Ciao a tutti posto il primo still-life della mia vita: innanzitutto grazie ai consigli preziosi che mi avete dato ed alla pazienza (specialmente di Ludo )
Veniamo al dunque: ho realizzato un mini set in garage dove sperimentare un po. COn del materiale di recupero (profili in legno, tubi da elettricista etc etc) ho realizzato quatto sostegni per il rullo di diffusore (tipo Heavy-Frost).
Per l'illuminazione ho usato due faretti alogeni simil-cantiere da 500 Watt ciascuno (sto pensando comunque di comprare un variatore in modo da poter ridurre l'intensità di uno dei due in caso di necessità).
Ecco una foto del set
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ed uno schema di come sono state posizionate le luci
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Ora veniamo a noi: questi sono i risultati che sono riuscito ad ottenere dopo un'oretta di prove ed orientamento....
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Il risultato sotto alcuni aspetti mi soddisfa (nel senso che pensavo peggio...) anche se non del tutto... anzi.
Ho avuto un po di problemi con il posizionamento delle luci... per quanto riguarda la luce posteriore se completamente in asse con la bottiglia, come nello schema, tendeva a creare un hotspot circolare molto fastidioso: domanda... a che distanza, secondo voi, andrebbero posizionati i fari alogeni dai diffusori?
Per quanto riguarda invece la luce laterale il riflesso prodotto non mi convinceva.. lo trovo molto sottile e marcato (anche se credo che il problema sia il medesimo riscontrato in precedenza).
Ora passo a voi la palla... criticate, consigliate ehehehe così domani pomeriggio dopo il lavoro posso andare avanti con le prove.
P.S.
La bottiglia di sidro l'ho portata a casa e messa in frigo... non so se arriva a domani: nel caso cambio bottiglia
Come primo still-life, direi che te la sei cavata alla grande! MI piace molto, Complimenti!
Per i consigli lascio la parola all'esperto: il maestro Ludofox
saluti
Bruno
Anche a me non sembra niente male, certo non è la perfezione ma sembra comunque un buon punto di partenza.
E' da tanto chepenso anch'io di realizzare un set simile al tuo ma non ho ancora trovato lo spazio necessario alla sua realizzazione...
Attendiamo il parere di Ludo che sicuramente saprà darti quei suggerimaneti che ti mancano per eseguire un lavoretto coi fiocchi!
Bene, bene.
Come sempre in questi casi, per prima cosa sento il dovere morale di complimentarmi per l'impegno e l'inventiva. Due cose necessarie alla buona riuscita di uno still.
Veniamo alla foto.
Il diffusore laterale mi sembra troppo lontano dalla bottiglia. Produce un riflesso non molto ...ordinato. Troppo sottile e troppo centrale.
Secondo me, devi avvicinare molto il diffusore alla bottiglia e tenere il punto luce più lontano. Spostalo poi più lateralmente e un po' più in alto. C'è pochissima luce sulla capsula.
Il fondo. Troppo ...sparato! Hai cremato il sensore!
Le bottiglie, come tutti i recipienti cilindrici pieni di liquido, si comporta come una lente. Se la luce posteriore è centrale, si avrà la parte di liquidi più illuminato nella parte centrale (come nel tuo caso) ma se si vuole avere una asimmetria all'interno della bottiglia (consigliabile) bisogna posizionare la luce del fondo dal lato opposto. Non mi sono spiegato vero?
Riprovo. In generale è consigliabile che il liquido sia illuminato da una parte e vada a scurire dall'altra.
Ad esempio se hai la luce principale che ti da il riflesso sul verto dalla parte sinistra, si può provare ad avere il liquido più chiaro dalla parte destra (all'interno della bottiglia). Allora il faro posteriore devi decentrarlo verso sinistra.
E' un normale comportamento di rifrazione. In sostanza se sposti il faro posteriore verso destra, vedrai che il liquido si ...illuminerà di più verso sinistra e viceversa.
Sulla questione dei variatori, ho solo il dubbio che variando l'intensità della luce si abbia una variazione anche della temperatura colore. Potrebbe essere un problema.
Detto questo, un bel Bravo non te lo toglie nessuno.
Lo still-life è un genere che richiede molto sforzo e buona capacità. Il solo fatto di volersi cimentare è lodevole. Non si può pretendere di riuscire subito e tu te ne sei reso conto.
beh che dire grazie 1000 dei consigli ludo !!! Adesso mi gongolo un po e questa sera ci riprovo
In pratica il set dovrebbe diventare una cosa del genere?
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Dove la LUCE A viene disassata verso sinistra e la LUCE B allontanata dal diffusore (che invece si avvicina alla bottiglia).
In ogni caso il diffusore relativo alla Luce B deve serpre rimanere perpendicolare all'altro?
