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Umiltà
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vivacangaceiro
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Messaggio: #1
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Utente cancellato
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Messaggio: #2
ciao nino.......prima di tutto l'inquadratura, i due soggetti principali della scena sono collocati attaccati al bordo, non è certo il massimo dai!!!!!...poi occhio ai titoli, una volta messo , il titolo è legato alla foto e si porta dietro tutta la lettura,l' interpretazione della scena, con un target specifico concettuale che se non espresso con una operatività più che ponderata, ricercata,studiata......svilisce parte del lavoro, l'altra parte potrebbe essere la piacevolezza intrinseca formale dell'immagine.......solo per esemplificare il pensiero;"macchina "il più alto possibile dietro il tipo che si fa pulire le scarpe, inquadrare quanto più possibile,quanto basta della figura perchè si riconosca nel ruolo, includere "per benino" la figura del lustrascarpe magari a testa bassa ......in sintesi, più vicino, addosso, da dietro, dall'alto in basso, testa bassa( ma anche alta con sguardo verso il cliente se si cglie uno sguardo "particolare"..ma capiamo il concetto sennò le opzioni prendono 10 pagine!!!)........ripeto, solo un esempio figurato e soprattutto solo il mio pensiero.

Se ci piace questo genere di fotografia, impegniamoci a entrare in rapporto con chi si sta per ritrarre, 'n cavolata, 'na battuta, la sincera richiesta di fare foto,....sforziamoci di inventarci(inventiamolo!!!) un approccio, è fondamentale.......un piccolo timore di un rapporto interpersonale vale molto molto molto meno di un probabile grande scatto...ciao

Messaggio modificato da DAP il Feb 12 2015, 08:23 PM
riccardoal
Messaggio: #3
QUOTE(nino.roberto @ Feb 12 2015, 07:48 PM) *


sai gia come la penso.....ti aspetto alle prossime......occhio........
mukkapazza
Messaggio: #4
Urca, un buonissimo momento vanificato da errori tecnici grossolani (per me, ovviamente wink.gif )!!
La silhouette dei soggetti, con la schiena curva dello sciuscià e lo sguardo alto e indifferente del cliente, il manifestino a sinistra con il riferimento alle "antiquidades", tutto contribuisce a connotare una situazione fotografica veramente intrigante. Composizione ed esposizione platealmente "cannate" vanificano purtroppo gran parte di tutto ciò ...

Non sono poi così d'accordo con DAP che suggerisce di entrare necessariamente in contatto con i soggetti rappresentati. Secondo me dipende dal fine che si vuole perseguire: se si vuole fare una rappresentazione della vita dei lustrascarpe, allora servono un contatto con il soggetto, più foto, maggiori dettagli sugli elementi caratterizzanti la sua vita quotidiana; se il fine è quello di rappresentare, che ne so, non voglio fare il sociologo da strapazzo ... una sperequazione sociale tra lustratori e lustrati, allora meglio una foto "rubata", che coglie l'attimo giusto (in questo caso la foto, ripeto, non la fa solo la schiena curva del lustrascarpe, ma anche lo sguardo indifferente del cliente e non credo che sarebbe stato lo stesso sguardo se avesse notato che c'era uno che faceva foto alla vita del suo lustrascarpe).

Ciao

Roberto

vivacangaceiro
Iscritto
Messaggio: #5
QUOTE(DAP @ Feb 12 2015, 08:18 PM) *
ciao nino.......prima di tutto l'inquadratura, i due soggetti principali della scena sono collocati attaccati al bordo, non è certo il massimo dai!!!!!...poi occhio ai titoli, una volta messo , il titolo è legato alla foto e si porta dietro tutta la lettura,l' interpretazione della scena, con un target specifico concettuale che se non espresso con una operatività più che ponderata, ricercata,studiata......svilisce parte del lavoro, l'altra parte potrebbe essere la piacevolezza intrinseca formale dell'immagine.......solo per esemplificare il pensiero;"macchina "il più alto possibile dietro il tipo che si fa pulire le scarpe, inquadrare quanto più possibile,quanto basta della figura perchè si riconosca nel ruolo, includere "per benino" la figura del lustrascarpe magari a testa bassa ......in sintesi, più vicino, addosso, da dietro, dall'alto in basso, testa bassa( ma anche alta con sguardo verso il cliente se si cglie uno sguardo "particolare"..ma capiamo il concetto sennò le opzioni prendono 10 pagine!!!)........ripeto, solo un esempio figurato e soprattutto solo il mio pensiero.

Se ci piace questo genere di fotografia, impegniamoci a entrare in rapporto con chi si sta per ritrarre, 'n cavolata, 'na battuta, la sincera richiesta di fare foto,....sforziamoci di inventarci(inventiamolo!!!) un approccio, è fondamentale.......un piccolo timore di un rapporto interpersonale vale molto molto molto meno di un probabile grande scatto...ciao

Ciao... vorrei risponderti punto su punto ma mi diverte di più scrivere... Questa foto non è mia ma è una foto di una foto, mi spiego, questa foto è stata scattata al museo della fotografia di Porto (portogallo per chi non lo sapesse...) uno scatto di una foto esposta lì... forse un qualcosa di buono l'hanno vista i curatori del museo o no? Questo mio "esperimento" era solo per far capire a tutti come influenziamo le persone con commenti (a volte inutili) e punti di vista nemmeno fossimo Carter-Bresson, Erwitt, Burri o il grande William Klein. Mi spiace se ci sei cascato tu facendo la figura del "pollo" (consentimi... biggrin.gif biggrin.gif) ma come te ci sono tanti "maghi" della foto che tentano di stroncare con giudizi frettolosi e grossolani foto delle persone ed in questo caso di una foto esposta ad un museo. Credo che anche se avessi messo una foto di Bresson o Klein avresti fatto lo stesso commento. Ti riporto una nota che lessi qualche tempo fa di un fotografo professionista.
"Qualche anno fa feci un piccolo esperimento, una roba alla buona.
A un ristretto gruppo di aspiranti fotografi, una quindicina di ragazze e ragazzi sui venti, venticinque anni, mostrai una serie di fotografie "facili": tutte di fotografi che hanno fatto la storia della fotografia, ma dall’orizzonte marcatamente storto.
Volevo verificare un’idea che mi accompagna da sempre: ciascuno di noi si accorge di qualcosa, di qualunque cosa, solo se gli è stato detto che se ne deve accorgere. Solo se sa che se ne deve accorgere, se è stato avvertito, messo in guardia; solo se la sua percezione è stata condizionata.
Dunque mostrai queste fotografie e chiesi ai ragazzi di dirmi cosa vedevano.
Tutti seppero indirizzare la propria analisi, ciascuno nei suoi modi, verso i reali contenuti delle immagini.
Eppure quegli orizzonti così visibilmente obliqui erano sotto i loro occhi, palesi, sfacciati.
Ma nessuno, non sapendo di doverli vedere, li vedeva.
Accennai loro alla faccenda dell’orizzonte.
Da quel preciso momento smisero di vedere le fotografie: vedevano solo gli orizzonti.
Quello che fino a pochi minuti prima era un elemento del quale nemmeno si accorgevano, improvvisamente era diventato il punto nodale di qualsiasi fotografia.
E’ ben questo ciò di cui parlo quando accenno alla nocività delle regole.
Diventano un imprinting del quale il fotografo non riuscirà più a liberarsi, o lo farà con estrema difficoltà.
Appena un fotografo "vergine", non ancora condizionato, posta qualche sua fotografia in un gruppo, immediatamente gli saltano addosso stroncandogli il lavoro. E lo fanno perché dicono che gli orizzonti sono storti, che i volumi sono squilibrati e non rispettano i terzi, che i soggetti sono troppo al centro e altre amenità del genere.
E il povero fotografo, che pure nelle sue fotografie era andato al cuore della scena ripresa, si sentirà un incapace, svilupperà perfino dei sensi di colpa, e da quel giorno non si preoccuperà più di capire cos’ha veramente davanti all’obiettivo della sua fotocamera, ma cercherà soltanto di mettere in bolla la realtà, aspetterà che l’omino laggiù si sposti un po’ per andare ad occupare il terzo laterale dell’inquadratura, continuando a domandarsi cosa diavolo sia quella benedetta sezione aurea di cui sente parlare ogni volta in cui mette il naso in qualche gruppo strafigo.

