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Chernobyl -
Trent'anni fa, il disastro. Oggi, il ricordo
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Luceformecolori
Messaggio: #1
Chernobyl, un nome che rimarrà ancora a lungo impresso nella memoria collettiva, e che evocherà la paura peggiore dell'umanità nell'era moderna.
L'incontrollata energia dell'atomo.

Nel mio lavoro di vede di tutto e di più, questa volta mi sono scelto un corso sulle emergenze nucleari, ed il luogo di svolgimento è stato quanto di meglio si potesse chiedere sull'argomento: Repubblica Ucraina, Chernobyl.

La fida D300 mi ha accompagnato, anche se con un limitato corredo di ottiche, seguendomi durante le esercitazioni tenute nella città morta di Pripyat, a pochi chilometri dal reattore, e le visite al villaggio di Chernobyl, o ciò che ne rimane.

Purtroppo non mi è possibile pubblicare le foto prese in prossimità del sarcofago che racchiude il nocciolo del reattore esploso, in quanto la sicurezza impone una certa riservatezza sull'argomento, e non sarebbe onesto creare problemi agli enti di formazione che tengono il corso.

L'emozione di trovarsi in un posto del genere è unica, ben controllata dalla consapevolezza dei rischi, a cui peraltro i lavoratori che operano nella zona sono ormai ben assuefatti, basti pensare che la strumentazione base per la misurazione delle dosi di radiazioni è in vendita nei (rari) supermercatini e negozi situati nei paesi prossimi alla zona interdetta.

Il paese ove furono trasferiti gli sfortunati abitanti di Pripyat si chiama Slavutych, e l'unico modo di giungere all'area della centrale, ove ci aspetta la nostra guida, è con un vecchio treno dell'era sovietica, che attraversa la striscia di territorio Bielorusso senza necessità di controlli di frontiera.

Le condizioni meteorologiche sono quelle dell'Est Europeo all'inizio della primavera, con temperature non troppo basse, ma cieli coperti di nuvole e pioggerella continua.

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Dopo un oretta all'orizzonte si staglia l'immagine che tante volte abbiamo visto in televisione, l'avventura sta per cominciare.

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Luceformecolori
Messaggio: #2
Come già detto, non sono stato autorizzato a diffondere le immagini ravvicinate, ma anche da lontano, passando in macchina, fa sempre impressione.

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Non si può spiegare la miscela di emozioni che mi attraversano.

Dopo il primo briefing si risale in macchina, iniziano le operazioni, destinazione: città di Pripyat, zona di esclusione di Chernobyl

Lungo la strada, vecchi cartelli rugginosi ci ricordano l'invisibile pericolo che ci circonda.
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Il viale che porta in centro mostra tutti i segni che il tempo qui si è fermato, la falce ed il martello occhieggiano dall'alto dei lampioni stradali.
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L'assenza dell'uomo crea insidie...

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Si procede verso il centro, l'architettura di scuola sovietica non lascia spazio a molta fantasia, ma quà e là sprazzi di colore ancora ricordano che la gioia di vivere un tempo abitava questi edifici.

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C'è anche il tempo di giocare con le inquadrature.
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Max2012
Messaggio: #3
Grazie per il "resoconto", i racconti e le foto.
Speriamo davvero che non venga dimenticato, ma purtroppo, l'uomo ha la memoria corta.
Luceformecolori
Messaggio: #4
Arriviamo sulla piazza.
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I simboli del potere di un tempo dominano lo scenario
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Il palazzo dell'energia
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Si scatta e si lavora...
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il cammino riprende verso una delle aree più note della città, il vecchio parco dei divertimenti-
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Dove tutta una serie di contrastanti sentimenti ci avvolgono, tra un "bip" e l'altro degli strumenti di rilevamento.
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Il nostro autista ci racconta che la notte del disastro udirono un boato sordo, e corsi fuori dalle case per vedere da dove provenisse si accorsero di una luce strana.
Usciti dall'abitato, videro solo una bolla di luce azzurra sovrastare la centrale...

Per oggi il nostro tempo è scaduto, prima di rientrare dopo il primo giorno di esercitazioni pratiche, si passa per il villaggio di Chernobyl.
anche qui il tempo si è fermato, definitivamente.

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In chiusura di questo brevissimo viaggio nell'orrore passato, vi lascio con il monumento ai villaggi evacuati e mai più ripopolati, l'elenco si allunga sull'orizzonte, tra le ombre della sera.
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Per ogni nome bianco, corrisponde un lato a lutto.
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Qui si conclude questo breve Life su un angolo di mondo mai dimenticato, ma volentieri accantonato dalla nostra mente.

