SERENDIPITY PROJECT Mi piace

Progetto fotografico ideato e realizzato durante il Cammino di Santiago: un pellegrinaggio durato 26 giorni e 800km a piedi da Saint-Jean-Pied-de-Port a Santiago de Compostela. Le foto sono state scattate con reflex Nikon D5300 + Sigma 18-50 f.2.8 durante i momenti di pausa di oltre 70 pellegrini incontrati lungo il Cammino. La scelta del copro macchina entry level è stata dettata dalla necessità di dare priorità al minor peso possibile senza rinunciare alla reflex, lasciare a casa i miei due corpi professionali D4 o D810 è stata una decisione sofferta ma durante il Cammino mi sono reso conto che oltre 2kg di macchina fotografica sarebbero stati fisicamente impegnativi. Professionalmente la qualità degli scatti non è quella che avrei voluto, soprattutto in fatto di nitidezza e gamma dinamica, ma l\'intensità dei loro sguardi vale più di ogni altra cosa e ha ripagato la decisione di non rinunciare comunque a un copro reflex.

Serendipity Porject © Tommaso Pini Ph

Dopo aver trasformando la mia passione in professione mi sono messo in Cammino per invertire parte di quel processo e tornare a scattare per il solo e unico privilegio di farlo, sentivo il desiderio di riappropriarmi della mia libertà d’interpretazione, di tornare nuovamente ad essere un fotografo e non un professionista con partita iva… se ci sono riuscito? Forse si, ma ho dovuto aspettare una settimana, il tempo necessario per staccarmi dalla realtà lavorativa e sentirmi finalmente avvolto dal viaggio. Quando alcuni amici di Cammino stavano per lasciare la “Compagnia della Concha” ho sentito il desiderio di immortalare il loro sguardo, sereno come non mia, e con quel click ho inconsapevolmente dato il via al mio primo progetto fotografico: “Serendipity” (neologismo coniato da Horace Walpole nel XVIII secolo), una parola che dietro al suo gran bel suono fonetico indica la fortuna di fare scoperte felici per puro caso, di trovare qualcosa di non cercato mentre se ne sta cercando un’altra. Passo dopo passo ho inziato a catturare i loro sguardi, e tutti a modo loro hanno raccontato al mio obiettivo perché si erano messi in Cammino… senza proferire alcuna parola. Il primo a concedersi è stato Nicola, un aspirante pellegrino invaghitosi del Cammino che per motivi di lavoro avrebbe interrotto il suo percorso a Burgos, ma sono certo che molto presto riprenderà dai suoi stessi passi e arriverà a Santiago. A lui sono seguiti oltre 70 pellegrini, divertiti dalla mia richiesta, che ringrazio per avermi donato un attimo così prezioso del loro Cammino. Con molta probabilità “Serendipity” diventerà anche la mia prima “personale”… ma è meglio fare un passo alla volta! Bune Camino! L'unica didascalia che si addice a questi ritratti è… NOME… sul Cammino non conta, COGNOME… sul Cammino non conta, NAZIONALITA'… sul Cammino non conta, PROFESSIONE… Pellegrino!

