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Sviluppo In Relazione Al Condensatore
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zehner21
Iscritto
Messaggio: #1
Salve a tutti,
mi sono appena iscritto ma vi leggo da molto tempo, con piacere.
Oggi vi vorrei chiedere una cosa relativa all'indice di contrasto della pellicola e a come sfruttarlo per stampare con l'ingranditore.

Nel libro "Il negativo" di Ansel Adams, viene detto che la zona V del negativo debba avere un contrasto tra 0.65 e 0.75 per gli ingranditori a luce diffusa e, invece, il contrasto debba essere compreso tra 0.60 e 0.70 per gli ingranditori a luce condensata.

Si da il caso che io abbia un ingranditore a luce condensata, un modesto DURST B30.

Le tabelle di sviluppo proposte dalle case produttrici dei vari rivelatori dovrebbero, penso tutte, fare riferimento ad un indice di contrasto fisso che viene solitamente posto a 0.65

Fin qui tutto bene, in teoria dovrei scattare *normalmente* e sviluppare sempre *normalmente*; ma iniziano i problemi.
Navigando su Internet, mi sono imbattuto in numerose discussioni dove veniva detto che gli ingranditori a luce condensata richiedano un contrasto piuttosto basso, tra 0.40 e 0.50, perché a differenza di quelli a luce diffusa restituiscono delle immagini molto contrastate.

Quindi potrete capire la mia confusione...
C'è una effettiva differenza tra i due tipi di ingranditore? Se si, mi aiutereste a capire come devo arrangiarmi in fase di ripresa e di sviluppo?
Grazie e spero di essere stato chiaro.
Allego una tabella di sviluppo relativa al Rodinal:
http://unblinkingeye.com/Articles/Develope...nal/Rodinal.pdf
dove c'è scritto che per avere negativi meno contrastati, devo usare ISO più bassi..
E se non volessi usare il Rodinal, ma il Microphen o l'HC110 o l'XTOL? Come mi potrei arrangiare con i tempi e gli iso? grazie!
buzz
Staff
Messaggio: #2
Il problema del contrasto riguarda la carta su cui vai a stampare.
non puoi basare lo sviluppo del negativo per quello. Lo falseresti.
Però tu parli di cifre....
hai un misuratore di contrasto? sai riconoscere la zona V?
quando si fa ola teoria è facile inserire valori, ma se poi non li puoi misurare?
io ho stampato per 30 anni senza fare mai misure, così come cucino senza pesare gli ingredienti.
la prima la sbagli, la seconda pure, ma la terza la centri. Poi ho sempre usato l buon metodo del provino a striscia, e i sono basato su quello.
Lascio i numeri a chi ha i bilancini da orafo.
ZoSo74
Nikonista
Messaggio: #3
Il sistema zonale, applicato a dovere, vuole essere un metodo scientifico per ottenere il massimo da ogni singolo negativo.
All'atto pratico, credo siano veramente pochi i fotografi al mondo che lo applicano nella sua interezza.

Ad ogni modo, ciò che dice A.A. è ovviamente giusto... ciò che hai ignorato è che però il contrasto dichiarato dai costruttori è spesso sbagliato e lo stesso A.A. consiglia di calcolarlo da se per ogni pellicola/rivelatore... figuriamoci! blink.gif

Insomma... concludendo... il mio consiglio è di non prendere alla lettera il S.Z., perchè è veramente complesso applicarlo nel dettaglio. A te dovrebbe bastar sapere che con la luce condensata avrai immagini più contrastate che con la diffusa, il che si risolve solitamente abbassando di 1 o 2 il filtro di contrasto.

Anch'io ho un ingranditore a luce condensata e non mi sono mai posto il problema in fase di sviluppo... poi dipende dal tuo approccio al lavoro. Io non sono così scientifico. smile.gif

Comunque, se proprio vuoi partire da negativi più morbidi, devi sovraesporli e sottosvilupparli.
Ossia, ad esempio, una Trix 400 la esponi a 200 ISO e diminuisci di conseguenza il tempo di sviluppo.

Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #4
QUOTE(ZoSo74 @ Feb 23 2014, 12:08 AM) *
...
Il sistema zonale, applicato a dovere, vuole essere un metodo scientifico per ottenere il massimo da ogni singolo negativo.
...

Pollice.gif
Proprio così ... ogni singolo negativo!
Il SZ di Adams nasce attorno ai negativi grande formato, che vengono sviluppati singolarmente; questo da la possibilità di intervenire in modo coerente rispetto ai criteri del sistema stesso, cosa che con il 35 mm. (da un minimo di 12 ad un massimo di 36 fotogrammi, da sviluppare tutti insieme) non è ovviamente possibile.
Conoscere e comprendere il Sistema Zonale aiuta a prefigurare i risultati, ma una sua applicazione rigorosa nel piccolo formato a mio avviso non è possibile.
Buona domenica e Buona Nikon a tutti!
Vincenzo
zehner21
Iscritto
Messaggio: #5
QUOTE(buzz @ Feb 22 2014, 12:18 PM) *
Il problema del contrasto riguarda la carta su cui vai a stampare.
non puoi basare lo sviluppo del negativo per quello. Lo falseresti.
Però tu parli di cifre....
hai un misuratore di contrasto? sai riconoscere la zona V?
quando si fa ola teoria è facile inserire valori, ma se poi non li puoi misurare?
io ho stampato per 30 anni senza fare mai misure, così come cucino senza pesare gli ingredienti.
la prima la sbagli, la seconda pure, ma la terza la centri. Poi ho sempre usato l buon metodo del provino a striscia, e i sono basato su quello.
Lascio i numeri a chi ha i bilancini da orafo.



In realtà mi è successo di iniziare a cercare materiale da studiare e sono stato travolto da mille miliardi di opinioni, conflitti e concetti strapazzati che mi stanno mandando in confusione. Anche io ho iniziato a scattare tranquillamente, a sviluppare e poi a destreggiarmi in stampa (beh più o meno, diciamo che ne devo fare di strada!).
Farei anche i test dell'accoppiata pellicola/rivelatore però diverrebbe rapidamente antieconomico per me (studentaccio universitario) e quindi cerco di capire se e come mi convenga standardizzare la mia catena di lavoro nel modo meno gravoso possibile; da qui la domanda :-)

Grazie a tutti!
buzz
Staff
Messaggio: #6
Non impazzire prima del tempo.
Molto lapalissianamente il sistema è sempre uno: sviluppare bene e stampare bene!
Ovvero rispettare i valori che ti vengono consigliati dal fabbricante.
Tutto il resto sono artifizi che servono a salvare un lavoro fatto male, o a ottenere elaborazioni speciali.
fai un passo alla volta.
zehner21
Iscritto
Messaggio: #7
QUOTE(buzz @ Mar 9 2014, 12:37 PM) *
Non impazzire prima del tempo.
Molto lapalissianamente il sistema è sempre uno: sviluppare bene e stampare bene!
Ovvero rispettare i valori che ti vengono consigliati dal fabbricante.
Tutto il resto sono artifizi che servono a salvare un lavoro fatto male, o a ottenere elaborazioni speciali.
fai un passo alla volta.




Farò così, allora!
Ti ringrazio!
 
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