Non so se sia un reportage che possa "piacere", ma al mondo ci sono cose che esistono nonostante tutto.
GiulianoPhoto
Messaggio: #5
Ottimo reportage...belle foto che testimoniano l'orrore di quei giorni

Questo disastro non deve essere dimenticato e deve stimolare l'uomo nella ricerca di Un equilibrio con l'ambiente, che passi da una nuova concezione dei consumi e dell'energia
meialex1
Messaggio: #6
Mamma mia, che orrori.......

Ancora di più mi viene da urlare "usiamo l'energia alternativa....".
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #7
QUOTE(meialex1 @ Jul 16 2012, 08:45 AM) *
Mamma mia, che orrori.......

Ancora di più mi viene da urlare "usiamo l'energia alternativa....".

quoto! bellissimo report
mi si è gelato il sangue solo dalle immagini
atostra
Iscritto
Messaggio: #8
molto bello, noto sopratutto la fine tecnica fotografica, inquadrature a terra, a volte sporche con elementi tipo rami, e sopratutto la scelta di desaturare (o comunque l'uso di luce e lenti a basso contrasto e saturazione) che danno un senso di disagio all'immagine.
non posso dire che sono immagini belle, perché mentirei, sono immagini tecnicamente perfette, e con un fortissimi messaggio di disagio.
direi che hai centrato in pieno il tuo scopo. ottimo lavoro.

ps: da appassionato di videogiochi, non posso che rimaner stupito dalla somiglianza con COD modern warfare, il livello della ruota panoramica e del parco divertimenti è esattamente identico.
chris.n4
Messaggio: #9
"Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana. Ma sulla prima ho ancora dei dubbi" A.Einstein.

Purtroppo quella è stata una delle vicende più oscure della storia dell'uomo.

Hanno nascosto l'incidente, hanno mandato operatori a morire nel tentativo di costruire una qualche struttura di contenimento senza alcun tipo di protezione e senza spiegar loro a cosa andavano incontro.

Certo: errare è umano, ma a volte bisogna misurare bene le proprie azioni e scelte perché a pagare per i nostri errori potrebbero essere persone innocenti e totalmente estranee alla faccenda e, come in questo caso, anche la natura e intere popolazioni per generazioni generazioni e generazioni a venire.

Mi interesso molto di energia, anche del nucleare devo dire, conosco a grandi linee i vari modelli di centrale e le procedure di fissione. Non critico la ricerca di energia, ma mi sento di criticare le modalità.

Spero solo che un giorno l'ingegno umano riesca a trovare una soluzione a questo dramma.


Gli scatti rendono benissimo l'idea di qual'è il costo di un errore del genere. Direi che sono ben riusciti.

Vorrei che facessero da monito per tutta l'umanità.

Ancora complimenti.

Christian
mauriziomaestri
Messaggio: #10
Un life con molte foto (forse un po' troppe) ed integrato alla perfezione dalla tue parole che spiegano molto bene la situazione attuale. La situazione di una città fantasma, anzi resa fantasma dalle "fantasticherie utopiche" di un genere umano ingordo sostanzialmente, ingordigia che porta a devastazioni ambientali e sull'uomo stesso.
Trapela sofferenza dalle tue foto, anche se non in presa diretta, ma trapela (complice anche il meteo, la giusta luce) dalle tue foto (apprezzo particolarmente la seconda).
Hai ripreso alla perfezione il "Day After" perchè gli scenari sono a dir poco sconvolgenti od apocalittici.
Quando si riapre il dibattito (lecito, per carità) sul nucleare sarebbe bene ricordarci di quanto una tecnologia avanzata ed in fase di avanzamento non potrà in nessun modo addomesticare una reazione fuori controllo (Giappone ipertecnologicamente avanzato docet) in quanto le forze sprigionate in gioco sono talmente alte da soverchiare l'uomo e le sue opere. In fin dei conti siamo solo una "specie" che gioca con le proprie regole sprezzanti del meccanismo pressochè perfetto ma delicato della nostra amante (non amata) bistrattata Terra.
Tragico ma bello.
Alex20
Messaggio: #11
Un gran bel resoconto per quanto raccapricciante....

Alex
dbertin
Messaggio: #12
Sono stato poco lontano in Belarus....le tue immagini sono veramente evocative!
Complimenti per il reportage.
Daniele
 
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