Pongo nel frattempo un nuovo quesito relativo alle luci: i faretti che utilizzo hanno una parabola decisamente piccola (sono i classici faretti alogeni rettangolari da circa 10x15 cm)... può essere utile creare delle estensioni al faretto da utilizzare come pseudo-parabola aggiuntiva oppure è superfluo?
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Per intenderci la parte rossa del disegnino qua sopra.. pensavo di utilizzare dei fogli di alluminio sagomati ritagliando le pirofile da forno (resistenti alle alte temperaturre)......
Naturalmente non è obbligatorio che i due diffusori siano perpendicolari tra loro, anzi non lo sono quasi mai ma per una mera questione di semplicità li ho indicati in quella maniera.
Devi essere tu a decidere quale angolazione del diffusore, quale altezza ed orientamento del punto luce, quale distanza soggetto/diffusore, quale distanza diffusore/luce sono le più opportune. Sei tu che puoi vedere la tua bottiglia sul set!
Per il momento non curarti di costruire parabole posticce. (Sindrome da ...McGyver?).
Ovviamente se allontani la luce dal diffusore avrai un punto luce più morbido e uniforme, se invece lo avvicini lo renderai più ...duro, più secco.
Provare e osservare ...Provare e osservare ...Provare e osservare ...
ok maestro... attendo con ansia di uscire dall'ufficio per proseguire con le prove
Dimenticavo!
Complimenti per come hai costruito il set:
Nei miei vari post sull'argomento, intendevo esattamente quello!
Ok allora ci ho riprovato... questa volta con una bottiglia di bianco (il sidro è misteriosamente evaporato ).
Le modifiche apportate al set sono state le seguenti:
Pannello e luce posteriore
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Il panello è stato traslato verso destra e la luce verso sinistra, quindi ruotata. Dal risultato credo che sia ancora troppo vicina al diffusore dal momento che ha creato una bruciatura sul lato sinistro della bottiglia che ne ha reso confuso il bordo.
Pannello e luce laterale
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Il pannello è stato avvicinato e ruotato rispetto alla perpendicolare con il pannello posteriore.
In questo modo si è ingrandita la proiezione del piano riflettente.
Il problema al momento è la C del logo che, esendo dorato, è un pelo sovraesposta. Probabilmente allontanando la fonte luminosa si risolve il problema anche se temo che la caduta di luminosità sia peggiorativa.... o no?
Pannello riflettente
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Aggiuno un pannellino riflettente da 7x4 cm all'altezza della testa della bottiglia in modo da schiarire un pelo la parte non illuminata della fascetta nera
Ed ora ecco il risultato.... non mi strasoddisfa ancora (sono uno schifoso e lurido pignolo lo so.... lo still sarà la mia tomba o la mia gloria aahhahaha )
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Io ho provato a criticarlo ci ho visto giusto.. come posso migliorare ulteriormente?
Bene, bene, bene!
Si comincia a ragionare!
Vediamo un po' di analizzare la tua foto:
Ti sei scelto una bottiglia difficile (la bordolese) che ha curve molto accentuate rispetto alle altre e quindi non è facilissimo gestire il riflesso alla base del collo.
In questo caso (probabilmente) dovresti alzare di molto il diffusore laterale in modo che si noti di meno la ...fine del diffusore in alto riflessa sul vetro.
Ho poi l'impressione che il foglio di diffusore (che non ricordo più che marca è) sia molto più trasparente dell'Heavy Frost che uso normalmente. Si vede troppo la torcia all'interno del riflesso. Insomma, forse il tuo diffusore ...diffonde meno.
Dopo aver alzato il diffusore laterale, alza anche il faro (solo un pochino) e semmai orientalo (sempre un pochino) verso il basso. Dovresti ottenere una minore influenza della luce laterale sull'oro dell'etichetta e una più gradevole sfumatura sul vetro.
Inoltre sposterei, sempre il diffusore laterale un po' più in controluce in modo da ottenere uno spostamento del riflesso verso l'esterno della bottiglia, verso il bordo.
Ma intendiamoci, vado alla cieca. Come ti ho già detto, alla fine sei solo tu che puoi giudicare se queste indicazioni producono un effetto migliorativo o no.
La capsula nera non ti aiuta. Rimane un po' spenta, opaca.
Se riesci, cerca di ruotarla per centrare la scritta. In genere basta tenerla in mano qualche secondo in modo che si scaldi un po', la capsula si dilata e con una rotazione della mano dovresti riuscire a girarla.
Il fondo mi sembra ottimo!
Forse (ma sottolineo forse) potresti decentrare un pochino meno la botta di luce all'interno della bottiglia per ridurre leggermente la parte un po' troppo scura del liquido al centro, spostando il faro posteriore verso destra. Ma forse è sufficente orientarlo verso il centro del diffusore posteriore
Attenzione però, tutti questi movimenti, spostamenti e modifiche che ho indicato ...si tratta di centimetri, a volte di millimetri!
