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Nikon Coolscan 5000
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RafV
Messaggio: #1
Salve, devo scannerizzare le mie 4000 dia, ho sempre usato prodotti nikon e pensavo al coolscan 5000 ma non si trova più in commercio, ho valutato anche la possibilità di comperare il Reflecta RPS 7200, qualcuno lo conosce? Mi potete aiutare?
Non mi interessano i tempi di scansione...soltanto la qualità finale della scannerizzazione, nitidezza, colori ecc ecc
Grazie.
Enrico59
Messaggio: #2
Prova a fare una ricerca su Internet, forse riesci ancora a trovare un Coolscan Nikon.
Dopotutto è un investimento. Il Reflecta non lo conosco.
jagemal
Iscritto
Messaggio: #3
Reflecta (come Plustek) ha il vantaggio di essere tutt'ora in produzione, il che vuol dire drivers aggiornati e supporto, che Nikon invece non dà

non conosco quel reflecta in prarticolare, ma solitamente sono ottimi prodotti, orientati al prezzo che paghi

in linea generale, solitamente rispetto ad un nikon hanno anche sensori più recenti, ma le ottiche sono un po' più scadenti


eventualmente, se non ti spaventa l'avventura drivers e software di scansione (trovi un sacco di post in proposito in quest'area del forum), valuta anche l'acquisto di un Nikon usato .. molti lo comprano solo per avere un archivio, finito il quale il prodotto non è più necessario

di fatto sono nuovi rolleyes.gif
toad
Messaggio: #4
Concordo con jagemal. Giuste le sue osservazioni.smile.gif
Se riesci, trova un 5000 o anche un V di seconda mano e credo non te ne pentirai.
Per il problema di eventuali driver (se usi piattaforma Windows) leggi qui.
Questa la mia opinione, cioè di uno che usa con soddisfazione da 5 anni un 5000. Poi, come sempre, troverai altri che non saranno assolutamente d'accordo e che sulla base di calcoli e formule matematiche più o meno comprensibili ti diranno che non è la scelta corretta. Dal basso della mia sperienza continuo a consigliartela.wink.gif
pes084k1
Messaggio: #5
QUOTE(Raffaele.Valle @ Nov 12 2010, 07:49 PM) *
Salve, devo scannerizzare le mie 4000 dia, ho sempre usato prodotti nikon e pensavo al coolscan 5000 ma non si trova più in commercio, ho valutato anche la possibilità di comperare il Reflecta RPS 7200, qualcuno lo conosce? Mi potete aiutare?
Non mi interessano i tempi di scansione...soltanto la qualità finale della scannerizzazione, nitidezza, colori ecc ecc
Grazie.


Strumentalmente il Reflecta RPS 7200 è superiore al Nikon. In particolare, grazie a un certo sovracampionamento meccanico (la sua risolvenza ottica è sui 4000 dpi) è superiore nelle operazioni di denoising e sharpening, che soffrono l'aliasing. Per "contro" produce file raw da 400 MB. Ma almeno può stampare un 40 x 60 cm a 250-300 dpi con 3500-3800 LW/PH di risolvenza e colore 4:4:4 (la D3x se li sogna). Il Coolscan ha un'ottica più aperta, circa f/4 contro i 5.6-8 del Reflecta, e quindi più risolvente, ma 4000 dpi meccanici sono troppo pochi per una dia che si rispetti. Il risultato è l'aliasing, che porta perdita di informazioni. Le altre caratteristiche (Dmax) sono irrilevanti in pratica (un JPEG da stampa ha DMax 2.1 teorici, 1.5 nella realtà). Il Reflecta va usato con Vuescan o Silverfast Ai studio, 16 bit e multisampling 16x bloccati sempre e... calibrato It-8 grazie.gif .

A presto telefono.gif

Elio

RafV
Messaggio: #6
QUOTE(pes084k1 @ Nov 13 2010, 10:33 PM) *
Strumentalmente il Reflecta RPS 7200 è superiore al Nikon. In particolare, grazie a un certo sovracampionamento meccanico (la sua risolvenza ottica è sui 4000 dpi) è superiore nelle operazioni di denoising e sharpening, che soffrono l'aliasing. Per "contro" produce file raw da 400 MB. Ma almeno può stampare un 40 x 60 cm a 250-300 dpi con 3500-3800 LW/PH di risolvenza e colore 4:4:4 (la D3x se li sogna). Il Coolscan ha un'ottica più aperta, circa f/4 contro i 5.6-8 del Reflecta, e quindi più risolvente, ma 4000 dpi meccanici sono troppo pochi per una dia che si rispetti. Il risultato è l'aliasing, che porta perdita di informazioni. Le altre caratteristiche (Dmax) sono irrilevanti in pratica (un JPEG da stampa ha DMax 2.1 teorici, 1.5 nella realtà). Il Reflecta va usato con Vuescan o Silverfast Ai studio, 16 bit e multisampling 16x bloccati sempre e... calibrato It-8 grazie.gif .

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Elio


Grazie per ilmomento delle info...sono sempre più orientato al Reflecta
truciolo56
Messaggio: #7
Avendo io un Coolscan 4000, punterei al Coolscan 5000 dotato del suo accessorio SF-210, caricatore da 50 dia capace di "nutrire" il CS in automatico; è un accessorio caro, ma necessario, se devi scansire 4000 dia...
Il caricamento automatico aiuta comunque, ma è decisamente più efficace se hai lotti di dia abbastanza omogenei, su cui limitare gli interventi dia per dia.
Col Reflecta, comunque, non avresti alcun modo di caricare in automatico le dia, se non erro.
4000 diapositive sono tante: o lo fai di lavoro, o sei in pensione, o qualcuno lo fa per te, oppure aiuti come un caricatore automatico vanno presi in considerazione!

Non ho conoscenza diretta del Reflecta, ma ti assicuro che con il Coolscan 4000 (predecessore del 5000) si ottengono scansioni di tutto rispetto; ho provato personalmente a predisporre stampe 30x45 (40x60 non ho ancora avuto modo di provare...) di grande efficacia, sia da negativi che da diapositive (per lo più Provia 100 e le care, vecchie Agfa RS50).

Un'alternativa, volendo per forza stare su Reflecta, è il DigitDia 5000 - identico al Braun MultiMag SlideScan 4000b - che perlomeno aggiunge la costruzione di un proiettore dia al sistema di scansione: potresti scansire le tue dia senza nemmeno toglierle dai caricatori!

Qui trovi molti test di scanner, fra cui i due in questione, più il DigitDia 5000:

http://www.filmscanner.info/en/FilmscannerTestberichte.html

Qualunque scanner tu scelga, credo che dovresti mettere nel conto la possibilità di fare una calibrazione accurata, come suggerisce Elio.

Per ciò che riguarda il software - visto che sui sistemi operativi più recenti Nikon Scan non va e non c'è modo di avere supporto - sto provando Vuescan sul Coolscan 4000 (scanner che uso da anni senza problemi), ma è presto per darne giudizi; se ne dice un gran bene, permette un gran controllo dello scanner, introduce la scansione a passaggi multipli, e la versione "costosa" (circa 60 cucuzze!) permette appunto anche la gestione della calibrazione ed altre finezze; sul sito del produttore (www.hamrick.com) ci sono le informazioni necessarie.