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Dopo aver trasformando la mia passione in professione mi sono messo in Cammino per invertire parte di quel processo e tornare a scattare per il solo e unico privilegio di farlo, sentivo il desiderio di riappropriarmi della mia libertà d’interpretazione, di tornare nuovamente ad essere un fotografo e non un professionista con partita iva… se ci sono riuscito? Forse si, ma ho dovuto aspettare una settimana, il tempo necessario per staccarmi dalla realtà lavorativa e sentirmi finalmente avvolto dal viaggio. Quando alcuni amici di Cammino stavano per lasciare la “Compagnia della Concha” ho sentito il desiderio di immortalare il loro sguardo, sereno come non mia, e con quel click ho inconsapevolmente dato il via al mio primo progetto fotografico: “Serendipity” (neologismo coniato da Horace Walpole nel XVIII secolo), una parola che dietro al suo gran bel suono fonetico indica la fortuna di fare scoperte felici per puro caso, di trovare qualcosa di non cercato mentre se ne sta cercando un’altra. Passo dopo passo ho inziato a catturare i loro sguardi, e tutti a modo loro hanno raccontato al mio obiettivo perché si erano messi in Cammino… senza proferire alcuna parola. Il primo a concedersi è stato Nicola, un aspirante pellegrino invaghitosi del Cammino che per motivi di lavoro avrebbe interrotto il suo percorso a Burgos, ma sono certo che molto presto riprenderà dai suoi stessi passi e arriverà a Santiago. A lui sono seguiti oltre 70 pellegrini, divertiti dalla mia richiesta, che ringrazio per avermi donato un attimo così prezioso del loro Cammino. Con molta probabilità “Serendipity” diventerà anche la mia prima “personale”… ma è meglio fare un passo alla volta! Bune Camino! L'unica didascalia che si addice a questi ritratti è… NOME… sul Cammino non conta, COGNOME… sul Cammino non conta, NAZIONALITA'… sul Cammino non conta, PROFESSIONE… Pellegrino!

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Dopo aver trasformando la mia passione in professione mi sono messo in Cammino per invertire parte di quel processo e tornare a scattare per il solo e unico privilegio di farlo, sentivo il desiderio di riappropriarmi della mia libertà d’interpretazione, di tornare nuovamente ad essere un fotografo e non un professionista con partita iva… se ci sono riuscito? Forse si, ma ho dovuto aspettare una settimana, il tempo necessario per staccarmi dalla realtà lavorativa e sentirmi finalmente avvolto dal viaggio. Quando alcuni amici di Cammino stavano per lasciare la “Compagnia della Concha” ho sentito il desiderio di immortalare il loro sguardo, sereno come non mia, e con quel click ho inconsapevolmente dato il via al mio primo progetto fotografico: “Serendipity” (neologismo coniato da Horace Walpole nel XVIII secolo), una parola che dietro al suo gran bel suono fonetico indica la fortuna di fare scoperte felici per puro caso, di trovare qualcosa di non cercato mentre se ne sta cercando un’altra. Passo dopo passo ho inziato a catturare i loro sguardi, e tutti a modo loro hanno raccontato al mio obiettivo perché si erano messi in Cammino… senza proferire alcuna parola. Il primo a concedersi è stato Nicola, un aspirante pellegrino invaghitosi del Cammino che per motivi di lavoro avrebbe interrotto il suo percorso a Burgos, ma sono certo che molto presto riprenderà dai suoi stessi passi e arriverà a Santiago. A lui sono seguiti oltre 70 pellegrini, divertiti dalla mia richiesta, che ringrazio per avermi donato un attimo così prezioso del loro Cammino. Con molta probabilità “Serendipity” diventerà anche la mia prima “personale”… ma è meglio fare un passo alla volta! Bune Camino! L'unica didascalia che si addice a questi ritratti è… NOME… sul Cammino non conta, COGNOME… sul Cammino non conta, NAZIONALITA'… sul Cammino non conta, PROFESSIONE… Pellegrino!

