Ciao a tutti, volevo aprire una piccola riflessione sul (secondo me)falso problema del sensore sporco
delle nostre amatissime Reflex digitali.
Da tanti anni fotografo con la reflex a pellicola, in B&W e diapo,solo da poco sono passato alla D300
e come tutti la mia prima proccupazione era appunto il problema dello sporco su questo amato odiato sensore, che senza tanti raginamenti tecnologici, fa la parte della pellicola tradizionale in modo diverso.
Dopo avere fatto prove appena comprato la D300 fotografando i soliti cieli azzurri con diaframma a f32,ingrandendo la foto ecc. ecc. mi sono accorto che a macchina nuova lo sporco era gia presente, nulla di drammaticos solo due o tre piccoli punti scuri sull'immensità del cielo.
Scattando nelle medesime condizioni ma aprendo il diaframma a f11 queste macchie erano sparite come per magia.
Allora mi sono chiesto, in tutta franchezza, quante volte mi è capitato di fare un panorama che comprenda cieli ampi con diaframma più chiuso di f8 o f11? Forse nelle migliaia di foto fatte solo alcune volte con grandangolo su appoggio per sfruttare la messa a fuoco totale da 1 metro a infinito.Allora a che scopo vado a cercare lo sporco ad ogni costo quando nella stragrande maggioranza delle situazioni questo terribile puntino non esiste?
Ma comunque,visto che moltissimi di noi sono passati per la pellicola, qui veramente il problema polvere era una ossessione non facilmente eliminabile per via software come su un file. Mi ricordo benissimo le attenzioni maniacali nello sviluppo dei negativi, le attenzioni nella camere oscura che quasi diventava una camera sterile e poi quando si andava a stampare immancabilmente ecco materializzarsi il peletto sul viso del soggetto ed allora erano imprecazioni e bisognava passare al ritocco manuale(difficilissimo e di dubbia resa).
Allora, cerchiamo di sfatare questo falso problema e godiamoci le nostre eccezzionali macchine spendendo più sforzi ed energie nel fare una bella inquadratura di un soggetto realmente fotografico di cui tutti possano godere e non fare scatti a porzioni di cielo solo per farci del male,tanto sicuramente quelle foto non le andremmo mai ad incorniciare.
Ciao a tutti.Fabio.
Concordo in toto. Di solito la povere si trova se la si cerca, se capita di vederla la si toglie alla bisogna. Penso che su oltre 70.000 scatti con la D2x avrò pulito il sensore 2-3 volte, con la D3 ancora non ne sento la necessità (circa 5000 scatti). Molto spesso è "merito" di chi è abituato ai crop a monitor al 5''% ed oltre.
Saluti
Giovanni
Io sono di parere opposto, ho parecchie ottiche e mi piace usarle, non tenerle per collezionismo o peggio come investimento, e sia con la D2 che con la D3 la polvere si infila con grande facilità, anche se tengo sempre la macchina rovesciata quando cambio gli obiettivi.
Avere una attrezzatura che costa, ingombra e pesa parecchio e poi trovare questa specie di rumore di fondo fatta di puntini, macchie e aloni mi scoccia parecchio.
Ho provato a pulire il sensore con i pecpad e le cartine di riso con vari liquidi, eclipse ecc, ma tutti lasciano aloni e puntini vari. A F22 credo sia impossbile avere un campo perfettamente pulito, figuriamoci a F32. Di solito mi accontento quando la parte alta del fotogramma, dove di solito si trova il cielo, è pulito.
Mi dispiace che Capture non abbia una sorta di cerotto per la polvere, anche perché non sempre si fa uno scatto di una superficie perfettamente bianca col sensore sporco che cambia ad ogni cambio di ottica.
Beati i ritrattisti che lavorano sempre a tutta apertura e ignorano questi problemi. Se un giorno magari proveranno a fotografare una schermata bianca del computer a F22 con fuoco fisso a infinito, oppure un bel cielo azzurro, capiranno di cosa parliamo.
Mi piacerebbe sapere la maggior parte dei frequentatori che tecnica e prodotti usano per pulire il vetro anteposto al sensore e come si trovano.
Mia moglie per pulire i vetri senza aloni usa il Vetril... qualcuno lo ha provato su un sensore?
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