Tutto questo si chiama tendenza al consenso: al consenso di una maggioranza il cui pensiero si propone come dogma ma che tale non è. Perché le regole non sono Tavole della legge raccolte da Mosè sul Monte Sinai.

Intendiamoci. E’ ovvio che ciascuno di noi, nel nostro vivere civile e quotidiano, un certo numero di regole le rispetta.
Io ad esempio no’n m’hi meto hal l’improvviso ha scrivvvere cozì, a tavola mangio con le posate, non vado contromano in autostrada.
Si tratta però di capire cosa siano realmente le regole nella fotografia.

Discorso complesso.
Di certo c’è solo il fatto che le regole, tutte le regole, altro non sono che convenzioni tra umani.
E dunque attendersi che in una fotografia l’orizzonte sia orizzontale non è altro che un patto implicito tra fotografi o tra guardatori di fotografie.

Ma allora perché, se uno non lo sa, non se ne accorge?...

E soprattutto: perché tutti coloro che riconosciamo essere i più grandi fotografi del ventesimo secolo... di tenere gli orizzonti dritti non si sono mai preoccupati?"

E con questo ti saluto...buona luce
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #6
QUOTE(nino.roberto @ Feb 13 2015, 10:42 AM) *
Ciao... vorrei risponderti punto su punto ma mi diverte di più scrivere... Questa foto non è mia ma è una foto di una foto, mi spiego, questa foto è stata scattata al museo della fotografia di Porto (portogallo per chi non lo sapesse...) uno scatto di una foto esposta lì... forse un qualcosa di buono l'hanno vista i curatori del museo o no? Questo mio "esperimento" era solo per far capire a tutti come influenziamo le persone con commenti (a volte inutili) e punti di vista nemmeno fossimo Carter-Bresson, Erwitt, Burri o il grande William Klein. Mi spiace se ci sei cascato tu facendo la figura del "pollo" (consentimi... biggrin.gif biggrin.gif) ma come te ci sono tanti "maghi" della foto che tentano di stroncare con giudizi frettolosi e grossolani foto delle persone ed in questo caso di una foto esposta ad un museo. Credo che anche se avessi messo una foto di Bresson o Klein avresti fatto lo stesso commento. Ti riporto una nota che lessi qualche tempo fa di un fotografo professionista.
"Qualche anno fa feci un piccolo esperimento, una roba alla buona.
A un ristretto gruppo di aspiranti fotografi, una quindicina di ragazze e ragazzi sui venti, venticinque anni, mostrai una serie di fotografie "facili": tutte di fotografi che hanno fatto la storia della fotografia, ma dall’orizzonte marcatamente storto.
Volevo verificare un’idea che mi accompagna da sempre: ciascuno di noi si accorge di qualcosa, di qualunque cosa, solo se gli è stato detto che se ne deve accorgere. Solo se sa che se ne deve accorgere, se è stato avvertito, messo in guardia; solo se la sua percezione è stata condizionata.
Dunque mostrai queste fotografie e chiesi ai ragazzi di dirmi cosa vedevano.
Tutti seppero indirizzare la propria analisi, ciascuno nei suoi modi, verso i reali contenuti delle immagini.
Eppure quegli orizzonti così visibilmente obliqui erano sotto i loro occhi, palesi, sfacciati.
Ma nessuno, non sapendo di doverli vedere, li vedeva.
Accennai loro alla faccenda dell’orizzonte.
Da quel preciso momento smisero di vedere le fotografie: vedevano solo gli orizzonti.
Quello che fino a pochi minuti prima era un elemento del quale nemmeno si accorgevano, improvvisamente era diventato il punto nodale di qualsiasi fotografia.
E’ ben questo ciò di cui parlo quando accenno alla nocività delle regole.
Diventano un imprinting del quale il fotografo non riuscirà più a liberarsi, o lo farà con estrema difficoltà.
Appena un fotografo "vergine", non ancora condizionato, posta qualche sua fotografia in un gruppo, immediatamente gli saltano addosso stroncandogli il lavoro. E lo fanno perché dicono che gli orizzonti sono storti, che i volumi sono squilibrati e non rispettano i terzi, che i soggetti sono troppo al centro e altre amenità del genere.
E il povero fotografo, che pure nelle sue fotografie era andato al cuore della scena ripresa, si sentirà un incapace, svilupperà perfino dei sensi di colpa, e da quel giorno non si preoccuperà più di capire cos’ha veramente davanti all’obiettivo della sua fotocamera, ma cercherà soltanto di mettere in bolla la realtà, aspetterà che l’omino laggiù si sposti un po’ per andare ad occupare il terzo laterale dell’inquadratura, continuando a domandarsi cosa diavolo sia quella benedetta sezione aurea di cui sente parlare ogni volta in cui mette il naso in qualche gruppo strafigo.

Tutto questo si chiama tendenza al consenso: al consenso di una maggioranza il cui pensiero si propone come dogma ma che tale non è. Perché le regole non sono Tavole della legge raccolte da Mosè sul Monte Sinai.

Intendiamoci. E’ ovvio che ciascuno di noi, nel nostro vivere civile e quotidiano, un certo numero di regole le rispetta.
Io ad esempio no’n m’hi meto hal l’improvviso ha scrivvvere cozì, a tavola mangio con le posate, non vado contromano in autostrada.
Si tratta però di capire cosa siano realmente le regole nella fotografia.

Discorso complesso.
Di certo c’è solo il fatto che le regole, tutte le regole, altro non sono che convenzioni tra umani.
E dunque attendersi che in una fotografia l’orizzonte sia orizzontale non è altro che un patto implicito tra fotografi o tra guardatori di fotografie.

Ma allora perché, se uno non lo sa, non se ne accorge?...

E soprattutto: perché tutti coloro che riconosciamo essere i più grandi fotografi del ventesimo secolo... di tenere gli orizzonti dritti non si sono mai preoccupati?"

E con questo ti saluto...buona luce

appena ha tempo il pollastrello replicherà a codesta inutile prova di carenza di minerali preziosi nell'organismo ......intanto rifletti sul perchè hai scelto questa foto per la tua birichinata.....maschiaccio che non sei altro!!!!.....

Messaggio modificato da DAP il Feb 13 2015, 12:04 PM
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #7
QUOTE(mukkapazza @ Feb 13 2015, 10:36 AM) *
Urca, un buonissimo momento vanificato da errori tecnici grossolani (per me, ovviamente wink.gif )!!
La silhouette dei soggetti, con la schiena curva dello sciuscià e lo sguardo alto e indifferente del cliente, il manifestino a sinistra con il riferimento alle "antiquidades", tutto contribuisce a connotare una situazione fotografica veramente intrigante. Composizione ed esposizione platealmente "cannate" vanificano purtroppo gran parte di tutto ciò ...

Non sono poi così d'accordo con DAP che suggerisce di entrare necessariamente in contatto con i soggetti rappresentati. Secondo me dipende dal fine che si vuole perseguire: se si vuole fare una rappresentazione della vita dei lustrascarpe, allora servono un contatto con il soggetto, più foto, maggiori dettagli sugli elementi caratterizzanti la sua vita quotidiana; se il fine è quello di rappresentare, che ne so, non voglio fare il sociologo da strapazzo ... una sperequazione sociale tra lustratori e lustrati, allora meglio una foto "rubata", che coglie l'attimo giusto (in questo caso la foto, ripeto, non la fa solo la schiena curva del lustrascarpe, ma anche lo sguardo indifferente del cliente e non credo che sarebbe stato lo stesso sguardo se avesse notato che c'era uno che faceva foto alla vita del suo lustrascarpe).

