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Montagna " Bec Renon E Creste"
Una giornata che resta per sempre
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annanik
Messaggio: #1
Ci troviamo in Valle D’Aosta, regione montana, ricca di storia, tradizioni e paesaggi naturali che vanno dalla pianura alle piu alte vette europee. Poche settimana fa ero a tavola per il pranzo con la mia famiglia e tra una chiacchiera e l’altra, lancio l’idea a mio padre di andare insieme a lui, sulla cima della montagna che abbiamo dietro casa, una cima non altissima, sono solo 2.260 mt, il Bec Renon, una di quelle montagne turisticamente sconosciuta e forse poco ambita dai grandi alpinisti perché luogo forse poco chiacchierato, ma non per questo, un posto senza il suo fascino….anzi… Per me è una montagna a cui sono particolarmente affezionata, perché ho trascorso tantissime estati in una baita della nonna materna che si trova a circa 1000 mt. di altitudine, ho ammirato tramonti dai colori indimenticabili, respirato i profumi dell’erba fresca, le brezze del mattino, le grandinate che battevano sul tetto di lamiera della baita, stando davanti al focolare, corso nei bei prati verdi tra le mucche al pascolo, camminato tra le nebbie che non ti lasciavano vedere oltre un metro da te, gironzolato nei dintorni alla ricerca di qualche funghetto e tantissimi altri ricordi che porterò sempre nel cuore. La mia idea, naturalmente, viene subito accettata da mio padre, il quale propone di proseguire oltre la cima, per fare qualche cresta per poi discendere dal lato opposto del monte e ritornare poi al punto di partenza. Pianifichiamo l’itinerario, e aspettiamo che arrivi il fine settimana, per concretizzare, una bella escursione, che si spera sia accompagnata anche dalla buona sorte di un meteo favorevole. Ogni giorno che passa, io nelle ore di lavoro, penso molto a questa escursione che andremo a fare, perché sono certa che quando faccio un’uscita con mio padre, sarà sicuramente faticosa da affrontare, ma sarà anche ripagata dal fatto, che raggiungerò luoghi particolari e a volte non facili, ma di sicuro indimenticabili, e difficilmente da me percorribili nelle mie escursioni in solitaria tra le montagne, quindi, il mio entusiasmo cresce di giorno in giorno ancor prima di partire, proprio perché ho gia la certezza, che sarà una nuova esperienza che aggiungerò ai tanti ricordi che potrò portare dentro di me, per tutta la mia esistenza.

Il giorno tanto atteso è arrivato, è sabato 19 maggio 2007 e la sveglia suona alle 5.30, salto giù dal letto, faccio una colazione leggera e carico in spalla zaino e scarponi, mio padre è pronto e con noi portiamo anche la nostra cagnetta, così si divertirà anche lei a gironzolare per i monti. Il tragitto prevede una quindicina di km in macchina, su strade sterrate e durante il tragitto, possiamo ammirare il sorgere del sole, da dietro le cime. Lasciamo la macchina e dopo una ventina di minuti di cammino, su percorso abbastanza ripido, decido di fare qualche scatto e di tenere appesa allo zaino con dei moschettoni, la mia fida macchina fotografica, anch’essa compagna inseparabile di queste mie escursioni. Un controluce al sole che allieterà questa nostra giornata, poco sopra le vette, brillante come sempre, il quale inizia fin da subito inizia a riscaldare la temperatura.

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La ripida salita continua, tra pendii scoscesi, nel silenzio del mattino e i profumi che ci circondano, un bel posto panoramico, ci induce ad una fermata per uno scatto e per riprendere un po di fiato. Gia da quassù, vista la giornata limpida si possono ammirare tantissime vette valdostane.

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Nel frattempo, mio padre, sempre munito di binocolo, ne approfitta a guardare un po qua e un po là, nella speranza di avvistare qualche animale, se pur da molti anni non pratica più la caccia, questa è un’abitudine, che non perderà mai.

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In un paio d’ore arriviamo sulla vetta, dove ci accoglie la bellissima Madon.na Nera, riposta nella nicchia di questo bel cappellino fatto con i sassi raccolti nei dintorni della cima.

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L’aria che tira è decisamente fredda, ci fermiamo un momentino, e lasciamo sul quaderno di vetta il nostro messaggio del passaggio, lo riponiamo nella scatola che lo protegge dalle intemperie.

