se focheggi su più piani in M puoi scegliere meglio la MAF rispetto all'AF che deve essere posizionato su uno dei punti disponibili nel mirino. In problema del M è che ...non ci sono più i mirini di una volta (che bello era il telemetro a immagine spezzata...) io mi sono quasi arreso e uso AF...
Ciao Max
bene!
e' quello che pensavo quindi..ed e' anche per questo che non capisco lo snobbismo di alcune persone verso l'autofocus, come se appunto focheggiare in attesa del led verde fosse diverso.
Ma come mai non hanno piu' fatto i mirini con "le due' meta'" (scusate il termine non professionale )??
A questo punto non ho piu' dubbi circa l'acquisto del 50mm e relativa perdita dell'autofocus, tanto sono indirizzato verso ritratti o paesaggi o cmq foto fatte con calma.
Grazie!
Bè, Einar, se è per questo, anche sulla D3 devi ricorrere a KatzEye per avere un vetrino con stigmometro...
Ciao
Nel caso si sintenda utilizzare la messa fuoco manuale con una certa assidutà, s'impone la sostituzione dello schermo di messa a fuoco.
Già i mirini della maggior parte delle DSLR sono buchi della serratura piccoli e bui, senza un riferimento sullo schermo l'operazione di messa a fuoco diventerebbe lenta, fastidiosa e imprecisa.
Il pallino illuminato poi, può essere solo una indicazione di massima, molto di massima.
I vetrini con il telemetro ad immagine spezzata sono via via andati sparendo, sia per questioni di risparmio, sia per colpa dell'avvento degli zoom e dell'autofocus. Infatti messi da parte gli ottimi obiettivi fissi, il grande pubblico ha iniziato a preferire i "cessi" in plastica f4,5 -5,6 con i quali ovviamente lo schermo con lente di fresnel sarebbe apparso buio centralmente.
Provate a guardare dentro un mirino di una macchina seria di un pò di anni fa e confrontatelo con il mirino della macchine moderne, anche di livello medio alto, vi accorgerete di quanti passi indietro siano stati fatti.
IO sulla mia D200 ho cambiato il vetrino montando un KatzEye per poter utilizzare ottiche AIs, con un piccolo investimento mi sono comprato un 20mm UD 3,5, un 85mm 1,8 HC e un 105mm 2,5, tutte manuali. In questo momento l'85mm, pagato 100 euro, è stabilmente incollato al corpo macchina, quando lo smonto dopo poco ci ritorna.
La composizione in manuale, soprattutto se si utilizzano PdC molto strette con grandi aperture, permette di realizzare foto esattamente come le hai pensate tu. E' un grande esercizio e ci si diverte. Inoltre dovendo scegliere in manuale il diaframma si è costretti a pensare la foto prima di farla, interiorizzando principi che sono certo saranno utili anche con obiettivi completamente automatici.
Poi, quando avrò i soldi, un 105 AF micro vr non me lo toglie nessuno....
Stigmometro + corona di microprismi + ampi mirini permettevano la messa a fuoco manuale di precisione.
Oggi è cambiato tutto, si delega il lavoro all'autofocus. Meglio così, il fuoco manuale col 50 1.4 a TA su D40 e affini è quanto meno un gioco di pazienza fine a sè stesso.
Esatto, su d40 e affini... Sulla mia vetusta FE2 con il cinquantino 1.4 a TA la messa a fuoco la faccio in un battito di ciglia. Per la D3 nessuno produce il vetrino con lo stigmometro? La katzeye non lo ha in catalogo..
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