Ciao

Roberto

il fine che cercavo di espletare era rigorosamente relativo al titolo e questa circostanza, per cui ho pensato ad assemblare più fattori operativi perchè si potesse evidenziare , a mio modo, al meglio, la suggestione di "Umiltà".....l'umiltà così' ritratta , per me è un campione di operatività buono per tutte le stagioni..(quante schiene basse dalle parti mie quando colgono le cipolle!!!)...certamente comunque prezioso all'interno di un progetto ampio
p4noramix
Messaggio: #8
esposta o meno ad un museo a me non sembra una bella foto in generale (men che meno da sola).
Magari potrà avere un suo perchè all'interno di una serie o un senso all'interno di un racconto ma presa così non è che sia un'immagine che io ritenga degna di nota, a parte le schiena che trovo interessante, diciamo il punctum della foto, mista all'indifferenza del cliente.
La targa della foto, non è che sia legge, o sinonimo di capolovoro a prescindere.
Il nome non dovrebbe influire nel bene e nel male, e se mi si dicesse che questa foto l'ha fatta Erwitt (per dire uno dei miei preferiti in assoluto) direi che se non è tra le più famose c'è un motivo, ed il motivo è che non è una gran bella foto (per me).

Per me questo esperimento ha semplicemente dimostrato che una foto così così, è stata giudicata tale.

Messaggio modificato da p4noramix il Feb 13 2015, 01:47 PM
vivacangaceiro
Iscritto
Messaggio: #9
QUOTE(DAP @ Feb 13 2015, 12:03 PM) *
appena ha tempo il pollastrello replicherà a codesta inutile prova di carenza di minerali preziosi nell'organismo ......intanto rifletti sul perchè hai scelto questa foto per la tua birichinata.....maschiaccio che non sei altro!!!!.....

il "pollo" era ovviamente molto ironico e scherzoso non era assolutamente offensivo non mi sarei mai permesso... biggrin.gif
la verità è che ho trovato questa foto fatta nel mio recente viaggio (agosto 2014) in portogallo, anche a me quando la vidi non mi era sembrata il massimo ma lo stesso in lontananza le scattai una foto così tanto per ricordo. Ed essere onesti non ho letto la spiegazione in portoghese che c'era (sbagliando...) e probabilmente avrei capito il motivo dello scatto forse perchè è un personaggio pittoresco del luogo (il lustrascarpe...) visto che anche io l'ho incontrato ma è solo una mia ipotesi. Ma proprio perchè la foto non era nei "canoni" imposti ho pensato di modificarla un pochino, darle un titolo che poteva trarre in inganno e vedere se veniva "stroncata" o meno sul forum. Un esperimento (e mi scuso per averlo fatto) il mio, diciamo, un po scherzoso ma che faccia un pochino riflettere. Renato (se non sbaglio...) io ho dato un occhio alle tue bellissime fotografie (sul serio belle) ma quelle che non sono di mio gusto (poche in realtà) non le vengo a commentare "stroncandole" ma nel caso in cui potrei "consigliarti" un aggiustamento dal mio punto di vista (di sicuro meno esperto del tuo aggiungo...) e farti riflettere sullo stesso. Per questo è arrivato l'esperimento perchè alcuni commenti, come il tuo, dicono "getta la reflex che non capisci nulla di foto..." e detta a me che sono l'ultimo arrivato ci sta pure ma quando sotto al mio nome esce una foto di un museo allora dovremmo, forse, togliere alcuni pregiudizi che dopo l'avvento del digitale sono sorti. Anche per questo ho messo il commento di quel fotografo, io non oso immaginare se mettessi una delle foto di Klein storta con le figure non a fuoco come sarei stroncato e non fa nulla se poi la stessa foto fatta negli anni 50 ha vinto tantissimi premi e concorsi. La mia non è una critica a te, ovviamente, ma al mondo fotografico in toto... se tu (come primo a commentare...) avessi scritto "stupendo scatto bravissimo" a ruota ci sarebbero stati commenti positivi e pochissime voci fuori dal coro ed io su questo vorrei far riflettere. Per il resto credo che ogni "confronto" costruttivo faccia solo del bene alle persone che vogliono ascoltare e capirsi. Siamo troppo distanti per un'uscita fotografica insieme ma vedo che sei in ottima compagnia di Riccardo... colgo l'occasione per salutarti, sperando di essermi spiegato bene il motivo della burla e mi scuso ancora per la stessa biggrin.gif
un caro saluto
riccardoal
Messaggio: #10
QUOTE(nino.roberto @ Feb 13 2015, 02:06 PM) *
il "pollo" era ovviamente molto ironico e scherzoso non era assolutamente offensivo non mi sarei mai permesso... biggrin.gif
la verità è che ho trovato questa foto fatta nel mio recente viaggio (agosto 2014) in portogallo, anche a me quando la vidi non mi era sembrata il massimo ma lo stesso in lontananza le scattai una foto così tanto per ricordo. Ed essere onesti non ho letto la spiegazione in portoghese che c'era (sbagliando...) e probabilmente avrei capito il motivo dello scatto forse perchè è un personaggio pittoresco del luogo (il lustrascarpe...) visto che anche io l'ho incontrato ma è solo una mia ipotesi. Ma proprio perchè la foto non era nei "canoni" imposti ho pensato di modificarla un pochino, darle un titolo che poteva trarre in inganno e vedere se veniva "stroncata" o meno sul forum. Un esperimento (e mi scuso per averlo fatto) il mio, diciamo, un po scherzoso ma che faccia un pochino riflettere. Renato (se non sbaglio...) io ho dato un occhio alle tue bellissime fotografie (sul serio belle) ma quelle che non sono di mio gusto (poche in realtà) non le vengo a commentare "stroncandole" ma nel caso in cui potrei "consigliarti" un aggiustamento dal mio punto di vista (di sicuro meno esperto del tuo aggiungo...) e farti riflettere sullo stesso. Per questo è arrivato l'esperimento perchè alcuni commenti, come il tuo, dicono "getta la reflex che non capisci nulla di foto..." e detta a me che sono l'ultimo arrivato ci sta pure ma quando sotto al mio nome esce una foto di un museo allora dovremmo, forse, togliere alcuni pregiudizi che dopo l'avvento del digitale sono sorti. Anche per questo ho messo il commento di quel fotografo, io non oso immaginare se mettessi una delle foto di Klein storta con le figure non a fuoco come sarei stroncato e non fa nulla se poi la stessa foto fatta negli anni 50 ha vinto tantissimi premi e concorsi. La mia non è una critica a te, ovviamente, ma al mondo fotografico in toto... se tu (come primo a commentare...) avessi scritto "stupendo scatto bravissimo" a ruota ci sarebbero stati commenti positivi e pochissime voci fuori dal coro ed io su questo vorrei far riflettere. Per il resto credo che ogni "confronto" costruttivo faccia solo del bene alle persone che vogliono ascoltare e capirsi. Siamo troppo distanti per un'uscita fotografica insieme ma vedo che sei in ottima compagnia di Riccardo... colgo l'occasione per salutarti, sperando di essermi spiegato bene il motivo della burla e mi scuso ancora per la stessa biggrin.gif
un caro saluto



Nino credimi...mi dispiace veramente che in te sia nata la convinzione che questo photolab sia nulla piu che un branco di pecore guidate da un montone ( Paolo messicano.gif ) o che al primo belato del capobranco tutte le pecorelle cambino direzione......sei nuovo di qui e posso capirti ma ti prego di credere che cosi' non e'.....per la burla direi che e' piu un post da sushibar che da photolab.....

