Come posso scattare il cielo con nuvole super luminose mantenendo esposizione giusta sul terreno???
è un po' il problema della coperta corta, quando ci sono grandi differenze di luminosità non è possibile salvare le zone più chiare e contemporaneamente mantenere il dettaglio in quelle scure senza che risultino nere.
nel caso di questa foto, secondo me, potevi chiudere un po' senza compromettere più di tanto le zone scure a vantaggio però delle chiare.
in post avresti poi potuto recuperare le ombre.
in alternativa c'è la tecnica HDR, 3 o più scatti con diverse esposizioni da unire poi in post.
nel caso di questa foto, secondo me, potevi chiudere un po' senza compromettere più di tanto le zone scure a vantaggio però delle chiare.
in post avresti poi potuto recuperare le ombre.
in alternativa c'è la tecnica HDR, 3 o più scatti con diverse esposizioni da unire poi in post.
1) fai diverse pose cambiando esposizione in base alle differenti zone e poi fondi il tutto in postoproduzione;
2) usi un filtro graduato neutro per abbassare la luminosità del cielo;
3) esponi per le luci eppoi in postproduzione tiri su le ombre;
4) esponi per le luci e usi il D-lighting attivo.
Saluti
Roberto
2) usi un filtro graduato neutro per abbassare la luminosità del cielo;
3) esponi per le luci eppoi in postproduzione tiri su le ombre;
4) esponi per le luci e usi il D-lighting attivo.
Saluti
Roberto
meno complicato il punto 2 di fedebobo
è un po' il problema della coperta corta, quando ci sono grandi differenze di luminosità non è possibile salvare le zone più chiare e contemporaneamente mantenere il dettaglio in quelle scure senza che risultino nere.
nel caso di questa foto, secondo me, potevi chiudere un po' senza compromettere più di tanto le zone scure a vantaggio però delle chiare.
in post avresti poi potuto recuperare le ombre.
in alternativa c'è la tecnica HDR, 3 o più scatti con diverse esposizioni da unire poi in post.
nel caso di questa foto, secondo me, potevi chiudere un po' senza compromettere più di tanto le zone scure a vantaggio però delle chiare.
in post avresti poi potuto recuperare le ombre.
in alternativa c'è la tecnica HDR, 3 o più scatti con diverse esposizioni da unire poi in post.
Pensa che alle Seychelles la luce era talmente forte da avere, fra le nuvole e vegetazione, oltre 5-6 stop di luminosità in condizione di luce non critica (ore mattutine, ore pomeridiane). In pieno giorno ancor più differenza.
L'occhio si adatta alla grande e fatichi a credere a quel che ti dice l'esposimetro (che è giusto )
vai di BKT, magari recuperi in post le ombre chiuse. Scatta in NEF, e se puoi in NEF 14 bit. In questi casi può far differenza con un NEF 12bit
1) fai diverse pose cambiando esposizione in base alle differenti zone e poi fondi il tutto in postoproduzione;
2) usi un filtro graduato neutro per abbassare la luminosità del cielo;
3) esponi per le luci eppoi in postproduzione tiri su le ombre;
4) esponi per le luci e usi il D-lighting attivo.
Saluti
Roberto
2) usi un filtro graduato neutro per abbassare la luminosità del cielo;
3) esponi per le luci eppoi in postproduzione tiri su le ombre;
4) esponi per le luci e usi il D-lighting attivo.
Saluti
Roberto
1) fai diverse pose cambiando esposizione in base alle differenti zone e poi fondi il tutto in postoproduzione;
2) usi un filtro graduato neutro per abbassare la luminosità del cielo;
3) esponi per le luci eppoi in postproduzione tiri su le ombre;
4) esponi per le luci e usi il D-lighting attivo.
Saluti
Roberto
2) usi un filtro graduato neutro per abbassare la luminosità del cielo;
3) esponi per le luci eppoi in postproduzione tiri su le ombre;
4) esponi per le luci e usi il D-lighting attivo.