C'è l'alternativa SilverFast, molto più costosa e, per le esperienze condivise qui, apparentemente meno efficace.
In entrambi i casi, comunque, si può scaricare una versione di prova.

Vuescan funziona con pressoché tutti gli scanner, SilverFast con lo scanner per cui è stata predisposta la versione che si acquista.

ciao
Marco
RafV
Messaggio: #8
QUOTE(pes084k1 @ Nov 13 2010, 10:33 PM) *
Strumentalmente il Reflecta RPS 7200 è superiore al Nikon. In particolare, grazie a un certo sovracampionamento meccanico (la sua risolvenza ottica è sui 4000 dpi) è superiore nelle operazioni di denoising e sharpening, che soffrono l'aliasing. Per "contro" produce file raw da 400 MB. Ma almeno può stampare un 40 x 60 cm a 250-300 dpi con 3500-3800 LW/PH di risolvenza e colore 4:4:4 (la D3x se li sogna). Il Coolscan ha un'ottica più aperta, circa f/4 contro i 5.6-8 del Reflecta, e quindi più risolvente, ma 4000 dpi meccanici sono troppo pochi per una dia che si rispetti. Il risultato è l'aliasing, che porta perdita di informazioni. Le altre caratteristiche (Dmax) sono irrilevanti in pratica (un JPEG da stampa ha DMax 2.1 teorici, 1.5 nella realtà). Il Reflecta va usato con Vuescan o Silverfast Ai studio, 16 bit e multisampling 16x bloccati sempre e... calibrato It-8 grazie.gif .

A presto telefono.gif

Elio

Grazie molte per le info Elio...puoi darmi alcune spiegazioni su denoising, sharpening e soprattutto aliasing? Perchè per le scansioni devo utilizzare il programma vuescan? Su cosa agisce?
cosa altro è utile che sappia prima di acquistare il Reflecta RPS 7200?
Ancora grazie!!!
pes084k1
Messaggio: #9
QUOTE(RafV @ Nov 16 2010, 10:25 PM) *
Grazie molte per le info Elio...puoi darmi alcune spiegazioni su denoising, sharpening e soprattutto aliasing? Perchè per le scansioni devo utilizzare il programma vuescan? Su cosa agisce?
cosa altro è utile che sappia prima di acquistare il Reflecta RPS 7200?
Ancora grazie!!!


Denoising è la riduzione del rumore/grana, che va fatta dal raw (Noise Ninja Standalone, Topaz e Neatimage sono i software migliori). Meglio non azionare altri controlli dello scanner oltre l'esposizione, la calibrazione di colore IT-8 e l'ICE o similia per i graffi: sono poi accettabili la correzione dell'aberrazione cromatica, della distorsione e il raddrizzamento; con il B/N bisogna però correggere il contrasto e spuntinare a mano (il miglior software è AKVIS Retoucher 4.5) prima.
Inoltre è bene eliminare i puntini di grana sulle negative e sulle digitali ad alti ISO con il filtro Adobe PS e PSE rumore/grana (raggio 2 pixel, soglia 13-17).
Bisogna lavorare su uno spazio di colore molto largo, pena saturazione delle tinte (CIELAB, ProPhoto, Wide Gamut RGB) e a 16 bit: il film non è l'asfittico sensore CCD o CMOS!
Il denoising si effettua profilando il livello di rumore (automaticamente o manualmente), regolando le soglie di soppressione per il miglior compromesso grana/nitidezza alle alte frequenze e poi scegliendo la percentuale di soppressione del rumore.
La profilatura manuale del rumore fa fatta selezionando aree uniformi senza dettagli visibili.
Se appaiono punti isolati di rumore (speckle) la soglia, separata per crominanza/luminanza o RGB, è troppo bassa. Se si perdono le tessiture (erasure) la soglia è troppo alta. Io consiglio di regolare le soglie con gli slider di precentuale di soppressione al massimo (immagine "acquarellata") finchè lo speckle non scompare. Poi riporto gli slider di soppressione indietro al valore desiderato. Inserendo momentaneamente lo sharpening incorporato (per Noise Ninja SA uso 0.6 pixel, 270%conservativi a 5400 dpi; il raggio è proporzionale alla risoluzione di scansione) inizio a calibrare luminanza e crominanza o RGB. Poi con Noise Ninjio o Dfine, è possibile variare la percentale di soppressione del rumore. Ho trovato che quasi sempre:
il blu va filtrato più pesantemente;
i marroni, gialli e rossi su dia vanno filtrati di meno;
bianchi, grigi e verdi vanno abbastanza bene (guardare le foglie!!!);
i colori del film sono sempre molto più puliti di quelli digitali (abbassare le soglie!)
Non bigogna esagerare: la stampa e l'occhio filtrano parecchio il rumore e preferiscono la risolvenza.
Poi si azzera lo sharpening (ma non il "recupero dettagli", se esiste) e si filtra.
A questo punto si fanno le correzioni di colore, contrasto e saturazione guardando l'istogramma, la devignattura, e si applica il pre-sharpening (Focus Fixer e Focus Magic i migliori).
Per il film la USM non va bene, perchè allarga i bordi e fa perdere risoluzione. Invece, con i software citati, che si programmano sull'effettiva sfocatura, si recuperano le alte frequenze attenuate da ottica, scansione e scanner. La grana finale deve essere appena percettibile e le linee devono essere visibili e sottili. Questo file è il master a max risoluzione da cui ricavare i file per stampe, Web, HDTV... Non bigogna stare al pelo sul nero e sul bianco, perché i passaggi successivi possono mandare tutti i colori in saturazione e il tutto in malora.
Si riduce e si croppa l'immagine ai dpi e al formato della stampante, si applica lo sharpening finale (Focalblade e lo Snart Sharpen "lens blur" sono i migliori) "tosto". Su Focalblase 2.0 io uso raggi di 0.2-0.3 pixel per Web, HDTV e stampe fino al 20 x 30 cm, 120-150%, 80% sulle tessiture, poi 0.2-0.4 pixel, 120-170% per il 30 x 45 cm, 0.3-0.6 pixel, 150-170% per il 40 x 60 cm, 254/300 dpi. La grana deve essere visibile, fine e secchissima per una buona stampa.
A questo punto si passa allo spazio di colore finale (sRGB o Adobe RGB), si regolano i punti di nero e bianco e il gamma finali e si salva in 8 bit, JPEG max qualità (12 su PS) o TIFF per il laboratorio.
Io salvo sempre il file raw, il denoised, lo sharpened per usi futuri.