Messaggio modificato da riccardoal il Feb 13 2015, 02:42 PM
_FeliX_
Messaggio: #11
Questo tuo esperimento se vogliamo si ritorce contro te stesso: alla fine i commenti alla foto sono stati tutti onesti (passami il termine): la scena aveva del potenziale, ma la realizzazione è francamente modesta, vuoi per il timing, vuoi per l'esposizione etc etc.
Insomma dovevi postare un capolavoro, poi vedertelo stroncare, e allora, forse, avresti ottenuto ciò che auspicavi dimostrare.

Ti invito a riflettere proprio su questo: come ti è venuto in mente di postare una mezza ciofeca per mettere in dubbio la buona fede di chi critica le foto in questa sezione?
Tu solo perchè quella foto l'hai vista esposta hai pensato fosse tanto valida (sta in un museo!!) da poterla usare "contro" le critiche?
Mi chiedo a questo punto quale sia il tuo metro di giudizio fotografico: il tuo o quello degli altri? (media, critica, moda etc)

Non mi sembra comunque che qualcuno qui ti ha mai detto o fatto capire che la fotografia non fa per te, anzi... e a proposito di umiltà (termine da te usato come titolo) ti invito a partecipare più attivamente, perchè da quando sei qui, ti occupi solo dei tuoi scatti, e mai intervieni nelle altre discussioni.

Messaggio modificato da Fel68 il Feb 13 2015, 02:48 PM
alverando
Iscritto
Messaggio: #12
Leggo e rileggo questa discussione ma non ci capisco più di tanto.
Quello che mi pare di aver capito bene, è che la foto è una riproduzione; al di là che si possa fare o no, a me questo non interessa.
Quello che mi fa un po specie è quando si parla della composizione e della postura dei soggetti.
Bene, io trovo questa foto ben composta, in quanto i soggetti principali si trovano ben collocati nel terzo inf. sx, e ne sono i protagonisti della scena in quanto l'occhio cade sempre lì tutto il resto fa da supporto.
Riguardo il titolo, ci può stare; racconta il lavoro umile del lustrascarpe e l'indifferenza del cliente è giusta, in quanto racconta il distacco tra la ricchezza e la povertà.
Leggo poi qualcosa sulle regole, beh non dimentichiamo che la fotografia è arte e come tutte le forme d'arte ci sono delle regole da rispettare, quali i punti aurei nel disegno, pittura e fotografia; come la punteggiatura e lo scorrimento delle strofe nella poesia, invece che nella narrativa ecc.ecc.
Leggo poi che qualcuno ti ha detto di buttare la reflex, io commento parecchie foto, la dove trovo delle foto con dei difetti non mi permetterei mai di essere così maleducato e villano, solo per un motivo, prima di quell'utente ci son passato io e forse ero peggio, pur no sentendomi superiore allo stesso, cerco di dare un mio parere sperando che sia utile, tutto senza voler essere un maestro.
Riguardo i commenti è vero potrebbero influire ma chi si fa condizionare di un commento, credo che lo faccia per accaparrarsi voti, ma soprattutto forse non legge bene la foto,perché un parere contrario ad altri forse lo troverebbe, a me capita spesso di andare controcorrente, ma cerco di farlo con rispetto del fotografo e con l'intento di dargli degli spunti: l'ho fatto anche con te, sulla foto della bambina, ho espresso il mio parere.

Ciao Alve wink.gif
mukkapazza
Messaggio: #13
QUOTE(Fel68 @ Feb 13 2015, 02:46 PM) *
Questo tuo esperimento se vogliamo si ritorce contro te stesso: alla fine i commenti alla foto sono stati tutti onesti (passami il termine): la scena aveva del potenziale, ma la realizzazione è francamente modesta, vuoi per il timing, vuoi per l'esposizione etc etc.
Insomma dovevi postare un capolavoro, poi vedertelo stroncare, e allora, forse, avresti ottenuto ciò che auspicavi dimostrare.

Ti invito a riflettere proprio su questo: come ti è venuto in mente di postare una mezza ciofeca per mettere in dubbio la buona fede di chi critica le foto in questa sezione?
Tu solo perchè quella foto l'hai vista esposta hai pensato fosse tanto valida (sta in un museo!!) da poterla usare "contro" le critiche?
Mi chiedo a questo punto quale sia il tuo metro di giudizio fotografico: il tuo o quello degli altri? (media, critica, moda etc)

Non mi sembra comunque che qualcuno qui ti ha mai detto o fatto capire che la fotografia non fa per te, anzi... e a proposito di umiltà (termine da te usato come titolo) ti invito a partecipare più attivamente, perchè da quando sei qui, ti occupi solo dei tuoi scatti, e mai intervieni nelle altre discussioni.


Io sono tra quelli che hanno commentato prima che fosse svelato il tranello ... quoto Fel perché penso che abbia proprio ragione: io ho valutato con il mio metro di giudizio, sincero (non so se sia io il Renato a cui ti riferisci ... non conosco nessun Renato in questo forum ...), tu ti sei fatto influenzare dal giudizio dei "curatori di un museo", reputando a priori che la foto sia un capolavoro solo perché è esposta in un museo. Ribadisco che, per me, la foto palesa grossolani errori tecnici e per quanto io non sia uno che valuta le fotografie solo sulla base della loro "congruità" tecnica (http://www.nikonclub.it/forum/index.php?showtopic=369375&view=findpost&p=3885225 riprendi in proposito un mio commento proprio su una foto da te precedentemente postata) in questo caso per me gli errori prevalgono sul resto che, di per sé, come ho detto, presenta molti spunti interessanti. Che poi sia esposta in un museo non significa che devo rivedere il mio metro di giudizio, significa solo che c'è qualcuno che la pensa diversamente, niente di più ... Per me le sculture di Jeef Koons o di Damien Hirst sono delle ciofeche immonde, eppure c'è qualcuno che sborsa milioni pur di mettersele in casa ... evviva! E' il bello della diversità dei gusti e delle opinioni.

Tra l'altro ... occhio ... una volta è successo che alcuni responsabili di musei, con delle teste di Modigliani, non abbiano fatto proprio una gran bella figura ...

Ciao

Roberto


maxbunny
Messaggio: #14
QUOTE(nino.roberto @ Feb 13 2015, 10:42 AM) *
... Questa foto non è mia ma è una foto di una foto, mi spiego, questa foto è stata scattata al museo della fotografia di Porto ...


