Avrei bisogno di un aiutino, perchè c'è qualcosa che mi sfugge, anche se l'ipotesi più probabile è che sia completamente rinco....ergo: monto l'ottica sulla mia D90 e comincio a giocare, in casa, con qualche scatto di prova; una volta messo a fuoco il soggetto, non riesco a gestire correttamente l'apertura del diaframma, ossia seppur lavorando in priorità di diaframmi, il processore decide che il tempo di scatto è quello e quello rimane, non consentendomi di lavorare in TA. Quindi...sono cotto o mi sfugge qualcosa?
Grazie in anticipo
Grazie in anticipo
Avrei bisogno di un aiutino, perchè c'è qualcosa che mi sfugge, anche se l'ipotesi più probabile è che sia completamente rinco....ergo: monto l'ottica sulla mia D90 e comincio a giocare, in casa, con qualche scatto di prova; una volta messo a fuoco il soggetto, non riesco a gestire correttamente l'apertura del diaframma, ossia seppur lavorando in priorità di diaframmi, il processore decide che il tempo di scatto è quello e quello rimane, non consentendomi di lavorare in TA. Quindi...sono cotto o mi sfugge qualcosa?
Grazie in anticipo
Grazie in anticipo
fai attenzione che a distanza ravvicinata la luminosità massima diminuisce (oltre f3)
aggiungo che è una caratteristica comune a tutte le ottiche macro.
A distanza ravvicinata, non raggiungono l'apertura di diaframma nominale. Il 105 mm micro f/2,8 che ho venduto, se non ricordo male, si fermava a f/3,2.
ciao
A distanza ravvicinata, non raggiungono l'apertura di diaframma nominale. Il 105 mm micro f/2,8 che ho venduto, se non ricordo male, si fermava a f/3,2.
ciao
Confermo. A brevi distanze, il diaframma più aperto del 105 è f3,2 (credo anche per il 60mm, ottima ottica che ho avuto).
Ciao!
Ciao!
aaahhh....ok, capito.
Allora ho ancora qualche speranza....
Grazie a tutti !!
Allora ho ancora qualche speranza....
Grazie a tutti !!
Anche in apertura minima succede una cosa simile, almeno su AF-S 60, il valore minimo nominale è f32 ma alla minima distanza di maf si va ben oltre.
saro
saro