A presto telefono.gif

Elio
RafV
Messaggio: #10
QUOTE(pes084k1 @ Nov 21 2010, 07:42 PM) *
Denoising è la riduzione del rumore/grana, che va fatta dal raw (Noise Ninja Standalone, Topaz e Neatimage sono i software migliori). Meglio non azionare altri controlli dello scanner oltre l'esposizione, la calibrazione di colore IT-8 e l'ICE o similia per i graffi: sono poi accettabili la correzione dell'aberrazione cromatica, della distorsione e il raddrizzamento; con il B/N bisogna però correggere il contrasto e spuntinare a mano (il miglior software è AKVIS Retoucher 4.5) prima.
Inoltre è bene eliminare i puntini di grana sulle negative e sulle digitali ad alti ISO con il filtro Adobe PS e PSE rumore/grana (raggio 2 pixel, soglia 13-17).
Bisogna lavorare su uno spazio di colore molto largo, pena saturazione delle tinte (CIELAB, ProPhoto, Wide Gamut RGB) e a 16 bit: il film non è l'asfittico sensore CCD o CMOS!
Il denoising si effettua profilando il livello di rumore (automaticamente o manualmente), regolando le soglie di soppressione per il miglior compromesso grana/nitidezza alle alte frequenze e poi scegliendo la percentuale di soppressione del rumore.
La profilatura manuale del rumore fa fatta selezionando aree uniformi senza dettagli visibili.
Se appaiono punti isolati di rumore (speckle) la soglia, separata per crominanza/luminanza o RGB, è troppo bassa. Se si perdono le tessiture (erasure) la soglia è troppo alta. Io consiglio di regolare le soglie con gli slider di precentuale di soppressione al massimo (immagine "acquarellata") finchè lo speckle non scompare. Poi riporto gli slider di soppressione indietro al valore desiderato. Inserendo momentaneamente lo sharpening incorporato (per Noise Ninja SA uso 0.6 pixel, 270%conservativi a 5400 dpi; il raggio è proporzionale alla risoluzione di scansione) inizio a calibrare luminanza e crominanza o RGB. Poi con Noise Ninjio o Dfine, è possibile variare la percentale di soppressione del rumore. Ho trovato che quasi sempre:
il blu va filtrato più pesantemente;
i marroni, gialli e rossi su dia vanno filtrati di meno;
bianchi, grigi e verdi vanno abbastanza bene (guardare le foglie!!!);
i colori del film sono sempre molto più puliti di quelli digitali (abbassare le soglie!)
Non bigogna esagerare: la stampa e l'occhio filtrano parecchio il rumore e preferiscono la risolvenza.
Poi si azzera lo sharpening (ma non il "recupero dettagli", se esiste) e si filtra.
A questo punto si fanno le correzioni di colore, contrasto e saturazione guardando l'istogramma, la devignattura, e si applica il pre-sharpening (Focus Fixer e Focus Magic i migliori).
Per il film la USM non va bene, perchè allarga i bordi e fa perdere risoluzione. Invece, con i software citati, che si programmano sull'effettiva sfocatura, si recuperano le alte frequenze attenuate da ottica, scansione e scanner. La grana finale deve essere appena percettibile e le linee devono essere visibili e sottili. Questo file è il master a max risoluzione da cui ricavare i file per stampe, Web, HDTV... Non bigogna stare al pelo sul nero e sul bianco, perché i passaggi successivi possono mandare tutti i colori in saturazione e il tutto in malora.
Si riduce e si croppa l'immagine ai dpi e al formato della stampante, si applica lo sharpening finale (Focalblade e lo Snart Sharpen "lens blur" sono i migliori) "tosto". Su Focalblase 2.0 io uso raggi di 0.2-0.3 pixel per Web, HDTV e stampe fino al 20 x 30 cm, 120-150%, 80% sulle tessiture, poi 0.2-0.4 pixel, 120-170% per il 30 x 45 cm, 0.3-0.6 pixel, 150-170% per il 40 x 60 cm, 254/300 dpi. La grana deve essere visibile, fine e secchissima per una buona stampa.
A questo punto si passa allo spazio di colore finale (sRGB o Adobe RGB), si regolano i punti di nero e bianco e il gamma finali e si salva in 8 bit, JPEG max qualità (12 su PS) o TIFF per il laboratorio.
Io salvo sempre il file raw, il denoised, lo sharpened per usi futuri.

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Elio

Elio ti ringrazio per le tue delucidazioni, mi rendo conto però di non essere ancora preparato tecnicamente per fare il lavoro che voglio fare...e cioè...scannerizzare le mie dia migliori ALLA MASSIMA QUALITA' POSSIBILE per proporre poi stampe di qualità. Forse è meglio che intraprenda un corso strutturato che mi "formi" gradualmente? Oppure ci sono dei testi da studiare che mi possono aiutare? Io vivo a Roma...cosa mi consigli?
pes084k1
Messaggio: #11
QUOTE(RafV @ Nov 22 2010, 10:05 AM) *
Elio ti ringrazio per le tue delucidazioni, mi rendo conto però di non essere ancora preparato tecnicamente per fare il lavoro che voglio fare...e cioè...scannerizzare le mie dia migliori ALLA MASSIMA QUALITA' POSSIBILE per proporre poi stampe di qualità. Forse è meglio che intraprenda un corso strutturato che mi "formi" gradualmente? Oppure ci sono dei testi da studiare che mi possono aiutare? Io vivo a Roma...cosa mi consigli?


Io consiglio di acquisire una ceta pratica leggendo i manuali di Jain (image processing) e di Fairchild (spazio colore). Si trovano nelle librerie universitarie o su Amazon. Non sono facili all'inizio, ma la cosa più importante è capire dove e quanto si perde di informazione. Per esempio, facendo il denoising senza sharpening in visione, alcune frequenze possono scomparire alla vista, salvo essere riportate su dal presharpening, ma con meno rumore. Per lo stesso motivo, mai visionare un'immagine con il JPEG in-camera o in RAW senza alcuno sharpening, perché l'occhio non si accorge della perdita di dettagli e si cerca di pompare le frequenze medio-basse, ammazzando la risoluzione in stampa.
Quando ho portato alcuni 30 x 45 cm scansionati da dia e negativo B/N a 5400 dpi insieme a quelli 24 x 36 dalla D700 a dei colleghi per un test... ci hanno adornato le proprie stanze: nessuno aveva mai visto i 4500 LW/PH dal film piccolo/medio formato, e pure a mano libera in molti casi. La D700 ha lavorato molto bene, al suo massimo (quasi pari alla D3x che avevo provato tempo fa, solo il 10-15% in meno di risoluzione effettiva "calcolata"), ma tutti hanno preferito ala grande l'"ibrido" proveniente dalla straordinaria FE e dalla Zeiss Ikon SW e la sua risoluzione effettiva circa doppia. E ho usato solo 40 Mp dei 105 a disposizione...

