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JessicaT
Day 3: 05/09/2017 *Era da tutta l'estate che apettavamo la settimana di ferie per passare due giornate al rifugio Re Alberto, ai piedi delle Torri Del Vajolet. Partita con tutta la mia buona volontà e la mia goffaggine sui sentieri di montagna (lo so, anche se sono sempre in montagna, a vedermi camminare su un sentiero mi scambiereste per il classico turista della domenica) sembrava quasi che a 15 minuti dal raggiungimento della meta qualcuno avrebbe dovuto portarmi sulla schiena. Ma, come ormai sa chi mi conosce, ci sono due modi per trasformarmi nel Diavolo delle Dolomiti: un temporale o un escursionista che tenta il sorpasso (sono piuttosto orgogliosa e ci tengo alla mia dignità). Fortunatamente non è stato il caso di un temporale, ma di un escursionista pronto al sorpasso. Vi dico solo che al rifugio sono arrivata prima io di lui (anche se con la lingua per terra). Il tramonto è stato quello che vedete in foto: con il freddo e il vento che c'era non vedevo l'ora di tornare nel rifugio a bere una grappa!
Fabrygot
Castel Beseno (talora indicato come Schloss Pysein nei testi di lingua tedesca) è la più grande struttura fortificata del Trentino-Alto Adige. Situata nel territorio del comune di Besenello, in provincia di Trento. All\'interno si trovano ampi spazi, porte fortificate, bastioni, cortili, mura maestose, cantine e cisterne, e numerosi affreschi (in gran parte rovinati dalle intemperie); si gode una vista su tutta la Vallagarina e a strapiombo sul sottostante Rio Cavallo. Fin dall\'antichità dalla sommità della collina si poteva controllare tutta la sottostante Vallagarina e l\'accesso alla valle che conduce a Folgaria. Le prime notizie certe riguardo questa fortezza risalgono al XII secolo. Nel corso del Cinquecento a seguito di un incendio esso viene ricostruito e rinnovato, mutando il suo aspetto di castello medievale in quello di residenza, conservando però la sua identità di fortezza difensiva ben armata. Verso la fine del Settecento infatti esso fu protagonista di un sanguinoso assedio da parte delle truppe napoleoniche che, nonostante l\'ingente spiegamento, non riuscirono ad avere la meglio, venendo sconfitte dopo giorni di assedio da una colonna di truppe austriache giunte in difesa di Castel Beseno. In seguito, a causa della più tranquilla situazione politica, e quindi alla perdita di importanza di questa struttura difensiva, inizia un lungo periodo di decadenza del castello, che verrà infine abbandonato nel corso del\'Ottocento, per essere infine donato nel 1973 alla Provincia Autonoma di Trento, che ne avviò subito il restauro per farne una delle sedi distaccate del museo del Castello del Buonconsiglio. La struttura, restaurata nella seconda metà del XX secolo, ha una forma ellittica che copre tutta la sommità della collina calcarea, estendendosi in lunghezza per 250 metri e in larghezza per circa 50 metri.
GIUSEPPE.MAZZINI
Il tempio di Debod è un tempio dell'antico Egitto localizzato attualmente a Madrid in Spagna. Si trova ad ovest della plaza de España, a fianco del Paseo del Pintor Rosales (Parque del Oeste), su un colle dove si trovava il Cuartel de la Montaña, teatro di un sanguinoso episodio della Guerra civile spagnola. In seguito al trasporto verso la Spagna, fu ricostruito in modo da rispettare approssimativamente l'orientamento originario, da est a ovest. Il tempio di Debod fu un regalo dell'Egitto alla Spagna (1968), come ricompensa per l'aiuto spagnolo, in risposta all'appello internazionale dell'Unesco per salvare i templi della Nubia, principalmente quello di Abu Simbel, in pericolo per la costruzione della diga di Assuan. L'Egitto donò quattro templi salvati a quattro diverse nazioni che avevano collaborato al salvataggio: Dendur agli Stati Uniti d'America (si trova attualmente al Metropolitan Museum of Art di New York), Ellesija all'Italia, Taffa ai Paesi Bassi e Debod alla Spagna. Il tempio risale al II secolo a.C.. Il suo nucleo più antico fu eretto sotto il faraone Tolomeo IV Filopatore e decorato successivamente sotto il re nubiano Adijalamani di Meroe all'incirca fra il 200 e il 180 a. C., dedicato ad Amon di Debod ("Amani", in lingua kushita) e Iside. Possiede importanti aggiunte di epoca tolemaica e romano-imperiale (dal I secolo a.C. al I secolo d.C.).