messicano.gif messicano.gif a me lo scherzetto garba molto più della foto. laugh.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #15
QUOTE(nino.roberto @ Feb 13 2015, 10:42 AM) *
Ciao... vorrei risponderti punto su punto ma mi diverte di più scrivere... Questa foto non è mia ma è una foto di una foto, mi spiego, questa foto è stata scattata al museo della fotografia di Porto (portogallo per chi non lo sapesse...) uno scatto di una foto esposta lì... forse un qualcosa di buono l'hanno vista i curatori del museo o no? Questo mio "esperimento" era solo per far capire a tutti come influenziamo le persone con commenti (a volte inutili) e punti di vista nemmeno fossimo Carter-Bresson, Erwitt, Burri o il grande William Klein. Mi spiace se ci sei cascato tu facendo la figura del "pollo" (consentimi... biggrin.gif biggrin.gif) ma come te ci sono tanti "maghi" della foto che tentano di stroncare con giudizi frettolosi e grossolani foto delle persone ed in questo caso di una foto esposta ad un museo. Credo che anche se avessi messo una foto di Bresson o Klein avresti fatto lo stesso commento. Ti riporto una nota che lessi qualche tempo fa di un fotografo professionista.
"Qualche anno fa feci un piccolo esperimento, una roba alla buona.
A un ristretto gruppo di aspiranti fotografi, una quindicina di ragazze e ragazzi sui venti, venticinque anni, mostrai una serie di fotografie "facili": tutte di fotografi che hanno fatto la storia della fotografia, ma dall’orizzonte marcatamente storto.
Volevo verificare un’idea che mi accompagna da sempre: ciascuno di noi si accorge di qualcosa, di qualunque cosa, solo se gli è stato detto che se ne deve accorgere. Solo se sa che se ne deve accorgere, se è stato avvertito, messo in guardia; solo se la sua percezione è stata condizionata.
Dunque mostrai queste fotografie e chiesi ai ragazzi di dirmi cosa vedevano.
Tutti seppero indirizzare la propria analisi, ciascuno nei suoi modi, verso i reali contenuti delle immagini.
Eppure quegli orizzonti così visibilmente obliqui erano sotto i loro occhi, palesi, sfacciati.
Ma nessuno, non sapendo di doverli vedere, li vedeva.
Accennai loro alla faccenda dell’orizzonte.
Da quel preciso momento smisero di vedere le fotografie: vedevano solo gli orizzonti.
Quello che fino a pochi minuti prima era un elemento del quale nemmeno si accorgevano, improvvisamente era diventato il punto nodale di qualsiasi fotografia.
E’ ben questo ciò di cui parlo quando accenno alla nocività delle regole.
Diventano un imprinting del quale il fotografo non riuscirà più a liberarsi, o lo farà con estrema difficoltà.
Appena un fotografo "vergine", non ancora condizionato, posta qualche sua fotografia in un gruppo, immediatamente gli saltano addosso stroncandogli il lavoro. E lo fanno perché dicono che gli orizzonti sono storti, che i volumi sono squilibrati e non rispettano i terzi, che i soggetti sono troppo al centro e altre amenità del genere.
E il povero fotografo, che pure nelle sue fotografie era andato al cuore della scena ripresa, si sentirà un incapace, svilupperà perfino dei sensi di colpa, e da quel giorno non si preoccuperà più di capire cos’ha veramente davanti all’obiettivo della sua fotocamera, ma cercherà soltanto di mettere in bolla la realtà, aspetterà che l’omino laggiù si sposti un po’ per andare ad occupare il terzo laterale dell’inquadratura, continuando a domandarsi cosa diavolo sia quella benedetta sezione aurea di cui sente parlare ogni volta in cui mette il naso in qualche gruppo strafigo.

Tutto questo si chiama tendenza al consenso: al consenso di una maggioranza il cui pensiero si propone come dogma ma che tale non è. Perché le regole non sono Tavole della legge raccolte da Mosè sul Monte Sinai.

Intendiamoci. E’ ovvio che ciascuno di noi, nel nostro vivere civile e quotidiano, un certo numero di regole le rispetta.
Io ad esempio no’n m’hi meto hal l’improvviso ha scrivvvere cozì, a tavola mangio con le posate, non vado contromano in autostrada.
Si tratta però di capire cosa siano realmente le regole nella fotografia.

Discorso complesso.
Di certo c’è solo il fatto che le regole, tutte le regole, altro non sono che convenzioni tra umani.
E dunque attendersi che in una fotografia l’orizzonte sia orizzontale non è altro che un patto implicito tra fotografi o tra guardatori di fotografie.

Ma allora perché, se uno non lo sa, non se ne accorge?...

E soprattutto: perché tutti coloro che riconosciamo essere i più grandi fotografi del ventesimo secolo... di tenere gli orizzonti dritti non si sono mai preoccupati?"

E con questo ti saluto...buona luce

allora ninetto!!....forse mi ci vorranno più post per rispondere , tanto hai messo sul fuoco! ma proprio tanto.....inizio dalla rilevanza più semplice e cioè dalla evidente supponenza di poter certificare l'atteggiamento altrui....mi chiedo come abbia funzionato il tuo potenziale intellettuale per considerare l'aperto scambio di pareri, opinioni, punti di vista e tutte le altre forme di partecipazione alle discussioni fotografiche...come "stroncature"....nino, ninetto caro, è il forum,questo come tanti altri e in un forum si fa questo, ci si confronta, a volte animatamente, convintamente, per quello che mi riguarda poi , cerco sempre di essere ampio nel cercare di far capire il mio punto di vista, cerco sempre di argomentare, di dare una motivazione a eventuale criticità da me ritenuta tale e sempre( anche a noia) ricordando che è solo il mio pensiero ,solo la mia opinione,poi posso anche non essere nel giusto ma difficilmente il mio è un atteggiamento "imperativo", ma sempre pronto ad ampliare il confronto,( certo poi arriva il gong, specialmente se parlo di "pane" e mi si risponde "fichi d'india) insomma parlare di "stroncare gli altri" , credimi è davvero eccessivo,inopportuno,puerile?!....i 5 o 6 o 8 che si possono considerare presenze costanti, me compreso, sappiamo benissimo quanto poco ci vuole per essere tacciati di presunzione didattica, ora c'è la rete, in due secondi escono milioni di ftotografie da farmi arrossire di invidia, parlo per me ovviamente!!...c'è poco da sentirsi "maghi" caro ninetto ma se a te fa sangue considerarla in questo modo fai pure, ho altri "amici" a cui render conto della mia franchezza e modo di essere e di esprimermi.......questa foto l'hai vista esposta, si intitola come "sopra"??, era tra le 300 foto più belle della fotografia del 900? era una di una seria a tema " I lavori umili"? sono certo di una cosa, non so se riguarda il museo di Porto ( a proposito grazie per l'indicazione geografica, noi stroncatori soffriamo spesso di un ignoranza!!!!!!!) ma al curatore può far gola avere il Nome appeso alla parete a prescindere dall'onorabiulità dell'opera.......adesso te la do io 'na strocata ninetto caro, tutta la prima parte della intervista , quella relativamente ai condizionamenti è pane per i miei denti da anni, più di una volta, anche pochi giorni fa, su questa piattaforma , ho espresso pensieri riguardo all'importanza, nel guardare, di cercare in una immagine fotografica la capacità di esprimere un essenzialità( chiaramente scrivo da osservatore e praticante autore!), più di una volta ho invitato a considerare non prioritario il regime geometrico di una circostanza ritratta ma a porsi invece svincolandosi dell' "ABC" per essere meglio assorbiti dalla sostanza, dal fulcro di interesse vero dell'autore dello scatto...........ora devo proprio andare, dimmi tu se è il caso che continui, ho ancora un pochino di nervetti da sbollire,perchè?....perchè non sono proprio io il tipo di persona, la mia sincerità, la mia trasparenza e i miei anni di profonde riflessioni (lasciamo perdere le capacità!!) ma la dedizione intellettuale con cui ho affrontato la passione fotografica a dover esser oggetto di simili esperimenti c...o!!!!!....dimmi se devo ritornare sull'argomento,ho ancora molto da dire, ho solo bisogno di tempo........qualche c...o di fototessera dovrò pur farla santo cielo
riccardoal
Messaggio: #16
QUOTE(nino.roberto @ Feb 13 2015, 10:42 AM) *
Discorso complesso.
Di certo c’è solo il fatto che le regole, tutte le regole, altro non sono che convenzioni tra umani.
E dunque attendersi che in una fotografia l’orizzonte sia orizzontale non è altro che un patto implicito tra fotografi o tra guardatori di fotografie.

Ma allora perché, se uno non lo sa, non se ne accorge?...

