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Chiarimento Flash Da Studio
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shutterman
Messaggio: #1
se in un flash da studio è riportato il dato :durata lampo 1/2000 sec. ciò significa che posso scattare con un tempo di 1/2000 sec. e non avere il problema della tendina sulla foto?
RenX
Messaggio: #2
Non ne sono molto sicuro ma, se ricordo bene, non dovrebbe essere così. In effetti, il "problema della tendina" (non è il termine adatto, ma ci capiamo) dipende dal tempo di sincronizzazione, non di quello del lampo. Vale a dire che il lampo (che può avere una durata qualsiasi) deve illuminare la scena nel momento preciso in cui l'otturatore è completamente aperto.

Spero di aver chiarito il concetto.
shutterman
Messaggio: #3
QUOTE(RenX @ Mar 6 2013, 12:18 AM) *
Non ne sono molto sicuro ma, se ricordo bene, non dovrebbe essere così. In effetti, il "problema della tendina" (non è il termine adatto, ma ci capiamo) dipende dal tempo di sincronizzazione, non di quello del lampo. Vale a dire che il lampo (che può avere una durata qualsiasi) deve illuminare la scena nel momento preciso in cui l'otturatore è completamente aperto.

Spero di aver chiarito il concetto.

scusa se mi sono espresso in maniera sbrigativa ma il concetto è molto chiaro. Il fenomeno si verifica perché con tempi rapidi( sopra i 250/320) quando inizia a scendere la seconda tendina la prima non ha ancora scoperto completamente il sensore, quindi la parte inferiore di quest' ultimo riceverà solo l'esposizione ambientale e non la luce flash. Mi stavo domandando se per durata lampo si intende la durata effettiva del lampo flash oppure il tempo sincro che possiamo andare ad utilizzare .
MrFurlox
Messaggio: #4
si intende la durata del lampo non il tempo di sincro wink.gif


Marco
Attilio PB
Messaggio: #5
RenX ha ragione, il tempo da usare sulla macchina è sempre un tempo più lungo del tempo minimo di sincro, se hai una macchina con un tempo di sincro flash di 1/250 potrai usare 1/250 o 1/200 o 1/160 ecc...
Il tempo di esposizione però sarà effettivamente di 1/2000 perché nell'uso dei flash da studio il tempo di esposizione è dato dalla durata del lampo e non da quella dell'apertura dell'otturatore, ovviamente ipotizzando un ambiente a "bassa" luminosità.
Per capirsi: la luce ambiente dello studio (due o tre normali lampadine ad incandescenza) ti farebbe scattare con 1/30 a 1600 ISO f/2,8, se imposti la macchina ad 1/250 a 100 ISO ad f/5,6 avresti una foto sottoesposta di nove stop, cioè praticamente nera, a quel punto che succede quando scatti? Premi il pulsante di scatto, l'otturatore si apre completamente ma il sensore di fatto non viene praticamente illuminato da una luce sufficiente a registrare nulla, ad un certo punto di quel 1/250 di secondo scatta il flash che illumina perfettamente la scena per 1/2000 di secondo ed espone la scena per quel tempo, poi il flash si spegne e l'otturatore rimane aperto per il resto di quel 1/250 di secondo continuando a non "vedere" niente. Ecco che il tempo di esposizione, sebbene sia impostato ad 1/250 in macchina, in realtà è solo quello relativo alla durata del lampo flash perché il resto del tempo che l'otturatore rimane aperto non c'è luce sufficiente.
Ciao
a.
shutterman
Messaggio: #6
QUOTE(Attilio PB @ Mar 6 2013, 12:54 AM) *
RenX ha ragione, il tempo da usare sulla macchina è sempre un tempo più lungo del tempo minimo di sincro, se hai una macchina con un tempo di sincro flash di 1/250 potrai usare 1/250 o 1/200 o 1/160 ecc...
Il tempo di esposizione però sarà effettivamente di 1/2000 perché nell'uso dei flash da studio il tempo di esposizione è dato dalla durata del lampo e non da quella dell'apertura dell'otturatore, ovviamente ipotizzando un ambiente a "bassa" luminosità.
Per capirsi: la luce ambiente dello studio (due o tre normali lampadine ad incandescenza) ti farebbe scattare con 1/30 a 1600 ISO f/2,8, se imposti la macchina ad 1/250 a 100 ISO ad f/5,6 avresti una foto sottoesposta di nove stop, cioè praticamente nera, a quel punto che succede quando scatti? Premi il pulsante di scatto, l'otturatore si apre completamente ma il sensore di fatto non viene praticamente illuminato da una luce sufficiente a registrare nulla, ad un certo punto di quel 1/250 di secondo scatta il flash che illumina perfettamente la scena per 1/2000 di secondo ed espone la scena per quel tempo, poi il flash si spegne e l'otturatore rimane aperto per il resto di quel 1/250 di secondo continuando a non "vedere" niente. Ecco che il tempo di esposizione, sebbene sia impostato ad 1/250 in macchina, in realtà è solo quello relativo alla durata del lampo flash perché il resto del tempo che l'otturatore rimane aperto non c'è luce sufficiente.
Ciao
a.