Saluti
Roberto
Quoto il punto due e se usi un software come Lightroom, puoi applicare il filtro in post produzione con ottimi risultati, senza dovre prendere un filtro vero e proprio da utilizzare in fase di scatto.
Adriano
Quoto il punto due e se usi un software come Lightroom, puoi applicare il filtro in post produzione con ottimi risultati, senza dovre prendere un filtro vero e proprio da utilizzare in fase di scatto.
Adriano
Adriano
Non è la stessa cosa.
Se applichi un "filtro nd graduato" in post produzione, di fatto tagli ancora di più l'ampiezza in bit a disposizione.
La soluzione migliore in assoluto dal punto di vista della qualità è il filtro "fisico" sull'obbiettivo.
La soluzione d'emergenza in assenza di filtri, specialmente nel acso specifico della foto in esempio, era salvare le luci e recuperare le ombre in post.
Quoto il punto due e se usi un software come Lightroom, puoi applicare il filtro in post produzione con ottimi risultati, senza dovre prendere un filtro vero e proprio da utilizzare in fase di scatto.
Adriano
Adriano
IMHO ... parzialmente vero? Se hai memorizzato, nel NEF, il livello di bianco puro (255,255,255 in RGB) come colore di un pixel, come fai a riportarlo ad un altro colore che non corrisponde alla "bruciatura"?
Non è la stessa cosa.
Se applichi un "filtro nd graduato" in post produzione, di fatto tagli ancora di più l'ampiezza in bit a disposizione.
La soluzione migliore in assoluto dal punto di vista della qualità è il filtro "fisico" sull'obbiettivo.
La soluzione d'emergenza in assenza di filtri, specialmente nel acso specifico della foto in esempio, era salvare le luci e recuperare le ombre in post.
Se applichi un "filtro nd graduato" in post produzione, di fatto tagli ancora di più l'ampiezza in bit a disposizione.
La soluzione migliore in assoluto dal punto di vista della qualità è il filtro "fisico" sull'obbiettivo.
La soluzione d'emergenza in assenza di filtri, specialmente nel acso specifico della foto in esempio, era salvare le luci e recuperare le ombre in post.
Cmq attenzione ad una cosa ... il problema di queste foto non è l'esposizione in se ma la differenza di luminosità nei vari punti della scena.
Se nella scena ho 5 stop di differenze di esposizione e, per es, al punto più luminoso l'esposimetro mi da f/4 ad 1/1000, significa che se inserisco un ND che "riduce" uno stop di luce questo non significa che la scena riprodotta avrà meno stop di differenza di esposizione, ma che l'esposizione sarà "scalata" di -1 stop.
Quindi anzichè passare da f/4 ad 1/1000 fino ad f/4 ed 1/30 (5 stop sotto) avrò valori di EV corrispondenti da f/4 ed 1/500 ad f/4 ed 1/15.
L'estensione dinamica resterà identica.
Quello che si può inserire (ma funziona solo nel caso di linee al'orizzonte ben dritte) è un digradante neutro, non un neutral density (http://www.nikonschool.it/experience/filtricokin4.php)
Solo in questo modo si può "scurire il cielo" ed allo stesso tempo mantenere i punti più scuri sufficientemente luminosi.
Un'alternativa può essere - in base ai casi - anche l'uso di un pola circolare. Aumenta il contrasto, quindi in pratica comprime l'estensione di luminosità nella scena.
Seb
Non è la stessa cosa.
Se applichi un "filtro nd graduato" in post produzione, di fatto tagli ancora di più l'ampiezza in bit a disposizione.
La soluzione migliore in assoluto dal punto di vista della qualità è il filtro "fisico" sull'obbiettivo.
La soluzione d'emergenza in assenza di filtri, specialmente nel acso specifico della foto in esempio, era salvare le luci e recuperare le ombre in post.