E soprattutto: perché tutti coloro che riconosciamo essere i più grandi fotografi del ventesimo secolo... di tenere gli orizzonti dritti non si sono mai preoccupati?"[/i]
E con questo ti saluto...buona luce



Nino...quando sei al mare e guardi l orizzonte come lo vedi? come hai stabilito in un patto implicito tra fotografi? o lo vedi dritto? solo nel reportage di guerra ed in momenti cruenti non si fa caso all orizzonte......fammi un esempio di scatto di grande fotografo paesaggista con orizzonte storto......l argomento che trattiamo e' interessante da approfondire ma ,per favore, portiamo argomenti utili alla discussione......
Utente cancellato
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Messaggio: #17
ok,,,dopo qualche ora posso riconoscescere di aver preso la cosa forse troppo sul serio, forse Nino ha solo voluto dar vita a un idea ( comunque non nuova) bizzarra, uno scherzetto!!!!...mi scuso nel caso si riscontrassero criteri che hanno infastidito.....con meno fervore ci tengo a ritornare comunque per esprimere quanto futili, inopportuni senonchè sleali sono questo tipo di esibizioni
vivacangaceiro
Iscritto
Messaggio: #18
QUOTE(mukkapazza @ Feb 13 2015, 03:52 PM) *
Io sono tra quelli che hanno commentato prima che fosse svelato il tranello ... quoto Fel perché penso che abbia proprio ragione: io ho valutato con il mio metro di giudizio, sincero (non so se sia io il Renato a cui ti riferisci ... non conosco nessun Renato in questo forum ...), tu ti sei fatto influenzare dal giudizio dei "curatori di un museo", reputando a priori che la foto sia un capolavoro solo perché è esposta in un museo. Ribadisco che, per me, la foto palesa grossolani errori tecnici e per quanto io non sia uno che valuta le fotografie solo sulla base della loro "congruità" tecnica (http://www.nikonclub.it/forum/index.php?showtopic=369375&view=findpost&p=3885225 riprendi in proposito un mio commento proprio su una foto da te precedentemente postata) in questo caso per me gli errori prevalgono sul resto che, di per sé, come ho detto, presenta molti spunti interessanti. Che poi sia esposta in un museo non significa che devo rivedere il mio metro di giudizio, significa solo che c'è qualcuno che la pensa diversamente, niente di più ... Per me le sculture di Jeef Koons o di Damien Hirst sono delle ciofeche immonde, eppure c'è qualcuno che sborsa milioni pur di mettersele in casa ... evviva! E' il bello della diversità dei gusti e delle opinioni.

Tra l'altro ... occhio ... una volta è successo che alcuni responsabili di musei, con delle teste di Modigliani, non abbiano fatto proprio una gran bella figura ...

Ciao

Roberto

No robè non era per te ho sbagliato a scrivere il nome renato (paolo) era l'altra persona... pardon per l'equivoco...
vivacangaceiro
Iscritto
Messaggio: #19
QUOTE(riccardoal @ Feb 13 2015, 06:31 PM) *
Nino...quando sei al mare e guardi l orizzonte come lo vedi? come hai stabilito in un patto implicito tra fotografi? o lo vedi dritto? solo nel reportage di guerra ed in momenti cruenti non si fa caso all orizzonte......fammi un esempio di scatto di grande fotografo paesaggista con orizzonte storto......l argomento che trattiamo e' interessante da approfondire ma ,per favore, portiamo argomenti utili alla discussione......

Come ho scritto ho riportato un'analisi di un fotografo che io condivido non è scritto da me il pezzo virgolettato...
l'esempio che fece il fotografo era sulla foto di Elliott Erwitt - Dun Laoghaire, Irlanda 1962
vedi credo che riesci a trovarla su internet.
vivacangaceiro
Iscritto
Messaggio: #20
QUOTE(DAP @ Feb 13 2015, 07:58 PM) *
ok,,,dopo qualche ora posso riconoscescere di aver preso la cosa forse troppo sul serio, forse Nino ha solo voluto dar vita a un idea ( comunque non nuova) bizzarra, uno scherzetto!!!!...mi scuso nel caso si riscontrassero criteri che hanno infastidito.....con meno fervore ci tengo a ritornare comunque per esprimere quanto futili, inopportuni senonchè sleali sono questo tipo di esibizioni

eh si che l'hai presa troppo sul serio...in un mio messaggio precedente dove erroneamente ti ho chiamato renato (scusami Paolo non so dove sia uscito sto renato biggrin.gif ) mi sono scusato per averlo fatto (lo scherzo...) che ovviamente con pollo non volevo assolutamente essere offensivo. Ti faccio pure i complimenti per le foto e tu mi chiami ninetto?? biggrin.gif biggrin.gif
Spero che sono riuscito a spiegarmi bene (nel messaggio precedente che riesci a recuperare un po più su) altrimenti in privato se mi lasci il tuo numero posso anche chiamarti e ci chiariamo meglio.
ti saluto e scusa ancora
Utente cancellato
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Messaggio: #21
QUOTE(nino.roberto @ Feb 13 2015, 02:06 PM) *
il "pollo" era ovviamente molto ironico e scherzoso non era assolutamente offensivo non mi sarei mai permesso... biggrin.gif
la verità è che ho trovato questa foto fatta nel mio recente viaggio (agosto 2014) in portogallo, anche a me quando la vidi non mi era sembrata il massimo ma lo stesso in lontananza le scattai una foto così tanto per ricordo. Ed essere onesti non ho letto la spiegazione in portoghese che c'era (sbagliando...) e probabilmente avrei capito il motivo dello scatto forse perchè è un personaggio pittoresco del luogo (il lustrascarpe...) visto che anche io l'ho incontrato ma è solo una mia ipotesi. Ma proprio perchè la foto non era nei "canoni" imposti ho pensato di modificarla un pochino, darle un titolo che poteva trarre in inganno e vedere se veniva "stroncata" o meno sul forum. Un esperimento (e mi scuso per averlo fatto) il mio, diciamo, un po scherzoso ma che faccia un pochino riflettere. Renato (se non sbaglio...) io ho dato un occhio alle tue bellissime fotografie (sul serio belle) ma quelle che non sono di mio gusto (poche in realtà) non le vengo a commentare "stroncandole" ma nel caso in cui potrei "consigliarti" un aggiustamento dal mio punto di vista (di sicuro meno esperto del tuo aggiungo...) e farti riflettere sullo stesso. Per questo è arrivato l'esperimento perchè alcuni commenti, come il tuo, dicono "getta la reflex che non capisci nulla di foto..." e detta a me che sono l'ultimo arrivato ci sta pure ma quando sotto al mio nome esce una foto di un museo allora dovremmo, forse, togliere alcuni pregiudizi che dopo l'avvento del digitale sono sorti. Anche per questo ho messo il commento di quel fotografo, io non oso immaginare se mettessi una delle foto di Klein storta con le figure non a fuoco come sarei stroncato e non fa nulla se poi la stessa foto fatta negli anni 50 ha vinto tantissimi premi e concorsi. La mia non è una critica a te, ovviamente, ma al mondo fotografico in toto... se tu (come primo a commentare...) avessi scritto "stupendo scatto bravissimo" a ruota ci sarebbero stati commenti positivi e pochissime voci fuori dal coro ed io su questo vorrei far riflettere. Per il resto credo che ogni "confronto" costruttivo faccia solo del bene alle persone che vogliono ascoltare e capirsi. Siamo troppo distanti per un'uscita fotografica insieme ma vedo che sei in ottima compagnia di Riccardo... colgo l'occasione per salutarti, sperando di essermi spiegato bene il motivo della burla e mi scuso ancora per la stessa biggrin.gif
un caro saluto

