I AM | TONY_@

Ciao a tutti:

sono un " fai da te ", profondamente contagiato dal mio Babbo volato in cielo ma sempre presente nel mio percorso.
Mi piace conoscere qualsiasi cosa nei dettagli per capirne il funzionamento e trarne spunti utili.
Amo la Fotografia e mi ci dedico ormai da alcuni decenni.
Adoro "ascoltare il silenzio" e i rumori della natura che mi portano nell'infinito, dove regna l'umiltà e il rispetto per il passato che ci ha generato e ci accompagna ogni giorno.

Un po' della mia storia.

Nel 1969, a 19 anni, lavoravo già da 5 anni e giravo nelle ore libere con una Kodak Istamatic.
Improvvisamente il mio papà rimase disoccupato, l'azienda meccanica in cui lavorava aveva chiuso i battenti senza preavviso.
A 21 anni, dopo 16 mesi nei Vigili del Fuoco come autista e non solo, convertii la patente ministeriale in civile categoria D e dalle autopompe rosse passai agli autocarri civili pesanti. Macinavo 600 Km per notte (Milano - Barberino, scambio del mezzo con altro proveniente da Roma, poi ritorno a Milano), caldo, freddo, nebbia, maltempo, così tutte le notti meno sabato e festivi, ma guadagnavo bene e potevo aiutare la mia famiglia e quel ragazzino di mio fratello nato 16 anni dopo di me.

Nel 1974 entrai nelle Forze dell'Ordine a Milano.
Erano i cosiddetti "anni di piombo" e prestavo turni diurni-notturni in pattuglia, in divisa o in abiti civili secondo necessità, si rischiava ma mi sentivo vicino alla gente.
Il pericolo non mi spaventava anche se era sempre pronto a portarmi via alla prima distrazione.
Lo stipendio però era contenuto e per arrotondare facevo anche l'istruttore di scuola guida, in una delle storiche di Milano in zona Ticinese (allora zona 15).

Quando papà, grazie alla sua capacità di meccanico costruttore di macchine utensili di precisione trovò lavoro nonostante l'età inoltrata, mi sposai e subito dopo acquistai una 35mm a telemetro con discreta ottica, una Rollei XF35. Giocavo con gli ISO (allora DIN/ASA) per ingannare l'esposimetro e realizzavo modesti scatti ben bilanciati.

Nel 1980, consigliato da un fotografo professionista non più tra noi, ebbi la mia prima reflex, una Nikon FE acquistata da Giovenzana in Largo Augusto a Milano con un Nikkor 35 f/2 + 50 f/1,4 + 55 micro f/2,8 + 80-200 f/4,5 rinnovato poi con la successiva versione f/4 -
Seguirono un'altra FE, poi una coppia di FE2 in cambio delle prime, una F3-HP, mirino a pozzetto DW-3, altri Nikkor AI/AI-S (dal 20mm al 500 mm catadiotrico), un TC200, qualche flash, un aggiuntivo fish-eye Kenco, dupliDia Panagor, stativi, filtri, gelatine e accessori vari. Tutto ancora perfetto, i miei "gioielli di quel tempo passato".
Buoni rapporti con Lino Campanile, allora titolare di studio fotografico in via Carlo Torre a Milano, qualche servizio occasionale, alcune copertine su riviste di settore ma, purtroppo, nulla di veramente professionale dato l'impegno nelle Forze dell'Ordine.

Caddi in "depressione fotografica" nel 2000/2001 e in gennaio 2006 decisi per la pensione, disgustato da alcuni trattamenti poco umani e rispettosi che erano subentrati nell'ambito del mio lavoro nelle Forze dell'Ordine, sferrati da alcuni dirigenti con ottima istruzione scolastica (lauree, ecc.) ma che non sapevano relazionarsi né con i propri collaboratori né con la gente bisognosa di protezione, oppure con la criminalità che mina la serenità e la sicurezza di tutti noi.

Nel dicembre 2007, mia moglie e mio figlio Andrea mi regalarono una splendida Nikon D300.
La voglia di scattare ritornò e corsi a prendere qualche Nikkor AF, ma non accantonai le vecchie lenti manual focus a focale fissa che conservo gelosamente, in particolare il Micro Nikkor 55 mm f/2.8 AI-S, acquistato nel 1980 da Giovenzana e che uso ancora con grande piacere.
Nel 2018 passaggio al full frame con una D850, 70-200 f/2,8E, TC-20E III, 24-120 f/4G, 20 f/1,8G e altri accessori.
Avevo usato spesso una D700 di un amico ma avere una fotocamera seria full frame tutta mia mi mancava.

Non ho un genere fotografico preferito. Mi piace la vita quotidiana, gli ambienti di lavoro artigianale, l'attività sportiva e gli attrezzi per tiro a segno (armi a fuoco, accessori per la ricarica cartucce, logistica per gli impianti, ecc.) specialmente nei particolari tecnici, meccanici e balistici. In questo ambiente sono stato impegnato come istruttore nel TSN (Tiro a Segno Nazionale) di Milano e per i miei colleghi di lavoro sia al TSN che in campo operativo, agonista individuale e di squadra sportiva nazionale. Ora per me è rimasto un passatempo e seguo mio figlio tuttora agonista.

Amo gli animali, mi piacciono i cani (ne ho avuti due) ma mi affeziono facilmente a tutti quelli che posso avvicinare. Riesco a stabilire contatti amichevoli anche con soggetti che di solito vivono in libertà e in genere scappano dall'uomo per paura o per istinto.
Ho allevato criceti russi, quelli piccoli, li ho amati e curati quando ne avevano bisogno, mi venivano spontaneamente in mano per farsi accarezzare e per giocare. Costruivo strutture con i mattoncini di Lego per creare percorsi di gioco, terrazzini, ripari e altro per farli divertire o riposare tranquilli. Li ho coccolati dopo i piccoli interventi che il veterinario ha dovuto fare ad alcuni di loro e piangevo come un bambino quando purtroppo venivano a mancare.

Sono papà dal 1984 e nonno da un po' di due magnifici nipoti, un maschio e una femmina.
Non sono più giovane ma cerco di aggiornarmi e scatto fermando momenti di vita o riprendendo piccoli e grandi soggetti di varia natura, cerco di valorizzarli e di esaltare particolari che spesso sfuggono a occhio nudo.

Non mi sento un bravo fotografo, vorrei esserlo (!!!), forse mi è sempre mancato quel tocco di sana pazzia che avrebbe potuto trasformare la mia passione in qualcosa di più appagante e presente nelle giornate del mio passato.

Ho ancora qualche sogno nel cassetto, chissà ... forse ... se il portafoglio e ... il tempo che mi rimane me lo consentiranno ... !

Un sincero saluto a tutti,
Tony.