Se applichi un "filtro nd graduato" in post produzione, di fatto tagli ancora di più l'ampiezza in bit a disposizione.
La soluzione migliore in assoluto dal punto di vista della qualità è il filtro "fisico" sull'obbiettivo.
La soluzione d'emergenza in assenza di filtri, specialmente nel acso specifico della foto in esempio, era salvare le luci e recuperare le ombre in post.
Non ho mai detto che il filtro graduato di Lightroom sia migliore di un filtro graduato fisico. Ho semplicemente consigliato un metodo di post produrre per ottenere un risultato accettabile a costo zero. I filtri graduati non fanno parte di un corredo standard, di solito, un software per la PP si, o sbaglio!
Per il resto sono pienamente d'accordo con te, è verissimo che tagli ancora di più sulla gamma dinamica, anche perchè, probabilmente dovresti fare lo stesso con il terreno in senso contrario, ma se ci riesce l'algoritmo del Dlighting di Nikon in automatico, credo sia ancora migliore il risultato se applicato selettivamente.
Adriano
Cmq attenzione ad una cosa ... il problema di queste foto non è l'esposizione in se ma la differenza di luminosità nei vari punti della scena.
Se nella scena ho 5 stop di differenze di esposizione e, per es, al punto più luminoso l'esposimetro mi da f/4 ad 1/1000, significa che se inserisco un ND che "riduce" uno stop di luce questo non significa che la scena riprodotta avrà meno stop di differenza di esposizione, ma che l'esposizione sarà "scalata" di -1 stop.
Quindi anzichè passare da f/4 ad 1/1000 fino ad f/4 ed 1/30 (5 stop sotto) avrò valori di EV corrispondenti da f/4 ed 1/500 ad f/4 ed 1/15.
L'estensione dinamica resterà identica.
Quello che si può inserire (ma funziona solo nel caso di linee al'orizzonte ben dritte) è un digradante neutro, non un neutral density (http://www.nikonschool.it/experience/filtricokin4.php)
Solo in questo modo si può "scurire il cielo" ed allo stesso tempo mantenere i punti più scuri sufficientemente luminosi.
Un'alternativa può essere - in base ai casi - anche l'uso di un pola circolare. Aumenta il contrasto, quindi in pratica comprime l'estensione di luminosità nella scena.
Seb
Se nella scena ho 5 stop di differenze di esposizione e, per es, al punto più luminoso l'esposimetro mi da f/4 ad 1/1000, significa che se inserisco un ND che "riduce" uno stop di luce questo non significa che la scena riprodotta avrà meno stop di differenza di esposizione, ma che l'esposizione sarà "scalata" di -1 stop.
Quindi anzichè passare da f/4 ad 1/1000 fino ad f/4 ed 1/30 (5 stop sotto) avrò valori di EV corrispondenti da f/4 ed 1/500 ad f/4 ed 1/15.
L'estensione dinamica resterà identica.
Quello che si può inserire (ma funziona solo nel caso di linee al'orizzonte ben dritte) è un digradante neutro, non un neutral density (http://www.nikonschool.it/experience/filtricokin4.php)
Solo in questo modo si può "scurire il cielo" ed allo stesso tempo mantenere i punti più scuri sufficientemente luminosi.
Un'alternativa può essere - in base ai casi - anche l'uso di un pola circolare. Aumenta il contrasto, quindi in pratica comprime l'estensione di luminosità nella scena.
Seb
Infatti era di filtro digradante che si parlava, per il resto hai ragione, un ND "totale" chiude l'esposizione di tutto il fotogramma.
Adriano
Messaggio modificato da orco il Oct 15 2013, 02:32 PM
IMHO ... parzialmente vero? Se hai memorizzato, nel NEF, il livello di bianco puro (255,255,255 in RGB) come colore di un pixel, come fai a riportarlo ad un altro colore che non corrisponde alla "bruciatura"?