Nel senso che quando dico di alzare il faro dietro il diffusore laterale o spostare verso destra quello posteriore, non intendo di mezzo metro ma di qualche centimetro.
Questo è il confronto:
Non c'è paragone tra la prima e la seconda!
Caro Andrea sono fiero di te!
L'unica cosa. Forse è meglio che cambi soggetto, non vorrei avere sulla coscenza un etilista!
P.S.
Mi piacerebbe sentire però anche il parere di altri ...Fabio, ...Sergio, ...etc.
Aggiungo anche: Caro Andrea, non puoi nemmeno immaginare quanto sia utile un esercizio del genere! E non solo per lo still-life, ma per tutto, ...per i ritratti, perfino per i paesaggi!
Un bravo al Maestro e se posso un bravissimo all'alievo
grazie 1000 dei complimenti e, soprattutto, dei preziosissimi consigli !!!!
Devo dire che mi sto appassionando non poco a questo genere di fotografia: mi piace moltissimo questo studio del set, della luce e dei riflessi....
Quindi, domani mi faccio ancora qualche scatto alla bottiglia e poi passo ad altri oggetti.... per adesso e ancora
P.S.
State tranquilli, a differenza del sidro la bottiglia di bianco è ancora intatta e, soprattutto, PIENA
dimenticavo.. riguardo al diffusore credo anche io che diffonda meno e sia più trasparente dell'Heavy Frost.
Io ho preso un Photon Beard Diffusion filter: la prossima volta compro un Lee Filter e provo la differenza. Per adesso mi devo adattare.. qualche suggerimento in proposito per ridurre l'effetto hotspot sul diffusore?
ciao andrea bravo bei risultati e sopratutto migliori di foto in foto , come avrai visto sul mio 3d mi sto coimentando anche io in una specie di still life (su pezzi meccanici quindi un po diverso dal tuo,ma sto provando e quindi capisco le difficolta' segui i consigli del Mitico ludo e ancora bravo!
ciao
Luca
comincia a ispirarmi questa cosa dello 'still life'... e premetto che non ne so niente...
avevo visto una volta un disegno del buon ludofox dove descriveva un set... non riesco più a trovarla..
quel tessuto che usi che definisci "tipo heavy frost" ---> cos'è ?....
ludo stavo giusto pensando all'ipotesi del doppio velo o alla frostatura del faro. Nel secondo caso sarebbe da provare per capire la tenuta alla temperatura.
Sicuramente altri materiali non si possono usare (il plexyglass credo si scioglierebbe).. forse la carta da forno ma credo che diventerebbe immediatamente "cotta"....
ho un bel po da leggere!!
ecco il mio esercizio..... non sono affatto contento, ma a differenza dei set precedenti, lavoro molto con la luce riflessa da pannelli di polistirolo e un faretto da 500W, quello che non mi convince è che la bottiglia manca di luminosità.
Secondo voi se usassi i fogli diffusori otterei risultati migliori?
Utilizzo una d70, i parametri vanno impostati su 0. o voi li modificate?
Obiettivo, dispongo del 18/70 kit , 50 1/8, e un 90 macro, qual'è il migliore?
Le 'lezioni di still-life' di ludofox sono davvero avvincenti! E' un piacere leggerle!
E Complimenti ad Andrea per i risultati raggiunti!
Per cristianbonizzato:
Sicuramente si ottengono migliori risultati con i diffusori al posto del polistirolo!
La luce riflessa da un pannello bianco opaco (che sia polistirolo o caroncino bianco) è ...mostruosamente morbida, direi anche un po' ...spenta.
Per Bruno:
Citazione dovuta! Ricordo sempre quella tua spiegazione chiarissima e di una semplicità disarmante! Da bravissimo divulgatore quale sei!
Mi permetto di dire la mia.
Credo che forse per iniziare sarebbe più semplice provare su una bottiglia di rosso così da non doversi preoccupare dell'illuminazione del liquido contenuto dalla bottiglia.
Come diffusore è possibile utilizzare con ottimi risultati anche un pannello in plexiglass opaco (ovviamente non quello trasparente simil-vetro) anche se diventa più complicato doverlo sostenere.
Per chi invece vuole continuare su bottiglie di vino bianco o comunque bottiglie con il vetro chiaro, è possibile dare la sfumatura al liquido mettendo dietro alla bottiglia un piccolo pannello argentato (la parte argentata dei coperchi per i contenitori da forno va benissimo) della forma della bottiglia. In questo modo non è necessario usare la seconda fonte di luce diffusa posizionata dietro alla bottiglia.
