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Buonasera a tutti, e scusate la mia sete di informazioni. Vedo spesso stupende immagini notturne scattate con la tecnica della multiesposizione, ma non ho mai ben capito quali sono gli atti da compiere. O meglio, qualcuno me lo ha spiegato ma mi sono sorti dei dubbi. Lo so che la miglior risposta sarebbe "Prova!", ma un'indicazione esperta fa sempre comodo. In pratica penso si debba posizionare la fotocamera su un cavalletto, inquadrare la scena, dopo di ché si impostano la priorità di diaframma (A), gli ISO più bassi e un diaframma idoneo ad avere la giusta profondità di campo (f/8) e che dovrà restare invariato per tutti gli scatti, in fine fare la messa a fuoco manualmente. Il bello, per me, avviene con la lettura delle varie zone di luce per calcolare il tempo di otturazione di ogni singolo scatto: come faccio a puntare l'esposimetro su una zona buia, come può essere il cielo di notte, e poi su un punto luminoso, come un lampione o una facciata illuminata, senza muovere la fotocamera per non compromettere l'allineamento degli scatti? La foto che allego è stata eseguita a mano libera dandole una forte sotto esposizione, recuperata poi in pp, per ottenere i raggi dei faretti; se avessi voluto adottare quella tecnica come avrei potuto fare? Illuminatemi grazie.

Angelo

Ciao, per realizzare degli scatti in bracketing meglio utilizzare la reflex in manuale. Per misurare le varie zone che interessano il fotogramma non è necessario avere la reflex sul treppiede, l'importate è che sia sul treppiede in fase di scatto. Se l'ottica utilizzata è uno zoom, per misurare l'esposizione nelle varie zone puoi zoommare la parte interessata, misurare l'esposizione e tenere in mente i rispettivi valori. Fatto ciò, posizioni la reflex sul treppiede, componi l'inquadratura ed esegui gli N scatti in bracketing. In alternativa puoi utilizzare la misurazione spot, puntando di volta in volta il quadratino sulle zone da misurare.
La foto qui sotto è il risultato di 3 scatti, con il 14-24 ho prima impostato lo zoom su 24 mm, ho misurato l'esposizione sul cielo, sul castello e nella parte più scura del primo piano poi, con reflex su treppiede, alla focale 14mm, ho effettuato i 3 scatti.

Non ho scritto di annotare i valori di ogni scatto, ma di misurare, prima di scattare, i valori della scena da riprendere. Una multiesposizione la si esegue quando, in situazioni di forte contrasto, si vuole ottenere una foto con ampia gamma dinamica, ovvero ottenere una buona visibilità si nelle zone in ombra che nelle alte luci. Per ottenere ciò devi sapere quanti stop di differenza ci sono tra le zone in ombra e le alte luci. Cerco di spiegarlo facendo riferimento alla mia foto qui sopra: per avere una buona profondità di campo ho deciso di scattare ad f/16, quindi con questo valore di diaframma ho misurato ( solo misurazione senza scattare!! ) la luce per il cielo ( non potendo ricordare i valori esatti li invento per fare l'esempio) diciamo che mi dava 1 sec di esposizione; poi ho misurato l'esposizione sul castello e i dava 1/15 sec; infine ho misurato l'esposizione sul primo piano e mi dava 4 sec. Dalle misurazioni eseguite viene fuori che la scena che voglio riprendere nella mia foto ha 6 stop di differenza tra le zone in ombra e quelle di alte luci. (Dal valore più lungo, 4 sec, al valore più breve, 1/15 sec, sono appunto 6 stop di differenza). Per realizzare la foto finale devo scattare N foto, da unire successivamente, con esposizioni diverse che comprendano questi 6 stop di differenza. Più è ampia la gamma dinamica nella scena e più scatti dovremo effettuare per avere ogni parte della nostra immagine esposta correttamente e con tutti i dettagli visibili. Per realizzare la foto avrei potuto scattare 6 foto ( il primo scatto da 4 sec, il secondo da 2 sec ecc... terminando con l'ultimo scatto di 1/15), ho scelto invece di eseguire solamente tre scatti perché il sensore della D800 non soffre in queste situazioni. Quindi, riprendendo le misurazioni dell'esempio, ho eseguito uno scatto a 4 sec con f/16, uno scatto a 1/15 sec f/16 ed un terzo scatto avente la media dei due, ovvero 1/2 sec f/16. I tre scatti sono Stati Uniti con Photoshop utilizzando le maschere di luminanza.

Ho capito il meccanismo. Io ho parlato di annotare perché se le letture sono varie, ricordarle, almeno per me, sarebbe impegnativo. Quando dici "la media dei due" ti riferisci ai tempi più lunghi, ovvero 1sec e 4sec? Scusami ma sono di coccio.

No! così lasci fuori le alte luci. Il tempo più lungo ( per la parte più in ombra della scena ) è di 4 sec, il tempo più breve ( la parte più luminosa ) è 1/15 sec. Quindi abbiamo questo range:

4 – 2 – 1 – 1/2 – 1/4 – 1/8 – 1/15. Da 4 sec a 1/15 sec sono 6 stop, il valore medio, quello centrale è 1/2 sec.
Alla fine non c'è poi molto da ricordare, solo due valori, l'esposizione per le ombre e quella per le alte luci. In base quanti stop di differenza ci sono tra questi due valori sta a te decidere con quanti scatti coprire l'intero range, io di solito utilizzo solo 3 scatti: ombre, luci e valore medio.