MadEmilio
Fattore C: posto giusto al momento giusto! A Scilla l’11 agosto ero solo di passaggio, arrivato di pomeriggio per poi partire l’indomani mattina verso la Sicilia. Mentre in automobile raggiungevo il paese provenendo da Villa San Giovanni, noto una lingua di nuvola scendere verso il mare, pensando “non può essere una tromba marina…” E invece, non appena trovo un punto panoramico, mi fermo e questo è lo spettacolo: due trombe marine (piccole, infatti non tirava neanche molto vento) e il paesino di Scilla, indifeso di fronte al paesaggio quasi apocalittico. Tempo cinque minuti e le trombe marine che si dirigevano verso la costa si dissolvono. Fenomeno che ho letto non essere raro da quelle parti (inutile credo ricordare la leggenda dei mostri marini Scilla e Cariddi nell’Odissea), per me e i passanti che mi hanno affiancato in quei pochi minuti è stato a dir poco affascinante.
sax54
Viaggio di quest\'estate in IRLANDA come sempre in Moto. Poche sono le terre che sanno incantare l’immaginazione del viaggiatore ancor prima che il viaggio inizi.L’Irlanda è tra queste.Il segreto di ciò? Non c’è dubbio,l’elemento mitico,il senso di magia e di leggenda profondamente radicati e tuttora operanti nell’animo di quest’isola grande tre volte la Sicilia composta dalla Repubblica d’Irlanda o Eire e dalll’Irlanda del Nord di appartenenza Inglese.La sua lingua originaria,il gaelico (è ancora lingua nazionale dell’Eire) seduce con una fonetica scattante e musicale. Quando poi si sbarca sulle sponde smeraldine dell’isola e quindi se ne percorre il territorio,questo sentimento non fa che crescere.Perchè la natura è fiaba,una rapsodia di verdi(i pascoli le colline le foreste)e di azzurri(i cieli di cristallo,il mare spumoso,e i suoi laghi)di monti sassosi e scogliere brunite quali i CLIFF OF MOHER,di paesaggi solitari come le torbiere del nord,oppure solari come accade al sud,intorno a Killarney e nelle penisole delle “Cinque dita”.Perchè le città ,da Dublino a Galway,da Cork a Linmerick,stanno vivendo un rinascimento dettato dal miracolo economico,che dopo un periodo critico,dove stavano messi peggio di noi Italiani,sono stati capaci di rimettersi in gioco,non so con quale prezzo pagato dalla popolazione. Il nostro viaggio inizia dalla terra francese dove ci imbarchiamo, non prima di aver visitato i paesini di GIVERNY,dove CLAUDE MONET trascorse parte della sua vita di artista e ROSCOFF, nostro punto d’imbarco, e la stupenda isola di BATZ situata a poche miglia dalla terra ferma e percorsa interamente in bicicletta, dove si aprivano ai nostri occhi scenari stupendi.
AlbertoGhizziPanizza
Vi aspetto per il workshop base il 25 giugno 2016: https://www.nikonschool.it/learning/fotografia-macro-livello-base-2016.php
mauriziot
Shinbyu, … cerimonia dei Novizi, una millenaria tradizione della cultura birmana: la cerimonia d’ingresso al noviziato dei bambini maschi tra gli 8 e i 12 anni che vengono accolti presso un monastero buddista per un periodo di studio e applicazione sulle regole religiose. I futuri novizi procedono a cavallo o su carrozze come quella fotografata. Arrivati al monastero, sono pronti a incontrare il monaco capo a cui rivolgeranno, in lingua Pali, la richiesta ufficiale per essere accolti come novizi. Segue poi una grande festa che coinvolge i monaci, le famiglie dei bambini e altri invitati. I novizi vengono così affidati alle cure degli altri monaci durante il loro ritiro presso il monastero dove avranno l’obbligo di attenersi alle rigide regole e di studiare le scritture buddiste. Un evento molto simile alla comunione e cresima cristiane. Mindat, Gennaio 2018
davide.balsemin
L'isola di Eilean Donan si trova al centro della confluenza dei tre loch che formano il Loch Duich ed è attorniata dalla catena montuosa Cullin. Il nome Eilean Donan significa "isola di Donan" (in lingua scozzese), termine che deriva con tutta probabilità da san Donan, religioso irlandese del VI secolo che raggiunse la Scozia attorno al 580 d.C. e che contribuì largamente alla cristianizzazione dell'area, nonché sull'isola ove pare che egli abbia fissato il proprio primo insediamento. L'isoletta è collegata alla costa dove sorge il paese di Dornie attraverso un ponte percorribile solo a piedi. Su quest'isola sorge il famoso castello di Eilean Donan, costruito la prima volta nel 1220 da Alessandro II di Scozia come baluardo di difesa contro le incursioni vichinghe, e si racconta sia stato uno dei rifugi di Robert Bruce durante la fuga dai soldati inglesi. A partire dalla fine del XIII secolo esso divenne la dimora del clan Mackenzie di Kintail (più tardi Conti di Seaforth). Dal 1511 il Clan Mac Rae, in qualità di protettori dei Mackenzie, divennero connestabili del castello. Nel 1719 il castello è stato occupato dalle truppe spagnole intente a far nascere una nuova rivolta giacobita. Il castello venne tuttavia riconquistato e demolito dal cannoneggiamento di tre fregate della Royal Navy tra il 10 ed il 13 maggio 1719. Successivamente le truppe spagnole che occupavano il castello vennero sconfitte circa un mese dopo nella battaglia di Glen Shiel. Il castello viene lasciato per quasi due secoli in rovina e poi viene ricostruito e restaurato tra il 1912 e il 1932 dal tenente colonnello John Mac Rae-Gilstrap che lo aveva acquisito in quanto discendente del clan Mac Rae che ne era stato un tempo proprietario. (by Wikipedia)
Fabrygot
Anche se mi trovo sul confine con l\'Alto Adige ed il Trentino (Anterivo) questo verde sembra quasi irlandese per via delle continue piogge. Questa foto l\'ho fatta con la D800 + 24-70 F2,8 che ho avuto la fortuna di provare per una giornata. La suddetta giornata non era delle migliori ma qualcosa sono riuscito a fare. Una delle foto a breve magari altre in attasa dell\'acquisto. Per la cronaca Anterivo è situato alle pendici del Monte Corno e all\'interno dell\'omonimo parco naturale protetto. È l\'unico comune di lingua tedesca della val di Fiemme, infatti nel 1946 è ripassato dalla Provincia Autonoma di Trento alla Provincia Autonoma di Bolzano.