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Osservo il crocifisso, sul quale sventolano le preghiere tibetane, poste da qualche altro escursionista, mi colpisce proprio questa bella unione dei due simboli di due religioni tanto lontane quanto diverse, che lassù, ben sanno convivere in assoluta pace, testimonianza di quanto volendo, sia facile non avere barriere e limiti verso nulla e nessuno.

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Ricarichiamo gli zaini in spalla e ci avviamo sulle creste dietro alla cima.

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Anche qui il panorama mi rapisce…..un luogo che oltre ad essere sotto l’aspetto panoramico, molto appagante, mi induce a rendermi conto di essere un individuo tanto piccolo rispetto al tutto ciò che mi sta intorno e al tempo stesso, mi diffonde nell’animo, una grande sensazione di leggerezza e libertà assoluta. Ahhhhhhhhh…..quanto mi sento bene quassù!

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Il percorso sulle creste prosegue, ed ogni tanto, non resisto proprio a non fare qualche scatto, anche perché, so che questo è uno dei giri che insieme a mio padre, vorrò ricordare per sempre, vedo in lui, lo stesso amore per la montagna che ha saputo trasmettermi, la sua fierezza, nel trovarsi in questi luoghi, sono certa che anch’esso in questi luoghi si senta “a casa”, ad ogni passo, lui ha racconti su quei luoghi, i suoi vissuti nei giorni in cui li percorreva per cacciare, i posti non proprio agevoli, in cui si è trovato a passare, magari con zaini pesanti, fucile e anche un bel camoscio in spalla…ed io…come gia facevo da bambina….resto ad ascoltarlo affascinata, immaginandolo, lassù, anni addietro, nelle sue belle avventure in quei luoghi.

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Andiamo avanti ancora un po sulle creste, qualche passaggio piu ripido e sulle rocce si alterna ad altri un poco piu semplici…ma quando sono in montagna con lui…so che la sicurezza e la tranquillità…mi sono sempre vicine…e proseguo sempre piu entusiasta di questa giornata.

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Poco piu avanti, troviamo un passaggio per aggirare l’ultima cresta che volevamo percorrere, passiamo quindi sulla roccia di traverso, con calma e facendo bene attenzione a non sbagliare un passo, perchè la conseguenza potrebbe essere fatale, ma pian piano, arriviamo a superarla e su un ripido pendio ci fermiamo.

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L’idea di partenza era di salire su quest’ultima cresta rocciosa, in quanto mio padre, si era anche portato nello zaino il trapano, i chiodi, moschettoni e le corde, per poi discenderla in corda doppia, per non correre alcun rischio. Mangiamo un boccone e sorseggiamo un altro buon caffè, e decidiamo comunque, visto che tutto quel peso se lo era portato dietro, di fissare comunque dal punto in cui ci troviamo un chiodo, in modo da poi calarci anche da qui, per un minimo pezzettino, lo scopo, principalmente, era per insegnarmi, qualche tecnica di discesa in corda doppia e di assicurazione, visto che, ultimamente, una nuova passione legata sempre alla montagna, mi sta coinvolgendo parecchio, l’arrampicata su roccia, e quindi, io ben felice di apprendere dalla sua infinita esperienza, accetto felicissima, ed osservo ogni sua manovra, corredata da precise spiegazioni. Quindi, procede, a forare la roccia con il trapano, al fissaggio del chiodo nella roccia, alla preparazione dei cordini di sicurezza e al lancio delle corde, per poi calarci…

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Ed ora tocca a me, in piena fiducia di questi sistemi di discesa, provo per la prima volta la discesa in corda doppia, mi dispiaccio soltanto che il tratto è davvero troppo breve, perche questo genere di cose, mi divertono tantissimo….

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Un attimo di lotta per convincere la nostra cagnetta, che ovviamente è sempre con noi in queste escursioni, a scendere su questo tratto e a provvedere di darle l’aiuto necessario quando lei si trova in difficoltà.