A presto telefono.gif

Elio

P.S.: le ottiche erano CV Heliar SW 15 (con filtri) e Samyang 14 UMC (con PP della distorsione)

Messaggio modificato da pes084k1 il Nov 24 2010, 08:14 PM
iengug
Messaggio: #12
Irrilevante il Dmax per scansione delle dia hmmm.gif
Ma stiamo scherzando, il Reflecta è del tutto inadeguato, e anche il 5000 con ombre dense ha i suoi problemi, non per nulla ci sono scanner con i sensori raffreddati o quelli a tamburo con i fotomoltiplicatori. Se lo trovate, prendete il 5000 .... e fatevi un giro su questo sito per avere un pò di prove di scanner.

http://www.filmscanner.info/en/NikonSuperCoolscan5000ED.html

http://www.filmscanner.info/en/ReflectaRPS7200.html

Saluti,

Claudio
pes084k1
Messaggio: #13
QUOTE(iengug @ Nov 26 2010, 01:20 PM) *
Irrilevante il Dmax per scansione delle dia hmmm.gif
Ma stiamo scherzando, il Reflecta è del tutto inadeguato, e anche il 5000 con ombre dense ha i suoi problemi, non per nulla ci sono scanner con i sensori raffreddati o quelli a tamburo con i fotomoltiplicatori. Se lo trovate, prendete il 5000 .... e fatevi un giro su questo sito per avere un pò di prove di scanner.

http://www.filmscanner.info/en/NikonSuperCoolscan5000ED.html

http://www.filmscanner.info/en/ReflectaRPS7200.html

Saluti,

Claudio



I fatti sono fatti: un JPEG non offe più di un DMax=2.1: è così da standard, 256 livelli gamma corrected! Le stampe e i monitor sono calibrati su una scala 100:1 (standard sRGB e AdobeRGB, ecc...). Il resto è fantasia pura o pubblicità ingannatrice. Oltre a tutto, il DMax andrebbe relazionato al rapporto S/R, che nessuno dichiara e di cui nessuno si preoccupa in pratica: quanti di voi digitalizzano sempre a 16 bit, con multisampling 16x? Lo sapete quando perdete in risoluzione se non fate il necessario denoising/pre-sharpening?

Nessuno si deve mettere ad amplificare ombre che verranno nere come la pece sul monitor o sulla stampa. Lo dice uno che ha pubblicato su Retinex/ADR e similia.
La dinamica di una dia può arrivare a 10:000 a 1, è vero, ma nessuna digitalizzazione ha in pratica più di 10-11 bit di dinamica e una foto con blocchi neri "significativi" che vengono neri come la pece fuori da un Super Colorplan e 250 W di lampada dietro non è da stampare o da vedere a monitor: è da buttare.

Il rapporto S/R di una DSRL arriva al massimo a 100 dopo correzione gamma (D3/D3S/D700). Quindi DMax = 3-3.2 (se realistici uguali a quasi 1000 in rapporto S/R, tipici di uno scanner) è ampiamente sufficiente anche per un Velvia 50 in stampa o visione HDTV.
Io ho il Minolta 5400 II, che per un pixelpeeper si mette il Coolscan 5000 (che pure ho a disposizione) "sotto le scarpe" e mai, dico mai ho avuto un problema con ombre non stampabili o non visibili. Fra l'altro, dopo una prova, ho ordinato anche il Reflecta RPS 7200 per certe cose.

4000 dpi sul carrello sono invece troppo pochi: il denoisining/defocus, che è la chiave dell'image processing, vuole un certo sovracampionamento e maneggia male l'aliasing, che i buoni obiettivi creano. Oltretutto quando vado a ridurre l'immagine alle dimensioni di stampa il rapporto S/R cresce, e quindi il DMax: quindi campionare più fitto sul CCD è solo un vantaggio.
Ripeto a tutti: visto che un laboratorio stampa trasforma tutto in JPEG, per non intasare il link verso la stampante, non perdete la testa su queste cose. Il Coolscan 5000 era buono, ma oggi è superato: sono un nikonista, ma non ho certo i paraocchi. Se invece di una compatta usa e getta tante persone avessere comprato un Minolta 5400 II o un Reflecta, secondo me il digitale non si sarebbe affermato in fascia media e alta. Gli ultimi confronti che ho fatto con ottiche e macchine serie sono devastanti per le DSRL.

Quanto al sito citato, prendo tutto con beneficio di inventario. Ha qualche spunto utile, ma la tecnica usata lascia a desiderare: per esempio vedo a casa mia che il Coolscan e il Minolta vanno completamente in aliasing in certi casi, quindi rispondono otticamente ben oltre la frequenza di Nyquist (80 e 103 lp/mm), ma questo non appare dai "test". Anche l'immagine della mira del Reflecta 7200, che è venuta sfocata (SilverFast è una "ciofeca"), conserva oltre 4000 dpi dopo la codifica sul sito e lo sharpening (controllato). Sono +75 Mp (a 12 bit) di informazione reale! Un po' di senso della misura non guasta.

A presto telefono.gif

Elio

RafV
Messaggio: #14
QUOTE(pes084k1 @ Nov 27 2010, 05:30 PM) *
I fatti sono fatti: un JPEG non offe più di un DMax=2.1: è così da standard, 256 livelli gamma corrected! Le stampe e i monitor sono calibrati su una scala 100:1 (standard sRGB e AdobeRGB, ecc...). Il resto è fantasia pura o pubblicità ingannatrice. Oltre a tutto, il DMax andrebbe relazionato al rapporto S/R, che nessuno dichiara e di cui nessuno si preoccupa in pratica: quanti di voi digitalizzano sempre a 16 bit, con multisampling 16x? Lo sapete quando perdete in risoluzione se non fate il necessario denoising/pre-sharpening?

Nessuno si deve mettere ad amplificare ombre che verranno nere come la pece sul monitor o sulla stampa. Lo dice uno che ha pubblicato su Retinex/ADR e similia.
La dinamica di una dia può arrivare a 10:000 a 1, è vero, ma nessuna digitalizzazione ha in pratica più di 10-11 bit di dinamica e una foto con blocchi neri "significativi" che vengono neri come la pece fuori da un Super Colorplan e 250 W di lampada dietro non è da stampare o da vedere a monitor: è da buttare.

Il rapporto S/R di una DSRL arriva al massimo a 100 dopo correzione gamma (D3/D3S/D700). Quindi DMax = 3-3.2 (se realistici uguali a quasi 1000 in rapporto S/R, tipici di uno scanner) è ampiamente sufficiente anche per un Velvia 50 in stampa o visione HDTV.
Io ho il Minolta 5400 II, che per un pixelpeeper si mette il Coolscan 5000 (che pure ho a disposizione) "sotto le scarpe" e mai, dico mai ho avuto un problema con ombre non stampabili o non visibili. Fra l'altro, dopo una prova, ho ordinato anche il Reflecta RPS 7200 per certe cose.

4000 dpi sul carrello sono invece troppo pochi: il denoisining/defocus, che è la chiave dell'image processing, vuole un certo sovracampionamento e maneggia male l'aliasing, che i buoni obiettivi creano. Oltretutto quando vado a ridurre l'immagine alle dimensioni di stampa il rapporto S/R cresce, e quindi il DMax: quindi campionare più fitto sul CCD è solo un vantaggio.
Ripeto a tutti: visto che un laboratorio stampa trasforma tutto in JPEG, per non intasare il link verso la stampante, non perdete la testa su queste cose. Il Coolscan 5000 era buono, ma oggi è superato: sono un nikonista, ma non ho certo i paraocchi. Se invece di una compatta usa e getta tante persone avessere comprato un Minolta 5400 II o un Reflecta, secondo me il digitale non si sarebbe affermato in fascia media e alta. Gli ultimi confronti che ho fatto con ottiche e macchine serie sono devastanti per le DSRL.