Se fai una foto così in Matrix, o sei fuori gamma del sensore, o è difficile che vengano aree non recuperabili dal RAW, almeno a me capita così. Se usi la misurazione spot o prevalenza centrale è un'altra storia.
Adriano
rispondo da niubbo in materia.. ma se con nx 2 semplicemente faccio una selezione della zona bruciata e con gli u point regola la luminosità in loco nn toccando le altre zone?????
troppo banale??
troppo banale??
rispondo da niubbo in materia.. ma se con nx 2 semplicemente faccio una selezione della zona bruciata e con gli u point regola la luminosità in loco nn toccando le altre zone?????
troppo banale??
troppo banale??
Invece di una macchia bianca (255,255,255) ti ritrovi con una macchia grigia chiara (per esempio 240,240,240).
Il problema non è il colore della zona bruciata, ma il fatto che una zona con colore uniforme, dove invece ci dovrebbe essere dettaglio, è una cosa non naturale, che stona e si nota subito.
Purtroppo NX2 non permette di cambiare l'esposizione con gli U-Point, e nemmeno di applicare una maschera sul controllo dell'esposizione, sarebbe una gran cosa perche calando l'esposizione si recupera abbastanza bene.
Come ulteriore possibilità si può anche fare un HDR sfruttando un singolo scatto dal quale ricavi tre immagini (-2EV, 0 e +2EV), non è la stessa cosa che usare tre scatti ma alle volte fare tre scatti non è praticabile.
La soluzione migliore e' fare 2 raw con esposizione per cielo e terra. Poi fonderle. Non vedo altre strade piu pratiche e veloci.
Come ulteriore possibilità si può anche fare un HDR sfruttando un singolo scatto dal quale ricavi tre immagini (-2EV, 0 e +2EV), non è la stessa cosa che usare tre scatti ma alle volte fare tre scatti non è praticabile.
Sì, è possibile, ma in questo modo non crei "stop di range" dal nulla. Il dettaglio (inteso come range dinamico) massimo che può darti un solo RAW è determinato dalla profondità in bit di quel singolo scatto, quindi 12-14bit al massimo.
Le uniche soluzioni per non perdere dettaglio sono:
- filtro ND fisico, che equalizza e "avvicina" un po' gli estremi tra luci e ombre
- due o più esposizioni in bracketing in camera e fusione in post produzione
Tutte le altre soluzioni "puramente in post" sono comunque dei compromessi. Un paliativo.
Sì, è possibile, ma in questo modo non crei "stop di range" dal nulla. Il dettaglio (inteso come range dinamico) massimo che può darti un solo RAW è determinato dalla profondità in bit di quel singolo scatto, quindi 12-14bit al massimo.
Le uniche soluzioni per non perdere dettaglio sono:
- filtro ND fisico, che equalizza e "avvicina" un po' gli estremi tra luci e ombre
- due o più esposizioni in bracketing in camera e fusione in post produzione
Tutte le altre soluzioni "puramente in post" sono comunque dei compromessi. Un paliativo.
Le uniche soluzioni per non perdere dettaglio sono:
- filtro ND fisico, che equalizza e "avvicina" un po' gli estremi tra luci e ombre
- due o più esposizioni in bracketing in camera e fusione in post produzione
Tutte le altre soluzioni "puramente in post" sono comunque dei compromessi. Un paliativo.
e se si espone per le luci come ha consigliato un utente prima ??? si possono risolvere in partenza questi errori??? recuperare le ombre è più semplice no??? che recuperare zone di cielo bruciato???
Sì, è possibile, ma in questo modo non crei "stop di range" dal nulla. Il dettaglio (inteso come range dinamico) massimo che può darti un solo RAW è determinato dalla profondità in bit di quel singolo scatto, quindi 12-14bit al massimo.
Le uniche soluzioni per non perdere dettaglio sono:
- filtro ND fisico, che equalizza e "avvicina" un po' gli estremi tra luci e ombre
- due o più esposizioni in bracketing in camera e fusione in post produzione
Tutte le altre soluzioni "puramente in post" sono comunque dei compromessi. Un paliativo.