Ho allegato una foto scattata un paio di anni fa con l'ausilio di una sola lampada da 500W diffusa come detto sopra, il fondo è illuminato con una semplice lampada da tavolo e l'etichetta è illuminata dal basso riflettendo la luce della lampada 500W con uno specchio.
Sapete che vi dico?
a forza di vedere bottiglie di vino, mi è venuta fame, carico la famiglia in macchina e... agriturismo in montagna.
Polenta, skiz e... vino rosso!
Buon appetito a tutti,
sergio pivetta
ehehehe non l'ho mai assaggiato nè lo conoscevo... x cui ho cercato su internet e ho trovato questo bello still enogastronomico.....
...e se qualcuno avesse da ridire su queste tecniche non propriamente fotografiche in questa discussione,
si ricordi che:
...mens sana in corpore sano!
la qualità della mia produzione migliora se mangio bene.
sergio
Aggiungo una notaal post in relazione alla possibilità di utilizzare il diffusore per frostare direttamente la fonte luminosa.
Ho ricevuto risposta dalla Photon Beard riguardo i limiti di surriscaldamento:
- Fino a 220-250 °C a contatto nessun problema
- Oltre i 250° inizia il deterioramento progressivo del materiale.
Chiaramente la situazione migliore è quella di lasciare uno spiraglio di circa 1CM tra la fonte luminosa e il diffusore: in questo caso non ci sono problemi nè di deterioramento nè di surriscaldamento con lampade dal 2000w
ora vado a prepararmi... questa sera costine alla griglia e polenta: altro che still-life... still-food :D:D:D:D
E come a canale 5...
se va avanti così, prima o poi, nascerà il forum...
gusto .
sergio
eheheh giusto... anzi gusto
Per quanto riguarda la diffusione della luce di faretti alogeni da supermercato mi è venuta in mente un'idea che dovrebbe risolvere definitivamente il problema in modo molto molto economico.
Pulendo un lampadario alogeno ho pensato mi sono accorto che il vetro protettivo è fatto in vetro sabbiato e non trasparente: oggi vado da un vetraio a informarmi quanto mi costerebbero due vetri sabbiati da 10x15 per sostituire quelli dei fari alogeni. In questo modo l'intensità luminosa non è compromessa ma si elimina l'effetto spot della lampadina sul foglio di frost......
Ciao a tutti,
una cosa mi sembra non sia stata detta e che penso sia importante.
Cioè che sì, è molto bello ed istruttivo provare e riprovare, accorgersi degli errori, correggerli, migliorare, ma c'è un limite oltre il quale, con le sole nostre forze, non si può andare.
Mi spiego meglio.
Se misuriamo le nostre immagini con le altre di altri fotografi ad un certo punto ci accorgiamo che sono irraggiungibili e ci si deve arrendere.
E questo accade perchè, per certe immagini che proprio non riusciamo a fare uguali, sono state usate attrezzature che noi non abbiamo.
Possono essere per esempio bank di varie dimensioni o griglie a nido d'ape, oppure il banco ottico che, con i suoi basculaggi e movimenti, ci permette virtuosismi proibiti alle comuni reflex.
Focheggiare dove più ci serve o piace, conservando la possibilità di usare i diaframmi medi che danno il massimo della resa dell'obiettivo (la qualità dell'ottica cala vistosamente a diaframmi molto aperti ma anche a diaframmi chiusi, necessari se vogliamo aumentare la profondità di campo).
Inquadrare il soggetto come se si fosse in un punto diverso da quello cui è posizionato l'obiettivo, potendo così, per esempio, eliminare dall'inquadratura particolari fastidiosi.
O correggere le linee cadenti correggendo e migliorando la prospettiva e la visione dell'oggetto ripreso.
Tutti quanti abbiamo percorso, più o meno velocemente, le tappe dell'apprendimento delle tecniche fotografiche.
Chi poi, raggiunto un primo stadio di maturità e capacità sfruttando tutto quanto fosse sfruttabile usando i pochi materiali a disposizione come heavy frost, fil di ferro, polestirolo, nastro adesivo, ha voluto o dovuto migliorarsi ulteriormente, ha dovuto necessariamente acquistare attrezzature più complete, complesse e migliori, potendo così continuare a migliorare le immagini prodotte.
Non sto dicendo che si diventa bravi usando attrezzature migliori, anzi, dico che si usano attrezzarure migliori perchè si diventa più bravi.
Questo mi premeva dire, cioè che l'angoscia di non riuscire a raggiungere alcuni risultati (e che comunque in buone percentuali deve esserci per poter migliorare) non deve aumentare a dismisura perchè alcuni risultati sono irraggiungibili, non per nostro demerito, ma per la mancanza delle attrezzature usate per realizzare certe immagini che ci affascinano sculettando (non mi riferisco alle modelle, è che mi piaceva e mi pareva molto azzeccato il termine) dalle pubblicità.
sergio
ehehehe si si
con
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