Quanto al sito citato, prendo tutto con beneficio di inventario. Ha qualche spunto utile, ma la tecnica usata lascia a desiderare: per esempio vedo a casa mia che il Coolscan e il Minolta vanno completamente in aliasing in certi casi, quindi rispondono otticamente ben oltre la frequenza di Nyquist (80 e 103 lp/mm), ma questo non appare dai "test". Anche l'immagine della mira del Reflecta 7200, che è venuta sfocata (SilverFast è una "ciofeca"), conserva oltre 4000 dpi dopo la codifica sul sito e lo sharpening (controllato). Sono +75 Mp (a 12 bit) di informazione reale! Un po' di senso della misura non guasta.

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Elio

Elio per tutte le operazioni di gestione del file digitale usi Photoshop (ho il CS 4) o occorrono altri programmi?
Per l'acquisizione del file tramite scanner cosa devo sempre attivare per la migliore qualità'?
Dopo aver acquisito il file digitale (il Reflecta 7200 mi restituisce il Tif e non il Raw) potresti elencarmi in ordine cronologico le operazioni da effettuare ed i relativi programmi da utilizzare, ad esempio:
operazione programma motivo
Se sei schematico mi aiuti a capire megliole tue informazioni
francegar
Messaggio: #15
Salve a tutti.

Se posso permettermi di aggiungermi a questo 3D, dovendo acquistare uno scanner ed avendo piú o meno le stesse esigenze di RafV, oltre che sugli scanner sopra citati, volevo chiedere un parere anche sul Plustek 7600i (se qualcuno lo utilizza).

Grazie.
iengug
Messaggio: #16
QUOTE(pes084k1 @ Nov 27 2010, 05:30 PM) *
I fatti sono fatti: un JPEG non offe più di un DMax=2.1: è così da standard, 256 livelli gamma corrected! Le stampe e i monitor sono calibrati su una scala 100:1 (standard sRGB e AdobeRGB, ecc...). Il resto è fantasia pura o pubblicità ingannatrice. Oltre a tutto, il DMax andrebbe relazionato al rapporto S/R, che nessuno dichiara e di cui nessuno si preoccupa in pratica: quanti di voi digitalizzano sempre a 16 bit, con multisampling 16x? Lo sapete quando perdete in risoluzione se non fate il necessario denoising/pre-sharpening?

Nessuno si deve mettere ad amplificare ombre che verranno nere come la pece sul monitor o sulla stampa. Lo dice uno che ha pubblicato su Retinex/ADR e similia.
La dinamica di una dia può arrivare a 10:000 a 1, è vero, ma nessuna digitalizzazione ha in pratica più di 10-11 bit di dinamica e una foto con blocchi neri "significativi" che vengono neri come la pece fuori da un Super Colorplan e 250 W di lampada dietro non è da stampare o da vedere a monitor: è da buttare.

Il rapporto S/R di una DSRL arriva al massimo a 100 dopo correzione gamma (D3/D3S/D700). Quindi DMax = 3-3.2 (se realistici uguali a quasi 1000 in rapporto S/R, tipici di uno scanner) è ampiamente sufficiente anche per un Velvia 50 in stampa o visione HDTV.
Io ho il Minolta 5400 II, che per un pixelpeeper si mette il Coolscan 5000 (che pure ho a disposizione) "sotto le scarpe" e mai, dico mai ho avuto un problema con ombre non stampabili o non visibili. Fra l'altro, dopo una prova, ho ordinato anche il Reflecta RPS 7200 per certe cose.

4000 dpi sul carrello sono invece troppo pochi: il denoisining/defocus, che è la chiave dell'image processing, vuole un certo sovracampionamento e maneggia male l'aliasing, che i buoni obiettivi creano. Oltretutto quando vado a ridurre l'immagine alle dimensioni di stampa il rapporto S/R cresce, e quindi il DMax: quindi campionare più fitto sul CCD è solo un vantaggio.
Ripeto a tutti: visto che un laboratorio stampa trasforma tutto in JPEG, per non intasare il link verso la stampante, non perdete la testa su queste cose. Il Coolscan 5000 era buono, ma oggi è superato: sono un nikonista, ma non ho certo i paraocchi. Se invece di una compatta usa e getta tante persone avessere comprato un Minolta 5400 II o un Reflecta, secondo me il digitale non si sarebbe affermato in fascia media e alta. Gli ultimi confronti che ho fatto con ottiche e macchine serie sono devastanti per le DSRL.

Quanto al sito citato, prendo tutto con beneficio di inventario. Ha qualche spunto utile, ma la tecnica usata lascia a desiderare: per esempio vedo a casa mia che il Coolscan e il Minolta vanno completamente in aliasing in certi casi, quindi rispondono otticamente ben oltre la frequenza di Nyquist (80 e 103 lp/mm), ma questo non appare dai "test". Anche l'immagine della mira del Reflecta 7200, che è venuta sfocata (SilverFast è una "ciofeca"), conserva oltre 4000 dpi dopo la codifica sul sito e lo sharpening (controllato). Sono +75 Mp (a 12 bit) di informazione reale! Un po' di senso della misura non guasta.

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Elio



La tua è una scelta estetica. I dettagli nelle ombre possono essere importanti, e possono essere amplificati se lo si ritiene necessario, e per questo serve uno scanner con una dinamica maggiore di quella del Reflecta, e anche del Coolscan se possibile. Che poi la dinamica dell'output sia limitata non c'entra nulla con questo discorso.
D'accordo che 4000 dpi sono pochi, ma se si vuole più del Coolscan 5000 c'è appunto il Minolta, e poi gli Imacon e i Kodak xsmart. Non certo il Reflecta.

Cordialità,

Claudio
pes084k1
Messaggio: #17
QUOTE(iengug @ Nov 29 2010, 09:45 AM) *
La tua è una scelta estetica. I dettagli nelle ombre possono essere importanti, e possono essere amplificati se lo si ritiene necessario, e per questo serve uno scanner con una dinamica maggiore di quella del Reflecta, e anche del Coolscan se possibile. Che poi la dinamica dell'output sia limitata non c'entra nulla con questo discorso.
D'accordo che 4000 dpi sono pochi, ma se si vuole più del Coolscan 5000 c'è appunto il Minolta, e poi gli Imacon e i Kodak xsmart. Non certo il Reflecta.

Cordialità,

Claudio


Se mi chiedono oltre il 50 x 70 cm a 254 dpi senza interpolare, il Reflecta può andare meglio del Minolta (il 35 mm è otticamente limitato a 40 x 60 cm full sharpness con ottiche super-risolventi a 4000-5000 LW/PH, non lo dimentico). L'Imacon è grande, ma costa un botto. Sulle negative il Reflecta poi azzera l'aliasing di grana con risultati MOLTO validi. Per queste risoluzioni, sto provando il Topaz InFocus come pre-sharpener e i risultati sono molto promettenti sul Minolta (che ha il setting dedicato su FocusFixer, però). Quando arriverà a giorni il MIO Reflecta, faremo i conti definitivi. Mica butto Minolta e Nikon...

