Per i finlandesi è la porokisat: Letteralmente: giochi con le renne.
Una evento topico per i Sami. la popolazione autoctona dell’estremo nord della Finlandia.
Un evento atteso tutto l’anno e che coincide con l’ultimo weekend di marzo.
Il lunghissimo inverno nordico morde ancora, ma il rapido ridursi delle ore di buio annuncia che presto la primavera porterà cambiamenti non solo nella severa natura artica, ma soprattutto nell’animo dei suoi abitanti e la porokisat ne è quasi la celebrazione che affonda le radici nella ritualità ancestrale della rinascita.
Il teatro è la superficie ghiacciata del lago Inari, il maggiore della Finlandia. Un lago che l’inverno artico trasforma in un surreale deserto bianco, regno dei silenzi, rotti solo dalle incursioni dei venti polari.
La chiassosità dei giochi di primavera vuole quasi scacciare quei gelidi silenzi ed aprire la strada alla vita che si rinnova, perpetuando l’antica sfida tra il vigore degli uomini ed il loro dominio sull’animale.
Le renne sono raccolte in un recinto e tenute a digiuno. Le corna sono state tagliate. Troppo pericolose nelle fasi convulse della corsa. Tanto poi ricresceranno.
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Si parte: Una ad una vengono condotte ai cancelli di partenza e raggiunte dai rispettivi gareggianti.
Non c’è contatto fisico tra animale e uomo, li divide l’imbragatura del traino e li accomuna un esile filo empatico: l’animale sa che, alla caduta delle barriere, deve correre. Una corsa frenetica quasi selvaggia: la corsa istintiva ed ancestrale per raggiungere il cibo, per fuggire dal predatore, per dominare il branco. L’uomo sa che l’animale non gli è amico e non gli farà sconti: Se perde il traino o l’equilibrio lo tradisce, è fuori.
Qualche minuto per percorrere le poche centinaia di metri, ma sufficienti per un’esplosione di vitalità, energia, furore dell’animale, competizione, trionfo o delusione dell’uomo.
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Una evento topico per i Sami. la popolazione autoctona dell’estremo nord della Finlandia.
Un evento atteso tutto l’anno e che coincide con l’ultimo weekend di marzo.
Il lunghissimo inverno nordico morde ancora, ma il rapido ridursi delle ore di buio annuncia che presto la primavera porterà cambiamenti non solo nella severa natura artica, ma soprattutto nell’animo dei suoi abitanti e la porokisat ne è quasi la celebrazione che affonda le radici nella ritualità ancestrale della rinascita.
Il teatro è la superficie ghiacciata del lago Inari, il maggiore della Finlandia. Un lago che l’inverno artico trasforma in un surreale deserto bianco, regno dei silenzi, rotti solo dalle incursioni dei venti polari.
La chiassosità dei giochi di primavera vuole quasi scacciare quei gelidi silenzi ed aprire la strada alla vita che si rinnova, perpetuando l’antica sfida tra il vigore degli uomini ed il loro dominio sull’animale.
Le renne sono raccolte in un recinto e tenute a digiuno. Le corna sono state tagliate. Troppo pericolose nelle fasi convulse della corsa. Tanto poi ricresceranno.
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Si parte: Una ad una vengono condotte ai cancelli di partenza e raggiunte dai rispettivi gareggianti.
Non c’è contatto fisico tra animale e uomo, li divide l’imbragatura del traino e li accomuna un esile filo empatico: l’animale sa che, alla caduta delle barriere, deve correre. Una corsa frenetica quasi selvaggia: la corsa istintiva ed ancestrale per raggiungere il cibo, per fuggire dal predatore, per dominare il branco. L’uomo sa che l’animale non gli è amico e non gli farà sconti: Se perde il traino o l’equilibrio lo tradisce, è fuori.
Qualche minuto per percorrere le poche centinaia di metri, ma sufficienti per un’esplosione di vitalità, energia, furore dell’animale, competizione, trionfo o delusione dell’uomo.
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Che dire?
solo
Saluti
Roberto
solo
Saluti
Roberto
Direi un reportage efficace nel descrivere e piacevole da vedere.
Complimenti e saluti
Roberto
Complimenti e saluti
Roberto
veramente una bella serie.....specifiche nel racconto
ciao Mauro
ciao Mauro
Per chi, come me, è all'inizio della sua avventura fotografica questo tuo reportage è davvero un bello stimolo e, certamente, un bell'esempio da seguire.
Complimenti Valerio
ciao
Paolo
Complimenti Valerio
ciao
Paolo
Bel reportage Valerio...dev'essere un'esperienza unica...ci sono delle ottime fotografie...ma quella dell'anteprima è la più bella.
Albè
Albè
Poche, selezionatissime immagini che fanno un racconto completo. I particolari e i complessivi si sommano e alla fine una chicca che solo un grande occhio riesce a vedere e fotogrfare. Grande harley. Un saluto.