Le uniche soluzioni per non perdere dettaglio sono:
- filtro ND fisico, che equalizza e "avvicina" un po' gli estremi tra luci e ombre
- due o più esposizioni in bracketing in camera e fusione in post produzione
Tutte le altre soluzioni "puramente in post" sono comunque dei compromessi. Un paliativo.
Certo che niente si può inventare, comunque secondo me si ottengono risultati migliori con un HDR da un singolo scatto che sottoespore di due stop e poi recuperare le ombre. Non sempre puoi fare più scatti.
e se si espone per le luci come ha consigliato un utente prima ??? si possono risolvere in partenza questi errori??? recuperare le ombre è più semplice no??? che recuperare zone di cielo bruciato???
E' più semplice ma il risultato, se le ombre sono troppo scure, non è sempre soddisfacente.
Io, in fase di scatto, mi regolo cercando di avere solo piccole zone bruciate (quello che voglio ottenere è di avere luci bruciate recuperabili abbassando l'esposizione in PP di non più di uno stop), poi in PP abbasso l'esposizione e schiarisco le ombre.
Se abbassi l'esposizione troppo, in modo da non avere luci bruciate, quando recuperi le ombre il risultato non è soddisfacente; se sovraesponi troppo, recuperi meglio le ombre, ma se devi abbassare l'esposizione di due stop è probabile che compaiano strani colori nelle nuvole ed artefatti vari.
Io uso NX2, non ho idea se altri programmi possano fare meglio.
Ognuno ha il sistema che preferisce, ma sostanzialmente alle volte la coperta è troppo corta.
Messaggio modificato da rolubich il Oct 16 2013, 09:31 AM
Dipende comunque sempre dalla situazione.
Fotografare nuvole in pieno giorno, con il sole alto, o peggio DIETRO alle nuvole, è decisamente la situazione peggiore.
In altri casi (sole alle spalle o più basso sull'orizzonte) sono decisamente più "abbordabili".
Allego due scatti.
Uno estratto da un singolo RAW della D90 (12bit).
Le case sono ovviamente un po' sottoesposte, perché il soggetto era il cielo, ma avrei potuto recuperare più dettaglio dalle ombre volendo.
Il flash tra le nubi a sinistra è un LAMPO.
Questo invece, è (non croppata) sempre la stessa situazione di prima, ma è la fusione di 3 scatti a "solo" +/-0.5EV.
La differenza non è granché in quanto a dettaglio e range dinamico.
Si consideri che le case erano quasi al buio (i lampioni sono accesi) mentre il cielo era parecchio luminoso in quanto il sole era solo coperto dalle nuvole ma era ancora sopra all'orizzonte.
Messaggio modificato da togusa il Oct 16 2013, 10:25 AM
Fotografare nuvole in pieno giorno, con il sole alto, o peggio DIETRO alle nuvole, è decisamente la situazione peggiore.
In altri casi (sole alle spalle o più basso sull'orizzonte) sono decisamente più "abbordabili".
Allego due scatti.
Uno estratto da un singolo RAW della D90 (12bit).
Le case sono ovviamente un po' sottoesposte, perché il soggetto era il cielo, ma avrei potuto recuperare più dettaglio dalle ombre volendo.
Il flash tra le nubi a sinistra è un LAMPO.
Questo invece, è (non croppata) sempre la stessa situazione di prima, ma è la fusione di 3 scatti a "solo" +/-0.5EV.
La differenza non è granché in quanto a dettaglio e range dinamico.
Si consideri che le case erano quasi al buio (i lampioni sono accesi) mentre il cielo era parecchio luminoso in quanto il sole era solo coperto dalle nuvole ma era ancora sopra all'orizzonte.
Messaggio modificato da togusa il Oct 16 2013, 10:25 AM