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Elio
RafV
Messaggio: #18
QUOTE(pes084k1 @ Nov 29 2010, 10:19 PM) *
Se mi chiedono oltre il 50 x 70 cm a 254 dpi senza interpolare, il Reflecta può andare meglio del Minolta (il 35 mm è otticamente limitato a 40 x 60 cm full sharpness con ottiche super-risolventi a 4000-5000 LW/PH, non lo dimentico). L'Imacon è grande, ma costa un botto. Sulle negative il Reflecta poi azzera l'aliasing di grana con risultati MOLTO validi. Per queste risoluzioni, sto provando il Topaz InFocus come pre-sharpener e i risultati sono molto promettenti sul Minolta (che ha il setting dedicato su FocusFixer, però). Quando arriverà a giorni il MIO Reflecta, faremo i conti definitivi. Mica butto Minolta e Nikon...

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Elio

...allora aspetto il risultato delle tue prove sul Reflecta 7200 RPS prima di acquistarlo anche io!
mauropanichi
Messaggio: #19
QUOTE(pes084k1 @ Nov 21 2010, 07:42 PM) *
Denoising è la riduzione del rumore/grana, che va fatta dal raw (Noise Ninja Standalone, Topaz e Neatimage sono i software migliori). Meglio non azionare altri controlli dello scanner oltre l'esposizione, la calibrazione di colore IT-8 e l'ICE o similia per i graffi: sono poi accettabili la correzione dell'aberrazione cromatica, della distorsione e il raddrizzamento; con il B/N bisogna però correggere il contrasto e spuntinare a mano (il miglior software è AKVIS Retoucher 4.5) prima.
Inoltre è bene eliminare i puntini di grana sulle negative e sulle digitali ad alti ISO con il filtro Adobe PS e PSE rumore/grana (raggio 2 pixel, soglia 13-17).
Bisogna lavorare su uno spazio di colore molto largo, pena saturazione delle tinte (CIELAB, ProPhoto, Wide Gamut RGB) e a 16 bit: il film non è l'asfittico sensore CCD o CMOS!
Il denoising si effettua profilando il livello di rumore (automaticamente o manualmente), regolando le soglie di soppressione per il miglior compromesso grana/nitidezza alle alte frequenze e poi scegliendo la percentuale di soppressione del rumore.
La profilatura manuale del rumore fa fatta selezionando aree uniformi senza dettagli visibili.
Se appaiono punti isolati di rumore (speckle) la soglia, separata per crominanza/luminanza o RGB, è troppo bassa. Se si perdono le tessiture (erasure) la soglia è troppo alta. Io consiglio di regolare le soglie con gli slider di precentuale di soppressione al massimo (immagine "acquarellata") finchè lo speckle non scompare. Poi riporto gli slider di soppressione indietro al valore desiderato. Inserendo momentaneamente lo sharpening incorporato (per Noise Ninja SA uso 0.6 pixel, 270%conservativi a 5400 dpi; il raggio è proporzionale alla risoluzione di scansione) inizio a calibrare luminanza e crominanza o RGB. Poi con Noise Ninjio o Dfine, è possibile variare la percentale di soppressione del rumore. Ho trovato che quasi sempre:
il blu va filtrato più pesantemente;
i marroni, gialli e rossi su dia vanno filtrati di meno;
bianchi, grigi e verdi vanno abbastanza bene (guardare le foglie!!!);
i colori del film sono sempre molto più puliti di quelli digitali (abbassare le soglie!)
Non bigogna esagerare: la stampa e l'occhio filtrano parecchio il rumore e preferiscono la risolvenza.
Poi si azzera lo sharpening (ma non il "recupero dettagli", se esiste) e si filtra.
A questo punto si fanno le correzioni di colore, contrasto e saturazione guardando l'istogramma, la devignattura, e si applica il pre-sharpening (Focus Fixer e Focus Magic i migliori).
Per il film la USM non va bene, perchè allarga i bordi e fa perdere risoluzione. Invece, con i software citati, che si programmano sull'effettiva sfocatura, si recuperano le alte frequenze attenuate da ottica, scansione e scanner. La grana finale deve essere appena percettibile e le linee devono essere visibili e sottili. Questo file è il master a max risoluzione da cui ricavare i file per stampe, Web, HDTV... Non bigogna stare al pelo sul nero e sul bianco, perché i passaggi successivi possono mandare tutti i colori in saturazione e il tutto in malora.
Si riduce e si croppa l'immagine ai dpi e al formato della stampante, si applica lo sharpening finale (Focalblade e lo Snart Sharpen "lens blur" sono i migliori) "tosto". Su Focalblase 2.0 io uso raggi di 0.2-0.3 pixel per Web, HDTV e stampe fino al 20 x 30 cm, 120-150%, 80% sulle tessiture, poi 0.2-0.4 pixel, 120-170% per il 30 x 45 cm, 0.3-0.6 pixel, 150-170% per il 40 x 60 cm, 254/300 dpi. La grana deve essere visibile, fine e secchissima per una buona stampa.
A questo punto si passa allo spazio di colore finale (sRGB o Adobe RGB), si regolano i punti di nero e bianco e il gamma finali e si salva in 8 bit, JPEG max qualità (12 su PS) o TIFF per il laboratorio.
Io salvo sempre il file raw, il denoised, lo sharpened per usi futuri.