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scendo ed arrivo sulla neve, e tutti e due, siamo nella speranza che quest’ultima sia sufficientemente dura per sostenerci (anche perchè con noi non abbiamo le racchette da neve!!), cosa che subito appare così….ma che haimé….dopo aver ritirato corde e aggeggi vari…lungo il cammino…si rivela, neve decisamente non buona, e noi quasi ad ogni passo, sprofondiamo fino al linguine, attraversando quindi questo nevaio con grande fatica e difficoltà, due passi la neve reggeva e al terzo, di colpo…ci si ritrovava immersi con l’intere gambe infossate nella neve e una grande difficoltà nel risalire e liberarle.

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Superato finalmente il nevaio, la stanchezza in me si sentiva gia parecchio e la speranza di intravedere un comodo sentiero….si faceva forte…ma purtroppo ancora una dura prova mi aspettava, tiro fuori dallo zaino la macchina fotografica per immortalare le ultime creste e il nevaio appena attraversato e proseguo,ma di fronte a noi, un ripidissimo pendio tra i rododendri, ci aspettava, si scendeva, alla ricerca dei passaggi migliori e senza finire giù da qualche dirupo…

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Una breve sosta per un sorso d’acqua e l’ultimo scatto sulle creste che non abbiamo fatto perché innevate…da qui in poi, il tragitto sarebbe stato un po troppo rischioso per tenerla al collo, infatti, questo percorso, è durato per almeno un’ora…e non appena terminato…io ero gia praticamente distrutta dalla stanchezza…ma ancora il sentiero non si vedeva, la discesa continuava sempre ripida tra rocce, arbusti e varie…i miei piedi iniziavano a sentire i dolori della lunga camminata….ma ci aspettavano ancora almeno 3 ore di discesa per raggiungere l’auto…… di tanto in tanto, mio padre continuava a descrivermi i posti che vedevamo e le sue avventure degli anni passati….ma io la forza per scattare ancora…credetemi…non l’avevo proprio più… Finalmente, dopo 10 ore che eravamo partiti….arriviamo alla macchina, i miei piedi erano tutti doloranti e la gambe…stanche….ma abbiamo ancora trovato la voglia per gli ultimi due scatti che ci ritraevano all’arrivo, con alle spalle la cima che avevamo raggiunto nel mattino.

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La stanchezza era tanta…ma credetemi….la felicità e la soddisfazione di aver trascorso e vissuto tante emozioni insieme a mio padre nello stesso giorno, facevano scordare ogni dolore, e poi….la mia mente mi ripeteva :”…questi dolori passano in pochi giorni, l’esperienza che ho vissuto oggi, invece, durerà per sempre….si per sempre!!!” e dentro di me, aleggiava una felicità di quelle che a parole…proprio non si possono descrivere. La mia unica speranza è di poter avere ancora tante occasioni da condividere giornate simili con la persona a cui sarò grata a vita per avermi dato questo amore per la montagna, mio padre! Grazie papà.

Messaggio modificato da annanik il Jul 19 2007, 07:59 PM
meialex1
Messaggio: #2
Che dire........ mi hai fatto respirare un pò d aria "sana".....

grazie.gif
icoff
Messaggio: #3
QUOTE(annanik @ Jul 19 2007, 08:57 PM) *

.....

La mia unica speranza è di poter avere ancora tante occasioni da condividere giornate simili con la persona a cui sarò grata a vita per avermi dato questo amore per la montagna, mio padre! Grazie papà.


Il tuo Life mi ha commosso..... nel vedere te con tuo papà ho rivisto una parte della mia vita, quando da piccolo mio padre mi portava in lunghe escursioni e mi raccontava le "sue" montagne..... purtroppo per me la mia "guida" se ne è già andata..... e mi rimane il rammarico di non aver potuto fare altre camminate con lui.... Vi auguro di camminare insieme per ancora tanti e tanti giorni.... smile.gif
vecchiobart
Messaggio: #4
Bellissimo Anna e grazie per avermi riportato indietro nel tempo.

Fanne piu' che puoi di queste escursioni,ognuna rimarra' dentro di te per sempre.

Antonio
cratty
Messaggio: #5
Che posti!
La Valle D'aosta mi è totalmente sconosciuta. Non ci sono mai stato.
Prima o poi ....
Intanto grazie a te ho fatto un bel giro wink.gif
Complimenti e saluti
carlovig
Messaggio: #6
Molto bello Anna mi hai fatto fare una gita in montagna...
non ho altro da dire se non augurarti di farne tante altre come questa e con quella compagnia.
a presto

carlo
lupo75
Messaggio: #7
Anna un racconto toccante.. Mi hai trasmesso tanto da questa tua esperienza!
Le foto le avevo gia viste... E seppur legate a qualche tuo piccolo aneddoto... Rimanevano solo delle belle foto!
Ma così messe all'interno di questa tua esperienza sono veramente emozionanti!
Grazie per averci trasmesso tutto questo!