nino, ho letto dove dici dello scambio di persona , ok.....sono tornato sul post dove mi hai chiamato renato e l'ho riletto per intero........fammi insistere nell'affermare che certe tue conclusioni sono davvero traballanti.....in sei o sette anni di partecipazione al forum , forse è capitato due volte che una mia esternazione fosse stata interpretata ripeto interpretata come "getta la foto che non capisci nullla di fotografia"....o nino!!!!ma che scherziamo!!!!!??ripeto ancora, forse qualcuno può aver interpretato questo ma certamente dopo tanti post la cui sostanza dagli e ridagli era andata a scemare per incomprensioni ma mai assolutamente mi sono preso la briga arbitraria di esprimermi verso l'altro con simile atteggiamento discriminante in prima battuta.......poi un altra cosa assai poco gradita è leggere di pregiudizi e poi questi amplificati dall'avvento del digitale, nino , non è con me che devi esternare queste convinzioni, se io fossi la persona che tu credi, questo mi fai pensare leggendo, col cavolo che avrei potuto essere la persona delle foto che hai visto e apprezzato, riguardale con calma, dimmi se ci vedi la persona che ha pregiudizi, che stronca, che dice algi altri di buttare la reflex....suvvia.............concludo,nessuno mai è venuto a ruota dietro i miei commenti, tutti gli altri riconoscono la nostra ,la propria autonomia di pareri, non mi ci sento proprio un catalizzatore di pensieri credo invece in una sottile simpatica sopportazione per la mia logorrea in fatto di vlermi sempre spiegare a fondo.........ma quando si è parlato di un uscita insieme?!non ricordo, anche perchè sono un pò orsetto a riguardo, difficilmente scatto in gruppo...sono stanco, ciao
vivacangaceiro
Iscritto
Messaggio: #22
QUOTE(DAP @ Feb 13 2015, 09:20 PM) *
nino, ho letto dove dici dello scambio di persona , ok.....sono tornato sul post dove mi hai chiamato renato e l'ho riletto per intero........fammi insistere nell'affermare che certe tue conclusioni sono davvero traballanti.....in sei o sette anni di partecipazione al forum , forse è capitato due volte che una mia esternazione fosse stata interpretata ripeto interpretata come "getta la foto che non capisci nullla di fotografia"....o nino!!!!ma che scherziamo!!!!!??ripeto ancora, forse qualcuno può aver interpretato questo ma certamente dopo tanti post la cui sostanza dagli e ridagli era andata a scemare per incomprensioni ma mai assolutamente mi sono preso la briga arbitraria di esprimermi verso l'altro con simile atteggiamento discriminante in prima battuta.......poi un altra cosa assai poco gradita è leggere di pregiudizi e poi questi amplificati dall'avvento del digitale, nino , non è con me che devi esternare queste convinzioni, se io fossi la persona che tu credi, questo mi fai pensare leggendo, col cavolo che avrei potuto essere la persona delle foto che hai visto e apprezzato, riguardale con calma, dimmi se ci vedi la persona che ha pregiudizi, che stronca, che dice algi altri di buttare la reflex....suvvia.............concludo,nessuno mai è venuto a ruota dietro i miei commenti, tutti gli altri riconoscono la nostra ,la propria autonomia di pareri, non mi ci sento proprio un catalizzatore di pensieri credo invece in una sottile simpatica sopportazione per la mia logorrea in fatto di vlermi sempre spiegare a fondo.........ma quando si è parlato di un uscita insieme?!non ricordo, anche perchè sono un pò orsetto a riguardo, difficilmente scatto in gruppo...sono stanco, ciao

tutt appost... buona vita!!
Utente cancellato
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Messaggio: #23
però prima di metter fine a questa storia mi preme fare il punto sulla cosa più importante per me, me lo si deve!!mi è stato detto che "ci sono cascato"!!!!allora......è pacifico che il rapporto tra partecipanti del forum si basa su una prerogativa di semplice struttura, chi propone la foto e chi la guarda e chi guarda la foto lo fa ponendosi nella condizione più innocente,limpida, fuori da ogni supposizione ambigua, perchè dovrebbe??!...c'è chi propone "cercando" conferme del momento che sta vivendo come sviluppo del pensiero fotografico, chi con franca intenzione di capirci qualcosa in più perchè da poco praticante, chi perchè crede di aver trovato un luogo dove poter far vedere le sue foto che altrimenti a nessuno potrebbero interesare, ognuno con le sue ragioni con le proprie fotografie, ognuno guarda le foto dell'altro lontanamente curanti di ambigui risvolti.......personalmente,posso dire senza timore di poter riconoscere, non alla prima ma alla seconda e terza foto(ma spesso anche con la prima foto quando poi leggo relativi commenti dell'autore) credo di poter basare il mio pensiero avendo ben in mente il profilo di un "giovane" appassionato, da poco tempo praticante o anche da molto tempo ma che alla fotografia non ha dedicato tutto quel tempo pratico e riflessivo da permettergli un evoluzione del concetto, e questo succede per 1000 motivi dentro ogni casa, in ogni famiglia,....poi è normale che riconosco anche delle doti e li solitamente "non la faccio lunga", mi accodo ai complimenti.......veniamo alla intervista del fotografo, si parla di condizionamenti, di conformismo ecc ecc, questo concetto nino, vale a livello individuale, cioè vale in un discorso fatto a chi è posto nella condizione di ascoltare e ricevere per proprio vantaggio, tipo faccio una lezione, tengo una conferenza e davanti ho una platea dove individui svilupperanno per il futuro quanto dico, oppure scrivo un libro e il lettore estrapola e sviluppa.........qua è differente, per me è differente, anche se poi nel tempo accadono situazioni in cui sento di esprimere incisivamente proprio ciò che riporta il tuo articolo a proposito del modo di guardare una foto, da poco a me è capitato con uno spigolo e poi con un bastoncino visibile solo in parte, e prendo la soddisfazione di aver difeso( aver ragione è un altra cosa forse non ne avevo ) ma ho difeso il mio pensiero più vecchio del tuo articolo, con le mie parole, sforzandomi di trovarle, arrampicandomi su cooncetti difficilmente scrivibili..... cercavo di esprimere quello che diceva il tuo professore di fotografia, ma con la differenza che qua è la mia esperienza a farmi esprimere, di due anni? sette? quindici?? la mia esperienza!!!!!....e con la mia esperienza quando commento non desidero certo, non ambisco a indicare come diventare un maestro, non faccio lo sbaglio intellettuale di quello che ha capito la differenza tra la foto del Maestro e la foto del Pivello... le mie indicazioni le ritengo utili per "stare in carreggiata", per aiutare a stare al centro, per aiutare a correre minor rischi, per far capire che c'è una diffrenza tra quando vai a 50 orari e quando vai a 140 orari, cambia il tuo modo di guidare ma cambia anche la percezione dell'esterno.....i mei commenti vogliono semplicemente mettere nella condizione di aver nel bagaglio tutti i parametri possibili per affrontare al meglio la strada una volta che si è consapevoli dei rudimentali, delle nozioni base, delle possibilità dello sviluppo del pensiero, della necessità di mettersi sempre in dubbio......è per questo, molto probabilmente, che ti viene da pensare ad uno svilente allineamento di nozioni con le quali livellare le capacità dei participanti.......io sono paradossalmente così umile da pensare in maniera conformista con l'amico appassionato, perchè lui non rimarrà a guardare le foto e basta , perchè lui sarà quello che le foto le farà e io ora faccio in modo di fargli considerare le criticità basilari, cerco di fare in modo che si consapevolizzi e prenda coscienza delle nozioni base, delle regole base, del modo base di costruire una buona foto......una volta espressi su questo campo, una volta discusso scoprendo certo, a volte anche nell'altro un pensiero evoluto , poi alla foto perfetta ci arriverà da solo, a correre a 160 ci penserà da solo, a fare le partenze sgommate ci penserà da solo, a creare la foto col suo stile, attinente ad un pensiero fotografico suo ci penserà da solo, col tempo che serve..........la foto che hai proposto, di un famoso fotografo, è futile proporla per questo tipo di scherzo, è fallace se non ci dai più ampie notizie a riguardo, in che periodo del percorso attivo fotografico dell'autore è stata scattata ?? fa parte di un archivio ? la mostra era una retrospettiva dell'autore? ad ogni domanda ci sono risposte per smontare lo scherzo credimi!!!.............concludo!!! la risposta più elementare. più giusta a quanto manifestato in questo dinamico post l'hai data tu Nino, ninetto caro!!!!.......scegliendo quella determinata fotografia, tu hai avuto in mano la risposta che non hai voluto accettare e hai cercato di farlo fare agli altri.....perchè hai scelto quella foto?...........FINE
_FeliX_
Messaggio: #24
QUOTE(DAP @ Feb 14 2015, 09:13 AM) *
!.......scegliendo quella determinata fotografia, tu hai avuto in mano la risposta che non hai voluto accettare e hai cercato di farlo fare agli altri.....perchè hai scelto quella foto?...........FINE



E' quello che ho chiesto anche io senza avere risposta... come si suol dire "darsi la zappa sui piedi": mostri una foto modesta per mettere in discussione le critiche e diciamolo, per mostrare che qui aleggia un certo pregiudizio e incompetenza.