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Elio

Peccato che io non riesca,a capire del tutto il tuo discorso,questo per mia incapacità,... in poche parole e semplici,come dovrei scansire una dia o neg...ho un DUAL SCAN MINOLTA V'
mauropanichi
Messaggio: #20
QUOTE(pes084k1 @ Nov 21 2010, 07:42 PM) *
Denoising è la riduzione del rumore/grana, che va fatta dal raw (Noise Ninja Standalone, Topaz e Neatimage sono i software migliori). Meglio non azionare altri controlli dello scanner oltre l'esposizione, la calibrazione di colore IT-8 e l'ICE o similia per i graffi: sono poi accettabili la correzione dell'aberrazione cromatica, della distorsione e il raddrizzamento; con il B/N bisogna però correggere il contrasto e spuntinare a mano (il miglior software è AKVIS Retoucher 4.5) prima.
Inoltre è bene eliminare i puntini di grana sulle negative e sulle digitali ad alti ISO con il filtro Adobe PS e PSE rumore/grana (raggio 2 pixel, soglia 13-17).
Bisogna lavorare su uno spazio di colore molto largo, pena saturazione delle tinte (CIELAB, ProPhoto, Wide Gamut RGB) e a 16 bit: il film non è l'asfittico sensore CCD o CMOS!
Il denoising si effettua profilando il livello di rumore (automaticamente o manualmente), regolando le soglie di soppressione per il miglior compromesso grana/nitidezza alle alte frequenze e poi scegliendo la percentuale di soppressione del rumore.
La profilatura manuale del rumore fa fatta selezionando aree uniformi senza dettagli visibili.
Se appaiono punti isolati di rumore (speckle) la soglia, separata per crominanza/luminanza o RGB, è troppo bassa. Se si perdono le tessiture (erasure) la soglia è troppo alta. Io consiglio di regolare le soglie con gli slider di precentuale di soppressione al massimo (immagine "acquarellata") finchè lo speckle non scompare. Poi riporto gli slider di soppressione indietro al valore desiderato. Inserendo momentaneamente lo sharpening incorporato (per Noise Ninja SA uso 0.6 pixel, 270%conservativi a 5400 dpi; il raggio è proporzionale alla risoluzione di scansione) inizio a calibrare luminanza e crominanza o RGB. Poi con Noise Ninjio o Dfine, è possibile variare la percentale di soppressione del rumore. Ho trovato che quasi sempre:
il blu va filtrato più pesantemente;
i marroni, gialli e rossi su dia vanno filtrati di meno;
bianchi, grigi e verdi vanno abbastanza bene (guardare le foglie!!!);
i colori del film sono sempre molto più puliti di quelli digitali (abbassare le soglie!)
Non bigogna esagerare: la stampa e l'occhio filtrano parecchio il rumore e preferiscono la risolvenza.
Poi si azzera lo sharpening (ma non il "recupero dettagli", se esiste) e si filtra.
A questo punto si fanno le correzioni di colore, contrasto e saturazione guardando l'istogramma, la devignattura, e si applica il pre-sharpening (Focus Fixer e Focus Magic i migliori).
Per il film la USM non va bene, perchè allarga i bordi e fa perdere risoluzione. Invece, con i software citati, che si programmano sull'effettiva sfocatura, si recuperano le alte frequenze attenuate da ottica, scansione e scanner. La grana finale deve essere appena percettibile e le linee devono essere visibili e sottili. Questo file è il master a max risoluzione da cui ricavare i file per stampe, Web, HDTV... Non bigogna stare al pelo sul nero e sul bianco, perché i passaggi successivi possono mandare tutti i colori in saturazione e il tutto in malora.
Si riduce e si croppa l'immagine ai dpi e al formato della stampante, si applica lo sharpening finale (Focalblade e lo Snart Sharpen "lens blur" sono i migliori) "tosto". Su Focalblase 2.0 io uso raggi di 0.2-0.3 pixel per Web, HDTV e stampe fino al 20 x 30 cm, 120-150%, 80% sulle tessiture, poi 0.2-0.4 pixel, 120-170% per il 30 x 45 cm, 0.3-0.6 pixel, 150-170% per il 40 x 60 cm, 254/300 dpi. La grana deve essere visibile, fine e secchissima per una buona stampa.
A questo punto si passa allo spazio di colore finale (sRGB o Adobe RGB), si regolano i punti di nero e bianco e il gamma finali e si salva in 8 bit, JPEG max qualità (12 su PS) o TIFF per il laboratorio.
Io salvo sempre il file raw, il denoised, lo sharpened per usi futuri.

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Elio

Peccato che io non riesca,a capire del tutto il tuo discorso,questo per mia incapacità,... in poche parole e semplici,come dovrei scansire una dia o neg...ho un DUAL SCAN MINOLTA V'

QUOTE(Batman62 @ Nov 30 2010, 11:20 PM) *
Peccato che io non riesca,a capire del tutto il tuo discorso,questo per mia incapacità,... in poche parole e semplici,come dovrei scansire una dia o neg...ho un DUAL SCAN MINOLTA V'

In poche parole spesso non sono soddisfatto delle mie scansioni,e mi ributto in fretta a scattare con la digitale.
mauropanichi
Messaggio: #21
Sono convinto che le basi e la teoria sono basilari,ma all'attico pratico spesso ci possono essere delle sorprese,naturalmente una buona scansione e soprattutto di un buon sviluppo, specie se si tratta di una dia ,questa mattina ho scansito con il mio Minolta dual scan da 3200 dpi e il Vuescan,e non trovo male le scansioni,addirittura ho portato la dimensione a 70x100 di una dia poi di un Elite che magari non è il massimo,non ho tovato presenza di grana e una buona nitidezza...l'osservazione l'ho fatto ad 1m dal monitor.. scatto eseguito con FM2+35-70 2,8 rolleyes.gif





IPB Immagine Ingrandimento full detail : 1 MB

Messaggio modificato da Batman62 il Dec 1 2010, 01:18 PM
mauropanichi
Messaggio: #22


Ho tirato fuori leggermente la nave troppo in ombra,un pò di saturazione e contrasta migliore,che secondo me è meglio della maschera,che introduce troppo rumore. Comunque ragazzi il digitale è bello ,ma le scansioni da dia hanno un equilibrio e una bellezza unica...me n'ero quasi dimenticato.
pes084k1
Messaggio: #23
QUOTE(Batman62 @ Dec 1 2010, 01:23 PM) *
Ho tirato fuori leggermente la nave troppo in ombra,un pò di saturazione e contrasta migliore,che secondo me è meglio della maschera,che introduce troppo rumore. Comunque ragazzi il digitale è bello ,ma le scansioni da dia hanno un equilibrio e una bellezza unica...me n'ero quasi dimenticato.


Buona scansione!
Nei post precedenti parlavamo di MOSTRI da 21 a 70 Mp che comunque fanno almeno 80 lp/mm in ogni colore (le DSRL arrivano alla metà su R e B e a 2/3 su G). Quindi era un discorso da pixel-peeper. Hai osservato la slide da 1 m, congruente con le procedure di valutazione standard per schermo da 100 dpi ca. Ma molti dettagli si guadagnano o perdono con PP sbagliati a questi livelli, perché lo MTF di origine non è mai alto, se non altro per la diffrazione.
Tuttavia, se scansiono, l'ottica dello scanner attenuerà sia il segnale utile, sia la grana (ecco perché avvicinandomi a uno schermo da proiezione posso vedere tanti dettagli). Se il rumore dello scanner, che si attenua con multisampling, regolazione dell'esposizione, 16 bit e con l'oversampling, non copre i dettagli, un denoising/deblur ben fatto li riporterà in perfetta evidenza. Per questo motivo, il denoising va fatto prima di ogni cosa, "svuotando" spazi non contenenti dettagli intellegibili. Il deblur invece riporterà in vista i dettagli per forza di cosa attenuati dal denoising comune, ma non la grana.
La maschera di contrasto ha un cattivo effetto specie sulle scansioni, perché allarga i bordi mentre li esalta, con perdita di definizione e risultati "grassi". Il "deblur" è meno spettacolare, ma più potente e naturale. Quando si va in stampa, è bene dare a tutte le immagini, anche digitali, uno sharpening finissimo (max 0.6 pixel), quasi uguale tra bordi e tessiture.
Io uso FocalBlade o Smart Sharpen (Adobe PS e PSE). Anche se riappare una grana finissima a monitor, la stampa è super-nitida e pulita, perché a certe risoluzioni l'occhio non vede chiaramente queste altissime frequenze, ma le "sente" come ricchezza di tessiture. Sul monitor si dovrebbe ridurre lo sharpening finale al minmo o quasi.