Serendipity Porject © Tommaso Pini Ph

Dopo aver trasformando la mia passione in professione mi sono messo in Cammino per invertire parte di quel processo e tornare a scattare per il solo e unico privilegio di farlo, sentivo il desiderio di riappropriarmi della mia libertà d’interpretazione, di tornare nuovamente ad essere un fotografo e non un professionista con partita iva… se ci sono riuscito? Forse si, ma ho dovuto aspettare una settimana, il tempo necessario per staccarmi dalla realtà lavorativa e sentirmi finalmente avvolto dal viaggio. Quando alcuni amici di Cammino stavano per lasciare la “Compagnia della Concha” ho sentito il desiderio di immortalare il loro sguardo, sereno come non mia, e con quel click ho inconsapevolmente dato il via al mio primo progetto fotografico: “Serendipity” (neologismo coniato da Horace Walpole nel XVIII secolo), una parola che dietro al suo gran bel suono fonetico indica la fortuna di fare scoperte felici per puro caso, di trovare qualcosa di non cercato mentre se ne sta cercando un’altra. Passo dopo passo ho inziato a catturare i loro sguardi, e tutti a modo loro hanno raccontato al mio obiettivo perché si erano messi in Cammino… senza proferire alcuna parola. Il primo a concedersi è stato Nicola, un aspirante pellegrino invaghitosi del Cammino che per motivi di lavoro avrebbe interrotto il suo percorso a Burgos, ma sono certo che molto presto riprenderà dai suoi stessi passi e arriverà a Santiago. A lui sono seguiti oltre 70 pellegrini, divertiti dalla mia richiesta, che ringrazio per avermi donato un attimo così prezioso del loro Cammino. Con molta probabilità “Serendipity” diventerà anche la mia prima “personale”… ma è meglio fare un passo alla volta! Bune Camino! L'unica didascalia che si addice a questi ritratti è… NOME… sul Cammino non conta, COGNOME… sul Cammino non conta, NAZIONALITA'… sul Cammino non conta, PROFESSIONE… Pellegrino!

Serendipity Porject © Tommaso Pini Ph

Dopo aver trasformando la mia passione in professione mi sono messo in Cammino per invertire parte di quel processo e tornare a scattare per il solo e unico privilegio di farlo, sentivo il desiderio di riappropriarmi della mia libertà d’interpretazione, di tornare nuovamente ad essere un fotografo e non un professionista con partita iva… se ci sono riuscito? Forse si, ma ho dovuto aspettare una settimana, il tempo necessario per staccarmi dalla realtà lavorativa e sentirmi finalmente avvolto dal viaggio. Quando alcuni amici di Cammino stavano per lasciare la “Compagnia della Concha” ho sentito il desiderio di immortalare il loro sguardo, sereno come non mia, e con quel click ho inconsapevolmente dato il via al mio primo progetto fotografico: “Serendipity” (neologismo coniato da Horace Walpole nel XVIII secolo), una parola che dietro al suo gran bel suono fonetico indica la fortuna di fare scoperte felici per puro caso, di trovare qualcosa di non cercato mentre se ne sta cercando un’altra. Passo dopo passo ho inziato a catturare i loro sguardi, e tutti a modo loro hanno raccontato al mio obiettivo perché si erano messi in Cammino… senza proferire alcuna parola. Il primo a concedersi è stato Nicola, un aspirante pellegrino invaghitosi del Cammino che per motivi di lavoro avrebbe interrotto il suo percorso a Burgos, ma sono certo che molto presto riprenderà dai suoi stessi passi e arriverà a Santiago. A lui sono seguiti oltre 70 pellegrini, divertiti dalla mia richiesta, che ringrazio per avermi donato un attimo così prezioso del loro Cammino. Con molta probabilità “Serendipity” diventerà anche la mia prima “personale”… ma è meglio fare un passo alla volta! Bune Camino! L'unica didascalia che si addice a questi ritratti è… NOME… sul Cammino non conta, COGNOME… sul Cammino non conta, NAZIONALITA'… sul Cammino non conta, PROFESSIONE… Pellegrino!