E' successo invece il contrario, mi spiace dirlo e spero che Nino non si offenda ma rifletta: pregiudizio e incompetenza è stata la sua: la foto (in se, in questo contesto) è mediocre e tale è stata valutata. Se per lui era un capolavoro per sbugiardare qualcuno ha sbagliato in pieno.

Brutta pagina di forum, spero si possa andare avanti di nuovo senza problemi.
vivacangaceiro
Iscritto
Messaggio: #25
QUOTE(DAP @ Feb 14 2015, 09:13 AM) *
però prima di metter fine a questa storia mi preme fare il punto sulla cosa più importante per me, me lo si deve!!mi è stato detto che "ci sono cascato"!!!!allora......è pacifico che il rapporto tra partecipanti del forum si basa su una prerogativa di semplice struttura, chi propone la foto e chi la guarda e chi guarda la foto lo fa ponendosi nella condizione più innocente,limpida, fuori da ogni supposizione ambigua, perchè dovrebbe??!...c'è chi propone "cercando" conferme del momento che sta vivendo come sviluppo del pensiero fotografico, chi con franca intenzione di capirci qualcosa in più perchè da poco praticante, chi perchè crede di aver trovato un luogo dove poter far vedere le sue foto che altrimenti a nessuno potrebbero interesare, ognuno con le sue ragioni con le proprie fotografie, ognuno guarda le foto dell'altro lontanamente curanti di ambigui risvolti.......personalmente,posso dire senza timore di poter riconoscere, non alla prima ma alla seconda e terza foto(ma spesso anche con la prima foto quando poi leggo relativi commenti dell'autore) credo di poter basare il mio pensiero avendo ben in mente il profilo di un "giovane" appassionato, da poco tempo praticante o anche da molto tempo ma che alla fotografia non ha dedicato tutto quel tempo pratico e riflessivo da permettergli un evoluzione del concetto, e questo succede per 1000 motivi dentro ogni casa, in ogni famiglia,....poi è normale che riconosco anche delle doti e li solitamente "non la faccio lunga", mi accodo ai complimenti.......veniamo alla intervista del fotografo, si parla di condizionamenti, di conformismo ecc ecc, questo concetto nino, vale a livello individuale, cioè vale in un discorso fatto a chi è posto nella condizione di ascoltare e ricevere per proprio vantaggio, tipo faccio una lezione, tengo una conferenza e davanti ho una platea dove individui svilupperanno per il futuro quanto dico, oppure scrivo un libro e il lettore estrapola e sviluppa.........qua è differente, per me è differente, anche se poi nel tempo accadono situazioni in cui sento di esprimere incisivamente proprio ciò che riporta il tuo articolo a proposito del modo di guardare una foto, da poco a me è capitato con uno spigolo e poi con un bastoncino visibile solo in parte, e prendo la soddisfazione di aver difeso( aver ragione è un altra cosa forse non ne avevo ) ma ho difeso il mio pensiero più vecchio del tuo articolo, con le mie parole, sforzandomi di trovarle, arrampicandomi su cooncetti difficilmente scrivibili..... cercavo di esprimere quello che diceva il tuo professore di fotografia, ma con la differenza che qua è la mia esperienza a farmi esprimere, di due anni? sette? quindici?? la mia esperienza!!!!!....e con la mia esperienza quando commento non desidero certo, non ambisco a indicare come diventare un maestro, non faccio lo sbaglio intellettuale di quello che ha capito la differenza tra la foto del Maestro e la foto del Pivello... le mie indicazioni le ritengo utili per "stare in carreggiata", per aiutare a stare al centro, per aiutare a correre minor rischi, per far capire che c'è una diffrenza tra quando vai a 50 orari e quando vai a 140 orari, cambia il tuo modo di guidare ma cambia anche la percezione dell'esterno.....i mei commenti vogliono semplicemente mettere nella condizione di aver nel bagaglio tutti i parametri possibili per affrontare al meglio la strada una volta che si è consapevoli dei rudimentali, delle nozioni base, delle possibilità dello sviluppo del pensiero, della necessità di mettersi sempre in dubbio......è per questo, molto probabilmente, che ti viene da pensare ad uno svilente allineamento di nozioni con le quali livellare le capacità dei participanti.......io sono paradossalmente così umile da pensare in maniera conformista con l'amico appassionato, perchè lui non rimarrà a guardare le foto e basta , perchè lui sarà quello che le foto le farà e io ora faccio in modo di fargli considerare le criticità basilari, cerco di fare in modo che si consapevolizzi e prenda coscienza delle nozioni base, delle regole base, del modo base di costruire una buona foto......una volta espressi su questo campo, una volta discusso scoprendo certo, a volte anche nell'altro un pensiero evoluto , poi alla foto perfetta ci arriverà da solo, a correre a 160 ci penserà da solo, a fare le partenze sgommate ci penserà da solo, a creare la foto col suo stile, attinente ad un pensiero fotografico suo ci penserà da solo, col tempo che serve..........la foto che hai proposto, di un famoso fotografo, è futile proporla per questo tipo di scherzo, è fallace se non ci dai più ampie notizie a riguardo, in che periodo del percorso attivo fotografico dell'autore è stata scattata ?? fa parte di un archivio ? la mostra era una retrospettiva dell'autore? ad ogni domanda ci sono risposte per smontare lo scherzo credimi!!!.............concludo!!! la risposta più elementare. più giusta a quanto manifestato in questo dinamico post l'hai data tu Nino, ninetto caro!!!!.......scegliendo quella determinata fotografia, tu hai avuto in mano la risposta che non hai voluto accettare e hai cercato di farlo fare agli altri.....perchè hai scelto quella foto?...........FINE

Come di sicuro hai letto l'ho scritto qualche risposta fa... cioè che anche per me non era diciamo "perfetta" ma con molte lacune (inquadratura, soggetti che non trasmettono un messaggio ect ect) anche se era esposta in un museo ed era una foto singola non parte di un archivio. Ho solo (SBAGLIANDO e l'ho già detto mille volte...) tentato di capire alcuni meccanismi che scattano quando osserviamo una foto PUNTO. Guardati qualche mia foto e leggi i commenti sotto io so che non sono perfette (anzi...) ma con molta criticità le rivedo ogni volta e rileggo soprattutto i commenti capendo i punti di vista, ma in alcuni casi (i commenti...) li trovo fuori luogo (non è il tuo caso perchè solo alla foto del gatto di dubrovnik hai lasciato un commento) ed allora è scattata l'idea di fare una prova con una foto non perfetta (quindi vista la mia "qualità" avrei potuto scattarla io...) e capire alcuni meccanismi. Ora mi è chiaro che alcune persone (non parlo di te) anche se mettessi (come ho scritto in precedenza) una foto di klein storta e fuori fuoco (vincitrice di diversi concorsi) stroncherebbero la stessa solo perchè sotto al nome di una persona in questo caso io e se invece la stessa la posteresti tu (per esempio....) ti farebbero i complimenti. Paolino per l'ennesima volta ti dico che mi dispiace, spero che non devo ripeterlo all'infinito, non volevo assolutamente offendere ma capire alcuni passaggi, per me essere commentato da te è solo un piacere vista l'alta qualità che tu posti ed i consigli (come per il "gatto") che potresti darmi. Per questo non avrei voluto questo battibecco ed ancora una volta ti chiedo scusa. Ciao
 
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