Sono stata trasportata sul posto dalle immagini e dal racconto. Emozionante come essere stata presente all'evento, immaginandomi io stessa con la mia fotocamera...
Bellissimi i ritratti, piene di ritmo e movimento le scene della corsa, belli i punti di ripresa dal basso.
Un saluto, Rita
Bellissimi i ritratti, piene di ritmo e movimento le scene della corsa, belli i punti di ripresa dal basso.
Un saluto, Rita
Una grande opportunità sfruttata magistralmente. Tutti bellissimi scatti, soprattutto quelli della corsa ripresi dal basso. Alla penultima ho messo un "Mi piace" sulla galleria...Un saluto, Marco
ebbeh valerio...che dirti......un reportage finalizzato alla gara con qualche chicca sull ambientazione......ma dal risultato eccellente.....
la 1 e la 11 per me su tutte
bravissimo
Riccardo
la 1 e la 11 per me su tutte
bravissimo
Riccardo
Piacevole e scorrevolissimo...l'ultima di chiusura ha un fascino "ancestrale"
Un grazie circolare a tutti: Roberto (x 2) Mauro, Paolo, Alberto, Clà detto er Cavajere Nero, Rita, Marco, Riccardo. Ad Aldo (from USA?) un ringraziamento “ancestrale”
Già Alberto, soprattutto per noi “mediterranei”.....starsene a fotografare a -20°C
...dev'essere un'esperienza unica...
Già Alberto, soprattutto per noi “mediterranei”.....starsene a fotografare a -20°C
bellissimo reportage con delle foto bellissime di istati di vita davvero forte,lo hai raccontato in maniera egreggia complimenti.............
OT:tanto lo so so che sei cordiale e mi risponderai
la cora si svolge in un circuito dove devono fare diversi giri?
ciao
Peppe
OT:tanto lo so so che sei cordiale e mi risponderai
la cora si svolge in un circuito dove devono fare diversi giri?
ciao
Peppe
OT:tanto lo so so che sei cordiale e mi risponderai
la cora si svolge in un circuito dove devono fare diversi giri?
ciao
Peppe
la cora si svolge in un circuito dove devono fare diversi giri?
ciao
Peppe
Ci mancherebbe Peppe!
Il percorso è ad U, giro unico lungo un paio di chilometri, ricavato direttamente sulla superficie ghiacciata del lago e delimitato solo da una serie di arbusti (li vedi in alcune foto).
I due chilometri non sono casuali. Oltre le renne si sfiancherebbero.
Ciao
Valerio
..... Maestro.... ..... spettacolare serie!!! ...
un saluto Valerio
Marco
un saluto Valerio
Marco
Un gran bel reportage!
Il racconto è scritto benissimo, una capacità narrativa invidiabile, e le foto fatte altrettando bene, descrittive ma non solo, non mancano nulla. Ci son dettagli, scene più ampie, azioni, movimento, espressioni...bello, molto.
PS: sarebbe meglio numerarle, così da facilitare i riferimenti alle singole foto
Graziano
Il racconto è scritto benissimo, una capacità narrativa invidiabile, e le foto fatte altrettando bene, descrittive ma non solo, non mancano nulla. Ci son dettagli, scene più ampie, azioni, movimento, espressioni...bello, molto.
PS: sarebbe meglio numerarle, così da facilitare i riferimenti alle singole foto
Graziano
Evento non comune, non facile da fotografare, fotografato bene.
Paolo
Paolo
Serie stupenda complimenti!!
Ciao
Claudio
Ciao
Claudio
Sono un po’ finlandese da parte di mamma. Appena ho letto il titolo mi sono precipitata.
Da bambina andavo sempre a Inari. Mi sono venute le lacrime agli occhi.
Grazie, grazie. Bellissime
Patricia
Da bambina andavo sempre a Inari. Mi sono venute le lacrime agli occhi.
Grazie, grazie. Bellissime
Patricia
grandevalerio!!!
una serie bellissima
m.
un ottimo reportage di viaggio, documentato benissimo.
complimenti
complimenti
Ciao Valerio io ti devo fare tantissimi complimenti.
E' un grande reportage stupende foto da 10 E Lode bravo .
E' un grande reportage stupende foto da 10 E Lode bravo .
Ciao Valerio io ti devo fare tantissimi complimenti.
E' un grande reportage stupende foto da 10 E Lode bravo .
E' un grande reportage stupende foto da 10 E Lode bravo .
beh spero tu abbia costanza e tempo di ossequiare tutti ghli amici che hanno pubblicato post.......
riesumato post di ottobre 2012
Messaggio modificato da riccardoal il Jan 20 2014, 08:45 PM
bravo bravo bravo !!bellissime
Bellissima serie complimenti davvero!
Ciao
Stefano
Ciao
Stefano