grazie Attilio, il concetto del comportamento dell'otturatore mi è chiaro, ma non ho capito che senso ha riportare la durata del lampo... E' proprio per questo che mi è venuto il dubbio se fosse riferito ai tempi da usare o alla durata del lampo effettiva. Quando si scatta con tempi rapidi succede che quando parte il flash la prima tendina non è ancora scesa completamente e già sta partendo la seconda, quindi la parte inferiore del fotogramma non prende la luce flash... ora chiarito e richiarito questo vorrei capire perché nelle specifiche dei flash viene riportato il dato della durata lampo.. a che serve saperlo?
Zio Bob
Messaggio: #7
Conoscere il tempo relativo alla durata del lampo serve a farsi un'idea del potere di congelamento dell'immagine. Credo comunque che la durata si modifichi variando la potenza del lampo, che, usato a potenze inferiori dovrebbe diminuire la durata.
reverse
Messaggio: #8
QUOTE(Zio Bob @ Mar 6 2013, 09:04 AM) *
Conoscere il tempo relativo alla durata del lampo serve a farsi un'idea del potere di congelamento dell'immagine. Credo comunque che la durata si modifichi variando la potenza del lampo, che, usato a potenze inferiori dovrebbe diminuire la durata.



Salve a tutti, concordo con Zio Bob e provo ad estendere la sua spiegazione. Per rimanere nell'esempio perfettamente illustrato da Attilio, se volessimo scattare una foto nelle medesimi condizioni ad un soggetto in movimento illuminato dalla sola luce flash (luce ambiente ininfluente) dovremmo tenere in debita considerazione la durata del lampo. Se per ipotesi il soggetto richiedesse 1/2000 per essere "congelato" sarebbe alquanto difficile ottenere lo stesso effetto con i flash che illuminano con una durata del lampo di 1/500. I flash elettronici che si montano sulle fotocamere arrivano anche ad 1/30.000 (non a tutta potenza chiaramente) e consentono in situazioni controllate di poter congelare soggetti in rapidissimo movimento (a patto di avere un sistema che consenta l'innesco del flash al momento opportuno).
Spero di non aver detto corbellerie, correggetemi se sbaglio, sono un po' arrugginito :-)

Saluti a tutti,

reverse

Messaggio modificato da reverse il Mar 6 2013, 11:50 AM
shutterman
Messaggio: #9
QUOTE(reverse @ Mar 6 2013, 11:49 AM) *
Salve a tutti, concordo con Zio Bob e provo ad estendere la sua spiegazione. Per rimanere nell'esempio perfettamente illustrato da Attilio, se volessimo scattare una foto nelle medesimi condizioni ad un soggetto in movimento illuminato dalla sola luce flash (luce ambiente ininfluente) dovremmo tenere in debita considerazione la durata del lampo. Se per ipotesi il soggetto richiedesse 1/2000 per essere "congelato" sarebbe alquanto difficile ottenere lo stesso effetto con i flash che illuminano con una durata del lampo di 1/500. I flash elettronici che si montano sulle fotocamere arrivano anche ad 1/30.000 (non a tutta potenza chiaramente) e consentono in situazioni controllate di poter congelare soggetti in rapidissimo movimento (a patto di avere un sistema che consenta l'innesco del flash al momento opportuno).
Spero di non aver detto corbellerie, correggetemi se sbaglio, sono un po' arrugginito :-)

Saluti a tutti,

reverse

ok allora diciamo che se devo fotografare un proiettile ed ho zero luce ambiente e solo flash, con un lampo molto rapido posso permettermi di congelare la scena a prescindere dal tempo usato. Grazie è tutto chiaro... Avendo visto indicato nelle caratteristiche di una torcia da studio la voce ( 1/2000 s ) avevo un po' confuso la questione pensando che magari si trattasse di una sorta di syncro FP:)
reverse
Messaggio: #10
QUOTE(Gino12 @ Mar 6 2013, 03:21 PM) *
ok allora diciamo che se devo fotografare un proiettile ed ho zero luce ambiente e solo flash, con un lampo molto rapido posso permettermi di congelare la scena a prescindere dal tempo usato. Grazie è tutto chiaro... Avendo visto indicato nelle caratteristiche di una torcia da studio la voce ( 1/2000 s ) avevo un po' confuso la questione pensando che magari si trattasse di una sorta di syncro FP:)



Salve, sì, diciamo che dovrebbe funzionare così. Magari si potrebbe usare la posa B lasciando l'otturatore aperto al buio per evitare il problema dovuto all'inerzia dell'otturatore e far scattare il flash con un trigger sensibile al rumore, alle vibrazioni, al contatto ecc. L'esempio classico di applicazione è la foto del palloncino pieno d'acqua che scoppia, la mela attraversata da una lama, la goccia d'acqua che cade nel bicchiere pieno di liquido ecc. Più il soggetto è veloce e maggiori sono le difficoltà da affrontare. Ma senza arrivare alle foto di proiettili e scoppi vari anche una modella che si muove velocemente e continuamente necessita di una durata del lampo che consenta il congelamento dei movimenti, a meno che non sia proprio il movimento l'effetto ricercato nella foto.

Saluti,

reverse
 
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