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Elio
pes084k1
Messaggio: #24
QUOTE(Batman62 @ Nov 30 2010, 11:24 PM) *
Peccato che io non riesca,a capire del tutto il tuo discorso,questo per mia incapacità,... in poche parole e semplici,come dovrei scansire una dia o neg...ho un DUAL SCAN MINOLTA V'
In poche parole spesso non sono soddisfatto delle mie scansioni,e mi ributto in fretta a scattare con la digitale.


Al contrario delle DSRL che fa tutto dietro una scatola nera, la scansione ricrea il file digitale ripercorrendo passo dopo passo quanto hanno fatto gli ingegneri "digitali" di Nikon e Canon, con il vantaggio di poter tornare indietro e ripetere o permutare alcuni passi.

Ricapitolo la mia tecnica base:
1) Scansione immagine con ICE (o similia) per il colore, con sola correzione IT-8. La messa a fuoco va fatta campionando una serie di punti con dettagli e regolando lo slider a metà fra le misure max e min (Nikon Scan e Vuescan lo permettono). Si regola l'esposizione in modo da centrare l'istogramma senza arrivare agli estremi, se possibile (e qui il DMax può contare). Di solito non correggo ora gamma e punti di bianco e nero. La scansione ha spazio colore ProPhoto, max risoluzione meccanica, multisampling 16x e esce da Vuescan come raw DNG 64 bit e TIFF 48 bit corretto con ICE e IT-8.
Per il B/N è necessario regolare una volta per tutte su una negativa "campione" punto di nero e di bianco SENZA ICE, ma con correzione IT-8 generica. Cerco di usare tutti i pixel in RGB, poi salvo in Grayscale gamma 1.8 o 2.2 (DNG e TIFF). Il CI ottimale per la negativa è circa 0.55.
2) Sul colore correggo aberrazione cromatica, prospettiva e distorsione (PTlens, Flo's filter), sul negativo ritocco anche con AKVIS a mano graffi, danni, polvere superstite. Si parte dal TIFF 48 bit e si salva una versione nuova pure TIFF. Si rifila l'immagine.
3) Applico il denoising profilato una volta e rifinito sull'immagine (NoiseNinja Standalone, NeatImage, Topaz De Noise) come ho riferito sopra. Non uso lo sharpening interno eccetto che per la messa a punto. Salvo una nuova versione "master" TIFF.
4) Applico controllo vignettatura e correggo i colori, gamma e ombre (ma non arrivo all'estremo dell'istogramma). Poi applico il deblur (FocusFixer, Focus Magic, Topaz In Focus). Se il raggio di deblur supera 2 (4 il diametro), l'immagine non è molto "nitida" o è stata scattata con diaframma troppo chiuso. Il Minolta 5400 II è diffraction limited da f/4.5, dopo f/5.6 non vedete più aliasing.
Questo è il master TIFF da usare per la stampa.
5) Si riduce al formato desiderato (bicubica/Lanczos e taglierina), si applica Focalblade o Smart Sharpen, regolando bene le "maschere" sul gradiente e le soglie. L'immagine a quaesto punto esplode nei suoi dettagli. Si converte in sRGB, si aggiustano definitivamente i punti di nero e bianco con le curve e i livelli. Si salva in 8 bit JPEG e sia manda in stampa o sul monitor HDTV.
Salvo sempre il DNG raw e il TIFF ritoccato del passo 2) per usi futuri. Se qualcosa va male, riparto dal DNG o dal ritoccato.

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Elio
mauropanichi
Messaggio: #25
QUOTE(pes084k1 @ Dec 1 2010, 06:05 PM) *
Al contrario delle DSRL che fa tutto dietro una scatola nera, la scansione ricrea il file digitale ripercorrendo passo dopo passo quanto hanno fatto gli ingegneri "digitali" di Nikon e Canon, con il vantaggio di poter tornare indietro e ripetere o permutare alcuni passi.

Ricapitolo la mia tecnica base:
1) Scansione immagine con ICE (o similia) per il colore, con sola correzione IT-8. La messa a fuoco va fatta campionando una serie di punti con dettagli e regolando lo slider a metà fra le misure max e min (Nikon Scan e Vuescan lo permettono). Si regola l'esposizione in modo da centrare l'istogramma senza arrivare agli estremi, se possibile (e qui il DMax può contare). Di solito non correggo ora gamma e punti di bianco e nero. La scansione ha spazio colore ProPhoto, max risoluzione meccanica, multisampling 16x e esce da Vuescan come raw DNG 64 bit e TIFF 48 bit corretto con ICE e IT-8.
Per il B/N è necessario regolare una volta per tutte su una negativa "campione" punto di nero e di bianco SENZA ICE, ma con correzione IT-8 generica. Cerco di usare tutti i pixel in RGB, poi salvo in Grayscale gamma 1.8 o 2.2 (DNG e TIFF). Il CI ottimale per la negativa è circa 0.55.
2) Sul colore correggo aberrazione cromatica, prospettiva e distorsione (PTlens, Flo's filter), sul negativo ritocco anche con AKVIS a mano graffi, danni, polvere superstite. Si parte dal TIFF 48 bit e si salva una versione nuova pure TIFF. Si rifila l'immagine.
3) Applico il denoising profilato una volta e rifinito sull'immagine (NoiseNinja Standalone, NeatImage, Topaz De Noise) come ho riferito sopra. Non uso lo sharpening interno eccetto che per la messa a punto. Salvo una nuova versione "master" TIFF.
4) Applico controllo vignettatura e correggo i colori, gamma e ombre (ma non arrivo all'estremo dell'istogramma). Poi applico il deblur (FocusFixer, Focus Magic, Topaz In Focus). Se il raggio di deblur supera 2 (4 il diametro), l'immagine non è molto "nitida" o è stata scattata con diaframma troppo chiuso. Il Minolta 5400 II è diffraction limited da f/4.5, dopo f/5.6 non vedete più aliasing.
Questo è il master TIFF da usare per la stampa.
5) Si riduce al formato desiderato (bicubica/Lanczos e taglierina), si applica Focalblade o Smart Sharpen, regolando bene le "maschere" sul gradiente e le soglie. L'immagine a quaesto punto esplode nei suoi dettagli. Si converte in sRGB, si aggiustano definitivamente i punti di nero e bianco con le curve e i livelli. Si salva in 8 bit JPEG e sia manda in stampa o sul monitor HDTV.
Salvo sempre il DNG raw e il TIFF ritoccato del passo 2) per usi futuri. Se qualcosa va male, riparto dal DNG o dal ritoccato.

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Elio

grazie.gif persone come te sono utilissime per il forum,per migliorare le proprie capacità tecniche... Oggi ho provato a fare delle scansioni con il software del Minolta e ho trovato un miglioramento a confronto del Vuescan,dove non trovo il multisampling _hmmmm_Questi software esterni lavorano meglio.?

Messaggio modificato da Batman62 il Dec 1 2010, 08:58 PM
 
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