Serendipity Porject © Tommaso Pini Ph

Dopo aver trasformando la mia passione in professione mi sono messo in Cammino per invertire parte di quel processo e tornare a scattare per il solo e unico privilegio di farlo, sentivo il desiderio di riappropriarmi della mia libertà d’interpretazione, di tornare nuovamente ad essere un fotografo e non un professionista con partita iva… se ci sono riuscito? Forse si, ma ho dovuto aspettare una settimana, il tempo necessario per staccarmi dalla realtà lavorativa e sentirmi finalmente avvolto dal viaggio. Quando alcuni amici di Cammino stavano per lasciare la “Compagnia della Concha” ho sentito il desiderio di immortalare il loro sguardo, sereno come non mia, e con quel click ho inconsapevolmente dato il via al mio primo progetto fotografico: “Serendipity” (neologismo coniato da Horace Walpole nel XVIII secolo), una parola che dietro al suo gran bel suono fonetico indica la fortuna di fare scoperte felici per puro caso, di trovare qualcosa di non cercato mentre se ne sta cercando un’altra. Passo dopo passo ho inziato a catturare i loro sguardi, e tutti a modo loro hanno raccontato al mio obiettivo perché si erano messi in Cammino… senza proferire alcuna parola. Il primo a concedersi è stato Nicola, un aspirante pellegrino invaghitosi del Cammino che per motivi di lavoro avrebbe interrotto il suo percorso a Burgos, ma sono certo che molto presto riprenderà dai suoi stessi passi e arriverà a Santiago. A lui sono seguiti oltre 70 pellegrini, divertiti dalla mia richiesta, che ringrazio per avermi donato un attimo così prezioso del loro Cammino. Con molta probabilità “Serendipity” diventerà anche la mia prima “personale”… ma è meglio fare un passo alla volta! Bune Camino! L'unica didascalia che si addice a questi ritratti è… NOME… sul Cammino non conta, COGNOME… sul Cammino non conta, NAZIONALITA'… sul Cammino non conta, PROFESSIONE… Pellegrino!

Serendipity Porject © Tommaso Pini Ph

Dopo aver trasformando la mia passione in professione mi sono messo in Cammino per invertire parte di quel processo e tornare a scattare per il solo e unico privilegio di farlo, sentivo il desiderio di riappropriarmi della mia libertà d’interpretazione, di tornare nuovamente ad essere un fotografo e non un professionista con partita iva… se ci sono riuscito? Forse si, ma ho dovuto aspettare una settimana, il tempo necessario per staccarmi dalla realtà lavorativa e sentirmi finalmente avvolto dal viaggio. Quando alcuni amici di Cammino stavano per lasciare la “Compagnia della Concha” ho sentito il desiderio di immortalare il loro sguardo, sereno come non mia, e con quel click ho inconsapevolmente dato il via al mio primo progetto fotografico: “Serendipity” (neologismo coniato da Horace Walpole nel XVIII secolo), una parola che dietro al suo gran bel suono fonetico indica la fortuna di fare scoperte felici per puro caso, di trovare qualcosa di non cercato mentre se ne sta cercando un’altra. Passo dopo passo ho inziato a catturare i loro sguardi, e tutti a modo loro hanno raccontato al mio obiettivo perché si erano messi in Cammino… senza proferire alcuna parola. Il primo a concedersi è stato Nicola, un aspirante pellegrino invaghitosi del Cammino che per motivi di lavoro avrebbe interrotto il suo percorso a Burgos, ma sono certo che molto presto riprenderà dai suoi stessi passi e arriverà a Santiago. A lui sono seguiti oltre 70 pellegrini, divertiti dalla mia richiesta, che ringrazio per avermi donato un attimo così prezioso del loro Cammino. Con molta probabilità “Serendipity” diventerà anche la mia prima “personale”… ma è meglio fare un passo alla volta! Bune Camino! L'unica didascalia che si addice a questi ritratti è… NOME… sul Cammino non conta, COGNOME… sul Cammino non conta, NAZIONALITA'… sul Cammino non conta, PROFESSIONE… Pellegrino!
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alfsala 9 anni fa
bellissime .... belli i colori gli zaini le scarpe e soprattutto i volti. mi viene voglia di partire oggi. a quando le altre 55 foto?

sinbad12 10 anni fa
Tommaso, ho letto con piacere negli occhi di queste persone quello che hai scritto nella tua presentazione, il messaggio arriva forte e chiaro ed è veicolato magnificamente da questi sconosciuti, un caro saluto Silvio.

tommaso pini 10 anni fa
scatto dopo scatto il progetto prende forma… e siamo soltanto a 15 su oltre 70 ritratti!