Ciao Marco
fabryxx
Messaggio: #8
Un life leggermente diverso dai tuoi soliti, pieno del tuo amore verso la montagna, ma questa volta carico di sentimento verso qualcuno a cui vuoi bene, la figura del genitore su cui puoi contare e ti puoi fidare,
conserva sempre queste emozioni fanno parte di te, sono il tuo spirito, se potrai coltivane altri, arricchire il proprio spirito porta .... alla beatitudine
un abbraccio
ghiro.
Messaggio: #9
Anna complimenti per le foto e per il racconto.
Vedere il tuo papà è un po come vedere il mio....anche se ora non c'è più.
Io penso che persone come loro, lassù sulle vette quando traguardano l'orizzonte vedono cose che "noi" non vediamo.
Grazie.

Sarebbe bello un giorno andare insieme, a te e a tuo padre.

Maicolaro
Messaggio: #10
Ciao Anna
grazie per averci fatto vivere una bella giornata tra i tuoi monti in compagnia del tuo papà!
Anche io sono una amante appassionato della montagna, e questo amore profondo mi è stato trasmesso da una eccezionale nonna alpinista. Talmente profondo è stato il segno che ha lasciato dentro di me che mia figlia porta il suo nome!

Mi permetto di quotare il passaggio che più mi ha colpito del tuo racconto:

QUOTE(annanik @ Jul 19 2007, 08:57 PM) *

Osservo il crocifisso, sul quale sventolano le preghiere tibetane, poste da qualche altro escursionista, mi colpisce proprio questa bella unione dei due simboli di due religioni tanto lontane quanto diverse, che lassù, ben sanno convivere in assoluta pace, testimonianza di quanto volendo, sia facile non avere barriere e limiti verso nulla e nessuno.


Come vorrei che certi simboli potessero convivere non solo sulla cima delle montagne, ma nella nostra vita di tutti i giorni, sui giornali, alla televisione, nel cuore delle persone...

annanik
Messaggio: #11
Grazie e tutti coloro che hanno lasciato un commento ed ai quali sono riuscita a suscitare qualche emozione.
Grazie di cuore.
Anna
Andrea Lapi
Messaggio: #12
Un Life davvero stupendo, che mi ha fatto respirare, almeno per unpo', un'aria davvero pulita, sincera, profonda...

grazie.gif guru.gif guru.gif guru.gif
Danilo Bassani
Messaggio: #13
Un gran bel life ,queste sono le gite piu' belle in compagnia delle persone piu' care,ricordi indelebili nel tempo.

ciao

Danny
Gianni.T
Messaggio: #14
Grande Anna
mi mancano le montagne, agosto è vicino e tra nove giorni salgo in Valle. Sperando in un altro incontro come lo scorso anno con gli amici del forum mi complimento con te per questi scatti in una zona della Valle che non conosco.

Ciao e alla prossima
Gianni
andream67
Messaggio: #15
Splendido, Anna, un bellissimo life, grazie per avermi fatto partecipe di questa bellissima esperienza.
Ciao, Andrea.
PAS
Messaggio: #16
La montagna mi manca da troppo tempo Anna, e dopo aver letto ed ammirato questo tuo bellissimo lavoro mi manca ancora di più.

Mio padre è volato qualche anno fa più in alto di quelle vette ed è una grande fortuna per te averlo ancora come guida ed esempio.

Grazie per questa escursione che hai voluto rifare assieme a noi
smile.gif
fabio.brizioli
Messaggio: #17
Grazie!
jo
Messaggio: #18
L' amore che hai per la montagna e' ancora piu' forte quando sei con persone che ami, questo tuo amore traspare tutto nel tuo splendido Life.

Grazie per aver condiviso la tua esperienza.

ciao
Johnny
annanik
Messaggio: #19
Vi ringrazio tantissimo per le belle parole.

Domani torno lassu...sempre con il mio caro papà!

Anna
 
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