bertistefano
Il cimitero acattolico di Roma (già cimitero degli Inglesi, o anche \"cimitero dei protestanti\", o nella lingua parlata \"cimitero del Testaccio\", o \"cimitero degli artisti e dei poeti\").
FedericoNotamo
Magico tramonto di Vestrahorn, location vicina alla cittadina di Hofn in Islanda. Questo paesaggio è un misto fra la montagna e il Seascape... a volte con l'alta marea, la lingua di terra ai piedi dei 2 monti gemelli si rimpicciolisce lasciando spazio alle acque della laguna.
Veronicalavelli
Nakupenda è il nome che è stato dato alla striscia di sabbia che appare e scompare in base alle maree al largo dell\'Isola di Unguja (Zanzibar). In lingua swahili significa \"Isola degli innamorati\".
massimoforti
Di tutte le meraviglie che la natura ci regala, l’Aurora è forse la più stupefacente tra quelle a cui possiamo direttamente assistere sulla Terra. Dal mito alla scienza, l’Aurora da sempre tocca profondamente l’animo umano, come se quelle luci colorate nel cielo sapessero parlare una lingua arcana, al tempo stesso sconosciuta e madre, che riesce a sussurrarci all’orecchio quelle domande che da sempre ci portiamo dentro, sul legame tra noi, piccoli granelli di vita, e l’immensità dell’Universo. Tratto dalla presentazione della dott.ssa Sofia Sarperi per la mostra "In un attimo ecco l'invisibile"
sax54
Viaggio di quest\'estate in IRLANDA come sempre in Moto Poche sono le terre che sanno incantare l’immaginazione del viaggiatore ancor prima che il viaggio inizi.L’Irlanda è tra queste.Il segreto di ciò? Non c’è dubbio,l’elemento mitico,il senso di magia e di leggenda profondamente radicati e tuttora operanti nell’animo di quest’isola grande tre volte la Sicilia composta dalla Repubblica d’Irlanda o Eire e dalll’Irlanda del Nord di appartenenza Inglese.La sua lingua originaria,il gaelico (è ancora lingua nazionale dell’Eire) seduce con una fonetica scattante e musicale. Quando poi si sbarca sulle sponde smeraldine dell’isola e quindi se ne percorre il territorio,questo sentimento non fa che crescere.Perchè la natura è fiaba,una rapsodia di verdi(i pascoli le colline le foreste)e di azzurri(i cieli di cristallo,il mare spumoso,e i suoi laghi)di monti sassosi e scogliere brunite quali i CLIFF OF MOHER,di paesaggi solitari come le torbiere del nord,oppure solari come accade al sud,intorno a Killarney e nelle penisole delle “Cinque dita”.Perchè le città ,da Dublino a Galway,da Cork a Linmerick,stanno vivendo un rinascimento dettato dal miracolo economico,che dopo un periodo critico,dove stavano messi peggio di noi Italiani,sono stati capaci di rimettersi in gioco,non so con quale prezzo pagato dalla popolazione. Il nostro viaggio inizia dalla terra francese dove ci imbarchiamo, non prima di aver visitato i paesini di GIVERNY,dove CLAUDE MONET trascorse parte della sua vita di artista e ROSCOFF, nostro punto d’imbarco, e la stupenda isola di BATZ situata a poche miglia dalla terra ferma e percorsa interamente in bicicletta, dove si aprivano ai nostri occhi scenari stupendi.
Ilaria_fe_
\"La luce è la lingua della fotografia, l\'anima del mondo. Non c\'è luce senz\'ombra, come non c\'è gioia senza dolore.\"